Cosa sappiamo del dolore in chi è in stato vegetativo o di minima coscienza? come si può rilevare il dolore? quali sono le condotte da seguire quando si hanno dei dubbi e quali sono le scale per valutarlo? Offro la mia presentazione fatta per il Congresso Regionale SIMFER svoltosi presso Istituto Serafico ad Assisi nel 2016
Diagnosi, cura e prevenzione dei disturbi cronici osteo-artro-mio-fasciali | ...
Il dolore nei disturbi di Coscienza
1. +
La valutazione del dolore
nella persona con disturbo di
coscienza
Dr Federico Scarponi
Responsabile SSD Gravi Cerebrolesioni Acquisite – Foligno (PG)
Coordinatore Sezione Gravi Cerebrolesioni Acquisite SIMFER
2. + «Il paziente in stato vegetativo può
sentire dolore?»
Studio del 2009 su oltre 2000 operatori di varie strutture
europee
Divisi per professione e per essere o non essere religiosi
2
18 Novembre 2016
3. +
Following professional background, religion was the highest predictor
of caregivers' opinion: 64% of religious (n=1009) versus 52% of
nonreligious respondents (n=830) answered positively To the question
"Do you think that patients in a minimally conscious state can feel
pain?" nearly all interviewed caregivers answered "yes" (96% of the
medical doctors and 97% of the paramedical caregivers).
3
18 Novembre 2016
4. +
Nei pazienti in SMC e nei controlli sani, lo
stimolo nocicettivo attiva il talamo, S1, S2,
insula , corteccia frontoparietale , corteccia
cingolato anteriore (conosciuti come the pain
matrix).
Nessuna area è attivata negli stati di minima
coscienza (SMC) meno che nei controlli sani
Tutte le aree mostrano più grande attivazione
nello stato di SMC che nello SV
4
Dolore nel MCS e SV
5. +
Brain regions commonly activated during stimulation in patients in MCS and in controls.
T=thalamus. PCC=posterior cingulate cortex. ACC=anterior cingulate cortex.
S2/INS=secondary somatosensory cortex or insula. S1=primary somatosensory
5
Interpretazione
I correlati cerebrali della percezione del dolore sono risultati simili nei controlli e
nei SMC , e sono molto più rappresentati che nei pazienti in SV. Quindi:
possibilità dei pazienti in SMC di percepire il dolore
6. + 6
Sopra: regioni
cerebrali attivate
durante stimolo
nocicettivo nei
controlli(in rosso)
Sotto: in rosso
abbiamo le aree
attivate in pazienti in
SV dopo stimolo
nocicettivo e in blu
le aree attivate nei
controlli
La risposta allo stimolo è solo distrettuale e non si diffonde attraverso le vie
associative, evento questo necessario per la percezione cosciente che si verifica
con l’attivazione del circuito cortico-talamo ed aree associative corticali.
18 Novembre 2016
8. + Perché si vedono segni di
sofferenza?
I riflessi spinali, liberati da una attività modulatoria superiore ,
possono simulare una risposta al dolore
Anche le smorfie , non sono prova incontrovertibile del dolore,
in quanto presenti anche in neonati decorticati
8
18 Novembre 2016
9. +
La PAIN MATRIX
Vari studi di neuroimaging funzionale hanno messo in luce che gli
stimoli nocicettivi nella persona sana attivano una vasta area di aree
cerebrali che ha preso I nome di “PAIN MATRIX”
Corteccia somatosensoriale primaria e secondaria (S1 e S2)
Insula
Giro cingolato anteriore
MA SONO DAVVERO AREE SPECIFICHE PER LO STIMOLO
DOLOROSO?
9
18 Novembre 2016
13. +
Vedete che la maggior
parte della pain matrix
si attiva anche per è
stimoli che non hanno a
che fare con il dolore.
Quindi siamo davvero
sicuri che basti davvero
una attivazione di
queste aree per dire
che il paziente ha
dolore?
13
18 Novembre 2016
14. +
Pain matrix ed empatia
Vi sono studi che hanno fatto vedere come vi è pochissima
differenza nell’attivazione delle Regioni di Interesse , anche se
invece del dolore noi facciamo vedere filmati in cui
all’improvviso vi sono situazioni spiacevoli
14
18 Novembre 2016
16. +
Dolore e responsabilità
“Using functional magnetic resonance imaging, we found that regions of
the functionally localized pain-matrix of the participants were
activated most strongly when seeing the confederate receive a
noxious shock when only the participant had erred (and hence had
full responsibility). When both or only the confederate had erred (i.e.
participant's shared or no responsibility), significantly weaker vicarious
pain-matrix activations were measured.”
16
18 Novembre 2016
17. +
“Consider two scenarios. In the first, you spill a hot cup of coffee
on your forearm and experience intense pain. In the second,
you look at pictures of your former romantic partner, a
person with whom you recently experienced an unwanted
breakup; as you view each photo you feel rejected and
experience another kind of “pain.”
17
18. +
PAIN MATRIX?
Tornando al punto iniziale ,non siamo più molto convinti che
ogni volta che vediamo attivarsi questa area ci sia dietro uno
stimolo nocicettivo
In realtà è una serie di aree la cui risposta dipende da stimoli
salienti ed improvvisi.
18
ANCORA CORRETTO?
18 Novembre 2016
19. + Slide di J.Navarro – 44° CONGRESSO NAZIONALE SIMFER
. Bari 2016
19
18 Novembre 2016
20. + 20
18 Novembre 2016
Quindi cosa sappiamo del
dolore in chi non può
esprimerlo?
Rischiamo di sottostimarlo
o di non riconoscerlo, di
trattarlo «come un dolore a
metà» (cit.) ?
21. +
Dolore fisicizzato o comunicato?
Valutare aspetti come durata
intensità dei segni,
distribuzione con fattori
allevianti o scatenanti,
distribuzione temporale
Personalizzare il trattamento,
cioè adattare l’azione
professionale a quello che la
persona esprime
21
occorre la raccolta e l’analisi
delle informazioni
Non basta una anamnesi e una
misurazione con scale .
Solo attraverso la
comprensione del malato che
prova dolore è possibile
identificare correttamente il
bisogno. Relazione di tipo
empatico
Dolore comunicatoDolore fisicizzato
22. +
ASPETTI
GENERALI
FASE ACUTA E POST ACUTA PRECOCE Fratture agli arti,
lesioni addominali o al torace, lesioni cutanee , ferite chirurgiche,
presidi invasivi e manovre legate all’accudimento
FASE CRONICA: spasticità , limitazione articolare , lesioni da
decubito, lesioni nervose periferiche, POA, infezioni urinarie ,
costipazione ( Pistoia et al 2013) e cefalea post traumatica
(Formisano R et al 2009)
22
5.1 QUALI SONO I PRINCIPALI TIPI DI
DOLORE ?
18 Novembre 2016
24. + Quale è l’impatto del
dolore in
neuroriabilitazione ?
Bari - 24 Ottobre 2016
24
Il trattamento
andrebbe effettuato in
presenza di segni
comportamentali che
si accentuano con il
nursing o col
trattamento in
palestra.
18 Novembre 2016
25. +
Principi dell’intervento sul dolore
Cercare di eliminare il dolore con minor effetto di avere riduzione
delle performances (motorie o cognitivo comportamentali) dovuto
al trattamento, sia farmacologico che non
25
Gli effetti avversi dei farmaci possono influire
negativamente sugli outcome in riabilitazione,
peggiorando aspetti motori o cognitivi
Il sovratrattamento può limitare
recupero cognitivo, attenzione,
e ridurre la plasticità , come
visto per la morfina su modelli
animali
Trattare poco può impedire
l’emergere di interazione con
ambiente e di coscienza, o
semplicemente limitare
l’attenzione al trattamento
18 Novembre 2016
26. +
Vi è evidenza empirica che I pazienti con dolore possono avere
problemi nei compiti cognitivi che richiedono attenzione.
Questa riduzione di performance è stata vista come lieve in
alcuni pazienti con problemi neurologici di varia natura
26
28. + La capacità di comunicare dolore
influisce sul fare o no trattamento ?
Cohen 2002
28
18 Novembre 2016
29. +
Sovratrattamento
Pain Med. 2015 Oct;16 Cognitive Effects and Sedation.
Dhingra L1, Ahmed E1,2, Shin J3, Scharaga E4, Magun M2.
OBJECTIVE:
Cognitive effects and sedation (CES) are prevalent in chronic nonmalignant pain populations
receiving long-term opioid therapy and are among the most common reasons patients
discontinue opioid use.
DESIGN:
Data on long-term opioidtherapy (≥ 3 months in duration) in chronic
nonmalignant pain patients were sought.
RESULTS:
The most prevalent CES include: memory deficits (73-81%), sleep disturbance (35-57%), and
fatigue (10%). At its most severe, extreme cognitive dysfunction can result in frank delirium
and decreased alertness can result in coma. Emotional distress, sleep disorders, and other
comorbidities and treatments can worsen CES, particularly among the elderly. Conclusions
29
18 Novembre 2016
30. +
NURSING INFERMIERISTICO
Ogni manovra che si esegue sulla persona va ad accentuare la
possibilità di aumentare una sensazione dolorosa già
preesistente ed incrementarla ulteriomente
Igiene a letto
Cambi posturali (evitare prese poco sicure e scorrette)
Gestire le ulcere cutanee anche nella medicazione , usando ad
es medicazioni che possono essere fatte con intervalli più
lunghi
Gestire I presidi invasivi
Prelievi, iniezioni intramuscolari
31
5.3 QUALE E’ L’IMPATTO DEL DOLORE IN RIABILITAZIONE?
Il dolore ha un impatto sul nursing ; eventualmente farlo precedere da
analgesici , in proporzione ai sintomi, per evitare l’instaurarsi di circoli viziosi
che possono portare ad aumento spasticità o episodi di PSH (Bartolo M et al
2016)
31. + Indicatori comportamentali per
valutare il dolore (Herr 2006)
1) Espressioni facciali: corrucciamento, tristezza, spavento , smorfie, fronte
corrugata , chiusura degli occhi , espressione modificata ,
2) Verbalizzazione e vocalizzazione : sospiri, lamenti, gemiti, grugniti, richiami e
richieste di aiuto , respiro rumoroso
3) Movimenti del corpo : irrigidimento , posture , rigid, tense body posture, “mettersi
in guardia”, agitarsi, modificare l’andatura , immobilizzarsi
4) Cambiamenti nelle relazioni interpersonali : aggressività , resistenza alal cura ,
ridurre la verbalizzazione con gli operatori , comportamenti socialmente
inappropriati , distruttivi , minacce verbali , comportamento ritirato
5) Cambiamenti nell’attività : rifiutare cibo ,modificazioni appetito , aumento dei
periodi di sonno, modificazioni a riposo , improvvisa riduzione della routine,
vagare per stanza o reparto
6) Cambiamenti status mentale: piangere o urlare, irritabilità, confusione
32
La Società Americana di Gerontologia ha individuato 6
ambiti da osservare investigare
18 Novembre 2016
34. +
Gli Strumenti
Scala espressioni facciali
1)disegni raffiguranti espressioni facciali
Variante semplice della Vas
Popolazione: bambini, anziani, persone con difficoltà cognitive
18 Novembre 2016
47. We also found good to excellent inter-rater agreement for each
subscale.
NCS total scores were higher in MCS than in VS patients
suggesting that our scale is adapted to assess nociception in
patients with disorders of consciousness. Our results can be
linked to previous functional neuroimaging studies showing a
difference in brain activation between VS and MCS patients
following noxious stimulation.
48
18 Novembre 2016
48. An inadequate use of the NCS could be to use it in order to
decide who is conscious or not and, therefore, who can receive
treatment or not.
NCS is not a scale aiming to disentangle VS from MCS
patients;
The real clinical interest of the NCS is to monitor patients in
presence of a potential noxious stimulation (e.g., decubitus
ulcers) and to give to the clinician a standardized but also
adapted tool they can use for objectively detecting,
communicating and following of non-communicative patient’s
behaviors and their daily management
49
18 Novembre 2016
49. Nuova versione
RESULTS:
We included 64 patients (27 vegetative state and 37 minimally conscious state;) The
NCS total scores and subscores (motor, verbal and facial) were higher for the noxious
versus the non-noxious stimulation conditions.
We did not observe a difference between the non-noxious and the noxious stimulation
conditions for the visual subscale.
The exclusion of the visual subscale increased the cut-off sensitivity (from 46% to
73%; specificity of 97% and accuracy of 85%).
CONCLUSION:
We propose a new version of the NCS excluding the visual subscale, the NCS-R, which
constitutes a highly sensitive tool to assess responses to nociceptive pain in severely
brain injured patients
50
18 Novembre 2016
51. +
Bari - 24 Ottobre 2016
52
2. RIMUOVERE LE SPINE IRRITATIVE
3. CONTRASTARE IL DANNO SECONDARIO
– CONTROLLO POSTURE A LETTO ED IN CARROZZINA
– TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA
– GESTIONE DEGLI SFINTERI
– GESTIONE DEI MEZZI INVASIVI
– GESTIONE DELLE POA
– TERAPIA FARMACOLOGICA DEL DOLORE
18 Novembre 2016
52. +
4. In ogni caso, la somministrazione di analgesici prima del
trattamento o nursing sembra portar benefici
5. Al dolore si risponde con una pluralità di trattamenti originati
dal contributo specifico di una pluralità di professionisti per
favorire adesione al trattamento riabilitativo e impedire circoli
viziosi
53
18 Novembre 2016
Si vede come la professione incida, forse perché OSS infermieri o terapisti mettono le mani sui pazienti più dei medici e si accorgono delle rispsote. Comunque la convinzione che sentano dolore è forte
Qui si vede solo la corteccia somatosensoriale 1 . in VS patients, noxious stimulation only activates brainstem, thalamus and primary somatosensory cortex –ma disconnesso da secondary somatosensory, insular, anterior cingulate, parietal, premotor, and prefrontal cortices.
Cerchiamo prima di procedere però con lo sfatare alcuni miti e vediamo di cosa si parla quando diciamo di aree deputate al dolore
Quiz : chi sa riconoscere gli stimoli in base delle aree che si sono attivate?
Vede che queste sono le aree che si attivano. Ora il giochino si fa più difficile se noi coloriamo tutte le aree dello stesso colore
----- Meeting Notes (26/10/16 11:53) -----
ci sono studi su empatia e dolore sociale
Ci sono anche vari studio neuropsicologici sul bullismo che hanno fatto vedere come attiviamo questa pain matrix anche quando ci fanno una cosa sgradevole. Qui ad esempio tiravano fuori la foto della ex del candidato … oppure videogames..
E comunque nessuno darà mai l’aspirina a un ragazzina vittima dei bulli per superare I traumi o si consiglierà di prenderla prima di vedere un film
Come dice questa slide presa dal congresso nazionale simfer , anche nei casi in cui vi è poca differenza nell’attivazione di aree tra SMC e SV , non è sufficiente la sola attivazione , ma è necessaria l’interazione tra multiple aree di circuiti cortico sottocorticali
in VS patients, noxious stimulation only activates
brainstem, thalamus and primary somatosensory cortex – the latter being functionally disconnected from the rest of the pain matrix encompassing secondary somatosensory, insular, anterior cingulate, parietal, premotor, and prefrontal cortices.
Un aspetto che ha sempre posto domandi importanti anche dal punto di vista etico è il dolore in chi non è in grado di comunicarlo o esprimerlo … che rischia, in questa mancanza , di non essere neanche riconosciuto come tale
* Pensare ad esempi il ruolo che possono avere aspetti carenziali della nutrizione
**Problemi ippocampali, grigio periacquesuttalessit limbico impattano sull’aspetto emotivo del dolore
Problemi di memoria e cognitivi trasformano la risposta al dolore in un problema di gestione comportamentale che chiaramente impatta con il tratamento ,
Diciamo qualche dato: le fratture possono essere scoperte al moemnto del ricovero in riabilitazione perchè prima era immobile o sedato (più del 70% dei pazienti con TCE hanno altre fratture). Decubiti . La nostra survey circle che stata fatta a marzo ha mostrato che in riabilitazione il 36% dei pazienti entra con una lesione decubito di grado II o più. POA. Anchq qui la SIMFER, coordinata da stefano Bargellesi , ha mostrato che il 14% dei pazienticon GCA ha le POA e che si coorelano a spasticà severa, coma maggiore di 14 giorni o Vam superiore a 24 giorni (maschi e giovani)
diventa un circolo vizioso . dolore, non si fa riabilitazione, si creano complicanze ulteriori, altro dolore
Si può togliere?
perchè occorre non trattare poco ?
Chi sono i pazienti dellos tudio? Non sono i nostri . Nei nostri l’impatto può essere maggiore sicuramente
Cohen 2002
----- Meeting Notes (22/10/16 17:25) -----
può succedere che anche non volendo uno NON USI il dosaggio appropriato del farmaco . è stato visto in pazienti cond diverso grado di deter cognitivo
quindi questo ci deve indurre a non usare subito le armi pesanti con dolori intensità limitata ma iniziare, se c’è dolore CON ANALGESICI NON OPIOIDI
Si come inizio Nel 2009 non vi erano trattamenti effettvi nel migliorare l’outcome del dolore , non vi sono studi controlaliti, reviews etc
Se non le facessimo avremmo ulteriori complicanze
Il rischio è di non trattare il dolore ma un aspetto comportamentale. Oppure trattare l’insoonia
Questa è una checklist
In questa parte si valuta: parole che esprimono dolore , espressioni osmorfie del viso , stringere uan aprte dolente o irrigidirsi , irrequietezza
Rilevare il dolore detta così è banale. Significa non confondere il dolore con manifestazione di agitazione, aspetti pischiatrici , distubi del sonno o aumento dell’ipertono. Fatto questo
Quale scala è stata creata per il dolore nei disturbi di coscienza e ne esiste una versione in italiano?
VAS
NCS (X)
GCS
PAINAD
Quale affermazione è vera riguardante la pain matrix:
nei pazienti in stato vegetativo e stato di minima coscienza si attiva in modo simile
l'attivazione della pain matrix indica che il paziente senta uno stimolo nocicettivo
comprende la corteccia S1 , S2 , insula, giro cingolato anteriore, corteccia prefrontale (X)
non si ha differenza nella attivazione tra soggetto sano, stato vegetativo e stato di minima coscienza
Riguardo la mobilizzazione del paziente con disturbo di coscienza
le manovre di nursing possono accrescere una sintomatologia dolorosa preesistente
il dolore può aggravare la spasticità e le "crisi vegetative" (PSH)
il dolore può essere espresso da vocalizzi,smorfie, posture, agitazione
tutte le precedenti (X)
Se il paziente manifesta segni indiretti di dolore , è consigliabile dare analgesici prima del nursing?
no
sì,ed è preferibile usare oppioidi come prima scelta
è preferibile usare analgesici non oppioidi , cercando comunque di stabilire la causa del dolore (X)
è sempre sconsigliato eseguire il nursing se il paziente ha dolore