Condividiamo uno studio molto tecnico e interessante redatto da Silvio Olivero, Responsabile Ricerca e Analisi.
Di seguito i punti chiave:
- Gli utili del secondo trimestre 2022;
- Il quadro generale: gli utili del secondo trimestre 2022 delle società quotate;
- Evoluzione delle attese in Eurozona: utili per azione attesi per i principali indici azionari dell'Eurozona;
- Evoluzione delle attese nel resto d'Europa: analisi degli indici azionari di Regno Unito e Svizzera;
- Evoluzione delle attese al di fuori dell'Europa: utili per azione attesi per gli indici azionari di USA e Giappone;
- Price/Earnings forward a 12 mesi di alcuni indici.
Di fondamentale importanza è la capacità dell'investimento azionario di preservare e incrementare il potere di acquisto dell'investimento.
E' il concetto di rendimento reale: la parte di rendimento che eccede l'inflazione e che incrementa il valore del nostro patrimonio.
Lungo periodo e diversificazione sono due armi potentissime a disposizione dei risparmiatori e dei gestori.
Mercati Obbligazionari a cura di Raiffeisen Capital ManagementValentina Sagona
Outlook Mercati Obblicazionari
a cura di Andreas Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management).
Mercati obbligazionari ad una svolta ? Quali offrono al momento profili di rischio/rendimento accettabili?
Situazione sui mercati obbligazionari con Andrea Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management)
- Le obbligazioni dei mercati emergenti, le obbligazioni societarie nonché selezionati titoli di Stato della “periferia” hanno ancora profili di rischio/rendimento accettabili
- I premi di rischio delle obbligazioni societarie continuano a essere vicini ai loro minimi degli ultimi 10 anni
- Al momento non si prevede alcuna accelerazione dell’inasprimento della politica monetaria
- Intanto, posizionamento della duration piuttosto difensivo e generazione di reddito principalmente tramite prodotti “carry” e strategie attive
Nei mesi di maggio e di giugno l’attenzione degli investitori è stata catalizzata dalle vicende europee: le elezioni, ma soprattutto le mosse della Banca centrale europea (BCE). Nell’attesa riunione di giugno l’Eurotower è entrata in azione su più fronti: oltre a tagliare i tassi sono state annunciate una serie di misure per contenere il rischio deflazione e dare slancio alla ripresa della zona euro. E un contesto di tassi ai minimi storici ha favorito l’azionario, in particolare il settore bancario.
L’azione della Bce ha inoltre influenzato indirettamente il mercato obbligazionario: i titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona, come Italia e Spagna, hanno aggiornato i minimi storici dei rendimenti offerti. Eurozona a parte, sul fronte geopolitico nel mese di giugno sono tornate ad accendersi le tensioni tra Russia e Ucraina sul prezzo del gas, e quelle in Iraq (secondo produttore di greggio all’interno dell’Opec). I timori legati alla possibile crisi irachena hanno spinto al rialzo le quotazioni del Petrolio.
Focus su:
- Il rapporto prezzo/utili
- Significato finanziario del rapporto prezzo/utili
- Il rapporto prezzo/utili calcolato da Shiller
- Cosa determina l’oscillazione del CAPE attorno alla propria media?
- Il potere predittivo del CAPE
- Dal CAPE all’ECY
- I mercati azionari mondiali sotto la lente del CAPE e dell’ECY
- Il database di Shiller
Di fondamentale importanza è la capacità dell'investimento azionario di preservare e incrementare il potere di acquisto dell'investimento.
E' il concetto di rendimento reale: la parte di rendimento che eccede l'inflazione e che incrementa il valore del nostro patrimonio.
Lungo periodo e diversificazione sono due armi potentissime a disposizione dei risparmiatori e dei gestori.
Mercati Obbligazionari a cura di Raiffeisen Capital ManagementValentina Sagona
Outlook Mercati Obblicazionari
a cura di Andreas Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management).
Mercati obbligazionari ad una svolta ? Quali offrono al momento profili di rischio/rendimento accettabili?
Situazione sui mercati obbligazionari con Andrea Riegler (CIO Fixed Income di Raiffeisen Capital Management)
- Le obbligazioni dei mercati emergenti, le obbligazioni societarie nonché selezionati titoli di Stato della “periferia” hanno ancora profili di rischio/rendimento accettabili
- I premi di rischio delle obbligazioni societarie continuano a essere vicini ai loro minimi degli ultimi 10 anni
- Al momento non si prevede alcuna accelerazione dell’inasprimento della politica monetaria
- Intanto, posizionamento della duration piuttosto difensivo e generazione di reddito principalmente tramite prodotti “carry” e strategie attive
Nei mesi di maggio e di giugno l’attenzione degli investitori è stata catalizzata dalle vicende europee: le elezioni, ma soprattutto le mosse della Banca centrale europea (BCE). Nell’attesa riunione di giugno l’Eurotower è entrata in azione su più fronti: oltre a tagliare i tassi sono state annunciate una serie di misure per contenere il rischio deflazione e dare slancio alla ripresa della zona euro. E un contesto di tassi ai minimi storici ha favorito l’azionario, in particolare il settore bancario.
L’azione della Bce ha inoltre influenzato indirettamente il mercato obbligazionario: i titoli di Stato dei Paesi periferici dell’Eurozona, come Italia e Spagna, hanno aggiornato i minimi storici dei rendimenti offerti. Eurozona a parte, sul fronte geopolitico nel mese di giugno sono tornate ad accendersi le tensioni tra Russia e Ucraina sul prezzo del gas, e quelle in Iraq (secondo produttore di greggio all’interno dell’Opec). I timori legati alla possibile crisi irachena hanno spinto al rialzo le quotazioni del Petrolio.
Focus su:
- Il rapporto prezzo/utili
- Significato finanziario del rapporto prezzo/utili
- Il rapporto prezzo/utili calcolato da Shiller
- Cosa determina l’oscillazione del CAPE attorno alla propria media?
- Il potere predittivo del CAPE
- Dal CAPE all’ECY
- I mercati azionari mondiali sotto la lente del CAPE e dell’ECY
- Il database di Shiller
Report Mercato Emergenti di Raiffeisen Capital ManagementForfinance Group
Il Report sui mercati emergenti aggiornato a fine Marzo 2017.
In questo numero sono toccate le seguenti tematiche:
CINA: Continua la ripresa congiunturale – nella seconda metà dell’anno potrebbe, tuttavia, iniziare un rallentamento;
BRASILE: Spirale d’indebitamento in Brasile – debito pubblico sale rapidamente;
INDIA: Riforma del contante provoca forte calo della crescita – per il governo ha, tuttavia, solo un impatto molto contenuto e temporaneo;
RUSSIA: L’economia russa continua la sua ripresa;
CE3 – Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria: Economia polacca mostra crescita sorprendentemente forte – nella Repubblica Ceca, invece, continua la crescita debole.
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022Confindustria
Nella prima metà del 2022 l’economia italiana ha continuato a crescere a un buon ritmo e sopra le attese, nonostante lo shock dovuto al rincaro dell’energia.
Ciò grazie ad alcuni fattori positivi. Il turismo e i servizi stanno completando il recupero dopo la caduta legata alle misure anti-Covid. La crescita delle costruzioni prosegue ma più lenta. L’export resta in espansione.
Da agosto, però, il prezzo del gas è fuori controllo, a seguito dei ripetuti stop alle forniture dalla Russia, l’incertezza resta molto elevata. Ciò colpisce i conti delle imprese, mentre i redditi delle famiglie sono minacciati da un’inflazione record, che non appare fermarsi e ha indotto la BCE anche ad accelerare il rialzo dei tassi.
Per quanto tempo ancora si dimostrerà resiliente l’economia italiana? Guardando all’esperienza di passati balzi dei prezzi energetici, il PIL non si è mai contratto subito, ma dopo alcuni trimestri. Bisogna attendersi una recessione tra fine 2022 e inizio 2023?
Alla ripresa autunnale lo scenario economico si presenta a due facce.
Quella rassicurante di conferma delle buone dinamiche e prospettive extra-europee.
E quella preoccupante di deterioramento del quadro già debole nell’Eurozona e in Italia.
Il contesto rimane caratterizzato dai cambiamenti su scala globale portati dalla crisi: minore ampliamento
dei commerci internazionali, investimenti frenati dalla perdurante incertezza e condizioni
più selettive del credito bancario1.
Tutti fattori che abbassano il profilo dello sviluppo mondiale.
In questo momento di grande incertezza sui mercati finanziari CFO SOLUTIONS SCF S.r.l. mette a disposizione dei risparmiatori una guida per potersi orientare nelle scelte di investimento al fine di proteggere più possibile il proprio patrimonio, piccolo o grande che sia.
Report aggiornato a GIUGNO 2017 sui Mercati EmergentiPaolo Buro
Nel mercato finanziari si dice "Sell in May and go away", in questo preciso momento storico la tendenza al rialzo che persiste sui Mercati Azionari in generale ed in particolare su quelli dei Paesi Emergenti, fa sorgere dei dubbi su questo vecchio detto di borsa.
Report Mercato Emergenti di Raiffeisen Capital ManagementForfinance Group
Il Report sui mercati emergenti aggiornato a fine Marzo 2017.
In questo numero sono toccate le seguenti tematiche:
CINA: Continua la ripresa congiunturale – nella seconda metà dell’anno potrebbe, tuttavia, iniziare un rallentamento;
BRASILE: Spirale d’indebitamento in Brasile – debito pubblico sale rapidamente;
INDIA: Riforma del contante provoca forte calo della crescita – per il governo ha, tuttavia, solo un impatto molto contenuto e temporaneo;
RUSSIA: L’economia russa continua la sua ripresa;
CE3 – Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria: Economia polacca mostra crescita sorprendentemente forte – nella Repubblica Ceca, invece, continua la crescita debole.
Slide Rapporto di previsione Centro Studi Confindustria autunno 2022Confindustria
Nella prima metà del 2022 l’economia italiana ha continuato a crescere a un buon ritmo e sopra le attese, nonostante lo shock dovuto al rincaro dell’energia.
Ciò grazie ad alcuni fattori positivi. Il turismo e i servizi stanno completando il recupero dopo la caduta legata alle misure anti-Covid. La crescita delle costruzioni prosegue ma più lenta. L’export resta in espansione.
Da agosto, però, il prezzo del gas è fuori controllo, a seguito dei ripetuti stop alle forniture dalla Russia, l’incertezza resta molto elevata. Ciò colpisce i conti delle imprese, mentre i redditi delle famiglie sono minacciati da un’inflazione record, che non appare fermarsi e ha indotto la BCE anche ad accelerare il rialzo dei tassi.
Per quanto tempo ancora si dimostrerà resiliente l’economia italiana? Guardando all’esperienza di passati balzi dei prezzi energetici, il PIL non si è mai contratto subito, ma dopo alcuni trimestri. Bisogna attendersi una recessione tra fine 2022 e inizio 2023?
Alla ripresa autunnale lo scenario economico si presenta a due facce.
Quella rassicurante di conferma delle buone dinamiche e prospettive extra-europee.
E quella preoccupante di deterioramento del quadro già debole nell’Eurozona e in Italia.
Il contesto rimane caratterizzato dai cambiamenti su scala globale portati dalla crisi: minore ampliamento
dei commerci internazionali, investimenti frenati dalla perdurante incertezza e condizioni
più selettive del credito bancario1.
Tutti fattori che abbassano il profilo dello sviluppo mondiale.
In questo momento di grande incertezza sui mercati finanziari CFO SOLUTIONS SCF S.r.l. mette a disposizione dei risparmiatori una guida per potersi orientare nelle scelte di investimento al fine di proteggere più possibile il proprio patrimonio, piccolo o grande che sia.
Report aggiornato a GIUGNO 2017 sui Mercati EmergentiPaolo Buro
Nel mercato finanziari si dice "Sell in May and go away", in questo preciso momento storico la tendenza al rialzo che persiste sui Mercati Azionari in generale ed in particolare su quelli dei Paesi Emergenti, fa sorgere dei dubbi su questo vecchio detto di borsa.
2. Gli utili del secondo trimestre 2022
2
Earnings Monitor Agosto 2022
La stagione degli utili del secondo trimestre 2022 è oramai giunta ad uno stadio piuttosto avanzato. Si è
trattato di un test importante per i mercati azionari, poiché numerosi osservatori, giudicando le attese degli
analisti eccessivamente ottimistiche, avevano da tempo messo in guardia gli investitori: la pubblicazione
degli utili societari conseguiti nella prima metà dell’anno, a loro dire, avrebbe potuto rivelarsi l’occasione nella
quale l’ottimismo degli analisti avrebbe fatto i conti con la realtà di un’economia in recessione.
Come si vedrà, sulla base dei dati disponibili, riferibili a circa il 50% delle società quotate nei principali
mercati, questo "bagno di realtà" sembrerebbe non esserci stato. D’altronde, la stessa tanto attesa
recessione tarda a manifestarsi in modo esplicito, al punto che, come qualcuno ha ironicamente osservato,
potremmo trovarci nel bel mezzo di una «recessione di Schroedinger», ossia di un fenomeno che, al tempo
stesso, può esistere oppure no.
Non solo i dati di bilancio resi noti nelle settimane scorse si sono rivelati in media piuttosto solidi, ma anche
le guidance comunicate dalle società non sembrano avere deluso le attese, visto che la tendenza a rivedere
al rialzo le previsioni per l’anno in corso e per i successivi sembra proseguire.
Ovviamente non si può escludere che l’appuntamento con il destino sia solo rimandato, i mercati azionari
hanno però colto l’occasione per correggere certi eccessi, mettendo a segno rimbalzi piuttosto robusti e
generalizzati.
3. 3
Earnings Monitor Agosto 2022
Il quadro generale
Con l’eccezione delle società quotate di Svizzera, Germania e Giappone, in generale si osserva una significativa
crescita degli utili realizzati nel secondo trimestre del 2022 rispetto a quelli dell’omologo periodo del 2021. I dati
risultano anche decisamente migliori rispetto a quanto atteso dagli analisti, che dunque non sembrerebbero avere
peccato di eccessivo ottimismo. Le sorprese positive si sono rivelate particolarmente significative in Italia e nel
Regno Unito, mentre solo in Svizzera e Giappone quanto comunicato dalle società ha deluso significativamente le
aspettative.
Gli utili del secondo trimestre 2022 delle società quotate
(indici nazionali elaborati da FactSet)
Fonte: FactSet
4. 4
Earnings Monitor Agosto 2022
Evoluzione delle attese in Eurozona
Utili per azione attesi per i principali indici azionari dell’Eurozona
(anni 2022, 2023 e 2024, indici nazionali elaborati da FactSet)
In Francia Italia e
Spagna, l’ottimismo
diffuso da dati
generalmente migliori
delle attese ha
alimentato la
prosecuzione della
revisione al rialzo delle
previsioni per gli utili
futuri, soprattutto per
quelli riferiti al 2022.
Meno brillanti le
prospettive delle società
quotate tedesche che,
pur non avendo deluso le
attese, patiscono
previsioni di crescita
economica inferiori alla
media, abbinate ad
un’inflazione superiore
alla media.
Fonte: FactSet
2022 2023 2024
5. 5
Earnings Monitor Agosto 2022
Evoluzione delle attese nel resto d’Europa
Utili per azione attesi per gl’indici azionari di Regno Unito e Svizzera
(anni 2022, 2023 e 2024, indici nazionali elaborati da FactSet)
Fonte: FactSet
2022 2023 2024
I risultati superiori alle attese comunicati dalle società britanniche hanno invertito la tendenza degli analisti a rivedere al
ribasso gli utili per azione dell’indice del Regno Unito. Opposta la situazione dell’indice svizzero, i cui utili per azione, in
conseguenza di risultati inferiori alle attese, hanno subito revisioni al ribasso sia per l’anno in corso, sia per i due
successivi.
6. 6
Earnings Monitor Agosto 2022
Evoluzione delle attese al di fuori dell’Europa
Utili per azione attesi per gl’indici azionari di USA e Giappone
(anni 2022, 2023 e 2024, indici nazionali elaborati da FactSet)
Fonte: FactSet
2022 2023 2024
Come si è visto, gli utili del secondo trimestre negli USA hanno superato leggermente le attese, consentendo agli
analisti di mantenere sostanzialmente stabili le già elevate aspettative di utile per il 2022, 2023 e 2024.
Diversa la situazione in Giappone, dove i deludenti dati registrati nel secondo trimestre hanno determinato un
peggioramento delle stime per i prossimi tre anni.
7. 7
Earnings Monitor Agosto 2022
Conclusioni
Il test degli utili del secondo trimestre 2022 sembra essere stato superato brillantemente: d’altronde è difficile che gli utili
declinino in assenza di una vera e propria recessione che, come detto, ancora non si è palesata.
Gli utili conseguiti non si sono solo rivelati al di sopra delle attese, anche le prospettive delineate dai manager nel corso
della presentazione dei dati hanno fugato i timori dei più pessimisti, almeno fino alla fine di quest’anno.
Ha potuto così proseguire, e in certi casi accelerare, la tendenza a rivedere al rialzo le attese di utile per l’anno in corso
e per quelli a venire.
Anche se il rischio è che il "bagno di realtà" sia solo rinviato di qualche trimestre, i mercati, che non possono continuare
ad anticipare a tempo indeterminato una recessione che non c’è, hanno colto l’occasione per rimbalzare e limare alcuni
eccessi di pessimismo nelle valutazioni, eccessi che comunque appaiono ancora piuttosto evidenti.
Infatti, le prospettive di utile che sono state confermate e in alcuni casi migliorate, unitamente alle forti correzioni dei
prezzi registrate nel corso dell’anno, determinano valutazioni dei mercati azionari che in molti casi si collocano ben al di
sotto delle medie storiche.
I bassi multipli costituiscono una rete di sicurezza per i mercati che, in caso di effettiva caduta in recessione, potrebbero
assorbire il colpo senza ulteriori gravi perdite, mentre, qualora il tanto atteso evento non si dovesse realizzare,
costituiscono un trampolino di lancio per recuperi che potrebbero rivelarsi piuttosto interessanti.
Si può verificare quanto detto osservando i grafici che seguono nei quali, relativamente agli indici analizzati in
precedenza, è rappresentato l’andamento negli ultimi 20 anni del rapporto fra il prezzo e l’utile utile forward a 12 mesi,
oltre alla media storica di tale rapporto (rappresentata dalla linea rossa tratteggiata).
10. 10
Agosto 2022
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Earnings Monitor