InfoFactory: Internet of Thing per DITEDI e DigitalMeet2017Paolo Omero
In occasione del DigitalMeet 2017, un incontro divulgativo si Internet delle cose e su quello che infoFactory realizza in questo settore. Si è parlato della crescita del settore IoT, esempi di applicazioni in industria, casa e smart city. L'incontro è proseguito con la descrizione delle architetture di connessione degli oggetti IoT, l'utilizzo dei Chatbot e del natural Language Processing per comunicare in linguaggio naturale con gli oggetti sia via chat che attraverso la voce. L'incontro è proseguito mostrando alcuni trend come O2O (Online to offline), e la visualizzazione dei dati degli oggetti IoT in realtà aumentata. Chiudono l'incontro alcune riflessioni sula sicurezza.
InfoFactory: Internet of Thing per DITEDI e DigitalMeet2017Paolo Omero
In occasione del DigitalMeet 2017, un incontro divulgativo si Internet delle cose e su quello che infoFactory realizza in questo settore. Si è parlato della crescita del settore IoT, esempi di applicazioni in industria, casa e smart city. L'incontro è proseguito con la descrizione delle architetture di connessione degli oggetti IoT, l'utilizzo dei Chatbot e del natural Language Processing per comunicare in linguaggio naturale con gli oggetti sia via chat che attraverso la voce. L'incontro è proseguito mostrando alcuni trend come O2O (Online to offline), e la visualizzazione dei dati degli oggetti IoT in realtà aumentata. Chiudono l'incontro alcune riflessioni sula sicurezza.
Laureato in Ingegneria Elettronica con una tesi redatta in collaborazione con Volkswagen, Università di Brauschweig e Università di Cagliari. Fino a fine 2001 è stato Ufficiale del Genio dell’Aeronautica Militare, come capo sez. avionica della DTL Eurofighter 2000.Dal 2013 è Direttore Ricerca e Sviluppo di Abinsula e le sue principali attività sono quelle di trovare e identificare nuove aree tecnologiche di investimento e creare ed estendere il network con aziende, centri di ricerca e università.
Inoltre è tra i founder di alcune startup in ambito sharing economy e Internet of Things quali Greenshare, Clacsoon e Lifely.
Internet of Things, l’Internet delle cose, è una nuova rivoluzione della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.
Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il
farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
"10 anni di usabilità e design trend, come sarà il futuro?” - Carlo Frinollinois3
Sono trascorsi 10 anni di World Usability Day e dal 2005 siamo passati al 2015.
Dalla rivoluzione dei touchscreen e degli smartphone fino all’Ubiquitous computing e oltre.
Nel frattempo si sono susseguiti metodi salvifici di design, approcci dogmatici e totem insostituibili. Scheumorfismo vs. Flat Design, Material Design, Twitter bootstrap. Un miscuglio di cose diverse e tendenzialmente sempre abusate.
Proviamo a fare ordine e stabilire il perché progetti come Material Design sono importanti e perché possono essere dannosi.
Laureato in Informatica presso l’Università degli Studi di Cagliari vanta più di 15 anni di esperienza nell'ambito dell’IT.
Dal 2000 è membro del gruppo di ricerca su tematiche ICT del CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna), dove attualmente è Expert Technologist, lavorando e contribuendo a progetti di ricerca nazionali e internazionali.
Tesi di Laurea Magistrale "Che cosa direbbe Gutenberg? Il rinascimento digita...Daniela Verona
Tesi di Laurea Magistrale in Design e Comunicazione Visiva e Multimediale
"Che cosa direbbe Gutenberg? Il rinascimento digitale dell'editoria"
Ricerca intorno alla progettazione di una rivista digitale per iPad o altri device
Da internet al social web e alle reti di relazioni socialiBettina Todisco
Da internet al social web e alle reti di relazioni sociali: quali le novità. Corso di cinque lezioni, tenuto a marzo 2016 presso l'Università della terza età di Trieste (Italy). http://www.uni3trieste.it/
Laureato in Ingegneria Elettronica con una tesi redatta in collaborazione con Volkswagen, Università di Brauschweig e Università di Cagliari. Fino a fine 2001 è stato Ufficiale del Genio dell’Aeronautica Militare, come capo sez. avionica della DTL Eurofighter 2000.Dal 2013 è Direttore Ricerca e Sviluppo di Abinsula e le sue principali attività sono quelle di trovare e identificare nuove aree tecnologiche di investimento e creare ed estendere il network con aziende, centri di ricerca e università.
Inoltre è tra i founder di alcune startup in ambito sharing economy e Internet of Things quali Greenshare, Clacsoon e Lifely.
Internet of Things, l’Internet delle cose, è una nuova rivoluzione della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.
Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il
farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
"10 anni di usabilità e design trend, come sarà il futuro?” - Carlo Frinollinois3
Sono trascorsi 10 anni di World Usability Day e dal 2005 siamo passati al 2015.
Dalla rivoluzione dei touchscreen e degli smartphone fino all’Ubiquitous computing e oltre.
Nel frattempo si sono susseguiti metodi salvifici di design, approcci dogmatici e totem insostituibili. Scheumorfismo vs. Flat Design, Material Design, Twitter bootstrap. Un miscuglio di cose diverse e tendenzialmente sempre abusate.
Proviamo a fare ordine e stabilire il perché progetti come Material Design sono importanti e perché possono essere dannosi.
Laureato in Informatica presso l’Università degli Studi di Cagliari vanta più di 15 anni di esperienza nell'ambito dell’IT.
Dal 2000 è membro del gruppo di ricerca su tematiche ICT del CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna), dove attualmente è Expert Technologist, lavorando e contribuendo a progetti di ricerca nazionali e internazionali.
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Da internet al social web e alle reti di relazioni socialiBettina Todisco
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Presentazione a Smart City Exhibition, al convegno "La città Senziente" a proposito del paradigma ArdOmino, il sensore che prova a parlare passando dai dati alla conversazione. riflessioni sulla necessità di fornire un contesto di interpretazione del dato contestualmente alla sua diffusione. I contesti sono importanti.
Francesco Conticello - La comunicazione digitale negli eventi: digital opport...MasterBrandManagement
Slide presentate l'8 Novembre 2013 in occasione dell'evento "Digital Branding - How to share the (italian) lifestyle" organizzato dal Master IED in Brand Management.
Laureato in Giurisprudenza, ha due master in comunicazione strategica e d’impresa ed è attualmente direttore della comunicazione e di produzione di Gruppo Next, tra le prime agenzie in Italia ed in Europa per ideazione e creazione di eventi e convention, viaggi incentive e marketing.
La sua formazione culturale inizia all’estero, in Svizzera, a Ginevra presso il WWF International in qualità di Coordinator of fundraising and marketing Europe e prosegue in Nicaragua, sempre nel terzo settore, al CISP Intenational.
Nel 2002 rientra in Italia, a Milano dove viene chiamato da Methodos Spa, società di consulenza di direzione nel supporto ai processi di change.
L’intervento di Francesco Conticello sarà incentrato sul digital lifestyle e sul suo impatto sul mondo degli eventi, la cui gestione è stata totalmente stravolta dalla digitalizzazione. Dalla promozione degli eventi che attualmente passa soprattutto attraverso i social, alle nuove “digital opportunity”, passando per la nuova frontiera degli eventi digitali.