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+
La valutazione del dolore
nella persona con disturbo di
coscienza
Dr Federico Scarponi
Responsabile SSD Gravi Cerebrolesioni Acquisite – Foligno (PG)
Coordinatore Sezione Gravi Cerebrolesioni Acquisite SIMFER
+ «Il paziente in stato vegetativo può
sentire dolore?»
 Studio del 2009 su oltre 2000 operatori di varie strutture
europee
 Divisi per professione e per essere o non essere religiosi
2
18 Novembre 2016
+
 Following professional background, religion was the highest predictor
of caregivers' opinion: 64% of religious (n=1009) versus 52% of
nonreligious respondents (n=830) answered positively To the question
"Do you think that patients in a minimally conscious state can feel
pain?" nearly all interviewed caregivers answered "yes" (96% of the
medical doctors and 97% of the paramedical caregivers).
3
18 Novembre 2016
+
Nei pazienti in SMC e nei controlli sani, lo
stimolo nocicettivo attiva il talamo, S1, S2,
insula , corteccia frontoparietale , corteccia
cingolato anteriore (conosciuti come the pain
matrix).
Nessuna area è attivata negli stati di minima
coscienza (SMC) meno che nei controlli sani
Tutte le aree mostrano più grande attivazione
nello stato di SMC che nello SV
4
Dolore nel MCS e SV
+
Brain regions commonly activated during stimulation in patients in MCS and in controls.
T=thalamus. PCC=posterior cingulate cortex. ACC=anterior cingulate cortex.
S2/INS=secondary somatosensory cortex or insula. S1=primary somatosensory
5
Interpretazione
I correlati cerebrali della percezione del dolore sono risultati simili nei controlli e
nei SMC , e sono molto più rappresentati che nei pazienti in SV. Quindi:
possibilità dei pazienti in SMC di percepire il dolore
+ 6
Sopra: regioni
cerebrali attivate
durante stimolo
nocicettivo nei
controlli(in rosso)
Sotto: in rosso
abbiamo le aree
attivate in pazienti in
SV dopo stimolo
nocicettivo e in blu
le aree attivate nei
controlli
La risposta allo stimolo è solo distrettuale e non si diffonde attraverso le vie
associative, evento questo necessario per la percezione cosciente che si verifica
con l’attivazione del circuito cortico-talamo ed aree associative corticali.
18 Novembre 2016
+ 7
18 Novembre 2016
+ Perché si vedono segni di
sofferenza?
 I riflessi spinali, liberati da una attività modulatoria superiore ,
possono simulare una risposta al dolore
 Anche le smorfie , non sono prova incontrovertibile del dolore,
in quanto presenti anche in neonati decorticati
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18 Novembre 2016
+
La PAIN MATRIX
 Vari studi di neuroimaging funzionale hanno messo in luce che gli
stimoli nocicettivi nella persona sana attivano una vasta area di aree
cerebrali che ha preso I nome di “PAIN MATRIX”
 Corteccia somatosensoriale primaria e secondaria (S1 e S2)
 Insula
 Giro cingolato anteriore
MA SONO DAVVERO AREE SPECIFICHE PER LO STIMOLO
DOLOROSO?
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+ 10
+ 11
+ 12
+
Vedete che la maggior
parte della pain matrix
si attiva anche per è
stimoli che non hanno a
che fare con il dolore.
Quindi siamo davvero
sicuri che basti davvero
una attivazione di
queste aree per dire
che il paziente ha
dolore?
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18 Novembre 2016
+
Pain matrix ed empatia
 Vi sono studi che hanno fatto vedere come vi è pochissima
differenza nell’attivazione delle Regioni di Interesse , anche se
invece del dolore noi facciamo vedere filmati in cui
all’improvviso vi sono situazioni spiacevoli
14
18 Novembre 2016
+ 15
+
Dolore e responsabilità
“Using functional magnetic resonance imaging, we found that regions of
the functionally localized pain-matrix of the participants were
activated most strongly when seeing the confederate receive a
noxious shock when only the participant had erred (and hence had
full responsibility). When both or only the confederate had erred (i.e.
participant's shared or no responsibility), significantly weaker vicarious
pain-matrix activations were measured.”
16
18 Novembre 2016
+
“Consider two scenarios. In the first, you spill a hot cup of coffee
on your forearm and experience intense pain. In the second,
you look at pictures of your former romantic partner, a
person with whom you recently experienced an unwanted
breakup; as you view each photo you feel rejected and
experience another kind of “pain.”
17
+
PAIN MATRIX?
 Tornando al punto iniziale ,non siamo più molto convinti che
ogni volta che vediamo attivarsi questa area ci sia dietro uno
stimolo nocicettivo
 In realtà è una serie di aree la cui risposta dipende da stimoli
salienti ed improvvisi.
18
ANCORA CORRETTO?
18 Novembre 2016
+ Slide di J.Navarro – 44° CONGRESSO NAZIONALE SIMFER
. Bari 2016
19
18 Novembre 2016
+ 20
18 Novembre 2016
Quindi cosa sappiamo del
dolore in chi non può
esprimerlo?
Rischiamo di sottostimarlo
o di non riconoscerlo, di
trattarlo «come un dolore a
metà» (cit.) ?
+
Dolore fisicizzato o comunicato?
 Valutare aspetti come durata
intensità dei segni,
distribuzione con fattori
allevianti o scatenanti,
distribuzione temporale
 Personalizzare il trattamento,
cioè adattare l’azione
professionale a quello che la
persona esprime
21
 occorre la raccolta e l’analisi
delle informazioni
 Non basta una anamnesi e una
misurazione con scale .
 Solo attraverso la
comprensione del malato che
prova dolore è possibile
identificare correttamente il
bisogno. Relazione di tipo
empatico
Dolore comunicatoDolore fisicizzato
+
ASPETTI
GENERALI
FASE ACUTA E POST ACUTA PRECOCE Fratture agli arti,
lesioni addominali o al torace, lesioni cutanee , ferite chirurgiche,
presidi invasivi e manovre legate all’accudimento
FASE CRONICA: spasticità , limitazione articolare , lesioni da
decubito, lesioni nervose periferiche, POA, infezioni urinarie ,
costipazione ( Pistoia et al 2013) e cefalea post traumatica
(Formisano R et al 2009)
22
5.1 QUALI SONO I PRINCIPALI TIPI DI
DOLORE ?
18 Novembre 2016
+ 23
carie
POA
intestino
Calcolosi o
Infezioni vie
urinarie
spasticità
cannula
LDD
artrosi
TVP
fratture
Cefalea
Retrazioni muscolo
tendinee
sng
18 Novembre 2016
+ Quale è l’impatto del
dolore in
neuroriabilitazione ?
Bari - 24 Ottobre 2016
24
Il trattamento
andrebbe effettuato in
presenza di segni
comportamentali che
si accentuano con il
nursing o col
trattamento in
palestra.
18 Novembre 2016
+
Principi dell’intervento sul dolore
Cercare di eliminare il dolore con minor effetto di avere riduzione
delle performances (motorie o cognitivo comportamentali) dovuto
al trattamento, sia farmacologico che non
25
Gli effetti avversi dei farmaci possono influire
negativamente sugli outcome in riabilitazione,
peggiorando aspetti motori o cognitivi
Il sovratrattamento può limitare
recupero cognitivo, attenzione,
e ridurre la plasticità , come
visto per la morfina su modelli
animali
Trattare poco può impedire
l’emergere di interazione con
ambiente e di coscienza, o
semplicemente limitare
l’attenzione al trattamento
18 Novembre 2016
+
 Vi è evidenza empirica che I pazienti con dolore possono avere
problemi nei compiti cognitivi che richiedono attenzione.
Questa riduzione di performance è stata vista come lieve in
alcuni pazienti con problemi neurologici di varia natura
26
+ 27
18 Novembre 2016
+ La capacità di comunicare dolore
influisce sul fare o no trattamento ?
Cohen 2002
28
18 Novembre 2016
+
Sovratrattamento
Pain Med. 2015 Oct;16 Cognitive Effects and Sedation.
Dhingra L1, Ahmed E1,2, Shin J3, Scharaga E4, Magun M2.
OBJECTIVE:
Cognitive effects and sedation (CES) are prevalent in chronic nonmalignant pain populations
receiving long-term opioid therapy and are among the most common reasons patients
discontinue opioid use.
DESIGN:
Data on long-term opioidtherapy (≥ 3 months in duration) in chronic
nonmalignant pain patients were sought.
RESULTS:
The most prevalent CES include: memory deficits (73-81%), sleep disturbance (35-57%), and
fatigue (10%). At its most severe, extreme cognitive dysfunction can result in frank delirium
and decreased alertness can result in coma. Emotional distress, sleep disorders, and other
comorbidities and treatments can worsen CES, particularly among the elderly. Conclusions
29
18 Novembre 2016
+
NURSING INFERMIERISTICO
Ogni manovra che si esegue sulla persona va ad accentuare la
possibilità di aumentare una sensazione dolorosa già
preesistente ed incrementarla ulteriomente
 Igiene a letto
 Cambi posturali (evitare prese poco sicure e scorrette)
 Gestire le ulcere cutanee anche nella medicazione , usando ad
es medicazioni che possono essere fatte con intervalli più
lunghi
 Gestire I presidi invasivi
 Prelievi, iniezioni intramuscolari
31
5.3 QUALE E’ L’IMPATTO DEL DOLORE IN RIABILITAZIONE?
Il dolore ha un impatto sul nursing ; eventualmente farlo precedere da
analgesici , in proporzione ai sintomi, per evitare l’instaurarsi di circoli viziosi
che possono portare ad aumento spasticità o episodi di PSH (Bartolo M et al
2016)
+ Indicatori comportamentali per
valutare il dolore (Herr 2006)
1) Espressioni facciali: corrucciamento, tristezza, spavento , smorfie, fronte
corrugata , chiusura degli occhi , espressione modificata ,
2) Verbalizzazione e vocalizzazione : sospiri, lamenti, gemiti, grugniti, richiami e
richieste di aiuto , respiro rumoroso
3) Movimenti del corpo : irrigidimento , posture , rigid, tense body posture, “mettersi
in guardia”, agitarsi, modificare l’andatura , immobilizzarsi
4) Cambiamenti nelle relazioni interpersonali : aggressività , resistenza alal cura ,
ridurre la verbalizzazione con gli operatori , comportamenti socialmente
inappropriati , distruttivi , minacce verbali , comportamento ritirato
5) Cambiamenti nell’attività : rifiutare cibo ,modificazioni appetito , aumento dei
periodi di sonno, modificazioni a riposo , improvvisa riduzione della routine,
vagare per stanza o reparto
6) Cambiamenti status mentale: piangere o urlare, irritabilità, confusione
32
La Società Americana di Gerontologia ha individuato 6
ambiti da osservare investigare
18 Novembre 2016
18 Novembre 2016
18 Novembre 2016
+
Gli Strumenti
Scala espressioni facciali
 1)disegni raffiguranti espressioni facciali
 Variante semplice della Vas
 Popolazione: bambini, anziani, persone con difficoltà cognitive
18 Novembre 2016
+
L’elemento chiave della valutazione è la probabilità
18 Novembre 2016
PAINAD
Pain Assessment in Advanced Dementia (Warden, 2003)
GCLA in riabilitazione Intensiva
44
45
 4 elementi da indagare
46
47
18 Novembre 2016
 We also found good to excellent inter-rater agreement for each
subscale.
 NCS total scores were higher in MCS than in VS patients
suggesting that our scale is adapted to assess nociception in
patients with disorders of consciousness. Our results can be
linked to previous functional neuroimaging studies showing a
difference in brain activation between VS and MCS patients
following noxious stimulation.
48
18 Novembre 2016
 An inadequate use of the NCS could be to use it in order to
decide who is conscious or not and, therefore, who can receive
treatment or not.
 NCS is not a scale aiming to disentangle VS from MCS
patients;
 The real clinical interest of the NCS is to monitor patients in
presence of a potential noxious stimulation (e.g., decubitus
ulcers) and to give to the clinician a standardized but also
adapted tool they can use for objectively detecting,
communicating and following of non-communicative patient’s
behaviors and their daily management
49
18 Novembre 2016
Nuova versione
 RESULTS:
 We included 64 patients (27 vegetative state and 37 minimally conscious state;) The
NCS total scores and subscores (motor, verbal and facial) were higher for the noxious
versus the non-noxious stimulation conditions.
 We did not observe a difference between the non-noxious and the noxious stimulation
conditions for the visual subscale.
 The exclusion of the visual subscale increased the cut-off sensitivity (from 46% to
73%; specificity of 97% and accuracy of 85%).
 CONCLUSION:
 We propose a new version of the NCS excluding the visual subscale, the NCS-R, which
constitutes a highly sensitive tool to assess responses to nociceptive pain in severely
brain injured patients
50
18 Novembre 2016
+
Consigli finali
51
1) RILEVARLO
18 Novembre 2016
+
Bari - 24 Ottobre 2016
52
2. RIMUOVERE LE SPINE IRRITATIVE
3. CONTRASTARE IL DANNO SECONDARIO
– CONTROLLO POSTURE A LETTO ED IN CARROZZINA
– TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA
– GESTIONE DEGLI SFINTERI
– GESTIONE DEI MEZZI INVASIVI
– GESTIONE DELLE POA
– TERAPIA FARMACOLOGICA DEL DOLORE
18 Novembre 2016
+
4. In ogni caso, la somministrazione di analgesici prima del
trattamento o nursing sembra portar benefici
5. Al dolore si risponde con una pluralità di trattamenti originati
dal contributo specifico di una pluralità di professionisti per
favorire adesione al trattamento riabilitativo e impedire circoli
viziosi
53
18 Novembre 2016
+
Mauro Zampolini 2015 54

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Il dolore nei disturbi di Coscienza

  • 1. + La valutazione del dolore nella persona con disturbo di coscienza Dr Federico Scarponi Responsabile SSD Gravi Cerebrolesioni Acquisite – Foligno (PG) Coordinatore Sezione Gravi Cerebrolesioni Acquisite SIMFER
  • 2. + «Il paziente in stato vegetativo può sentire dolore?»  Studio del 2009 su oltre 2000 operatori di varie strutture europee  Divisi per professione e per essere o non essere religiosi 2 18 Novembre 2016
  • 3. +  Following professional background, religion was the highest predictor of caregivers' opinion: 64% of religious (n=1009) versus 52% of nonreligious respondents (n=830) answered positively To the question "Do you think that patients in a minimally conscious state can feel pain?" nearly all interviewed caregivers answered "yes" (96% of the medical doctors and 97% of the paramedical caregivers). 3 18 Novembre 2016
  • 4. + Nei pazienti in SMC e nei controlli sani, lo stimolo nocicettivo attiva il talamo, S1, S2, insula , corteccia frontoparietale , corteccia cingolato anteriore (conosciuti come the pain matrix). Nessuna area è attivata negli stati di minima coscienza (SMC) meno che nei controlli sani Tutte le aree mostrano più grande attivazione nello stato di SMC che nello SV 4 Dolore nel MCS e SV
  • 5. + Brain regions commonly activated during stimulation in patients in MCS and in controls. T=thalamus. PCC=posterior cingulate cortex. ACC=anterior cingulate cortex. S2/INS=secondary somatosensory cortex or insula. S1=primary somatosensory 5 Interpretazione I correlati cerebrali della percezione del dolore sono risultati simili nei controlli e nei SMC , e sono molto più rappresentati che nei pazienti in SV. Quindi: possibilità dei pazienti in SMC di percepire il dolore
  • 6. + 6 Sopra: regioni cerebrali attivate durante stimolo nocicettivo nei controlli(in rosso) Sotto: in rosso abbiamo le aree attivate in pazienti in SV dopo stimolo nocicettivo e in blu le aree attivate nei controlli La risposta allo stimolo è solo distrettuale e non si diffonde attraverso le vie associative, evento questo necessario per la percezione cosciente che si verifica con l’attivazione del circuito cortico-talamo ed aree associative corticali. 18 Novembre 2016
  • 8. + Perché si vedono segni di sofferenza?  I riflessi spinali, liberati da una attività modulatoria superiore , possono simulare una risposta al dolore  Anche le smorfie , non sono prova incontrovertibile del dolore, in quanto presenti anche in neonati decorticati 8 18 Novembre 2016
  • 9. + La PAIN MATRIX  Vari studi di neuroimaging funzionale hanno messo in luce che gli stimoli nocicettivi nella persona sana attivano una vasta area di aree cerebrali che ha preso I nome di “PAIN MATRIX”  Corteccia somatosensoriale primaria e secondaria (S1 e S2)  Insula  Giro cingolato anteriore MA SONO DAVVERO AREE SPECIFICHE PER LO STIMOLO DOLOROSO? 9 18 Novembre 2016
  • 10. + 10
  • 11. + 11
  • 12. + 12
  • 13. + Vedete che la maggior parte della pain matrix si attiva anche per è stimoli che non hanno a che fare con il dolore. Quindi siamo davvero sicuri che basti davvero una attivazione di queste aree per dire che il paziente ha dolore? 13 18 Novembre 2016
  • 14. + Pain matrix ed empatia  Vi sono studi che hanno fatto vedere come vi è pochissima differenza nell’attivazione delle Regioni di Interesse , anche se invece del dolore noi facciamo vedere filmati in cui all’improvviso vi sono situazioni spiacevoli 14 18 Novembre 2016
  • 15. + 15
  • 16. + Dolore e responsabilità “Using functional magnetic resonance imaging, we found that regions of the functionally localized pain-matrix of the participants were activated most strongly when seeing the confederate receive a noxious shock when only the participant had erred (and hence had full responsibility). When both or only the confederate had erred (i.e. participant's shared or no responsibility), significantly weaker vicarious pain-matrix activations were measured.” 16 18 Novembre 2016
  • 17. + “Consider two scenarios. In the first, you spill a hot cup of coffee on your forearm and experience intense pain. In the second, you look at pictures of your former romantic partner, a person with whom you recently experienced an unwanted breakup; as you view each photo you feel rejected and experience another kind of “pain.” 17
  • 18. + PAIN MATRIX?  Tornando al punto iniziale ,non siamo più molto convinti che ogni volta che vediamo attivarsi questa area ci sia dietro uno stimolo nocicettivo  In realtà è una serie di aree la cui risposta dipende da stimoli salienti ed improvvisi. 18 ANCORA CORRETTO? 18 Novembre 2016
  • 19. + Slide di J.Navarro – 44° CONGRESSO NAZIONALE SIMFER . Bari 2016 19 18 Novembre 2016
  • 20. + 20 18 Novembre 2016 Quindi cosa sappiamo del dolore in chi non può esprimerlo? Rischiamo di sottostimarlo o di non riconoscerlo, di trattarlo «come un dolore a metà» (cit.) ?
  • 21. + Dolore fisicizzato o comunicato?  Valutare aspetti come durata intensità dei segni, distribuzione con fattori allevianti o scatenanti, distribuzione temporale  Personalizzare il trattamento, cioè adattare l’azione professionale a quello che la persona esprime 21  occorre la raccolta e l’analisi delle informazioni  Non basta una anamnesi e una misurazione con scale .  Solo attraverso la comprensione del malato che prova dolore è possibile identificare correttamente il bisogno. Relazione di tipo empatico Dolore comunicatoDolore fisicizzato
  • 22. + ASPETTI GENERALI FASE ACUTA E POST ACUTA PRECOCE Fratture agli arti, lesioni addominali o al torace, lesioni cutanee , ferite chirurgiche, presidi invasivi e manovre legate all’accudimento FASE CRONICA: spasticità , limitazione articolare , lesioni da decubito, lesioni nervose periferiche, POA, infezioni urinarie , costipazione ( Pistoia et al 2013) e cefalea post traumatica (Formisano R et al 2009) 22 5.1 QUALI SONO I PRINCIPALI TIPI DI DOLORE ? 18 Novembre 2016
  • 23. + 23 carie POA intestino Calcolosi o Infezioni vie urinarie spasticità cannula LDD artrosi TVP fratture Cefalea Retrazioni muscolo tendinee sng 18 Novembre 2016
  • 24. + Quale è l’impatto del dolore in neuroriabilitazione ? Bari - 24 Ottobre 2016 24 Il trattamento andrebbe effettuato in presenza di segni comportamentali che si accentuano con il nursing o col trattamento in palestra. 18 Novembre 2016
  • 25. + Principi dell’intervento sul dolore Cercare di eliminare il dolore con minor effetto di avere riduzione delle performances (motorie o cognitivo comportamentali) dovuto al trattamento, sia farmacologico che non 25 Gli effetti avversi dei farmaci possono influire negativamente sugli outcome in riabilitazione, peggiorando aspetti motori o cognitivi Il sovratrattamento può limitare recupero cognitivo, attenzione, e ridurre la plasticità , come visto per la morfina su modelli animali Trattare poco può impedire l’emergere di interazione con ambiente e di coscienza, o semplicemente limitare l’attenzione al trattamento 18 Novembre 2016
  • 26. +  Vi è evidenza empirica che I pazienti con dolore possono avere problemi nei compiti cognitivi che richiedono attenzione. Questa riduzione di performance è stata vista come lieve in alcuni pazienti con problemi neurologici di varia natura 26
  • 28. + La capacità di comunicare dolore influisce sul fare o no trattamento ? Cohen 2002 28 18 Novembre 2016
  • 29. + Sovratrattamento Pain Med. 2015 Oct;16 Cognitive Effects and Sedation. Dhingra L1, Ahmed E1,2, Shin J3, Scharaga E4, Magun M2. OBJECTIVE: Cognitive effects and sedation (CES) are prevalent in chronic nonmalignant pain populations receiving long-term opioid therapy and are among the most common reasons patients discontinue opioid use. DESIGN: Data on long-term opioidtherapy (≥ 3 months in duration) in chronic nonmalignant pain patients were sought. RESULTS: The most prevalent CES include: memory deficits (73-81%), sleep disturbance (35-57%), and fatigue (10%). At its most severe, extreme cognitive dysfunction can result in frank delirium and decreased alertness can result in coma. Emotional distress, sleep disorders, and other comorbidities and treatments can worsen CES, particularly among the elderly. Conclusions 29 18 Novembre 2016
  • 30. + NURSING INFERMIERISTICO Ogni manovra che si esegue sulla persona va ad accentuare la possibilità di aumentare una sensazione dolorosa già preesistente ed incrementarla ulteriomente  Igiene a letto  Cambi posturali (evitare prese poco sicure e scorrette)  Gestire le ulcere cutanee anche nella medicazione , usando ad es medicazioni che possono essere fatte con intervalli più lunghi  Gestire I presidi invasivi  Prelievi, iniezioni intramuscolari 31 5.3 QUALE E’ L’IMPATTO DEL DOLORE IN RIABILITAZIONE? Il dolore ha un impatto sul nursing ; eventualmente farlo precedere da analgesici , in proporzione ai sintomi, per evitare l’instaurarsi di circoli viziosi che possono portare ad aumento spasticità o episodi di PSH (Bartolo M et al 2016)
  • 31. + Indicatori comportamentali per valutare il dolore (Herr 2006) 1) Espressioni facciali: corrucciamento, tristezza, spavento , smorfie, fronte corrugata , chiusura degli occhi , espressione modificata , 2) Verbalizzazione e vocalizzazione : sospiri, lamenti, gemiti, grugniti, richiami e richieste di aiuto , respiro rumoroso 3) Movimenti del corpo : irrigidimento , posture , rigid, tense body posture, “mettersi in guardia”, agitarsi, modificare l’andatura , immobilizzarsi 4) Cambiamenti nelle relazioni interpersonali : aggressività , resistenza alal cura , ridurre la verbalizzazione con gli operatori , comportamenti socialmente inappropriati , distruttivi , minacce verbali , comportamento ritirato 5) Cambiamenti nell’attività : rifiutare cibo ,modificazioni appetito , aumento dei periodi di sonno, modificazioni a riposo , improvvisa riduzione della routine, vagare per stanza o reparto 6) Cambiamenti status mentale: piangere o urlare, irritabilità, confusione 32 La Società Americana di Gerontologia ha individuato 6 ambiti da osservare investigare 18 Novembre 2016
  • 34. + Gli Strumenti Scala espressioni facciali  1)disegni raffiguranti espressioni facciali  Variante semplice della Vas  Popolazione: bambini, anziani, persone con difficoltà cognitive 18 Novembre 2016
  • 35. + L’elemento chiave della valutazione è la probabilità 18 Novembre 2016
  • 36.
  • 37.
  • 38.
  • 39.
  • 40.
  • 41.
  • 42.
  • 43. PAINAD Pain Assessment in Advanced Dementia (Warden, 2003) GCLA in riabilitazione Intensiva 44
  • 44. 45
  • 45.  4 elementi da indagare 46
  • 47.  We also found good to excellent inter-rater agreement for each subscale.  NCS total scores were higher in MCS than in VS patients suggesting that our scale is adapted to assess nociception in patients with disorders of consciousness. Our results can be linked to previous functional neuroimaging studies showing a difference in brain activation between VS and MCS patients following noxious stimulation. 48 18 Novembre 2016
  • 48.  An inadequate use of the NCS could be to use it in order to decide who is conscious or not and, therefore, who can receive treatment or not.  NCS is not a scale aiming to disentangle VS from MCS patients;  The real clinical interest of the NCS is to monitor patients in presence of a potential noxious stimulation (e.g., decubitus ulcers) and to give to the clinician a standardized but also adapted tool they can use for objectively detecting, communicating and following of non-communicative patient’s behaviors and their daily management 49 18 Novembre 2016
  • 49. Nuova versione  RESULTS:  We included 64 patients (27 vegetative state and 37 minimally conscious state;) The NCS total scores and subscores (motor, verbal and facial) were higher for the noxious versus the non-noxious stimulation conditions.  We did not observe a difference between the non-noxious and the noxious stimulation conditions for the visual subscale.  The exclusion of the visual subscale increased the cut-off sensitivity (from 46% to 73%; specificity of 97% and accuracy of 85%).  CONCLUSION:  We propose a new version of the NCS excluding the visual subscale, the NCS-R, which constitutes a highly sensitive tool to assess responses to nociceptive pain in severely brain injured patients 50 18 Novembre 2016
  • 51. + Bari - 24 Ottobre 2016 52 2. RIMUOVERE LE SPINE IRRITATIVE 3. CONTRASTARE IL DANNO SECONDARIO – CONTROLLO POSTURE A LETTO ED IN CARROZZINA – TRATTAMENTO DELLA SPASTICITA – GESTIONE DEGLI SFINTERI – GESTIONE DEI MEZZI INVASIVI – GESTIONE DELLE POA – TERAPIA FARMACOLOGICA DEL DOLORE 18 Novembre 2016
  • 52. + 4. In ogni caso, la somministrazione di analgesici prima del trattamento o nursing sembra portar benefici 5. Al dolore si risponde con una pluralità di trattamenti originati dal contributo specifico di una pluralità di professionisti per favorire adesione al trattamento riabilitativo e impedire circoli viziosi 53 18 Novembre 2016

Editor's Notes

  1. Cambiare la location
  2. Si vede come la professione incida, forse perché OSS infermieri o terapisti mettono le mani sui pazienti più dei medici e si accorgono delle rispsote. Comunque la convinzione che sentano dolore è forte
  3. Qui si vede solo la corteccia somatosensoriale 1 . in VS patients, noxious stimulation only activates brainstem, thalamus and primary somatosensory cortex –ma disconnesso da secondary somatosensory, insular, anterior cingulate, parietal, premotor, and prefrontal cortices.
  4. Cerchiamo prima di procedere però con lo sfatare alcuni miti e vediamo di cosa si parla quando diciamo di aree deputate al dolore
  5. Quiz : chi sa riconoscere gli stimoli in base delle aree che si sono attivate?
  6. Vede che queste sono le aree che si attivano. Ora il giochino si fa più difficile se noi coloriamo tutte le aree dello stesso colore
  7. ----- Meeting Notes (26/10/16 11:53) ----- ci sono studi su empatia e dolore sociale
  8. ----- Meeting Notes (26/10/16 18:38) ----- spiegare esperimento
  9. Ci sono anche vari studio neuropsicologici sul bullismo che hanno fatto vedere come attiviamo questa pain matrix anche quando ci fanno una cosa sgradevole. Qui ad esempio tiravano fuori la foto della ex del candidato … oppure videogames..
  10. E comunque nessuno darà mai l’aspirina a un ragazzina vittima dei bulli per superare I traumi o si consiglierà di prenderla prima di vedere un film
  11. Come dice questa slide presa dal congresso nazionale simfer , anche nei casi in cui vi è poca differenza nell’attivazione di aree tra SMC e SV , non è sufficiente la sola attivazione , ma è necessaria l’interazione tra multiple aree di circuiti cortico sottocorticali in VS patients, noxious stimulation only activates brainstem, thalamus and primary somatosensory cortex – the latter being functionally disconnected from the rest of the pain matrix encompassing secondary somatosensory, insular, anterior cingulate, parietal, premotor, and prefrontal cortices.
  12. Un aspetto che ha sempre posto domandi importanti anche dal punto di vista etico è il dolore in chi non è in grado di comunicarlo o esprimerlo … che rischia, in questa mancanza , di non essere neanche riconosciuto come tale
  13. * Pensare ad esempi il ruolo che possono avere aspetti carenziali della nutrizione **Problemi ippocampali, grigio periacquesuttalessit limbico impattano sull’aspetto emotivo del dolore Problemi di memoria e cognitivi trasformano la risposta al dolore in un problema di gestione comportamentale che chiaramente impatta con il tratamento ,
  14. Diciamo qualche dato: le fratture possono essere scoperte al moemnto del ricovero in riabilitazione perchè prima era immobile o sedato (più del 70% dei pazienti con TCE hanno altre fratture). Decubiti . La nostra survey circle che stata fatta a marzo ha mostrato che in riabilitazione il 36% dei pazienti entra con una lesione decubito di grado II o più. POA. Anchq qui la SIMFER, coordinata da stefano Bargellesi , ha mostrato che il 14% dei pazienticon GCA ha le POA e che si coorelano a spasticà severa, coma maggiore di 14 giorni o Vam superiore a 24 giorni (maschi e giovani)
  15. diventa un circolo vizioso . dolore, non si fa riabilitazione, si creano complicanze ulteriori, altro dolore
  16. Si può togliere?
  17. perchè occorre non trattare poco ?
  18. Chi sono i pazienti dellos tudio? Non sono i nostri . Nei nostri l’impatto può essere maggiore sicuramente
  19. Cohen 2002 ----- Meeting Notes (22/10/16 17:25) ----- può succedere che anche non volendo uno NON USI il dosaggio appropriato del farmaco . è stato visto in pazienti cond diverso grado di deter cognitivo
  20. quindi questo ci deve indurre a non usare subito le armi pesanti con dolori intensità limitata ma iniziare, se c’è dolore CON ANALGESICI NON OPIOIDI
  21. Si come inizio Nel 2009 non vi erano trattamenti effettvi nel migliorare l’outcome del dolore , non vi sono studi controlaliti, reviews etc
  22. Se non le facessimo avremmo ulteriori complicanze
  23. Il rischio è di non trattare il dolore ma un aspetto comportamentale. Oppure trattare l’insoonia
  24. Questa è una checklist
  25. In questa parte si valuta: parole che esprimono dolore , espressioni osmorfie del viso , stringere uan aprte dolente o irrigidirsi , irrequietezza
  26. Rilevare il dolore detta così è banale. Significa non confondere il dolore con manifestazione di agitazione, aspetti pischiatrici , distubi del sonno o aumento dell’ipertono. Fatto questo
  27. Quale scala è stata creata  per il dolore nei disturbi di coscienza e ne esiste una versione in italiano? VAS NCS (X) GCS PAINAD Quale affermazione è vera riguardante la pain matrix: nei pazienti in stato vegetativo e stato di minima coscienza si attiva in modo simile l'attivazione della pain matrix indica che il paziente senta uno stimolo nocicettivo comprende la corteccia S1 , S2 , insula, giro cingolato anteriore, corteccia prefrontale (X) non si ha differenza nella attivazione tra soggetto sano, stato vegetativo e stato di minima coscienza Riguardo la mobilizzazione del paziente con disturbo di coscienza le manovre di nursing possono accrescere una sintomatologia dolorosa preesistente il dolore può aggravare la spasticità e le "crisi vegetative" (PSH) il dolore può essere espresso da vocalizzi,smorfie, posture, agitazione tutte le precedenti (X) Se il paziente manifesta segni indiretti di dolore , è consigliabile dare analgesici prima del nursing? no sì,ed è preferibile usare oppioidi come prima scelta è preferibile usare analgesici non oppioidi , cercando comunque di stabilire la causa del dolore  (X) è sempre sconsigliato eseguire il nursing se il paziente ha dolore