2. Gli oli essenziali
Gli oli essenziali sono prodotti ottenuti per
estrazione a partire da materiale vegetale
aromatico, ricco cioè in "essenze". Le essenze
vengono prodotte dalle piante per molteplici ragioni.
Le ipotesi più forti vogliono che le essenze
svolgano funzione allelopatica, antibiotica e di
attrazione degli impollinatori. Una volta estratti si
presentano come sostanze oleose, liquide, volatili e
profumate come la pianta da cui provengono.
3. Gli oli essenziali possono essere estratti:
1) Per spremitura: - con la spugna
- con la scodella;
- a macchina;
- al tornio;
2) Per distillazione: - diretta
- in corrente di vapore
- a pressione ridotta
3) Per fermentazione;
4) Con i grassi;
5) Con i solventi organici;
4. La distillazione in corrente di vapore è un
particolare processo di distillazione utilizzata nel caso di
sostanze termolabili, cioè che si degradano a temperature
prossime al loro punto di ebollizione, come ad esempio
i composti aromatici naturali. L'aggiunta di acqua o vapore
d'acqua all'interno della colonna di distillazione abbassa il
punto di ebollizione delle sostanze, permettendone la
separazione per distillazione. Se la sola aggiunta di acqua
non è sufficiente ad abbassare abbastanza il punto di
ebollizione, si opera sottovuoto. Il prodotto della distillazione
consiste in una miscela di acqua e composti organici, che
possono essere separati con facilità.
Distillazione in corrente di
vapore
6. Materiale di uso comune:
• Mortaio con pastello;
• Pallone bicollo fondo sferico 250cc;
• Raccordo a T e a L;
• Refrigerante completo di tubi,;
• Beuta di raccolta;
• Imbuto separatore 100cc;
• Pinze e sostegni;
• Spatola;
• Becher 100cc;
7. Materiale di consumo:
1) 15g di bucce di limone;
2) Acqua distillata;
3) Solfato di sodio anidro; 3) Diclorometano;
8. Per l’ estrazione di oli essenziali da vegetali si pesano 15
grammi di vegetale con la bilancia tecnica e si sminuzzano con
il pastello nel mortaio
9. Si pongono nel pallone bicollo
aggiungendo dei coccettini di vetro
(così facendo, si evitano l’
eventuali bolle d’acqua che
potrebbero formarsi) e 125 mL di
acqua distillata.
10. Si monta l’apparecchiatura per la distillazione in corrente di
vapore e si scalda. L’ apparecchiatura si monta mettendo il
pallone bicollo con fondo sferico da 250 mL nel
termomantello. Da un collo del pallone tramite una
guarnizione si inserisce un imbuto separatore da 100 mL e
nell’ altro collo si inserisce un raccordo a T. Nell’ uscita
superiore del raccordo si inserisce un termometro con tappo
smerigliato (max 150°C) mentre nell’ uscita laterale si
incastra un refrigerante completo di tubi. Alla fine del
refrigerante si inserisce il raccordo a L e per ultimo si monta
il becher di raccolta. Un tubo del refrigerante si attacca al
rubinetto e l’altro tubo si lascia nel lavandino.
11. Alla fine del refrigerante si inserisce il raccordo
a L e per ultimo si monta il becher di raccolta.
Un tubo del refrigerante si attacca al rubinetto
e l’altro tubo si lascia nel lavandino.
12. Goccia a goccia si fa cadere l’acqua distillata, circa 150
mL, dall’imbuto separatore, avendo cura di mantenere
costante il volume nel pallone. Si controlla la
temperatura, che non deve superare i 100°C e si
sospende la distillazione quando sono stati almeno
raccolti 15-20 mL di distillato.
13. Si interrompe la
distillazione solo
quando si osserva
che dal refrigerante
gocciola acqua
limpida che si
deposita sul fondo
della beuta di
raccolta.
14. Si lascia raffreddare e si trasferisce il distillato
nell’imbuto separatore mantenuto da pinze attaccate ad
un sostegno in ferro e si estrae tre volte con 10mL
ciascuna di Diclorometano, che essendo più denso
dell’acqua, stratificherà al di sotto dell’acqua, portando
con se l’olio essenziale distillato.
15. Si spilla l’estratto in una
beuta di raccolta e si
aggiunge una spatola di
solfato di sodio anidro
agitando, su una piastra
riscaldante ad una
temperatura intorno ai 40°
perché il diclorometano
evapora a questa
temperatura, allo scopo di
‘’catturare’’ tutto il residuo
di acqua, e si lascia riposare
15 minuti.
16. Si fa decantare la soluzione, si
trasferisce in un becher e si attende
l’evaporazione del solvente passando
poi alla pesata dell’estratto ottenuto
per ottenere il calcolo della resa.