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1
TESINA
di
TEORIA DELLA FINANZA E FINANZA
AZIENDALE
CORSO DI LAUREA TEM
A.A. 2009/2010
Chiara Federici 590590
Giulia Fiorati 590591
Jlenia Zanovello 590546
2
SOMMARIO
BREVE STORIA DEL GRUPPO 3
ANALISI PER INDICI E STRUTTURA FINANZIARIA 4
ANALISI PER INDICI DI VALUTAZIONE COMPLESSIVA E REDDITIVITA’ 5
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA E POLITICA DEI DIVIDENDI 5
AZIONI 6
IL MERCATO 6
MODELLO DEI FLUSSI DI CASSA SCONTATI 6
DIVIDEND DISCOUNT MODEL 8
ANALISI PER MULTIPLI 8
RENDIMENTO ATTESO DELL’AZIONE ATTRAVERSO CAPM 8
COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE PER PEUGEOT 10
OBBLIGAZIONI 10
CARATTERISTICHE dell’EMITTENTE E DELL’EMISSIONE 10
FLUSSI DI CASSA, PREZZI E RENDIMENTI DELLE OBBLIGAZIONI 11
RISCHIO DI CREDITO 12
FONTI 13
3
BREVE STORIA DEL GRUPPO
PSA Peugeot Citroën (PSA) è una casa automobilistica francese cui appartengono i marchi Peugeot
e Citroën. L'attuale denominazione deriva dalla fusione di Peugeot SA con Citroën SA. Già nel 1974
Peugeot SA acquisì il 38,2% di Citroën e nel 1976 si fuse con la società della famiglia Michelin,
ormai sull'orlo della bancarotta. Nacque così il gruppo PSA Peugeot Citroën. Il nuovo gruppo
ottenne un successo finanziario dal 1976 al 1979, periodo in cui Citroën mise sul mercato due
modelli di assoluto successo mentre Peugeot si dimostrava particolarmente prudente nelle sue
spese. PSA acquisì in pochi anni anche gli stabilimenti di Chrysler Europe, una scelta che ampliò le
possibilità di produzione ma che portarono nel lungo termine a una quantità di perdite, in particolare
nel periodo ’80-’85.
I due marchi mantennero separate le reti di vendita e di assistenza, ma hanno beneficiato e tuttora
beneficiano delle stesse piattaforme produttive e delle stesse tecnologie, nonché delle stesse reti di
distribuzione delle vetture e dei pezzi di ricambio.
Nel corso della sua storia PSA ha stipulato numerosi accordi con diverse case automobilistiche di
fama internazionale.
Uno dei più importanti è l’accordo di collaborazione con Fiat conosciuto come Sevel (Société
Européenne de Véhicules Légers SpA Società Europea di Veicoli Commerciali SpA), posseduta al
50% da Fiat, al 25% da Automobiles Peugeot e al 25% da Automobiles Citroën. Un altro accordo è
stato stipulato tra PSA e Toyota per lo sviluppo e la costruzione di superutilitarie in un impianto di
nuova costruzione, in Repubblica Ceca. Un ulteriore joint-venture esiste tra PSA e BMW,
soprattutto a livello di meccanica.
Il marketing della società si concentra particolarmente nell'espansione dei propri prodotti all'interno
di diversi Paesi in via di recente e rapido sviluppo. Questo ha portato a ingenti investimenti e
accordi in Sud America, Iran e Cina.
Nell’ultimo periodo a seguito della crisi mondiale PSA sta valutando la possibilità di realizzare con
Fiat un nuovo accordo.
4
ANALISI PER INDICI E STRUTTURA FINANZIARIA
2006 2007 2008 2009
INDICI DI VALUTAZIONE
Market-to-book ratio 0,82 0,82 0,21 0,43
P/E 62,75 13,43264249 -10,56521739 -4,623046875
EV 31.717.874.599 34.467.554.522 25.668.512.955 26.258.801.172
INDICI DI REDDITIVITA’
ROE 0,005 0,057 -0,038 -0,102
INDICI DI SOLIDITA’
FINANZIARIA
Indice di liquidità (current ratio) 1,022 1,048 1,033 1,116
Rapporto di indebitamento
(contabili)
1,433 1,552 1,727 1,678
Rapporto di indebitamento (di
mercato)
1,758 1,900 8,282 3,890
indice di copertura degli
interessi
1,329 3,660 -1,070 -2,884
rapporto debito/valore 0,703 0,708 0,905 0,849
ALTRE INFORMAZIONI UTILI
Prezzi azione al 31/12 50,20 51,85 12,15 23,67
EPS diluito 0,80 3,86 -1,15 -5,12
PN (in milioni di euro) 14.106 14.555 13.259 12.447.
Azioni 229.061.247 229.210.309 227.614.235 226.861.055
Capitalizzazione di mercato(in
milioni di euro)
11.498,87 11.884,55 2.765,51 5.369,8
Cassa (in milioni di euro) 6.667. 5.979. 3.230 9.017
Utile/perdita (in milioni di euro) 70 826 -510 -1.274
titoli privi di rischio (in milioni
di euro)
283 254 104 217
attività correnti (in milioni di
euro)
45.477. 46.190 39.774 42.274
passività correnti (in milioni di
euro)
44.515 44.054 38.488 37.872.
debiti finanziari (in milioni di
euro)
27.169 28.816 26.237 30.123
PFN( in milioni di Euro) 20.219 22.583 22.903 20889
EBIT (in milioni di euro) 311 1.120 -367 -1.416
Interessi (in milioni di euro) 234 306 343 491
5
ANALISI PER INDICI DI VALUTAZIONE COMPLESSIVA E REDDITIVITA’
Il Market-to-book ratio( Capitalizzazione di mercato/ PN) negli ultimi anni si attesta su valori
inferiori ad 1: ciò indica che gli investitori ritengono che le attività dell’azienda non siano
estremamente profittevoli e quindi abbiano una debole aspettativa sui flussi di cassa futuri. PSA
Peugeot Citroen può essere definita un gruppo industriale value stock.
Relativamente al P/E( Prezzo azioni/ EPS diluito) possiamo dire che negli anni 2006 e 2007 le
azioni erano sopra-valutate cosa poi confermata dal fatto che nel 2008-2009 le performance
dell’azienda sono risultate scadenti (sebbene occorra tener conto nell’analisi di tali risultati della
crisi mondiale in atto).
Tali performance negative si rispecchiano sul declino del valore degli assets come si vede dal
calcolo dell’enterprise value.
Con la crisi anche il ROE subisce una battuta d’arresto nell’ultimo biennio 2008-2009 portando
l’indice ad un valore negativo nella remunerazione ottenuta dall’impresa sugli investimenti passati
degli azionisti.
ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA E POLITICA DEI DIVIDENDI
Si osservi negli ultimi 4 anni l’andamento dei flussi di cassa della gestione industriale del gruppo
Peugeot Citroen PSA (si rimanda alla valutazione del prezzo delle azioni tramite il modello dei
flussi di cassa scontati):
L’attività operativa è in equilibrio finanziario?in futuro il gruppo sarà in grado di generare valore?
La crisi finanziaria attraversata negli ultimi anni ha colpito il gruppo nel suo complesso: la PFN in
generale è aumentata causando anche un deciso aumento della leva finanziaria (così come si vede
dall’andamento del rapporto di indebitamento a valori di mercato)..
A livello di gestione operativa ha comportato una consistente contrazione dei flussi operativi
caratteristici negli ultimi due anni,2008 e 2009. Da ciò derivano due importanti conseguenze:
• L’incapacità del gruppo di pagare gli oneri finanziari con i soli flussi della gestione
caratteristica
• La riduzione della capacità dell’azienda di investire nel futuro,come si può vedere dai flussi
degli investimenti (Capex).
Allo stesso tempo, Peugeot, sotto raccomandazione del consiglio di gestione del Consiglio di
Sorveglianza, ha deciso di suggerire all’Assemblea degli azionisti di non distribuire i dividendi per
l’anno 2009. Le motivazioni che spingono a questa decisione sono: lo sviluppo del Gruppo e il
rafforzamento della sua situazione di cassa, situazione analoga che ha portato la non distribuzione
del dividendo da parte del Gruppo anche nell’anno 2008, decisione definitivamente presa dalla
AGM il 3 Giugno 2009. Questa situazione ha portato il governo francese nel 2009, a seguito dei
negativi risultati relativi all’anno finanziario 2008, ad aiutare Peugeot con un sostanzioso
finanziamento per ridare respiro all’economia e alle finanze aziendali.
Considerato ciò, ci si spiega il drastico declino del prezzo delle azioni nel biennio 2007-2008.
In ogni caso,non disperiamo: il gruppo nel 2010 sembra offrire delle prospettive di crescita,
attraverso investimenti nei paesi in via di sviluppo e nuove joint venture in Europa, come
testimoniano i risultati ottenuti nel primo trimestre del 2010. Questo ci autorizza a supporre una
crescita dei flussi di cassa operativi in futuro, così come riportati sul modello anche se contenuti
come si nota dal valore attribuito a gFCF ( vedi oltre).
Nel biennio 2008 - 2009 inoltre Peugeot ha proceduto al riacquisto di parte delle azioni sul
mercato,: nel 2008 ha riacquistato 1,6 milioni di azioni ,nel 2009 0,753 milioni di azioni.
6
Peugeot ha preferito il buy back alla distribuzione dei dividendi per cercare di favorire i piccoli
risparmiatori ( effetto clientela). Questi normalmente pagano un’aliquota d’imposta superiore sui
dividendi ricevuti, rispetto all’aliquota d’imposta pagata sui capital gain realizzati con il riacquisto
di azioni.
Ad esempio un piccolo risparmiatore francese che ha investito in questa società pagherebbe
un’aliquota del 16% nel caso di un guadagno in conto capitale derivante dal riacquisto delle
medesime azioni da parte della società, mentre pagherebbe un’aliquota d’imposta del 40,09%1
effettivo nel caso di una redistribuzione di dividendi: c’è una bella differenza!!!!
AZIONI
IL MERCATO
Abbiamo già calcolato la capitalizzazione relativa al 31 dicembre 2009, 5.369 milioni di euro, in
aumento rispetto ai 2.765 milioni di euro al 31-12-2008. Ovviamente il declino della
capitalizzazione è connesso alla crisi economica globale.
2006 2007 2008 2009
prezzi azione al 31/12 50,20 51,85 12,15 23,67
Azioni 229.061.247 229.210.309 227.614.235 226.861.055
Capitalizzazione 11.498.874.599 11.884.554.522 2.765.512.955 5.369.801.172
MODELLO DEI FLUSSI DI CASSA SCONTATI
Alla pagina successiva si presentano i dati relativi allo sviluppo dei flussi di cassa previsti nei
prossimi cinque esercizi, e il valore all’orizzonte di tali flussi di cassa industriali.
Per il calcolo del valore terminale (all’orizzonte) si è supposto un tasso di crescita perpetua gFCF
pari a 0,1%: questo valore contenuto è spiegabile dai dati presentati negli ultimi bilanci che non
sono particolarmente brillanti anche in seguito alla crisi finanziaria mondiale. A ciò si aggiunga il
fatto che tale azienda si trova nella fase di maturità del proprio ciclo di vita, e perciò non presenta
degli ampi margini di crescita:le vendite tendono a livellarsi,restano in vita solamente i prodotti che
sono richiesti dalla clientela o vengono in parte rinnovati spiegando così le spese d’investimento
(capex) per gli anni futuri ( si veda anche sopra).
VN= FCF2014*(1+gFCF)/ (rwacc-gFCF) = 833*(1+0,1%)/(3,84%-0,1%) = 22.307 milioni di €
Le medie calcolate relativamente ai rapporti CCN/Vendite, Immobilizzazioni/Vendite,
Ammortamenti e Svalutazioni/Immobilizzazioni sugli anni 2007, 2008 e 2009 sono servite per
stimare i valori del CCN, Immobilizzazioni e gli Ammortamenti e Svalutazioni negli anni
successivi.
Per rwacc si rimanda al paragrafo relativo “Costo Medio Ponderato del Capitale per Peugeot”.
P = (EV-PFN)/n° azioni = (27.614-20.889)/227= 29,63 €
1
Fonti del Ministero dell’Economia e del Tesoro Francese
7
milioni di euro 2007 2008 2009 exp 2010 exp 2011 exp 2012 exp 2013 exp 2014 Vn
utile/perdita 826 -500 -1627 -489 52 58 62 67
oneri finanziari netti 40 286 519 112 77 15 -14 -33
aliquota societaria 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33%
variazioni scudo fiscale 13 95 173 37 26 5 -5 -11
risultato della gestione industriale 853 -309 -1281 -414 103 68 53 45
ammortamenti e svalutazioni 3.573 3.679 3.206 1.524 1.305 1.308 1.314 1.384
∆ccn 274 1.479 -3.089 2.777 287 10 21 246
Capex 2853 3174 3243 -5876 -1091 14 30 350
FCF 1.299 -1.283 1.771 4.209 2.212 1.353 1.316 833 22.307
Media (gFCF)
Variazione FCF -1,99 -2,38 1,38 -0,47 -0,39 -0,03 -0,37 0,001
Ev (al 01-01-2010) 27.614 4.054 2.052 1.208 1.132 690 18.479
attività correnti 46.190 39.774 42.274
Cassa 5.979 3.230 9.017
attività finanziarie correnti 26.533 23.541 23.346
debiti commerciali -10.571 -8.417 -8.414
fondi correnti 0 0 0
CCN 3.107 4.586 1.497 4.274 4.561 4.571 4.592 4.838
Vendite 58.676 54.356 49.417 50.281 53.659 53.772 54.019 56.914
Immoblizzazioni 14.696 14.105 13.460 7.584 6.493 6.506 6.536 6.887
Media
CCN/vendite 0,053 0,084 0,030 0,085
immob./vendite 0,250 0,259 0,272 0,121
ammort. e svalut./immob. 0,243 0,261 0,238 0,201
Wacc 3,84%
PFN 22.583 22.903 20.889
azioni (in milioni) 229 228 227
P 29,64
8
DIVIDEND DISCOUNT MODEL
exp
2010
exp
2011
exp
2012
exp
2013
exp
2014 …
Dividendi per
azione 1,39 1,775 1,777 1,779 1,780 1,782
rE 0,074369
gDIV 0,001
P0 23,79
Il prezzo qui calcolato è una stima piuttosto arbitraria, in quanto non sappiamo effettivamente se i
managers decideranno di riscattare azioni piuttosto che distribuire dividendi e in che misura. Inoltre,
il tasso di crescita costante dei dividendi gDIV è supposto uguale al tassi di crescita dei FCF.Per re si
rimanda al paragrafo rendimento atteso dall’azione attraverso CAPM.
ANALISI PER MULTIPLI
Abbiamo scelto due concorrenti del settore: Fiat Group e Renault, in quanto comparabili con
l’azienda presa in esame.
Per i dati esposti in maniera integrale, si rimanda al foglio di calcolo “Multipli”. In tale foglio sono
contenuti anche il calcolo di altri multipli, i quali presentano valori non significativi ai fini della
nostra analisi.
I valori risultanti infatti determinano dei livelli di EV verosimilmente troppo bassi o addirittura
negativi, determinando dei prezzi che si discostano troppo dal prezzo determinato dal mercato.
RENDIMENTO ATTESO DELL’AZIONE ATTRAVERSO CAPM
Determinazione del beta:
Avendo identificato il CAC40 come proxy del portafoglio di mercato,per calcolarci il premio per il
rischio dell’azione è necessario determinare il suo beta:
• Primo approccio: supponendo che il beta dell’azione sia costante nel tempo a partire dai
rendimenti storici del titolo e del mercato utilizziamo le correlazioni e le volatilità calcolate
sui rendimenti storici.
Impresa P/PN
Fiat Group 0,001
Renault 0,002
Media di settore anno 2009 0,002
MAX 0,409
MIN -0,409
PSA PEUGEOT CITROЁN
Media 0,002
PN 12.447
P in rapporto al CP 24,894
da cui β = 0,32170491*0,560047933 / 0,241140593=0,747158215
• Secondo approccio:stima del beta come stima del rendimento in eccesso del titolo rispetto al
rendimento in eccesso del portafoglio di mercato.
Consideriamo come orizzonte temporale di investimento 10 anni e prendiamo dunque in
analisi il tasso risk-free corrispondente a ta
anni.
rimane comunque un’arte, più che scienza, studiare il beta.
Dalla regressione otteniamo anche
una misura della performance,aggiustata per il rischio, dei rendimenti storici rispetto a quanto
previsto dal CAPM:la stima e l’intervallo di confidenza mostrano che alfa non si discosta m
zero (α = -0,003033149) e quindi i rendimenti non sono molto diversi da quanto previsto col
CAPM.
Determinazione del tasso privo di rischio:
Si utilizza il tasso d’interesse risk
Rf = 0,03785
Determinazione del premio per il rischio del mercato:
Si utilizza il premio per il rischio del mercato in eccesso sul tasso di interesse risk free,in allegato.
E(RMKT)-Rf = 0.03438
Applicazione del CAPM per il calcolo del rendimento atteso dell’azione
E[R] = re = 0,03785+1,061804716*(0.03438)
circa re = 7,44%
MEDIA
SD(R)
SD(R) Annuale
Rendimento Annuale
Errore Standard
Corr(R,RMkt)
-0,2
-0,15
-0,1
-0,05
0
0,05
0,1
0,15
-0,4 -0,3 -0,2 -0,1
RENDIMENTOINECCESSOAZIONE
PEUGEOT
RENDIMENTO IN ECCESSO CAC40
DIAGRAMMA A PUNTI DEI RENDIMENTI MENSILI
IN ECCESSO DI PEUGEOT RISPETTO AL CAC 40
9
0,32170491*0,560047933 / 0,241140593=0,747158215
stima del beta come stima del rendimento in eccesso del titolo rispetto al
rendimento in eccesso del portafoglio di mercato.
Consideriamo come orizzonte temporale di investimento 10 anni e prendiamo dunque in
free corrispondente a tale orizzonte d’investimento: bund tedeschi a 10
Si rimanda all’allegato per i calcoli
svolti con l’applicativo Microsoft
Excel.
In questo modo otteniamo:
β = 1,061804716
con l’intervallo di confidenza al
95%: [ 0,735851819;
perciò il titolo si muove assieme al
mercato e dunque non amplifica
molto i rischi del mercato. In ogni
caso considerando gli outliers e le
differenze tra futuro e passato
rimane comunque un’arte, più che scienza, studiare il beta.
Dalla regressione otteniamo anche informazioni relative ad alfa o intercetta della regressione,ossia
una misura della performance,aggiustata per il rischio, dei rendimenti storici rispetto a quanto
e l’intervallo di confidenza mostrano che alfa non si discosta m
0,003033149) e quindi i rendimenti non sono molto diversi da quanto previsto col
Determinazione del tasso privo di rischio:
Si utilizza il tasso d’interesse risk-free medio dei bund tedeschi a 10 anni.
e del premio per il rischio del mercato:
Si utilizza il premio per il rischio del mercato in eccesso sul tasso di interesse risk free,in allegato.
Applicazione del CAPM per il calcolo del rendimento atteso dell’azione
0,03785+1,061804716*(0.03438) = 0,074368888
( abbiamo utilizzato il beta ottenuto dal secondo approccio).
RENDIMENTI
MENSILI PEUGEOT
RENDIMENTI
MENSILI CAC 40
-0,001741227
0,092868211
0,321704919
-0,020894726
0,03429386
0,560047933
y = 0,308x - 0,022
R² = 0,327
0 0,1 0,2 0,3
RENDIMENTO IN ECCESSO CAC40
DIAGRAMMA A PUNTI DEI RENDIMENTI MENSILI
IN ECCESSO DI PEUGEOT RISPETTO AL CAC 40
stima del beta come stima del rendimento in eccesso del titolo rispetto al
Consideriamo come orizzonte temporale di investimento 10 anni e prendiamo dunque in
le orizzonte d’investimento: bund tedeschi a 10
Si rimanda all’allegato per i calcoli
svolti con l’applicativo Microsoft
In questo modo otteniamo:
1,061804716
l’intervallo di confidenza al
0,735851819; 1,387757613]
titolo si muove assieme al
mercato e dunque non amplifica
molto i rischi del mercato. In ogni
caso considerando gli outliers e le
differenze tra futuro e passato
informazioni relative ad alfa o intercetta della regressione,ossia
una misura della performance,aggiustata per il rischio, dei rendimenti storici rispetto a quanto
e l’intervallo di confidenza mostrano che alfa non si discosta molto da
0,003033149) e quindi i rendimenti non sono molto diversi da quanto previsto col
Si utilizza il premio per il rischio del mercato in eccesso sul tasso di interesse risk free,in allegato.
( abbiamo utilizzato il beta ottenuto dal secondo approccio).
RENDIMENTI
MENSILI CAC 40
0,00341737
0,049535074
0,241140593
0,041008443
10
COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE PER PEUGEOT
Considerato il prezzo dell’azione al 31-12-2009 di 23,67 € e un numero di azioni in circolazione
pari a 226.861.055 la capitalizzazione di mercato risulta 5.369,8 milioni di euro.
Poiché PFN = 20.889 milioni di euro allora EV = 26.259 milioni di euro.
Dati i seguenti:
D/(D+E) = 0,7955
E/(D+E) = 0,2045
re = 7,44%
rd = costo del capitale determinato come ritorno atteso dell’obbligazione di cui sotto
= 3,785%+0,56%2 = 4,345%
τ = 0,33 = aliquota d’imposta di reddito vigente in Francia.
allora rwacc = 0,2045*7,44% +0,7955*4,345%(1-0,33) = 3,8373%
OBBLIGAZIONI
Il 10 Luglio 2009, Peugeot S.A. ha deliberato per l'emissione di un prestito obbligazionario pari a
750.000.000 €, della durata di 5 anni, tasso cedolare 8,375%, dichiaratamente destinato a rafforzare
la posizione di cassa del Gruppo ed estendere la vita media del suo debito.
CARATTERISTICHE dell’EMITTENTE E DELL’EMISSIONE
L’emittente dell’obbligazione in esame è PEUGEOT S.A., la quale non presenta un GARANTE.
L’obbligazione presa in esame presenta i seguenti dati identificativi:
Denominazione PEUGEOT 8,375% 15.07.2014 EUR
Codice ISIN FR0010780452
Tipologia Obbligazione Corporate
Mercati di negoziazione EuroTLX ed ExtraMOT
Il rating attribuito all’emissione da parte di S&P è BBB-, mentre Moody’s le attribuisce Baa3.
Data di godimento 15/07/2009
Data Stacco Prima Cedola 15/07/2010
Data di scadenza 15/07/2014
Ammontare in circolazione € 750.000.000
Primo prezzo di emissione 99,018%
Modalità di rimborso In un'unica soluzione alla data di scadenza ad
un prezzo pari al 100% del valore nominale.
Regime fiscale per l'investitore privato italiano
Per gli investitori - persone fisiche - residenti in Italia, la ritenuta fiscale è pari al 12.50% applicabile
sia agli interessi, sia all'eventuale guadagno relativo alla vendita/rimborso del titolo.
2
www.bondsonline.com nella tabella Global Corporate Bond spread storici aggiornato alla data 29/12/2006
11
FLUSSI DI CASSA, PREZZI E RENDIMENTI DELLE OBBLIGAZIONI
In data 15/07/2009 il prezzo dato dal mercato era di 990,18 €:
VA numero cedole Tasso Rata valore futuro
-990,18 5 8,625% 83,75 1000
Da qui notiamo che il rendimento a scadenza YTM = 8,625% è maggiore rispetto al tasso cedolare
di 8,375%: infatti l’obbligazione è stata emessa a sconto.
Data la giovane età della nostra obbligazione valutiamo l’effetto del tempo trascorsi (soli) sei mesi
dalla data di emissione,ovvero in data 16/01/2010:
VA numero cedole tasso Rata valore futuro
€ 990,99 4,5 8,625% 83,75 1000
Il prezzo aumenta di 0,081% per effetto del trascorrere del tempo.
Tuttavia dal grafico si desume un prezzo di mercato di circa 111%, ben diverso dal 99,099% appena
calcolato: questo divario è dovuto all’influenza di altri fattori sul prezzo dell’obbligazione in
particolare la variazione dei tassi d’interesse sul mercato 3
e l’inflazione.
All’emissione il premio per il rischio ammontava a
YMT-rf= 8,625% -3,785%= 4,84%
supposto che all’emissione il rischio d’insolvenza fosse considerato nullo( perciò il rendimento
effettivo coincide col rendimento a scadenza).
La duration, ovvero la sensibilità del prezzo dell’obbligazione ad una variazione percentuale del
tasso di interesse, è bassa in quanto la durata del prestito obbligazionario è di soli 5 anni e
contemporaneamente il tasso cedolare è piuttosto elevato.
3
Si rimanda al paragrafo: Rischi del mercato.
12
16/01/2010 06/05/2010
Corso secco 111,00% 110,00%
Rateo maturato 42,45% 67,92%
Cedola 8,375% 8,375%
Giorni dal
15/07/2009 185 296
Corso tel quel 153,45% 177,92%
Prese due date a fini dell’analisi, a mano a mano che ci si avvicina al momento di pagamento della
cedola, il corso tel quel cresce sicuramente in relazione alla crescita del rateo e anche, come il corso
secco, dipende dall’andamento del mercato. In seguito al pagamento della prima cedola in data
15/07/2010 ci si aspetta che il prezzo tel quel scenda eguagliando il corso secco (il rateo si annulla).
RISCHIO DI CREDITO
Essendo una obbligazione emessa da una società, essa è esposta al rischio d’insolvenza, oltre che al
rischio legato alla variazione dei tassi.
Ecco perché il ritorno atteso che ci aspettiamo dall’obbligazione è dato dalla somma del tasso risk
free con un adeguato premio di mercato(0,56%),determinato in relazione al rating dell’emissione
obbligazionaria.
Rendimento atteso = 4,345% = 3,785%+0,56%
• In data 16/01/2010, gli investitori prevedono ritorni incerti dell’obbligazione4
con un 70% di
possibilità che l’obbligazione rimborsi a pieno il suo valore nominale e un 30% di
possibilità che l’emittente sia insolvente e riesca a rimborsare soltanto l’80% del suo valore
nominale:
VF=938=70%*1000+30%*800
VA numero cedole Tasso rata
valore
futuro
€ 1.110,00 4,5 4,35% 83,75 € 938
Come ci si poteva aspettare, quando la probabilità di insolvenza si avvicina a 1 gli investitori
saranno disposti a pagare un prezzo sempre minore per il titolo, cosicchè il rendimento alla
scadenza aumenta. Ovviamente un rendimento a scadenza più alto, come nel caso di insolvenza
certa, non implica che il ritorno atteso percepito dagli obbligazionisti al termine sarà poi più alto.
4
Ciò potrebbe ricondursi ad esempio al fatto che l’emittente dell’obbligazione nel nostro caso non abbia un garante
13
RISCHI DEL MERCATO
Il 2009 ha fornito un chiaro esempio di come il ciclo di mercato e il rischio paese possano
influenzare le case automobilistiche a livello mondiale. PSA Peugeot Citroën per il 2009 ha
mostrato chiaramente i rischi. Nel complesso, il Gruppo è stato colpito dal crollo dei mercati
automobilistici del mondo con un forte impatto sulla redditività aziendale e sul free cash flow,anche
se le condizioni variavano considerevolmente da un paese all’altro.
Per fronteggiare il declino della redditività, il Gruppo sta ampliando e approfondendo le sue
presenza nei mercati in rapida crescita, soprattutto in Cina, America Latina e Russia, dove la
domanda automobilistica è strutturalmente in espansione.
La sua presenza internazionale, tuttavia,espone il gruppo all’instabilità dei tassi di cambio,
influenzando le esportazioni nei mercati all’esterno dell’area UEM. Il Gruppo deve inoltre tenere
conto dei cambiamenti internazionali delle norme fiscali.
Per affrontare al meglio questi rischi,sono sorti negli ultimi anni diverse SBU (Strategic Business
Units) locali per conseguire i massimi risultati in termine di previsione e gestione dei rischi sovra
citati.
FONTI
http://www.borsaitaliana.it/
http://bourse.lesechos.fr/bourse/index.jsp
http://www.daily-bourse.fr/
http://www.psa-peugeot-citroen.com/
http://finance.yahoo.com
http://www.fiatgroup.com
http://www.renault.com

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  • 1. 1 TESINA di TEORIA DELLA FINANZA E FINANZA AZIENDALE CORSO DI LAUREA TEM A.A. 2009/2010 Chiara Federici 590590 Giulia Fiorati 590591 Jlenia Zanovello 590546
  • 2. 2 SOMMARIO BREVE STORIA DEL GRUPPO 3 ANALISI PER INDICI E STRUTTURA FINANZIARIA 4 ANALISI PER INDICI DI VALUTAZIONE COMPLESSIVA E REDDITIVITA’ 5 ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA E POLITICA DEI DIVIDENDI 5 AZIONI 6 IL MERCATO 6 MODELLO DEI FLUSSI DI CASSA SCONTATI 6 DIVIDEND DISCOUNT MODEL 8 ANALISI PER MULTIPLI 8 RENDIMENTO ATTESO DELL’AZIONE ATTRAVERSO CAPM 8 COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE PER PEUGEOT 10 OBBLIGAZIONI 10 CARATTERISTICHE dell’EMITTENTE E DELL’EMISSIONE 10 FLUSSI DI CASSA, PREZZI E RENDIMENTI DELLE OBBLIGAZIONI 11 RISCHIO DI CREDITO 12 FONTI 13
  • 3. 3 BREVE STORIA DEL GRUPPO PSA Peugeot Citroën (PSA) è una casa automobilistica francese cui appartengono i marchi Peugeot e Citroën. L'attuale denominazione deriva dalla fusione di Peugeot SA con Citroën SA. Già nel 1974 Peugeot SA acquisì il 38,2% di Citroën e nel 1976 si fuse con la società della famiglia Michelin, ormai sull'orlo della bancarotta. Nacque così il gruppo PSA Peugeot Citroën. Il nuovo gruppo ottenne un successo finanziario dal 1976 al 1979, periodo in cui Citroën mise sul mercato due modelli di assoluto successo mentre Peugeot si dimostrava particolarmente prudente nelle sue spese. PSA acquisì in pochi anni anche gli stabilimenti di Chrysler Europe, una scelta che ampliò le possibilità di produzione ma che portarono nel lungo termine a una quantità di perdite, in particolare nel periodo ’80-’85. I due marchi mantennero separate le reti di vendita e di assistenza, ma hanno beneficiato e tuttora beneficiano delle stesse piattaforme produttive e delle stesse tecnologie, nonché delle stesse reti di distribuzione delle vetture e dei pezzi di ricambio. Nel corso della sua storia PSA ha stipulato numerosi accordi con diverse case automobilistiche di fama internazionale. Uno dei più importanti è l’accordo di collaborazione con Fiat conosciuto come Sevel (Société Européenne de Véhicules Légers SpA Società Europea di Veicoli Commerciali SpA), posseduta al 50% da Fiat, al 25% da Automobiles Peugeot e al 25% da Automobiles Citroën. Un altro accordo è stato stipulato tra PSA e Toyota per lo sviluppo e la costruzione di superutilitarie in un impianto di nuova costruzione, in Repubblica Ceca. Un ulteriore joint-venture esiste tra PSA e BMW, soprattutto a livello di meccanica. Il marketing della società si concentra particolarmente nell'espansione dei propri prodotti all'interno di diversi Paesi in via di recente e rapido sviluppo. Questo ha portato a ingenti investimenti e accordi in Sud America, Iran e Cina. Nell’ultimo periodo a seguito della crisi mondiale PSA sta valutando la possibilità di realizzare con Fiat un nuovo accordo.
  • 4. 4 ANALISI PER INDICI E STRUTTURA FINANZIARIA 2006 2007 2008 2009 INDICI DI VALUTAZIONE Market-to-book ratio 0,82 0,82 0,21 0,43 P/E 62,75 13,43264249 -10,56521739 -4,623046875 EV 31.717.874.599 34.467.554.522 25.668.512.955 26.258.801.172 INDICI DI REDDITIVITA’ ROE 0,005 0,057 -0,038 -0,102 INDICI DI SOLIDITA’ FINANZIARIA Indice di liquidità (current ratio) 1,022 1,048 1,033 1,116 Rapporto di indebitamento (contabili) 1,433 1,552 1,727 1,678 Rapporto di indebitamento (di mercato) 1,758 1,900 8,282 3,890 indice di copertura degli interessi 1,329 3,660 -1,070 -2,884 rapporto debito/valore 0,703 0,708 0,905 0,849 ALTRE INFORMAZIONI UTILI Prezzi azione al 31/12 50,20 51,85 12,15 23,67 EPS diluito 0,80 3,86 -1,15 -5,12 PN (in milioni di euro) 14.106 14.555 13.259 12.447. Azioni 229.061.247 229.210.309 227.614.235 226.861.055 Capitalizzazione di mercato(in milioni di euro) 11.498,87 11.884,55 2.765,51 5.369,8 Cassa (in milioni di euro) 6.667. 5.979. 3.230 9.017 Utile/perdita (in milioni di euro) 70 826 -510 -1.274 titoli privi di rischio (in milioni di euro) 283 254 104 217 attività correnti (in milioni di euro) 45.477. 46.190 39.774 42.274 passività correnti (in milioni di euro) 44.515 44.054 38.488 37.872. debiti finanziari (in milioni di euro) 27.169 28.816 26.237 30.123 PFN( in milioni di Euro) 20.219 22.583 22.903 20889 EBIT (in milioni di euro) 311 1.120 -367 -1.416 Interessi (in milioni di euro) 234 306 343 491
  • 5. 5 ANALISI PER INDICI DI VALUTAZIONE COMPLESSIVA E REDDITIVITA’ Il Market-to-book ratio( Capitalizzazione di mercato/ PN) negli ultimi anni si attesta su valori inferiori ad 1: ciò indica che gli investitori ritengono che le attività dell’azienda non siano estremamente profittevoli e quindi abbiano una debole aspettativa sui flussi di cassa futuri. PSA Peugeot Citroen può essere definita un gruppo industriale value stock. Relativamente al P/E( Prezzo azioni/ EPS diluito) possiamo dire che negli anni 2006 e 2007 le azioni erano sopra-valutate cosa poi confermata dal fatto che nel 2008-2009 le performance dell’azienda sono risultate scadenti (sebbene occorra tener conto nell’analisi di tali risultati della crisi mondiale in atto). Tali performance negative si rispecchiano sul declino del valore degli assets come si vede dal calcolo dell’enterprise value. Con la crisi anche il ROE subisce una battuta d’arresto nell’ultimo biennio 2008-2009 portando l’indice ad un valore negativo nella remunerazione ottenuta dall’impresa sugli investimenti passati degli azionisti. ANALISI DELLA STRUTTURA FINANZIARIA E POLITICA DEI DIVIDENDI Si osservi negli ultimi 4 anni l’andamento dei flussi di cassa della gestione industriale del gruppo Peugeot Citroen PSA (si rimanda alla valutazione del prezzo delle azioni tramite il modello dei flussi di cassa scontati): L’attività operativa è in equilibrio finanziario?in futuro il gruppo sarà in grado di generare valore? La crisi finanziaria attraversata negli ultimi anni ha colpito il gruppo nel suo complesso: la PFN in generale è aumentata causando anche un deciso aumento della leva finanziaria (così come si vede dall’andamento del rapporto di indebitamento a valori di mercato).. A livello di gestione operativa ha comportato una consistente contrazione dei flussi operativi caratteristici negli ultimi due anni,2008 e 2009. Da ciò derivano due importanti conseguenze: • L’incapacità del gruppo di pagare gli oneri finanziari con i soli flussi della gestione caratteristica • La riduzione della capacità dell’azienda di investire nel futuro,come si può vedere dai flussi degli investimenti (Capex). Allo stesso tempo, Peugeot, sotto raccomandazione del consiglio di gestione del Consiglio di Sorveglianza, ha deciso di suggerire all’Assemblea degli azionisti di non distribuire i dividendi per l’anno 2009. Le motivazioni che spingono a questa decisione sono: lo sviluppo del Gruppo e il rafforzamento della sua situazione di cassa, situazione analoga che ha portato la non distribuzione del dividendo da parte del Gruppo anche nell’anno 2008, decisione definitivamente presa dalla AGM il 3 Giugno 2009. Questa situazione ha portato il governo francese nel 2009, a seguito dei negativi risultati relativi all’anno finanziario 2008, ad aiutare Peugeot con un sostanzioso finanziamento per ridare respiro all’economia e alle finanze aziendali. Considerato ciò, ci si spiega il drastico declino del prezzo delle azioni nel biennio 2007-2008. In ogni caso,non disperiamo: il gruppo nel 2010 sembra offrire delle prospettive di crescita, attraverso investimenti nei paesi in via di sviluppo e nuove joint venture in Europa, come testimoniano i risultati ottenuti nel primo trimestre del 2010. Questo ci autorizza a supporre una crescita dei flussi di cassa operativi in futuro, così come riportati sul modello anche se contenuti come si nota dal valore attribuito a gFCF ( vedi oltre). Nel biennio 2008 - 2009 inoltre Peugeot ha proceduto al riacquisto di parte delle azioni sul mercato,: nel 2008 ha riacquistato 1,6 milioni di azioni ,nel 2009 0,753 milioni di azioni.
  • 6. 6 Peugeot ha preferito il buy back alla distribuzione dei dividendi per cercare di favorire i piccoli risparmiatori ( effetto clientela). Questi normalmente pagano un’aliquota d’imposta superiore sui dividendi ricevuti, rispetto all’aliquota d’imposta pagata sui capital gain realizzati con il riacquisto di azioni. Ad esempio un piccolo risparmiatore francese che ha investito in questa società pagherebbe un’aliquota del 16% nel caso di un guadagno in conto capitale derivante dal riacquisto delle medesime azioni da parte della società, mentre pagherebbe un’aliquota d’imposta del 40,09%1 effettivo nel caso di una redistribuzione di dividendi: c’è una bella differenza!!!! AZIONI IL MERCATO Abbiamo già calcolato la capitalizzazione relativa al 31 dicembre 2009, 5.369 milioni di euro, in aumento rispetto ai 2.765 milioni di euro al 31-12-2008. Ovviamente il declino della capitalizzazione è connesso alla crisi economica globale. 2006 2007 2008 2009 prezzi azione al 31/12 50,20 51,85 12,15 23,67 Azioni 229.061.247 229.210.309 227.614.235 226.861.055 Capitalizzazione 11.498.874.599 11.884.554.522 2.765.512.955 5.369.801.172 MODELLO DEI FLUSSI DI CASSA SCONTATI Alla pagina successiva si presentano i dati relativi allo sviluppo dei flussi di cassa previsti nei prossimi cinque esercizi, e il valore all’orizzonte di tali flussi di cassa industriali. Per il calcolo del valore terminale (all’orizzonte) si è supposto un tasso di crescita perpetua gFCF pari a 0,1%: questo valore contenuto è spiegabile dai dati presentati negli ultimi bilanci che non sono particolarmente brillanti anche in seguito alla crisi finanziaria mondiale. A ciò si aggiunga il fatto che tale azienda si trova nella fase di maturità del proprio ciclo di vita, e perciò non presenta degli ampi margini di crescita:le vendite tendono a livellarsi,restano in vita solamente i prodotti che sono richiesti dalla clientela o vengono in parte rinnovati spiegando così le spese d’investimento (capex) per gli anni futuri ( si veda anche sopra). VN= FCF2014*(1+gFCF)/ (rwacc-gFCF) = 833*(1+0,1%)/(3,84%-0,1%) = 22.307 milioni di € Le medie calcolate relativamente ai rapporti CCN/Vendite, Immobilizzazioni/Vendite, Ammortamenti e Svalutazioni/Immobilizzazioni sugli anni 2007, 2008 e 2009 sono servite per stimare i valori del CCN, Immobilizzazioni e gli Ammortamenti e Svalutazioni negli anni successivi. Per rwacc si rimanda al paragrafo relativo “Costo Medio Ponderato del Capitale per Peugeot”. P = (EV-PFN)/n° azioni = (27.614-20.889)/227= 29,63 € 1 Fonti del Ministero dell’Economia e del Tesoro Francese
  • 7. 7 milioni di euro 2007 2008 2009 exp 2010 exp 2011 exp 2012 exp 2013 exp 2014 Vn utile/perdita 826 -500 -1627 -489 52 58 62 67 oneri finanziari netti 40 286 519 112 77 15 -14 -33 aliquota societaria 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% 33,33% variazioni scudo fiscale 13 95 173 37 26 5 -5 -11 risultato della gestione industriale 853 -309 -1281 -414 103 68 53 45 ammortamenti e svalutazioni 3.573 3.679 3.206 1.524 1.305 1.308 1.314 1.384 ∆ccn 274 1.479 -3.089 2.777 287 10 21 246 Capex 2853 3174 3243 -5876 -1091 14 30 350 FCF 1.299 -1.283 1.771 4.209 2.212 1.353 1.316 833 22.307 Media (gFCF) Variazione FCF -1,99 -2,38 1,38 -0,47 -0,39 -0,03 -0,37 0,001 Ev (al 01-01-2010) 27.614 4.054 2.052 1.208 1.132 690 18.479 attività correnti 46.190 39.774 42.274 Cassa 5.979 3.230 9.017 attività finanziarie correnti 26.533 23.541 23.346 debiti commerciali -10.571 -8.417 -8.414 fondi correnti 0 0 0 CCN 3.107 4.586 1.497 4.274 4.561 4.571 4.592 4.838 Vendite 58.676 54.356 49.417 50.281 53.659 53.772 54.019 56.914 Immoblizzazioni 14.696 14.105 13.460 7.584 6.493 6.506 6.536 6.887 Media CCN/vendite 0,053 0,084 0,030 0,085 immob./vendite 0,250 0,259 0,272 0,121 ammort. e svalut./immob. 0,243 0,261 0,238 0,201 Wacc 3,84% PFN 22.583 22.903 20.889 azioni (in milioni) 229 228 227 P 29,64
  • 8. 8 DIVIDEND DISCOUNT MODEL exp 2010 exp 2011 exp 2012 exp 2013 exp 2014 … Dividendi per azione 1,39 1,775 1,777 1,779 1,780 1,782 rE 0,074369 gDIV 0,001 P0 23,79 Il prezzo qui calcolato è una stima piuttosto arbitraria, in quanto non sappiamo effettivamente se i managers decideranno di riscattare azioni piuttosto che distribuire dividendi e in che misura. Inoltre, il tasso di crescita costante dei dividendi gDIV è supposto uguale al tassi di crescita dei FCF.Per re si rimanda al paragrafo rendimento atteso dall’azione attraverso CAPM. ANALISI PER MULTIPLI Abbiamo scelto due concorrenti del settore: Fiat Group e Renault, in quanto comparabili con l’azienda presa in esame. Per i dati esposti in maniera integrale, si rimanda al foglio di calcolo “Multipli”. In tale foglio sono contenuti anche il calcolo di altri multipli, i quali presentano valori non significativi ai fini della nostra analisi. I valori risultanti infatti determinano dei livelli di EV verosimilmente troppo bassi o addirittura negativi, determinando dei prezzi che si discostano troppo dal prezzo determinato dal mercato. RENDIMENTO ATTESO DELL’AZIONE ATTRAVERSO CAPM Determinazione del beta: Avendo identificato il CAC40 come proxy del portafoglio di mercato,per calcolarci il premio per il rischio dell’azione è necessario determinare il suo beta: • Primo approccio: supponendo che il beta dell’azione sia costante nel tempo a partire dai rendimenti storici del titolo e del mercato utilizziamo le correlazioni e le volatilità calcolate sui rendimenti storici. Impresa P/PN Fiat Group 0,001 Renault 0,002 Media di settore anno 2009 0,002 MAX 0,409 MIN -0,409 PSA PEUGEOT CITROЁN Media 0,002 PN 12.447 P in rapporto al CP 24,894
  • 9. da cui β = 0,32170491*0,560047933 / 0,241140593=0,747158215 • Secondo approccio:stima del beta come stima del rendimento in eccesso del titolo rispetto al rendimento in eccesso del portafoglio di mercato. Consideriamo come orizzonte temporale di investimento 10 anni e prendiamo dunque in analisi il tasso risk-free corrispondente a ta anni. rimane comunque un’arte, più che scienza, studiare il beta. Dalla regressione otteniamo anche una misura della performance,aggiustata per il rischio, dei rendimenti storici rispetto a quanto previsto dal CAPM:la stima e l’intervallo di confidenza mostrano che alfa non si discosta m zero (α = -0,003033149) e quindi i rendimenti non sono molto diversi da quanto previsto col CAPM. Determinazione del tasso privo di rischio: Si utilizza il tasso d’interesse risk Rf = 0,03785 Determinazione del premio per il rischio del mercato: Si utilizza il premio per il rischio del mercato in eccesso sul tasso di interesse risk free,in allegato. E(RMKT)-Rf = 0.03438 Applicazione del CAPM per il calcolo del rendimento atteso dell’azione E[R] = re = 0,03785+1,061804716*(0.03438) circa re = 7,44% MEDIA SD(R) SD(R) Annuale Rendimento Annuale Errore Standard Corr(R,RMkt) -0,2 -0,15 -0,1 -0,05 0 0,05 0,1 0,15 -0,4 -0,3 -0,2 -0,1 RENDIMENTOINECCESSOAZIONE PEUGEOT RENDIMENTO IN ECCESSO CAC40 DIAGRAMMA A PUNTI DEI RENDIMENTI MENSILI IN ECCESSO DI PEUGEOT RISPETTO AL CAC 40 9 0,32170491*0,560047933 / 0,241140593=0,747158215 stima del beta come stima del rendimento in eccesso del titolo rispetto al rendimento in eccesso del portafoglio di mercato. Consideriamo come orizzonte temporale di investimento 10 anni e prendiamo dunque in free corrispondente a tale orizzonte d’investimento: bund tedeschi a 10 Si rimanda all’allegato per i calcoli svolti con l’applicativo Microsoft Excel. In questo modo otteniamo: β = 1,061804716 con l’intervallo di confidenza al 95%: [ 0,735851819; perciò il titolo si muove assieme al mercato e dunque non amplifica molto i rischi del mercato. In ogni caso considerando gli outliers e le differenze tra futuro e passato rimane comunque un’arte, più che scienza, studiare il beta. Dalla regressione otteniamo anche informazioni relative ad alfa o intercetta della regressione,ossia una misura della performance,aggiustata per il rischio, dei rendimenti storici rispetto a quanto e l’intervallo di confidenza mostrano che alfa non si discosta m 0,003033149) e quindi i rendimenti non sono molto diversi da quanto previsto col Determinazione del tasso privo di rischio: Si utilizza il tasso d’interesse risk-free medio dei bund tedeschi a 10 anni. e del premio per il rischio del mercato: Si utilizza il premio per il rischio del mercato in eccesso sul tasso di interesse risk free,in allegato. Applicazione del CAPM per il calcolo del rendimento atteso dell’azione 0,03785+1,061804716*(0.03438) = 0,074368888 ( abbiamo utilizzato il beta ottenuto dal secondo approccio). RENDIMENTI MENSILI PEUGEOT RENDIMENTI MENSILI CAC 40 -0,001741227 0,092868211 0,321704919 -0,020894726 0,03429386 0,560047933 y = 0,308x - 0,022 R² = 0,327 0 0,1 0,2 0,3 RENDIMENTO IN ECCESSO CAC40 DIAGRAMMA A PUNTI DEI RENDIMENTI MENSILI IN ECCESSO DI PEUGEOT RISPETTO AL CAC 40 stima del beta come stima del rendimento in eccesso del titolo rispetto al Consideriamo come orizzonte temporale di investimento 10 anni e prendiamo dunque in le orizzonte d’investimento: bund tedeschi a 10 Si rimanda all’allegato per i calcoli svolti con l’applicativo Microsoft In questo modo otteniamo: 1,061804716 l’intervallo di confidenza al 0,735851819; 1,387757613] titolo si muove assieme al mercato e dunque non amplifica molto i rischi del mercato. In ogni caso considerando gli outliers e le differenze tra futuro e passato informazioni relative ad alfa o intercetta della regressione,ossia una misura della performance,aggiustata per il rischio, dei rendimenti storici rispetto a quanto e l’intervallo di confidenza mostrano che alfa non si discosta molto da 0,003033149) e quindi i rendimenti non sono molto diversi da quanto previsto col Si utilizza il premio per il rischio del mercato in eccesso sul tasso di interesse risk free,in allegato. ( abbiamo utilizzato il beta ottenuto dal secondo approccio). RENDIMENTI MENSILI CAC 40 0,00341737 0,049535074 0,241140593 0,041008443
  • 10. 10 COSTO MEDIO PONDERATO DEL CAPITALE PER PEUGEOT Considerato il prezzo dell’azione al 31-12-2009 di 23,67 € e un numero di azioni in circolazione pari a 226.861.055 la capitalizzazione di mercato risulta 5.369,8 milioni di euro. Poiché PFN = 20.889 milioni di euro allora EV = 26.259 milioni di euro. Dati i seguenti: D/(D+E) = 0,7955 E/(D+E) = 0,2045 re = 7,44% rd = costo del capitale determinato come ritorno atteso dell’obbligazione di cui sotto = 3,785%+0,56%2 = 4,345% τ = 0,33 = aliquota d’imposta di reddito vigente in Francia. allora rwacc = 0,2045*7,44% +0,7955*4,345%(1-0,33) = 3,8373% OBBLIGAZIONI Il 10 Luglio 2009, Peugeot S.A. ha deliberato per l'emissione di un prestito obbligazionario pari a 750.000.000 €, della durata di 5 anni, tasso cedolare 8,375%, dichiaratamente destinato a rafforzare la posizione di cassa del Gruppo ed estendere la vita media del suo debito. CARATTERISTICHE dell’EMITTENTE E DELL’EMISSIONE L’emittente dell’obbligazione in esame è PEUGEOT S.A., la quale non presenta un GARANTE. L’obbligazione presa in esame presenta i seguenti dati identificativi: Denominazione PEUGEOT 8,375% 15.07.2014 EUR Codice ISIN FR0010780452 Tipologia Obbligazione Corporate Mercati di negoziazione EuroTLX ed ExtraMOT Il rating attribuito all’emissione da parte di S&P è BBB-, mentre Moody’s le attribuisce Baa3. Data di godimento 15/07/2009 Data Stacco Prima Cedola 15/07/2010 Data di scadenza 15/07/2014 Ammontare in circolazione € 750.000.000 Primo prezzo di emissione 99,018% Modalità di rimborso In un'unica soluzione alla data di scadenza ad un prezzo pari al 100% del valore nominale. Regime fiscale per l'investitore privato italiano Per gli investitori - persone fisiche - residenti in Italia, la ritenuta fiscale è pari al 12.50% applicabile sia agli interessi, sia all'eventuale guadagno relativo alla vendita/rimborso del titolo. 2 www.bondsonline.com nella tabella Global Corporate Bond spread storici aggiornato alla data 29/12/2006
  • 11. 11 FLUSSI DI CASSA, PREZZI E RENDIMENTI DELLE OBBLIGAZIONI In data 15/07/2009 il prezzo dato dal mercato era di 990,18 €: VA numero cedole Tasso Rata valore futuro -990,18 5 8,625% 83,75 1000 Da qui notiamo che il rendimento a scadenza YTM = 8,625% è maggiore rispetto al tasso cedolare di 8,375%: infatti l’obbligazione è stata emessa a sconto. Data la giovane età della nostra obbligazione valutiamo l’effetto del tempo trascorsi (soli) sei mesi dalla data di emissione,ovvero in data 16/01/2010: VA numero cedole tasso Rata valore futuro € 990,99 4,5 8,625% 83,75 1000 Il prezzo aumenta di 0,081% per effetto del trascorrere del tempo. Tuttavia dal grafico si desume un prezzo di mercato di circa 111%, ben diverso dal 99,099% appena calcolato: questo divario è dovuto all’influenza di altri fattori sul prezzo dell’obbligazione in particolare la variazione dei tassi d’interesse sul mercato 3 e l’inflazione. All’emissione il premio per il rischio ammontava a YMT-rf= 8,625% -3,785%= 4,84% supposto che all’emissione il rischio d’insolvenza fosse considerato nullo( perciò il rendimento effettivo coincide col rendimento a scadenza). La duration, ovvero la sensibilità del prezzo dell’obbligazione ad una variazione percentuale del tasso di interesse, è bassa in quanto la durata del prestito obbligazionario è di soli 5 anni e contemporaneamente il tasso cedolare è piuttosto elevato. 3 Si rimanda al paragrafo: Rischi del mercato.
  • 12. 12 16/01/2010 06/05/2010 Corso secco 111,00% 110,00% Rateo maturato 42,45% 67,92% Cedola 8,375% 8,375% Giorni dal 15/07/2009 185 296 Corso tel quel 153,45% 177,92% Prese due date a fini dell’analisi, a mano a mano che ci si avvicina al momento di pagamento della cedola, il corso tel quel cresce sicuramente in relazione alla crescita del rateo e anche, come il corso secco, dipende dall’andamento del mercato. In seguito al pagamento della prima cedola in data 15/07/2010 ci si aspetta che il prezzo tel quel scenda eguagliando il corso secco (il rateo si annulla). RISCHIO DI CREDITO Essendo una obbligazione emessa da una società, essa è esposta al rischio d’insolvenza, oltre che al rischio legato alla variazione dei tassi. Ecco perché il ritorno atteso che ci aspettiamo dall’obbligazione è dato dalla somma del tasso risk free con un adeguato premio di mercato(0,56%),determinato in relazione al rating dell’emissione obbligazionaria. Rendimento atteso = 4,345% = 3,785%+0,56% • In data 16/01/2010, gli investitori prevedono ritorni incerti dell’obbligazione4 con un 70% di possibilità che l’obbligazione rimborsi a pieno il suo valore nominale e un 30% di possibilità che l’emittente sia insolvente e riesca a rimborsare soltanto l’80% del suo valore nominale: VF=938=70%*1000+30%*800 VA numero cedole Tasso rata valore futuro € 1.110,00 4,5 4,35% 83,75 € 938 Come ci si poteva aspettare, quando la probabilità di insolvenza si avvicina a 1 gli investitori saranno disposti a pagare un prezzo sempre minore per il titolo, cosicchè il rendimento alla scadenza aumenta. Ovviamente un rendimento a scadenza più alto, come nel caso di insolvenza certa, non implica che il ritorno atteso percepito dagli obbligazionisti al termine sarà poi più alto. 4 Ciò potrebbe ricondursi ad esempio al fatto che l’emittente dell’obbligazione nel nostro caso non abbia un garante
  • 13. 13 RISCHI DEL MERCATO Il 2009 ha fornito un chiaro esempio di come il ciclo di mercato e il rischio paese possano influenzare le case automobilistiche a livello mondiale. PSA Peugeot Citroën per il 2009 ha mostrato chiaramente i rischi. Nel complesso, il Gruppo è stato colpito dal crollo dei mercati automobilistici del mondo con un forte impatto sulla redditività aziendale e sul free cash flow,anche se le condizioni variavano considerevolmente da un paese all’altro. Per fronteggiare il declino della redditività, il Gruppo sta ampliando e approfondendo le sue presenza nei mercati in rapida crescita, soprattutto in Cina, America Latina e Russia, dove la domanda automobilistica è strutturalmente in espansione. La sua presenza internazionale, tuttavia,espone il gruppo all’instabilità dei tassi di cambio, influenzando le esportazioni nei mercati all’esterno dell’area UEM. Il Gruppo deve inoltre tenere conto dei cambiamenti internazionali delle norme fiscali. Per affrontare al meglio questi rischi,sono sorti negli ultimi anni diverse SBU (Strategic Business Units) locali per conseguire i massimi risultati in termine di previsione e gestione dei rischi sovra citati. FONTI http://www.borsaitaliana.it/ http://bourse.lesechos.fr/bourse/index.jsp http://www.daily-bourse.fr/ http://www.psa-peugeot-citroen.com/ http://finance.yahoo.com http://www.fiatgroup.com http://www.renault.com