Le alunne e gli alunni dell'Istituto "L. Einaudi" di Foggia, Indirizzo Servizi Socio-sanitari, incontrano il Dott. Antonio Scopelliti - Lunedì 15 /10/2018
8. Corpus iuris civilis
Il Corpus iuris civilis o Corpus
iuris Iustinianeum (529-534),
in italiano Corpus
Giustinianeo, è la raccolta di
materiale normativo e
materiale giurisprudenziale di
diritto romano, voluta dall'
imperatore bizantino
Giustiniano I(imperatore dal
527 al 565) per riordinare il
sistema giuridico dell'
impero bizantino.
Ha rappresentato per secoli la
base del diritto comune
europeo, sino agli inizi del XIX
secolo quando venne
considerato superato dal
codice napoleonico.
9. Magna Carta
La Magna Charta
Libertatum (dal
latino medievale, "Grande
Carta delle libertà"),
comunemente
chiamata Magna Carta, è
una carta accettata il 15
giugno 1215 dal re
Giovanni d'Inghilterra
(soprannominato anche
"Giovanni Senza Terra",
perché aveva perso i suoi
feudi) a Runnymede, nei
pressi di Windsor.
10. La Dichiarazione dei Diritti
dell'Uomo e del Cittadino
del 1789(Déclaration
des Droits de l'Homme
et du Citoyen) è un
testo giuridico
elaborato nel corso
della
Rivoluzione francese,
contenente una
solenne elencazione
di diritti fondamentali
dell'individuo e del
cittadino.
11. Dichiarazione
d'indipendenza degli Stati
Uniti d'America
• La dichiarazione di indipendenza degli Stati
Uniti d'America fu un documento che
segnò la nascita e l'indipendenza di tale
federazione, siglato il 2 luglio 1776 e reso
effettivo la sera del 4 luglio 1776, oggi
festività nazionale statunitense (
giorno dell'Indipendenza), al Congresso di
Filadelfia, nello Stato della Pennsylvania. In
essa, tredici colonie britanniche della costa
atlantica nordamericana dichiararono la
propria indipendenza dall'Impero
britannico, esponendovi le motivazioni che
le avevano indotte a questo atto; con
questo trattato nacquero quindi
ufficialmente gli Stati Uniti d'America
12. Dichiarazione universale
dei diritti umani – Parigi
10 dicembre 1948
“Tutti gli esseri umani
nascono liberi ed eguali in
dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione
e di coscienza e devono
agire gli uni verso gli altri in
spirito di fratellanza.”
13.
14. Costituzione della
Repubblica Italiana
La Costituzione della
Repubblica Italiana è la legge
fondamentale dello Stato
italiano[1]
e occupa il vertice
della gerarchia delle
fonti nell'ordinamento
giuridico della Repubblica.
Essa è considerata una
costituzione scritta, rigida,
lunga, votata,
compromissoria, laica,
democratica e
programmatica.
Approvata dall'Assemblea
Costituente il 22
dicembre 1947
16. ART. 2 DELLA COSTITUZIONE DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia
come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,
e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,
economica e sociale.»
18. Articolo 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli
indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se
non per disposizione di legge.
20. Art. 1.
(I principi)
• La Repubblica tutela la
salute come
fondamentale diritto
• dell'individuo e interesse
della collettivita' mediante
il servizio
• sanitario nazionale.
21. • La tutela della
salute fisica e
psichica deve
avvenire nel
rispetto
•della dignita' e
della liberta'
della persona
umana.
22. • Il servizio sanitario nazionale e'
costituito dal complesso delle
• funzioni, delle strutture, dei servizi
e delle attivita' destinati
• alla promozione, al mantenimento
ed al recupero della salute fisica e
• psichica di tutta la popolazione
senza distinzione di condizioni
• individuali o sociali e secondo
modalita' che assicurino
• l'eguaglianza dei cittadini nei
confronti del servizio.
24. • Nel servizio sanitario nazionale
e' assicurato il collegamento ed
• il coordinamento con le
attivita' e con gli interventi di
tutti gli
• altri organi, centri, istituzioni e
servizi, che svolgono nel settore
• sociale attivita' comunque
incidenti sullo stato di salute
degli
• individui e della collettivita'
30. Migranti
• Nel mondo 253 milioni
• In Europa 36 milioni (7,2% dei residenti)
• In Italia 5 milioni (8,3% dei residenti)
31. NelNel 20162016
Nel Mondo ci sono 253 milioni di migrantiNel Mondo ci sono 253 milioni di migranti
l’l’EuropaEuropa ha accolto il 34% dell’insieme dei migranti, quasi 36 Milioniha accolto il 34% dell’insieme dei migranti, quasi 36 Milioni
compresa l’ex Unione sovietica, 33 nei 27 stati dell’U.Ecompresa l’ex Unione sovietica, 33 nei 27 stati dell’U.E
L’America del Nord il 23% (40,8milioni),L’America del Nord il 23% (40,8milioni),
l’Asia il 28% (49,9 milioni),l’Asia il 28% (49,9 milioni),
l’Africa il 9% (16,3 milioni),l’Africa il 9% (16,3 milioni),
l’America Latina il 3% (5,9 milioni).l’America Latina il 3% (5,9 milioni).
34%
23%
28%
9%
3%
Europa
America del Nord
Asia
Africa
America Latina
Nel mondoNel mondo le donnele donne rappresentano la metà dei migranti (48,6%).rappresentano la metà dei migranti (48,6%).
32. COMPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA: DATI NAZIONALI
• Rumeni: 22,9%
• Albanesi: 9,3 %
• Marocchini: 8,7 %
• Ucraini: 4,5 %
37. La dimensione femminile
dell’immigrazione
Alla fine del 2016 la
componente
femminile
rappresenta il 52,4%
dei residenti stranieri
nel territorio
nazionale: per il
quarto anno
consecutivo si sono
ridotte le iscrizioni
dall’estero soprattutto
nel Nord.
45. DIFFICOLTA’ PER GLI IMMIGRATI DI ACCEDERE AI SERVIZI SANITARI
DIVERSI TIPI DI OSTACOLI:
46. Nati in Italia
• Entrambi genitori stranieri
14,9%
• Di madre straniera 18,4%
47. Scelte di fecondità
• Negli ultimi quattro anni si
è ridotta la fecondità delle
donne straniere ( nel 2012
2,37 figli x donna – 2015
1,94) facendo seguito alla
tendenza delle italiane per
una congiuntura
economica sfavorevole che
ha indotto a procrastinare
le nascite: età media alla
nascita nel 2005 27 e nel
2015 28,6
48.
49. Analisi dei parti e delle nascite registrati presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria
“Ospedali Riuniti” di Foggia.
Uno sguardo al nostro territorio
Fonti
•Certificati di Assistenza al Parto informatizzati (CEDAP)
•Registri dei parti delle Divisioni di Ginecologia e Ostetricia
52. Università degli Studi di Foggia
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
CDL OSTETRICIA
Presidente Prof.ssa Maria Matteo
Tesi di Laurea sperimentale
I DETERMINANTI DELLE DISUGUAGLIANZE IN SALUTE NEL PERCORSO
NASCITA DELLE PAZIENTI IMMIGRATE
anno accademico 2015/2016
Relatore Laureanda
Dott.ssa Angiola G. Savastio Simona RUGGIERI
Correlatore
Dott. Antonio Scopelliti
53. I DETERMINANTI IN SALUTE:
I determinanti di salute sono elementi di rischio, che interagiscono
con l’individuo determinando una modificazione transitoria o
permanente delle condizioni di salute nel corso della vita.
54. STATO SOCIO ECONOMICO: La povertà
“Bani guangnay, talkatarey hama” (Niger)
(la cattiva salute è nipote della povertà)
-detto nigeriano-.
RISCHI ASSOCIATI ALLA POVERTA’
•Maggiore mortalità
•Minore attenzione ai comportamenti dannosi per la salute
•Maggiore esposizione a fattori di rischio ambientali (condizioni del luogo dove si vive o
si lavora)
•Minor accesso ai servizi sanitari
55.
56. LA RICERCA
Campione: 2724 donne che hanno partorito nel 2015 agli “OORR” di Foggia
Raccolta dati Cedap :
•Dati anagrafici materni
( età, stato civile, titolo di studio, condizione lavorativa)
•Dati anamnestici ostetrici
( parti precedenti, nati morti, aborti, IVG, TC)
•Dati relativi alla gravidanza
( E.G prima visita, numero di ecografie,
E.G. al parto)
•Dati neonatali
(peso ,lunghezza ,circonferenza cranica, apgar)
57. ANAMNESI SOCIALE
•Età
•Titolo di studio
•Stato civile
•Condizione professionale
ANAMNESI OSTETRICA
•N. precedenti concepimenti
•N. parti precedenti
•Nati vivi
•Nati morti
•Aborti spontanei
•IVG
•TC
CONSUMO DI RISORSE
•N. visite di controllo
•N. settimane alla prima visita
•N. ecografie
•Ecografia dopo 22 settimane
OUTCOME NEONATALI
•PREMATURITA’
•PESO
•APGAR
IPOTESI
59. Le gravide straniere rispetto alle italiane
hanno il rischio di essere :
•Più giovani ( 46,4 % di piu rispetto alla
Italiane)
•Nubili (2,269 volte rispetto alle italiane)
•Meno scolarizzate ( 2,784 volte)
•Non occupate (15% di probabilità in più )
Tutte le differenze tra i valori analizzati indicano uno svantaggio statisticamente
significativo per le donne straniere rispetto alla situazione socio-economica
p 0,001
Analisi multivariata : stima del
rischio
60. Anamnesi ostetrica
Per le gravide straniere rispetto alle
italiane risulta che:
•Hanno più precedenti
concepimenti
•Più parti precedenti
•Si sottopongono a più IVG
•Si sottopongono a meno TC
61. Per le gravide straniere rispetto alle italiane risulta che
hanno maggior rischio di :
•Nati morti (2,61 volte superiore)
•IVG (probabilità dell ‘85,1 %
maggiore)
Analisi multivariata
63. Le gravide straniere hanno il rischio
maggiore rispetto alle italiane di
effettuare :
•La 1° visita più tardivamente
•Meno visite
•Meno ecografie
• Meno controlli ecografici dopo le 22
settimane
Analisi multivariata: stima del
rischio
66. PROMOZIONE DELLA FRUIBILITÀ
La medicina transculturale
diventa aspetto ordinario
della medicina a partire
dall’ambito infermieristico e
della medicina di primo
livello (medici di medicina
generale e pediatri di base)
con percorsi formativi
inseriti nella formazione di
base e nell’aggiornamento
professionale
67. PROTOCOLLO D’INTESA TRA AZIENDA SANITARIA LOCALE
PROVINCIA DI FOGGIA E AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA
DI FOGGIA (18/3/09) :
. contrastare le disequità territoriali e sociali di accesso
ai servizi per la tutela materno-infantile anche per la
popolazione immigrata, migliorando la fruibilità dei
servizi da parte della popolazione più svantaggiata;
.favorire l’integrazione tra territorio e strutture
ospedaliere;
. formazione comune per gli operatori secondo l’EBM,
al fine di migliorare le conoscenze e il lavoro in team
integrato.
69. • La presenza strutturale di intere
famiglie immigrate ha permesso di
modificare il modello di assistenza
sanitaria proposto dal nostro SSN,
rimodellando un’offerta di servizi
socio-sanitari diversificati e
soprattutto a misura umana nei
confronti di tutte le fasce di
persone a rischio di emarginazione,
anche grazie all’attività dei
mediatori linguistico-culturali
formati ad hoc e/o appartenenti
alle loro comunità.
70.
71. ATTEGGIAMENTI OSTILI
• Permangono atteggiamenti
ostili degli operatori sanitari,
come se un operatore
sanitario potesse scegliere
chi assistere e chi no,
trincerandosi spesso dietro
una zelante attenzione a
formalismi pretestuosi
quanto inutili.
72. Condiziona la reale possibilità d’accesso e
fruibilità dei servizi.
Sovrastimate le malattie infettive
Difficoltà maggiore degli operatori:
incapacità di comprensione linguistica e
culturale (implicita richiesta di affrontare
il tema della comunicazione, della
relazione e della mediazione)
Pregiudizio
73. PARI OPPORTUNITÀ
• Almeno tre ambiti per garantire agli
stranieri pari opportunità rispetto ai
cittadini italiani (come sancito dalle
leggi in vigore):
- certezza del diritto
- garanzia dell’accessibilità
- promozione della fruibilità.
74. CERTEZZA DEL DIRITTO
Azione di
monitoraggio del
grado di
applicazione
della normativa
per evitare
discrezionalità
applicative che
provocano
incertezze ed
esclusione
75. GARANZIA DELL’ACCESSIBILITÀ
Riorientamento dei servizi attraverso
- capillare formazione del personale
- analisi dei dati disponibili
- verifica della domanda e del bisogno
- lavoro di rete con il territorio
- con le associazioni di volontariato
- con l’associazionismo degli immigrati
76. PROMOZIONE DELLA FRUIBILITÀ
• Valorizzare le competenze specifiche di
cittadini stranieri ( garantendo il
riconoscimento dei titoli)
• Impiego nelle strutture a maggior impatto
migratorio
• e di maggiore criticità ( prevenzione dell’ivg)
77. Diversità come caratteristica strutturale
della società
• Accelerazione del fenomeno migratorio (alta mobilità)
• Diversificazione delle origini
• Migrazione fenomeno strutturale
• Globalizzazione e allargamento della Comunità europea
• Anche a livello locale le comunità sono differenziate
• I migranti sono diversi fra loro
78. RISCHI PER LA SALUTE CORRELATI A FATTORI PSICO-SOCIALI
• Condizione sociale svantaggiata
(esclusione)
• Difficoltà di comunicazione
• Scarsa conoscenza del sistema sanitario
• Sistemi di cura culturalmente non
adeguati
• Livelli qualitativi di cura inferiori
79. MULTICULTURALITÀ E MULTIETNICITÀ
• La crescita quantitativa della popolazione reca con sé
la conseguenza dell’affermarsi della multiculturalità e
multietnicità della struttura sociale.
• Tale fenomeno modifica il modo di porsi della
medicina nei confronti di culture diverse rispetto a
quella nell'ambito della quale è stata a lungo
praticata
80. L’IMPATTO SUI SERVIZI SANITARI
• Crescente diversità come problema per i
servizi sanitari; (bisogni diversi per
comunità diverse)
• Necessità di rendere i servizi sanitari più
adeguati e di migliorarne la qualità
(aumento della complessità);
• Ospedali come primo punto di accesso.
81. SFIDE E OPPORTUNITÀ
• Accesso ai servizi e qualità delle cure/assistenza (Barriere
linguistiche e culturali)
• Informazione ed educazione del paziente adeguati alle
diversità culturali (Bassa healthliteracy dei
pazienti/immigrati)
• Formazione del personale sanitario (Scarsa consapevolezza e
competenza culturale del personale)
82. ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E
ORGANIZZAZIONI NO-PROFIT
• Nonostante il livello di tutela previsto dalla normativa vigente,
ed in particolare dagli articoli 34 e 35 del decreto legislativo 25
luglio 1998 n. 286 e successive modificazioni, e gli sforzi
congiunti delle istituzioni, delle associazioni di volontariato e
delle organizzazioni no-profit riscontriamo negli immigrati
irregolari e nelle persone appartenenti a fasce sociali
cosiddette “marginali” varie problematiche di natura sanitaria,
tra le quali una maggiore incidenza di malattie infettive da
imputarsi alle difficili condizioni di vita e ad una scarsa o
assente cultura della prevenzione.
83. RECIPROCITÀ DELL’INCONTRO CON IL
PAZIENTE IMMIGRATO
Il medico, l’operatore sanitario
non più attore unico del percorso
di salute, ma recettivo di saperi e
valori altrui, dove l’alterità
diventa patrimonio condiviso per
una crescita comune.
84. UN APPROCCIO RELAZIONALE ALLA DIVERSITA’
MULTICULTURALE
Si sta, pertanto portando
avanti un processo di
attuazione di servizi socio-
sanitari più attenti alle
complesse problematiche delle
persone con il rispetto delle
diverse dignità e culture, non
solo straniere, ma anche dei
diversi strati sociali degli
italiani.
Editor's Notes
Il termine migrazione definisce lo spostamento in massa di popolazioni da un territorio ad un altro sotto la spinta delle cause più diverse che derivano da tre tipi di forze fondamentali di ordine DEMOGRAFICO, ECONOMICO, E POLITICO classificate dai sociologi come : fattori di esplulsione dai paesi di provenienza dovuti a incremento demografico, peggioramento delle condizioni di vita e fattoti di attrazione del paese di approdo legati al miglior livello economico, richiesta di manodopera, ricongiungimento famigliare
Le nazionalità maggiormente rappresentate sono: Rumeni 22,9%, Albanesi :9,3 % Marocchini 8,7% Ucraini 4,5 % che vivono nella stragrande maggioranza senza la disponibilità di cibo, acqua ,e servizi circondati da rifiuti e topi in condizioni igienico sanitarie allarmanti.
Ho scelto appositamente questa immagine che rappresenta uno dei campi rom presenti a Foggia.
La nostra regione è diventata meta prioritaria di immigrazione per diverse ragioni storico-geografiche tra cui sicuramente la vicinanza al mare assume un ruolo chiave.
Al primo gennaio 2016 la popolazione straniera residente a foggia era composta da 5.612 unità di cui 2.823 maschi e 2.789 femmine di cui 1.478 di età compresa tra i 14 e 44 anni dunque in età potenzialmente riproduttiva
L’immigrato vive una condizione di maggiore difficoltà nell’acceso all’assistenza sanitaria. Si possono identificare diversi ostacoli a cui vanno incontro
Ostacoli di tipo strutturale: legati, ad esempio, alle normative sanitarie nell’accesso di persone non legalmente presenti su un territorio nazionale, una scarsa o inadeguata informazione sui servizi, orari di apertura, pregiudizi o ostilità da parte del personale dei servizi;
Ostacoli di tipo linguistico: difficoltà di comunicare in una lingua di cui non si ha padronanza e di comprendere modalità informative progettate per essere destinate alla popolazione autoctona . vediamo che questa difficoltà e particolarmente significativa dal momento che la lingua riveste un’importanza strategica nel rapporto medico paziente o struttura utente;
Ostacoli di ordine razziale: Atteggiamenti di intolleranza nei confronti dello straniero a volte da parte anche dei professionisti sanitari
I determinanti di salute sono elementi di rischio, che interagiscono con l’individuo determinando una modificazione transitoria o permanente delle condizioni di salute nel corso della vita.
I rischi di malattia possono diversificarsi secondo molti fattori: possono essere strettamente individuali come : genere sessuale, età, patrimonio genetico oppure derivanti :dal comportamento personale e condizioni di vita , lavoro, accesso ai servizi sanitari, condizioni generali socio economiche
Ciascuno di questi fattori può da solo o in concomitanza con altri essere causa o protezione rispetto ad una determinata patologia.
La povertà assume un ruolo fondamentale.
Una maggiore mortalità infantile, una maggiore morbidità , una minore attenzione a comportamenti dannosi per la salute , una più elevata esposizione ai fattori di rischio sono associati alla povertà .
Sono stati analizzati tutti i Cedap disponibili delle donne che hanno partorito nella sala parto dell’azienda mista ospedaliera-universitaria ospedali riuniti di foggia nel 2015 per un campione di 2724 donne . Sono state considerate le caratteristiche cliniche della popolazione sia indigena che immigrata in particolare è sta valutata l’anamnesi socio-anagrafica attraverso la valutazione dei dati relativi a :età, stato civile, titolo di studio, condizione lavorativa, anamnesi ostetrica mediante lo studio dei nati vivi, nati morti, aborti, IVG e TC si e passati poialla valutazione dei controlli effettuati dalle pazienti durante la gravidanza
L’analisi è stata effettuata attraverso procedimenti statistici che hanno hanno previsto l’analisi univariata e multivariata.
Per finalità connesse con l’analisi statistica, si è DAPPRIMA proceduto alla categorizzazione dicotomica di tutte le variabili.
L’analisi dei dati è stata condotta partendo dall’ipotesi che l’anamnesi sociale e quella ostetrica possano influenzare l’accesso alle risorse assistenziali routinariamente consigliate nel corso della gravidanza.
Sulla scorta delle informazioni ottenute sul consumo di risorse attraverso l’analisi delle possibili associazioni tra variabili ostetriche e sociali, si è proceduto a valutare il ruolo del consumo di risorse sugli out come NEONATALI
All’interno della popolazione oggetto di esame, le partorienti di cittadinanza straniera sono state 283 il 10,5 %. L’età delle partorienti extracomunitarie è risultata sensibilmente più bassa rispetto alla popolazione foggiana ,Le informazioni relative allo stato civile evidenziano come le straniere nel 61,3% siano nubili rispetto al 27,4% delle italiane. Differenze importanti si sono registrate anche relativamente al titolo di studio e alla professione materna delle donne straniere rispetto alle italiane, nel dettaglio è emerso che la scolarizzazione è più elevata nelle italiane,. Le informazioni relative allo stato occupazionale materno individuano nella popolazione straniera una più alta percentuale di donne non occupate (83,6%) rispetto alle italiane (57,3%). Tutte le differenze tra i valori analizzati indicano uno svantaggio statisticamente significativo per le donne straniere rispetto alla situazione socio-economica.
Attraverso l’ analisi multivariata che serve a valutare la possibilità che la condizione di disagio di ciascuna variabile sia associata alla cittadinanza è emerso chele gravide straniere hanno il rischio di
1.Essere nubili 2,269 volte maggiore rispetto a quello delle gravide italiane
2.Avere un titolo di studio basso (li. Media Inf., lic. Elementare, analfabete) 2,784 volte rispetto alle italiane
3.Non essere di età superiore a 32 anni maggiore del 46,4% rispetto a quello delle gravide italiane.
non occupate ,15% di probabilità in più
Dall’analisi multivariata è emerso che la cittadinanza si associa in maniera Statisticamente RILEVANTE CON nati morti(p<0,047) e con IVG.3. Le gravide straniere hanno il rischio anamnestico di n. nati morti 2,61 volte superiore rispetto a quello delle gravide italiane, nonché il rischio di pregresse IVG superiore dell’85,1%
È emerso che le gravide straniere effettuano meno visite di controllo rispetto alle gravide italiane nel corso della gravidanza. Nel particolare (39%) delle straniere effettuano meno di 4 visite rispetto alle (4,1%) delle italiane. Le gravide straniere effettuano tardivamente la prima visita di controllo infatti (60,9%) ad un E.G. maggiore di sette settimane Le gravide straniere effettuano un numero inferiore di ecografie. Come si può evincere dalla tabella (84,4%) eseguono meno di 8 ecografie nel corso della gravidanza. Le gravide straniere effettuano con minore frequenza l’ecografia dopo la 22esima settimana.
L’analisi multivariata ha evidenziato come Rispetto al consumo di risorse la cittadinanza si associa in maniera altamente significativa (p<0,0001) con tutte le variabili di consumo delle risorse. Le gravide straniere hanno, infatti, il rischio elevato di utilizzare le risorse assistenziali molto meno rispetto alle gravide italiane.
Alla luce dei dati e delle considerazioni svolte finora è possibile affermare che le donne immigrate residenti sul nostro territorio presentano caratteristiche cliniche che differiscono dalla popolazione locale per motivazioni strettamente legate al loro minore accesso ai servizi sanitari e quindi al consumo di risprse che influenza negativamente gli esiti alla nascita di questa popolazione.