1. Il dibattito sui costi della politica: la SOSTANZA Sulle penne e sulle bocche di tutti i commentatori di politica c’è in questo momento il dibattito sui costi della politica e gli stipendi dei parlamentari. La mia opinione è che il tema non sia “sostanziale”: si calcola ad esempio che le tanto vituperate Provincie assorbano il 2% della spesa della macchina pubblica italiana. Non sono pertanto tra i grandi appassionati del dibattito, né tra coloro che vogliono “punire” la nostra classe politica solo in ragione dei loro guadagni.
2. Valore SIMBOLICO del dibattito. Del resto, però, non sono cieco, e non posso non vedere i comportamenti “di casta” o “di categoria”, come la recente minaccia dei parlamentari avvocati del PDL di non votare la fiducia per difendere il loro Ordine professionale, o le manfrine in Senato allorché si è pensato di legare a parametri molto fantasiosi (usando anche sofisticazioni come la media ponderata, etc), lo stipendio dei parlamentari.
3. Valore SIMBOLICO del dibattito. In buona sostanza, in un paese come l’Italia: indebitato; con problemi (senza esagerare in pessimismo, ma presenti) strutturali di tipo demografico, lavorativo, pensionistico, migratorio, sociale, di squilibrio territoriale, etc IL PROBLEMAVA AFFRONTATO DI PETTO E SI DEVE PARLARE CHIARO AI CITTADINI
4. La mia proposta al PD ed al paese: gli stipendi dei parlamentari La proposta del PD alla nazione deve essere chiara e comprensibile: no a magheggi con parametri che riguardano gli stipendi in altri paesi che non siano l’Italia: al di là della buona fede di chi li propone, non appaiono trasparenti; di Italia parliamo, in Italia rimaniamo; stipendi alti garantiscono che i migliori vengano eletti al Parlamento (altrimenti ne starebbero lontani, si dice)? E’ vero? Giudicate voi. Io pensavo (una volta) di sì, ora ho molti dubbi, per usare un eufemismo.
5. In un momento eccezionalesi possono chiedere sforzi eccezionali. Le famose “migliori menti” del paese potrebbero avvicinarsi alla candidatura al parlamento con lo spirito di “CivilServants”: con uno stipendio dignitoso (anche se ci perdono rispetto alla loro professione); servendo il paese per un periodo LIMITATO (non vogliamo chiedere loro troppi sacrifici); e lasciando poi il campo ad altre “tra le miglior menti” che si sacrifichino per il periodo successivo
6. LA PROPOSTA IN CONCRETO riduzione del NUMERO dei parlamentari, alla metà (315 deputati, 160 senatori), da subito; si innesta poi la riforma del bicameralismo perfetto, Senato delle regioni, etc… tema troppo complesso per essere trattato qui; deputati e senatori messi in grado di VIVERE, SPOSTARSI, STUDIARE, COMUNICARE, in modo gratuito a spese della comunità…
7. GRATUITA’ DELLE SPESE E DEI SERVIZI E’ interesse della comunità avere dei legislatori che: abbiano garantita la sussistenza (vitto, alloggio): quindi convenzioni con chi non è residente a Roma per alloggiare in strutture dignitose, gratuitamente: pasti, lavanderia, etc GRATUITI si informino: quindi TABLET (iPad, etc) in comodato d’uso gratuito, con abbonamenti GRATUITI (anche per lo Stato) di tutti i giornali in formato elettronico, e mazzetta dei giornali GRATUITI (anche per lo Stato)
8. GRATUITA’ DELLE SPESE E DEI SERVIZI (continua) si spostino dove vogliono sul territorio nazionale: autostrade – ferrovie – aerei GRATUITI (ma non auto blu, voli di stato privati, etc) abbiano collaboratori efficienti, competenti e REGOLARI: una segretaria/segretario ogni 2 parlamentari può bastare: sono meno di 250 persone, stipendiate direttamente dallo stato, senza più L’INDENNITA’ COSIDDETTA DI PORTABORSE
9. GRATUITA’ DELLE SPESE E DEI SERVIZI (continua) comunichino efficientemente: TELEFONINO GRATUITO con tariffa FLAT GRATUITA (anche per email, web, etc) varie ed eventuali Fin qui cose che qualsiasi azienda seria concede come benefit ai propri dipendenti di un certo livello (come dobbiamo presumere siano i parlamentari). Ovviamente via invece tutti i privilegi di casta del tipo la pensione dopo 5 anni di legislatura etc etc
10. ED ORA LO STIPENDIO VERO E PROPRIO Detto questo, si tratta di decidere quale deve essere lo stipendio mensile. A me personalmente una cifra di 5000 euro non scandalizza per niente.
11. PERCHE’ NON DEI BONUS A OBIETTIVI RAGGIUNTI? Meglio ancora se con dei bonus del tipo: ogni punto percentuale di disoccupazione giovanile in meno, 100 euro in più al mese per il periodo in oggetto ogni punto percentuale di DEBITO su PIL recuperato, 100 euro in più al mese per il periodo in oggetto etc etc, con obiettivi fissati di anno in anno da una commissione esterna al parlamento, da definirsi