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Diritti e doveri del
ciclista urbano
Tra diritto di precedenza, dotazioni
obbligatorie, obblighi in strada e diritti
soggettivi ed oggettivi di una categoria
debole e «moderatrice»
Andrea Nicolello-Rossi - ‘A ruota libera’ Padova
dal Codice della strada
Art.50 - Definizione di velocipede
1. I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote
funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per
mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle
persone che si trovano sul veicolo;
Sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata
assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente
potenza nominale continua massima di 0,25 kw la cui
alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta
quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista
smette di pedalare.
2. I velocipedi non possono superare 1,30 metri di larghezza,
i 3 metri di lunghezza e i 2,20 metri di altezza.
Premessa - Di chi/cosa stiamo parlando
Premessa – Come ne stiamo parlando
«Pur essendo la bicicletta un veicolo con diritti e doveri al pari
degli altri veicoli, non vi è dubbio che il ciclista (assieme ad altri)
debba essere considerato un utente debole. Il ciclista però non è
pericoloso per se stesso, significando con questo che in genere
si fa male solo quando è investito.
Il ciclista è un utente nobile, sia perché realizza in assoluto la
migliore performance in termini di impatto ambientale/km percorsi,
sia perché egli stesso è un elemento di moderazione del traffico.
Anche se in questa veste molti lo vedono come un intralcio al traffico.
Il ciclista è pertanto creditore di sicurezza e per ottenerla l’unica
risposta non può essere la separazione tra questo utente debole e
l’utente motorizzato».
Enrico Chiarini
da «Il Codice
della Strada e la
bicicletta»
quaderni Fiab
Doveri – La dotazione obbligatoria
Art. 68 - Caratteristiche costruttive e funzionali e
dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi.
Comma 1: i velocipedi devono essere muniti di pneumatici,
nonché …...... sapete quali sono i 3 (e ½) elementi essenziali?
b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello;
a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun
asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive
ruote;
c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o
gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi.
Inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed
analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati.
Doveri – La dotazione particolare
Art. 68, comma 4:
Con decreto del Ministro dei lavori pubblici
sono stabilite le caratteristiche costruttive,
funzionali nonché le modalità di
omologazione dei velocipedi a più ruote
simmetriche che consentono il trasporto di
altre persone oltre il conducente.
Le cargo bike per bimbi o persone disabili
Doveri – La dotazione particolare
Art. 68 - Caratteristiche costruttive, comma 5
I velocipedi possono essere equipaggiati per il trasporto di
un bambino, con idonee attrezzature, le cui caratteristiche
sono stabilite nel regolamento.
[Art. 225, c.1 del regolamento]: l'attrezzatura idonea, ai sensi
dell'art. 68, al trasporto di un bambino fino ad otto anni, è
costituita da un seggiolino composto da: sedile con schienale,
braccioli e sistema di sicurezza del bambino (i braccioli
possono essere omessi nel caso di età superiore ai 4 anni).
[c. 5]: per i seggiolini per i quali si prevede il montaggio in
posizione anteriore, tra il manubrio ed il conducente, e che
sono idonei al trasporto di bambini la cui massa non è
superiore a 15 kg, sono ammessi sistemi di fissaggio sia al
telaio, sia al piantone, sia al manubrio.
Come trasportare bambini con i seggiolini
Doveri – La dotazione particolare
[Art. 225, comma 7]: sono consentiti i rimorchi per velocipedi
purché la lunghezza del velocipede, compreso il rimorchio,
non superi 3 m.
La larghezza massima totale del rimorchio non deve essere
superiore a 75 cm e l'altezza massima, compreso il carico, non
deve essere superiore a 1 m.
Le bici con carretti
La massa trasportabile non
deve essere superiore a 50
kg. Per la circolazione
notturna il rimorchio è
equipaggiato con i dispositivi
di segnalazione visiva
posteriore e laterale previsti
per i velocipedi all'art. 224.
Doveri – La dotazione e le sanzioni
6. Chiunque circola con un velocipede senza
pneumatici o nel quale alcuno dei dispositivi di frenatura o
di segnalazione acustica o visiva manchi o non sia
conforme alle disposizioni stabilite nel presente articolo e
nell'articolo 69, è soggetto alla sanzione amministrativa del
pagamento di una somma da euro 24 a euro 97.
7. Chiunque circola con un velocipede di cui al comma 4,
non omologato, è soggetto alla sanzione amministrativa
del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168.
8. Chiunque produce o mette in commercio velocipedi
o i relativi dispositivi di equipaggiamento non conformi al
tipo omologato, ove ne sia richiesta l'omologazione, è
soggetto, se il fatto non costituisce reato, alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da euro 419
a euro 1.682.
Doveri – Dotazione e rispetto verso se stessi
Doveri – il rispetto verso se stessi
Indicazioni per l’auto-check alla propria bici
Art. 182. Circolazione dei velocipedi
1. i ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le
condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai
affiancati in numero superiore a due.
Quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che
uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.
Doveri – Come si deve circolare
2. i ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle
mani e reggere il manubrio almeno con una mano (omissis);
[Regolamento relativo all'art 182: art. 377 – Circolazione dei
velocipedi: in ogni caso, i ciclisti devono segnalare
tempestivamente, con il braccio, la manovra di svolta a
sinistra, di svolta a destra e di fermata che intendono effettuare.
3. ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi
consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi
trainare da altro veicolo.
Art. 182. Circolazione dei velocipedi
9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate
quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di
essi, con le modalità stabilite nel regolamento.
[dal regolamento: art. 377, comma 7:]
ove le piste ciclabili si interrompano, immettendosi nelle
carreggiate a traffico veloce o attraversino le carreggiate
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… i ciclisti sono tenuti ad effettuare le manovre con la massima
cautela evitando improvvisi cambiamenti di direzione.
Doveri – Come si deve circolare
Obbligo, o non obbligo, dell’uso delle piste ciclabili
Quindi, anche se la pista è monca e dopo 600 metri ti
abbandona in un punto pericoloso (ad es. sulla
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Obbligo, o non obbligo, dell’uso delle piste ciclabili
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Obbligo,
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Doveri – Come si deve circolare
A destra ma non troppo: accortezze per ridurre i rischi
Art. 40 Segnali orizzontali
11. In corrispondenza degli attraversamenti pedonali i
conducenti dei veicoli devono dare la precedenza ai pedoni;
analogo comportamento devono tenere i conducenti dei
veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli
attraversamenti ciclabili.
[Regolamento art. 146 Attraversamenti ciclabili]
1. Gli attraversamenti ciclabili devono essere previsti solo
per garantire la continuità delle piste ciclabili nelle aree di
intersezione.
2. Gli attraversamenti ciclabili sono evidenziati sulla
carreggiata mediante due strisce bianche discontinue, di
larghezza di 50 cm
Doveri – Come si deve circolare
Gli attraversamenti ciclopedonali con
precedenza
I «quadrotti», questi sconosciuti
Doveri – Come si deve circolare
Gli attraversamenti ciclopedonali con precedenza
Strisce pedonali: il Codice della Strada non
obbliga il ciclista a scendere dalla bici
Parere prot. n. 513, 24.01.13 a firma dell’ing. Francesco
Mazziotta, Dirigente Ministero dei Trasporti
“Ai sensi dell’art. 41 co. 15, in assenza di lanterne per velocipedi,
il comportamento dei ciclisti sulle intersezioni semaforizzate
deve essere analogo a quello dei pedoni, ossia deve conformarsi
al disposto dell’art. 41 co. 5.
In tal caso o anche in assenza di semaforo, i ciclisti possono
attraversare in sella alla bicicletta con le ovvie limitazioni di cui
all’art. 182, c. 4, del Codice”.
Cosa dice l’art. 182, c. 4? i ciclisti devono condurre il veicolo a
mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di
intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono
assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la
comune prudenza”.
Doveri – Come si deve circolare
Casi particolari - Le isole pedonali
Art. 3. Definizioni stradali e di traffico
Comma 2: Area pedonale
zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in
servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di
persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché
eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro
e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi.
Quindi, a meno di divieti
espliciti, nelle isole
pedonali è sempre
possibile pedalare
Doveri – Come si deve circolare
In particolari situazioni i comuni
possono introdurre, attraverso
apposita segnalazione, ulteriori
restrizioni alla circolazione su aree
pedonali.
Casi particolari - Le corsie riservate
Gli art. 5, 6 e 7 del Codice della Strada consentono agli Enti
Proprietari di regolamentare la circolazione.
Possono ad es. riservare delle corsie (anche protette) al
transito di mezzi specifici (oltre che definire le aree di
parcheggio, le isole pedonali, etc.).
E’ facoltà del Sindaco specificare quali sono i veicoli che
possono transitare nelle corsie riservate.
Serve comunicare tale opzione
con pittogramma e simbolo
della bici (fra le eccezioni)
Come si deve circolare
A Padova nel 1980 e 1983 (unificate
con ordinanza del 1999) il Sindaco
ha previsto che le biciclette
possano transitare nelle corsie
riservate (individuate con striscia
gialla e scritta Bus e Taxi).
Vietato in quella del tram.
Diritti – Soggettivi ed oggettivi
Applicazione legge 02/18
• Redigere Piano Generale della Mobilità Ciclabile
• Ogni 3 anni
• Con obiettivi, strategie ed azioni
Precisare un quadro delle risorse finanziarie a disposizione
In ambito urbano e metropolitano le priorità devono riguardare:
• La sicurezza
• L’interscambio modale
Agli Enti Locali viene richiesto
Alle Regioni di redigere ed approvare
• Piani Regionali della Mobilità Ciclabile
• Piano finanziario annuale
• Relazione annuale al Parlamento (entro il 01/04 di ogni anno)
Ai Comuni di redigere:
• BiciPlan come sezione del PUMS
• Adeguare i regolamenti edilizi
Ad oggi (10.04.19)
NON è stato redatto
Diritti – Soggettivi ed oggettivi
Applicazione legge 366/98 – Obbligo di piste
ciclabili nel caso di nuove strade
L’art. 10 della L. 366/98 ha modificato il Codice della Strada.
Introdotto il comma 4-bis dell’art. 13 del C.d.S.:
“Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle
lettere C, D, E, ed F (escluse, quindi, autostrade e superstrade)
devono avere, per l’intero sviluppo, una pista ciclabile
adiacente purché realizzata in conformità ai programmi
pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di
sicurezza”.
Introdotto il comma 2-bis all’art. 14 del C.d.S.:
“Gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso
di manutenzione straordinaria della sede stradale, a
realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in
conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo
comprovati problemi di sicurezza”.
Via Della Pace, ciclabile
prevista anche nel Bici
Plan del 2009.
Al 2019 NON realizzata
Via Delle Tre Venezie: mai
realizzata, ma nel 2008 fu
costruita la ciclabile
separata sul cavalcavia, poi
chiusa al transito.
Via Avanzo: 4 anni di lavori:
realizzate tre nuove rotatorie,
eliminato un semaforo,
predisposto un park kiss &
ride ma nessuna ciclabile
nonostante sia prevista nel
BiciPlan del 2009
Però la nuova
lottizzazione di via
Ipazia ad Altichiero è
circunnavigabile in bici
Diritto all’incolumità
Il Comune deve realizzare, o migliorare, infrastrutture, ad es:
1. progettare le ciclabili come rete continuativa;
2. proteggere le corsie ciclabili abitualmente invase da auto;
3. realizzare la moderazione del traffico (zone 30) con:
• attraversamenti a penisola o con isole spartitraffico;
• ingressi area 30 ed incroci con piastre rialzate;
• chicane e restringimenti di carreggiata;
4. interdire il parcheggio auto in prossimità degli attraversamenti;
5. predisporre illuminazione dedicata agli incroci ciclopedonali;
6. applicare la segnaletica orizzontale in rotatoria
Attività di prevenzione e contrasto:
1. sanzionare il mancato rispetto di limiti di velocità delle auto;
2. far rispettare il diritto di precedenza negli attraversamenti;
3. sanzionare la sosta abusiva su corsie ciclabili;
4. attività di formazione su nuovo codice della strada
Auto troppo veloci: impegni per ridurre la causa
principale di investimenti di pedoni e ciclisti
Diritto all’incolumità
Perché l’automobilista vede all’ultimo momento il pedone?
• l’automobilista è distratto (telefonino, conversazione,
autoradio, sigaretta);
• l’automobilista va troppo veloce e il suo angolo visuale
è molto ristretto;
• pedone o ciclista hanno calcolato male la velocità
dell’auto in arrivo perché questa va troppo veloce.
Auto troppo veloci:
principale causa di incidenti
e di investimenti
La leggenda di pedoni e ciclisti
che «si buttano» (a 4-8 km/h)
sulle strisce …
In realtà è un effetto ottico
dovuto alla eccessiva velocità
dell’auto.
da: Benzina Zero – blog
Diritto all’incolumità
Sulle strade urbane delle città europee il 52% dei morti per
incidenti stradali sono pedoni (40%) e ciclisti (12%),
Cioè oltre metà sono gli utenti deboli.
Auto troppo veloci: principale causa di investimenti
2018 road safety statistics
European Commission - Fact Sheet
Diritto all’incolumità
Dei morti su strade urbane
delle città europee (2017)
il 57% ha più di 50 anni.
Auto troppo veloci:
principale causa di
investimenti
Per età sono normalmente prudenti, esperti ma spesso
soffrono di malattie e con riflessi appannati.
Quindi particolarmente in pericolo di fronte alla guida
imprudente e troppo veloce.
da: Benzina Zero – blog
In molti casi il pedone anziano:
• non calcola adeguatamente la velocità del veicolo in
arrivo;
• vede il pericolo nel corso dell’attraversamento, ma
età e forma fisica gli impediscono di accelerare verso
il marciapiede.
Saluti finali
Chi anima la rete?
Come seguirci? Pagina facebook
A ruota libera – muoviamoci in bici
Come contattarci? e-mail: aruotalibera.pd@gmail.com

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  • 1. Diritti e doveri del ciclista urbano Tra diritto di precedenza, dotazioni obbligatorie, obblighi in strada e diritti soggettivi ed oggettivi di una categoria debole e «moderatrice» Andrea Nicolello-Rossi - ‘A ruota libera’ Padova
  • 2. dal Codice della strada Art.50 - Definizione di velocipede 1. I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; Sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kw la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. 2. I velocipedi non possono superare 1,30 metri di larghezza, i 3 metri di lunghezza e i 2,20 metri di altezza. Premessa - Di chi/cosa stiamo parlando
  • 3. Premessa – Come ne stiamo parlando «Pur essendo la bicicletta un veicolo con diritti e doveri al pari degli altri veicoli, non vi è dubbio che il ciclista (assieme ad altri) debba essere considerato un utente debole. Il ciclista però non è pericoloso per se stesso, significando con questo che in genere si fa male solo quando è investito. Il ciclista è un utente nobile, sia perché realizza in assoluto la migliore performance in termini di impatto ambientale/km percorsi, sia perché egli stesso è un elemento di moderazione del traffico. Anche se in questa veste molti lo vedono come un intralcio al traffico. Il ciclista è pertanto creditore di sicurezza e per ottenerla l’unica risposta non può essere la separazione tra questo utente debole e l’utente motorizzato». Enrico Chiarini da «Il Codice della Strada e la bicicletta» quaderni Fiab
  • 4. Doveri – La dotazione obbligatoria Art. 68 - Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi. Comma 1: i velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché …...... sapete quali sono i 3 (e ½) elementi essenziali? b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello; a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote; c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi. Inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati.
  • 5.
  • 6. Doveri – La dotazione particolare Art. 68, comma 4: Con decreto del Ministro dei lavori pubblici sono stabilite le caratteristiche costruttive, funzionali nonché le modalità di omologazione dei velocipedi a più ruote simmetriche che consentono il trasporto di altre persone oltre il conducente. Le cargo bike per bimbi o persone disabili
  • 7. Doveri – La dotazione particolare Art. 68 - Caratteristiche costruttive, comma 5 I velocipedi possono essere equipaggiati per il trasporto di un bambino, con idonee attrezzature, le cui caratteristiche sono stabilite nel regolamento. [Art. 225, c.1 del regolamento]: l'attrezzatura idonea, ai sensi dell'art. 68, al trasporto di un bambino fino ad otto anni, è costituita da un seggiolino composto da: sedile con schienale, braccioli e sistema di sicurezza del bambino (i braccioli possono essere omessi nel caso di età superiore ai 4 anni). [c. 5]: per i seggiolini per i quali si prevede il montaggio in posizione anteriore, tra il manubrio ed il conducente, e che sono idonei al trasporto di bambini la cui massa non è superiore a 15 kg, sono ammessi sistemi di fissaggio sia al telaio, sia al piantone, sia al manubrio. Come trasportare bambini con i seggiolini
  • 8. Doveri – La dotazione particolare [Art. 225, comma 7]: sono consentiti i rimorchi per velocipedi purché la lunghezza del velocipede, compreso il rimorchio, non superi 3 m. La larghezza massima totale del rimorchio non deve essere superiore a 75 cm e l'altezza massima, compreso il carico, non deve essere superiore a 1 m. Le bici con carretti La massa trasportabile non deve essere superiore a 50 kg. Per la circolazione notturna il rimorchio è equipaggiato con i dispositivi di segnalazione visiva posteriore e laterale previsti per i velocipedi all'art. 224.
  • 9. Doveri – La dotazione e le sanzioni 6. Chiunque circola con un velocipede senza pneumatici o nel quale alcuno dei dispositivi di frenatura o di segnalazione acustica o visiva manchi o non sia conforme alle disposizioni stabilite nel presente articolo e nell'articolo 69, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 24 a euro 97. 7. Chiunque circola con un velocipede di cui al comma 4, non omologato, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168. 8. Chiunque produce o mette in commercio velocipedi o i relativi dispositivi di equipaggiamento non conformi al tipo omologato, ove ne sia richiesta l'omologazione, è soggetto, se il fatto non costituisce reato, alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 419 a euro 1.682.
  • 10. Doveri – Dotazione e rispetto verso se stessi
  • 11. Doveri – il rispetto verso se stessi Indicazioni per l’auto-check alla propria bici
  • 12. Art. 182. Circolazione dei velocipedi 1. i ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due. Quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro. Doveri – Come si deve circolare 2. i ciclisti devono avere libero l'uso delle braccia e delle mani e reggere il manubrio almeno con una mano (omissis); [Regolamento relativo all'art 182: art. 377 – Circolazione dei velocipedi: in ogni caso, i ciclisti devono segnalare tempestivamente, con il braccio, la manovra di svolta a sinistra, di svolta a destra e di fermata che intendono effettuare. 3. ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo.
  • 13. Art. 182. Circolazione dei velocipedi 9. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento. [dal regolamento: art. 377, comma 7:] ove le piste ciclabili si interrompano, immettendosi nelle carreggiate a traffico veloce o attraversino le carreggiate stesse, ….. … i ciclisti sono tenuti ad effettuare le manovre con la massima cautela evitando improvvisi cambiamenti di direzione. Doveri – Come si deve circolare Obbligo, o non obbligo, dell’uso delle piste ciclabili Quindi, anche se la pista è monca e dopo 600 metri ti abbandona in un punto pericoloso (ad es. sulla carreggiata opposta), bisogna usarla. Diverso il caso di corsie promiscue …
  • 14. Obbligo, o non obbligo, dell’uso delle piste ciclabili Obbligo NON obbligo Obbligo, ma spesso è contestabile l’applicazione del cartello
  • 15. Doveri – Come si deve circolare A destra ma non troppo: accortezze per ridurre i rischi
  • 16. Art. 40 Segnali orizzontali 11. In corrispondenza degli attraversamenti pedonali i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza ai pedoni; analogo comportamento devono tenere i conducenti dei veicoli nei confronti dei ciclisti in corrispondenza degli attraversamenti ciclabili. [Regolamento art. 146 Attraversamenti ciclabili] 1. Gli attraversamenti ciclabili devono essere previsti solo per garantire la continuità delle piste ciclabili nelle aree di intersezione. 2. Gli attraversamenti ciclabili sono evidenziati sulla carreggiata mediante due strisce bianche discontinue, di larghezza di 50 cm Doveri – Come si deve circolare Gli attraversamenti ciclopedonali con precedenza I «quadrotti», questi sconosciuti
  • 17. Doveri – Come si deve circolare Gli attraversamenti ciclopedonali con precedenza
  • 18. Strisce pedonali: il Codice della Strada non obbliga il ciclista a scendere dalla bici Parere prot. n. 513, 24.01.13 a firma dell’ing. Francesco Mazziotta, Dirigente Ministero dei Trasporti “Ai sensi dell’art. 41 co. 15, in assenza di lanterne per velocipedi, il comportamento dei ciclisti sulle intersezioni semaforizzate deve essere analogo a quello dei pedoni, ossia deve conformarsi al disposto dell’art. 41 co. 5. In tal caso o anche in assenza di semaforo, i ciclisti possono attraversare in sella alla bicicletta con le ovvie limitazioni di cui all’art. 182, c. 4, del Codice”. Cosa dice l’art. 182, c. 4? i ciclisti devono condurre il veicolo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intralcio o di pericolo per i pedoni. In tal caso sono assimilati ai pedoni e devono usare la comune diligenza e la comune prudenza”. Doveri – Come si deve circolare
  • 19. Casi particolari - Le isole pedonali Art. 3. Definizioni stradali e di traffico Comma 2: Area pedonale zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie, nonché eventuali deroghe per i veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da poter essere assimilati ai velocipedi. Quindi, a meno di divieti espliciti, nelle isole pedonali è sempre possibile pedalare Doveri – Come si deve circolare In particolari situazioni i comuni possono introdurre, attraverso apposita segnalazione, ulteriori restrizioni alla circolazione su aree pedonali.
  • 20. Casi particolari - Le corsie riservate Gli art. 5, 6 e 7 del Codice della Strada consentono agli Enti Proprietari di regolamentare la circolazione. Possono ad es. riservare delle corsie (anche protette) al transito di mezzi specifici (oltre che definire le aree di parcheggio, le isole pedonali, etc.). E’ facoltà del Sindaco specificare quali sono i veicoli che possono transitare nelle corsie riservate. Serve comunicare tale opzione con pittogramma e simbolo della bici (fra le eccezioni) Come si deve circolare A Padova nel 1980 e 1983 (unificate con ordinanza del 1999) il Sindaco ha previsto che le biciclette possano transitare nelle corsie riservate (individuate con striscia gialla e scritta Bus e Taxi). Vietato in quella del tram.
  • 21. Diritti – Soggettivi ed oggettivi Applicazione legge 02/18 • Redigere Piano Generale della Mobilità Ciclabile • Ogni 3 anni • Con obiettivi, strategie ed azioni Precisare un quadro delle risorse finanziarie a disposizione In ambito urbano e metropolitano le priorità devono riguardare: • La sicurezza • L’interscambio modale Agli Enti Locali viene richiesto Alle Regioni di redigere ed approvare • Piani Regionali della Mobilità Ciclabile • Piano finanziario annuale • Relazione annuale al Parlamento (entro il 01/04 di ogni anno) Ai Comuni di redigere: • BiciPlan come sezione del PUMS • Adeguare i regolamenti edilizi Ad oggi (10.04.19) NON è stato redatto
  • 22. Diritti – Soggettivi ed oggettivi Applicazione legge 366/98 – Obbligo di piste ciclabili nel caso di nuove strade L’art. 10 della L. 366/98 ha modificato il Codice della Strada. Introdotto il comma 4-bis dell’art. 13 del C.d.S.: “Le strade di nuova costruzione classificate ai sensi delle lettere C, D, E, ed F (escluse, quindi, autostrade e superstrade) devono avere, per l’intero sviluppo, una pista ciclabile adiacente purché realizzata in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza”. Introdotto il comma 2-bis all’art. 14 del C.d.S.: “Gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza”.
  • 23. Via Della Pace, ciclabile prevista anche nel Bici Plan del 2009. Al 2019 NON realizzata Via Delle Tre Venezie: mai realizzata, ma nel 2008 fu costruita la ciclabile separata sul cavalcavia, poi chiusa al transito.
  • 24. Via Avanzo: 4 anni di lavori: realizzate tre nuove rotatorie, eliminato un semaforo, predisposto un park kiss & ride ma nessuna ciclabile nonostante sia prevista nel BiciPlan del 2009 Però la nuova lottizzazione di via Ipazia ad Altichiero è circunnavigabile in bici
  • 25. Diritto all’incolumità Il Comune deve realizzare, o migliorare, infrastrutture, ad es: 1. progettare le ciclabili come rete continuativa; 2. proteggere le corsie ciclabili abitualmente invase da auto; 3. realizzare la moderazione del traffico (zone 30) con: • attraversamenti a penisola o con isole spartitraffico; • ingressi area 30 ed incroci con piastre rialzate; • chicane e restringimenti di carreggiata; 4. interdire il parcheggio auto in prossimità degli attraversamenti; 5. predisporre illuminazione dedicata agli incroci ciclopedonali; 6. applicare la segnaletica orizzontale in rotatoria Attività di prevenzione e contrasto: 1. sanzionare il mancato rispetto di limiti di velocità delle auto; 2. far rispettare il diritto di precedenza negli attraversamenti; 3. sanzionare la sosta abusiva su corsie ciclabili; 4. attività di formazione su nuovo codice della strada Auto troppo veloci: impegni per ridurre la causa principale di investimenti di pedoni e ciclisti
  • 26. Diritto all’incolumità Perché l’automobilista vede all’ultimo momento il pedone? • l’automobilista è distratto (telefonino, conversazione, autoradio, sigaretta); • l’automobilista va troppo veloce e il suo angolo visuale è molto ristretto; • pedone o ciclista hanno calcolato male la velocità dell’auto in arrivo perché questa va troppo veloce. Auto troppo veloci: principale causa di incidenti e di investimenti La leggenda di pedoni e ciclisti che «si buttano» (a 4-8 km/h) sulle strisce … In realtà è un effetto ottico dovuto alla eccessiva velocità dell’auto. da: Benzina Zero – blog
  • 27. Diritto all’incolumità Sulle strade urbane delle città europee il 52% dei morti per incidenti stradali sono pedoni (40%) e ciclisti (12%), Cioè oltre metà sono gli utenti deboli. Auto troppo veloci: principale causa di investimenti 2018 road safety statistics European Commission - Fact Sheet
  • 28. Diritto all’incolumità Dei morti su strade urbane delle città europee (2017) il 57% ha più di 50 anni. Auto troppo veloci: principale causa di investimenti Per età sono normalmente prudenti, esperti ma spesso soffrono di malattie e con riflessi appannati. Quindi particolarmente in pericolo di fronte alla guida imprudente e troppo veloce. da: Benzina Zero – blog In molti casi il pedone anziano: • non calcola adeguatamente la velocità del veicolo in arrivo; • vede il pericolo nel corso dell’attraversamento, ma età e forma fisica gli impediscono di accelerare verso il marciapiede.
  • 29. Saluti finali Chi anima la rete? Come seguirci? Pagina facebook A ruota libera – muoviamoci in bici Come contattarci? e-mail: aruotalibera.pd@gmail.com