Thomas Schael: Tutta la Vita Davanti - VoiceComNews 3-2008Thomas Schael (PhD)
L'articolo di Thomas Schael prende spunto del film di Paolo Virzì “Tutta la vita davanti” e sviluppa il tema del lavoro precario dei giovani nei call center a partire dal settore dello spettacolo e della letteratura.
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...Fabio Pollachini
L’Ottavo Cancello (Verità scomode di un medico pianista)
Genere: Narrativa non fiction
E' la storia vera di un ex medico del carcere di San Vittore, non di un eroe, ma semplicemente di un uomo giusto, che desiderava venisse garantito a tutti i detenuti il diritto di essere curati. Una vicenda disarmante che lo vede protagonista di un inganno perpetrato dallo Stato nei suoi confronti, mirato a escluderlo dal proprio ruolo di medico solo perché si era messo di traverso rispetto ai consolidati meccanismi del potere. Incarcerato per due mesi, sospeso dell'Ordine dei Medici, si vede costretto, per sopravvivere, a ricorrere al proprio talento naturale per la musica. L’odissea giudiziaria si trascina per quasi un decennio. In molti degli episodi narrati emerge, sin dal dopoguerra, la questione tuttora irrisolta delle condizioni disastrose in cui vivono la maggior parte dei detenuti nelle carceri italiane. Un dialogo scorrevole, ma pregno di verità, ricco di aneddoti originali su personaggi noti alla cronaca giudiziaria dagli anni ’60 agli anni ’80.
Thomas Schael: Tutta la Vita Davanti - VoiceComNews 3-2008Thomas Schael (PhD)
L'articolo di Thomas Schael prende spunto del film di Paolo Virzì “Tutta la vita davanti” e sviluppa il tema del lavoro precario dei giovani nei call center a partire dal settore dello spettacolo e della letteratura.
"L'Ottavo Cancello" (Verità scomode di un medico pianista) cap 1 2 3 di Fabio...Fabio Pollachini
L’Ottavo Cancello (Verità scomode di un medico pianista)
Genere: Narrativa non fiction
E' la storia vera di un ex medico del carcere di San Vittore, non di un eroe, ma semplicemente di un uomo giusto, che desiderava venisse garantito a tutti i detenuti il diritto di essere curati. Una vicenda disarmante che lo vede protagonista di un inganno perpetrato dallo Stato nei suoi confronti, mirato a escluderlo dal proprio ruolo di medico solo perché si era messo di traverso rispetto ai consolidati meccanismi del potere. Incarcerato per due mesi, sospeso dell'Ordine dei Medici, si vede costretto, per sopravvivere, a ricorrere al proprio talento naturale per la musica. L’odissea giudiziaria si trascina per quasi un decennio. In molti degli episodi narrati emerge, sin dal dopoguerra, la questione tuttora irrisolta delle condizioni disastrose in cui vivono la maggior parte dei detenuti nelle carceri italiane. Un dialogo scorrevole, ma pregno di verità, ricco di aneddoti originali su personaggi noti alla cronaca giudiziaria dagli anni ’60 agli anni ’80.
LA MORTE DI UN VECCHIO, IN AGONIA E SOFFERENTE, VALE INFINITAMENTE PIU DELL’INTERO DISASTRO AMBIENTALE
L’EVACUAZIONE ERA OBBLIGATORIA, INDISCUTIBILE, INDEROGABILE.
Cacciare, a calci in culo, gli ambientalisti da qualsivoglia tipo di dibattito, finché non matura questa consapevolezza sui valori.
Il dibattito sull’ambiente, più che legittimo, è servito finora ad evitare una seria riflessione sul reato di strage, cioè sull’omessa evacuazione.
Proprio perché è cambiata questa consapevolezza, oggi nessun sindaco si prenderebbe una simile responsabilità di omissione, al minimo dubbio, oggi si fanno coprire le spalle dai superiori in linea gerarchica.
Nella certezza del giorno ed anche delle ore in cui, sarebbe caduta la frana, chi avrà rassicurato il sindaco di Longarone?
La filiera delle responsabilità verticali è stata indagata superficialmente solo ai livelli infimi, compito degli storici andare fino in fondo, sono certo che è ancora possibile.
Per quanto ricordo di quegli anni, io sono fermamente convinto che tale ricerca condurrebbe direttamente ad Amintore Fanfani in persona.
IL PSEUDO DIBATTITO SCIENTIFICO
Non occorre essere degli scienziati per liquidare nel disprezzo e nell’abominio le torbidissime figure di “esperti”, che si sono esibiti sul palcoscenico, millantando un sapere minato, ab origine, dalla mancanza assoluta dei dati adeguati a rappresentare il fenomeno, con un minimo di rigore scientifico.
Non pretesero la stratigrafia della frana, unica indagine in grado di dare un riscontro oggettivo alle loro vacue elocubrazioni.
L’esperimento di Nove poi, è osceno per la sua incompletezza e scandalosa discordanza dal “modello reale”.
Così rozzo, carente, impreciso, da far arrossire di vergogna, per il metodo usato, qualsiasi scienziato degno di questo nome.
Lo spirito. L'origine. Una linea, una lacuna, uno spartito di asterischi, di contorni da riempire. Una catena di stelle, di piccole torri viste dall'alto, un tessuto di laghi e asterischi, gli incroci di una città.
LA MORTE DI UN VECCHIO, IN AGONIA E SOFFERENTE, VALE INFINITAMENTE PIU DELL’INTERO DISASTRO AMBIENTALE
L’EVACUAZIONE ERA OBBLIGATORIA, INDISCUTIBILE, INDEROGABILE.
Cacciare, a calci in culo, gli ambientalisti da qualsivoglia tipo di dibattito, finché non matura questa consapevolezza sui valori.
Il dibattito sull’ambiente, più che legittimo, è servito finora ad evitare una seria riflessione sul reato di strage, cioè sull’omessa evacuazione.
Proprio perché è cambiata questa consapevolezza, oggi nessun sindaco si prenderebbe una simile responsabilità di omissione, al minimo dubbio, oggi si fanno coprire le spalle dai superiori in linea gerarchica.
Nella certezza del giorno ed anche delle ore in cui, sarebbe caduta la frana, chi avrà rassicurato il sindaco di Longarone?
La filiera delle responsabilità verticali è stata indagata superficialmente solo ai livelli infimi, compito degli storici andare fino in fondo, sono certo che è ancora possibile.
Per quanto ricordo di quegli anni, io sono fermamente convinto che tale ricerca condurrebbe direttamente ad Amintore Fanfani in persona.
IL PSEUDO DIBATTITO SCIENTIFICO
Non occorre essere degli scienziati per liquidare nel disprezzo e nell’abominio le torbidissime figure di “esperti”, che si sono esibiti sul palcoscenico, millantando un sapere minato, ab origine, dalla mancanza assoluta dei dati adeguati a rappresentare il fenomeno, con un minimo di rigore scientifico.
Non pretesero la stratigrafia della frana, unica indagine in grado di dare un riscontro oggettivo alle loro vacue elocubrazioni.
L’esperimento di Nove poi, è osceno per la sua incompletezza e scandalosa discordanza dal “modello reale”.
Così rozzo, carente, impreciso, da far arrossire di vergogna, per il metodo usato, qualsiasi scienziato degno di questo nome.
Lo spirito. L'origine. Una linea, una lacuna, uno spartito di asterischi, di contorni da riempire. Una catena di stelle, di piccole torri viste dall'alto, un tessuto di laghi e asterischi, gli incroci di una città.
Che cosa racconta Antonio Scurati alle lettrici di Gioia....a voi scoprirlo nell'articolo di Ilaria Solari....scoprirete che nel nuovo romanzo la salvezza è affidata alle donne.....
Che cosa avrà raccontato Antonio Scurati alle lettrici di Gioia in questa intervista di Ilaria Spada...se a prima vista il romanzo "La seconda mezzanotte" può sembrare molto lontano dall'universo femminile con la descrizione di violenti scenari apocalittici alle donne è alla fertilià femminile viene affidato un ruolo salvifico, una speranza di cambiamento
Tesi liceale sull'esistenza, un percorso filosofico ed introspettivo per concepire meglio l'esistenza individuale e la sua fragilità, nonché la sua potenza.
1. ATTUALITÀ SOCIETÀ
Sopra, a destra e in basso: LA SFURIATA
alcuni momenti delle DEI GIOVANI
recenti manifestazioni, Sono davvero molti
durante le quali i giovani i romanzi dei giovani
hanno protestato scrittori che – lo ripetiamo,
contro i tagli alla scuola. con registri diversi –
affrontano a viso aperto
la crisi presente. Asinara
me, sanno che la seconda parte della loro vita revolution (Bompiani) so, a forza di adattarsi al “male minore”, fino a
sarà peggiore della prima». documenta l’incontro licenziare con fredda mentalità manageriale i
A far scattare il desiderio di ribellione nel di due talenti fuggiti lavoratori precari. Clelia è un personaggio ne-
protagonista, il maestro dei gladiatori, è la na- all’estero, Michele Azzu gativo per me, ma non per i coetanei, per i
scita di una figlia: «Anche per esperienza perso- e Marco Nurra, con quali è figlia del suo tempo. Eppure lei avreb-
nale, penso che questo sia il centro del cambia- i cassintegrati di Porto be potuto scegliere diversamente, come ha fat-
mento. Mi sta a cuore il tema della natalità e Torres. Di precariato, to il fratello che, coerente con i valori trasmessi
dell’infecondità: la nostra incapacità di di- scuola in declino, famiglie dai genitori, è andato a fare il maestro in un
ventare padri e madri – nella quale l’Italia è che si disgregano parla paesino del Nord».
all’avanguardia – è l’incapacità di elaborare La sfuriata di Bet (Einaudi) Benché le colpe delle classi dirigenti emer-
progetti che trascendano il presente, la chiu- di Christian Frascella. Altri gano nette, colpisce, nel romanzo della Par-
sura al futuro». libri sul tema, sebbene rella, un rovesciamento di prospettiva, in ba-
Prende avvio dalla generazione dei nonni e non ascrivibili ad autori se al quale le colpe del “degrado” vanno at-
dei padri la napoletana Valeria Parrella, clas- giovani, sono Era il mio tribuite ai giovani, anziché ai padri. «Abbia-
se ’74, per tracciare, in Lettera di dimissioni (Ei- Paese (Dalai) di Eugenio mo 40 anni, è il momento che ci assumiamo
naudi), una parabola del disincanto. «I genitori Benetazzo; L’ultima notte le nostre responsabilità, non possiamo chia-
di Clelia, la protagonista, sono idealisti, sorretti di quiete (Ponte alle grazie) marci fuori: la protagonista non è vittima,
da forti valori etici, tanto che non si permetto- di Ivan Guerrerio; Nati bensì complice. La responsabilità personale
no neppure una telefonata privata dall’ufficio, sotto la luna (Bompiani) è fondamentale e vedere le persone sfuggir-
mentre lei lentamente scivola nel compromes- di Pierluigi Panza. P.Per. la è deprimente». Paolo Perazzolo