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Luciano Gallo
20 maggio 2014
LO SVILUPPO
RIPARTE
DAI TERRITORI
IL CAMPOSAMPIERESE
11 Comuni
1 Federazione di Comuni
1 Intesa programmatica d’area
Abitanti 100.000
Tasso di crescita in 12 anni 23%
Popolazione straniera 11,4%
Superficie
226 Kmq
441 abitanti
per Kmq
Il Territorio del Camposampierese
11 Comuni
associati in:
1 Federazione di Comuni
Progetto: Sana e buona gestione
1 Intesa program. d’area
Progetto: Alleanza per lo sviluppo del
Camposampierese
€ 16.161
reddito pro-capite
1
9
10
11
12
13
14
15
16
17
Provincia di Padova
Imprese 12.000
Addetti 37.000
1 impresa ogni
• 8,5 abitanti
• 3 addetti
VIVIAMO UN PASSAGGIO D’EPOCA
VIVIAMO UN PASSAGGIO D’EPOCA
“Nessun vento
è favorevole
se i marinai
non sanno
dove andare”
(Seneca)
DA DOVE PARTIRE?
PER COSTRUIRE UN NUOVO
MODELLO DI SVILUPPO CAPACE:
•di NUTRIRE IL TERRITORIO E IL
PIANETA
•di GENERARE NUOVE ENERGIE
PER LA VITA.
VIVIAMO UN PASSAGGIO D’EPOCA
LO SVILUPPO
RIPARTE
DAL TERRITORIO
I PROBLEMI SI GOVERNANO
DAL TERRITORIO
CHE LO SVILUPPO
RIPARTA DAL TERRITORIO
E’ CONSEGUENZA DELLA
GLOBALIZZAZIONE
I PROBLEMI SI GOVERNANO
SUL TERRITORIO
•Le economie cercano i
territori;
•Il welfare passa dai
territori.
•I Sindaci governano il
territorio
Siamo consapevoli che l’impresa lavora nel
mondo, per questo cerca territori competitivi.
L’impresa cerca variabili che solo il territorio
può offrire in:
1. Infrastrutture
2. Servizi pubblici e privati
3. Capitale umano,
4. clima sociale
LO SVILUPPO RIPARTE DAI TERRITORI
L’IMPRESA cerca un sistema
politico-istituzionale,
finanziario, una comunità che
CREDE NELL’IMPRESA
LO SVILUPPO RIPARTE DAI TERRITORI
LO SVILUPPO PARTE DAI TERRITORI
•Il welfare cerca strade locali, dove
i diversi soggetti fanno esperienze
tra di loro di welfare e creano
condizioni per un nuovo modello di
welfare locale.
•la sfida è costruire strade locali
di welfare
LO SVILUPPO PARTE DAI TERRITORI
I sindaci governano il territorio
perché:
• Governano il proprio Comune
• Governano l’Unione di Comuni
• Governeranno le nuove Province
• Governeranno le Città metropolitane
• Siederanno al Senato delle autonomie
I SINDACI,
POSSONO
CONDIZIONARE
IL FUTURO?
LA FIGURA DEL SINDACO
Il filo rosso che segue il disegno di legge “Delrio” è
la centralità della figura del sindaco:
• La figura del sindaco è la classe politica di base
del governo locale e quindi anche del nostro
ordinamento democratico e costituzionale.
• Sui sindaci si appoggia non solo
l’amministrazione comunale in senso proprio ma
anche l’intera organizzazione territoriale,
dall’Unione di comuni, all’area vasta nel caso
delle Province ed il governo delle Città
metropolitane.
In una visione più grande,
ciò che emerge è che i
sindaci e le città
saranno sempre più
determinanti nella capacità
di risolvere i problemi
moderni.
Le città
sono multiculturali, aperte,
partecipative,
democratiche, capaci di
lavorare insieme, di
interagire per risolvere i
problemi quotidiani.
I sindaci
sono considerati affidabili,
pragmatici, impegnati a
risolvere i problemi, sono
“compaesani” perché la
città è anche la loro.
INNOVAZIONE DI CONFINE
I SINDACI E NUOVE FORME DI DEMOCRAZIA
Forse si sta affermando un
nuovo concetto di
democrazia, in una
nuova forma più vicina ai
cittadini.
I SINDACI HANNO IL POTERE
DI CONDIZIONARE IL FUTURO
SE SONO:
costruttori di Alleanze da mettere in
campo per costruire un PROPRIO
SPAZIO di POSIZIONE in area vasta,
in Regione, in Italia, nella grande
trasformazione globale in atto nel
pianeta e per costruire l’Identità
territoriale distintiva
VINCE IL NOI
COSTRUIRE ALLEANZE
•DA SOLI NON SI FA NULLA. IL
SINDACO DA SOLO NON BASTA.
•I SINDACI INSIEME:
• IN FEDERAZIONE DI COMUNI
• NEL PARTENARIATO TERRITORIALE
•Per collaborare con “altri NOI”
• Il NOI con una visione ed un programma
• Il NOI capace di costruire:
• Agenzie di senso (capaci di generare significati e cultura
per cambiare)
• Cantieri di valore (capaci di realizzare valore e generare
misurazioni per comprendere e rendere conto del valore
prodotto)
• Centri di competenza (per crescere in mestieri e
competenze nuove. Occorre saper COME FARE per sapere COSA
FARE Perché i nuovi saperi e intelligenza del fare si compenetrino)
VINCE IL NOI
COSTRUIRE ALLEANZE
COSTRUI
RE UN
PROPRIO
SPAZIO
DI
POSIZIO
NE
Uno spazio capace di
comprendere, pesare,
interrogare in Area vasta,
in Regione, in Italia, nella
grande trasformazione
globale in atto.
Uno spazio capace di
contenere tre definizioni di
luogo: il campanile, la
globalità e l’area intermedia
dell’area vasta
COMUNI
Entro il 2014, obbligo per i
Comuni sotto i 5.000 abitanti di
associare tutte le funzioni
fondamentali (3.000 abitanti per
la montagna)
Forme giuridiche per associare le
funzioni sono:
• Convenzione
• Unione di comuni
COSTRUIRE UN PROPRIO SPAZIO DI
POSIZIONE
DIMENSIONI TERRITORIALI ADEGUATE IN
TERRITORI OMOGENEI
•I Comuni abbiano almeno 5.000
abitanti.
• I Comuni con meno di 5.000 abitanti
puntino alla fusione
•per uscire dall’obbligatorietà
dell’esercizio associato delle funzioni
fondamentali comunali.
•Per essere liberi di scegliere cosa
associare
COSTRUIRE DIMENSIONI TERRITORIALI
ADEGUATE IN TERRITORI OMOGENEI
Le Unioni di Comuni siano
Federazioni di Comuni, siano
grandi ed omogenee quanto i
distretti:
•per contare nell’area vasta.
•per l’esercizio ottimale delle funzioni
distrettuali,
•per fare economie di scala
COSTRUIRE DIMENSIONI TERRITORIALI
ADEGUATE IN TERRITORI OMOGENEI
COSA DISTINGUE LA FEDERAZIONE DI COMUNI
DA UNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA
1
Tutti i Comuni hanno più di 5.000
abitanti.
• I Comuni non sono obbligati ad associare
tutte le funzioni fondamentali.
• I Comuni sono liberi di mettere assieme le
funzioni amministrative che ritengono più
opportuno.
COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI
DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA
2
La tipologia di funzioni associate sono
coerenti con le politiche regionali e si sta
insieme perché si è più forti.
• Sono associate anzitutto le funzioni per le quali la
Regione ha il compito di indicare gli ambiti
territoriali ottimali ed omogenei (Polizia locale,
Protezione civile, Servizi sociali).
• Non si è più bravi più si associa.
• Si fanno insieme le cose che da soli non si
riuscirebbe a fare.
COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI
DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA
3
Con la Federazione non c’è l’obiettivo della fusione
di Comuni.
• In questo contesto il Comune è Ente primario e
valorizza l’Italia come Repubblica fondata sui Comuni.
• Governare le funzioni in Federazione ha come orizzonte
la riduzione della spesa, il recupero di efficienza e
qualità nell’erogare i servizi unito al miglioramento delle
condizioni di vita e di lavoro per le persone, le famiglie e
le aziende del territorio.
IL BILANCIO CONSOLIDATO 2011 DEGLI
11 COMUNI PIU’ LA FEDERAZIONE
Voci I NOSTRI
COMUNI
MEDIA
COMUNI
ITALIANI
Note
Spese correnti per
abitante
€ 422 € 862 -51% della spesa dei comuni
italiani. In 10 anni ridotto la
spesa del 12,2%
Pressione tributaria
per abitante
€ 323 € 505 -36% della media dei comuni
italiani. In 10 anni ridotto i
tributi del 24%. 100€ in meno
per abitante
Trasferimenti dallo
Stato e dalla Regione
per abitante
€ 44 € 200 -78% della media dei comuni
italiani
Entrate da servizi e
da sanzioni per
abitante
€ 135 € 193 -30% della media dei comuni
italiani
COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI
DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA
4
L’ambito di gestione delle funzioni
amministrative coincide con l’ambito di
programmazione economico-sociale e
con l’ambito urbanistico e
paesaggistico.
COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI
DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA
5
La Federazione è capofila del tavolo di
partenariato locale: l’Intesa Programmatica d’Area.
• L’IPA è un’alleanza territoriale stabile tra
istituzioni, parti economiche e sociali e comunità,
il cui ambito territoriale coincide con quello della
Federazione dei Comuni.
• La funzione dell’IPA è quella di definire le vie di
crescita e di sviluppo di un territorio e di generare
l’identità distintiva del territorio stesso.
La bellezza di un luogo è la sua
unicità.
La capacità degli attori locali di
generare un’identità territoriale
distintiva.
DISTINGUERSI PER NON
ESTINGUERSI
COSTRUIRE L’IDENTITA’TERRITORIALE
DISTINTIVA
La bellezza di un luogo è la sua
unicità.
•La capacità di saldare un prodotto
con il suo territorio per vivere e far
vivere un’esperienza ed
un’emozione unica ed irripetibile di
benessere.
•Cosa c’è qui che in nessun’altra
parte del mondo c’è?
L’IDENTITA’ DISTINTIVA DELLA VALLE AGREDO
Gli Ambiti costitutivi del territorio
LA
FABBRICA
La Fabbrica sostenibile del bello e ben fatto
IL MADE IN ITALY
IL PAESAGGIO
Storia, cultura, borghi da vivere, ambiente, valori e stili di
vita, benessere, comunità,
TURISMO
LA TERRA
E I SUOI
PRODOTTI
La valle del gusto, del sano e del buono.
L’AGRO ALIMENTARE
IL BUON
GOVERNO
LOCALE
Istituzioni collaborative. Che rendono il
territorio sicuro, operoso, capace di prendere
in mano il proprio destino (capacitazione)
LA COMUNITA’
Società civile coesa,
collaborativa. ECPNOMIA DEL
DONO
SOSTENIBILITA’
L’impronta ambientale. Un’economia e
uno stile di vita efficiente sotto il profilo
delle risorse, più verde e competitiva
INTELLIGENZA
SMART
E’ un territorio che agisce attivamente per
migliorare la qualità della vita dei propri
cittadini e la competitività delle proprie imprese
INCLUSIVITA’
Comunità attiva nel migliorare il benessere delle persone, delle
famiglie. Un’economia con un alto tasso di occupazione che
favorisce coesione sociale.
L’IDENTITA’ DISTINTIVA DELLA VALLE AGREDO
Le azioni per dare valore agli ambiti costitutivi
COSTRUIRE SVILUPPO
NON C’E’ SVILUPPO SOSTENIBILE
SENZA GOVERNO DELLO SVILUPPO
NON C’E’ GOVERNO DELLO
SVILUPPO
SENZA ISTITUZIONI
LO SVILUPPO ECONOMICO E LA
CRESCITA DI BENESSERE PASSA DAI
TERRITORI
Passa dalla capacità di costruire
reti ravvicinate di
relazioni tra i “facilitatori
dell’innovazione”: Istituzioni,
soggetti produttivi, mondo della
ricerca e comunità.
™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i
diritti sono riservati
40
Le tre priorità di «Europa 2020» si basano sulle
risorse e le potenzialità dell’UE
41
sviluppare un’economia
basata sulla conoscenza e
sulla innovazione
Crescita
inclusiva
Crescita
sostenibile
Crescita
intelligente
promuovere un’economia
con un alto tasso di
occupazione che favorisca la
coesione sociale e
territoriale, anche nelle zone
rurali
promuovere
un’economia più
efficiente sotto il profilo
delle risorse, più verde e
più competitiva
42
Region
i
Enti locali
Parti
economiche
e sociali
Imprese
Cittadini
Associazio
ni Stati
Unione
europea
1. il 3% del PIL deve essere investito in
ricerca e sviluppo
2. il tasso di abbandono scolastico deve
essere inferiore al 10% e almeno il 40%
dei giovani deve essere laureato
3. devono essere raggiunti i seguenti
traguardi in materia di clima/energia:
 riduzione del 20% rispetto al 1990
delle emissioni di gas a effetto serra
 produzione del 20% del totale di
energia da fonti rinnovabili
 riduzione di almeno 20% del
consumo di energia rispetto alle
proiezioni per il 2020
4. il 75% delle persone di età compresa
tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro
5. almeno 20 milioni di persone devono
essere liberate dal rischio di povertà
5 obiettivi concreti
per il 2020
™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono
riservati
I 4 elementi fondamentali di
«Europa 2020»
Una visione economica
di medio termine:
3 priorità
Crescita
intelligente
Crescita
sostenibile
Crescita
inclusiva
L’Unione dell’Innovazione
7 programmi di riforme
[Iniziative faro]
per centrare gli obiettivi
Gioventù in movimento
Agenda digitale europea
Una politica industriale
integrata per l’era della
globalizzazione
Un’Europa efficiente sotto
il profilo delle risorse
Piattaforma europea contro
la povertà
Agenda per nuove
competenze e nuovi posti
di lavoro
Governanceemonitoraggio:semestreeuropeo
1 2 3 4
Il «Programma nazionale di riforma
dell’Italia»: gli obiettivi per il «2020»
43
Crescita
inclusiva
Crescita
sostenibile
Crescita
intelligente
 3% del PIL
 riduzione al 10% il tasso di
abbandono scolastico
 40% di popolazione con istruzione
terziaria
 riduzione del 20% delle
emissioni gas a effetto serra
rispetto al 1990
 produzione del 20% di energia
da fonti rinnovabili
 riduzione del 20% del consumo
energia rispetto proiezioni 2020
 tasso di occupazione: 75%
 almeno 20 milioni di persone
1,53%
15-16%
26-27%
- 13%
17%
- 27,9%
67-69%
2.200.000
persone
5. Riduzione della povertà:
4. Tasso di occupazione:
3. Tasso di riduzione di CO2:
2. Livelli di istruzione:
1. Spese in ricerca e sviluppo:
2010:
1,26%
2011: 18,2%
2011: 20,3%
2010: 10,1%
2011: 61,2%
2010: 14,7
milioni
2010 = 97
(1990=100)
Situazione
IT
Obiettivi
ObiettiviPRIORITA’
™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono
riservati
PERCHE’ IL TERRITORIO SCEGLIE DI STARE
INSIEME?
PER IL GOVERNO DELLE
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
• Costare meno
• Funzionare meglio
• Fare le cose che servono
allo sviluppo
• Fare cose che solo
assieme si riescono a fare
PER ESSERE MOTORI DELLO
SVILUPPO DEL TERRITORIO.
• Per generare l’identità distintiva
del Territorio
• Per contare di più ed essere
protagonisti (definendo le giuste
geometrie territoriali) nelle
politiche metropolitane, in quelle
regionali, nazionali e comunitarie;
• Per affrontare i problemi e le
sfide in partenariato con il
sistema territoriale
LE ENTRATE
CORRENTI 2014
€7.162.599
Trasferimenti
Statali
Contributi
progetto PIAR
Contributi ordinari
dai Comuni federati
Contributi
Regionali
8.500
0,12%
120.000
1,68%
3.353.910,84
46,83%
98.318,51
1,37%
Servizi ai Comuni
e Convenzioni
395.351
5,52 %
Bilancio Corrente 2014
Servizi ai Cittadini
e Introiti diversi
616.519
8,60%
Sanzioni CdS
e regolamenti
2.570.000
35,88%
50,0%
50,0%
PRESTAZIONE DI
SERVIZI
IMPOSTE E
TASSE
PERSONALE
TRASFERIMENTI
39,60%
2.758.830
21,12%
1.471.625
33,95%
2.365.440
2,36%
164.318
ACQUISTO DI BENI 2,27%
157.892
Bilancio Corrente 2014
LE SPESE
CORRENTI PER
INTERVENTI
6.967.599,35
FONDO DI
RISERVA
0,31%
21.944,24
UTILIZZO BENI
TERZI
0,39%
27.500,00
INTERESSI 0,005%
50,00
GRAZIE
e buon lavoro
Non c’è sviluppo sostenibile
senza governo dello sviluppo,
non c’è governo dello sviluppo
senza le Istituzioni
www.fcc.veneto.it

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Gallo lo sviluppo riparte dai territori (m+cp) (1)

  • 1. Luciano Gallo 20 maggio 2014 LO SVILUPPO RIPARTE DAI TERRITORI
  • 2. IL CAMPOSAMPIERESE 11 Comuni 1 Federazione di Comuni 1 Intesa programmatica d’area
  • 3. Abitanti 100.000 Tasso di crescita in 12 anni 23% Popolazione straniera 11,4% Superficie 226 Kmq 441 abitanti per Kmq Il Territorio del Camposampierese 11 Comuni associati in: 1 Federazione di Comuni Progetto: Sana e buona gestione 1 Intesa program. d’area Progetto: Alleanza per lo sviluppo del Camposampierese € 16.161 reddito pro-capite 1 9 10 11 12 13 14 15 16 17 Provincia di Padova Imprese 12.000 Addetti 37.000 1 impresa ogni • 8,5 abitanti • 3 addetti
  • 6. “Nessun vento è favorevole se i marinai non sanno dove andare” (Seneca)
  • 7. DA DOVE PARTIRE? PER COSTRUIRE UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO CAPACE: •di NUTRIRE IL TERRITORIO E IL PIANETA •di GENERARE NUOVE ENERGIE PER LA VITA. VIVIAMO UN PASSAGGIO D’EPOCA
  • 9. I PROBLEMI SI GOVERNANO DAL TERRITORIO CHE LO SVILUPPO RIPARTA DAL TERRITORIO E’ CONSEGUENZA DELLA GLOBALIZZAZIONE
  • 10. I PROBLEMI SI GOVERNANO SUL TERRITORIO •Le economie cercano i territori; •Il welfare passa dai territori. •I Sindaci governano il territorio
  • 11. Siamo consapevoli che l’impresa lavora nel mondo, per questo cerca territori competitivi. L’impresa cerca variabili che solo il territorio può offrire in: 1. Infrastrutture 2. Servizi pubblici e privati 3. Capitale umano, 4. clima sociale LO SVILUPPO RIPARTE DAI TERRITORI
  • 12. L’IMPRESA cerca un sistema politico-istituzionale, finanziario, una comunità che CREDE NELL’IMPRESA LO SVILUPPO RIPARTE DAI TERRITORI
  • 13. LO SVILUPPO PARTE DAI TERRITORI •Il welfare cerca strade locali, dove i diversi soggetti fanno esperienze tra di loro di welfare e creano condizioni per un nuovo modello di welfare locale. •la sfida è costruire strade locali di welfare
  • 14. LO SVILUPPO PARTE DAI TERRITORI I sindaci governano il territorio perché: • Governano il proprio Comune • Governano l’Unione di Comuni • Governeranno le nuove Province • Governeranno le Città metropolitane • Siederanno al Senato delle autonomie
  • 16. LA FIGURA DEL SINDACO Il filo rosso che segue il disegno di legge “Delrio” è la centralità della figura del sindaco: • La figura del sindaco è la classe politica di base del governo locale e quindi anche del nostro ordinamento democratico e costituzionale. • Sui sindaci si appoggia non solo l’amministrazione comunale in senso proprio ma anche l’intera organizzazione territoriale, dall’Unione di comuni, all’area vasta nel caso delle Province ed il governo delle Città metropolitane.
  • 17. In una visione più grande, ciò che emerge è che i sindaci e le città saranno sempre più determinanti nella capacità di risolvere i problemi moderni.
  • 18. Le città sono multiculturali, aperte, partecipative, democratiche, capaci di lavorare insieme, di interagire per risolvere i problemi quotidiani.
  • 19. I sindaci sono considerati affidabili, pragmatici, impegnati a risolvere i problemi, sono “compaesani” perché la città è anche la loro.
  • 20. INNOVAZIONE DI CONFINE I SINDACI E NUOVE FORME DI DEMOCRAZIA Forse si sta affermando un nuovo concetto di democrazia, in una nuova forma più vicina ai cittadini.
  • 21. I SINDACI HANNO IL POTERE DI CONDIZIONARE IL FUTURO SE SONO: costruttori di Alleanze da mettere in campo per costruire un PROPRIO SPAZIO di POSIZIONE in area vasta, in Regione, in Italia, nella grande trasformazione globale in atto nel pianeta e per costruire l’Identità territoriale distintiva
  • 22. VINCE IL NOI COSTRUIRE ALLEANZE •DA SOLI NON SI FA NULLA. IL SINDACO DA SOLO NON BASTA. •I SINDACI INSIEME: • IN FEDERAZIONE DI COMUNI • NEL PARTENARIATO TERRITORIALE •Per collaborare con “altri NOI”
  • 23. • Il NOI con una visione ed un programma • Il NOI capace di costruire: • Agenzie di senso (capaci di generare significati e cultura per cambiare) • Cantieri di valore (capaci di realizzare valore e generare misurazioni per comprendere e rendere conto del valore prodotto) • Centri di competenza (per crescere in mestieri e competenze nuove. Occorre saper COME FARE per sapere COSA FARE Perché i nuovi saperi e intelligenza del fare si compenetrino) VINCE IL NOI COSTRUIRE ALLEANZE
  • 24. COSTRUI RE UN PROPRIO SPAZIO DI POSIZIO NE Uno spazio capace di comprendere, pesare, interrogare in Area vasta, in Regione, in Italia, nella grande trasformazione globale in atto. Uno spazio capace di contenere tre definizioni di luogo: il campanile, la globalità e l’area intermedia dell’area vasta
  • 25. COMUNI Entro il 2014, obbligo per i Comuni sotto i 5.000 abitanti di associare tutte le funzioni fondamentali (3.000 abitanti per la montagna) Forme giuridiche per associare le funzioni sono: • Convenzione • Unione di comuni COSTRUIRE UN PROPRIO SPAZIO DI POSIZIONE DIMENSIONI TERRITORIALI ADEGUATE IN TERRITORI OMOGENEI
  • 26. •I Comuni abbiano almeno 5.000 abitanti. • I Comuni con meno di 5.000 abitanti puntino alla fusione •per uscire dall’obbligatorietà dell’esercizio associato delle funzioni fondamentali comunali. •Per essere liberi di scegliere cosa associare COSTRUIRE DIMENSIONI TERRITORIALI ADEGUATE IN TERRITORI OMOGENEI
  • 27. Le Unioni di Comuni siano Federazioni di Comuni, siano grandi ed omogenee quanto i distretti: •per contare nell’area vasta. •per l’esercizio ottimale delle funzioni distrettuali, •per fare economie di scala COSTRUIRE DIMENSIONI TERRITORIALI ADEGUATE IN TERRITORI OMOGENEI
  • 28. COSA DISTINGUE LA FEDERAZIONE DI COMUNI DA UNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA 1 Tutti i Comuni hanno più di 5.000 abitanti. • I Comuni non sono obbligati ad associare tutte le funzioni fondamentali. • I Comuni sono liberi di mettere assieme le funzioni amministrative che ritengono più opportuno.
  • 29. COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA 2 La tipologia di funzioni associate sono coerenti con le politiche regionali e si sta insieme perché si è più forti. • Sono associate anzitutto le funzioni per le quali la Regione ha il compito di indicare gli ambiti territoriali ottimali ed omogenei (Polizia locale, Protezione civile, Servizi sociali). • Non si è più bravi più si associa. • Si fanno insieme le cose che da soli non si riuscirebbe a fare.
  • 30. COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA 3 Con la Federazione non c’è l’obiettivo della fusione di Comuni. • In questo contesto il Comune è Ente primario e valorizza l’Italia come Repubblica fondata sui Comuni. • Governare le funzioni in Federazione ha come orizzonte la riduzione della spesa, il recupero di efficienza e qualità nell’erogare i servizi unito al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro per le persone, le famiglie e le aziende del territorio.
  • 31. IL BILANCIO CONSOLIDATO 2011 DEGLI 11 COMUNI PIU’ LA FEDERAZIONE Voci I NOSTRI COMUNI MEDIA COMUNI ITALIANI Note Spese correnti per abitante € 422 € 862 -51% della spesa dei comuni italiani. In 10 anni ridotto la spesa del 12,2% Pressione tributaria per abitante € 323 € 505 -36% della media dei comuni italiani. In 10 anni ridotto i tributi del 24%. 100€ in meno per abitante Trasferimenti dallo Stato e dalla Regione per abitante € 44 € 200 -78% della media dei comuni italiani Entrate da servizi e da sanzioni per abitante € 135 € 193 -30% della media dei comuni italiani
  • 32. COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA 4 L’ambito di gestione delle funzioni amministrative coincide con l’ambito di programmazione economico-sociale e con l’ambito urbanistico e paesaggistico.
  • 33. COSADISTINGUE LAFEDERAZIONE DI COMUNI DAUNA UNIONE DI COMUNI ORDINARIA 5 La Federazione è capofila del tavolo di partenariato locale: l’Intesa Programmatica d’Area. • L’IPA è un’alleanza territoriale stabile tra istituzioni, parti economiche e sociali e comunità, il cui ambito territoriale coincide con quello della Federazione dei Comuni. • La funzione dell’IPA è quella di definire le vie di crescita e di sviluppo di un territorio e di generare l’identità distintiva del territorio stesso.
  • 34. La bellezza di un luogo è la sua unicità. La capacità degli attori locali di generare un’identità territoriale distintiva. DISTINGUERSI PER NON ESTINGUERSI COSTRUIRE L’IDENTITA’TERRITORIALE DISTINTIVA
  • 35. La bellezza di un luogo è la sua unicità. •La capacità di saldare un prodotto con il suo territorio per vivere e far vivere un’esperienza ed un’emozione unica ed irripetibile di benessere. •Cosa c’è qui che in nessun’altra parte del mondo c’è?
  • 36. L’IDENTITA’ DISTINTIVA DELLA VALLE AGREDO Gli Ambiti costitutivi del territorio LA FABBRICA La Fabbrica sostenibile del bello e ben fatto IL MADE IN ITALY IL PAESAGGIO Storia, cultura, borghi da vivere, ambiente, valori e stili di vita, benessere, comunità, TURISMO LA TERRA E I SUOI PRODOTTI La valle del gusto, del sano e del buono. L’AGRO ALIMENTARE IL BUON GOVERNO LOCALE Istituzioni collaborative. Che rendono il territorio sicuro, operoso, capace di prendere in mano il proprio destino (capacitazione) LA COMUNITA’ Società civile coesa, collaborativa. ECPNOMIA DEL DONO
  • 37. SOSTENIBILITA’ L’impronta ambientale. Un’economia e uno stile di vita efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e competitiva INTELLIGENZA SMART E’ un territorio che agisce attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e la competitività delle proprie imprese INCLUSIVITA’ Comunità attiva nel migliorare il benessere delle persone, delle famiglie. Un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisce coesione sociale. L’IDENTITA’ DISTINTIVA DELLA VALLE AGREDO Le azioni per dare valore agli ambiti costitutivi
  • 38. COSTRUIRE SVILUPPO NON C’E’ SVILUPPO SOSTENIBILE SENZA GOVERNO DELLO SVILUPPO NON C’E’ GOVERNO DELLO SVILUPPO SENZA ISTITUZIONI
  • 39. LO SVILUPPO ECONOMICO E LA CRESCITA DI BENESSERE PASSA DAI TERRITORI Passa dalla capacità di costruire reti ravvicinate di relazioni tra i “facilitatori dell’innovazione”: Istituzioni, soggetti produttivi, mondo della ricerca e comunità.
  • 40. ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati 40
  • 41. Le tre priorità di «Europa 2020» si basano sulle risorse e le potenzialità dell’UE 41 sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sulla innovazione Crescita inclusiva Crescita sostenibile Crescita intelligente promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale, anche nelle zone rurali promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva
  • 42. 42 Region i Enti locali Parti economiche e sociali Imprese Cittadini Associazio ni Stati Unione europea 1. il 3% del PIL deve essere investito in ricerca e sviluppo 2. il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato 3. devono essere raggiunti i seguenti traguardi in materia di clima/energia:  riduzione del 20% rispetto al 1990 delle emissioni di gas a effetto serra  produzione del 20% del totale di energia da fonti rinnovabili  riduzione di almeno 20% del consumo di energia rispetto alle proiezioni per il 2020 4. il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro 5. almeno 20 milioni di persone devono essere liberate dal rischio di povertà 5 obiettivi concreti per il 2020 ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati I 4 elementi fondamentali di «Europa 2020» Una visione economica di medio termine: 3 priorità Crescita intelligente Crescita sostenibile Crescita inclusiva L’Unione dell’Innovazione 7 programmi di riforme [Iniziative faro] per centrare gli obiettivi Gioventù in movimento Agenda digitale europea Una politica industriale integrata per l’era della globalizzazione Un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse Piattaforma europea contro la povertà Agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro Governanceemonitoraggio:semestreeuropeo 1 2 3 4
  • 43. Il «Programma nazionale di riforma dell’Italia»: gli obiettivi per il «2020» 43 Crescita inclusiva Crescita sostenibile Crescita intelligente  3% del PIL  riduzione al 10% il tasso di abbandono scolastico  40% di popolazione con istruzione terziaria  riduzione del 20% delle emissioni gas a effetto serra rispetto al 1990  produzione del 20% di energia da fonti rinnovabili  riduzione del 20% del consumo energia rispetto proiezioni 2020  tasso di occupazione: 75%  almeno 20 milioni di persone 1,53% 15-16% 26-27% - 13% 17% - 27,9% 67-69% 2.200.000 persone 5. Riduzione della povertà: 4. Tasso di occupazione: 3. Tasso di riduzione di CO2: 2. Livelli di istruzione: 1. Spese in ricerca e sviluppo: 2010: 1,26% 2011: 18,2% 2011: 20,3% 2010: 10,1% 2011: 61,2% 2010: 14,7 milioni 2010 = 97 (1990=100) Situazione IT Obiettivi ObiettiviPRIORITA’ ™ & © 2013 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
  • 44. PERCHE’ IL TERRITORIO SCEGLIE DI STARE INSIEME? PER IL GOVERNO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE • Costare meno • Funzionare meglio • Fare le cose che servono allo sviluppo • Fare cose che solo assieme si riescono a fare PER ESSERE MOTORI DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO. • Per generare l’identità distintiva del Territorio • Per contare di più ed essere protagonisti (definendo le giuste geometrie territoriali) nelle politiche metropolitane, in quelle regionali, nazionali e comunitarie; • Per affrontare i problemi e le sfide in partenariato con il sistema territoriale
  • 45. LE ENTRATE CORRENTI 2014 €7.162.599 Trasferimenti Statali Contributi progetto PIAR Contributi ordinari dai Comuni federati Contributi Regionali 8.500 0,12% 120.000 1,68% 3.353.910,84 46,83% 98.318,51 1,37% Servizi ai Comuni e Convenzioni 395.351 5,52 % Bilancio Corrente 2014 Servizi ai Cittadini e Introiti diversi 616.519 8,60% Sanzioni CdS e regolamenti 2.570.000 35,88% 50,0% 50,0%
  • 46. PRESTAZIONE DI SERVIZI IMPOSTE E TASSE PERSONALE TRASFERIMENTI 39,60% 2.758.830 21,12% 1.471.625 33,95% 2.365.440 2,36% 164.318 ACQUISTO DI BENI 2,27% 157.892 Bilancio Corrente 2014 LE SPESE CORRENTI PER INTERVENTI 6.967.599,35 FONDO DI RISERVA 0,31% 21.944,24 UTILIZZO BENI TERZI 0,39% 27.500,00 INTERESSI 0,005% 50,00
  • 47. GRAZIE e buon lavoro Non c’è sviluppo sostenibile senza governo dello sviluppo, non c’è governo dello sviluppo senza le Istituzioni www.fcc.veneto.it