Distacchi della vita christian vescovo: morte e elaborazione del luttoAlberto Ferrando
Presentazione di un libro e riflessioni sulla morte per incidente di un ragazzo che seguivo. Elaborazione del lutto anche da parte del pediatra che deve aiutare chi resta
Le slide utilizzate dal dottor Primo Gelati durante il webinar promosso dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia a novembre 2014.
L'argomento affrontato è trasversale all'attività clinica di molti psicologi: l'elaborazione del lutto.
Distacchi della vita christian vescovo: morte e elaborazione del luttoAlberto Ferrando
Presentazione di un libro e riflessioni sulla morte per incidente di un ragazzo che seguivo. Elaborazione del lutto anche da parte del pediatra che deve aiutare chi resta
Le slide utilizzate dal dottor Primo Gelati durante il webinar promosso dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia a novembre 2014.
L'argomento affrontato è trasversale all'attività clinica di molti psicologi: l'elaborazione del lutto.
Quando la vita finisce?
"La fine" e "il fine" della vita: una sfida per l'antropologia, la scienza e la fede.
- Relazione di P. Gianfranco Lunardon alla Famiglia Camilliana Laica di Verona. 2013
Elaborazione del lutto. Superare la propria tristezza e imparare di nuovo a v...Raffaele Barone
La perdita di una persona cara, la rottura di un amore, la perdita di un amico, della propria patria, della propria casa, di una impresa o di un impiego, la perdita di una parte del proprio corpo a causa di una malattia o di un incidente..
In tutti questi casi, che costituiscono altrettanti traumi, perdiamo la nostra sicurezza di base e i nostri rapporti con il mondo cambiano e diventano fragili
Il mio cuore fa crack - Aiutare i bambini a superare il luttoAda Moscarella
Aiutare i bambini ad elaborare il lutto e la perdita di una persona cara.
Suggerimenti pratici per chi si prende cura dei piccoli e presentazione del laboratorio esperienziale IL CERCHIO DELLA VITA, organizzato dall'Associazione LeGaMi per aiutare i piccoli dai 5 agli 11 anni
Quando la vita finisce?
"La fine" e "il fine" della vita: una sfida per l'antropologia, la scienza e la fede.
- Relazione di P. Gianfranco Lunardon alla Famiglia Camilliana Laica di Verona. 2013
Elaborazione del lutto. Superare la propria tristezza e imparare di nuovo a v...Raffaele Barone
La perdita di una persona cara, la rottura di un amore, la perdita di un amico, della propria patria, della propria casa, di una impresa o di un impiego, la perdita di una parte del proprio corpo a causa di una malattia o di un incidente..
In tutti questi casi, che costituiscono altrettanti traumi, perdiamo la nostra sicurezza di base e i nostri rapporti con il mondo cambiano e diventano fragili
Il mio cuore fa crack - Aiutare i bambini a superare il luttoAda Moscarella
Aiutare i bambini ad elaborare il lutto e la perdita di una persona cara.
Suggerimenti pratici per chi si prende cura dei piccoli e presentazione del laboratorio esperienziale IL CERCHIO DELLA VITA, organizzato dall'Associazione LeGaMi per aiutare i piccoli dai 5 agli 11 anni
2. Che cos’è il lutto?
• Cordoglio (lat. Cor-dolium, il «cuore
che duole»),ossia il travaglio
interiore sperimentato da chi vive
una perdita.
• Lutto (lat. Lugere, «piangere»),
include oltre al cordoglio interiore,
un insieme di pratiche e riti esterni
di natura culturale, sociale e
religiosa.
3. Lutto e crisi
« Affrontare il lutto rende necessario parlare di
crisi, cioè di quei momenti della vita
caratterizzati dalla rottura dell’equilibrio
precedentemente acquisito in cui tutto subisce
un cambiamento subitaneo dal quale l’individuo
esce trasformato»
Jaspers,1913
4. La morte nella società di oggi
Nella nostra cultura la morte e il morire rappresentano
un vero e proprio tabù.
La morte è vista come unico elemento certo della vita e
viene allontanata dalla coscienza umana perché in essa
vi sono riposte tutte le paure, le fragilità e le difficoltà
dell’essere umano.
La persona che sperimenta una perdita ha sempre più
difficoltà ad elaborarla perché viene a mancare il
sostegno da parte della comunità, delle istituzioni e
delle reti sociali e culturali.
5. Si ritiene necessaria una educazione alla mortalità, che si
sviluppi durante tutto l’arco della vita e che consenta al
bambino di porre agli adulti tutte le domande a cui sente di
voler dare una risposta.
Spesso, i genitori tendono a
«proteggere» i bambini dalla morte
evitando di parlarne, nonostante ciò, i
bambini vengono lasciati non di rado
«incollati» davanti alla tv, ad assistere
quotidianamente a morti violente e cruente, e queste
immagini non sono accompagnate da nessuna spiegazione
adeguata alla loro età.
6. Il lutto infantile
«Non esistono morti
tranquille per i genitori di
bambini piccoli.
Ogni qual volta che diciamo
‘il suo genitore è morto’
esprimiamo l’inevitabile
orrore e la tragedia che
una tale morte
rappresenta»
Furman ,1974
7. Dialoghi bambino-genitore
«Può apparire strano, ma parlare della morte è un
discorso che aiuta a crescere...il bambino non riuscirà a
comprendere tutto, ma capirà che nella vita ci sono
momenti belli e meno belli ma che prima o poi tornerà il
sereno. La vita per chi resta deve continuare»
(Ronchetti, 2012)
Uno dei compiti più difficili per un genitore è
aiutare il bambino ad affrontare la perdita.
8. La fiaba« I libri e le fiabe
svolgono un ruolo
importante nel
trattare un
argomento
complesso
come la morte,
ma soprattutto
mettono in luce
come ad amplificare il dolore del piccolo
sia il silenzio, la verità taciuta dai grandi»
(Ronchetti, 2012)
9. Il compito dell’Educatore
• saper accogliere la sofferenza
• ascoltare attivamente le richieste di aiuto
• accompagnare e sostenere nei momenti difficili
• coinvolgere le figure parentali rimaste
• «educere», cioè trarre fuori, portare alla luce, far
emergere le emozioni provate, aiutare a ricercare
le risorse che devono portare all’accettazione e alla
condivisione della nuova situazione creatasi
• essere «facilitatore», ovvero colui che rende
percorribile un tragitto irto di ostacoli e di
difficoltà.
10. Possibili interventi educativi…
L’intervento educativo volto al bambino tende a
coinvolgere anche il genitore rimasto, le altre
figure parentali vicine, la scuola, le figure amicali.
Ecco alcune modalità di intervento:
• L’osservazione
• Il gioco
• La fiaba
• L’attività fisica
• l’ABC delle
emozioni
• il colloquio
• Il gruppo di mutuo
aiuto
• La narrazione
autobiografica
• La filastrocca
• La musica
11. «…in ognuno di questi ragazzi, anche il più
disgraziato, vi è un ‘‘punto accessibile’’ al bene,
compito dell’educatore è trovare quella
‘‘corda sensibile’’ e farla vibrare»
(San Giovanni Bosco)