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HERBARIUM
Produced by I D
Secondary
School “G.B.
Mazzoni”
Prato
Italy
Teachers:
De Simone
MariaRita
Seracini
Irene
(Arnica montana L.)
Fam. COMPOSITAE
Habitat
Luoghi prativi in genere erbosi o aridi sassosi.
Caratteristiche botaniche
Descrizione della specie
L’arnica è una pianta erbacea, bienne o perenne, è rizomatosa e lunga 20 – 60 cm; è monoica.
Foglie: semplici, con il lembo ellittico lanceolato; margine sub-denticolato; nervatura parallelinervia
inserzione sul fusto sessile.
Fiori: infiorescenza tipo capolino, colore giallo – aranciato; corolla ligulata e tubulosa; mesi di
fioritura Giugno – Agosto.
Frutto: secco indeiscente, tipo achenio, colore bruno.
Farmacognosia: medicinale.
Parti utilizzate
Capolino fiorale, rizoma e radici, foglie.
Proprietà
Antispasmodiche, calmanti, vulnerarie, revulsive, diaforetiche, abortive.
Le foglie sono usate per le proprietà febbrifughe, e starnutatorie; la tintura in piccole dosi è usata
come sedativo nervoso.
Usi
Farmaceutico. La droga è utilizzata in forma di tintura per applicazioni locali esterne locali nelle
distorsioni, contusioni e ematomi. Può provocare dermatiti allergiche da contatto.
Cosmetico. L’olio è talvolta usato nei profumi e altre preparazioni cosmetiche.
Alimentare. E’ usata come composto aromatico in bevande alcoliche e analcoliche, dessert,
canditi, cibi cotti, budini, ma a basse concentrazioni.
Medicina popolare
Ha un odore fortemente aromatico ed è infatti rifiutata dal bestiame. Le popolazioni montane
apprezzano l’Arnica in sin dai tempi più antichi per la sua particolarità di sanare le ferite. In Francia
i montanari anziani la fumano nella pipa, oppure, polverizzata, la aspirano come tabacco da naso.
Tuttavia l’Arnica è una pianta velenosa se usata interamente e a forti dosi. Occorre quindi la
massima prudenza nella somministrazione di medicamenti a base di questa erba.
(Ocimum basilicum L.)
Fam. Labiatae
Caratteristiche botaniche
Descrizione della specie: erbacea; annua; altezza 10-14cm; monoica.
Foglia:semplice; lembo ovato – lanceolato; margine intero; nervatura
retinervia; inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: infiorescenza tipo spicastro; colore bianco; calice gamosepalo;
corolla gamopetala bilabiata; mesi di fioritura Maggio – Settembre.
Frutto: secco indeiscente, tipo tretachenio, colore bruno.
Farmacognosia
Medicinale e aromatica.
Epoca di raccolta: prima della fioritura.
Parti utilizzate: foglie.
Preparazioni galeniche:olio essenziale; 2 gocce due volte al giorno; infuso al 10%.
Usi
Cosmetico- Il basilico è un ingrediente aromatico fragrante nei profumi, saponi, paste
dentifricie, unguenti per capelli, lavaggi boccali.
Alimentare- è usato come spezia e nel liquore Chartreuse. L’olio e l’oleoresina sono
diffusamente usati come aromatizzanti in molti prodotti alimentari.
Medicina popolare- la droga è impiegata nei raffreddamenti di testa, nella cura delle
verruche e dei vermi intestinali; l’infuso, di sapore gradevole, è antispasmodico e
stomachico; la polvere è ritenuta starnutoria. Il basilico è usato da tempo
immemorabile in Cina come erba medicinale negli spasmi dello stomaco e nei dolori
renali; ne è raccomandato l’uso prima e dopo il parto perché stimola la circolazione
del sangue. La pianta intera è raccomandata contro le morsicature dei serpenti e la
puntura degli insetti.
BELLADONNA
(Atropa belladonna L.)
Famiglia: Solanaceae.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; rizomatosa; altezza 50-200 cm;
velenosa; monoica.
Foglia: semplice: lembo ovato-oblungo; margine intero; nervatura penninervia;
inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: singolo; colore bruno-violetto, calice gamosepala; corolla gamopetala; mesi di
fioritura dal Giugno a Settembre.
Frutto: carnoso, tipo bacca, colore nero-violaceo.
FARMACOCNOSIA: medicinale.
Parti utilizzate: foglie seccate e radici.
Componenti e principi attivi: le foglie e le radici contengono alcaloidi, come
l’atropina e la scopolamina.
USI:
Farmaceutico. Gli estratti e gli alcaloidi isolati si ritrovano in prescrizioni sedative,
antispasmodiche nell’asma bronchiale e pertosse, in preparazioni oftalmiche e
lassative; sono inoltre indicati nel trattamento del morbo di Parkinson, nelle coliche
intestinali, biliari e renali, nella cura del reumatismo muscolare, sciatica e nevralgie.
L’atropina ha effetti sul sistema nervoso centrale (inizialmente stimolanti e poi
depressivi); la scopolamina è un potente ipnotico.
CAMOMILLA ODOROSA
O ROMANA
(ANTHEMIS nobilis)
FAMIGLIA: Compositae
CARATTERISTICHE BOTANICHE
DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea; bienne o perenne; cespugliosa;
altezza 10cm- 40cm; monoica.
FOGLIA: composta; lembo bipennatosetto;
margine dentato; nervatura penninervia;
inserzione sul fusto picciolata le inferiori,
sessile le superiori.
FIORE: infiorescenza tipo capolino; colore
Bianco (ligulati) giallo (tubulosi); corolla
ligulata e tubulosa(est. e int.) nelle forme
coltivate i fiori sono tutti ligulati e femminili;
mesi fioritura Luglio - Agosto.
FRUTTO: secco indeiscente,tipo achenio, colore bruno.
FARMACOGNOSIA: medicinale.
EPOCA DI RACCOLTA: da Giugno a
Settembre.
PARTI UTILIZZATE: infiorescenze da
conservare al riparo della luce e dell’umidità.
PREPARAZIONI GALENICHE:
infuso al 5%0 ( stomachino); linimento
oleoso al 10% in olio di cocco (topico)
USI: è usata per gli stessi scopi della
camomilla comune; da ricordare che la
camomilla romana è emetica a larghe
dosi; i fiori hanno attività stomachica, tonica
digestiva, antispasmodica, sudorifera; sono state dimostrate
attività antitumorale in vitro.
(Colchicum autumnale L.)
Fam. LILIACEAE
Habitat
Luoghi prativi in genere
erbosi o aridi sassosi.
Caratteristiche botaniche
Descrizione della specie: erbacea, bienne o perenne;
bulbosa; altezza 10 – 30 cm; velenosa; monoica.
Foglia: semplice; lembo lanceolato;
margine intero; nervatura parallelinervia;
inserzione sul fusto amplessicaule.
Disposizione delle foglie: basalmente a rosetta
dal centro delle quali si erge il fusto.
Fiore: singolo, di colore roseo – violaceo;
perigonio; mesi di fioritura Agosto – Ottobre.
Frutto: secco, deiscente, tipo capsula, colore verde.
Farmacognosia
Medicinale.
Parti usate
Semi globulosi, molto duri, con
tegumento bruno – rossastro
punteggiato.
Usi
Farmaceutico: usato nei casi di reumatismo,
artrite e durante gli accessi di gotta.
Il colchico entra a far parte di prodotti
omeopatici. I semi sono attualmente
utilizzati per l’estrazione della colchicina.
L’uso come antitumorale è stato abbandonato
per l’alta tossicità degli alcaloidi presenti nella pianta.
Medicina popolare
Si ricorda l’uso come diuretico, sudorifico,
emetico, lassativo, antireumatico.
(Coriandrum sativum L.)
Fam: Umbelliferae.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Descrizione della specie: erbacea; annua; altezza 30-60 cm; monoica.
Foglia: composta; lembo pennatosetto; margine dentato; nervatura penninervia;
inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: infiorescenza tipo ombrello; colore bianco; calice molto ridotto; corolla
dialisepalo; mesi di fioritura Giugno - Luglio
Frutto: secco indeiscente, tipo diachenio, colore marrone chiaro.
FARMACOGNOSIA
Medicinale e aromatica.
Epoca di raccolta: alla maturazione del frutto.
Parte utilizzata: il frutto disseccato. Raramente la pianta intera per l’estrazione
dell’olio essenziale.
Usi
Farmaceutico- L’olio essenziale è usato principalmente come aromatizzante di
preparazioni farmaceutiche; i frutti vengono impiegati per le proprietà aromatiche e
carminative e in preparati lassativi.
Cosmetico- L’olio essenziale è un componente aromatico di saponi, creme, lozioni e
profumi e serve per aromatizzare il tabacco.
Medicina popolare- I frutti, normalmente impiegati sotto forma di infuso sono
aromatici, carminativi, stomachici, antispasmodici. Nella medicina cinese sono usati
nelle dissenterie come decotti e per colluttori contro il mal di denti. La pianta intera
agisce contro la nausea e il morbillo.
(Digitalis purpurea L.)
Fam: Scrophulariaceae.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; altezza 80-150 cm; velenosa;
monoica.
Foglia: semplice; lembo ovato-oblungo; margine crenulato-dentato; nervatura
penninervia-retinervia; inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: infiorescenza tipo racemo terminale; colore porpora; calice gamosepalo 5-
lobato; corolla gamopetala; mesi di fioritura Maggio - Luglio
Frutto: secco deiscente, tipo capsula, colore bruno.
FARMACOGNOSIA
Medicinale
Epoca di raccolta: agosto.
Parte utilizzata: foglie.
Usi
Farmaceutico- I glucosidi della digitale entrano nella composizione di specialità
medicinali elettive sul cuore in cui rallentano il ritmo aumentando il tono di
inibizione vagale e riguardano in genere l’insufficienza del miocardio, aritmie da
fibrillazione, insufficienze di origine valvolare e comparsa di edemi asistolie e
iposistolie, ecc. Tali glucosidi tendono ad accumularsi per cui necessita una
posologia intermittente. A dosi elevate si manifestano fenomeni tossici quali vomito,
diarrea, disturbi della vista, amnesia, vertigini.
Medicina popolare- Le foglie hanno proprietà sedative, tonico-cardiache, diuretiche
con indicazioni nelle oligurie, edemi idropisie, tachicardie.
(Artemisia dracunculus L.)
FAMIGLIA: Compositae
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; cespugliosa; altezza 30-120 cm;
monoica.
Foglia: semplice; lembo lanceolato-acuminato; margine intero; nervatura
penninervia; inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: infiorescenza tipo capolino; colore gialliccio; corolla tubulosa; mesi di
fioritura da Luglio ad Ottobre.
Frutto: secco, indeiscente, tipo achenio, colore bruno scuro
FARMACOGNOSIA
Medicinale e aromatica.
Epoca di raccolta: durante l’estate.
Parti utilizzate: sommità aeree.
Preparazioni galeniche: infuso all’1%; polvere (usata come spezia).
USI
Cosmetico: l’olio essenziale è un componente aromatico di saponi, creme, lozioni,
profumi.
Alimentare: le foglie possono essere come erba domestica; il dragoncello è un
ingrediente aromatico di bevande analcoliche, caramelle, condimenti, salse; l’olio
essenziale entra nella preparazione di liquori, desserts, cibi cotti, gelatine, budini.
Medicina popolare: la droga è usata come stomachico, diuretico, aromatico,
carminativo, antiscorbutico, emmenagogo, vermifugo; è riportata anche la sua azione
ipnotica e l’uso contro i tumori.
ERBA VIPERINA
(Echium vulgare L.)
Fam. – Boraginaceae
Habitat: zone selvatiche aride
dalla zona marittima alla zona
sub-montana di tutta la Sicilia
e la Sardegna.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Fiore: a forma di imbuto.
Foglia: stretta,lineare.
Disposizione delle foglie sulla pianta:
alterne, inserite una ad
una a diverse altezze sul fusto.
Fioritura: Aprile-Luglio.
Parti usate: le sommità fiorite.
Proprietà: sudorifere, emollienti,
pettorali, diuretiche, depurative.
Componenti principali: due
alcaloidi, la cinoglossina
e la consolicina.
Usi: (espettorante) .
L’infuso ed il
decotto ottenuti con gr. 50 di
sommità fiorite in 500 gr. di acqua
sono utili nelle affezioni bronchiali.
Le stesse preparazioni servono
quando si voglia avere una blanda
azione diuretica.
Medicina popolare: il nome volgare
di questa pianta è legato alla forma dei suoi
fiori che ricordano vagamente la bocca
di un serpente nell’atto di mordere. Secondo
la teoria della “segnatura”, gli antichi
pensavano che dovesse servire contro
il veleno della vipera, appunto perché
il “segno”, l’ “indicazione” terapeutica
che la pianta forniva a chi la osservava
era una bocca spalancata di vipera.
Queste proprietà in realtà risultarono
inesistenti. Attualmente è impiegata soltanto
come emolliente pettorale, sudorifera ,
diuretica e depurativa. Ha pressappoco
la stesse virtù medicinali della Boragine.
Cresce in luoghi selvatici e coltivati di
tutta la penisola e delle isole maggiori.
Famiglia: Scrofulariaceae
HABITAT: prati e pascoli dell’Italia settentrionale e centrale fino a 2000m. E’
pianta semiparassita poiché, per sopravvivere, deve ricavare il suo nutrimento
da altre erbe sulle quali aderisce con le sue radici.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Fiore: fiori di forma irregolare a due labbra.
Foglia: foglia semplice con margine più o meno inciso o formante dei lobi.
Disposizione delle foglie: opposte; due foglie inserite nello stesso piano, una
opposta all’altra.
PARTI USATE: La pianta intera da essiccare rapidamente.
PROPRIETÀ: astringenti, antinfiammatori degli occhi e del naso, aperitive,
digestive.
Componenti principali: olio essenziale, tannino, un glucoside, un pigmento non
bene identificato.
USO
cosmetico: l’eufrasia, infusa nell’acqua del bagno, è utile per le pelli sensibili
agli agenti atmosferici o facilmente arrossabili.
MEDICINA POPOLARE
La parola greca “euphrasia” significa “gaiezza”, “benessere” e probabilmente
venne associata dagli antichi a questa pianta per i suoi benefici effetti salutari.
Si diceva infatti che l’Eufrasia rafforzasse la vista e correggesse la miopia;
certamente sono riconosciute le proprietà antinfiammatorie per la zona
oculare e decongestionanti per le palpebre.
GIAGGIOLO, IRIS
( Iris fiorentina, I. pallida, I. germanica)
Famiglia: Iridaceae
Caratteristiche botaniche:
Descrizione della specie: erbacea; bienne e perenne; rizomatosa; altezza 50-80 cm; monoica.
Foglia: semplice; lembo ensiforme; margine intero; nervatura parallelinervia; inserzione sul fusto guainante.
Fiore: singolo; colore violaceo-azzurro (bianco) perigonio; mesi di fioritura da aprile a giugno.
Frutto: secco deiscente; tipo capsula loculicida, colore bruno.
Farmacognosia: medicinale e aromatica (profumeria).
Epoca di raccolta: dopo la fioritura
Parti utilizzate: rizoma.
Usi:
Farmaceutico e cosmetico. Il rizoma è un correttivo dell’odore e del sapore; polverizzato viene impiegato per
polveri aspersorie (talco) e ciprie.
E’ indicato nelle forme catarrali dell’apparato respiratorio e tosse.
Entra nella composizione di paste dentifricie e polveri da toilette e, in pastiglie, contro l’alito cattivo. L’essenza
è un fissativo di certi profumi
o vi entra come componente aromatico in combinazione con la violetta.
Alimentare. Il rizoma è usato per aromatizzare liquori, dolci.
i semi, arrostiti, sostituiscono, come surrogato, il caffè.
Medicina popolare. La droga ha azione aromatica, diuretica e lassativa; come espettorante viene usata nei
catarri respiratori e tossi e nelle diarree nei bambini. La medicina popolare ritiene utile dare il rizoma
essiccato ai bambini come masticarlo in fase di dentizione; il rizoma messo negli armadi profuma la biancheria.
(Lilium croceum)
Famiglia: Liliaceae
HABITAT : prati e boschi della zona submontana e montana delle Alpi e
degli Appennini.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Foglia : stretta, aghiforme, lineare, lanceolata, spatolata.
Fiore : singoli a 4 o 5 petali, a volte di più, non saldati tra loro.
Fioritura : giugno-luglio.
PARTI UTILIZZATE : i bulbi e i fiori.
PROPRIETÀ : emollienti, vulnerarie, emmenagoghe.
COMPONENTI PRINCIPALI : mucillagine, gomma, un alcaloide, la scillina,
antociani (i coloranti dei fiori).
USI: ferite. Si utilizza la tintura ottenuta mettendo a macerare per una
settimana qualche manciata di petali secchi in 100 gr. di acquavite. Il
liquido filtrato si conserva in una bottiglia con il tappo smerigliato, si
utilizza sulle ferite che vengono così disinfettate e protette dagli agenti
esterni, sostituendosi al cerotto.
Sotto la denominazione generica di “Giglio” si accomunano molte specie
di Lilium, sia quelle appartenenti alla flora spontanea italiana, sia quelle
provenienti dalla coltivazione. Il Giglio bianco è l’ unica specie non
spontanea in Italia, ma si è naturalizzata abbondantemente sul nostro
territorio, in seguito alla coltivazione; il Giglio martagone e il Giglio rosso
o di S. Giovanni sono invece due bellissime specie nostrane presenti
nelle zone prative e boscose montane delle Alpi e degli Appennini, i cui
fiori si affermano per la vistosità delle loro forme e dei loro colori.
Nella medicina popolare vengono impiegati i bulbi ed i petali di tutte e
tre le specie, poiché hanno proprietà emollienti e rinfrescanti. I petali,
per le mucillagini che contengono, possono essere impiegati come
medicamento vulnerario, contro le contusioni, le piaghe superficiali e le
punture di insetti.
(Linum usitatissimum L.)
Fam. Linaceae
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Descrizione della specie: erbacea annua o bienne; altezza 40-100 cm; monoica.
Foglia: semplice; lembo lanceolato; margine intero; nervatura penninervia; inserzione sul fusto
picciolata.
Fiore: singolo; colore azzurro; calice dialisepalo; corolla dialipetala; mesi di fioritura Marzo –
Agosto.
Frutto: secco e deiscente, tipo capsula, colore nocciola (marrone chiaro)
Farmacognosia
Medicinale
Epoca di raccolta: dopo la completa caduta delle foglie.
Parte utilizzata: seme.
Preparazioni galeniche: polvere (cataplasma); infuso al 3 % (gargarismi e catartico); semi interi
(lassativo)
Usi
Farmaceutico- i semi per la presenza delle mucillagini, sono utilizzati come lassativi ed emollienti
nelle stipsi, nelle infiammazioni delle vie digerenti (gastriti, enteriti), nelle infiammazioni delle vie
urinarie (cistiti, blenorragia, pieliti); l’impiego più diffuso però è quello dei cataplasmi risolventi ed
emollienti nelle tossi catarrali. Per la presenza di acidi grassi insaturi l’olio di lino ha proprietà
vitaminiche F. Le fibre di lino servono per fare i fili chirurgici.
Medicina popolare- i semi sono impiegati per le loro proprietà antispasmodiche, lassative e, per uso
esterno, nelle infezioni cutanee quali dermatosi, eczemi, scottature, pruriti, foruncoli, ascessi. L’olio
è emolliente, lassativo; si usa anche nelle bronchiti croniche, tubercolosi ecc.
Altri usi- l’olio di lino, per le proprietà siccative, è utilizzato nelle vernici e per la fabbricazione del
Linoleum.
I residui dell’estrazione dell’olio servono nell’alimentazione del bestiame.
.
( GLYCYRRHIZA GLABRA L.)
FAMIGLIA: LEGUMINOSAE
CARATTERISTICHE BOTANICHE
DESCRIZIONE DELLA SPECIE: ERBACEA; BIENNE O PERENNE, STOLONIFERA,
ALTEZZA 40-100 CM , MONOICA.
FOGLIA: COMPOSTA, IMPARIPENNATA, LEMBO OVALE-ELLITTICO, MARGINE
INTERO, NERVATURA PENNINERVIA, INSERZIONE SUL FUSTO PICCIOLATA.
FIORE: INFIORESCENZA TIPO RACEMO, COLORE AZZURRO-VIOLACEO, CALICE
GAMOSEPALO, COROLLA GAMOPETALA PAPILIONACEA, MESI DI FIORITURA
GIUGNO- LUGLIO.
FRUTTO: SECCO DEISCENTE, TIPO LEGUME, COLORE MARRONE .
FARMACOGNOSIA: MEDICINALE.
PARTI UTILIZATE: RADICI E STOLONI SECCATI.
USI
FARMACEUTICO: GLI ESTRATTI DI LIQURIZIA SONO INGREDIENTI DI SCIROPPI PER
LA TOSSE, PRODOTTI LASSATIVI, ANTIFUMO E COME AGENTI AROMATICI
CORRETIVI DEL SAPORE .
ALIMENTARE: L’USO PIU’ NOTO DELLA LIQUIRIZIA, DEI SUOI ESTRATTI E DEI SALI
AMMONICI DELLA GLICIRIZZINA E’ NELLA PREPARAZIONE DELLE CARAMELLE; E’
ANCHE USATA NELLE BEVANDE ALCOLICHE (CERTI TIPI DI BIRRA) E
ANALCOLICHE, DESSERTS, CIBI COTTI ,GELATINE E BUDINI.
MEDICINA POPOLARE: E’ COMUNEMENTE USATA COME EDULCORANTE,
ESPETTORANTE, ANTITOSSE E DOLCE LASSATIVO.
IN CINA E’ TRADIZIONALMENTE USATA NEL TRATTAMENTO DI ULCERA GASTRICA
E DUODENALE, MAL DI GOLA, MALARIA, DOLORI ADDOMINALI, INSONNIA,
TUBERCOLOSI, ULCERE. È RIFERITO ANCHE L’USO NEL TRATTAMENTO DEL
CANCRO.
(Humulus lupulus L.)
Fam: Cannabinaceae
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; altezza fino a 6 m; dioica.
Foglia: semplice; lembo palmato lobato; margine dentato; nervatura penninervia; inserzione
sul fusto picciolata.
Fiore: infiorescenza tipo pannocchia(m.), amento(f.); colore giallo-verdastro; perigonio; mesi
di fioritura Giugno-Settembre.
Frutto: secco, indeiscente, tipo achenio, colore bruno.
FARMACOGNOSIA
Medicinale e aromatica (nella fabbricazione della birra).
Epoca di raccolta: all’inizio della maturazione dei coni.
Parte utilizzata: i coni dei fiori femminili.
Preparazioni galeniche: infuso all’1%.
USI
Farmaceutico- gli estratti sono impiegati come amari e stomachici nelle dispepsie e atonie
gastriche; in pillole come sedativo e anafrodisiaco. Gli estratti alcolici trovano uso clinico nel
trattamento di forme contagiose di lebbra, tubercolosi polmonari, dissenterie di origine
batterica.
Cosmetico- gli estratti si usano in creme e lozioni per la pelle, specialmente in Europa per la
proprietà emolliente.
Alimentare- il luppolo viene impiegato principalmente nella produzione della birra per il
sapore amaro che deriva dai prodotti di ossidazione dell’humulone. Gli estratti e l’olio sono
anche usati come componenti aromatici in bevande analcoliche, desserts, canditi, cibi cotti,
gelatine, budini.
Medicina popolare- la droga viene usata come diuretico e calmante nel trattamento delle
diarree di origine nervosa, insonnia, irrequietezza, crampi intestinali, scarso appetito. Si
impiega in forma di infuso. La medicina cinese lo utilizza nelle tubercolosi polmonari e nelle
cistiti. È riferito l’uso come antineoplastico.
Altri usi- sono state sperimentate le attività antimicrobiche degli estratti e, in recenti studi, lo
proprietà estrogeniche. Il polline può causare forme allergiche nell’uomo (dermatiti da
contatto).
(Malva sylvestris L.)
FAMIGLIA: Malvaceae
DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea; annua; altezza 30-100cm.; monoica.
FOGLIA: semplice; lembo cordato rotondo; margine dentellato-crenato; nervatura
palminervia; inserzione sul fusto picciolata.
FIORE: singolo; colore roseo violaceo; calice gamosepalo; corolla dialipetalo; mesi
di fioritura Giugno-Agosto.
FRUTTO: secco indeiscente, tipo schizocarpo, colore giallo bruno.
FARMACOGNOSIA: medicinale
PARTI UTILIZZATE: fiore seccato e foglie.
PREPARAZIONI GALENICHE: infuso e decotto.
COMPONENTI E PRINCIPI ATTIVI: mucillagini di foglie e fiori.
USI
Farmaceutico- Le mucillagini si impiegano per prodotti emollienti usati nelle tossi e
bronchiti; esternamente nelle infiammazioni della pelle e delle mucose.
Cosmetico- Gli estratti della pianta entrano nella composizione di prodotti emollienti
e idratanti.
Medicina popolare (foglie e fiori). La droga e la mucillagine si usano come sedativo
ed emolliente nei catarri cronici, per colluttori e gargarismi nelle malattie
infiammatorie della bocca e delle vie aeree superiori, per lavaggi oculari nelle comuni
congiuntiviti; è usata contro i foruncoli, le varici infiammate, le flebiti.
ALTRI USI
Le foglie talvolta sostituiscono il tè.
(Melissa officinalis)
FAMIGLIA : Labiatae
CARATTERISTICHE BOTANICHE
DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea, bienne o perenne, cespugliosa, altezza
20-80 cm, monoica.
FOGLIA: semplice, lembo ovato-ellittco, margine dentatocrenato, nervatura
penninervia-reticolata; inserzione sul fusto picciolata.
FIORE: infiorescenza tipo spicastro; colore bianco, calice tubuloso, corolla
gamopetalata bilabiata, mesi di fioritura Giugno-Luglio.
FARMACOGNOSIA : medicinale e aromatica.
EPOCA DI RACCOLTA: prima della fioritura.
PARTE UTILIZZATA: steli con foglie dissecate a mazzi.
USI:
Cosmetico: l’olio essenziale è spesso usato come componente in profumi.
Alimentare: gli estratti aromatici e l’olio essenziale sono impiegati in bevande
alcoliche quali amari e vermouth, caramelle, cibi cotti, gelatine e budini.
Medicina popolare: la pianta, i suoi estratti e l’olio volatile hanno attività
carminativa, diaforetica, antispasmodica, stomachica e sono usati nei disturbi
nervosi quali insonnia e crampi, nel mal di testa e di denti, per ulcere, tumori,
punture di insetti.
(Mentha piperita L.)
Fam. Labiatae
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Descrizione della specie: La menta è una pianta erbacea perenne; stolonifera; altezza
50-60cm; monoica.
Foglia: è di tipo semplice; lembo ovato-ellittico; margine seghettato; nervatura penninervia;
inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: in infiorescenza è tipo spicastro; colore rosato; calice tubuloso; corolla gamopetala
bilabiata.
Frutto: è secco indeiscente, tipo tetrachenio, colore bruno.
FARMACOGNOSIA
Medicinale e aromatica.
Parti utilizzate: foglie seccate.
USI
Farmaceutico - L’olio essenziale è impiegato come agente aromatizzante, carminativo,
antisettico e anestetico locale in raffreddori e tossi sotto forma di pastiglie, sciroppi,
linimenti, compresse.
Cosmetico - L’olio è un componente aromatico di dentifrici, saponi, creme, lozioni,
profumi.
Alimentare - L’olio è usato come aromatizzante di chewing-gum, caramelle e cioccolate,
prodotti alimentari, bevande alcoliche (liquori) e analcoliche, desserts, cibi, cotti, gelatine,
budini, frutti trattati, salse dolci; anche le foglie e gli estratti trovano gli stessi impieghi.
Medicina popolare - La droga, gli estratti e l’olio sono utilizzati come aromatici,
stomachici, stimolanti, antisettici, anestetici locali, antispasmodici nel trattamento di
indigestioni, nausee, diarree, raffreddori, mal di denti, crampi; in Cina la droga è usata per
lenire il mal di orecchi e nel trattamento di tumori e piaghe.
Altri usi - L’olio e il mentolo sono usati anche per aromatizzare il tabacco.
FAMIGLIA: ORCHIDACEAE
HABITAT: Pascoli magri e terreni umidi di tutta Italia. Fino a 2000 m.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
FORMA DEI FIORI: fiori di forma irregolare a due labbra.
FORMA DELLE FOGLIE: stretta, lanceolata.
DISPOSIZIONE DELLE FOGLIE: le foglie sono disposte basalmente a rosetta, dal
centro della quale si erge il fusto.
PARTI USATE: i bulbi da conservarsi dopo averli sbollentati e ripuliti dalla pellicola
esterna.
COMPONENTI PRINCIPALI: mucillagini, amido, protidi, lipidi, sali minerali, cumarina.
PREPARAZIONI: SALEP: è la farina ottenuta macinando finemente i tuberi delle
orchidee. A 50 gr. di acqua bollente si aggiunge 1 gr. di salep. Si mescola fino ad
ottenere una densa gelatina. Si può somministrare a cucchiaini prima dei pasti come
ricostituente alimentare.
Le nostre orchidee si affermano per la bizzarria delle loro spighe fiorali multicolori,
composte da numerosi fiori irregolarmente foggiati, che ricordano spesso la figura di
insetti, calabroni ed api. Questa particolarità ha una funzione importantissima nella
riproduzione delle singole specie: gli insetti, infatti, attratti da queste forme
particolari, si posano volentieri e frequentemente sui fiori, per succhiare il nettare;
nel loro movimento determinano il distacco del polline, raccolto in due passerelle
globose, che inevitabilmente si posa sul dorso dell’insetto visitatore. Nelle successive
visite dell’insetto su altre specie di orchidee, il polline così “trasportato”, viene a
contatto con gli elementi femminili del nuovo fiore, determinandone la fecondazione.
(Origanum vulgare L.)
Famiglia: Labiatae.
Caratteristiche Botaniche
Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; rizomatosa; altezza
20-80 cm; monoica.
Foglia: semplice; lembo ovato- lanceolato; margine intero; nervatura
penninervia; inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: infiorescenza tipo spicastro; colore roseo; calice gamosepalo;
corolla gamopetala; mesi di fioritura Luglio – Settembre.
Frutto: secco, tipo di tetrachenio, colore bruno.
Parte utilizzata: foglie e fiori.
Farmacognosia: medicinale e aromatica.
Usi.
Farmaceutico e cosmetico - L’olio essenziale entra nella formula di alcune
specialità pettorali e antisettiche; fra le diverse essenze l’olio di origano
possiede il maggior potere antisettico. L’olio è anche usato in profumeria.
Alimentare - L’origano europeo è molto usato come ingrediente nelle
pizze; entra nella composizione di bevande alcoliche, cibi cotti, prodotti a
base di carne, condimenti salse, grassi, oli.
Medicina popolare - L’essenza è efficace nelle affezioni broncopolmonari
quali tossi, raffreddori, influenze, bronchiti, ecc…; è attiva nella
disinfezione di piaghe, ulcere e in eczemi, pruriti, dermatosi, psoriasi,
ecc… L’infuso della pianta è antispasmodico; l’essenza può essere
impiegata per via esterna contro i dolori reumatici. La droga ha anche
attività stimolante, carminativa, diaforetica, tonico-nervina. In Cina
l’origano è usato contro il vomito e la diarrea.
(Urtica dioica L.)
Fam. URTICACEAE
Habitat
Comune nelle zone incolte,
lungo le strade di campagna,
vicino a vecchi ruderi, nella zona
marittima fino a quella alpina.
Caratteristiche botaniche
Forma dei fiori: piccolissimi raccolti in spighette di colore giallo.
Forma delle foglie: larga.
Disposizione delle foglie: foglie inserite nello stesso piano,
una opposta all’altra.
Descrizione della specie
L’ortica è una pianta comunissima e riconoscibile
non tanto per i suoi caratteri botanici quanto
per l’azione irritante che provoca quando viene
a contatto con la pelle. La sua naturale difesa è
costituita da una sostanza “urticante” presente
sulle foglie e sui piccioli e contenuta nei
peli di cui è ricoperta; basta un decimo di
milligrammo di questo principio chimico per
produrre l’irritazione cutanea. Le sue virtù
terapeutiche erano note già nell’antichità
e ancora oggi gode di una buona fiducia
nelle preparazioni erboristiche. È emostatica,
diuretica e depurativa, cura la caduta dei capelli
ed è usata anche in veterinaria. Dal punto
di vista botanico non è molto appariscente.
I suoi fiori sono piccolissimi e
sono raccolti in spighette di colore giallo.
Proprietà
Emostatiche, diuretiche, depurative. Contro la caduta dei capelli.
Parti usate
Le foglie e gli steli da raccogliere primavera
e da far seccare all’ombra, ma all’aria aperta.
Usi
Succo (Emostatico): il succo di ortica ottenuto per spremitura della pianta fresca serve per
arrestare le emorragie, soprattutto del naso.
Decotto (Caduta dei capelli): il liquido filtrato e raffreddato è usato per frizioni sul cuoio capelluto.
Decotto (Depurativo): se ne bevono 2-3 bicchierini al giorno.
( Papaver Somniferum)
Famiglia: Papaveraceae
CARATTERISTICHE BOTANICHE
DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea; annua; altezza 30-120cm; velenosa; monoica.
FOGLIA: foglia semplice; lembo oblungo; margine
situato-dentato, ondulato; nervatura penninervia;
inserzione sul fusto amplessicaule.
FIORE: singolo; colore bianco-violaceo; calice dialisepalo,
caduco; corolla dialipetala; mesi di fioritura Maggio - Luglio.
FRUTTO: secco, deiscente, tipo capsula, colore
marrone chiaro.
FARMACOGNOSIA: medicinale. Dal latice ottenuto per incisione delle capsule immature si
ricava l’oppio; contiene alcaloidi: morfina, codeina, tebaina, papaverina, noscapina, narcotina
e altre.
PARTE UTILIZZATA: frutti senza semi, latice della
capsula, semi.
USI
FARMACEUTICO: l’oppio, per la presenza della morfina, è indicato come narcotico-
analgesico. La codeina è un antitussivo, la papaverina uno spasmolitico, la noscapina a deboli
dosi ha azione antitosse. Si ricorda l’uso dell’olio di semi come opacizzante in radiologia.
MEDICIANA POPOLARE. Le capsule sono utilizzate per sedare i dolori, tumori, nevralgie,
ansietà nervose, diarree.
ALIMENTARE. I semi sono impiegati nell’alimentazione dell’uomo (es. biscotti) e degli
animali; l’olio estratto dai semi è usato nell’alimentazione umana.
ALTRI USI.
L’olio e impiegato nell’industria e nelle vernici.
( Saponaria officinalis. L)
FAM. Caryophillaceae
HABITAT: lungo i fiumi e i fossati con abbondanti fioriture, nei luoghi
erbosi a terreno sabbioso della zona sub-montana e montana della
penisola e nelle isole.
CARATTERISTICHE BOTANICHE
Foglie: lanceolate, opposte (inserite nello stesso piano, una opposta all’atra)
Fiori: singoli a 4 o 5 petali, a volte di più, non saldati tra loro; fioritura da
Giugno ad Agosto.
Parti usate: le radici da raccogliere in Ottobre e da seccare all’aria aperto.
Le foglie.
PROPRIETÀ: diuretiche, sudorifere, depurative, toniche e riattivatrice delle
funzioni del fegato.
Componenti principali: forti quantità di saponine, una resina molle,
mucillagini.
PREPARAZIONI:
- sciroppo (depurativo); - cataplasma (eruzioni della pelle).
MEDICINA POPOLARE: in virtù della grande quantità di saponine, la radice
Saponaria veniva usata come detersivo. Si otteneva facendo bollire per 3
minuti 30 gr. di radice in 3 litri d’acqua
Fam. Valerianaceae
Caratteristiche botaniche
Descrizione della specie: erbacea, bienne o perenne, rizomatosa, altezza 60-150
cm, monoica.
Foglia: composta imparipennata; lembo lanceolato, margine dentato, nervatura
penninervia, inserzione sul fusto picciolata.
Fiore: infiorescenza tipo corimbo; colore bianco-roseo, corolla tubulosa-
imbutiforme; mesi di fioritura maggio-luglio.
Frutto: secco, indeiscente, tipo achenio, colore bruno.
Farmacognosia: Medicinale.
Parti utilizzate: radici e stoloni sotterranei seccati.
Preparazioni galeniche: tintura in alcool a 95°, estratto molle, estratto secco.
Usi.
Farmaceutico e Cosmetico – La valeriana è impiegata (estratto fluido e tintura)
come sedativo nelle forme non gravi di isterismo, nell’angoscia dei nevrastenici, in
tutti i casi di eretismo nervoso, sensoriale e celebrale, insonnia, ipocondriaci,
coliche intestinali.
Alimentare. Gli estratti e gli oli essenziali di valeriana sono usati come
componenti aromatici in molti prodotti alimentari, bevande alcoliche e analcoliche,
dessert, cibi cotti, budini e caramelle.
La valeriana è un ingrediente di certe tisane.
Medicina popolare
La radice di valeriana fresca o essiccata è usata in forma di tè o infusione come
antispasmodico, carminativo, stomachico e sedativo nei casi di emicrania,
insonnia, isterismo, nevrastenia, stanchezza, crampi di stomaco che causano
vomito. E’ anche noto per via esterna l’uso nel trattamento delle piaghe o
foruncoli.
In Cina è impiegata nel trattamento del mal di schiena in forma cronica e nelle
difficoltà mestruali, in forma di decotto o infusione alcolica.
(Viola tricolor)
FAMIGLIA: Violaceae
HABITAT:
comune nei campi coltivati e nelle zone incolte della zona submontana e montana di tutta Italia.
Meno frequente in quella meridionale.
PARTI USATE:
le radici, le foglie e i fiori da raccogliere in piena fioritura e da far essiccare all’ombra ma all’aria
aperta.
PROPRIETA’:
diuretiche, sudorifere, tossifughe, espettoranti.
PRINCIPI ATTIVI:
un olio essenziale, un glucoside contenente salicilato di metile, mucillagini, tannini.
FORMA DELLE FOGLIE:
le foglie hanno una forma stretta e lanceolata.
DISPOSIZIONE DELLE FOGLIE:
sono inserite una ad una a diverse altezze sul fusto.
FORMA DEI FIORI:
fiori singoli, a quattro o cinque petali, a volte di più, non saldati tra loro.
USO INTERNO:
infuso per tosse, irritazione delle vie respiratorie: gr. 2 di fiori in 100 ml. di acqua bollente. Due o
tre tazze al giorno, zuccherate con miele.
USO ESTERNO:
decotto per contusioni e scottature: gr. 5 di fiori in 100 ml di acqua, far bollire per circa 5 minuti,
filtrare, fare lavaggi e applicare compresse di garza imbevute di decotto sulla zona interessata.
La Viola tricolor, insieme alla Viola odorata, è la maggiormente diffusa e quindi le più usata nella
medicina popolare.
Le Viole sono anche conosciute per il delicato profumo e quindi sono sfruttate dall’industria per
l’estrazione di essenze da destinare alla cosmesi.
(Crocus sativus L.)
FAMIGLIA : IRIDACEAE
CARATTERISTICHE BOTANICHE
DESCRIZIONE DELLA SPECIE: ERBACEA; BIENNE O PERENNE; BULBOSA;
ALTEZZA 10-30 CM; MONOICA.
FOGLIA: SEMPLICE; LEMBO LINEARE; MARGINE INTERO; NERVATURA
PARALLELINERVIA; INSERZIONE SUL PUNTO SESSILE.
FIORE: SECCO; COLORE VIOLACEO; PERIGONIO, MESI DI FIORITURA
SETTEMBRE – NOVEMBRE.
FRUTTO: SECCO, DEISCENTE, TIPO CAPSULA, COLORE BRUNO.
FARMACOGNOSIA: MEDICINALE E AROMATICA.
EPOCA DI RACCOLTA : IN PIENA FIORITURA.
PARTE UTILIZATA: STIGMI .
PREPARAZZIONE GALENICHE: POLVERE; INFUSO 5/1000; TINTURA IN
ALCOOL A 80° 1% .
USI
COSMETICO: GLI ESTRATTI SONO IMPIEGATI COME COMPONENTI
AROMATICI NEI PROFUMI SPECIALMENTE DI TIPO ORIENTALE.
ALIMENTARE: LO ZAFFERANO È USATO COME AGENTE AROMATICO E COME
SOSTANZA COLORANTE (GIALLA); E’ CONSIDERATA UNA SPEZIA DOMESTICA
SPECIALMENTE NELLA CUCINA SPAGNOLA E FRANCESE. LO ZAFFERANO E I
SUOI ESTRATTI VENGONO UTILIZZATI NELLE BEVANDE ALCOLICHE E
ANALCOLICHE, CANDITI, CIBI COTTI.
MEDICINA POPOLARE: E’ USATO PER LE PROPIETA SEDATIVE,
DIAFORETICHE, ANTISPASMODICHE, EMMENAGOGHE, ESPETTORANTI E
AFRODISIACHE; SI RICORDA ANCHE L’ IMPIEGO NELLE TOSSI, GAS NELLO
STOMACO, INSONNIE. NELLA MEDICINA CINESE E’ UTILIZZATO NEI CASI DI
DEPRESSIONE, DIFFICOLTA’ MESTRUALI. E’ BEN NOTO L’USO CONTRO IL
CANCRO. AD ALTE DOSI E UN NARCOTICO CON PROPIETA’ TOSSICHE .
GLOSSARIO
Antinevralgico:
Attenua il dolore di un nervo, in tutto il
suo decorso, e delle terminazioni nervose.
Piante utili: Valeriana.
Antispasmodico:
Diminuisce le contrazioni violente di uno
o più muscoli, attenuandone l’eccitabilità;
in tal senso esercita anche un’ azione
sedativa sul sistema nervoso.
Piante utili: Arnica, Basilico, Belladonna,
Camomilla, Coriandolo, Lino, Melissa,
Menta, Origano, Zafferano.
Antinfiammatorio:
Combatte infiammazioni varie. Si possono
distinguere infiammazioni a carattere della
cute, dell’apparato boccale, delle vie
respiratorie, dell’apparato digerente, delle
vie urinarie.
Piante utili: Eufrasia, Malva.
Aperitivo:
Stimola l’appetito, combatte l’anoressia,
cioè la perdita o la diminuzione
dell’appetito. Le piante che esercitano tali
funzioni contengono sostanze amare che
esercitano un’azione eccitante sulle
funzioni digestive.
Piante utili: Basilico, Camomilla,
Coriandolo, Dragoncello, Eufrasia,
Luppolo, Melissa, Menta, Zafferano
Antireumatico:
Combatte il reumatismo, cioè
l’infiammazione che interessa le
articolazioni scheletriche del nostro corpo.
Piante utili: Colchico, Origano.
Aromatico:
Correttivo di sapore e di odore.
L’aroma particolare delle sostanze
indeterminate piante è sfruttato
nell’industria farmaceutica, in liquoreria
ed in profumeria.
Piante utili: Arnica, Basilico, Coriandolo,
Dragoncello, Giaggiolo, Liquirizia,
Luppolo, Menta, Melissa, Origano,
Zafferano.
Antiscorbutico:
Si usa contro lo scorbuto, malattia dovuta a
mancanza di vitamina C.
Piante utili: Dragoncello.
Antisettico:
Disinfetta parti dove ci sono infezione
varie in atto.
Piante utili: Menta, Origano.
Astringente:
Produce una vasocostrizione e, di
conseguenza, la diminuzione di qualsiasi
secrezione. Con le piante si possono avere
azioni astringenti a carico della cute, in
caso di ustioni e di piccole emorragie, a
carico delle vie aeree superiori (naso, gola)
sull’ apparato intestinale, sulle vene
varicose.
Piante utili: Eufrasia.
Balsamico: v. Emolliente. Diuretico:
Cardiotonico:
Regola il ritmo cardiaco.
Piante utili: Digitale, Mughetto.
Carminativo:
Favorisce l’eliminazione dall’intestino dei
gas sviluppatisi in modo eccessivo.
Piante utili: Coriandolo, Dragoncello,
Melissa, Menta, Origano.
Facilita l’escrezione di urina attraverso i
reni. Le piante diuretiche possono agire o
aumentando la quantità di urina escreta
dal rene, o combattendo la ritenzione di
urina dovuta ad alterazioni provocate da
affezioni infiammatorie. In questo
secondo caso si parla di piante
disinfettanti (antisettiche) delle vie
urinarie.
Piante utili: Camomilla, Colchico,
Digitale, Dragoncello, Erba viperina,
Giaggiolo, Luppolo, Ortica, Saponaria,
Viola.
Depurativo:
Favorisce l’eliminazione di sostanze
tossiche dall’organismo. Le piante
depurative hanno azioni blandamente
lassative e diuretiche (v. relative voci); in
tal modo aumentando l’espulsione di
prodotti del metabolismo, si eliminano di
conseguenza a anche le tossine dal nostro
organismo.
Piante utili: Erba viperina, Ortica,
Saponaria.
Emetico:
Favorisce il vomito.
Piante utili: Camomilla, Colchico.
Emmenagogo:
Favorisce o regolarizza il flusso mestruale.
Piante utili: Dragoncello, Giglio,
Zafferano.
Diaforetico: v. digestivo.
Digestivo:
Eccitante delle secrezioni digestive. Le
piante digestive sono capaci di far
aumentare o facilitare la secrezione
salivare, gastrica, intestinale ed epatica.
Piante utili: Camomilla, Eufrasia, Menta.
Emolliente:
Agisce sulle mucose infiammate
diminuendone la tensione. Le piante
emollienti, per l’alto contenuto di sostanze
mucillaginose, lubrificano le mucose
respiratorie diminuendo il senso di
bruciore e di congestione e attenuano, di
conseguenza, la secrezione catarrale e
indirettamente lo stimolo della tosse.
Piante utili: Erba viperina, Giglio, Lino,
Malva.
Emostatico:
Frena le emorragie sanguigne.
Le piante emostatiche agiscono
coagulando il sangue che fuoriesce dai
tessuti.
Piante utili: Ortica.
Spasmolitico: v. Antispasmodico.
Stomachico: v. Aperitivo.
Espettorante:
Fluidifica le secrezioni dei bronchi,
facilitandone l’eliminazione.
Piante utili: Erba viperina, Giaggiolo,
Liquirizia, Malva, Viola.
Lassativo:
Agisce lubrificando le feci, facilita lo
scorrimento lungo il tubo intestinale
aumentando i movimenti peristaltici
dell’intestino favorendo di conseguenza il
Sudorifero:
Favorisce l’eliminazione del sudore. Le
piante sudorifere agiscono come
coadiuvanti nelle malattie febbrili, nelle
infreddature, nelle infiammazioni delle
vie respiratorie, provocando una
sudorazione benefica che elimina le
tossine e facilita la decongestione delle
mucose infiammate.
Piante utili: Arnica, Camomilla, Colchico,
Erba viperina, Melissa, Origano,
Saponaria, Viola, Zafferano.
deflusso degli escrementi dall’intestino
tenue e crasso.
Piante utili: Belladonna, Colchico,
Giaggiolo, Lino, Liquirizia, Malva.
Revulsivo:
Tonico:
Eccita le funzioni digestive invogliando al
cibo e migliora la digestione delle
sostanze ingerite.
Piante utili: Camomilla, Zafferano.
Produce una vasodilatazione locale
(rossore) che favorisce la risoluzione di
fatti infiammatori. Le piante revulsive si
adoperano soprattutto per combattere
dolori reumatici e artritici e nelle terapie di
contusioni, ematomi e gonfiori della pelle.
Piante utili: Arnica, Menta.
Vermifugo:
Utile all’eliminazione dei vermi parassiti
intestinali.
Piante utili: Basilico, Dragoncello.
Sedativo:
Agisce sul sistema nervoso, nei casi di
eccitazione e di ansia, favorendo anche il
sonno.
Piante utili: Camomilla, Digitale,
Luppolo, Malva, Menta, Mughetto,
Valeriana, Zafferano.
Vulnerario:
Favorisce la cicatrizzazione delle piaghe
superficiali, ferite ed escoriazioni leggere.
Le piante vulnerarie determinano
un’azione astringente e antinfiammatoria.
Piante utili: Arnica, Camomilla, Giglio,
Lino.

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  • 1.
  • 2. HERBARIUM Produced by I D Secondary School “G.B. Mazzoni” Prato Italy Teachers: De Simone MariaRita Seracini Irene
  • 3.
  • 4. (Arnica montana L.) Fam. COMPOSITAE Habitat Luoghi prativi in genere erbosi o aridi sassosi. Caratteristiche botaniche Descrizione della specie L’arnica è una pianta erbacea, bienne o perenne, è rizomatosa e lunga 20 – 60 cm; è monoica. Foglie: semplici, con il lembo ellittico lanceolato; margine sub-denticolato; nervatura parallelinervia inserzione sul fusto sessile. Fiori: infiorescenza tipo capolino, colore giallo – aranciato; corolla ligulata e tubulosa; mesi di fioritura Giugno – Agosto. Frutto: secco indeiscente, tipo achenio, colore bruno. Farmacognosia: medicinale. Parti utilizzate Capolino fiorale, rizoma e radici, foglie. Proprietà Antispasmodiche, calmanti, vulnerarie, revulsive, diaforetiche, abortive. Le foglie sono usate per le proprietà febbrifughe, e starnutatorie; la tintura in piccole dosi è usata come sedativo nervoso. Usi Farmaceutico. La droga è utilizzata in forma di tintura per applicazioni locali esterne locali nelle distorsioni, contusioni e ematomi. Può provocare dermatiti allergiche da contatto. Cosmetico. L’olio è talvolta usato nei profumi e altre preparazioni cosmetiche. Alimentare. E’ usata come composto aromatico in bevande alcoliche e analcoliche, dessert, canditi, cibi cotti, budini, ma a basse concentrazioni. Medicina popolare Ha un odore fortemente aromatico ed è infatti rifiutata dal bestiame. Le popolazioni montane apprezzano l’Arnica in sin dai tempi più antichi per la sua particolarità di sanare le ferite. In Francia i montanari anziani la fumano nella pipa, oppure, polverizzata, la aspirano come tabacco da naso. Tuttavia l’Arnica è una pianta velenosa se usata interamente e a forti dosi. Occorre quindi la massima prudenza nella somministrazione di medicamenti a base di questa erba.
  • 5.
  • 6. (Ocimum basilicum L.) Fam. Labiatae Caratteristiche botaniche Descrizione della specie: erbacea; annua; altezza 10-14cm; monoica. Foglia:semplice; lembo ovato – lanceolato; margine intero; nervatura retinervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: infiorescenza tipo spicastro; colore bianco; calice gamosepalo; corolla gamopetala bilabiata; mesi di fioritura Maggio – Settembre. Frutto: secco indeiscente, tipo tretachenio, colore bruno. Farmacognosia Medicinale e aromatica. Epoca di raccolta: prima della fioritura. Parti utilizzate: foglie. Preparazioni galeniche:olio essenziale; 2 gocce due volte al giorno; infuso al 10%. Usi Cosmetico- Il basilico è un ingrediente aromatico fragrante nei profumi, saponi, paste dentifricie, unguenti per capelli, lavaggi boccali. Alimentare- è usato come spezia e nel liquore Chartreuse. L’olio e l’oleoresina sono diffusamente usati come aromatizzanti in molti prodotti alimentari. Medicina popolare- la droga è impiegata nei raffreddamenti di testa, nella cura delle verruche e dei vermi intestinali; l’infuso, di sapore gradevole, è antispasmodico e stomachico; la polvere è ritenuta starnutoria. Il basilico è usato da tempo immemorabile in Cina come erba medicinale negli spasmi dello stomaco e nei dolori renali; ne è raccomandato l’uso prima e dopo il parto perché stimola la circolazione del sangue. La pianta intera è raccomandata contro le morsicature dei serpenti e la puntura degli insetti.
  • 7.
  • 8. BELLADONNA (Atropa belladonna L.) Famiglia: Solanaceae. CARATTERISTICHE BOTANICHE Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; rizomatosa; altezza 50-200 cm; velenosa; monoica. Foglia: semplice: lembo ovato-oblungo; margine intero; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: singolo; colore bruno-violetto, calice gamosepala; corolla gamopetala; mesi di fioritura dal Giugno a Settembre. Frutto: carnoso, tipo bacca, colore nero-violaceo. FARMACOCNOSIA: medicinale. Parti utilizzate: foglie seccate e radici. Componenti e principi attivi: le foglie e le radici contengono alcaloidi, come l’atropina e la scopolamina. USI: Farmaceutico. Gli estratti e gli alcaloidi isolati si ritrovano in prescrizioni sedative, antispasmodiche nell’asma bronchiale e pertosse, in preparazioni oftalmiche e lassative; sono inoltre indicati nel trattamento del morbo di Parkinson, nelle coliche intestinali, biliari e renali, nella cura del reumatismo muscolare, sciatica e nevralgie. L’atropina ha effetti sul sistema nervoso centrale (inizialmente stimolanti e poi depressivi); la scopolamina è un potente ipnotico.
  • 9.
  • 10. CAMOMILLA ODOROSA O ROMANA (ANTHEMIS nobilis) FAMIGLIA: Compositae CARATTERISTICHE BOTANICHE DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea; bienne o perenne; cespugliosa; altezza 10cm- 40cm; monoica. FOGLIA: composta; lembo bipennatosetto; margine dentato; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata le inferiori, sessile le superiori. FIORE: infiorescenza tipo capolino; colore Bianco (ligulati) giallo (tubulosi); corolla ligulata e tubulosa(est. e int.) nelle forme coltivate i fiori sono tutti ligulati e femminili; mesi fioritura Luglio - Agosto. FRUTTO: secco indeiscente,tipo achenio, colore bruno. FARMACOGNOSIA: medicinale. EPOCA DI RACCOLTA: da Giugno a Settembre. PARTI UTILIZZATE: infiorescenze da conservare al riparo della luce e dell’umidità. PREPARAZIONI GALENICHE: infuso al 5%0 ( stomachino); linimento oleoso al 10% in olio di cocco (topico) USI: è usata per gli stessi scopi della camomilla comune; da ricordare che la camomilla romana è emetica a larghe dosi; i fiori hanno attività stomachica, tonica digestiva, antispasmodica, sudorifera; sono state dimostrate attività antitumorale in vitro.
  • 11.
  • 12. (Colchicum autumnale L.) Fam. LILIACEAE Habitat Luoghi prativi in genere erbosi o aridi sassosi. Caratteristiche botaniche Descrizione della specie: erbacea, bienne o perenne; bulbosa; altezza 10 – 30 cm; velenosa; monoica. Foglia: semplice; lembo lanceolato; margine intero; nervatura parallelinervia; inserzione sul fusto amplessicaule. Disposizione delle foglie: basalmente a rosetta dal centro delle quali si erge il fusto. Fiore: singolo, di colore roseo – violaceo; perigonio; mesi di fioritura Agosto – Ottobre. Frutto: secco, deiscente, tipo capsula, colore verde. Farmacognosia Medicinale. Parti usate Semi globulosi, molto duri, con tegumento bruno – rossastro punteggiato. Usi Farmaceutico: usato nei casi di reumatismo, artrite e durante gli accessi di gotta. Il colchico entra a far parte di prodotti omeopatici. I semi sono attualmente utilizzati per l’estrazione della colchicina. L’uso come antitumorale è stato abbandonato per l’alta tossicità degli alcaloidi presenti nella pianta. Medicina popolare Si ricorda l’uso come diuretico, sudorifico, emetico, lassativo, antireumatico.
  • 13.
  • 14. (Coriandrum sativum L.) Fam: Umbelliferae. CARATTERISTICHE BOTANICHE Descrizione della specie: erbacea; annua; altezza 30-60 cm; monoica. Foglia: composta; lembo pennatosetto; margine dentato; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: infiorescenza tipo ombrello; colore bianco; calice molto ridotto; corolla dialisepalo; mesi di fioritura Giugno - Luglio Frutto: secco indeiscente, tipo diachenio, colore marrone chiaro. FARMACOGNOSIA Medicinale e aromatica. Epoca di raccolta: alla maturazione del frutto. Parte utilizzata: il frutto disseccato. Raramente la pianta intera per l’estrazione dell’olio essenziale. Usi Farmaceutico- L’olio essenziale è usato principalmente come aromatizzante di preparazioni farmaceutiche; i frutti vengono impiegati per le proprietà aromatiche e carminative e in preparati lassativi. Cosmetico- L’olio essenziale è un componente aromatico di saponi, creme, lozioni e profumi e serve per aromatizzare il tabacco. Medicina popolare- I frutti, normalmente impiegati sotto forma di infuso sono aromatici, carminativi, stomachici, antispasmodici. Nella medicina cinese sono usati nelle dissenterie come decotti e per colluttori contro il mal di denti. La pianta intera agisce contro la nausea e il morbillo.
  • 15.
  • 16. (Digitalis purpurea L.) Fam: Scrophulariaceae. CARATTERISTICHE BOTANICHE Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; altezza 80-150 cm; velenosa; monoica. Foglia: semplice; lembo ovato-oblungo; margine crenulato-dentato; nervatura penninervia-retinervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: infiorescenza tipo racemo terminale; colore porpora; calice gamosepalo 5- lobato; corolla gamopetala; mesi di fioritura Maggio - Luglio Frutto: secco deiscente, tipo capsula, colore bruno. FARMACOGNOSIA Medicinale Epoca di raccolta: agosto. Parte utilizzata: foglie. Usi Farmaceutico- I glucosidi della digitale entrano nella composizione di specialità medicinali elettive sul cuore in cui rallentano il ritmo aumentando il tono di inibizione vagale e riguardano in genere l’insufficienza del miocardio, aritmie da fibrillazione, insufficienze di origine valvolare e comparsa di edemi asistolie e iposistolie, ecc. Tali glucosidi tendono ad accumularsi per cui necessita una posologia intermittente. A dosi elevate si manifestano fenomeni tossici quali vomito, diarrea, disturbi della vista, amnesia, vertigini. Medicina popolare- Le foglie hanno proprietà sedative, tonico-cardiache, diuretiche con indicazioni nelle oligurie, edemi idropisie, tachicardie.
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  • 18. (Artemisia dracunculus L.) FAMIGLIA: Compositae CARATTERISTICHE BOTANICHE Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; cespugliosa; altezza 30-120 cm; monoica. Foglia: semplice; lembo lanceolato-acuminato; margine intero; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: infiorescenza tipo capolino; colore gialliccio; corolla tubulosa; mesi di fioritura da Luglio ad Ottobre. Frutto: secco, indeiscente, tipo achenio, colore bruno scuro FARMACOGNOSIA Medicinale e aromatica. Epoca di raccolta: durante l’estate. Parti utilizzate: sommità aeree. Preparazioni galeniche: infuso all’1%; polvere (usata come spezia). USI Cosmetico: l’olio essenziale è un componente aromatico di saponi, creme, lozioni, profumi. Alimentare: le foglie possono essere come erba domestica; il dragoncello è un ingrediente aromatico di bevande analcoliche, caramelle, condimenti, salse; l’olio essenziale entra nella preparazione di liquori, desserts, cibi cotti, gelatine, budini. Medicina popolare: la droga è usata come stomachico, diuretico, aromatico, carminativo, antiscorbutico, emmenagogo, vermifugo; è riportata anche la sua azione ipnotica e l’uso contro i tumori.
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  • 20. ERBA VIPERINA (Echium vulgare L.) Fam. – Boraginaceae Habitat: zone selvatiche aride dalla zona marittima alla zona sub-montana di tutta la Sicilia e la Sardegna. CARATTERISTICHE BOTANICHE Fiore: a forma di imbuto. Foglia: stretta,lineare. Disposizione delle foglie sulla pianta: alterne, inserite una ad una a diverse altezze sul fusto. Fioritura: Aprile-Luglio. Parti usate: le sommità fiorite. Proprietà: sudorifere, emollienti, pettorali, diuretiche, depurative. Componenti principali: due alcaloidi, la cinoglossina e la consolicina. Usi: (espettorante) . L’infuso ed il decotto ottenuti con gr. 50 di sommità fiorite in 500 gr. di acqua sono utili nelle affezioni bronchiali. Le stesse preparazioni servono quando si voglia avere una blanda azione diuretica. Medicina popolare: il nome volgare di questa pianta è legato alla forma dei suoi fiori che ricordano vagamente la bocca di un serpente nell’atto di mordere. Secondo la teoria della “segnatura”, gli antichi pensavano che dovesse servire contro il veleno della vipera, appunto perché il “segno”, l’ “indicazione” terapeutica che la pianta forniva a chi la osservava era una bocca spalancata di vipera. Queste proprietà in realtà risultarono inesistenti. Attualmente è impiegata soltanto come emolliente pettorale, sudorifera , diuretica e depurativa. Ha pressappoco la stesse virtù medicinali della Boragine. Cresce in luoghi selvatici e coltivati di tutta la penisola e delle isole maggiori.
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  • 22. Famiglia: Scrofulariaceae HABITAT: prati e pascoli dell’Italia settentrionale e centrale fino a 2000m. E’ pianta semiparassita poiché, per sopravvivere, deve ricavare il suo nutrimento da altre erbe sulle quali aderisce con le sue radici. CARATTERISTICHE BOTANICHE Fiore: fiori di forma irregolare a due labbra. Foglia: foglia semplice con margine più o meno inciso o formante dei lobi. Disposizione delle foglie: opposte; due foglie inserite nello stesso piano, una opposta all’altra. PARTI USATE: La pianta intera da essiccare rapidamente. PROPRIETÀ: astringenti, antinfiammatori degli occhi e del naso, aperitive, digestive. Componenti principali: olio essenziale, tannino, un glucoside, un pigmento non bene identificato. USO cosmetico: l’eufrasia, infusa nell’acqua del bagno, è utile per le pelli sensibili agli agenti atmosferici o facilmente arrossabili. MEDICINA POPOLARE La parola greca “euphrasia” significa “gaiezza”, “benessere” e probabilmente venne associata dagli antichi a questa pianta per i suoi benefici effetti salutari. Si diceva infatti che l’Eufrasia rafforzasse la vista e correggesse la miopia; certamente sono riconosciute le proprietà antinfiammatorie per la zona oculare e decongestionanti per le palpebre.
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  • 24. GIAGGIOLO, IRIS ( Iris fiorentina, I. pallida, I. germanica) Famiglia: Iridaceae Caratteristiche botaniche: Descrizione della specie: erbacea; bienne e perenne; rizomatosa; altezza 50-80 cm; monoica. Foglia: semplice; lembo ensiforme; margine intero; nervatura parallelinervia; inserzione sul fusto guainante. Fiore: singolo; colore violaceo-azzurro (bianco) perigonio; mesi di fioritura da aprile a giugno. Frutto: secco deiscente; tipo capsula loculicida, colore bruno. Farmacognosia: medicinale e aromatica (profumeria). Epoca di raccolta: dopo la fioritura Parti utilizzate: rizoma. Usi: Farmaceutico e cosmetico. Il rizoma è un correttivo dell’odore e del sapore; polverizzato viene impiegato per polveri aspersorie (talco) e ciprie. E’ indicato nelle forme catarrali dell’apparato respiratorio e tosse. Entra nella composizione di paste dentifricie e polveri da toilette e, in pastiglie, contro l’alito cattivo. L’essenza è un fissativo di certi profumi o vi entra come componente aromatico in combinazione con la violetta. Alimentare. Il rizoma è usato per aromatizzare liquori, dolci. i semi, arrostiti, sostituiscono, come surrogato, il caffè. Medicina popolare. La droga ha azione aromatica, diuretica e lassativa; come espettorante viene usata nei catarri respiratori e tossi e nelle diarree nei bambini. La medicina popolare ritiene utile dare il rizoma essiccato ai bambini come masticarlo in fase di dentizione; il rizoma messo negli armadi profuma la biancheria.
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  • 26. (Lilium croceum) Famiglia: Liliaceae HABITAT : prati e boschi della zona submontana e montana delle Alpi e degli Appennini. CARATTERISTICHE BOTANICHE Foglia : stretta, aghiforme, lineare, lanceolata, spatolata. Fiore : singoli a 4 o 5 petali, a volte di più, non saldati tra loro. Fioritura : giugno-luglio. PARTI UTILIZZATE : i bulbi e i fiori. PROPRIETÀ : emollienti, vulnerarie, emmenagoghe. COMPONENTI PRINCIPALI : mucillagine, gomma, un alcaloide, la scillina, antociani (i coloranti dei fiori). USI: ferite. Si utilizza la tintura ottenuta mettendo a macerare per una settimana qualche manciata di petali secchi in 100 gr. di acquavite. Il liquido filtrato si conserva in una bottiglia con il tappo smerigliato, si utilizza sulle ferite che vengono così disinfettate e protette dagli agenti esterni, sostituendosi al cerotto. Sotto la denominazione generica di “Giglio” si accomunano molte specie di Lilium, sia quelle appartenenti alla flora spontanea italiana, sia quelle provenienti dalla coltivazione. Il Giglio bianco è l’ unica specie non spontanea in Italia, ma si è naturalizzata abbondantemente sul nostro territorio, in seguito alla coltivazione; il Giglio martagone e il Giglio rosso o di S. Giovanni sono invece due bellissime specie nostrane presenti nelle zone prative e boscose montane delle Alpi e degli Appennini, i cui fiori si affermano per la vistosità delle loro forme e dei loro colori. Nella medicina popolare vengono impiegati i bulbi ed i petali di tutte e tre le specie, poiché hanno proprietà emollienti e rinfrescanti. I petali, per le mucillagini che contengono, possono essere impiegati come medicamento vulnerario, contro le contusioni, le piaghe superficiali e le punture di insetti.
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  • 28. (Linum usitatissimum L.) Fam. Linaceae CARATTERISTICHE BOTANICHE Descrizione della specie: erbacea annua o bienne; altezza 40-100 cm; monoica. Foglia: semplice; lembo lanceolato; margine intero; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: singolo; colore azzurro; calice dialisepalo; corolla dialipetala; mesi di fioritura Marzo – Agosto. Frutto: secco e deiscente, tipo capsula, colore nocciola (marrone chiaro) Farmacognosia Medicinale Epoca di raccolta: dopo la completa caduta delle foglie. Parte utilizzata: seme. Preparazioni galeniche: polvere (cataplasma); infuso al 3 % (gargarismi e catartico); semi interi (lassativo) Usi Farmaceutico- i semi per la presenza delle mucillagini, sono utilizzati come lassativi ed emollienti nelle stipsi, nelle infiammazioni delle vie digerenti (gastriti, enteriti), nelle infiammazioni delle vie urinarie (cistiti, blenorragia, pieliti); l’impiego più diffuso però è quello dei cataplasmi risolventi ed emollienti nelle tossi catarrali. Per la presenza di acidi grassi insaturi l’olio di lino ha proprietà vitaminiche F. Le fibre di lino servono per fare i fili chirurgici. Medicina popolare- i semi sono impiegati per le loro proprietà antispasmodiche, lassative e, per uso esterno, nelle infezioni cutanee quali dermatosi, eczemi, scottature, pruriti, foruncoli, ascessi. L’olio è emolliente, lassativo; si usa anche nelle bronchiti croniche, tubercolosi ecc. Altri usi- l’olio di lino, per le proprietà siccative, è utilizzato nelle vernici e per la fabbricazione del Linoleum. I residui dell’estrazione dell’olio servono nell’alimentazione del bestiame.
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  • 30. . ( GLYCYRRHIZA GLABRA L.) FAMIGLIA: LEGUMINOSAE CARATTERISTICHE BOTANICHE DESCRIZIONE DELLA SPECIE: ERBACEA; BIENNE O PERENNE, STOLONIFERA, ALTEZZA 40-100 CM , MONOICA. FOGLIA: COMPOSTA, IMPARIPENNATA, LEMBO OVALE-ELLITTICO, MARGINE INTERO, NERVATURA PENNINERVIA, INSERZIONE SUL FUSTO PICCIOLATA. FIORE: INFIORESCENZA TIPO RACEMO, COLORE AZZURRO-VIOLACEO, CALICE GAMOSEPALO, COROLLA GAMOPETALA PAPILIONACEA, MESI DI FIORITURA GIUGNO- LUGLIO. FRUTTO: SECCO DEISCENTE, TIPO LEGUME, COLORE MARRONE . FARMACOGNOSIA: MEDICINALE. PARTI UTILIZATE: RADICI E STOLONI SECCATI. USI FARMACEUTICO: GLI ESTRATTI DI LIQURIZIA SONO INGREDIENTI DI SCIROPPI PER LA TOSSE, PRODOTTI LASSATIVI, ANTIFUMO E COME AGENTI AROMATICI CORRETIVI DEL SAPORE . ALIMENTARE: L’USO PIU’ NOTO DELLA LIQUIRIZIA, DEI SUOI ESTRATTI E DEI SALI AMMONICI DELLA GLICIRIZZINA E’ NELLA PREPARAZIONE DELLE CARAMELLE; E’ ANCHE USATA NELLE BEVANDE ALCOLICHE (CERTI TIPI DI BIRRA) E ANALCOLICHE, DESSERTS, CIBI COTTI ,GELATINE E BUDINI. MEDICINA POPOLARE: E’ COMUNEMENTE USATA COME EDULCORANTE, ESPETTORANTE, ANTITOSSE E DOLCE LASSATIVO. IN CINA E’ TRADIZIONALMENTE USATA NEL TRATTAMENTO DI ULCERA GASTRICA E DUODENALE, MAL DI GOLA, MALARIA, DOLORI ADDOMINALI, INSONNIA, TUBERCOLOSI, ULCERE. È RIFERITO ANCHE L’USO NEL TRATTAMENTO DEL CANCRO.
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  • 32. (Humulus lupulus L.) Fam: Cannabinaceae CARATTERISTICHE BOTANICHE Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; altezza fino a 6 m; dioica. Foglia: semplice; lembo palmato lobato; margine dentato; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: infiorescenza tipo pannocchia(m.), amento(f.); colore giallo-verdastro; perigonio; mesi di fioritura Giugno-Settembre. Frutto: secco, indeiscente, tipo achenio, colore bruno. FARMACOGNOSIA Medicinale e aromatica (nella fabbricazione della birra). Epoca di raccolta: all’inizio della maturazione dei coni. Parte utilizzata: i coni dei fiori femminili. Preparazioni galeniche: infuso all’1%. USI Farmaceutico- gli estratti sono impiegati come amari e stomachici nelle dispepsie e atonie gastriche; in pillole come sedativo e anafrodisiaco. Gli estratti alcolici trovano uso clinico nel trattamento di forme contagiose di lebbra, tubercolosi polmonari, dissenterie di origine batterica. Cosmetico- gli estratti si usano in creme e lozioni per la pelle, specialmente in Europa per la proprietà emolliente. Alimentare- il luppolo viene impiegato principalmente nella produzione della birra per il sapore amaro che deriva dai prodotti di ossidazione dell’humulone. Gli estratti e l’olio sono anche usati come componenti aromatici in bevande analcoliche, desserts, canditi, cibi cotti, gelatine, budini. Medicina popolare- la droga viene usata come diuretico e calmante nel trattamento delle diarree di origine nervosa, insonnia, irrequietezza, crampi intestinali, scarso appetito. Si impiega in forma di infuso. La medicina cinese lo utilizza nelle tubercolosi polmonari e nelle cistiti. È riferito l’uso come antineoplastico. Altri usi- sono state sperimentate le attività antimicrobiche degli estratti e, in recenti studi, lo proprietà estrogeniche. Il polline può causare forme allergiche nell’uomo (dermatiti da contatto).
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  • 34. (Malva sylvestris L.) FAMIGLIA: Malvaceae DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea; annua; altezza 30-100cm.; monoica. FOGLIA: semplice; lembo cordato rotondo; margine dentellato-crenato; nervatura palminervia; inserzione sul fusto picciolata. FIORE: singolo; colore roseo violaceo; calice gamosepalo; corolla dialipetalo; mesi di fioritura Giugno-Agosto. FRUTTO: secco indeiscente, tipo schizocarpo, colore giallo bruno. FARMACOGNOSIA: medicinale PARTI UTILIZZATE: fiore seccato e foglie. PREPARAZIONI GALENICHE: infuso e decotto. COMPONENTI E PRINCIPI ATTIVI: mucillagini di foglie e fiori. USI Farmaceutico- Le mucillagini si impiegano per prodotti emollienti usati nelle tossi e bronchiti; esternamente nelle infiammazioni della pelle e delle mucose. Cosmetico- Gli estratti della pianta entrano nella composizione di prodotti emollienti e idratanti. Medicina popolare (foglie e fiori). La droga e la mucillagine si usano come sedativo ed emolliente nei catarri cronici, per colluttori e gargarismi nelle malattie infiammatorie della bocca e delle vie aeree superiori, per lavaggi oculari nelle comuni congiuntiviti; è usata contro i foruncoli, le varici infiammate, le flebiti. ALTRI USI Le foglie talvolta sostituiscono il tè.
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  • 36. (Melissa officinalis) FAMIGLIA : Labiatae CARATTERISTICHE BOTANICHE DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea, bienne o perenne, cespugliosa, altezza 20-80 cm, monoica. FOGLIA: semplice, lembo ovato-ellittco, margine dentatocrenato, nervatura penninervia-reticolata; inserzione sul fusto picciolata. FIORE: infiorescenza tipo spicastro; colore bianco, calice tubuloso, corolla gamopetalata bilabiata, mesi di fioritura Giugno-Luglio. FARMACOGNOSIA : medicinale e aromatica. EPOCA DI RACCOLTA: prima della fioritura. PARTE UTILIZZATA: steli con foglie dissecate a mazzi. USI: Cosmetico: l’olio essenziale è spesso usato come componente in profumi. Alimentare: gli estratti aromatici e l’olio essenziale sono impiegati in bevande alcoliche quali amari e vermouth, caramelle, cibi cotti, gelatine e budini. Medicina popolare: la pianta, i suoi estratti e l’olio volatile hanno attività carminativa, diaforetica, antispasmodica, stomachica e sono usati nei disturbi nervosi quali insonnia e crampi, nel mal di testa e di denti, per ulcere, tumori, punture di insetti.
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  • 38. (Mentha piperita L.) Fam. Labiatae CARATTERISTICHE BOTANICHE Descrizione della specie: La menta è una pianta erbacea perenne; stolonifera; altezza 50-60cm; monoica. Foglia: è di tipo semplice; lembo ovato-ellittico; margine seghettato; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: in infiorescenza è tipo spicastro; colore rosato; calice tubuloso; corolla gamopetala bilabiata. Frutto: è secco indeiscente, tipo tetrachenio, colore bruno. FARMACOGNOSIA Medicinale e aromatica. Parti utilizzate: foglie seccate. USI Farmaceutico - L’olio essenziale è impiegato come agente aromatizzante, carminativo, antisettico e anestetico locale in raffreddori e tossi sotto forma di pastiglie, sciroppi, linimenti, compresse. Cosmetico - L’olio è un componente aromatico di dentifrici, saponi, creme, lozioni, profumi. Alimentare - L’olio è usato come aromatizzante di chewing-gum, caramelle e cioccolate, prodotti alimentari, bevande alcoliche (liquori) e analcoliche, desserts, cibi, cotti, gelatine, budini, frutti trattati, salse dolci; anche le foglie e gli estratti trovano gli stessi impieghi. Medicina popolare - La droga, gli estratti e l’olio sono utilizzati come aromatici, stomachici, stimolanti, antisettici, anestetici locali, antispasmodici nel trattamento di indigestioni, nausee, diarree, raffreddori, mal di denti, crampi; in Cina la droga è usata per lenire il mal di orecchi e nel trattamento di tumori e piaghe. Altri usi - L’olio e il mentolo sono usati anche per aromatizzare il tabacco.
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  • 42. FAMIGLIA: ORCHIDACEAE HABITAT: Pascoli magri e terreni umidi di tutta Italia. Fino a 2000 m. CARATTERISTICHE BOTANICHE FORMA DEI FIORI: fiori di forma irregolare a due labbra. FORMA DELLE FOGLIE: stretta, lanceolata. DISPOSIZIONE DELLE FOGLIE: le foglie sono disposte basalmente a rosetta, dal centro della quale si erge il fusto. PARTI USATE: i bulbi da conservarsi dopo averli sbollentati e ripuliti dalla pellicola esterna. COMPONENTI PRINCIPALI: mucillagini, amido, protidi, lipidi, sali minerali, cumarina. PREPARAZIONI: SALEP: è la farina ottenuta macinando finemente i tuberi delle orchidee. A 50 gr. di acqua bollente si aggiunge 1 gr. di salep. Si mescola fino ad ottenere una densa gelatina. Si può somministrare a cucchiaini prima dei pasti come ricostituente alimentare. Le nostre orchidee si affermano per la bizzarria delle loro spighe fiorali multicolori, composte da numerosi fiori irregolarmente foggiati, che ricordano spesso la figura di insetti, calabroni ed api. Questa particolarità ha una funzione importantissima nella riproduzione delle singole specie: gli insetti, infatti, attratti da queste forme particolari, si posano volentieri e frequentemente sui fiori, per succhiare il nettare; nel loro movimento determinano il distacco del polline, raccolto in due passerelle globose, che inevitabilmente si posa sul dorso dell’insetto visitatore. Nelle successive visite dell’insetto su altre specie di orchidee, il polline così “trasportato”, viene a contatto con gli elementi femminili del nuovo fiore, determinandone la fecondazione.
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  • 44. (Origanum vulgare L.) Famiglia: Labiatae. Caratteristiche Botaniche Descrizione della specie: erbacea; bienne o perenne; rizomatosa; altezza 20-80 cm; monoica. Foglia: semplice; lembo ovato- lanceolato; margine intero; nervatura penninervia; inserzione sul fusto picciolata. Fiore: infiorescenza tipo spicastro; colore roseo; calice gamosepalo; corolla gamopetala; mesi di fioritura Luglio – Settembre. Frutto: secco, tipo di tetrachenio, colore bruno. Parte utilizzata: foglie e fiori. Farmacognosia: medicinale e aromatica. Usi. Farmaceutico e cosmetico - L’olio essenziale entra nella formula di alcune specialità pettorali e antisettiche; fra le diverse essenze l’olio di origano possiede il maggior potere antisettico. L’olio è anche usato in profumeria. Alimentare - L’origano europeo è molto usato come ingrediente nelle pizze; entra nella composizione di bevande alcoliche, cibi cotti, prodotti a base di carne, condimenti salse, grassi, oli. Medicina popolare - L’essenza è efficace nelle affezioni broncopolmonari quali tossi, raffreddori, influenze, bronchiti, ecc…; è attiva nella disinfezione di piaghe, ulcere e in eczemi, pruriti, dermatosi, psoriasi, ecc… L’infuso della pianta è antispasmodico; l’essenza può essere impiegata per via esterna contro i dolori reumatici. La droga ha anche attività stimolante, carminativa, diaforetica, tonico-nervina. In Cina l’origano è usato contro il vomito e la diarrea.
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  • 46. (Urtica dioica L.) Fam. URTICACEAE Habitat Comune nelle zone incolte, lungo le strade di campagna, vicino a vecchi ruderi, nella zona marittima fino a quella alpina. Caratteristiche botaniche Forma dei fiori: piccolissimi raccolti in spighette di colore giallo. Forma delle foglie: larga. Disposizione delle foglie: foglie inserite nello stesso piano, una opposta all’altra. Descrizione della specie L’ortica è una pianta comunissima e riconoscibile non tanto per i suoi caratteri botanici quanto per l’azione irritante che provoca quando viene a contatto con la pelle. La sua naturale difesa è costituita da una sostanza “urticante” presente sulle foglie e sui piccioli e contenuta nei peli di cui è ricoperta; basta un decimo di milligrammo di questo principio chimico per produrre l’irritazione cutanea. Le sue virtù terapeutiche erano note già nell’antichità e ancora oggi gode di una buona fiducia nelle preparazioni erboristiche. È emostatica, diuretica e depurativa, cura la caduta dei capelli ed è usata anche in veterinaria. Dal punto di vista botanico non è molto appariscente. I suoi fiori sono piccolissimi e sono raccolti in spighette di colore giallo. Proprietà Emostatiche, diuretiche, depurative. Contro la caduta dei capelli. Parti usate Le foglie e gli steli da raccogliere primavera e da far seccare all’ombra, ma all’aria aperta. Usi Succo (Emostatico): il succo di ortica ottenuto per spremitura della pianta fresca serve per arrestare le emorragie, soprattutto del naso. Decotto (Caduta dei capelli): il liquido filtrato e raffreddato è usato per frizioni sul cuoio capelluto. Decotto (Depurativo): se ne bevono 2-3 bicchierini al giorno.
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  • 48. ( Papaver Somniferum) Famiglia: Papaveraceae CARATTERISTICHE BOTANICHE DESCRIZIONE DELLA SPECIE: erbacea; annua; altezza 30-120cm; velenosa; monoica. FOGLIA: foglia semplice; lembo oblungo; margine situato-dentato, ondulato; nervatura penninervia; inserzione sul fusto amplessicaule. FIORE: singolo; colore bianco-violaceo; calice dialisepalo, caduco; corolla dialipetala; mesi di fioritura Maggio - Luglio. FRUTTO: secco, deiscente, tipo capsula, colore marrone chiaro. FARMACOGNOSIA: medicinale. Dal latice ottenuto per incisione delle capsule immature si ricava l’oppio; contiene alcaloidi: morfina, codeina, tebaina, papaverina, noscapina, narcotina e altre. PARTE UTILIZZATA: frutti senza semi, latice della capsula, semi. USI FARMACEUTICO: l’oppio, per la presenza della morfina, è indicato come narcotico- analgesico. La codeina è un antitussivo, la papaverina uno spasmolitico, la noscapina a deboli dosi ha azione antitosse. Si ricorda l’uso dell’olio di semi come opacizzante in radiologia. MEDICIANA POPOLARE. Le capsule sono utilizzate per sedare i dolori, tumori, nevralgie, ansietà nervose, diarree. ALIMENTARE. I semi sono impiegati nell’alimentazione dell’uomo (es. biscotti) e degli animali; l’olio estratto dai semi è usato nell’alimentazione umana. ALTRI USI. L’olio e impiegato nell’industria e nelle vernici.
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  • 50. ( Saponaria officinalis. L) FAM. Caryophillaceae HABITAT: lungo i fiumi e i fossati con abbondanti fioriture, nei luoghi erbosi a terreno sabbioso della zona sub-montana e montana della penisola e nelle isole. CARATTERISTICHE BOTANICHE Foglie: lanceolate, opposte (inserite nello stesso piano, una opposta all’atra) Fiori: singoli a 4 o 5 petali, a volte di più, non saldati tra loro; fioritura da Giugno ad Agosto. Parti usate: le radici da raccogliere in Ottobre e da seccare all’aria aperto. Le foglie. PROPRIETÀ: diuretiche, sudorifere, depurative, toniche e riattivatrice delle funzioni del fegato. Componenti principali: forti quantità di saponine, una resina molle, mucillagini. PREPARAZIONI: - sciroppo (depurativo); - cataplasma (eruzioni della pelle). MEDICINA POPOLARE: in virtù della grande quantità di saponine, la radice Saponaria veniva usata come detersivo. Si otteneva facendo bollire per 3 minuti 30 gr. di radice in 3 litri d’acqua
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  • 52. Fam. Valerianaceae Caratteristiche botaniche Descrizione della specie: erbacea, bienne o perenne, rizomatosa, altezza 60-150 cm, monoica. Foglia: composta imparipennata; lembo lanceolato, margine dentato, nervatura penninervia, inserzione sul fusto picciolata. Fiore: infiorescenza tipo corimbo; colore bianco-roseo, corolla tubulosa- imbutiforme; mesi di fioritura maggio-luglio. Frutto: secco, indeiscente, tipo achenio, colore bruno. Farmacognosia: Medicinale. Parti utilizzate: radici e stoloni sotterranei seccati. Preparazioni galeniche: tintura in alcool a 95°, estratto molle, estratto secco. Usi. Farmaceutico e Cosmetico – La valeriana è impiegata (estratto fluido e tintura) come sedativo nelle forme non gravi di isterismo, nell’angoscia dei nevrastenici, in tutti i casi di eretismo nervoso, sensoriale e celebrale, insonnia, ipocondriaci, coliche intestinali. Alimentare. Gli estratti e gli oli essenziali di valeriana sono usati come componenti aromatici in molti prodotti alimentari, bevande alcoliche e analcoliche, dessert, cibi cotti, budini e caramelle. La valeriana è un ingrediente di certe tisane. Medicina popolare La radice di valeriana fresca o essiccata è usata in forma di tè o infusione come antispasmodico, carminativo, stomachico e sedativo nei casi di emicrania, insonnia, isterismo, nevrastenia, stanchezza, crampi di stomaco che causano vomito. E’ anche noto per via esterna l’uso nel trattamento delle piaghe o foruncoli. In Cina è impiegata nel trattamento del mal di schiena in forma cronica e nelle difficoltà mestruali, in forma di decotto o infusione alcolica.
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  • 54. (Viola tricolor) FAMIGLIA: Violaceae HABITAT: comune nei campi coltivati e nelle zone incolte della zona submontana e montana di tutta Italia. Meno frequente in quella meridionale. PARTI USATE: le radici, le foglie e i fiori da raccogliere in piena fioritura e da far essiccare all’ombra ma all’aria aperta. PROPRIETA’: diuretiche, sudorifere, tossifughe, espettoranti. PRINCIPI ATTIVI: un olio essenziale, un glucoside contenente salicilato di metile, mucillagini, tannini. FORMA DELLE FOGLIE: le foglie hanno una forma stretta e lanceolata. DISPOSIZIONE DELLE FOGLIE: sono inserite una ad una a diverse altezze sul fusto. FORMA DEI FIORI: fiori singoli, a quattro o cinque petali, a volte di più, non saldati tra loro. USO INTERNO: infuso per tosse, irritazione delle vie respiratorie: gr. 2 di fiori in 100 ml. di acqua bollente. Due o tre tazze al giorno, zuccherate con miele. USO ESTERNO: decotto per contusioni e scottature: gr. 5 di fiori in 100 ml di acqua, far bollire per circa 5 minuti, filtrare, fare lavaggi e applicare compresse di garza imbevute di decotto sulla zona interessata. La Viola tricolor, insieme alla Viola odorata, è la maggiormente diffusa e quindi le più usata nella medicina popolare. Le Viole sono anche conosciute per il delicato profumo e quindi sono sfruttate dall’industria per l’estrazione di essenze da destinare alla cosmesi.
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  • 56. (Crocus sativus L.) FAMIGLIA : IRIDACEAE CARATTERISTICHE BOTANICHE DESCRIZIONE DELLA SPECIE: ERBACEA; BIENNE O PERENNE; BULBOSA; ALTEZZA 10-30 CM; MONOICA. FOGLIA: SEMPLICE; LEMBO LINEARE; MARGINE INTERO; NERVATURA PARALLELINERVIA; INSERZIONE SUL PUNTO SESSILE. FIORE: SECCO; COLORE VIOLACEO; PERIGONIO, MESI DI FIORITURA SETTEMBRE – NOVEMBRE. FRUTTO: SECCO, DEISCENTE, TIPO CAPSULA, COLORE BRUNO. FARMACOGNOSIA: MEDICINALE E AROMATICA. EPOCA DI RACCOLTA : IN PIENA FIORITURA. PARTE UTILIZATA: STIGMI . PREPARAZZIONE GALENICHE: POLVERE; INFUSO 5/1000; TINTURA IN ALCOOL A 80° 1% . USI COSMETICO: GLI ESTRATTI SONO IMPIEGATI COME COMPONENTI AROMATICI NEI PROFUMI SPECIALMENTE DI TIPO ORIENTALE. ALIMENTARE: LO ZAFFERANO È USATO COME AGENTE AROMATICO E COME SOSTANZA COLORANTE (GIALLA); E’ CONSIDERATA UNA SPEZIA DOMESTICA SPECIALMENTE NELLA CUCINA SPAGNOLA E FRANCESE. LO ZAFFERANO E I SUOI ESTRATTI VENGONO UTILIZZATI NELLE BEVANDE ALCOLICHE E ANALCOLICHE, CANDITI, CIBI COTTI. MEDICINA POPOLARE: E’ USATO PER LE PROPIETA SEDATIVE, DIAFORETICHE, ANTISPASMODICHE, EMMENAGOGHE, ESPETTORANTI E AFRODISIACHE; SI RICORDA ANCHE L’ IMPIEGO NELLE TOSSI, GAS NELLO STOMACO, INSONNIE. NELLA MEDICINA CINESE E’ UTILIZZATO NEI CASI DI DEPRESSIONE, DIFFICOLTA’ MESTRUALI. E’ BEN NOTO L’USO CONTRO IL CANCRO. AD ALTE DOSI E UN NARCOTICO CON PROPIETA’ TOSSICHE .
  • 57. GLOSSARIO Antinevralgico: Attenua il dolore di un nervo, in tutto il suo decorso, e delle terminazioni nervose. Piante utili: Valeriana. Antispasmodico: Diminuisce le contrazioni violente di uno o più muscoli, attenuandone l’eccitabilità; in tal senso esercita anche un’ azione sedativa sul sistema nervoso. Piante utili: Arnica, Basilico, Belladonna, Camomilla, Coriandolo, Lino, Melissa, Menta, Origano, Zafferano. Antinfiammatorio: Combatte infiammazioni varie. Si possono distinguere infiammazioni a carattere della cute, dell’apparato boccale, delle vie respiratorie, dell’apparato digerente, delle vie urinarie. Piante utili: Eufrasia, Malva. Aperitivo: Stimola l’appetito, combatte l’anoressia, cioè la perdita o la diminuzione dell’appetito. Le piante che esercitano tali funzioni contengono sostanze amare che esercitano un’azione eccitante sulle funzioni digestive. Piante utili: Basilico, Camomilla, Coriandolo, Dragoncello, Eufrasia, Luppolo, Melissa, Menta, Zafferano Antireumatico: Combatte il reumatismo, cioè l’infiammazione che interessa le articolazioni scheletriche del nostro corpo. Piante utili: Colchico, Origano. Aromatico: Correttivo di sapore e di odore. L’aroma particolare delle sostanze indeterminate piante è sfruttato nell’industria farmaceutica, in liquoreria ed in profumeria. Piante utili: Arnica, Basilico, Coriandolo, Dragoncello, Giaggiolo, Liquirizia, Luppolo, Menta, Melissa, Origano, Zafferano. Antiscorbutico: Si usa contro lo scorbuto, malattia dovuta a mancanza di vitamina C. Piante utili: Dragoncello. Antisettico: Disinfetta parti dove ci sono infezione varie in atto. Piante utili: Menta, Origano. Astringente: Produce una vasocostrizione e, di conseguenza, la diminuzione di qualsiasi secrezione. Con le piante si possono avere azioni astringenti a carico della cute, in caso di ustioni e di piccole emorragie, a carico delle vie aeree superiori (naso, gola) sull’ apparato intestinale, sulle vene varicose. Piante utili: Eufrasia.
  • 58. Balsamico: v. Emolliente. Diuretico: Cardiotonico: Regola il ritmo cardiaco. Piante utili: Digitale, Mughetto. Carminativo: Favorisce l’eliminazione dall’intestino dei gas sviluppatisi in modo eccessivo. Piante utili: Coriandolo, Dragoncello, Melissa, Menta, Origano. Facilita l’escrezione di urina attraverso i reni. Le piante diuretiche possono agire o aumentando la quantità di urina escreta dal rene, o combattendo la ritenzione di urina dovuta ad alterazioni provocate da affezioni infiammatorie. In questo secondo caso si parla di piante disinfettanti (antisettiche) delle vie urinarie. Piante utili: Camomilla, Colchico, Digitale, Dragoncello, Erba viperina, Giaggiolo, Luppolo, Ortica, Saponaria, Viola. Depurativo: Favorisce l’eliminazione di sostanze tossiche dall’organismo. Le piante depurative hanno azioni blandamente lassative e diuretiche (v. relative voci); in tal modo aumentando l’espulsione di prodotti del metabolismo, si eliminano di conseguenza a anche le tossine dal nostro organismo. Piante utili: Erba viperina, Ortica, Saponaria. Emetico: Favorisce il vomito. Piante utili: Camomilla, Colchico. Emmenagogo: Favorisce o regolarizza il flusso mestruale. Piante utili: Dragoncello, Giglio, Zafferano. Diaforetico: v. digestivo. Digestivo: Eccitante delle secrezioni digestive. Le piante digestive sono capaci di far aumentare o facilitare la secrezione salivare, gastrica, intestinale ed epatica. Piante utili: Camomilla, Eufrasia, Menta. Emolliente: Agisce sulle mucose infiammate diminuendone la tensione. Le piante emollienti, per l’alto contenuto di sostanze mucillaginose, lubrificano le mucose respiratorie diminuendo il senso di bruciore e di congestione e attenuano, di conseguenza, la secrezione catarrale e indirettamente lo stimolo della tosse. Piante utili: Erba viperina, Giglio, Lino, Malva.
  • 59. Emostatico: Frena le emorragie sanguigne. Le piante emostatiche agiscono coagulando il sangue che fuoriesce dai tessuti. Piante utili: Ortica. Spasmolitico: v. Antispasmodico. Stomachico: v. Aperitivo. Espettorante: Fluidifica le secrezioni dei bronchi, facilitandone l’eliminazione. Piante utili: Erba viperina, Giaggiolo, Liquirizia, Malva, Viola. Lassativo: Agisce lubrificando le feci, facilita lo scorrimento lungo il tubo intestinale aumentando i movimenti peristaltici dell’intestino favorendo di conseguenza il Sudorifero: Favorisce l’eliminazione del sudore. Le piante sudorifere agiscono come coadiuvanti nelle malattie febbrili, nelle infreddature, nelle infiammazioni delle vie respiratorie, provocando una sudorazione benefica che elimina le tossine e facilita la decongestione delle mucose infiammate. Piante utili: Arnica, Camomilla, Colchico, Erba viperina, Melissa, Origano, Saponaria, Viola, Zafferano. deflusso degli escrementi dall’intestino tenue e crasso. Piante utili: Belladonna, Colchico, Giaggiolo, Lino, Liquirizia, Malva. Revulsivo: Tonico: Eccita le funzioni digestive invogliando al cibo e migliora la digestione delle sostanze ingerite. Piante utili: Camomilla, Zafferano. Produce una vasodilatazione locale (rossore) che favorisce la risoluzione di fatti infiammatori. Le piante revulsive si adoperano soprattutto per combattere dolori reumatici e artritici e nelle terapie di contusioni, ematomi e gonfiori della pelle. Piante utili: Arnica, Menta. Vermifugo: Utile all’eliminazione dei vermi parassiti intestinali. Piante utili: Basilico, Dragoncello. Sedativo: Agisce sul sistema nervoso, nei casi di eccitazione e di ansia, favorendo anche il sonno. Piante utili: Camomilla, Digitale, Luppolo, Malva, Menta, Mughetto, Valeriana, Zafferano. Vulnerario: Favorisce la cicatrizzazione delle piaghe superficiali, ferite ed escoriazioni leggere. Le piante vulnerarie determinano un’azione astringente e antinfiammatoria. Piante utili: Arnica, Camomilla, Giglio, Lino.