Convenzione tra Regione Siciliana e Formez PA del 23 marzo 2012 - POR FSE 2007 – 2013 Regione Siciliana Asse VII – Capacità Istituzionale Progetto AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE - LINEA COMUNI
EVENTO CONCLUSIVO
Catania 22 ottobre 2015
Le autonomie locali siciliane al bivio:
le novità del decreto Enti locali (n. 78 convertito nella Legge n. 125/2015), l’armonizzazione finanziaria e la gestione associata alla luce della L.R. 4 agosto 2015, n. 15.
Catania 22 ottobre 2015 - Palazzo della Cultura - Via Vittorio Emanuele, 127
Tema
La gestione dei tributi locali in forma associata
Esperto: Prof. Salvatore Barresi
Laboratorio formez modello di gestione del recupero crediti per le pubbliche ...Salvatore [Sasa'] Barresi
AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITA’ ISTITUZIONALE- LINEA COMUNI AREA BILANCIO E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE, PATTO DI STABILITÀ E NUOVO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI DEI COMUNI
LABORATORIO
•Principali caratteristiche dell’attuale modello di gestione del recupero crediti per le Pubbliche Amministrazioni (P.A.)
•Possibili evoluzioni sui modelli di gestione dei crediti anomali da parte della P.A., anche con uno sguardo agli approcci adottati in altri mercati
•I fattori abilitanti, le sfide realizzative e i benefici attesi dei modelli evoluti di recupero crediti nella P.A
Messina
1.C
Dr. Salvatore BARRESI
COMUNE DI POLLINA (PA)
LA GESTIONE ASSOCIATA OBBLIGATORIA DI FUNZIONI
E SERVIZI COMUNALI
La Convenzione atto organizzativo nel progetto
istituzionale dell’Unione di Comuni Valdemone
Gestione e riscossione dei tributi;
Organizzazione dei servizi pubblici comunali.
ANALISI PRELIMINARE DI FATTIBILITÀ
ISTITUZIONALE E POLITICA
"IMPOSTE LOCALI (IUC, TASI, TARI, IMU) E NUOVI REGOLAMENTI - CONTENZIOSO E RISCOSSIONE: METODI E SOLUZIONI".
FORMEZ PA - Laboratorio 1.c - Messina - 07.11.2014
CONVENZIONE TRA REGIONE SICILIANA E FORMEZ PA POR FSE 2007- 2013 – REGIONE SICILIANA – ASSE VII – CAPACITÀ ISTITUZIONALE AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITA’ ISTITUZIONALE - LINEA COMUNI.
AREA BILANCIO E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE, PATTO DI STABILITÀ E NUOVO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI DEI COMUNI
Dr. Salvatore Barresi
Unione dei Comuni di Spadafora, analisi preliminare di fattibilità istituzion...Salvatore [Sasa'] Barresi
“Un modello nuovo di pubblica amministrazione”
analisi preliminare di fattibilità istituzionale e politica
UNIONE dei COMUNI di Spadafora, Venetico, Roccavaldina, Rometta, Valdina, Torregrotta, Saponara e Monforte San Giorgio
Slides progetto di fusione.revisione del 4 maggio 2018Michele Baraldi
Il progetto completo è consultabile alla pagina "Fusione per incorporazione": http://www.unionesangiorgiobigarello.mn.it/index.php/fusione-per-incorporazione
La versione definitiva è stata approvata con delibera 2018/216 del 14/7/2018
http://sangiorgiodimantova.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/papca-ap/-/papca/display/3460887?p_auth=joY0o227&p_p_state=pop_up&controlPanelCategory=portlet_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet
Convenzione tra Regione Siciliana e Formez PA del 23 marzo 2012 - POR FSE 2007 – 2013 Regione Siciliana Asse VII – Capacità Istituzionale Progetto AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE - LINEA COMUNI
EVENTO CONCLUSIVO
Catania 22 ottobre 2015
Le autonomie locali siciliane al bivio:
le novità del decreto Enti locali (n. 78 convertito nella Legge n. 125/2015), l’armonizzazione finanziaria e la gestione associata alla luce della L.R. 4 agosto 2015, n. 15.
Catania 22 ottobre 2015 - Palazzo della Cultura - Via Vittorio Emanuele, 127
Tema
La gestione dei tributi locali in forma associata
Esperto: Prof. Salvatore Barresi
Laboratorio formez modello di gestione del recupero crediti per le pubbliche ...Salvatore [Sasa'] Barresi
AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITA’ ISTITUZIONALE- LINEA COMUNI AREA BILANCIO E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE, PATTO DI STABILITÀ E NUOVO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI DEI COMUNI
LABORATORIO
•Principali caratteristiche dell’attuale modello di gestione del recupero crediti per le Pubbliche Amministrazioni (P.A.)
•Possibili evoluzioni sui modelli di gestione dei crediti anomali da parte della P.A., anche con uno sguardo agli approcci adottati in altri mercati
•I fattori abilitanti, le sfide realizzative e i benefici attesi dei modelli evoluti di recupero crediti nella P.A
Messina
1.C
Dr. Salvatore BARRESI
COMUNE DI POLLINA (PA)
LA GESTIONE ASSOCIATA OBBLIGATORIA DI FUNZIONI
E SERVIZI COMUNALI
La Convenzione atto organizzativo nel progetto
istituzionale dell’Unione di Comuni Valdemone
Gestione e riscossione dei tributi;
Organizzazione dei servizi pubblici comunali.
ANALISI PRELIMINARE DI FATTIBILITÀ
ISTITUZIONALE E POLITICA
"IMPOSTE LOCALI (IUC, TASI, TARI, IMU) E NUOVI REGOLAMENTI - CONTENZIOSO E RISCOSSIONE: METODI E SOLUZIONI".
FORMEZ PA - Laboratorio 1.c - Messina - 07.11.2014
CONVENZIONE TRA REGIONE SICILIANA E FORMEZ PA POR FSE 2007- 2013 – REGIONE SICILIANA – ASSE VII – CAPACITÀ ISTITUZIONALE AZIONI DI SISTEMA PER LA CAPACITA’ ISTITUZIONALE - LINEA COMUNI.
AREA BILANCIO E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE, PATTO DI STABILITÀ E NUOVO SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI DEI COMUNI
Dr. Salvatore Barresi
Unione dei Comuni di Spadafora, analisi preliminare di fattibilità istituzion...Salvatore [Sasa'] Barresi
“Un modello nuovo di pubblica amministrazione”
analisi preliminare di fattibilità istituzionale e politica
UNIONE dei COMUNI di Spadafora, Venetico, Roccavaldina, Rometta, Valdina, Torregrotta, Saponara e Monforte San Giorgio
Slides progetto di fusione.revisione del 4 maggio 2018Michele Baraldi
Il progetto completo è consultabile alla pagina "Fusione per incorporazione": http://www.unionesangiorgiobigarello.mn.it/index.php/fusione-per-incorporazione
La versione definitiva è stata approvata con delibera 2018/216 del 14/7/2018
http://sangiorgiodimantova.trasparenza-valutazione-merito.it/web/trasparenza/papca-ap/-/papca/display/3460887?p_auth=joY0o227&p_p_state=pop_up&controlPanelCategory=portlet_jcitygovalbopubblicazioni_WAR_jcitygovalbiportlet
Il processo di razionalizzazione delle partecipate quadro politico e normativocittametro
Slide presentate da Riccardo Mussari durante il webinar "Il processo di razionalizzazione delle partecipate" realizzato il 30 settembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
Di Federico Butera
Nell’ultimo ventennio la pubblica amministrazione è stata interessata da molteplici interventi riformatori. Come è stato rilevato da molti osservatori, forse si sarebbe dovuto dedicare meno sforzi a realizzare “meno stato” e più attenzione a rispondere alla domanda “quale stato”. Lo stesso processo di digitalizzazione dell’amministrazione, pensato da molti come il cavallo di Troia dell’innovazione, ha prodotto risultati differenti: accanto a soluzioni di eccellenza si sono registrati esiti negativi o irrilevanti. È apparso evidente che il cambiamento della Pubblica Amministrazione, come peraltro di altre organizzazioni, non è prevalentemente né processo normativo né un processo tecnologico. Come progettare il cambiamento della Pubblica Amministrazione? Immettere una leva di giovani qualificati che sopperisca ai deficit di organico e di competenze? Intervenire sull’organizzazione con un approccio consapevole della molteplicità delle variabili in gioco (cultura, meccanismi operativi, sistemi incentivanti, relazioni industriali, condivisione degli obiettivi) e dell’importanza della partecipazione dei lavoratori in termini di saperi e competenze?
Federico Butera è studioso e architetto di organizzazioni complesse e Professore emerito di Scienze dell’Organizzazione. È stato Ordinario di Sociologia e Scienze dell’Organizzazione presso l’Università di Milano Bicocca e prima Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione alla Sapienza. È Presidente della Fondazione Irso - Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi da lui fondato e presieduto dal 1974. Ha pubblicato oltre 150 articoli e 34 libri e ha firmato alcuni progetti che hanno innovato i modelli organizzativi di imprese e PA, accompagnando il percorso di superamento del fordismo in Italia.
Intorno all’intesa sulla produttività che abbiamo sottoscritto con il governo il 4 febbraio scorso si sta facendo un gran polverone. E i lavoratori pubblici, in attesa di toccare con mano i frutti, hanno il diritto di capire per poter giudicare per conto proprio.
Spieghiamo allora cosa c’è scritto veramente nell’intesa.
Spieghiamo perché noi l’abbiamo voluta e la consideriamo un grande risultato, che non solo tutela gli stipendi dei lavoratori pubblici ai livelli del 2010 – senza i tagli netti che sono stati fatti in altri paesi europei - ma dà più voce ai loro rappresentanti in tutti i posti di lavoro per contrattare possibili miglioramenti.
E cerchiamo di spiegare anche perché qualcun altro, dopo aver condiviso con noi gran parte del percorso, ha ritenuto di sfilarsi all’ultimo momento e adesso si mobilita per protestare, addirittura minacciando uno sciopero generale!
Città metropolitana una analisi critica 17 7-016Marco Grondacci
testo aggiornato con la sentenza n. 159/2016 della Corte Costituzionale sul rapporto tra funzioni e risorse assegnate alla Città Metropolitane e alla restanti Province
Bortoletti, corruzione percepita e fenomeno reale. utilità ed effettività d...Barbara Minguzzi
Serve una operazione verità, per diventare Tutti consapevoli che non possiamo più continuare a vivere, almeno per i prossimi anni, al di sopra delle nostre possibilità.
La canoa italiana – come ha recentemente ricordato Davide Giacalone - ha imboccato il ramo delle rapide, senza sapere se e quando ci sono le cascate. C’è chi s’inebria con un futuristico elogio della schiuma e della velocità, chi coglie l’occasione per sbracciarsi e mettersi in mostra, e chi, all’opposto, approfitta della distrazione per nascondere il vuoto d’idee. Tutto in un delirio tatticistico e politicista, senza che ci si curi di quel che viene dopo lo spumeggiare.
Il processo di razionalizzazione delle partecipate quadro politico e normativocittametro
Slide presentate da Riccardo Mussari durante il webinar "Il processo di razionalizzazione delle partecipate" realizzato il 30 settembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA
Di Federico Butera
Nell’ultimo ventennio la pubblica amministrazione è stata interessata da molteplici interventi riformatori. Come è stato rilevato da molti osservatori, forse si sarebbe dovuto dedicare meno sforzi a realizzare “meno stato” e più attenzione a rispondere alla domanda “quale stato”. Lo stesso processo di digitalizzazione dell’amministrazione, pensato da molti come il cavallo di Troia dell’innovazione, ha prodotto risultati differenti: accanto a soluzioni di eccellenza si sono registrati esiti negativi o irrilevanti. È apparso evidente che il cambiamento della Pubblica Amministrazione, come peraltro di altre organizzazioni, non è prevalentemente né processo normativo né un processo tecnologico. Come progettare il cambiamento della Pubblica Amministrazione? Immettere una leva di giovani qualificati che sopperisca ai deficit di organico e di competenze? Intervenire sull’organizzazione con un approccio consapevole della molteplicità delle variabili in gioco (cultura, meccanismi operativi, sistemi incentivanti, relazioni industriali, condivisione degli obiettivi) e dell’importanza della partecipazione dei lavoratori in termini di saperi e competenze?
Federico Butera è studioso e architetto di organizzazioni complesse e Professore emerito di Scienze dell’Organizzazione. È stato Ordinario di Sociologia e Scienze dell’Organizzazione presso l’Università di Milano Bicocca e prima Ordinario di Sociologia dell’Organizzazione alla Sapienza. È Presidente della Fondazione Irso - Istituto di Ricerca Intervento sui Sistemi Organizzativi da lui fondato e presieduto dal 1974. Ha pubblicato oltre 150 articoli e 34 libri e ha firmato alcuni progetti che hanno innovato i modelli organizzativi di imprese e PA, accompagnando il percorso di superamento del fordismo in Italia.
Intorno all’intesa sulla produttività che abbiamo sottoscritto con il governo il 4 febbraio scorso si sta facendo un gran polverone. E i lavoratori pubblici, in attesa di toccare con mano i frutti, hanno il diritto di capire per poter giudicare per conto proprio.
Spieghiamo allora cosa c’è scritto veramente nell’intesa.
Spieghiamo perché noi l’abbiamo voluta e la consideriamo un grande risultato, che non solo tutela gli stipendi dei lavoratori pubblici ai livelli del 2010 – senza i tagli netti che sono stati fatti in altri paesi europei - ma dà più voce ai loro rappresentanti in tutti i posti di lavoro per contrattare possibili miglioramenti.
E cerchiamo di spiegare anche perché qualcun altro, dopo aver condiviso con noi gran parte del percorso, ha ritenuto di sfilarsi all’ultimo momento e adesso si mobilita per protestare, addirittura minacciando uno sciopero generale!
Città metropolitana una analisi critica 17 7-016Marco Grondacci
testo aggiornato con la sentenza n. 159/2016 della Corte Costituzionale sul rapporto tra funzioni e risorse assegnate alla Città Metropolitane e alla restanti Province
Bortoletti, corruzione percepita e fenomeno reale. utilità ed effettività d...Barbara Minguzzi
Serve una operazione verità, per diventare Tutti consapevoli che non possiamo più continuare a vivere, almeno per i prossimi anni, al di sopra delle nostre possibilità.
La canoa italiana – come ha recentemente ricordato Davide Giacalone - ha imboccato il ramo delle rapide, senza sapere se e quando ci sono le cascate. C’è chi s’inebria con un futuristico elogio della schiuma e della velocità, chi coglie l’occasione per sbracciarsi e mettersi in mostra, e chi, all’opposto, approfitta della distrazione per nascondere il vuoto d’idee. Tutto in un delirio tatticistico e politicista, senza che ci si curi di quel che viene dopo lo spumeggiare.
Documento di approfondimento del Progetto Etpl Italia trasparente
Lettera dipendenti pubblici
1. Vogliamo fare sul serio.
L'Italia ha potenzialità incredibili. Se finalmente riusciamo a mettere in ordine le regole del gioco
(dalla politica alla burocrazia, dal fisco alla giustizia) torniamo rapidamente fra i Paesi leader del
mondo. Il tempo della globalizzazione ci lascia inquieti ma è in realtà una gigantesca opportunità per
l'Italia e per il suo futuro. Non possiamo perdere questa occasione.
Vogliamo fare sul serio, dobbiamo fare sul serio.
Il Governo ha scelto di dare segnali concreti. Questioni ferme da decenni si stanno finalmente
dipanando. Il superamento del bicameralismo perfetto, la semplificazione del Titolo V della
Costituzione e i rapporti tra Stato e Regioni, l'abolizione degli enti inutili, la previsione del ballottaggio
per assicurare un vincitore certo alle elezioni, l'investimento sull'edilizia scolastica e sul dissesto
idrogeologico, il nuovo piano di spesa dei fondi europei, la restituzione di 80 euro netti mensili a chi
guadagna poco, la vendita delle auto blu, i primi provvedimenti per il rilancio del lavoro, la riduzione
dell'IRAP per le imprese. Sono tutti tasselli di un mosaico molto chiaro: vogliamo ricostruire un'Italia
più semplice e più giusta. Dove ci siano meno politici e più occupazione giovanile, meno burocratese e
più trasparenza. In tutti i campi, in tutti i sensi.
Fare sul serio richiede dunque un investimento straordinario sulla Pubblica Amministrazione. Diverso
dal passato, nel metodo e nel merito.
Nel metodo: non si fanno le riforme della Pubblica Amministrazione insultando i lavoratori pubblici.
Che nel pubblico ci siano anche i fannulloni è fatto noto. Meno nota è la presenza di tantissime persone
di qualità che fino ad oggi non sono mai state coinvolte nei processi di riforma. Persone orgogliose di
servire la comunità e che fanno bene il proprio lavoro.
Compito di chi governa non è lamentarsi, ma cambiare le cose. Per questo noi, anziché cullarci nella
facile denuncia, sfidiamo in positivo le lavoratrici e i lavoratori volenterosi. Siete protagonisti della
riforma della Pubblica Amministrazione.
Nel merito: abbiamo maturato alcune idee concrete. Prima di portarle in Parlamento le offriamo
per un mese alla discussione dei soggetti sociali protagonisti e di chiunque avrà suggerimenti, critiche,
proposte e alternative. Abbiamo le idee e siamo pronti a intervenire. Ma non siamo arroganti e quindi ci
confronteremo volentieri, dando certezza dei tempi.
Le nostre linee guida sono tre.
1. Il cambiamento comincia dalle persone. Abbiamo bisogno di innovazioni strutturali:
programmazione strategica dei fabbisogni; ricambio generazionale, maggiore mobilità, mercato
del lavoro della dirigenza, misurazione reale dei risultati, conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro, asili nido nelle amministrazioni.
2. Tagli agli sprechi e riorganizzazione dell’Amministrazione. Non possiamo più permetterci nuovi
tagli orizzontali, senza avere chiari obiettivi di riorganizzazione. Ma dobbiamo cancellare i
doppioni, abolendo enti che non servono più e che sono stati pensati più per dare una poltrona
agli amici degli amici che per reali esigenze dei cittadini. O che sono semplicemente non più
efficienti come nel passato.
2. 3. Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e digitalizzazione dei
servizi. Possiamo utilizzare le nuove tecnologie per rendere pubblici e comprensibili i dati di
spesa e di processo di tutte le amministrazioni centrali e territoriali, ma anche semplificare la
vita del cittadini: mai più code per i certificati, mai più file per pagare una multa, mai più moduli
diversi per le diverse amministrazioni.
Ciascuna di queste tre linee guida richiede provvedimenti concreti.
Ne indichiamo alcuni su cui il Governo intende ascoltare la voce diretta dei protagonisti a cominciare
dai dipendenti pubblici e dai loro veri datori di lavoro: i cittadini.
Il cambiamento comincia dalle persone
1) abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella
p.a., a costo zero
2) modifica dell'istituto della mobilità volontaria e obbligatoria
3) introduzione dell’esonero dal servizio
4) agevolazione del part-time
5) applicazione rigorosa delle norme sui limiti ai compensi che un singolo può percepire dalla pubblica
amministrazione, compreso il cumulo con il reddito da pensione
6) possibilità di affidare mansioni assimilabili quale alternativa opzionale per il lavoratore in esubero
7) semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over fermo restando il vincolo sulle
risorse per tutte le amministrazioni
8) riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego
9) introduzione del ruolo unico della dirigenza
10) abolizione delle fasce per la dirigenza, carriera basata su incarichi a termine
11) possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico, oltre un termine
12) valutazione dei risultati fatta seriamente e retribuzione di risultato erogata anche in funzione
dell’andamento dell’economia
13) abolizione della figura del segretario comunale
14) rendere più rigoroso il sistema di incompatibilità dei magistrati amministrativi
15) conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni
3. Tagli agli sprechi e riorganizzazione dell’Amministrazione
16) riorganizzazione strategica della ricerca pubblica, aggregando gli oltre 20 enti che svolgono
funzioni simili, per dare vita a centri di eccellenza
17) gestione associata dei servizi di supporto per le amministrazioni centrali e locali (ufficio per il
personale, per la contabilità, per gli acquisti, ecc.)
18) riorganizzazione del sistema delle autorità indipendenti
19) soppressione della Commissione di vigilanza sui fondi pensione e attribuzione delle funzioni alla
Banca d'Italia
20) centrale unica per gli acquisti per tutte le forze di polizia
21) abolizione del concerto e dei pareri tra ministeri, un solo rappresentante dello Stato nelle
conferenze di servizi, con tempi certi
22) leggi auto-applicative; decreti attuativi, da emanare entro tempi certi, solo se strettamente
necessari
23) controllo della Ragioneria generale dello Stato solo sui profili di spesa
24) divieto di sospendere il procedimento amministrativo e di chiedere pareri facoltativi salvo casi
gravi, sanzioni per i funzionari che lo violano
25) censimento di tutti gli enti pubblici
26) una sola scuola nazionale dell’Amministrazione
27) accorpamento di Aci, Pra e Motorizzazione civile
28) riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio (es. ragionerie provinciali e sedi regionali
Istat) e riduzione delle Prefetture a non più di 40 (nei capoluoghi di regione e nelle zone più
strategiche per la criminalità organizzata)
29) eliminazione dell'obbligo di iscrizione alle camere di commercio
30) accorpamento delle sovrintendenze e gestione manageriale dei poli museali
31) razionalizzazione delle autorità portuali
32) modifica del codice degli appalti pubblici
33) inasprimento delle sanzioni, nelle controversie amministrative, a carico dei ricorrenti e degli
avvocati per le liti temerarie
4. 34) modifica alla disciplina della sospensione cautelare nel processo amministrativo, udienza di merito
entro 30 giorni in caso di sospensione cautelare negli appalti pubblici, condanna automatica alle spese
nel giudizio cautelare se il ricorso non è accolto
35) riforma delle funzioni e degli onorari dell’Avvocatura generale dello Stato
36) riduzione delle aziende municipalizzate
Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e digitalizzazione dei
servizi
37) introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo garantire a tutti l’accesso a qualsiasi servizio pubblico
attraverso un'unica identità digitale
38) trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche: il sistema Siope diventa “open data”
39) unificazione e standardizzazione della modulistica in materia di edilizia ed ambiente
40) concreta attuazione del sistema della fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni
41) unificazione e interoperabilità delle banche dati (es. società partecipate)
42) dematerializzazione dei documenti amministrativi e loro pubblicazione in formato aperto
43) accelerazione della riforma fiscale e delle relative misure di semplificazione
44) obbligo di trasparenza da parte dei sindacati: ogni spesa online
Sarà per noi importante leggere le Vostre considerazioni, le Vostre proposte, i Vostri suggerimenti.
Scriveteci all'indirizzo rivoluzione@governo.it
La consultazione sarà aperta dal 30 aprile al 30 maggio. Nei giorni successivi il Governo predisporrà le
misure che saranno approvate dal Consiglio dei Ministri venerdì 13 giugno 2014.
Grazie di cuore e, naturalmente, buon lavoro.
Matteo Renzi Marianna Madia