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Le imprese pubbliche nei Conti Nazionali
Gerolamo Giungato
Fiorella Boscaino
ISTAT
Direzione Centrale della Contabilità Nazionale
Servizio trattamento e verifica della qualità dei dati di finanza pubblica
Napoli - 8 maggio 2019 – Università degli Studi di Napoli «Parthenope»
Indice
• Le imprese pubbliche nei conti nazionali
• Il trattamento delle imprese pubbliche nei conti nazionali
• L’impatto della classificazione delle unità per la CN
• Il settore pubblico nel SEC2010 (1)
• La verifica del controllo pubblico sulle unità private for profit
• La verifica del controllo pubblico sulle unità private non profit
• IL Settore Pubblico nel SEC (2)
• Il Test market/non market
• Le imprese pubbliche nei Settori istituzionali del SEC
• La classificazione delle unità nei settori istituzionali del SEC
• Le Imprese pubbliche nel Settore S13
• I principali flussi fra S13 e imprese pubbliche
• La classificazione dei flussi e delle operazioni
• imprese pubbliche: le passività
• Il questionario Eurostat sulle passività potenziali
• Il questionario Eurostat: le informazioni richieste
• Le fonti dei dati sulle passività
• I dati da fornire (1) e 2)
• I dati diffusi da Eurostat e da MEF
• I dati di Eurostat (1) e (2)
• I dati diffusi dal MEF (1), (2) e (3)
• Sono unità giuridico-economiche che producono beni e servizi vendibili sul
mercato (Market), partecipate o controllate direttamente o indirettamente da
una o più unità istituzionali della PA (S13)
• In quanto generalmente Market, sono escluse dal settore istituzionale S13
e, quindi, dal Conto Consolidato della PA e rientrano nei conti degli altri
settori istituzionali del SEC.
Perché rilevanti nell’ambito delle questioni di dominio e di conti delle
Amministrazioni Pubbliche?
• Perché, ai fini del controllo sugli aggregati di finanza pubblica, le imprese
pubbliche presentano numerosi flussi economici daverso u.i. del settore
S13 e sono potenziali generatrici di passività che potrebbero avere effetti
rilevanti sui bilanci delle amministrazioni pubbliche che le
partecipano/controllano.
1
Le imprese pubbliche nei conti nazionali
• Sono unità «a cavallo» fra il dominio e i conti economici delle Pubbliche
amministrazioni (S13) e gli altri settori istituzionali del SEC
• Sono incluse nel settore pubblico così come definito nel SEC
• Dopo l’analisi dell’effettivo controllo e dipendenza da parte di un’unità S13,
del mercato di riferimento e della natura market/non market dell’unità
istituzionale
• Lente di ingrandimento di Eurostat da tempo su specifici flussi fra S13 e
imprese pubbliche, in particolare su alcuni settori di attività economica quali
trasporti ferroviari, attività finanziarie, energia, su cui Eurostat ha richiesto
approfondimenti finalizzati a eventuali riclassificazioni fra settori istituzionali
di numerose unità pubbliche.
2
Il trattamento delle imprese pubbliche nei conti nazionali
L’impatto della classificazione delle unità per la CN
• Sulle modalità di trattamento ed elaborazione dei vari aggregati: ad
esempio nella PA la produzione a differenza degli altri settori
istituzionali è calcolata come somma di costi
• Continue revisioni dei conti dei settori istituzionali a seguito di
riclassificazioni di unità;
• Sull’indebitamento/accreditamento dei vari settori istituzionali e per
quanto riguarda la PA sul deficit e gli altri parametri di Maastrich;
• Sui consolidamenti nei conti della PA
• ………………..
3
Il Settore Pubblico nel SEC
• Il settore pubblico comprende le amministrazioni pubbliche e le società
pubbliche. Gli elementi che compongono il settore pubblico figurano già
nella struttura settoriale principale del sistema e si possono riorganizzare
per la compilazione dei conti del settore pubblico, riunendo i sotto-settori del
settore delle amministrazioni pubbliche e i sotto-settori pubblici delle società
non finanziarie e finanziarie;
• Tutte le unità istituzionali comprese nel settore pubblico sono unità residenti
controllate dalle amministrazioni pubbliche, o direttamente o indirettamente
attraverso unità appartenenti al settore pubblico. Il controllo su un'entità è
definito come la capacità di determinarne la politica generale (Sec e
MGDD);
• Una o più amministrazioni pubbliche (controllo congiunto) esercitano il
controllo su un’impresa quando 1) detengono la proprietà di più della metà
delle azioni/quote con diritto di voto o controllano in altro modo più della
metà dei voti; 2) leggi o regolamenti danno il diritto di determinare la politica
dell’impresa o di nominarne gli amministratori.
4
La verifica del controllo pubblico sulle unità private for profit
Un’amministrazione pubblica può esercitare il controllo su una società in forza di leggi,
decreti o regolamenti specifici che le danno il diritto di indirizzare la gestione della società.
Il paragrafo 2.38 del SEC2010 fornisce un set di indicatori utili alla individuazione dei
segnali di presenza del controllo pubblico sulle società. Il controllo può essere sostanziale
oltre che formale e può realizzarsi attraverso:
• a) proprietà da parte dell'amministrazione pubblica della maggioranza dei voti;
• b) controllo da parte dell'amministrazione pubblica degli amministratori o della
dirigenza;
• c) controllo da parte dell'amministrazione pubblica della nomina e della revoca del
personale chiave;
• d) controllo da parte dell'amministrazione pubblica dei comitati chiave dell'organismo;
• e) possesso da parte dell'amministrazione pubblica di una golden share;
• f) normative speciali;
• g) condizione di cliente dominante dell'amministrazione pubblica;
• h) concessione di prestiti da parte dell'amministrazione pubblica.
5
La verifica del controllo pubblico sulle unità private non profit
L’accertamento del controllo pubblico sulle unità non profit è realizzato attraverso l’esame
delle caratteristiche del “rapporto” che lega l’istituzione oggetto di analisi
all’amministrazione pubblica.
Il SEC2010 al paragrafo 20.15, specifica che: “Il controllo di un’istituzione senza scopo di
lucro è definito come la capacità di determinarne la politica generale o il programma (…)”
Il paragrafo 2.39 stabilisce che “Per le istituzioni senza scopo di lucro riconosciute come
entità giuridiche indipendenti i cinque indicatori di controllo da considerare sono i seguenti:
• a) nomina dei funzionari;
• b) messa a disposizione di strumenti che consentano l’operatività (obblighi statutari);
• c) accordi contrattuali;
• d) grado di finanziamento;
• e) grado di esposizione al rischio dell’amministrazione pubblica.
Un solo indicatore potrebbe essere talvolta sufficiente per stabilire il controllo, ma in altri casi, più
indicatori distinti possono collettivamente attestare il controllo. Regole operative per la verifica della
sussistenza del controllo pubblico sono contenute nel Manuale del Deficit e del Debito (MGDD).
6
IL Settore Pubblico nel SEC (2)
• La distinzione tra un'unità del settore pubblico appartenente
all'amministrazione pubblica o a una società pubblica è stabilita in base al
test per la distinzione tra produttore di beni e servizi destinabili alla vendita
e produttori di beni e servizi non destinabili alla vendita (test 50%/
market/non market).
• Le unità del settore pubblico che producono beni e servizi non destinabili
alla vendita sono classificate nelle amministrazioni pubbliche, mentre le
unità che producono beni e servizi destinabili alla vendita sono classificate
come società pubbliche negli altri settori istituzionali.
• L'unica eccezione a questa regola generale riguarda taluni istituti finanziari
che controllano o servono il settore finanziario, classificate come società
finanziarie pubbliche a prescindere dal fatto che producano o meno beni o
servizi destinabili alla vendita.
7
Il Test market/non market
• La capacità di effettuare un'attività di produzione di beni e servizi destinabili alla
vendita viene verificata in particolare mediante il criterio del 50 %, basato sul
rapporto tra vendite e costi di produzione. Per essere un produttore di beni e
servizi destinabili alla vendita, l'unità pubblica deve coprire almeno il 50 % dei suoi
costi con le sue vendite per un periodo pluriennale continuativo (3 anni per
convenzione).
• Ai fini del test, per la distinzione tra produzione di beni e servizi destinabili alla vendita
o non destinabili alla vendita, le vendite di beni e servizi corrispondono agli introiti
ottenuti dalle vendite, cioè al valore della produzione di beni e servizi destinabili alla
vendita (P.11) aumentata da eventuali pagamenti per la produzione di beni e servizi
non destinabili alla vendita (P.131). Il valore della produzione per uso proprio non è
considerato vendita. Sono esclusi dalle vendite anche tutti i pagamenti ricevuti dalle
amministrazioni pubbliche, a meno che non siano concessi anche ad altri produttori
che svolgono la stessa attività.
• I costi di produzione corrispondono alla somma di consumi intermedi, redditi da
lavoro dipendente, ammortamenti e altre imposte sulla produzione. Ai fini del test, i
costi di produzione sono aumentati degli interessi netti. Non vengono dedotti i
contributi alla produzione.
8
Le imprese pubbliche nei Settori istituzionali del SEC
9
S11 - Società non finanziarie
S12 – Società finanziarie
S13 – Amministrazioni Pubbliche
S14 – Famiglie
S15 – Istituzioni senza
scopo di lucro al servizio
delle famiglie
S2 – Resto del Mondo
Settore Pubblico
S13 – Amministrazioni
Pubbliche
La classificazione delle unità nei settori istituzionali del SEC
10
L’analisi del comportamento economico. Criteri qualitativi
11
11
Le Imprese pubbliche nel Settore S13
S13.13
Amministrazioni locali
S13.11
Amministrazioni centrali
S13.14
Enti di previdenza
Settore S13
Regioni e Province
autonome
Comuni Province
Comunità montane
Unioni di Comuni
Enti assistenziali locali
Camere di Commercio
ASL e Aziende OspedaliereUniversità e Adisu
Stato
Enti di Ricerca
Enti Economici Nazionali
Enti Economici Locali
Enti Nazionali di Assistenza
Enti assistenziali locali
I principali flussi fra S13 e imprese pubbliche
• dividendi e super-dividendi
• capital injection
• contributi correnti (secondo il SEC ai prodotti e alla produzione) /
contratti di servizio
• contributi agli investimenti
• assunzione di debiti
• operazioni oggetto di rerouting nei conti PA
• garanzie
• Public Private Partnership
• Concessioni per la costruzione e gestione di opere
• ……………
12
La classificazione dei flussi e delle operazioni
• dal lato dei conti delle amministrazioni pubbliche, incidono sulle
strutture dei conti e sulla distribuzione tra le varie voci di entrata e di
uscita oltre che sui saldi;
• in particolare al confine fra partite economiche e partite finanziarie;
• effetti sulla classificazione delle unità istituzionali quando le
riclassificazioni hanno impatto sugli aggregati che entrano nel
calcolo del test del 50%;
13
imprese pubbliche: le passività
• Si ha una passività quando un debitore è obbligato a corrispondere uno o
più pagamenti ad un creditore (par. 5.6 SEC2010)
• Le passività registrate nei conti di una impresa partecipata o controllata da
una amministrazione pubblica costituiscono delle passività potenziali,
(contingent liabilities) per il soggetto partecipante o controllante.
• Le passività sono designate come potenziali perché esse sono per loro
natura aleatorie e non ancora effettive.
• Occorre pertanto che anche le informazioni sulle passività potenziali siano
rese disponibili. Anche nei casi in cui le attività e le passività condizionate
non comportino successive obbligazioni di pagamento per i soggetti
partecipanti e controllanti. Un loro livello elevato può essere un segnale di
alto grado di rischio per le PA. (par. 5.11 SEC 2010).
• Le passività delle imprese pubbliche possono essere desunte dal loro
Stato Patrimoniale e sono formate dallo stock di debiti alla fine dell'anno.
17
14
Il questionario Eurostat sulle passività potenziali
• La norma che regola l’invio del questionario è l’art. 14 della
Direttiva UE 85/2011 relativa ai requisiti per i quadri di bilancio
degli Stati membri:
"Per tutti i sotto-settori dell'amministrazione pubblica, gli Stati
membri pubblicano informazioni pertinenti sulle passività potenziali
che possono avere effetti consistenti sui bilanci pubblici, comprese
le garanzie pubbliche, i crediti deteriorati e le passività derivanti
dalla gestione delle imprese pubbliche, indicandone l'entità.
18
15
Il questionario Eurostat: le informazioni richieste
• Gli Stati membri possono scegliere quali dati usare per il questionario:
contabilità aziendale (comprese tutte le passività ricavate dal bilancio
dell’impresa controllata) o quelli dei conti nazionali. Se disponibili,
possono essere segnalati i dati sulle passività per le voci del debito di
Maastricht.
• E’ obbligatorio fornire i dati riguardanti le unità controllate da una o più
amministrazioni pubbliche con passività superiori allo 0,01 % del PIL,
classificate, in base al SEC 2010, nei settori istituzionali delle società
non finanziarie e delle società finanziarie e del resto del mondo.
• I dati sono notificati per singole unità e non per i conti consolidati di
gruppo.
• I dati consentono inoltre di individuare il sotto-settore delle
amministrazioni pubbliche controllanti.
19
16
Le fonti dei dati sulle passività
1. Per la lista delle imprese a controllo pubblico la fonte è il sistema Istat
dei Registri statistici sulle unità economiche che fornisce l’elenco delle
imprese a controllo pubblico.
2. Per i dati finanziari delle imprese non finanziarie (S11) la fonte è
l’Archivio dei Bilanci di esercizio degli anni (t-1, t-2, t-3).
3. Per i dati finanziari delle imprese finanziarie (S12) la fonte è la Banca
d’Italia.
20
17
I dati da fornire (1)
Per ciascuna impresa controllata da unità S13:
- il codice ASIA
- la categoria ATECO (la classificazione dell’attività economica)
dell’impresa
- il suo settore istituzionale ( S.11, S.12)
- il sotto-settore cui appartiene l’AP controllante (S.1311 Amministrazioni
centrali, S.1313 Amministrazioni locali e S.1314 Enti di previdenza e
assistenza sociale)
- in caso di pluralità di amministrazioni partecipanti va indicato il sotto-
settore di appartenenza dell’amministrazione con maggiore quota di
partecipazione
- i casi di controllo indiretto
- l’elenco delle imprese finanziarie S.12 incluse nella lista delle imprese
finanziarie (MFI della Banca d’Italia)
- le passività dell’anno t-1 o, se non disponibili, dell’anno t-2.
21
18
I dati da fornire (2)
Solo per le imprese con passività superiori allo 0,01% del PIL occorre fornire
informazioni aggiuntive:
- Il Margine Operativo Lordo o EBITDA come indicatore di redditività basato solo
sulla gestione caratteristica dell’impresa
- La differenza tra valore della produzione e totale costi di produzione
- Se il controllo è al 100% ( yes or no)
- I risultati del test market/non market per i tre anni (t-1, t-2, t-3), solo per le
imprese controllate e classificate in S.11
- Numero di dipendenti (la media dell’anno t-1)
1
19
I dati diffusi da Eurostat e da MEF
• Dall’anno di riferimento 2013, Istat invia a Eurostat i dati sulle passività
delle imprese a controllo pubblico entro il 31 dicembre di ciascun anno.
• le passività delle imprese a controllo pubblico sono pubblicate sul sito di
Eurostat in forma aggregata per ciascun paese:
(https://ec.europa.eu/eurostat/web/government-finance-statistics/contingent-liabilities)
• Anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) su Supplement
on contingent Liabilities and potential obligations to the EDP related
questionnaire pubblica una tabella riepilogativa delle passività delle
imprese a controllo pubblico.
23
20
I dati di Eurostat (1)
Total outstanding liabilities of government controlled entities classified outside general government
Non consolidated - Year 2016 - Percentage of GDP
GEO/TIME General Government Central Government Local Government Social Security Funds
Belgium 51,71 42,28 5,55 :
Bulgaria 13,07 10,88 2,19 :
Czechia 10,61 9,88 0,73 :
Denmark 29,14 12,68 16,45 :
Germany 4,38 1,38 1,96 :
Estonia 13,49 12,88 0,60 :
Ireland 42,76 42,76 0,00 :
Greece 144,25 144,21 0,03 :
Spain 25,71 25,23 0,15 :
France 62,45 56,15 6,30 :
Croatia 10,35 8,50 1,83 0,02
Italy 51,87 47,65 4,22 :
Cyprus 89,82 86,21 3,62 :
Latvia 20,68 13,57 7,11 :
Lithuania 5,90 5,20 0,70 :
Luxembourg 81,12 81,03 0,09 :
Hungary 14,29 13,72 0,57 :
Malta 20,65 20,65 0,00 :
Netherlands 103,93 92,06 11,87 :
Austria 25,98 6,40 4,56 :
Poland 34,69 33,05 1,65 :
Portugal 66,22 65,45 0,77 :
Romania 7,37 6,10 1,27 :
Slovenia 58,22 51,35 0,51 6,36
Slovakia 1,34 1,17 0,17 :
Finland 42,69 17,69 25,00 :
Sweden 43,76 19,84 20,46 3,46
United Kingdom 42,94 41,83 1,12 :
21
I dati di Eurostat (2)
22
I dati diffusi dal MEF (1)
23
I dati diffusi dal MEF (2)
24
I dati diffusi dal MEF (3)
25
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Le imprese pubbliche nei Conti Nazionali - Gerolamo Giungato | Istat | Convegno 8 Maggio 2019

  • 1. Le imprese pubbliche nei Conti Nazionali Gerolamo Giungato Fiorella Boscaino ISTAT Direzione Centrale della Contabilità Nazionale Servizio trattamento e verifica della qualità dei dati di finanza pubblica Napoli - 8 maggio 2019 – Università degli Studi di Napoli «Parthenope»
  • 2. Indice • Le imprese pubbliche nei conti nazionali • Il trattamento delle imprese pubbliche nei conti nazionali • L’impatto della classificazione delle unità per la CN • Il settore pubblico nel SEC2010 (1) • La verifica del controllo pubblico sulle unità private for profit • La verifica del controllo pubblico sulle unità private non profit • IL Settore Pubblico nel SEC (2) • Il Test market/non market • Le imprese pubbliche nei Settori istituzionali del SEC • La classificazione delle unità nei settori istituzionali del SEC • Le Imprese pubbliche nel Settore S13 • I principali flussi fra S13 e imprese pubbliche • La classificazione dei flussi e delle operazioni • imprese pubbliche: le passività • Il questionario Eurostat sulle passività potenziali • Il questionario Eurostat: le informazioni richieste • Le fonti dei dati sulle passività • I dati da fornire (1) e 2) • I dati diffusi da Eurostat e da MEF • I dati di Eurostat (1) e (2) • I dati diffusi dal MEF (1), (2) e (3)
  • 3. • Sono unità giuridico-economiche che producono beni e servizi vendibili sul mercato (Market), partecipate o controllate direttamente o indirettamente da una o più unità istituzionali della PA (S13) • In quanto generalmente Market, sono escluse dal settore istituzionale S13 e, quindi, dal Conto Consolidato della PA e rientrano nei conti degli altri settori istituzionali del SEC. Perché rilevanti nell’ambito delle questioni di dominio e di conti delle Amministrazioni Pubbliche? • Perché, ai fini del controllo sugli aggregati di finanza pubblica, le imprese pubbliche presentano numerosi flussi economici daverso u.i. del settore S13 e sono potenziali generatrici di passività che potrebbero avere effetti rilevanti sui bilanci delle amministrazioni pubbliche che le partecipano/controllano. 1 Le imprese pubbliche nei conti nazionali
  • 4. • Sono unità «a cavallo» fra il dominio e i conti economici delle Pubbliche amministrazioni (S13) e gli altri settori istituzionali del SEC • Sono incluse nel settore pubblico così come definito nel SEC • Dopo l’analisi dell’effettivo controllo e dipendenza da parte di un’unità S13, del mercato di riferimento e della natura market/non market dell’unità istituzionale • Lente di ingrandimento di Eurostat da tempo su specifici flussi fra S13 e imprese pubbliche, in particolare su alcuni settori di attività economica quali trasporti ferroviari, attività finanziarie, energia, su cui Eurostat ha richiesto approfondimenti finalizzati a eventuali riclassificazioni fra settori istituzionali di numerose unità pubbliche. 2 Il trattamento delle imprese pubbliche nei conti nazionali
  • 5. L’impatto della classificazione delle unità per la CN • Sulle modalità di trattamento ed elaborazione dei vari aggregati: ad esempio nella PA la produzione a differenza degli altri settori istituzionali è calcolata come somma di costi • Continue revisioni dei conti dei settori istituzionali a seguito di riclassificazioni di unità; • Sull’indebitamento/accreditamento dei vari settori istituzionali e per quanto riguarda la PA sul deficit e gli altri parametri di Maastrich; • Sui consolidamenti nei conti della PA • ……………….. 3
  • 6. Il Settore Pubblico nel SEC • Il settore pubblico comprende le amministrazioni pubbliche e le società pubbliche. Gli elementi che compongono il settore pubblico figurano già nella struttura settoriale principale del sistema e si possono riorganizzare per la compilazione dei conti del settore pubblico, riunendo i sotto-settori del settore delle amministrazioni pubbliche e i sotto-settori pubblici delle società non finanziarie e finanziarie; • Tutte le unità istituzionali comprese nel settore pubblico sono unità residenti controllate dalle amministrazioni pubbliche, o direttamente o indirettamente attraverso unità appartenenti al settore pubblico. Il controllo su un'entità è definito come la capacità di determinarne la politica generale (Sec e MGDD); • Una o più amministrazioni pubbliche (controllo congiunto) esercitano il controllo su un’impresa quando 1) detengono la proprietà di più della metà delle azioni/quote con diritto di voto o controllano in altro modo più della metà dei voti; 2) leggi o regolamenti danno il diritto di determinare la politica dell’impresa o di nominarne gli amministratori. 4
  • 7. La verifica del controllo pubblico sulle unità private for profit Un’amministrazione pubblica può esercitare il controllo su una società in forza di leggi, decreti o regolamenti specifici che le danno il diritto di indirizzare la gestione della società. Il paragrafo 2.38 del SEC2010 fornisce un set di indicatori utili alla individuazione dei segnali di presenza del controllo pubblico sulle società. Il controllo può essere sostanziale oltre che formale e può realizzarsi attraverso: • a) proprietà da parte dell'amministrazione pubblica della maggioranza dei voti; • b) controllo da parte dell'amministrazione pubblica degli amministratori o della dirigenza; • c) controllo da parte dell'amministrazione pubblica della nomina e della revoca del personale chiave; • d) controllo da parte dell'amministrazione pubblica dei comitati chiave dell'organismo; • e) possesso da parte dell'amministrazione pubblica di una golden share; • f) normative speciali; • g) condizione di cliente dominante dell'amministrazione pubblica; • h) concessione di prestiti da parte dell'amministrazione pubblica. 5
  • 8. La verifica del controllo pubblico sulle unità private non profit L’accertamento del controllo pubblico sulle unità non profit è realizzato attraverso l’esame delle caratteristiche del “rapporto” che lega l’istituzione oggetto di analisi all’amministrazione pubblica. Il SEC2010 al paragrafo 20.15, specifica che: “Il controllo di un’istituzione senza scopo di lucro è definito come la capacità di determinarne la politica generale o il programma (…)” Il paragrafo 2.39 stabilisce che “Per le istituzioni senza scopo di lucro riconosciute come entità giuridiche indipendenti i cinque indicatori di controllo da considerare sono i seguenti: • a) nomina dei funzionari; • b) messa a disposizione di strumenti che consentano l’operatività (obblighi statutari); • c) accordi contrattuali; • d) grado di finanziamento; • e) grado di esposizione al rischio dell’amministrazione pubblica. Un solo indicatore potrebbe essere talvolta sufficiente per stabilire il controllo, ma in altri casi, più indicatori distinti possono collettivamente attestare il controllo. Regole operative per la verifica della sussistenza del controllo pubblico sono contenute nel Manuale del Deficit e del Debito (MGDD). 6
  • 9. IL Settore Pubblico nel SEC (2) • La distinzione tra un'unità del settore pubblico appartenente all'amministrazione pubblica o a una società pubblica è stabilita in base al test per la distinzione tra produttore di beni e servizi destinabili alla vendita e produttori di beni e servizi non destinabili alla vendita (test 50%/ market/non market). • Le unità del settore pubblico che producono beni e servizi non destinabili alla vendita sono classificate nelle amministrazioni pubbliche, mentre le unità che producono beni e servizi destinabili alla vendita sono classificate come società pubbliche negli altri settori istituzionali. • L'unica eccezione a questa regola generale riguarda taluni istituti finanziari che controllano o servono il settore finanziario, classificate come società finanziarie pubbliche a prescindere dal fatto che producano o meno beni o servizi destinabili alla vendita. 7
  • 10. Il Test market/non market • La capacità di effettuare un'attività di produzione di beni e servizi destinabili alla vendita viene verificata in particolare mediante il criterio del 50 %, basato sul rapporto tra vendite e costi di produzione. Per essere un produttore di beni e servizi destinabili alla vendita, l'unità pubblica deve coprire almeno il 50 % dei suoi costi con le sue vendite per un periodo pluriennale continuativo (3 anni per convenzione). • Ai fini del test, per la distinzione tra produzione di beni e servizi destinabili alla vendita o non destinabili alla vendita, le vendite di beni e servizi corrispondono agli introiti ottenuti dalle vendite, cioè al valore della produzione di beni e servizi destinabili alla vendita (P.11) aumentata da eventuali pagamenti per la produzione di beni e servizi non destinabili alla vendita (P.131). Il valore della produzione per uso proprio non è considerato vendita. Sono esclusi dalle vendite anche tutti i pagamenti ricevuti dalle amministrazioni pubbliche, a meno che non siano concessi anche ad altri produttori che svolgono la stessa attività. • I costi di produzione corrispondono alla somma di consumi intermedi, redditi da lavoro dipendente, ammortamenti e altre imposte sulla produzione. Ai fini del test, i costi di produzione sono aumentati degli interessi netti. Non vengono dedotti i contributi alla produzione. 8
  • 11. Le imprese pubbliche nei Settori istituzionali del SEC 9 S11 - Società non finanziarie S12 – Società finanziarie S13 – Amministrazioni Pubbliche S14 – Famiglie S15 – Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie S2 – Resto del Mondo Settore Pubblico S13 – Amministrazioni Pubbliche
  • 12. La classificazione delle unità nei settori istituzionali del SEC 10
  • 13. L’analisi del comportamento economico. Criteri qualitativi 11
  • 14. 11 Le Imprese pubbliche nel Settore S13 S13.13 Amministrazioni locali S13.11 Amministrazioni centrali S13.14 Enti di previdenza Settore S13 Regioni e Province autonome Comuni Province Comunità montane Unioni di Comuni Enti assistenziali locali Camere di Commercio ASL e Aziende OspedaliereUniversità e Adisu Stato Enti di Ricerca Enti Economici Nazionali Enti Economici Locali Enti Nazionali di Assistenza Enti assistenziali locali
  • 15. I principali flussi fra S13 e imprese pubbliche • dividendi e super-dividendi • capital injection • contributi correnti (secondo il SEC ai prodotti e alla produzione) / contratti di servizio • contributi agli investimenti • assunzione di debiti • operazioni oggetto di rerouting nei conti PA • garanzie • Public Private Partnership • Concessioni per la costruzione e gestione di opere • …………… 12
  • 16. La classificazione dei flussi e delle operazioni • dal lato dei conti delle amministrazioni pubbliche, incidono sulle strutture dei conti e sulla distribuzione tra le varie voci di entrata e di uscita oltre che sui saldi; • in particolare al confine fra partite economiche e partite finanziarie; • effetti sulla classificazione delle unità istituzionali quando le riclassificazioni hanno impatto sugli aggregati che entrano nel calcolo del test del 50%; 13
  • 17. imprese pubbliche: le passività • Si ha una passività quando un debitore è obbligato a corrispondere uno o più pagamenti ad un creditore (par. 5.6 SEC2010) • Le passività registrate nei conti di una impresa partecipata o controllata da una amministrazione pubblica costituiscono delle passività potenziali, (contingent liabilities) per il soggetto partecipante o controllante. • Le passività sono designate come potenziali perché esse sono per loro natura aleatorie e non ancora effettive. • Occorre pertanto che anche le informazioni sulle passività potenziali siano rese disponibili. Anche nei casi in cui le attività e le passività condizionate non comportino successive obbligazioni di pagamento per i soggetti partecipanti e controllanti. Un loro livello elevato può essere un segnale di alto grado di rischio per le PA. (par. 5.11 SEC 2010). • Le passività delle imprese pubbliche possono essere desunte dal loro Stato Patrimoniale e sono formate dallo stock di debiti alla fine dell'anno. 17 14
  • 18. Il questionario Eurostat sulle passività potenziali • La norma che regola l’invio del questionario è l’art. 14 della Direttiva UE 85/2011 relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri: "Per tutti i sotto-settori dell'amministrazione pubblica, gli Stati membri pubblicano informazioni pertinenti sulle passività potenziali che possono avere effetti consistenti sui bilanci pubblici, comprese le garanzie pubbliche, i crediti deteriorati e le passività derivanti dalla gestione delle imprese pubbliche, indicandone l'entità. 18 15
  • 19. Il questionario Eurostat: le informazioni richieste • Gli Stati membri possono scegliere quali dati usare per il questionario: contabilità aziendale (comprese tutte le passività ricavate dal bilancio dell’impresa controllata) o quelli dei conti nazionali. Se disponibili, possono essere segnalati i dati sulle passività per le voci del debito di Maastricht. • E’ obbligatorio fornire i dati riguardanti le unità controllate da una o più amministrazioni pubbliche con passività superiori allo 0,01 % del PIL, classificate, in base al SEC 2010, nei settori istituzionali delle società non finanziarie e delle società finanziarie e del resto del mondo. • I dati sono notificati per singole unità e non per i conti consolidati di gruppo. • I dati consentono inoltre di individuare il sotto-settore delle amministrazioni pubbliche controllanti. 19 16
  • 20. Le fonti dei dati sulle passività 1. Per la lista delle imprese a controllo pubblico la fonte è il sistema Istat dei Registri statistici sulle unità economiche che fornisce l’elenco delle imprese a controllo pubblico. 2. Per i dati finanziari delle imprese non finanziarie (S11) la fonte è l’Archivio dei Bilanci di esercizio degli anni (t-1, t-2, t-3). 3. Per i dati finanziari delle imprese finanziarie (S12) la fonte è la Banca d’Italia. 20 17
  • 21. I dati da fornire (1) Per ciascuna impresa controllata da unità S13: - il codice ASIA - la categoria ATECO (la classificazione dell’attività economica) dell’impresa - il suo settore istituzionale ( S.11, S.12) - il sotto-settore cui appartiene l’AP controllante (S.1311 Amministrazioni centrali, S.1313 Amministrazioni locali e S.1314 Enti di previdenza e assistenza sociale) - in caso di pluralità di amministrazioni partecipanti va indicato il sotto- settore di appartenenza dell’amministrazione con maggiore quota di partecipazione - i casi di controllo indiretto - l’elenco delle imprese finanziarie S.12 incluse nella lista delle imprese finanziarie (MFI della Banca d’Italia) - le passività dell’anno t-1 o, se non disponibili, dell’anno t-2. 21 18
  • 22. I dati da fornire (2) Solo per le imprese con passività superiori allo 0,01% del PIL occorre fornire informazioni aggiuntive: - Il Margine Operativo Lordo o EBITDA come indicatore di redditività basato solo sulla gestione caratteristica dell’impresa - La differenza tra valore della produzione e totale costi di produzione - Se il controllo è al 100% ( yes or no) - I risultati del test market/non market per i tre anni (t-1, t-2, t-3), solo per le imprese controllate e classificate in S.11 - Numero di dipendenti (la media dell’anno t-1) 1 19
  • 23. I dati diffusi da Eurostat e da MEF • Dall’anno di riferimento 2013, Istat invia a Eurostat i dati sulle passività delle imprese a controllo pubblico entro il 31 dicembre di ciascun anno. • le passività delle imprese a controllo pubblico sono pubblicate sul sito di Eurostat in forma aggregata per ciascun paese: (https://ec.europa.eu/eurostat/web/government-finance-statistics/contingent-liabilities) • Anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) su Supplement on contingent Liabilities and potential obligations to the EDP related questionnaire pubblica una tabella riepilogativa delle passività delle imprese a controllo pubblico. 23 20
  • 24. I dati di Eurostat (1) Total outstanding liabilities of government controlled entities classified outside general government Non consolidated - Year 2016 - Percentage of GDP GEO/TIME General Government Central Government Local Government Social Security Funds Belgium 51,71 42,28 5,55 : Bulgaria 13,07 10,88 2,19 : Czechia 10,61 9,88 0,73 : Denmark 29,14 12,68 16,45 : Germany 4,38 1,38 1,96 : Estonia 13,49 12,88 0,60 : Ireland 42,76 42,76 0,00 : Greece 144,25 144,21 0,03 : Spain 25,71 25,23 0,15 : France 62,45 56,15 6,30 : Croatia 10,35 8,50 1,83 0,02 Italy 51,87 47,65 4,22 : Cyprus 89,82 86,21 3,62 : Latvia 20,68 13,57 7,11 : Lithuania 5,90 5,20 0,70 : Luxembourg 81,12 81,03 0,09 : Hungary 14,29 13,72 0,57 : Malta 20,65 20,65 0,00 : Netherlands 103,93 92,06 11,87 : Austria 25,98 6,40 4,56 : Poland 34,69 33,05 1,65 : Portugal 66,22 65,45 0,77 : Romania 7,37 6,10 1,27 : Slovenia 58,22 51,35 0,51 6,36 Slovakia 1,34 1,17 0,17 : Finland 42,69 17,69 25,00 : Sweden 43,76 19,84 20,46 3,46 United Kingdom 42,94 41,83 1,12 : 21
  • 25. I dati di Eurostat (2) 22
  • 26. I dati diffusi dal MEF (1) 23
  • 27. I dati diffusi dal MEF (2) 24
  • 28. I dati diffusi dal MEF (3) 25
  • 29. 25