SlideShare a Scribd company logo
Informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca
Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio,
CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara
Il Governo e la Banca d’Italia, in stretta collaborazione e intesa, agendo
ciascuno in base alle proprie competenze e responsabilità, hanno dato
soluzione alla crisi di quattro banche in amministrazione straordinaria: Banca
Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di
Ferrara, CariChieti. Si tratta di banche di dimensione piccola o media, aventi
nel complesso una quota del mercato nazionale dell’1 per cento circa in
termini di depositi.
La soluzione adottata assicura la continuità operativa delle banche e il loro
risanamento, nell’interesse dell’economia dei territori in cui esse sono
insediate; tutela pienamente i risparmi di famiglie e imprese detenuti nella
forma di depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie; preserva tutti i
rapporti di lavoro in essere; non utilizza denaro pubblico.
Le perdite accumulate nel tempo da queste banche, valutate con criteri
estremamente prudenti, sono state assorbite in prima battuta dagli strumenti
di investimento più rischiosi: le azioni e le "obbligazioni subordinate", queste
ultime per loro natura anch’esse esposte al rischio d'impresa. Il ricorso alle
azioni e alle obbligazioni subordinate per coprire le perdite è espressamente
richiesto come precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie
dalle norme europee (“Direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie”
- BRRD), recepite nell’ordinamento italiano dallo scorso 16 novembre con il
Decreto Legislativo 180/2015. Tale normativa ha assegnato alla Banca
d’Italia la funzione di autorità di risoluzione delle crisi nel settore bancario.
La soluzione adottata, compatibile con le norme europee sugli "aiuti di Stato",
si articola secondo il seguente schema.
1) Per ciascuna delle quattro banche la parte "buona" è stata separata da
quella "cattiva" del bilancio.
2) Alla parte buona (“banca buona” o "banca-ponte" o bridge bank) sono
state conferite tutte le attività diverse dai prestiti “in sofferenza”, cioè
quelli di più dubbio realizzo; a fronte di tali attività vi sono i depositi, i
conti correnti e le obbligazioni ordinarie. Il capitale è stato ricostituito a
circa il 9 per cento del totale dell’attivo (ponderato per il rischio) dal
“Fondo di Risoluzione”. Il Fondo di Risoluzione è previsto dalle norme
europee e italiane ed è amministrato dall’Unità di Risoluzione della
Banca d'Italia. Esso è alimentato con contribuzioni di tutte le banche del
sistema. La banca buona viene provvisoriamente gestita, sotto la
supervisione dell’Unità di Risoluzione della Banca d’Italia, da
amministratori da questa appositamente designati; in tutti e quattro i
casi la carica di Presidente è rivestita dal dott. Roberto Nicastro, ex
Direttore Generale di Unicredit. Gli amministratori hanno il preciso
impegno di vendere la banca buona in tempi brevi al miglior offerente,
con procedure trasparenti e di mercato, e quindi retrocedere al Fondo
di Risoluzione i ricavi della vendita. Nella tabella sono forniti i dati per
ciascuna delle quattro banche buone e per l’aggregato delle stesse.
3) Si è inoltre costituita una "banca cattiva" (bad bank), priva di licenza
bancaria nonostante il nome, in cui sono stati concentrati i prestiti in
sofferenza che residuano una volta fatte assorbire le perdite dalle
azioni e dalle obbligazioni subordinate e, per la parte eccedente, da un
apporto del Fondo di Risoluzione. Quest’ultimo fornisce alla banca
cattiva anche la necessaria dotazione di capitale. Tali prestiti in
sofferenza, svalutati a 1,5 miliardi dall’originario valore di 8,5 miliardi,
saranno venduti a specialisti nel recupero crediti o gestiti direttamente
per recuperarli al meglio. Per semplicità viene costituita un’unica banca
cattiva che raccoglie le sofferenze di tutte e quattro le banche
originarie. Nella tabella sono forniti i relativi dati.
4) Lo Stato, quindi il contribuente, non subisce alcun costo in questo
processo. L’intero onere del salvataggio è posto innanzitutto a carico
delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle quattro banche, ma è
in ultima analisi prevalentemente a carico del complesso del sistema
bancario italiano, che alimenta con i suoi contributi, ordinari e
straordinari, il Fondo di Risoluzione.
5) L’impegno finanziario immediato del Fondo di Risoluzione è,
complessivamente per le quattro banche, così suddiviso: circa 1,7
miliardi a copertura delle perdite delle banche originarie (recuperabili
forse in piccola parte); circa 1,8 miliardi per ricapitalizzare le banche
buone (recuperabili con la vendita delle stesse), circa 140 milioni per
dotare la banca cattiva del capitale minimo necessario a operare.
Quindi, In totale, circa 3,6 miliardi.
6) La liquidità necessaria al Fondo di Risoluzione per iniziare
immediatamente a operare è stata anticipata da tre grandi banche
(Banca Intesa Sanpaolo, Unicredit e UBI Banca), a tassi di mercato e
con scadenza massima di 18 mesi.
7) Le quattro banche originarie divengono dei contenitori residui in cui
sono confinate le perdite e la loro copertura, e vengono subito poste in
liquidazione coatta amministrativa. Le banche buone (banche-ponte) ne
assumono la stessa denominazione con l’aggettivo “Nuova” davanti e
proseguono nell’attività essendo state ripulite delle sofferenze e
ricapitalizzate. La banca cattiva resterà in vita solo per il tempo
necessario a vendere o a realizzare le sofferenze in essa inserite.
Questa è la soluzione compatibile con le norme sugli aiuti di Stato che è
emersa dopo che altre proposte erano state ritenute non compatibili durante
le discussioni con la Commissione europea. Infine le Autorità italiane hanno
adottato questa soluzione che ha effetti immediati ed evita il prolungamento
dello stallo per le quattro banche, al fine di risolverne la crisi.
Roma, 22 novembre 2015
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
24,5 27,8
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
1,5
Cassa 3,6
Totale 29,6 29,6 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
12,4 14,3
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,9
Cassa 2,0
Totale 15,3 15,3 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
6,1 6,7
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,3
Cassa 0,7
Totale 7,1 7,1 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
3,1 3,3
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,1
Cassa 0,2
Totale 3,4 3,4 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
2,9 3,5
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,2
Cassa 0,6
Totale 3,7 3,7 Totale
Prestiti “in sofferenza” 1,5 1,5 Debiti verso le banche-ponte
Cassa 0,1 0,1 Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Totale 1,6 1,6 Totale
0,1
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
“Banca cattiva” unica per le quattro
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
0,2
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
0,4
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Nuova Cassa di Risparmio di Chieti
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
Attivo Passivo
1,8
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Totale delle banche-ponte
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Nota: dati basati sulle situazioni contabili delle banche a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulle situazioni contabili delle banche a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nuova Banca delle Marche
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
1,0
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo

More Related Content

Similar to DECRETO SALVA BANCHE della Banca d italia

Crisi Banche, presentazione MMT Senigallia
Crisi Banche, presentazione MMT SenigalliaCrisi Banche, presentazione MMT Senigallia
Crisi Banche, presentazione MMT Senigallia
Pier Paolo Flammini
 
Rendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzione
Rendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzioneRendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzione
Rendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzione
Ferdinando Alberti
 
Approfondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla banche
Approfondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla bancheApprofondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla banche
Approfondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla bancheFrancesco D'Ambrosio
 
guida_abi-consumatori_sul_bail-in
guida_abi-consumatori_sul_bail-inguida_abi-consumatori_sul_bail-in
guida_abi-consumatori_sul_bail-incpz
 
Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16
Rubens Ligabue
 
Le previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in banca
Le previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in bancaLe previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in banca
Le previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in banca
Vincenzo Borchia
 
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle banche
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle bancheLa crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle banche
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle banche
Quattrogatti.info
 
La direttiva BRRD
La direttiva BRRD  La direttiva BRRD
200901 Sicurezza
200901 Sicurezza200901 Sicurezza
200901 Sicurezza
michelelov
 
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL INAzimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Pietro Ravera
 
IL "BAIL IN"
IL "BAIL IN"IL "BAIL IN"
IL "BAIL IN"
Francesco Bellocchi
 
Chiarimenti sull' Assetto di Banca d'Italia
Chiarimenti sull' Assetto di Banca d'ItaliaChiarimenti sull' Assetto di Banca d'Italia
Chiarimenti sull' Assetto di Banca d'Italia
Miriam Cominelli
 
STRESS TEST 2016, article - The INsider Journal
STRESS TEST 2016, article - The INsider JournalSTRESS TEST 2016, article - The INsider Journal
STRESS TEST 2016, article - The INsider Journal
Luca Bellardini
 
Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...
Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...
Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...
UNIONE INDUSTRIALE PRATESE
 
200812 Sicurezza Investimenti
200812 Sicurezza Investimenti200812 Sicurezza Investimenti
200812 Sicurezza Investimenti
michelelov
 
Manifesto per la buona-finanza - FISAC-CGIL
Manifesto per la buona-finanza - FISAC-CGILManifesto per la buona-finanza - FISAC-CGIL
Manifesto per la buona-finanza - FISAC-CGIL
Fisac-Cgil Varese
 
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)
Quattrogatti.info
 
Espresso 24112011
Espresso 24112011Espresso 24112011
Espresso 24112011
pino7512
 
Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16
Rubens Ligabue
 

Similar to DECRETO SALVA BANCHE della Banca d italia (20)

Crisi Banche, presentazione MMT Senigallia
Crisi Banche, presentazione MMT SenigalliaCrisi Banche, presentazione MMT Senigallia
Crisi Banche, presentazione MMT Senigallia
 
Rendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzione
Rendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzioneRendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzione
Rendiconto 2015 fondo nazionale di risoluzione
 
Approfondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla banche
Approfondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla bancheApprofondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla banche
Approfondimento di Radicali Italiani - Fuori i partiti dalla banche
 
guida_abi-consumatori_sul_bail-in
guida_abi-consumatori_sul_bail-inguida_abi-consumatori_sul_bail-in
guida_abi-consumatori_sul_bail-in
 
Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16Articolo Prima Pagina 9-5-16
Articolo Prima Pagina 9-5-16
 
Le previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in banca
Le previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in bancaLe previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in banca
Le previsioni del Prof.Crespi sul futuro della professione in banca
 
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle banche
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle bancheLa crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle banche
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle banche
 
La direttiva BRRD
La direttiva BRRD  La direttiva BRRD
La direttiva BRRD
 
200901 Sicurezza
200901 Sicurezza200901 Sicurezza
200901 Sicurezza
 
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL INAzimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
Azimut pensiero speciale_DIRETTIVA UE BAIL IN
 
IL "BAIL IN"
IL "BAIL IN"IL "BAIL IN"
IL "BAIL IN"
 
Chiarimenti sull' Assetto di Banca d'Italia
Chiarimenti sull' Assetto di Banca d'ItaliaChiarimenti sull' Assetto di Banca d'Italia
Chiarimenti sull' Assetto di Banca d'Italia
 
STRESS TEST 2016, article - The INsider Journal
STRESS TEST 2016, article - The INsider JournalSTRESS TEST 2016, article - The INsider Journal
STRESS TEST 2016, article - The INsider Journal
 
Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...
Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...
Fare impresa durante la (piccola) ripresa: scenario economico, cambi ed evolu...
 
200812 Sicurezza Investimenti
200812 Sicurezza Investimenti200812 Sicurezza Investimenti
200812 Sicurezza Investimenti
 
BNL Focus #23
BNL Focus #23BNL Focus #23
BNL Focus #23
 
Manifesto per la buona-finanza - FISAC-CGIL
Manifesto per la buona-finanza - FISAC-CGILManifesto per la buona-finanza - FISAC-CGIL
Manifesto per la buona-finanza - FISAC-CGIL
 
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)
 
Espresso 24112011
Espresso 24112011Espresso 24112011
Espresso 24112011
 
Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16Articolo Prima Pagina 18-4-16
Articolo Prima Pagina 18-4-16
 

More from Vincenzo Borchia

Nelle Marche una mole di risparmi da gestire
Nelle Marche una mole di risparmi da gestireNelle Marche una mole di risparmi da gestire
Nelle Marche una mole di risparmi da gestire
Vincenzo Borchia
 
Il cliente sente FINECO dalla sua parte...
Il cliente sente FINECO dalla sua parte...Il cliente sente FINECO dalla sua parte...
Il cliente sente FINECO dalla sua parte...
Vincenzo Borchia
 
La banca di domani nei negozi finanziari
La banca di domani nei negozi finanziariLa banca di domani nei negozi finanziari
La banca di domani nei negozi finanziari
Vincenzo Borchia
 
Banker quanto mi costi?
Banker quanto mi costi?Banker quanto mi costi?
Banker quanto mi costi?
Vincenzo Borchia
 
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.
Vincenzo Borchia
 
Barron's presents the best of the best advisors 2014
Barron's presents the best of the best advisors 2014Barron's presents the best of the best advisors 2014
Barron's presents the best of the best advisors 2014
Vincenzo Borchia
 
Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca
Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca
Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca
Vincenzo Borchia
 
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?
Vincenzo Borchia
 

More from Vincenzo Borchia (8)

Nelle Marche una mole di risparmi da gestire
Nelle Marche una mole di risparmi da gestireNelle Marche una mole di risparmi da gestire
Nelle Marche una mole di risparmi da gestire
 
Il cliente sente FINECO dalla sua parte...
Il cliente sente FINECO dalla sua parte...Il cliente sente FINECO dalla sua parte...
Il cliente sente FINECO dalla sua parte...
 
La banca di domani nei negozi finanziari
La banca di domani nei negozi finanziariLa banca di domani nei negozi finanziari
La banca di domani nei negozi finanziari
 
Banker quanto mi costi?
Banker quanto mi costi?Banker quanto mi costi?
Banker quanto mi costi?
 
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.
 
Barron's presents the best of the best advisors 2014
Barron's presents the best of the best advisors 2014Barron's presents the best of the best advisors 2014
Barron's presents the best of the best advisors 2014
 
Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca
Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca
Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca
 
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?
 

DECRETO SALVA BANCHE della Banca d italia

  • 1. Informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara Il Governo e la Banca d’Italia, in stretta collaborazione e intesa, agendo ciascuno in base alle proprie competenze e responsabilità, hanno dato soluzione alla crisi di quattro banche in amministrazione straordinaria: Banca Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti. Si tratta di banche di dimensione piccola o media, aventi nel complesso una quota del mercato nazionale dell’1 per cento circa in termini di depositi. La soluzione adottata assicura la continuità operativa delle banche e il loro risanamento, nell’interesse dell’economia dei territori in cui esse sono insediate; tutela pienamente i risparmi di famiglie e imprese detenuti nella forma di depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie; preserva tutti i rapporti di lavoro in essere; non utilizza denaro pubblico. Le perdite accumulate nel tempo da queste banche, valutate con criteri estremamente prudenti, sono state assorbite in prima battuta dagli strumenti di investimento più rischiosi: le azioni e le "obbligazioni subordinate", queste ultime per loro natura anch’esse esposte al rischio d'impresa. Il ricorso alle azioni e alle obbligazioni subordinate per coprire le perdite è espressamente richiesto come precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie
  • 2. dalle norme europee (“Direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie” - BRRD), recepite nell’ordinamento italiano dallo scorso 16 novembre con il Decreto Legislativo 180/2015. Tale normativa ha assegnato alla Banca d’Italia la funzione di autorità di risoluzione delle crisi nel settore bancario. La soluzione adottata, compatibile con le norme europee sugli "aiuti di Stato", si articola secondo il seguente schema. 1) Per ciascuna delle quattro banche la parte "buona" è stata separata da quella "cattiva" del bilancio. 2) Alla parte buona (“banca buona” o "banca-ponte" o bridge bank) sono state conferite tutte le attività diverse dai prestiti “in sofferenza”, cioè quelli di più dubbio realizzo; a fronte di tali attività vi sono i depositi, i conti correnti e le obbligazioni ordinarie. Il capitale è stato ricostituito a circa il 9 per cento del totale dell’attivo (ponderato per il rischio) dal “Fondo di Risoluzione”. Il Fondo di Risoluzione è previsto dalle norme europee e italiane ed è amministrato dall’Unità di Risoluzione della Banca d'Italia. Esso è alimentato con contribuzioni di tutte le banche del sistema. La banca buona viene provvisoriamente gestita, sotto la supervisione dell’Unità di Risoluzione della Banca d’Italia, da amministratori da questa appositamente designati; in tutti e quattro i casi la carica di Presidente è rivestita dal dott. Roberto Nicastro, ex Direttore Generale di Unicredit. Gli amministratori hanno il preciso impegno di vendere la banca buona in tempi brevi al miglior offerente, con procedure trasparenti e di mercato, e quindi retrocedere al Fondo di Risoluzione i ricavi della vendita. Nella tabella sono forniti i dati per ciascuna delle quattro banche buone e per l’aggregato delle stesse. 3) Si è inoltre costituita una "banca cattiva" (bad bank), priva di licenza bancaria nonostante il nome, in cui sono stati concentrati i prestiti in
  • 3. sofferenza che residuano una volta fatte assorbire le perdite dalle azioni e dalle obbligazioni subordinate e, per la parte eccedente, da un apporto del Fondo di Risoluzione. Quest’ultimo fornisce alla banca cattiva anche la necessaria dotazione di capitale. Tali prestiti in sofferenza, svalutati a 1,5 miliardi dall’originario valore di 8,5 miliardi, saranno venduti a specialisti nel recupero crediti o gestiti direttamente per recuperarli al meglio. Per semplicità viene costituita un’unica banca cattiva che raccoglie le sofferenze di tutte e quattro le banche originarie. Nella tabella sono forniti i relativi dati. 4) Lo Stato, quindi il contribuente, non subisce alcun costo in questo processo. L’intero onere del salvataggio è posto innanzitutto a carico delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle quattro banche, ma è in ultima analisi prevalentemente a carico del complesso del sistema bancario italiano, che alimenta con i suoi contributi, ordinari e straordinari, il Fondo di Risoluzione. 5) L’impegno finanziario immediato del Fondo di Risoluzione è, complessivamente per le quattro banche, così suddiviso: circa 1,7 miliardi a copertura delle perdite delle banche originarie (recuperabili forse in piccola parte); circa 1,8 miliardi per ricapitalizzare le banche buone (recuperabili con la vendita delle stesse), circa 140 milioni per dotare la banca cattiva del capitale minimo necessario a operare. Quindi, In totale, circa 3,6 miliardi. 6) La liquidità necessaria al Fondo di Risoluzione per iniziare immediatamente a operare è stata anticipata da tre grandi banche (Banca Intesa Sanpaolo, Unicredit e UBI Banca), a tassi di mercato e con scadenza massima di 18 mesi. 7) Le quattro banche originarie divengono dei contenitori residui in cui sono confinate le perdite e la loro copertura, e vengono subito poste in liquidazione coatta amministrativa. Le banche buone (banche-ponte) ne
  • 4. assumono la stessa denominazione con l’aggettivo “Nuova” davanti e proseguono nell’attività essendo state ripulite delle sofferenze e ricapitalizzate. La banca cattiva resterà in vita solo per il tempo necessario a vendere o a realizzare le sofferenze in essa inserite. Questa è la soluzione compatibile con le norme sugli aiuti di Stato che è emersa dopo che altre proposte erano state ritenute non compatibili durante le discussioni con la Commissione europea. Infine le Autorità italiane hanno adottato questa soluzione che ha effetti immediati ed evita il prolungamento dello stallo per le quattro banche, al fine di risolverne la crisi. Roma, 22 novembre 2015
  • 5. Prestiti, investimenti, altre attività (nessun prestito “in sofferenza”) 24,5 27,8 Depositi, conti correnti, obbligazioni e altre forme di raccolta Crediti verso la “banca cattiva” (garantiti dal Fondo di Risoluzione) 1,5 Cassa 3,6 Totale 29,6 29,6 Totale Prestiti, investimenti, altre attività (nessun prestito “in sofferenza”) 12,4 14,3 Depositi, conti correnti, obbligazioni e altre forme di raccolta Crediti verso la “banca cattiva” (garantiti dal Fondo di Risoluzione) 0,9 Cassa 2,0 Totale 15,3 15,3 Totale Prestiti, investimenti, altre attività (nessun prestito “in sofferenza”) 6,1 6,7 Depositi, conti correnti, obbligazioni e altre forme di raccolta Crediti verso la “banca cattiva” (garantiti dal Fondo di Risoluzione) 0,3 Cassa 0,7 Totale 7,1 7,1 Totale Prestiti, investimenti, altre attività (nessun prestito “in sofferenza”) 3,1 3,3 Depositi, conti correnti, obbligazioni e altre forme di raccolta Crediti verso la “banca cattiva” (garantiti dal Fondo di Risoluzione) 0,1 Cassa 0,2 Totale 3,4 3,4 Totale Prestiti, investimenti, altre attività (nessun prestito “in sofferenza”) 2,9 3,5 Depositi, conti correnti, obbligazioni e altre forme di raccolta Crediti verso la “banca cattiva” (garantiti dal Fondo di Risoluzione) 0,2 Cassa 0,6 Totale 3,7 3,7 Totale Prestiti “in sofferenza” 1,5 1,5 Debiti verso le banche-ponte Cassa 0,1 0,1 Capitale (sottoscritto dal Fondo di Risoluzione) Totale 1,6 1,6 Totale 0,1 Capitale (sottoscritto dal Fondo di Risoluzione) “Banca cattiva” unica per le quattro (importi arrotondati in miliardi di euro) Attivo Passivo Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara (importi arrotondati in miliardi di euro) Attivo Passivo 0,2 Capitale (sottoscritto dal Fondo di Risoluzione) 0,4 Capitale (sottoscritto dal Fondo di Risoluzione) Nuova Cassa di Risparmio di Chieti (importi arrotondati in miliardi di euro) Attivo Passivo Attivo Passivo 1,8 Capitale (sottoscritto dal Fondo di Risoluzione) Totale delle banche-ponte (importi arrotondati in miliardi di euro) Nota: dati basati sulle situazioni contabili delle banche a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di Risoluzione. Nota: dati basati sulle situazioni contabili delle banche a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di Risoluzione. Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di Risoluzione. Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di Risoluzione. Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di Risoluzione. Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di Risoluzione. Nuova Banca delle Marche (importi arrotondati in miliardi di euro) Attivo Passivo 1,0 Capitale (sottoscritto dal Fondo di Risoluzione) Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio (importi arrotondati in miliardi di euro) Attivo Passivo