Il MES nasce con la funzione di prestare assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro in difficoltà. È stato introdotto dal Trattato sul Meccanismo di Stabilità Europeo (European Stability Mechanism Treaty) firmato il 2 febbraio 2012. Come funziona? Come opera? Che cosa significa Dual limb CACs?
Il MES nasce con la funzione di prestare assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro in difficoltà. È stato introdotto dal Trattato sul Meccanismo di Stabilità Europeo (European Stability Mechanism Treaty) firmato il 2 febbraio 2012. Come funziona? Come opera? Che cosa significa Dual limb CACs?
Nel recente e primo rapporto sulla stabilità finanziaria del 2016 di Banca d’Italia è stato stimato che il complesso degli investimenti delle famiglie in strumenti (diversi dalle azioni) che potrebbero essere interessati da misure di bail-in in caso di risoluzione rappresenti oltre il 10 per cento delle attività finanziarie delle famiglie italiane.
Una fotografia che a ben osservare appare indubbiamente appropriata a quel ruolo mitologico che fu di Atlante e che ambiziosamente è stato attribuito al fondo-privatistico messo in piedi dal sistema finanziario italiano. Fondo che in ultima analisi, nel tentare di sorreggere il peso degli aumenti di capitale e la gestione degli NPL di banche problematiche, vuol evitare un meccanismo generalizzato di bail-in conseguente ad un eventuale panico su larga scala che potrebbe condurre a una crisi sistemica nazionale.
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle bancheQuattrogatti.info
la presentazione analizza il legame tra il sistema bancario e la crisi del debito, il ruolo giocato dalla regolamentazione e le politiche necessarie a ridurre l’esposizione delle banche al rischio di fallimento degli stati
Le banche al servizio del paese.
La finanza e il credito sono elementi fondamentali per
ritrovare la via della crescita e dell’occupazione. In questa
cornice definiamo le banche attività produttive private di
interesse pubblico.
FISAC e CGIL avanzano sette proposte per quattro obiettivi
che siano parte integrante di un programma di interventi
più ampio come il Piano del Lavoro già definito dalla CGIL.
Un manifesto a sostegno della crescita dell’economia reale,
dell’etica della finanza, per la legalità e per l’eguaglianza.
Un settore, quello del credito, che pur essendo specchio
reale della crisi del paese e che vive come l’industria negli
anni ’80 una profonda ristrutturazione tra crisi e
innovazione immaginiamo al servizio del paese.
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)Quattrogatti.info
Gli attori protagonisti della crisi sono: l'Unione Europea, la Banca Centrale Europea, il sistema bancario ed i singoli stati nazionali
Cosa hanno fatto e cosa potrebbero fare questi attori per la crisi dell'Euro?
in questa serie di presentazioni a puntate analizziamo le politiche di questi attori per risolvere la crisi del debito, evitare una crisi finanziaria e far ripartire la crescita economica.
Prima uscita: l'Unione Europea!
Cosa sono e a cosa servirebbero gli Eurobond?
Cos'è il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria?
Stanno funzionando i piani dell'Unione Europea per salvare l'Euro?
Atlante nascerà a maggio grazie all’apporto di capitali privati forniti soprattutto da Unicredit e Intesa Sanpaolo, con una partecipazione stimata in un miliardo a testa, seguito da altri enti quali Fondazioni, Cassa Depositi e Prestiti, altre banche in quota minore e dai principali gruppi assicurativi, oltre ad eventuali ed ulteriori soggetti privati.
Articolo su "Il Resto del Carlino"
Ringrazio sopratutto i risparmiatori e i miei Consulenti Finanziari di tutte le MARCHE: senza di voi certi traguardi non si sarebbero potuti raggiungere.
I miei 90 professionisti hanno l'onore di gestire oltre 1.6 miliardi di euro di 25.000 clienti e ogni consulente finanziario ha un patrimonio di circa 18 milioni di euro.
E questo è solo l'inizio della nostra "CRESCITA"....
L'unica cosa negativa: il titolo in alto non mi si addice" Cacciatori di teste"....i colleghi che cerco devono avere spiccate qualità personali e deontologiche che non insidino neppure minimamente il clima di proficua collaborazione e spirito di squadra che in 20 anni sono riuscito a creare nelle Marche.
Articolo su "Il Resto del Carlino"
Ringrazio sopratutto i risparmiatori e i miei Consulenti Finanziari di tutte le MARCHE: senza di voi certi traguardi non si sarebbero potuti raggiungere.
I miei 90 professionisti hanno l'onore di gestire oltre 1.6 miliardi di euro di 25.000 clienti e ogni consulente finanziario ha un patrimonio di circa 18 milioni di euro.
E questo è solo l'inizio della nostra "CRESCITA"....
L'unica cosa negativa: il titolo in alto non mi si addice" Cacciatori di teste"....i colleghi che cerco devono avere spiccate qualità personali e deontologiche che non insidino neppure minimamente il clima di proficua collaborazione e spirito di squadra che in 20 anni sono riuscito a creare nelle Marche.
More Related Content
Similar to DECRETO SALVA BANCHE della Banca d italia
Nel recente e primo rapporto sulla stabilità finanziaria del 2016 di Banca d’Italia è stato stimato che il complesso degli investimenti delle famiglie in strumenti (diversi dalle azioni) che potrebbero essere interessati da misure di bail-in in caso di risoluzione rappresenti oltre il 10 per cento delle attività finanziarie delle famiglie italiane.
Una fotografia che a ben osservare appare indubbiamente appropriata a quel ruolo mitologico che fu di Atlante e che ambiziosamente è stato attribuito al fondo-privatistico messo in piedi dal sistema finanziario italiano. Fondo che in ultima analisi, nel tentare di sorreggere il peso degli aumenti di capitale e la gestione degli NPL di banche problematiche, vuol evitare un meccanismo generalizzato di bail-in conseguente ad un eventuale panico su larga scala che potrebbe condurre a una crisi sistemica nazionale.
La crisi dell'Euro e le politiche di intervento: il ruolo delle bancheQuattrogatti.info
la presentazione analizza il legame tra il sistema bancario e la crisi del debito, il ruolo giocato dalla regolamentazione e le politiche necessarie a ridurre l’esposizione delle banche al rischio di fallimento degli stati
Le banche al servizio del paese.
La finanza e il credito sono elementi fondamentali per
ritrovare la via della crescita e dell’occupazione. In questa
cornice definiamo le banche attività produttive private di
interesse pubblico.
FISAC e CGIL avanzano sette proposte per quattro obiettivi
che siano parte integrante di un programma di interventi
più ampio come il Piano del Lavoro già definito dalla CGIL.
Un manifesto a sostegno della crescita dell’economia reale,
dell’etica della finanza, per la legalità e per l’eguaglianza.
Un settore, quello del credito, che pur essendo specchio
reale della crisi del paese e che vive come l’industria negli
anni ’80 una profonda ristrutturazione tra crisi e
innovazione immaginiamo al servizio del paese.
La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)Quattrogatti.info
Gli attori protagonisti della crisi sono: l'Unione Europea, la Banca Centrale Europea, il sistema bancario ed i singoli stati nazionali
Cosa hanno fatto e cosa potrebbero fare questi attori per la crisi dell'Euro?
in questa serie di presentazioni a puntate analizziamo le politiche di questi attori per risolvere la crisi del debito, evitare una crisi finanziaria e far ripartire la crescita economica.
Prima uscita: l'Unione Europea!
Cosa sono e a cosa servirebbero gli Eurobond?
Cos'è il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria?
Stanno funzionando i piani dell'Unione Europea per salvare l'Euro?
Atlante nascerà a maggio grazie all’apporto di capitali privati forniti soprattutto da Unicredit e Intesa Sanpaolo, con una partecipazione stimata in un miliardo a testa, seguito da altri enti quali Fondazioni, Cassa Depositi e Prestiti, altre banche in quota minore e dai principali gruppi assicurativi, oltre ad eventuali ed ulteriori soggetti privati.
Similar to DECRETO SALVA BANCHE della Banca d italia (20)
Articolo su "Il Resto del Carlino"
Ringrazio sopratutto i risparmiatori e i miei Consulenti Finanziari di tutte le MARCHE: senza di voi certi traguardi non si sarebbero potuti raggiungere.
I miei 90 professionisti hanno l'onore di gestire oltre 1.6 miliardi di euro di 25.000 clienti e ogni consulente finanziario ha un patrimonio di circa 18 milioni di euro.
E questo è solo l'inizio della nostra "CRESCITA"....
L'unica cosa negativa: il titolo in alto non mi si addice" Cacciatori di teste"....i colleghi che cerco devono avere spiccate qualità personali e deontologiche che non insidino neppure minimamente il clima di proficua collaborazione e spirito di squadra che in 20 anni sono riuscito a creare nelle Marche.
Articolo su "Il Resto del Carlino"
Ringrazio sopratutto i risparmiatori e i miei Consulenti Finanziari di tutte le MARCHE: senza di voi certi traguardi non si sarebbero potuti raggiungere.
I miei 90 professionisti hanno l'onore di gestire oltre 1.6 miliardi di euro di 25.000 clienti e ogni consulente finanziario ha un patrimonio di circa 18 milioni di euro.
E questo è solo l'inizio della nostra "CRESCITA"....
L'unica cosa negativa: il titolo in alto non mi si addice" Cacciatori di teste"....i colleghi che cerco devono avere spiccate qualità personali e deontologiche che non insidino neppure minimamente il clima di proficua collaborazione e spirito di squadra che in 20 anni sono riuscito a creare nelle Marche.
Il presidente di Consob, Vegas,ieri all'incontro annuale Consob a Palazzo Mezzanotte a Milano, fa le previsioni sul futuro del mondo bancario "Le banche? Tra qualche anno spariranno, spazzate via dal Fintech’" ecco il link dell'articolo https://it.businessinsider.com/le-banche-tra-qualche-anno-…/
Ecco invece come vede la Banca del futuro l'A.D. FinecoBank dott.Foti. sul giornale QN.
Gli ingaggi d'oro per i nuovi Promotori Finanziari sono al termine?
Secondo un'indagine di Mediobanca i costi del reclutamento iniziano a pesare sul conto economico delle principali reti.
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.Vincenzo Borchia
E se la Mifid2 non venisse prorogata? Teniamoci pronti.
Secondo Martin Merlin, direttore dei mercati finanziari della Commissione Europea, occorrerebbe posticipare l’avvio della MIFID2 al 2018. Anche Steven Maijoor, presidente dell'Esma, consiglia il rinvio considerate le difficoltà di banche e broker ad adattare i loro sistemi IT alle nuove regole per il 1/1/2017. Ma se la riforma non venisse posticipata? Cosa significa MIFID2?
La Direttiva Mifid2 introdurrà numerosi cambiamenti nella regolamentazione dei servizi di investimento e della consulenza finanziaria.
Si parla di maggiore cultura della consulenza, di più protezione per gli investitori e di nuovi flussi informativi con monitoraggi più severi nella distribuzione dei prodotti.
Trasparenza, è questa la parola chiave.
Tra i punti più importanti della nuova direttiva l’introduzione del servizio di consulenza a parcella remunerato dal cliente del professionista che si affianca all’attuale sistema della consulenza generica basata sulle retrocessioni da parte delle società prodotto.
I clienti avranno una visione chiara e costante dei costi di prodotti e operazioni, con conseguente valorizzazione degli standard di qualità e del ruolo del consulente, in termini di competenze dedicate alla selezione e monitoraggio dei prodotti e all’aggiornamento delle informazioni riservate al cliente.
Il beneficio è chiaro: il rapporto di fiducia si rafforzerà e sarà duraturo.
Noi siamo pronti e tu?
Articoli di giornale: La fine del posto fisso in banca Vincenzo Borchia
La posizione dell'Associazione bancaria è chiara:
«I modelli organizzativi e distributivi cambieranno. Lo sportello fisico non è più centrale, la multicanalità sta facendo saltare tutti i paradigmi”
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?Vincenzo Borchia
Da Charles PONZI (NEW YORK 1919) a Gianfranco LANDE (ROMA 2011) ecco le principali truffe finanziarie degli ultimi 150 anni. RISPARMIATORE AVVISATO MEZZO SALVATO…
Le Grandi Truffe finanziarie appartengono solo al passato?
DECRETO SALVA BANCHE della Banca d italia
1. Informazioni sulla soluzione delle crisi di Banca
Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio,
CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara
Il Governo e la Banca d’Italia, in stretta collaborazione e intesa, agendo
ciascuno in base alle proprie competenze e responsabilità, hanno dato
soluzione alla crisi di quattro banche in amministrazione straordinaria: Banca
Marche, Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di
Ferrara, CariChieti. Si tratta di banche di dimensione piccola o media, aventi
nel complesso una quota del mercato nazionale dell’1 per cento circa in
termini di depositi.
La soluzione adottata assicura la continuità operativa delle banche e il loro
risanamento, nell’interesse dell’economia dei territori in cui esse sono
insediate; tutela pienamente i risparmi di famiglie e imprese detenuti nella
forma di depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie; preserva tutti i
rapporti di lavoro in essere; non utilizza denaro pubblico.
Le perdite accumulate nel tempo da queste banche, valutate con criteri
estremamente prudenti, sono state assorbite in prima battuta dagli strumenti
di investimento più rischiosi: le azioni e le "obbligazioni subordinate", queste
ultime per loro natura anch’esse esposte al rischio d'impresa. Il ricorso alle
azioni e alle obbligazioni subordinate per coprire le perdite è espressamente
richiesto come precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie
2. dalle norme europee (“Direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie”
- BRRD), recepite nell’ordinamento italiano dallo scorso 16 novembre con il
Decreto Legislativo 180/2015. Tale normativa ha assegnato alla Banca
d’Italia la funzione di autorità di risoluzione delle crisi nel settore bancario.
La soluzione adottata, compatibile con le norme europee sugli "aiuti di Stato",
si articola secondo il seguente schema.
1) Per ciascuna delle quattro banche la parte "buona" è stata separata da
quella "cattiva" del bilancio.
2) Alla parte buona (“banca buona” o "banca-ponte" o bridge bank) sono
state conferite tutte le attività diverse dai prestiti “in sofferenza”, cioè
quelli di più dubbio realizzo; a fronte di tali attività vi sono i depositi, i
conti correnti e le obbligazioni ordinarie. Il capitale è stato ricostituito a
circa il 9 per cento del totale dell’attivo (ponderato per il rischio) dal
“Fondo di Risoluzione”. Il Fondo di Risoluzione è previsto dalle norme
europee e italiane ed è amministrato dall’Unità di Risoluzione della
Banca d'Italia. Esso è alimentato con contribuzioni di tutte le banche del
sistema. La banca buona viene provvisoriamente gestita, sotto la
supervisione dell’Unità di Risoluzione della Banca d’Italia, da
amministratori da questa appositamente designati; in tutti e quattro i
casi la carica di Presidente è rivestita dal dott. Roberto Nicastro, ex
Direttore Generale di Unicredit. Gli amministratori hanno il preciso
impegno di vendere la banca buona in tempi brevi al miglior offerente,
con procedure trasparenti e di mercato, e quindi retrocedere al Fondo
di Risoluzione i ricavi della vendita. Nella tabella sono forniti i dati per
ciascuna delle quattro banche buone e per l’aggregato delle stesse.
3) Si è inoltre costituita una "banca cattiva" (bad bank), priva di licenza
bancaria nonostante il nome, in cui sono stati concentrati i prestiti in
3. sofferenza che residuano una volta fatte assorbire le perdite dalle
azioni e dalle obbligazioni subordinate e, per la parte eccedente, da un
apporto del Fondo di Risoluzione. Quest’ultimo fornisce alla banca
cattiva anche la necessaria dotazione di capitale. Tali prestiti in
sofferenza, svalutati a 1,5 miliardi dall’originario valore di 8,5 miliardi,
saranno venduti a specialisti nel recupero crediti o gestiti direttamente
per recuperarli al meglio. Per semplicità viene costituita un’unica banca
cattiva che raccoglie le sofferenze di tutte e quattro le banche
originarie. Nella tabella sono forniti i relativi dati.
4) Lo Stato, quindi il contribuente, non subisce alcun costo in questo
processo. L’intero onere del salvataggio è posto innanzitutto a carico
delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle quattro banche, ma è
in ultima analisi prevalentemente a carico del complesso del sistema
bancario italiano, che alimenta con i suoi contributi, ordinari e
straordinari, il Fondo di Risoluzione.
5) L’impegno finanziario immediato del Fondo di Risoluzione è,
complessivamente per le quattro banche, così suddiviso: circa 1,7
miliardi a copertura delle perdite delle banche originarie (recuperabili
forse in piccola parte); circa 1,8 miliardi per ricapitalizzare le banche
buone (recuperabili con la vendita delle stesse), circa 140 milioni per
dotare la banca cattiva del capitale minimo necessario a operare.
Quindi, In totale, circa 3,6 miliardi.
6) La liquidità necessaria al Fondo di Risoluzione per iniziare
immediatamente a operare è stata anticipata da tre grandi banche
(Banca Intesa Sanpaolo, Unicredit e UBI Banca), a tassi di mercato e
con scadenza massima di 18 mesi.
7) Le quattro banche originarie divengono dei contenitori residui in cui
sono confinate le perdite e la loro copertura, e vengono subito poste in
liquidazione coatta amministrativa. Le banche buone (banche-ponte) ne
4. assumono la stessa denominazione con l’aggettivo “Nuova” davanti e
proseguono nell’attività essendo state ripulite delle sofferenze e
ricapitalizzate. La banca cattiva resterà in vita solo per il tempo
necessario a vendere o a realizzare le sofferenze in essa inserite.
Questa è la soluzione compatibile con le norme sugli aiuti di Stato che è
emersa dopo che altre proposte erano state ritenute non compatibili durante
le discussioni con la Commissione europea. Infine le Autorità italiane hanno
adottato questa soluzione che ha effetti immediati ed evita il prolungamento
dello stallo per le quattro banche, al fine di risolverne la crisi.
Roma, 22 novembre 2015
5. Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
24,5 27,8
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
1,5
Cassa 3,6
Totale 29,6 29,6 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
12,4 14,3
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,9
Cassa 2,0
Totale 15,3 15,3 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
6,1 6,7
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,3
Cassa 0,7
Totale 7,1 7,1 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
3,1 3,3
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,1
Cassa 0,2
Totale 3,4 3,4 Totale
Prestiti, investimenti, altre attività
(nessun prestito “in sofferenza”)
2,9 3,5
Depositi, conti correnti, obbligazioni e
altre forme di raccolta
Crediti verso la “banca cattiva”
(garantiti dal Fondo di Risoluzione)
0,2
Cassa 0,6
Totale 3,7 3,7 Totale
Prestiti “in sofferenza” 1,5 1,5 Debiti verso le banche-ponte
Cassa 0,1 0,1 Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Totale 1,6 1,6 Totale
0,1
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
“Banca cattiva” unica per le quattro
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
0,2
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
0,4
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Nuova Cassa di Risparmio di Chieti
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
Attivo Passivo
1,8
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Totale delle banche-ponte
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Nota: dati basati sulle situazioni contabili delle banche a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulle situazioni contabili delle banche a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nota: dati basati sulla situazione contabile della banca a fine settembre 2015 e sulle valutazioni provvisorie dell'Autorità di
Risoluzione.
Nuova Banca delle Marche
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo
1,0
Capitale
(sottoscritto dal Fondo di Risoluzione)
Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio
(importi arrotondati in miliardi di euro)
Attivo Passivo