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ANNO XXXII MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE
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La politica deve ritornare ad essere un servizio per i
cittadini, un mezzo e non un fine, un ponte di colle-
gamento, un collante e soprattutto non un lavoro. Si
è perso quello spirito che ha caratterizzato l’Italia nei
primi anni del dopoguerra proprio quando la politica
da servizio è diventata o è stata intesa da alcuni, come
un lavoro, un fine, un traguardo, un obbiettivo, ma
non per portare avanti i propri ideali, ma piuttosto
per raggiungere quegli scopi personali ed ancorarsi
alla famosa “poltrona”. Quant’è triste per un italia-
no vedere gli stessi volti da quarant’anni, girare di
trasmissione in trasmissione, condannando sempre
gli stessi nemici, proponendo sempre le stesse cose,
parlando sempre con lo stesso tono di voce, basso,
privo di emozioni, e distaccato. Si perché il politico a
Roma, vive distaccato dalla realtà. Per loro, la poltrona
vale più delle idee, vale più della dignità personale,
vale più di una questione morale che ormai (grazie
anche alle vicende di quest’estate) è rara trovare in
Lapoliticaritorneràadessereunservizio
Nasce come servizio per il cittadino, e dovrà ritornare ad esserlo presto.
Anche noi italiani però, siamo chiamati a fare la nostra parte.
di Daniele Gareri
quell’ambiente.
A volte mi chiedo: dove sono finiti i figli di quell’Italia
che ha combattuto, che ha resistito, che ha creato
una stupenda costituzione e che si è sempre data
da fare con il duro lavoro? Dove sono finite quelle
lunghe giornate di dibattiti appassionati tra persone
di idee politiche diverse si, ma che avevano in co-
mune e volevano soltanto il bene del paese? Ci sono
state, me lo diceva sempre mio nonno, seduto su
una piccola sedia, mentre mangiava con gusto, un
piccantissimo peperoncino calabrese. Io non le ho
vissute ma è grazie ai nonni e a tutte quelle persone
non più giovanissime che possiamo rivivere certe
emozioni ed imparare, quindi, non rottamiamoli,
collaboriamo con loro.
La politica deve ritornare ad essere un servizio al-
lora. Deve ritornare ad offrire garanzie, sostegno,
uguaglianza, deve premiare il merito, il duro lavoro,
il sacrificio, e non deve essere un impiego, ma una
passione. Deve essere cosi a tutti i livelli, dai più bassi
fino a Roma, ci dobbiamo tutti disintossicare da que-
sta politica fatta negli ultimi vent’anni, quella dei talk
show e reality, politiche sterili e prive di contenuti,
politiche basse e ad personam e quindi non certo un
bene collettivo.
Partiamo dal territorio, crediamo nella politica di casa
nostra prima di tutto. Come dice il famoso magistra-
to Nicola Gratteri “ non abbiate paura di incalzare i
politici, di criticarli senza tregua! Devono capire che
ormai il vaso è colmo!” e lo è davvero, e noi giovani
siamo chiamati (già da tempo ormai) a rispondere.
Ma a rispondere con coraggio e intelligenza, non
astenendoci o disinteressandosi e facendo cosi il gioco
di chi ci vuole stupidi e ignoranti (non è un caso che
negli anni si siano fatti tagli all’istruzione pubblica,
l’ignoranza fa comodo).
Io non sono un illuso e questa non è un utopia. Le
cose cambiano, perché i cambiamenti sono costanti
se ci pensate bene. Magari ci vorranno anni, ma
possiamo gettare le basi, smettendola di scendere
a compromessi e di piegarci. Abbiamo il diritto di
usufruire di questo Servizio quando ritornerà davvero
ad esserlo, ma noi come cittadini Italiani, abbiamo il
dovere di dare l’esempio, perché per quanto sia diffici-
le da credere oggi, noi siamo parte FONDAMENTALE
della politica, noi siamo la politica.
(politica, dal greco polis, che significa città, quindi, un
insieme di persone, quindi, tutti noi cittadini.)
La prima è la questione del DL su cassa integrazione,
esodati e IMU. Sui primi due problemi i provvedimenti
assunti vanno nella direzione richiesta dal PD, sono dei
passi avanti anche se ben lontani dall’essere esaustivi.
Sull’IMU si è raggiunto un compromesso. La previsio-
ne della service tax (come nuova imposta comunale
che assorbe la tassa sui rifiuti e, per i servizi comunali
relativi a tutta la popolazione, sostituisce l’IMU prima
casa con un’impronta che ha base patrimoniale e resi-
denziale sugli abitanti del singolo comune) corrispon-
de in gran parte ad una proposta del PD dell’ottobre
2010. E’ evidente che da allora la situazione econo-
mica si è aggravata e sarebbe stato opportuno un
contributo da parte dei proprietari delle prime case di
maggior valore (non le ville che comunque pagano).
Così non è stato, ma andrà verificato se ce lo pos-
siamo permettere. Oltre a non essere giusto a nostro
avviso (qui sta il compromesso) bisogna capire come
effettivamente si chiuderà il 2013 rispetto ad ulteriori
bisogni per cassa integrazione, questione aumento
di un punto dell’IVA, bilanci comunali, seconda rata
IMU prima casa (che si prevede non venga pagata).
Aggiungo che vi sono altri aspetti positivi da sottoli-
neare: equiparazione alloggi ex IACP e cooperative
a proprietà indivisa alle prime case, rifinanziamento
fondo per il sostegno all’affitto che era stato azzerato,
interventi della Cassa Depositi e Prestiti per i mutui
Tre questioni in questi giorni al centro
del lavoro parlamentare
casa per giovani coppie.
La seconda è l’approvazione in seconda lettura alla
Camera (la prima è avvenuta al Senato e ne occorrono
quattro) del disegno di legge costituzionale “Istituzione
del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali
ed elettorali”. Una procedura per fare quelle riforme,
come il superamento del bicameralismo perfetto e la
riduzione dei parlamentari, di cui si parla da 30 anni
e che si pone l’obiettivo di fare in 18 mesi, compresa
la conseguente riforma elettorale, fermo restando
che il superamento del porcellum va fatto subito e la
procedura si è avviata al Senato.
Siamo accusati di voler stravolgere con questa
procedura la Costituzione e l’art. 138 che regola la
revisione costituzionale. A nostro avviso non è così.
Il procedimento di revisione costituzionale approvato
è nel solco dell’art.138, che si basa su tre pilastri, tutti
confermati e uno rafforzato.
Primo pilastro: l’approvazione dei disegni di legge
costituzionali e dei disegni di legge di revisione co-
stituzionale con due successive deliberazioni delle
Camere. Viene confermato.
Secondo pilastro: l’approvazione a maggioranza asso-
luta dei componenti di ciascuna Camera e a maggio-
ranza dei due terzi (quest’ultima permette di evitare il
referendum confermativo). Viene confermato.
Terzo pilastro: la possibilità di sottoporre a referendum
popolare ciò che risulta dal procedimento di revisione
costituzionale nelle due Camere. Non solo viene con-
fermato, ma viene estesa la possibilità di richiederlo
anche se la revisione costituzionale è approvata con
il voto favorevole dei due terzi dei componenti di
ciascuna Camera.
La terza questione, che però è quella su cui maggior-
mente si concentra l’attenzione pubblica, è quella della
decadenza di Berlusconi.
La posizione del PD è chiara. La legge è uguale per
tutti. Le sentenze si applicano. La legge Severino è
costituzionale e si è approvata per darvi attuazione da
subito, non fra otto o dieci anni, perché la corruzione
è un gravissimo problema del nostro Paese.
Su questi aspetti di principio non si può transigere
e non si può accettare nessun ricatto sul Governo.
Le motivazioni per cui si è dato vita al Governo Letta
persistono tutte, ma fra queste non c’è mai la solu-
zione dei problemi giudiziari di Berlusconi.
Pertanto se il PdL deciderà di far cadere il Governo
perché il PD opera per dare attuazione alle leggi
senza eccezione per nessuno, la responsabilità sarà
totalmente sua, del PdL, e dovrà assumersene tutta
la responsabilità.
On. MainoMarchi
Il decreto Legge su IMU esodati e cassa integrazione, i provvedimenti sulla scuola
e la riforma dell’Art. 138 della Costituzione al vaglio del parlamento.
3
In un qualsiasi paese normale, la discussione rela-
tiva al decadimento di un senatore condannato sa-
rebbe durata lo spazio di una settimana; le ragioni
dell’etica e della decenza avrebbero prevalso e allo
stato attuale il dibattito politico nazionale sarebbe in-
centrato sui gravi problemi legati alla crescente crisi
economica. Nulla di tutto ciò.
In Italia un condannato ha il potere, non solo, di con-
tinuare ad esercitare le sue funzioni pubbliche (per
ora) come se nulla fosse, ma anche di ricattare con-
tinuamente l’azione politica dell’esecutivo.
Condiviso che l’Italia versa in condizioni pessime,
stanno sempre più venendo meno le condizioni che
consentono di portare avanti questa esperienza di
governo la quale sta mostrando evidenti limiti. I limi-
ti però non sono tanto di natura tecnica, in quanto
effettivamente qualche provvedimento costruttivo
è stato adottato da parte del governo (scuola, enti
locali,ecc), bensì di natura etica. Non è più possibile
subordinare il paese alle necessità personali di un al-
leato di governo. Governo resosi “necessario” grazie
ad una precisa e deliberata scelta da parte di taluni
soggetti politici: presidente della repubblica uscente
e rientrante, i 101 e Beppe Grillo.
Questi ultimi hanno creato condizioni tali da evitare
la nascita di quel, se pur complicatissimo, governo
del cambiamento invocato a ragion veduta da Ber-
sani all’epoca.
Non bisogna però giustamente guardare al passato.
Bene. Guardiamo al futuro.
Il Partito Democratico si appresta (speriamo presto
in quanto non è più tempo di parlare di se stessi ma
occorre parlare del paese) a vivere un’accesa fase
congressuale. Con tristezza rilevo che dei 101 quasi
nessuno più ne parla. Ahimè questioni come lealtà e
la trasparenza dovrebbero essere alla base, invece,
viste alcune prese di posizione, tali questioni sono
già nel dimenticatoio.
Mi sembra inutile disquisire su quale candidato sia
meglio o peggio. Occorre però anzitutto porsi qual-
che domanda.
Riteniamo che il PD debba recuperare l’elettorato de-
luso di sinistra che in massa ha votato il M5S oppure
quello di centro destra?
Riteniamo che il PD possa risollevarsi con la regia
di chi appartiene ad una stagione politica passata,
legata ad un mondo diverso, e che con la bicamerale
negli anni ‘90 ha dato inizio alla politica delle larghe
intese (oggi arrivata a compimento)?
Riteniamo che prima di tutto venga la
forma e poi il contenuto “chissene” in
quanto l’importante è attirare l’italia-
no medio che non ha tempo di ragio-
nare ed informarsi?
Riteniamo infine invece che occorra
recuperare dalle origini le basi di un
percorso social-democratico volto al
cambiamento con modalità nuove,
volti nuovi ma con messaggi chiari
che identifichino magari una cultura
politica “che vada da Prodi a Rodotà”
(per intenderci…) ?
A voi la scelta e le risposte..
di Alessandro Baracchi
DecadenzaBerlusconi,questionedietica
In Italia un condannato ha il potere, non solo, di continuare ad esercitare le sue
funzioni pubbliche, ma anche di ricattare continuamente l’azione politica dell’ese-
cutivo.
Gruppi di Reggio Emilia e provincia tel.3463037000
OGNI TANTO SPUNTA L’AURORA
Questa volta è toccata a me. mi chiamo Ivan e
sono un alcolista felice e contento. Nove mesi fa
mi trovavo in piena euforia alcolica. Impiegato,
con moglie e figlio disperati per questo problema.
Richiamato più volte dai datori di lavoro e dai
colleghi, stavo per essere licenziato. Ero uno di
quegli alcolisti che non vogliono abbandonare
il bicchiere, non capivo che stavo per essere
abbandonato da tutti e persino da mia moglie.
Ero giunto al limite della disfatta. Mi dissero di
rivolgermi ad un amico anziano di un un gruppo
di Alcolisti Anonimi che abitava nel mio stesso
paese e quindi avevo modo di incontrarlo spesso.
Non mi controllava ma il solo vederlo mi faceva
desistere dal bere il prossimo bicchiere.
Io continuavo a voler nascondere le mie bevute
con le bugie ma lui se ne accorgeva e non diceva
nulla. Si andava a certi raduni dove si parlava di
alcolismo ma a me non importava nulla, non
ascoltavo gli oratori, anzi se potevo fuggire in
un bar vicino, andavo a buttar giù una birra per
ritornarmene subito contento credendo poi che
gli altri non se ne accorgessero.
Questo amico parlò con un medico interessato
al nostro problema per fare una disintossicazio-
ne tramite l’ospedale ed il dottore interpellato si
prestò volentieri. Io accettai anche se in quel mo-
mento non ne ero convinto. Dopo alcuni giorni di
ricovero capii che potevo farcela e che forse era la
mia ultima occasione. Mi sono attaccato al gruppo
degli A.A. e frequentando, spero di migliorare e
crescere in sobrietà ogni giorno. La mia situazione
è completamente mutata. La mattina recandomi
al lavoro, che son riuscito a mantenere, passo
davanti alla casa del
mio amico e ricordo
a me stesso di essere
un alcolista e che il mio
cammino sono le ven-
tiquattr’ore senza bere.
Ringrazio A.A. ed il mio
amico, (sponsor), che
mi hanno trasmesso
questo stupefacente
messaggio.
Ivan - Bologna
4
CONTRIBUTI PER L’AFFITTO 2013
Consulta sul sito del Comune di Novellara il bando
pubblico per l’erogazione di contributi per il sostegno
all’accesso alle abitazioni in locazione anno 2013. Le
domande devono essere presentate all’Istituzione Ser-
vizi Sociali “I Millefiori” entro l’1/10/2013, nei giorni di
MARTEDI’ – GIOVEDI’ – SABATO dalle ore 9.00 alle ore
12.30. Per informazioni millefiori@comune.novellara.
re.it – tel. 0522-654948.
ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF 2013
E’ applicata per l’anno 2013 l’addizionale comunale
all’imposta sul reddito delle persone fisiche nelle misu-
re di seguito indicate:
	
Scaglioni di reddito
complessivo
Aliquota addizionale
comunale IRPEF
Fino a ì 15.000 0,55
Da ì 15.001 e fino a ì 28.000 0,65
Da ì 28.001 e fino a ì 55.000 0,70
Da ì 55.001 e fino a ì 75.000 0,75
Da ì 75.000 0,80
Si conferma l’esenzione totale per i redditi fino a
10.000 euro. Per info: tel.0522 655425 tributi@comu-
ne.novellara.re.it
SPORT – NE PARLIAMO IL 12 OTTOBRE!
Una giornata con alcuni protagonisti dello sport italiano
e paralimpico il 12 ottobre nel teatro della Rocca “Fran-
co Tagliavini” per progettare insieme un documento
comune a supporto di famiglie, operatori, associazio-
ni, educatori che “vivono” il mondo dello sport. Con il
sostegno di: Comitato Paralimpico Regionale, Centro
famiglie Bassa Reggiana, Associazione Temporanea
di Impresa, Coopernuoto/Uninuoto. Saranno presenti:
Pietro Trabucchi, Marco Frattini, Cecilia Camellini, Julie
Vollestern, Gregorio Paltrinieri, Renzo Ulivieri... Il pro-
gramma completo sul sito www.comunedinovellara.
gov.it.
In concomitanza una serie di iniziative che riguardano
Sport, Etica, Cultura e Salute:
-	 Sabato 12 ottobre in occasione dei “Bibliodays”
presentazione del libro “Vedere di corsa e sentirci
ancora meno” alle ore 17.00 in sala del fico con
l’autore Marco Frattini.
-	 Giovedì 10 Ottobre 2013 si terrà nella Città di
Modena presso il Parco Piazza d’Arma Novi Sad
l’Ottava Edizione della “Giornata Nazionale dello
Sport Paralimpico” Manifestazione promozionale a
sostegno dello sport praticato da persone disabili,
inserita nel programma di Modena “Città Europea
dello Sport 2013” con la collaborazione e patroci-
nio dell’Amministrazione Comunale di Modena, il
patrocinio della Regione Emilia Romagna e dell’Uf-
ficio Scolastico Regionale.
-	 Mercoledì 9 ottobre il Comune di Novellara ade-
risce all’iniziativa europea “Now We Move“ con la
chiusura simbolica degli ascensori del Comune per
combattere la sedentarietà.
SPORT - PUBBLICATO IL REGOLAMENTO COMU-
NALE
E’ stato approvato dal Consiglio Comunale il regola-
mento per l’utilizzo degli impianti sportivi (inclusi gli
impianti gestiti in forma privata). Consultabile sul sito
istituzionale www.comunedinovellara.gov.it riguarda
le modalità di accesso ai servizi sportivi e i criteri di
assegnazione degli spazi e ribadisce i principi educativi,
il rispetto del patrimonio comune, la tutela della salute
e sicurezza all’interno delle strutture.
SPORT - GESTORI IMPIANTI SPORTIVI CERCASI
A breve sarà possibile prendere visione del Capitolato
di gara di appalto per la gestione unificata dei servizi
di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria degli im-
pianti sportivi del comune (palestre e campi da calcio),
inclusa la gestione spazi pubblicitari, per l’anno sporti-
vo 2013/2014 – 2014/2015. Per info www.comune-
dinovellara.org.it.
L’ITALIA TESORO D’EUROPA - GIORNATE EUROPEE
DEL PATRIMONIO
Anche Novellara aderisce alle Giornate Europee del
Patrimonio 2013 che coinvolgono tutti i luoghi della
cultura di 49 paesi europei. In Italia lo slogan ormai
consolidato è: ‘L’Italia tesoro d’Europa’. Cogli l’occa-
sione per visitare gratuitamente la Rocca dei Gonzaga
domenica 29 settembre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle
15.00 alle 18.30.
CONDIRE LA CULTURA
Il 29 settembre è una delle date delle giornate europee
del patrimonio. In tale occasione, e in concomitanza
con Cittaslow Sunday, verranno organizzate nella Roc-
ca di Novellara visite guidate gratuite al Museo Gonza-
ga e all’acetaia comunale. Assaggi di aceto balsamico
per tutti. L’iniziativa è organizzata dal Comune in colla-
borazione con i volontari dell’acetaia comunale.
TRACCE DI STORIA DALL’ARCHIVIO STORICO:
SETTEMBRE, TEMPO DI… VENDEMMIA!
Ecco alcune fotografie tratte dal fondo fotografico Ga-
etano Gaddi collocato presso l’Archivio Storico del Co-
mune di Novellara: anni ’20 - il momento della ven-
demmia nelle campagne novellaresi e la Festa dell’Uva
del 1940.
RINGRAZIAMENTI - CORSI ESTIVI IN BIBLIOTECA
L’Amministrazione Comunale e lo staff della biblioteca
ringraziano Carmen Lopez e Monica Ghizzoni, le due
volontarie che con coraggio e passione si sono mes-
se in gioco, hanno dedicato tempo prezioso agli utenti
della biblioteca e l’hanno resa un luogo ancora più uti-
le e piacevole. Grazie alla loro collaborazione infatti si
sono svolti nel mese di luglio un corso base di com-
puter rivolto ad un pubblico adulto ed uno di cucito.
Entrambi i corsi hanno riscosso un grande successo:
il corso di informatica ha reso più facile e divertente il
mondo del pc, ha permesso ai partecipanti di aprire e
gestire la propria posta elettronica, di impostare senza
paura un documento informatico, mentre quello di cu-
cito ha insegnato a fare un orlo, sostituire una cerniera,
attaccare bottoni, prendere le misure, leggere un carta-
modello, rifare un polsino.
Prossimamente la biblioteca promuoverà corsi sul rici-
clo creativo, per produrre gioielli o borse con materiali
di recupero. Per essere sempre aggiornati sulle nuove
iniziative della biblioteca e per non perdere l’occasio-
ne di partecipare ai corsi autunnali  ti consigliamo di
iscriverti alla newsletter della biblioteca, direttamente
dal sito del Comune inserendo i dati richiesti, oppure
recandosi di persona in biblioteca.
NESSUNO ESCLUSO: LA FESTA DI META’ AUTUN-
NO E LA FINE DEL RAMADAN
Proseguono i momenti di condivisione delle feste cele-
brate dalle principali comunità presenti sul nostro ter-
ritorio nella consapevolezza che la festa rappresenta
ciò che di più caro ha una comunità in quanto “cuore”
della sua identità. Due gli appuntamenti del prossimo
mese:
-	 5-6 ottobre la Festa di Metà Autunno proposta
dalla comunità cinese;
-	 20 ottobre la Festa della Fine del Ramadan.
Organizzazione a cura del gruppo di lavoro di Nessuno
Escluso in collaborazione con l’associazione “La Fiu-
mana”. Per info: www.comunedinovellara.gov.it.
28 SETTEMBRE: FESTA DEL VICINO
La Giornata Europea del Vicinato nasce a Parigi nel
1999 con il semplice scopo di rafforzare i legami di
prossimità e di solidarietà tra i vicini di casa per combat-
tere l’individualismo, l’isolamento e l’anonimato. Dalla
sua nascita, che vide l’organizzazione di una sola festa,
l’iniziativa si è espansa sino a coinvolgere a tutt’oggi ol-
tre 5 milioni di persone in tutta Europa. E’ un’occasione
per restituire il sorriso al proprio condominio, conosce-
re meglio i propri vicini trascorrendo insieme momenti
di aggregazione e sviluppare la solidarietà di vicinato.
A novellara varie iniziative in collaborazione con l’Am-
ministrazione Comunale e Associazione “La Fiumana”.
Info: www.comunedinovellara.gov.it
A.A.A. CERCASI AZIENDE PER STAGISTI
Da diversi mesi l’amministrazione comunale sta pro-
muovendo “Futuro in laurea” per la raccolta di tesi di
laurea di giovani studenti universitari con l’obiettivo di
promuovere nuove esperienze lavorative e la valoriz-
zazione della ricerca e sviluppo. Tutte le aziende, so-
cietà e studi di consulenza interessati ad inserire un
giovane neo-laureato possono contattare l’URP per
maggiori informazioni (0522/655417 – urp@comune.
novellara.re.it).
VIENI A TROVARCI AL CENTRO GIOVANI!
Il Centro Giovani si trova al primo piano di via Gonzaga
9, ed è costituito da un’ampia sala con bagno annes-
so. Dispone di diversi strumenti ludico-ricreativi, tra
cui biliardo, calcio balilla, ping pong, tv, consolle Play
Station 3 e Wii, alcuni pc con connessione a internet,
una postazione musicale, diversi giochi di società, libri
e riviste, oltre a un angolo relax con divani e tavoli.
Al piano terra dispone di una piccola sala adibita alla
registrazione musicale. L’accesso è libero, il servizio
è dedicato ai giovani di età compresa dagli 11 ai 25
anni. Si offre come spazio all’interno del quale i ragaz-
5
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TINTEGGIO INTERNI - ESTERNI - CARTONGESSO
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Stampa serigrafica - Etichette adesive
Targhe e tastiere - Cartellonistica e decorazione
Cartellini per abbigliamento - Studio grafico
zi possono stare insieme divertendosi e sperimentare
momenti ludico formativi partecipando e costruendo
attività insieme agli operatori che lo gestiscono. Dal
16 settembre, con la riapertura delle scuole, entrerà in
vigore il seguente orario: martedì, mercoledì, giovedì
e venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e martedì sera dalle
21.00 alle 23.00. L’apertura del giovedì sarà dedicata
ai più piccoli (11 – 14 anni).
GIOVANI – SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
Prevista nel mese di settembre l’apertura del bando di
selezione per svolgere il SERVIZIO CIVILE VOLONTA-
RIO che rimarrà aperto per trenta giorni. Se sei interes-
sato a questa opportunità rimani aggiornato su www.
comunedinovellara.gov.it - www.serviziocivilevolonta-
rio.re.it oppure contatta direttamente il Co.Pr.E.S.C. di
Reggio Emilia al n. 340 5256514.
LASCIA ALL’URP IL TUO NUMERO DI CELLULARE
Verrai contattato con un sms per ogni comunicazione
urgente che ti riguarda o per informazioni di pubbli-
ca utilità. Per info contattaci al numero 0522 655.417
oppure invia una e-mail a urp@comune.novellara.re.it.
FEDERA, IL SISTEMA DI AUTENTICAZIONE FEDE-
RATO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Il progetto FedERa è promosso dalla Regione Emilia-
Romagna e condotto dalla società Lepida S.p.A. per far
sì che gli utenti della Regione Emilia-Romagna (citta-
dini, professionisti, imprese, …) possano disporre di
un’autenticazione federata, tramite la quale accedere
a determinati servizi on-line erogati dagli enti locali
dell’Emilia-Romagna, Regione inclusa. Gli utenti utiliz-
zeranno una credenziale elettronica UNICA valida per
tutte le Pubbliche Amministrazioni aderenti. Chiedi le
credenziali presso: URP oppure I Millefiori del Comune
di Novellara. Informazioni sul sito www.federa.lepida.
it oppure tel. 0522 655417.
ALBO PRESIDENTI DI SEGGIO
Ad Ottobre scade il termine per presentare la domanda
di iscrizione all’Albo dei Presidenti di seggio elettora-
le. Gli interessati dovranno far pervenire le domande
all’Ufficio Elettorale del Comune. I moduli sono dispo-
nibili su www.comunedinovellara.gov.it alla voce pro-
cedimenti e modulistica oppure direttamente all’Ufficio
Elettorale.
CORSO DI ITALIANO PER STRANIERI – SI RIPARTE
A SETTEMBRE
Si ripete anche per l’anno scolastico 2013/2014 il corso
di Alfabetizzazione di Lingua Italiana rivolto agli stra-
nieri tenuto dal Prof. Francesco Le Rose per conto del
Centro Territoriale Permanente di Luzzara (R.E.). Pre-
iscrizioni presso l’ RP. Per informazioni: urp@comune.
novellara.re.it - tel. 0522 -655417.
Il Parco Augusto Daolio è finalmente fruibile, an-
che se la sua realizzazione definitiva non è ancora
stata completata. Intanto sono stati realizzati un
parco giochi, uno skatepark, dei vialetti, delle
piantumazioni, delle panchine, dei ponticelli…
Questa dotazione del parco, seppur parziale, ha
riscosso finora molto successo visto l’afflusso di
persone di ogni età che quotidianamente ci tra-
scorre parte del proprio tempo libero, giocando,
passeggiando, correndo, pedalando, chiacchie-
rando, ecc. Si sta all’aria aperta, nascono nuove
amicizie, si condividono momenti divertenti o
rilassanti. I bambini scorrazzano gioiosi ed al
sicuro sia all’interno del parco giochi strutturato
sia per tutto il Parco Augusto, inventandosi con
la fantasia che li contraddistingue giochi sempre
nuovi, sfruttando quel che offre la natura del par-
co: gli alberi, il prato, il fossato, la terra, le dune…
Lo skatepark è frequentato da moltissimi ragazzi
e bambini che praticano a vari livelli skateboard
e rollerblade, condividendo lo spazio in modo
ammirevole e da tanti che semplicemente si
divertono a guardare.
Molti ragazzi al Parco Augusto si incontrano,
tanti sono gli adulti che si rilassano e altrettanti
quelli che si tengono in forma. E’ davvero un
piacere constatare che si sia spontaneamente
creata quella giusta ed equilibrata coesistenza
tra persone di età diverse e con esigenze spesso
contrapposte. Ma al Parco c’è posto per tutti… e
purtroppo c’è posto anche per chi – e qui è la nota
dolente che vorrei sottolineare – è maleducato ed
incivile. A partire da chi butta per terra gomme da
masticare, cicche di sigaretta, fazzoletti di carta,
bottigliette e tappi di plastica, involucri vari ecc.
(l’elenco sarebbe molto più lungo). Ovviamente
questi gesti di estrema cafonaggine raggiungono
il picco di frequenza proprio a poca distanza dai
cestini della raccolta rifiuti. Per continuare poi con
la mancata raccolta delle deiezioni dei cani da
parte dei rispettivi proprietari. Deiezioni spesso
di una rilevante quantità e depositate molte volte
lungo i vialetti o vicino ai luoghi più frequentati,
giusto perché siano più facilmente calpestabili
dai più fortunati.
Il gesto però che più che maleducato trovo parti-
colarmente pericoloso è quello di lasciare girare
liberi per il parco i cani di grossa taglia, peggio se
di indole aggressiva, privi di qualsiasi controllo.
Purtroppo questi episodi sono ricorrenti e finora
non si è riusciti ad interromperli.
Quando le buone maniere non bastano e quando
le regole vengono infrante, probabilmente occor-
rerà ricorrere ad un periodo di vigilanza severa ed
inflessibile, che faccia rispettare le norme esistenti
e che preveda anche, ove necessario, l’applicazio-
ne di contravvenzioni per i trasgressori.
Proteggere il Parco Augusto Daolio
dagli incivili
La fruizione di questa area verde è rovinata da chi non rispetta l’ambiente e la
tranquillità degli altri. E’ necessario aumentare la vigilanza.
di Roberto Blundetto
Quando c’è educazione e rispetto
al parco c’è posto per tutti
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Era il 2005, quando avemmo l’idea (insieme all’allora
Ass. alla Cultura, Elena Carletti) di una Festa estiva che
valorizzasse un prodotto del nostro territorio e aggre-
gasse i Novellaresi in un contesto di musica,tradizione e
curiosità. L’iniziativa fu inserita nel circuito provinciale Gli
Ori della Terra, quindi Novellara e Miss Anguria ebbero
da subito l’attenzione di tutto il territorio provinciale.
La Festa Miss Anguria fu possibile, e ancora lo è,
grazie all’impegno e alla caparbietà dei volontari Pro
Loco, coadiuvati da alcuni altri gruppi ed Associazioni,
che in parte son rimasti tutti questi anni, sostenuta dal
Comune, ma soprattutto concretamente dai Produttori
Locali del frutto. La fortuna di questa FESTA si deve
essenzialmente alla generosità del “nostro terreno”, che
permette di ottenere frutti con alto grado zuccherino,ma
anche alla passione e generosità e ricerca dei Produttori
locali, che riescono ad ottenere Angurie da Record per
il Peso. Caratteristica, che si è, da subito, trasformata
in “gara coinvolgente ed appassionante”!
E’ cresciuta negli anni, come “vetrina” di un prodotto
d’eccellenza e dell’operosità, creatività ed intelligenza
dei Novellaresi.
Tante sono le persone che, di anno in anno, hanno
arricchito la Festa (in primis i volontari Pro Loco), orga-
nizzando una “tre giorni“ di gare tra Cocomeri, eventi
musicali, mostre, concorsi fotografici, percorsi poetici,
giochi, curiosità, nonché “degustazione di prodotti tipici
della zona, fino a farne quest’anno un’edizione grandio-
sa, che ha richiamato pubblico dai paesi limitrofi, anche
da fuori provincia. Ha animato Novellara, per tre giorni
fino a notte fonda, riempiendo piazza, strade e borghi
di migliaia di persone! Venerdi, 19 luglio, oltre alla
“Melonaia”, alla Festa dei Campi Gioco, a “Scava l’An-
guria” molto apprezzato il Concerto dei Ma Noi No con
tantissimi fans al seguito. Sabato, 20 luglio: Novellara in
“Notte Bianca”, con l’eccezionale partecipazione di tutti
i commercianti novellaresi (che hanno abbellito vetri-
ne, portici e vie con decorazioni “cocomerate”, in gran
parte fornite da Pro Loco) tante le attrazioni musicali,
per tutti i gusti,hanno intrattenuto e divertito la gente-
numerosissima, ben oltre il previsto! Splendida come
sempre l’esibizione di danza della New Fitness, molto
applaudita dal pubblico. Entusiasmante la Gara del
Grado Zuccherino (che ha visto la partecipazione di ben
15 Aziende!) anche se a vincere son “sempre i nostri”.
Bartoli Ivan e William, Bartoli Gabriele e Sauro e Fam.
Brioni. Tutta la FESTA, più conosciuta e più partecipata
(anche da aziende non della zona) ha avuto grande eco
sulla stampa e su alcune TV locali, anche e soprattutto
grazie al Record Mondiale di peso dell’Anguria, ottenuto
lo scorso anno dalla famiglia Bartoli Gabriele e Sauro!
(139,60 Kg! poi battuto in altra occasione con un’anguria
di ben 148 Kg). Quest’anno la MISS ANGURIA pesava
solo, si fa per dire, 129,250 Kg! E’ stata un’annata molto
particolare, fredda e piovosa troppo a lungo e questo
frutto ha bisogno di caldo e di sole per diventare “dolce
e grosso”. Un po’ come noi umani. Di “calore”, “allegria”
ed entusiasmo ce n’è stato veramente tanto quest’anno.
La Domenica è culminata con un Carosello di Trattori e
mezzi di trasporto, i più svariati, esponenti le “cocomere
da Miss” attraverso il paese e la Piazza, commentato da
quei “pazzi-straordinari” della Strana Coppia di Radio
Bruno. C’è stato un crescendo di tensione, attesa e spet-
tacolarizzazione fino alla pesatura dei cocomeri giganti,
tante esclamazioni di meraviglia da parte del pubblico
per i vari “rilanci” e l’entrata spaziale della Cocomera Bar-
toli, incoronata anche quest’anno “Miss Anguria 2013”
con una corona d’eccezione (made Sergio Subazzoli).
Ci si chiede dove trovino le idee originali di “sfilata e
presentazione” e dove trovino il tempo di preparare “i
carri-spettacolo” questi straordinari produttori.
Grazie Grazie e ancora Grazie per essere così come siete,
cari cocomerai, solidali generosi, presenti e creativi ol-
tre che capaci di darci un “prodotto d’eccellenza” che sta
per raggiungere il prestigioso marchio IGP. e Novellara
finalmente conosciuta nel mondo per Cultura e Anguria!
Oltre che per “generosità e capacità ed accoglienza”
della sua gente! Per MISS ANGURIA 2013 quindi, un
INFINITO GRAZIE a tutti i partecipanti!
A chi ha lavorato per renderla accogliente ed entu-
siasmante e,a chi ne ha goduto, vi si è divertito ed
entusiasmato, parlandone bene nei giorni successivi.
Noi della Pro Loco siamo convinti che, mettendo in-
sieme forze, idee, risorse e disponibilità a collaborare
Novellara può “ritrovare” lo smalto e le gratificazioni
che, dall’interno e dall’esterno, erano un po’ scemate
negli ultimi anni. Per cui un GRAZIE speciale a chi “ha
fritto lo gnocco” (lavoro ingrato per Luglio, ma che piace
molto a chi degusta), a chi ha montato e smontato tutte
le strutture, a chi ha gestito gli stands e i Giochi per tre
giorni, (di grande aiuto quest’anno la presenza di ragazzi
indiani sikh, amici di Sony che è entrato da poco nel
Consiglio Pro Loco, che si sono prestati senza riserva
alcuna) a chi ha ideato e pitturato, incollato, esposto la
pubblicità e le originali “coreografie” della Festa, a chi
ha tenuto relazioni, a chi ha presentato,ballato,cantato,
sfilato, pesato! A tutti coloro insomma che hanno per-
messo una FESTA così bella, di tutto il paese (nostro
vanto e gratificazione).
Per la Pro loco Maura Belluti
P.S Chi volesse, può trovare foto e video di Miss Anguria
2013 su Facebook o sul sito Pro Loco.
MISS ANGURIA 2013, quest’anno una
edizione grandiosa
di Maura Belluti - Proloco Novellara
Una numerosa partecipazione di pubblico arrivato anche dai paesi limitrofi, da fuori
provincia, dalla Regione, ha animato Novellara, per tre giorni fino a notte fonda.
Foto Ivan
Foto Ivan
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Imprenditori che non riescono a far tornare i conti delle
loro aziende, famiglie di operai che non arrivano a fine
mese. Siamo tornati come prodotto interno lordo ai
livelli di fine anni 90 ed i consumi delle famiglie, si
attestano al 93 ai tempi della I° repubblica.Sembra
di rivedere il film “ritorno al futuro”, dove il futuro è
il passato. Da tale dinamica fattore zero o decrescita,
anche se con un trend meno recessivo non si disco-
sta nel 2013 neanche il dato sull’immigrazione nella
nostra ridente cittadina a metà strada fra il fiume Po
e la via Emilia.
Anno
Popolazione
residente
Cittadini
migranti
%
1980 11.261 24 0,2%
1990 11.294 146 1,3%
2000 11.770 447 3,8%
2005 13.075 1.479 11,3%
2010 13.858 2.273 16,4%
2011 13.937 2.435 17,5%
2012 14.028 2.503 17,8%
Giu-2013 13.837 2.266 16,4%
In quel di Novellara il dato “massimo storico” di
migranti si è raggiunto a fine 2012, anche se allora
non era operativa la revisione dell’anagrafe sui dati
del censimento 2011. E’ probabile che l’inversione di
tendenza si sia verificata nel secondo semestre 2011,
quando terremoto e crisi economica hanno “cioccato
di brutto” nelle nostre zone, inducendo molti cittadini
migranti (UE ed extra UE), a trovare un lavoro digni-
toso in zone meno colpite dalla crisi, in altri paesi eu-
ropei oppure a rimpatriare nella nazioni d’origine, ove
negli anni le condizioni di vita sono migliorate. Così
un esercito di disoccupati: operai, donne di servizio,
infermieri, muratori, badanti, perfino prostitute, per
colpa della crisi lasciano il nostro paese. Paese ove
qualcuno dice non sia rimasto nemmeno il “lavoro
nero”. La ricca pianura padana, dopo essere stata per
anni meta privilegiata di flussi migratori di persone in
cerca di benessere è di una vita migliore, ora si rivela
di Giovanni Panini
Novellara:unimmigratosudieciseneèandato
“scappano” da un paese in recessione
I dati dell’anagrafe rilevano che negli ultimi 6 mesi, si è ridotto il
numero degli arrivi ed è aumentato notevolmente il numero delle
partenze.
un luogo in cui “gli stranieri” , quella fascia di lavoratori
da sempre più deboli scappano, strozzati dalla povertà
e dalla mancanza di lavoro che si traduce in una spinta
ad abbandonare il nostro paese. I dati statistici ancora
non leggono il fenomeno in tutta la sua interezza.
Ergo, non si può parlare di fuga dall’Italia o di esodo
di massa, ma e palese che l’appeal del nostro paese
è destinato a diminuire. Se andiamo a guardare i saldi
migratori a Novellara (cioè la differenza fra chi arriva
e chi parte) emerge che mentre fra il 2000-2010, il
saldo era di + 1.826 passando da 3, 8% al 16, 4%
della popolazione residente, questa cifra dal 2010 a
giugno 2013 è crollata a – 7. Contestualmente alla
crisi economica ed al terremoto, si è verificato un altro
fenomeno non di poco conto. I comuni italiani tutti
indistintamente, hanno rivisto al ribasso le spese per
l’assistenza pubblica (welfare) e con le casse comunali
che piangono i servizi di assistenza (agli stranieri, ma
non solo) sono fortemente a rischio. I novellaresi, si
confermano “tolleranti”, in molti dicono che tra gli
immigrati, vi è molta gente onesta che tiene voglia di
lavorare ed anche lavoratori qualificati un patrimonio
per le nostre aziende. Fra gli immigrati in tanti si sono
integrati, hanno i loro luoghi di culto, qualcuno ci
racconta che se potesse recuperare i contributi pen-
sionistici versati negli anni di lavoro se ne andrebbe.
Invece fra le critiche più frequenti dei novellaresi “
disturba” il fatto che non sempre i migranti rispettano
le nostre regole dello stare insieme, da qui il succes-
sivo ragionamento che l’aumento dell’immigrazione
favorisce l’aumento della criminalità.
Per nazionalità Cina, India, Pakistan, Marocco e Tur-
chia, seppur in calo restano le cinque etnie prevalenti
con forti cali di oltre 100 unità per cinesi, indiani e
Pakistani. A fine 2012 su 2503 migranti 2.051 (82%)
appartenevano alle nazioni sopracitate. A giugno 2013
stante 2.266 il numero di migranti 1.612 (71%) sono
originari da : Cina, India, Pakistan, Marocco e Turchia.
In ribasso anche rumeni, albanesi, Moldavi, Ucraini
Distinzioni “pseudopolitiche” e/o battaglie ideologiche
a parte in un paese sempre più vecchio come l’Italia
i giovani “autoctoni” o migranti, sono una risorsa
per il paese, quindi “ossigeno puro” il futuro, una
generazione che rischia di scomparire travolta da una
crisi che assomiglia più all’entrata in bancarotta di un
sistema. Un sistema in cui si vive e lavora in maniera
schizzofrenica ed in tanti lottano con unghie e denti per
non diventare invisibili. Un paese nel quale il principale
problema non sembra essere l’immigrazione, ma il
tirar fuori l’Italia dalla recessione oppure “adattarsi” a
profili di vita di più basso livello e ritornare ad essere
un paese di migranti. E non di rivedere, ma bensì
rivivere il film “ritorno al futuro”, dove il futuro è il
passato.
Yelena 42 anni operaia tessile
Kazakistan. L’Italia non è più la
terra promessa, vivo stabilmen-
te in questo paese dal 2000,
dopo aver vissuto in Grecia,
Olanda e Danimarca Nel 2000
con 1.200.000 di lire si viveva
senza eccessivi affanni. Oggi
con 1.100 euro al mese, si fatica. Conosco persone
che sono scappate dall’Italia, un paese che oggigiorno
non riesce a darti uno straccio di lavoro per vivere e
una persona senza un lavoro non può vivere dignito-
samente. La mancanza di lavoro e la miseria sono un
nuovo muro che rischia di tornare a dividere l’Europa.
Irene 28 anni di Bergamo
cooperatrice internazionale in
Burundi
“E’ buffo quando mi chiedo-
no di parlare dell’Italia qui in
Burundi. Per i più, provengo
da un mondo felice, dove
c’è lavoro, si guadagnano un
sacco di soldi e la gente sta
bene”. Normalmente sorrido, con qualche amarezza,
e racconto.
Racconto la mia esperienza, simile a quella di tanti
altri (troppi) giovani italiani laureati e non: la precarietà
del lavoro (quando c’è) ed il bisogno di inventarsi
qualcosa, le difficoltà di chi forma una famiglia, la
fatica di arrivare a fine mese e le spese da sostenere.
Certo, provengo da un mondo dove l’aspettativa
di vita è quasi doppia di quella in Burundi e dove
difficilmente un bambino muore per una cistite mal
curata: e questo fa molta differenza, sarebbe ipocrita
non ammetterlo. Ma, almeno per me, la differenza
sostanziale è un’altra; in Burundi, come in altri paesi
africani che ho conosciuto, si dice sempre: “Se ce n’è
per due, ce n’è per quattro”.
Non riesco a immaginare come vivrebbero i miei
amici burundesi in Italia. Non credo sarebbero felici,
tutt’altro, penso si sentirebbero soli. Non per niente,
tra tutti i miei racconti dell’Italia, la cosa che più li col-
pisce è che non conosco il mio vicino di casa. Restano
allibiti e poi qualcuno dice: “Ire, penso che in Italia
non potrei mai viverci: se ci vorremo incontrare, sarai
tu a dover venir da me”.
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Sergio Calzari ex sindaco di
Novellara
La mobilità indotta dalle guerre,
dalla fame, dalla globalizzazione
è sotto gli occhi di tutti, e non è un
fenomeno solo italiano. Noi stessi
auspichiamo che i nostri giovani
guardino l’estero, imparino le
lingue, colgano opportunità (dico opportunità) che
qui nel recinto domestico nazionale risultano scar-
seggiare ed essere sempre meno. Il primo dato che
emerge è allora l’apertura mentale e culturale che si
deve avere per affrontare razionalmente il tema della
mobilità, perciò dell’immigrazione e dell’emigrazione.
In contrasto con il tema dell’apertura mentale c’è
il tema della chiusura, vale a dire il fronteggiare il
fenomeno con la costruzione di sbarramenti fisici e
protezionistici, elevare barriere culturali e non solo.
Si può dire che le nazioni vincenti (si parla tanto di
questo BRIC:  nazioni emergenti con un P.I.L. in forte
ascesa) abbiamo adottata un’azione che tende a capi-
re i fenomeni nella loro essenza, andare ad imparare il
mestiere e il modo di fare degli altri, mettersi in gioco
con grandissimo impegno, caparbietà, decisione,
voglia di intraprendere. Atteggiamento certamente di
grande apertura mentale, culturale, operativa. Essere
protagonisti nel nuovo mondo, che volenti o nolenti
viene avanti, comporta questo passaggio, cioè la
riscoperta del valore del sapere, dell’impegno e della
passione, del protagonismo (che vuole dire fatica) e
del non sentirsi arrivati e appagati. L’Italia dei poeti,
dei santi, dei navigatori, dei grandissimi artisti rina-
scimentali ha messo in evidenza quanto l’ingegno, la
creatività, il sapere (il sapere dei luoghi: la tradizione),
la determinazione abbiamo un’importanza strategica e
decisiva che viene dalla nostra struttura genetica, dalle
conoscenze che ci sono state tramandate, dalla forza
della determinazione che voliamo mettere in campo. 
E’ un bagaglio che s’è disperso? No, certamente no.
Anche perché  qualche strano profeta ci ha inculcato
che bisogna arroccarsi per difendere le nostre conqui-
ste, il nostro benessere, la nostra integrità, sostenendo
che la colpa è degli altri, dei diversi, dello straniero.
Una giustificazione e una visione di  autosufficienza
antistorica e sempre penalizzata in qualsiasi periodo
dell’evoluzione umana. Le enunciazioni che ci sono
state impartite si sono scordate un particolare di vitale
importanza, vale a dire che il mondo non sta fermo, va
avanti (ora a ritmi notevoli), innova, elabora, inventa,
crea. Perciò fermarsi, farsi paralizzare dalla paura si
rimane indietro. Sempre più indietro, irrimediabil-
mente ai margini. Allora  la paura da vincere non è il
diverso, lo straniero, il meticcio ma la nostra incapacità
d’affrontare una storia nuova, una nuova visione del
mondo, l’evoluzione che la modernità sta imprimendo
alle vicende economiche, culturali e sociali.
Se non ricordo male ma potrei sbagliarmi questo è il sesto
anno. Un esperienza nata un po’ in sordina per merito di
alcuni tenaci genitori e grazie al supporto logistico dell’uf-
ficio tecnico e sottolineo con l’impegno personale del suo
responsabile Marco Cantarelli. Quel primo nucleo è via
via cresciuto, da un primo embrione sono nate quattro
linee che attraversano la città in tutte le direzioni. Sono
aumentati i bambini che partecipano all’iniziativa e con
soddisfazione possiamo dire che ci siamo attestati negli
ultimi due anni su un numero che varia fra gli ottanta e
novanta iscritti. Lo spirito che ci anima è sempre lo stesso:
offrire un opportunità ai bambini e ai ragazzi di sentirsi
indipendenti, di vivere l’esperienza educativa della bici-
cletta come mezzo per andare a scuola assieme ai propri
coetanei,al tempo stesso tutelati. Non nego che questo
messaggio non sempre viene colto dai genitori molti sono
ancora timorosi faticano a riconoscere una opportunità
di crescita per i propri figli, altri vedono questa esperienza
come una opportunità che gli viene data dalla provvidenza
di cui approfittare per esigenze personali, senza coglierne
il valore di volontariato per cui ognuno è tenuto a fare la
propria parte. Per questo, per poter tutelare tutti quelli che
lavorano per fare vivere questa bella esperienza saremo
più rigorosi nell’applicare le poche e semplici norme
del nostro statuto. Detto ciò vorrei far notare come da
sempre ci siamo posti l’obbiettivo di fare del bici bus un
esperienza a costo zero per gli utenti,se ci siamo riusciti lo
dobbiamo ancora una volta all’impegno dell’ufficio tecnico
comunale che ci ha garantito materiale e logistica (sala
riunioni, ufficio, ecc) ma è anche grazie a sponsor locali
che più che vedere in noi una fonte di pubblicità hanno
capito l’importanza di questa esperienza sul territorio e
ci hanno aiutati nell’acquisto di caschi, pettorine ad alta
visibilità, impermeabili, cappellini ed altro. In pratica tutto
ciò che serve per mettere i nostri ragazzi in sicurezza sulla
strada, Turci sport e Conad Novellara ci hanno aiutato negli
anni passati mentre quest’anno dobbiamo ringraziare due
associazioni presenti sul territorio che hanno accolto il
nostro appello partito proprio dalle pagine di questo gior-
nale. Il Gruppo sportivo Santa Maria Vezzola: e la Sezione
di Novellara e Campagnola della Federazione italiana della
caccia. Con il loro contributo inizieremo il prossimo anno
scolastico con tutto il materiale che ci servirà. Detto questo
dovrei darvi appuntamento alle prossime settimane per
rivederci in bici, ma non sarei sincero ne con me stesso
ne con gli amici con cui condivido questa avventura se
non sottolineassi ancora una volta come ci ritroveremo
ad affrontare le stese problematiche di sempre. La scarsa
e per alcune linee totale assenza di percorsi ciclabili sicuri.
Di nuovo in sella con il Bici Bus
Ciao a tutti; tra un po’ si riparte, ricomincia la scuola e con essa riparte il bici bus.
di Illic Tampelloni
Quindi ancora una volta rivolgiamo un appello ai nostri
amministratori, di sensibilizzazione: che si faccia uno
sforzo per mettere in sicurezza non solo i ragazzi del
Bici Bus ma tutti coloro che scelgono di muoversi in
maniera sostenibile per le strada della nostra città. Non
parliamo solo di ciclabili ma anche di rallentatori e tutto
quello che serve per regolare il traffico e nel contempo
anche più rispetto ed educazione civica da parte di chi
usa l’automobile.
Detto questo vi saluto veramente augurandomi di ve-
dervi numerosi per affrontare assieme le non sempre
facili strade della nostra bella città con prudenza e tanto
divertimento ciao a tutti e buona scuola.
Il responsabile del Comune delle opere pubbliche Mar-
co Cantarelli risponde così alle osservazioni di Jlic
La implementazione del servizio Bicibus, che si ripropo-
ne ogni anno grazie alla dedizione dei genitori e di Ilic
Tampelloni, che si è assunto con grande serietà e capa-
cità la responsabilità di coordinarne l’attuazione è uno
dei fiori all’occhiello del Comune di Novellara e quindi
si cerca in ogni modo di facilitarne lo svolgimento. Un
grazie quindi ai tanti volontari e a
Ilic da tutta la Amministrazione. Detto ciò, per quanto
attiene la mancanza di ciclopedonali adeguati va detto
che se andiamo a vedere i percorsi del bici bus, si no-
terà che essi si svolgono su una viabilità urbana nella
quale la mancanza del ciclabile non è sempre risolvibile
poiché il tessuto edificato esistente non ne consente la
realizzazione. Tuttavia, la brevità dei percorsi, la scarsa
presenza delle automobili (mica siamo in tangenziale
ma nel centro urbano), la abitudine di percorrenza del
bici bus in quelle strade ed agli stessi orari, la notevole
“massa critica” costituita dalla “carovana” del bici bus
che ne eleva enormemente la percezione, non costitu-
isce normalmente un grave problema di sicurezza. Non
a caso anche in
comuni come Reggio Emilia, è riconosciuto che la man-
canza del ciclabile in sede dedicata non costituisce un
reale problema per il bici bus. Alcune criticità, che si rile-
vano negli attraversamenti stradali e negli incroci, sono
state risolte con adeguamenti della segnaletica ed altre lo
saranno, ma la situazione non è certamente così nefasta.
Tutt’altro discorso riguarda la implementazione di una
rete di ciclabili per la quale le risorse disponibili sono
scarse e la priorità degli investimenti ha dovuto sino ad
oggi tener conto di necessità più impellenti.
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Nello scorso numero de “Il Portico”, sono state pub-
blicate alcune riflessioni/testimonianze di Soci che
hanno prenotato la loro nuova abitazione nel quar-
tiere “Armonia”, ora in fase di conclusione dei lavori.
Ascoltare la voce dei Soci prenotatari è stato utile e
apprezzato dai tanti lettori che hanno seguito questa
sorta di rubrica sul “fare”, sul fare per davvero e non
quale proclama che ai nostri giorni va molto di moda.
In questo numero, i protagonisti di “Armonia” che
vogliamo ascoltare sono le persone che ci hanno
e che ci stanno lavorando, gli operatori, le ditte, le
maestranze.
Ci sembra bella questa forma di espressione di chi,
con l’ingegno e la passione per il proprio lavoro,
ha dato un senso al suo impegno e un segnale
preciso del valore dl lavoro e della gratificazione
che da esso ne deriva.
“Esprimere entusiasmo ai giorni nostri, per noi
che lavoriamo a stretto contatto con il settore edi-
le, potrebbe essere fuori posto e, per certi versi,
poco comprensibile. Dire, come vogliamo fare,
che si è ben lavorato nel quartiere “Armonia” ci
sembra giusto e necessario. Noi mettiamo al cen-
tro il lavoro, perciò siamo grati ad Andria che ci
ha dato il lavoro, che ci ha pagato regolarmente,
che ci ha concesso stima e fiducia;  un partner
perciò che ci teniamo molto caro. Noi crediamo
che “Armonia” sia il risultato di un impegno
collettivo,  ove ognuno ha fatto la sua parte, nel
rispetto degli impegni assunti  e nel clima di fiducia
reciproca che è alla base di ogni iniziativa, e in ogni
campo. Speriamo che “Armonia” non rimanga un
episodio importante ma isolato. Speriamo che questo
vitale settore riprenda e dia quel giusto apporto all’eco-
nomia, e non solo a quella locale. Lavorare, creare
processi economici, essere attivamente impegnati è
un auspicio e la certezza che le nostre famiglie avranno
sussistenza, dignità, dimensione comunitaria.” 
Daniele Coli – Cert Elettronica Novellara
 
“La nostra società, di medie dimensioni ma dotata
di buone attrezzature e di altrettanto valide profes-
sionalità, da tempo lavora nel settore delle opere di
urbanizzazione e nella sistemazione dell’area esterna
delle case;  lavoro che facciamo con l’impegno e con
la passione di chi trae da esso il sostentamento per la
propria famiglia e nuove prospettive aziendali. Sono
tempi duri quelli che viviamo per via dei pagamenti
che non arrivano e per il lavoro che si fa sempre più
incerto e scarso. L’opportunità di lavorare con Andria
nel quartiere “Armonia” di Novellara è per noi impor-
tante per la sicurezza economica che ci garantisce, ma
anche perché ci offre la possibilità di farci conoscere
e speriamo apprezzare, consci che d’ora innanzi la
qualità di ciò che si fa, il realizzare opere a regola
d’arte, l’impegno e la professionalità saranno i requisiti
necessari per continuare a lavorare in questo difficile
ma importante settore economico. Inoltre quando
lavoriamo in un quartiere bello e interessante ne
siamo orgogliosi. Il nostro mestiere lo facciamo con
passione e quindi ci fa piacere lavorare con partner
che condividono i nostri principi”. 
Ivan Braglia – Porfidi & Asfalti s.n.c. di Cavriago
 
“La crisi”, come oramai è evidente, da più di un anno
ha investito e travolto il settore edile e tutto ciò che
lo circonda. Il questo scenario abbiamo affrontato la
realizzazione di uno dei più importanti interventi edilizi
residenziali degli ultimi anni nel territorio di Novellara.
Come sempre, ANDRIA-UNIECO, nel loro storico e
consolidato rapporto: COMMITTENTE-ESECUTORE.
Come sempre, tanta voglia di fare, ma di fare bene o
quantomeno di fare il meglio possibile, nell’interesse
di tutti. Fin dall’inizio i problemi da superare sono stati
innumerevoli e in molti casi assolutamente nuovi.
Crisi di aziende fino a quel giorno ritenute salde e
forti. Artigiani “storici” in grave affanno economico
e imprenditoriale.  Le filiere degli approvigionamenti
rallentate, intimorite, diffidenti. La situazione era evi-
dentemente critica e rischiava di mettere seriamente
a rischio il buon esito dei lavori. Poi anche Unieco
stessa è entrata in difficoltà. A questo punto si è reso
necessario affrontare il problema “insieme”, allo stes-
so tavolo, il presidente e il manovale.  Abbiamo così
condiviso un piano che potesse far continuare a girare
una “giostra” così complessa. Sono stati necessari
importanti impegni economici, sostegno morale ma
soprattutto fiducia reciproca. Con “ARMONIA” oggi ci
stiamo rapidamente avvicinando alla fine dei lavori e
possiamo parlare di rogiti (i primi previsti entro set-
tembre) ma soprattutto possiamo con orgoglio dire
di essere riusciti a salvaguardare due aspetti fonda-
mentali: il lavoro e il diritto alla casa di tante persone.” 
Simone Villani –  Cooperativa Unieco
Ingegnere e direttore lavori
 
“Sono passati ormai 10 mesi dall’inizio del nostro
operato presso il cantiere “ARMONIA” di Novellara
e, visto che “il futuro all’inizio è sempre un
cantiere”, possiamo ben affermare di esserci
trovati in questa situazione, in quanto siamo
riusciti a mettere in pratica quelle che erano le
nostre tradizionali attività con quelle più inno-
vative nel campo del risparmio energetico. Le
attività di cantiere si svolgono sotto una corretta
conduzione della Direzione Lavori in materia di
operatività e di sicurezza;  inoltre dobbiamo dire
che si è instaurata una buona collaborazione tra
le diverse aziende presenti in cantiere. La colla-
borazione tra noi e la cooperativa Andria è molto
proficua;  tutti i rapporti, da quello gestionale a
quello amministrativo, si svolgono al meglio e
rilevano i solidi principi che hanno fatto e fanno
sì che Andria sia da noi considerata l’azienda più
seria e solida al momento attuale. La puntualità
nei pagamenti delle nostre fatture rende Andria un
partner con il quale proseguire il lavoro e sul quale
fondare i futuri rapporti. Consci che il valore del lavoro,
la sussistenza che lo stesso offre alle persone e alle
famiglia, la dignità che ne deriva siano i presupposti
per uscire dalla crisi e riprendere il cammino della
crescita comunitaria.”
Savino Vellani – Vellani s.r.l.
 
Dalle voci che qui rileviamo emerge una preoccupa-
zione diffusa, quella del lavoro e della sua continuità.
Non possiamo che condividerla, come raccogliamo
con favore che il lavorare bene, la qualità di quello
che si fa è un impegno diffuso e un orgoglio che
ditte e maestranza assegnano alle rispettive attività
quotidiane. Un segnale vero di fiducia e, perché no,
di speranza.
“Ilfuturoall’inizioèsempreuncantiere”
Nelle testimonianze di chi ha lavorato alla costruzione del quartiere Armonia emer-
gono preoccupazioni ma anche fiducia e speranza.
di Sergio Calzari
11
SALTINI ROBERTOEscavazioni, preparazione aree cortilive con posa autobloccanti
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Un bellissimo week-end
Come previsto, la trasferta del 20 e 21 luglio u.s. presso il “Meeting club“ di
Valdagno (Vicenza), ha lasciato completamente soddisfatti tutti i nostri soci  par-
tecipanti. La società  vicentina, gemellata con il Ct. La Rocca, ha ospitato una
delegazione di tennisti e familiari del nostro circolo, composta da una ventina
di persone. Un programma  da tempo  collaudato, che non mostra segni di
cedimento. Anzi. Tennis, nuotate in piscina, escursioni in montagna sono stati
il menù della due giorni. Dopo un pomeriggio infuocato, passato sulla terra
rossa, tra singoli, doppi e doppi misti,  la  cena ufficiale del sabato sera. Prima
lo scambio di saluti tra i due presidenti (Sereno Zarantonello e Giorgio Fon-
tanili) poi  gli oltre cento presenti, a  bordo piscina, in una cornice fantastica,
hanno assistito ad una apprezzatissima sfilata di moda. Da notare che tra i
giurati figuravano anche tre nostri  qualificati rappresentanti. Immancabile la
presenza  musicale di Claudio, che con le sue canzoni accompagna da sempre
queste splendide manifestazioni e gli amici di Valdagno dimostrano tutti gli anni
di gradire ed espressamente ne richiedono la presenza. Alla fine non resta che
complimentarsi  e ringraziare i responsabili  degli eventi dei due circoli, Sereno
e Gaio, per l’impegno profuso  al fine di rendere questi appuntamenti  sempre
all’altezza delle aspettative. Ricordiamo brevemente  che  questo gemellaggio
lo si deve all’amicizia  che lega da tempo Bruno Bertozzi, novellarese da anni
emigrato a Valdagno  all’amico e concittadino  Paolo Zarantonello (le origine
della numerosissima  famiglia  Zarantonello sono proprio di Valdagno). Fu 
così che durante una  visita in terra emiliana, Paolo insieme al cugino Sereno
Zarantonello e a Bertozzi, sapendoli appassionati di tennis, ebbe la brillante
idea di  accompagnare i suoi ospiti a conoscere la  nostra struttura. Un rapido
scambio di informazioni con i dirigenti locali  ed il più era fatto. Una collabora-
zione che dura ormai da 6 anni. Da ricordare che la coppa “Bertoss” (in onore
di Bertozzi che ebbe l’idea del trofeo), viene assegnata ai vincitori della sfida e
rimessa in palio l’anno successivo. Quest’anno è tornata a Novellara,avendo la
nostra squadra superato, anche se per pochi game , la rappresentativa locale.
Arrivederci dunque al prossimo anno quando, nella logica dell’alternanza, sarà
il club  presieduto da Giorgio Fontanili ad ospitare gli amici di Valdagno. Si
ricorda che per informazioni su corsi, lezioni individuali e prenotazione campi
si può telefonare al n°0522-653026.
Giorgio Pagliani
Nella foto: da sx Bertozzi,(ideatore del  trofeo) Fontanili (presidente del circolo tennis) 
e Poldo (direttore del CT.Valdagno).
La bella estate di Gregorio inizia il 13/15 giugno a Roma al Trofeo internazio-
nale Sette Colli, in piena maturità (superata con il voto di 80) e con l’esame
per entrare nel corpo delle Fiamme Oro, conquistando due argenti negli 800
stile e 1500 stile. A fine luglio è partito per Barcellona per i “ XV Mondiali ”
e l’Italia chiude il mundial col sorriso di Gregorio Paltrinieri, che si specchia
nella medaglia di bronzo conquistata nei 1500 stile libero con il fantastico
crono di 14’45’’37 nuovo record italiano in vasca lunga. Chiusi i Mondiali di
Barcellona ecco che si riparte per le prime due tappe di Coppa del Mondo in
vasca corta: 1^ Tappa Swimming Word Cup a Eindhoven ( Olanda ). Gregorio
non si ferma e l’08 agosto, ci regala altre emozioni: il pomeriggio delle finali
si è apre con l’oro di Greg, che ha nuota in 14’27’’65 stabilendo il suo primato
personale, miglior tempo mondiale dell’anno, record della manifestazione e
miglior crono italiano in tessuto. L’azzurro precede il sudafricano Miles Brown
(14”30”54) e l’ucraino Sergly Frolov (14”32”91). Quindi la spedizione azzurra
si è trasferisce a Berlino dove l’11 agosto conquista un altro oro nei 1500
fermando il cronometro a 14’30’’74. Finalmente, tornato a casa, era facile
incontrarlo tutti i giorni nella piscina di Novellara, a rilassarsi.
…e GREG c’è…. ancora oro,
ancora record
Greg ai Mondiali
di Anna Torelli
SPORT / NUOTO
Podistica AVIS per le scuole
L’Istituto Comprensivo ringrazia il Gruppo podistico AVIS di Novellara per
aver elargito un contributo volontario pari a euro 2000 frutto dell’utile
della camminata del 17 marzo 2013 XXVII Trofeo Avis. Questo contributo
sarà utilizzato per attivare parte del progetto di educazione motoria della
scuola primaria di Novellara e San Giovanni previsto dal piano dell’Offerta
Formativa dell’anno 2013.
12
rubrica a cura di Stefania Erlindo
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Circolo Ricreativo
Novellarese
OT TO B R E
BIBLIOTECA
Bibliodays 7-13 ottobre 2013
Sabato 12 ottobre ore 17 Sala del Fico
Marco Frattini presenta il suo libro “Vedere di corsa e
sentirci ancora meno”.
Domenica 13 ottobre dalle 9 alle 13
Apertura straordinaria della biblioteca con quotidiani,
prestito aperto e postazioni internet.
Domenica 13 ottobre ore 10.00- 12.30 Sezione ragazzi
Laboratorio “Antichi capilettera – Crea la tua iniziale” – per
bambini 6/10 anni (max 15 bambini. Per prenotazioni:
0522/655419)
Domenica 13 ottobre ore 18 e ore 21 Museo Gonzaga
“Romeo e Giulietta” Spettacolo itinerante nelle suggesti-
ve stanze del Museo Gonzaga, adatto ad un pubblico di
qualsiasi età, a cura della “Compagnia teatro del Cigno”.
Per informazioni sugli orari 0522655419.
AGENDA
Condire la cultura
29 settembre 2013 dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle
18.30_Rocca dei Gonzaga - Vedi notizia in spazio URP
LABORATORIO PER ADULTI
Sabato 19 e sabato 26 ottobre sezione ragazzi ore 9 -12
Laboratorio per adulti “Dal vecchio maglione alla borsa di
feltro: costruisci borse e borsette per l’inverno con le tue
vecchie maglie di lana”.
A cura di Simonetta Beltrami e Guidetti Maria Rita. Max 15
persone. Prenotazione obbligatoria 0522655419.
UN LIBRO AL MESE
Sabato 26 ottobre ore 17 Sala del Fico
Gilberto Furlani presenta il libro “La nonna sotto il fico”,
una raccolta di racconti commoventi, che ricordano i tratti
ruvidi della vita di campagna, di gente che parla poco e
non è mai stata da nessuna parte, ma che conosce i segreti
della terra e forse della vita.
IN EVIDENZA
Medialibrary ebook gratis direttamente sul tuo pc.
Basta recarsi in biblioteca per iscriversi a Medialibrary, una
delle prime biblioteche digitali italiane. MLOL (Medialibrary
on line) è un portale per accedere gratuitamente a musica,
film, ebook, quotidiani, periodici, audiolibri, banche dati,
contenuti per la formazione. Grazie al prestito digitale delle
risorse gli utenti di MLOL possono accedere alle risorse
direttamente da Internet, da casa, o da un dispositivo
mobile. La novità dell’autunno 2013 per le biblioteche
della provincia di Reggio Emilia consiste nella possibilità di
scaricaregratuitamente più di 150 e-book, per un tempo
di 14 giorni e per un massimo di due download al mese.
Per saperne di più (e per ottenere la password di accesso)
passa in biblioteca.
FUTURO IN LAUREA 2013
Ultimo mese di tempo per partecipare al Bando futuro in
laurea. Se sei un giovane neolaureato novellarese under
32 anni puoi usufruire dell’opportunità di presentare
la tesi alle aziende partecipanti, di inserire il tuo Cv in
un’apposita bacheca on line e di ottenere il bonus messo
a disposizione dal Comune. Presenta la tua domanda
entro il 30 novembre 2013.
MUSEO
Esposizione “Un maestro e i suoi artisti”
Mostra di opere di William Tode curata da Umberto Nobili.
Dal 14 settembre al 20 ottobre. La mostra sarà aperta
tutte le domeniche dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00
alle 18.30
TEMPO PROLUNGATO
ALLA SCUOLA MEDIA
E’ bello vedere che qualche volta con l’impe-
gno si possono anche ottenere grandi risultati.
Con piacere informiamo infatti tutta la cittadi-
nanza che, anche grazie alla raccolta firme di
cui i genitori del Consiglio d’Istituto si sono fatti
promotori, e che ha trovato enorme consenso
da parte di tantissimi cittadini, il Ufficio Scolastico
Territoriale di Reggio Emilia ha rivisto Rasse-
gnazione delle classi a Tempo Prolungato per
le scuole medie, attribuendo alla scuola media
L.Orsi anche l’organico necessario per coprire
TUTTE le domande dei ragazzi iscritti alle classi
Prime.
Ringraziamo anche l’Amministrazione Comunale
per il forte sostegno dato all’iniziativa, confer-
mando quanto la comunità di Novellara creda
nel valore educativo e sociale dell’esperienza del
Tempo Prolungato.
I genitori del Consiglio d’Istituto.
13
Sostenete il Portico versando
sul C/C 1412105
Banca Popolare Emilia Romagna
agenzia di Novellara
IBAN - IT45M0538766400000001412105
o presso la nostra sede
in viale Montegrappa, 54.
Pubblichiamo di seguito il terzo elenco di sottoscrittori a favore del Portico, pre-
cisando che la somma raccolta al momento in cui scriviamo è pari a euro 6605
Continua il sostegno al nostro giornale
Alexander Hotel
Becchi Brenno e Antonella
Bonazzi Guerrino e Iotti Zita
Bonfà Gianni
Castellari Valeria
Coopernuoto Correggio
Circolo Wilma
Faietti Anna
Folloni Ileana
Folloni Maria Pia
Mazzoli Giannina
Menotti Rosanna
Olivi Giovanni Messori Adele
Panisi Anna
Pederzoli Luigi
Porcheddu Antonina
Pratissoli Aldina
Rondini Marisa
Santachiara Anna
Savazza F.lli
Siligardi Ivanna
Subazzoli Sergio
Taschini Romano
Vezzani Isotta
Tosi Nivea
Bianchi Umberto
E’ stato affrontato un grande lavoro, la mole era degna di
un’impresa di artisti e restauratori. Ma ce l’abbiamo fatta!
Tutti ci hanno creduto...io invece non ci posso ancora
credere! Non posso credere che più di 50 genitori mi
abbiano dato fiducia e sostegno anche se sono sbucata
dal nulla e nessuno mi conosceva. Non posso credere
come i lavori siano filati lisci e come ci sia stata la giusta
disponibilità di forza lavoro nei momenti in cui serviva.
Non posso credere che nonostante tante mani e manua-
lità diverse ne sia uscito un lavoro coerente, studiato e
ben eseguito. Ma devo crederci perché così e’! Ora mi
diverto ad immaginare i bambini che leggeranno i buffi
messaggi in ogni stanza della mensa; forse rideranno
davanti ai dolcetti con i denti cariati o ai polli rassegnati
al loro destino; rimarranno stupiti nel trovarsi un frutteto
tridimensionale sulle loro teste e tra rime e proverbi
impareranno anche i vari modi di mangiare pesce, pasta
e frutta. Spero davvero che i bambini accolgano questi
disegni come un dono da parte dei loro genitori e come
tale ne portino rispetto.
Ora che abbiamo terminato le pitture e potremo mo-
strarle a tutti posso affermare che sono davvero molto
soddisfatta! Sia perché si e’ avverato il mio desiderio
di una mensa più accogliente ma anche perché penso
che il nostro lavoro possa essere un buon messaggio e
invogliare alla propositivita’ oltre che alla partecipazione
a progetti di gruppo. Da questa bellissima esperienza ho
imparato che le idee possono diventare fatti se ti metti in
La mensa scolastica è pronta
Alla scuola elementare i bambini mangeranno circondati da vignette colorate e
buffi alimenti animati.
di Manuela Catellani
gioco, che da’ una soddisfazione enorme sentirsi parte di
una comunità e dare il proprio contributo, che e’ inutile
lamentarsi se non si cerca anche una soluzione... e che
c’e’ gente fantastica a Novellara!
GRAZIE GRAZIE GRAZIE DI CUORE. Alla Carlotta Tondelli
e all’Angela D’Agostino per l’aiuto nella progettazione,
a Gianluca Lusetti per il coordinamento delle pitture, a
Cristiano Bazzan che ha diretto il gruppo delle “anime
di ferro” (cartapesta), a Valerio Bonetti per le sagome
adesive, ad Enrico Mazzoni per le foto, a Marco Peri e alla
Laura Pellini per il babysitteraggio, alla Flavia e alla Nella
per tanta disponibilità, al comune per la fiducia e a tutti
gli altri che hanno messo olio di gomito a “scartavetra-
re”, stuccare, dipingere, disegnare a parete e addirittura
a soffitto! Non posso nominarli tutti...ma ad ognuno di
loro dico: “grazie, sei stato indispensabile!”
EDUCAZIONE SANITARIA
La protesi mobile è stata ed è un valido aiuto nei casi
con situazioni anatomiche critiche, ma accettare una
protesi mobile dal punto di vista psicologico non è
sempre facile.
Oggi questo problema può essere superato grazie
all’alloggio di almeno quattro impianti sui quali viene
stabilizzata una protesi che migliora la qualità della
vita.
Grazie a questa tecnica i pazienti possono in sole 24-
48 ore riacquistare la funzione masticatoria perduta
e tornare a sorridere con la sicurezza di una volta.
In poche ore, grazie alle moderne tecniche ed dalle
conoscenze raggiunte nel campo della integrazione
degli impianti nel supporto osseo, i pazienti possono
uscire dallo studio con una protesi fissa su supporto
implantare con un trattamento relativamente sem-
plice, predicibile, senza complicazioni.
Questa soluzione implanto/protesica convince anche
quelle persone che non possono rinunciare, seppur
per brevi periodi, ad una protesi funzionale ed este-
tica.
Attualmente si tratta della migliore soluzione implan-
to/protesica al miglior rapporto costi benefici
La moderna protesi
di Luca Minghetti odontoiatra
Mariani Cerati Daniele
Gruppo Sportivo AVIS Novellara
Zarantonello Mauro
Bocciofila Novellarese
Romano Maria Cristina
a Gabriele Barilli
per i tuoi 6 anni dal tuo fratellino Nicola,mamma
Manu e papà Giò, nonni Ave, Giancarlo e Franca,
zii Luca, Natasha, Mery e Davide.
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I 13 virgulti di S.Giovanni
Nella 1a
classe del paese ci sono i germogli delle campagne di S. Giovan-
ni. Non sfigureranno certamente nei confronti dei colleghi di Novellara
e della città capoluogo. Attorno a loro, semmai, non avranno molto
cemento di grossi fabbricati; che spesso mortificano il desiderio di un
contatto più intenso con la natura. Nella foto: Natasha Barrasso, Elena
Catellani, Monica Cattabiani, Simona Reggiani, Elena Sacchi, Federica
Savazza, Ilaria Bertazzoni, Alessandro Bocchi, Emanuele Gozzi, Lorenzo
Rossi, Giuseppe Russo, Simone Vecchi, Daniele Zini. In alto a
sinistra; con gli occhiali, c’é la maestra Elisa Pignagnoli Franzoni, che
appare molto soddisfatta e orgogliosa dei tredici virgulti che quell’anno
le avevano affidato. (foto Clic - Resto del Carlino)
Il saluto alla Maestra
Voglio raccontare un episodio accaduto due giorni dopo il funerale di
mia moglie: la maestra Elisa Pignagnoli.
Dopo aver trascorso diversi anni alle scuole elementari della Bernolda,
Elisa passò a quelle di San Giovanni dove ebbe modo di conoscere
tanti allievi, prima di ritirarsi per motivi di salute.
Sono le 13 e al cancello si presenta una signora ancora dal giovane
aspetto per porgere sentite condoglianze e scusandosi di non aver
partecipato, per motivi di lavoro, al funerale.
Tale signora con le lacrime agli occhi mi disse: la cara signora mae-
stra è stata per me in quinta elementare a San Giovanni non solo un
‘insegnante ma anche una madre. Lascio a voi cari amici lettori imma-
ginare quanta commozione mi ha preso al sentire tale esternazioni.
In questi giorni cerco in casa di ordinare il tanto materiale scolastico e
conservarlo. E’ emerso così un foglio di giornale datato sabato 1 otto-
bre 1983 che riporta la foto scattata alla scuola di San Giovanni. Sotto
la fotografia vengono riportati i nominativi degli alunni che saranno
ben contenti di rivedersi perché sono passati 30 anni.
Auguri sinceri anche da parte della vostra maestra.
Associazione volontari italiani sangue
Sezione Comunale di Novellara
OFFERTE ALL’AVIS
L’AVIS ringrazia CARLA GIUSTI per l’offerta ricevuta in memoria della cara
mamma ANNUNCIATA.
PROSSIME DONAZIONI
Presso la sede AVIS di Novellara, ci saranno le consuete donazioni di sangue:
SETTEMBRE: sabato 21 e domenica 22
OTTOBRE: sabato 12 e domenica 13
Presentarsi dalle ore 7,30 alle 10,45
Alimenti permessi prima della donazione compresi gli esami annuali: acqua,
camomilla, caffé, spremute, il tutto senza zucchero. Evitare tassativamente
latte e suoi derivati.
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per ogni lavoro in casa
E’ uscito in questi giorni il volume di Vittorio Ariosi
ed Elena Carletti “Ma che film la vita” con sottotitolo
in rosso: “Augusto Daolio dei Nomadi”, vera porta
d’ingresso del libro.
In copertina, un cartoncino opaco color tortora, un
autoritratto a china di Augusto. Emerge a mezzo-
busto da un mare ingarbugliato di cavi. E’ a braccia
aperte, lo sguardo al cielo e sostiene alto il microfono
nella canonica posa dei cantanti.
Ad una prefazione di Beppe Carletti, l’incrollabile
amico-collega di tutta la vita, e ad una lettera che
Augusto scrisse il 20 ottobre 1980 e che può essere
considerata la carta d’identità della sua fisionomia
interiore, seguono sei capitoli che, in senso cronolo-
gico, ripercorrono le tappe salienti della vicenda per-
sonale ed artistica di Augusto Daolio: “Dalla nascita
al Frankfurt Bar; I favolosi anni ’60; Noi ci saremo;
Sempre Nomadi; L’ultimo atto; I libri, i dischi, i film
più amati da Augusto”. Ciascun capitolo, alla fine,
è corredato da una sezione intitolata “Nel mondo di
Augusto” in cui si trovano generose quantità di foto,
disegni, testi, copertine di dischi, manifesti, relativi
al periodo trattato. Tutto è rigorosamente in bianco
e nero e può essere considerato un libro nel libro.
Si legge nella prefazione: “Molti hanno scritto di
Augusto Daolio: di Augusto cantante, di Augusto
autore di canzoni, pittore, personaggio carismatico.
Ma nessuno ha finora raccontato in modo sufficien-
temente ampio e oggettivo della sua breve vita,
dei suoi pochi anni intensamente vissuti. Del suo
non essere un guru ne’ un profeta, ma un uomo
del suo tempo che, come molti giovani della sua
generazione, pensava di poter cambiare il mondo”.
In effetti l’impressione che si ha leggendo il libro
è che ci si trovi finalmente davanti ad un Augusto
uomo. Il suo amore per la musica, la pittura, la scrit-
tura circolano liberamente e inscindibilmente fra le
pagine e, come per il principio dei vasi comunicanti,
non è più possibile separare il cantante dal pittore o
lo scrittore dal cantante, perché in ciascuno di questi
sono sempre presenti e vivi anche gli altri. Quando
Augusto canta, sta cantando un pittore e, quando
scrive, sta scrivendo un cantante. E’ sempre l’uomo
però, con le sue contraddizioni, le sue fisime, le sue
ossessioni, ma anche con il suo bisogno irrefrena-
bile di esprimersi, di sperimentare, di conoscere,
di andare e di amare, a sostanziare il mestiere di
artista. Sebbene fosse un autodidatta, aveva letto di
tutto con la voracità di chi ritiene di doversi mettere
in pari e di recuperare. Eppure nella sua cassetta
degli attrezzi, più che arnesi e nozioni tecniche a cui
affidarsi, teneva le esperienze vissute e da esse ogni
volta attingeva a piene mani, convinto com’era che
quelle fossero le vere maestre di vita.
Nel libro tutto questo viene raccontato senza enfasi
celebrative ne’ piaggeria. Il tono è rispettoso, la
lingua il più possibile neutra e oggettiva. Gli Autori,
proprio per i personali legami di affetto e stima, pare
tengano molto a una certa “imparzialità” nel trattare
di Augusto. E’ un imperativo tangibile nel testo e
tuttavia il lettore avverte, nascosto dietro ogni frase,
ogni fotografia, il calore sincero di quell’affetto. Non
se ne rammarichino però gli Autori. Di quel calore,
oltre al libro, si avvantaggia anche il lettore.
Non posso passare sotto silenzio la parte icono-
grafica.
I disegni di Augusto non hanno bisogno di commen-
ti, vanno solo guardati, assaporati. Spesso vogliono
dire una cosa, non necessariamente nuova, ma
nuovo è il modo in cui è detta; altre volte sembra
che questi disegni non dicano niente, ma non per
questo sono meno seducenti e misteriosi.
In tutti c’è un’ impronta vellutata che sa rendere
normale ogni surreale invenzione.
Un esempio: un’aquila, cui sciamano d’intorno i mo-
scerini, se ne sta appollaiata sul ramo di un albero.
Nel mondo di Augusto però quel ramo non può
essere semplicemente un ramo e difatti comincia a
deformarsi finché prende la forma del suo clarinetto
e quel nugolo che sembrava di moscerini in realtà è
un pulviscolo di note, guarda caso le stesse che da
giorni gli pulsano nella testa. Forse anche l’aquila
non è semplicemente un’aquila, forse è la proiezione
del suo bisogno di volare lontano, di sentirsi libero,
di non smettere di cercare.
Il corredo fotografico è un tuffo nelle atmosfere degli
anni 60 e 70 ma vi si trovano anche poetici scatti
degli anni 50, come quello della scolaresca delle
elementari, in cui si viene trafitti da una collezione
di aguzzi ginocchi.
Nelle fotografie degli anni ’50 Augusto è poco vi-
sibile, sia per la qualità del materiale fotografico,
sia perché, alto com’era, non era tipo da mettersi
in prima fila.
Sono i fabbricati modesti sullo sfondo e le basse
falde di coppi i veri soggetti di quelle immagini.
E’ dalle foto degli anni sessanta che si comincia
a riconoscere la fisionomia di Augusto: l’elegante
magrezza, gli occhiali squadrati, un timido anello di
barba a incorniciare un non meno timido sguardo.
Con le foto degli anni successivi si passa in rassegna
la sua lenta trasformazione. Certo la timidezza è su-
perata, anche se continuerà a velare il suo sguardo.
La figura appesantita ora si è fatta più dolce,
accogliente. La barba paterna. Il capello lungo
sempre più cristologico. L’occhialino tondo, un po’
intellettuale, un po’ patriarcale. Insomma è l’ultimo
Augusto, quello che nell’immaginario collettivo
trascolora nel mito.
A 20 anni dalla sua scomparsa, gli esiti straordinari
di partecipazione e generosità dei suoi fans sono
la conferma dei valori etici che Augusto cantava, di
quanto essi siano rimasti attuali e di quanto voglia
saziarsene l’animo umano.
Augusto Daolio: “Ma che film la vita”
Vittorio Ariosi e Elena Carletti nel loro volume uscito nelle scorse settimane rac-
contano di Augusto senza enfasi celebrative nè piaggeria. Del suo amore per la
musica la pittura, la scrittura.
di Eda Ferrabue
16
NOVELLARA (RE) via della Libertà, 1
tel. e fax 0522/651089 cell.331/2697050
Email: 3rcostruzionisnc@gmail.com
3R Costruzionis.n.c.
di Rossi Fabio & Dino
Civili
	 Zootecniche
Industriali
Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini
Si sono presi il tempo di cui avevano bisogno, i Marlene Kuntz, per il loro
nono album di inediti. “Nella tua luce” arriva a tre anni da “Ricoveri virtuali
e sexy solitudini” e ad un anno e mezzo dalla partecipazione a Sanremo
- anche se il lavoro al disco era inizato prima di “Canzoni per un figlio”. E
sono tornati con un disco che mette insieme le diverse anime della band.
C’è chi li vuole rock. C’è chi li vuole lirici. Come per ogni band con una
storia importante, troverete sempre qualcuno che vi spiegherà come
devono essere, come suonano meglio. Qualcuno vorrebbe ancora
“Sonica” (c’è sempre qualcuno che vuole ancora “Sonica” e si premura
di farlo sapere appena può). Ma la verità è che l’esperienza paga, e “Nella
tua luce” lo dimostra: i Marlene del 2013 sono artigiani della canzone e
del suono come ce ne sono pochi in Italia. Basta sentire la prima traccia,
la title-track: la cura non solo nella scrittura, ma nelle sfumature sonore.
Un consiglio valido sempre, soprattutto oggi, ma vero soprattutto per
“Nella tua luce”: è un disco da ascoltare con un buon paio di cuffie per
cogliere ogni dettaglio. Rispetto a “Ricoveri virtuali”, “Nella tua luce” è un
disco più riflessivo, meno irruente. Più spirituale e meno carnale, come
direbbe Godano. Certo, ci sono i rocchettoni (come il singolo “Il genio”),
ma a dominare la scaletta sono i “mid tempo”, come “Solstizio” con
tanto di chitarre (che poi si aprono e prendono il sopravvento, come
in “Seduzione”) e le ballate come “Adele”. Ci sono i temi classici di
Godano (la bellezza come musa e salvezza, come in “Nella tua luce”),
ma ci sono meno invettive e più narrazioni: storie, alcune vere (Osip
Mandel’stam, poeta russo protagonista di “Osja amore mio”), altre
verosimili come quella di una vittima di stalking (“Adele”, appunto), di
un clochard (“Catastrofe”), di un vanitoso (“Giacomo eremita”). Ma tutte
raccontate, con delicatezza, con empatia ma senza giudizio. Se non fosse
una metafora banale visto il titolo dell’album, si potrebbe riassumere
dicendo che “Nella tua luce” è un disco più solare del suo predecessore,
che prende il meglio della produzione recente della band (la carica di
“Ricoveri virtuali”, l’intensità di “Uno”) e lo porta avanti, esplorando
nuove (ma riconoscibili) direzioni. Quello che fa un grande artigiano con
i suoi manufatti, appunto. Signori. Gran bel lavoro.
Non un viaggio ma un cammino, non una terra di Missione da visitare ma tante terra di
Missione da incontrare. E’ stato questo il filo conduttore delle esperienze missionarie di 2
gruppi di giovani che sono partiti questa estate per Pucallpa in Perù, dove come Gruppo
Parrocchiale Missionario seguiamo un progetto dal 2010, e in Albania.
Un viaggio che è cominciato molto prima della data prevista per la partenza, con un
percorso di formazione che ha coinvolto tutti i ragazzi, e che, nonostante il rientro non
si è ancora concluso. Nel loro cammino sono “passati” nel cuore sentimenti diversi: en-
tusiasmo, quello iniziale per un’esperienza nuova e accattivante, per la prospettiva della
partenza; il dolore e la fatica di guardarsi dentro e di fare i conti con certe parti nascoste e
da rifiutare ma che la missione inevitabilmente ti “ributta” addosso e infine la paura ….La
paura di chi si rende conto che nonostante le finte “aperture” l’idea di incontrare così
tanto “altro” può mettere in difficoltà, paura di non essere capaci di gestire quest’”abbon-
danza di altro” e di non essere capace di lasciarsi toccare !!
In effetti non è facile uscire da se stessi, dalla propria cultura, allontanarsi dalla propria
gente, dalle proprie abitudini, dalla propria idea di Gesù, di Chiesa, di povertà, di solida-
rietà e fare i conti con una terra straniera, una terra di Missione….anzi tante.
Paure dissolte in un attimo, al primo contatto con la gente, persone a te sconosciute ma
che incontrandoti anche per la prima volta non ti risparmiano un sorriso, un caloroso sa-
luto, piccoli particolari che da noi sono forse abitudine, ma che in terra di Missione sono
testimonianza di sentimenti forti, di amore senza barriere, senza frontiere.
E così la missione è diventata soprattutto STARE e vivere il quotidiano senza fare nulla di
straordinario. Ha fatto capire come le fatiche quotidiane, le situazioni di dolore incontrate
e con le quali si sono misurati, le domande e gli interrogativi senza risposta, la rabbia
o la gioia che li ha accompagnati nel loro periodo di permanenza in terre lontane, tutto
questo era da offrire al Signore, perché tutto questo era già preghiera !
La consapevolezza che nel loro periodo di permanenza fosse più importante imparare
piuttosto che insegnare, di non sentirsi investigatori alla scoperta di chissà quali scoop,
ma osservatori attenti per vedere e condividere la vita dei missionari e dei fratelli che li
hanno accolti. Non portatori di ricchezze, di idee, esperienze di vita occidentale, ma al
contrario il sentirsi arricchiti dalle testimonianze di vita vissuta in quella terra, sognando
l’incontro con una cultura e una mentalità sicuramente diversa dalla nostra ma certa-
mente desiderosa di crescere e migliorare ogni giorno.
Tutto questo, al loro rientro, gli permetterà di vivere al meglio le opportunità e le circostanze
che ogni giorno la vita offre. E mi piace riprendere, per concludere, una preghiera di Papa
Giovanni Paolo II: “ E’ dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono
del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità, l’intraprendenza,
il coraggio. Maria,
Madre dei Giova-
ni coprili con il tuo
manto, difendili,
proteggili dal male,
affidali a tuo figlio
Gesù e poi mandali
a dare speranza al
mondo.”
Bentornati, ragazzi e
buon cammino.
Un’estate in cammino
Sono rientrati i giovani che hanno partecipato la scorsa estate alle
esperienze missionarie in Perù e Albania.
di Tano Lusuardi
17
CI TROVIAMO SULLA PROVINCIALE PER REGGIOLO.
Ringraziamento
Desidero ringraziare calorosamente la dott.ssa
Lucia Chieli e i suoi collaboratori per la sensibilità
nell’assistenza e per la competenza nelle cure
prestate alla mia gatta in occasione della sua
malattia. Un pensiero riconoscente anche al sig.
Marco Spaggiari per la sua grande disponibilità.
Maria Cristina Romano
Rubrica a cura di “Gente di Canile”
via Valle, 104 Novellara (RE)
Tel. 654647 Fax 0522 758556
Orari: tutti i giorni (Domeniche e festivi
compresi) dalle ore 08,00 alle ore 14,00.
Se desideri adottare un peloso, sei
invitato a visitare il Canile Intercomunale
di Novellara dove troverai sicuramente
l’amico che cerchi. Anche in questo numero
presentiamo alcuni degli splendidi ospiti che
ancora aspettano una famiglia “vera” di cui
fare parte:
È abbastanza inedito che, proprio nel periodo stori-
co in cui la gente con molta spensieratezza percorre
lunghi spazi di cielo per portarsi in ogni dove, si pensi
di organizzare una staffetta per rimanere vicini. Vicini
al proprio territorio che molto spesso non vediamo e
tanto meno, valorizziamo.
È stata così questa piccola idea di risalire il fiume Sec-
chia dalla sua foce nel Po alle sue sorgenti. Dare valo-
re all’acqua che da esile rigagnolo nell’alta collina reg-
giana, diventa via via un discreto corso d’acqua nella
pianura modenese e mantovana. Un acqua che, se
la neve in inverno ha imbiancato bene l’Appennino,
ce la troviamo in estate ad irrigare le colture della
nostra terra. Così, da Mirasole di San Benedetto Po,
abbiamo risalito il fiume rimanendogli il più possibile
vicino, fino a quel zampillo d’acqua che scaturisce da
una fenditura di roccia e comincia la sua avventura
verso la valle. Per raggiungerlo abbiamo camminato
per circa un’ora e mezza dal passo del cerreto dove
la staffetta si era formalmente conclusa.
Circa 170 chilometri. Ci ha accolto l’afa delle tre del
pomeriggio della campagna mantovana. Terra arata
dove prima c’era orzo e frumento, terra ancora co-
perta di raccolto la dove è stato seminato granturco.
Verso il modenese la temperatura già migliorava ed
anche la campagna era rivestita da colture diverse.
Fra loro dominavano la frutta e la vite. Abbiamo rag-
giunto Modena che era ormai sera, districandoci in
qualche modo dal traffico cittadino. Poi su, verso la
zona delle ceramiche in cui ci siamo ricongiunti col
fiume. Poi il silenzio ed il buio dell’Appennino di notte
ci ha sorpreso e meravigliato. Rumori del bosco non
familiari a nessuno di noi. E poi l’alba, su al Cerreto,
con il primo sole che da nord-est faceva timidamente
capolino. Su alla sorgente abbiamo brindato con l’ac-
qua pura dei primi vagiti del fiume.
Il fiume. Chissà se si è accorto che, per quasi un
giorno, un piccolo manipolo di persone lo ha seguito
ed osservato punzecchiando i suoi argini con le loro
scarpe, quasi per stimolarlo a continuare a vivere.
Noi abbiamo ascoltato in silenzio lo scrosciare dei
suoi salti fra le rocce e vi assicuriamo che i suoi battiti
sono ancora forti ed il suo cuore è pronto a donare
amore a chi gli vorrà bene.
di Brenno Becchi
Dalla foce del Secchia alle sue sorgenti
18
Lettere al giornale
Spettabile redazione
abito a novellara da tanto tempo, sono stata sposata per ben 21 anni,
il matrimonio è finito, ho due figli una di 21 (che vice fuori) e uno di 8.
Quando eravamo sposati avevamo un mutuo, da disoccupata separata
non ho più potuto pagarlo.
Ho cercato  lavoro ovunque, ho bussato anche alla porta dei titolari di
aziende per cercare da lavorare, finalmente una porta si era aperta, ho
lavorato per 19 mesi presso una grande azienda di Novellara, la quale
mi ha dato la forza di ricredere in me stessa, mi ha dato la voglia di
vivere di farcela, ad un certo punto ho chiesto  una modifica all’orario di
lavoro, perché pagando una babysitter, non ci stavo dentro tra scuola per
il bambino, spesa, bollette, spese varie in sospeso avvocato da pagare
ancora. Anche perché lavorando tramite agenzia, lo stipendio era di
sole mille euro, non riuscivo  a respirare, pagando anche la babysitter.
Così mi hanno agevolato e fatta fare un orario adeguato in maniera
tale da vivere e fare la mamma a tempo pieno, aiutando mio figlio che
aveva patito molto per la situazione che si era venuta a creare. Non li
ringrazierò mai abbastanza.
Però alla fine del contratto mi hanno lasciato a casa, non hanno tenuto
conto che fossi io da sola a portare soldi per vivere.
In questo periodo ho portato una maschera, fingere di stare bene per
evitare che gli altri sappiano di me ma oggi devo togliere la maschera.
Oggi mi ritrovo a scrivere al Portico di Novellara per chiedere AIUTO, non
economico, ma morale come donna, mamma, cittadina italiana, la quale
come diritto alla vita e alla propria dignità chiede solo di LAVORARE.
Mi trovo in una situazione di disagio assoluto devo abbandonare la casa
che è in vendita, la casa nella quale vivo, e per affittarne un’altra devo
garantire la stabilità economica ed io non ho questa stabilità, aiutatemi
per favore a trovare un lavoro, se c’é una persona di buon cuore, una
persona disposta ad offrirmi un lavoro (in qualsiasi settore) a tempo
indeterminato di qualunque genere, mi contatti, ho bisogno. Grazie.
Lettera firmata
La redazione per motivi di riservatezza non pubblica il nome ed i reca-
piti dell’autrice della lettera, che però saranno comunicati, unitamente
al suo curriculum a chi fosse interessato a contattare la signora per
un colloquio.
Un tempo eravamo un Paese di sana e robusta Costituzione. Oggi la nostra legge
suprema sembra diventata il libro dei sogni.
Chi ha governato e chi governa non ha saputo realizzare i compiti che la Costitu-
zione repubblicana assegna allo Stato: Rimuovere gli ostacoli economico/sociali
che impediscono libertà e uguaglianza delle persone. Dare dignità mediante il
lavoro, la retribuzione, la casa, la scuola pubblica, i diritti e l’autodeterminazione
dei cittadini. Far rispettare al potere economico le regole della democrazia.
Far pagare imposte e tasse anche ai “furbi”. Assicurare l’istruzione, valorizzare
la cultura e la ricerca.
Oggi si vuole invece modificare la Costituzione che prescrive questi impegni allo
scopo di: Dare più potere al Governo limitando così la sovranità popolare.
Sottomettere la magistratura e limitare le indagini giudiziarie.
Dare più spazio al potere economico senza regole e limiti.
Imbavagliare i diritti di critica e di informazione.
Un Parlamento delegittimato perché eletto con una legge palesemente antico-
stituzionale e un governo di larghe intese contrario alla volontà popolare non si
permettano di manipolare la Costituzione che non ha nessuna colpa per la loro
incapacità di governare.
Giù le mani dalla Costituzione!
di Francesca Manfredini
Consigliere Comunale Capogruppo PdCI
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  • 1. ANNO XXXII MENSILE NOVELLARESE D'INFORMAZIONE NOVELLARA (RE) V.le Montegrappa, 11/b Cell. 348-4446131 - Tel. 0522-654100 Consulenza e stime immobiliari Gestione Affitti - Compravendite Settembre 2013 n.303
  • 2. 2 S.GIOVANNI DI NOVELLARA (RE) via Prov.le Sud, 119 - Tel. 0522-657182 FALEGNAMERIA di Bigi Ivano PORTE E SERRAMENTI IN LEGNO SU MISURA PORTE BLINDATE DIERRE Rivenditore specializzato per RE e provincia La politica deve ritornare ad essere un servizio per i cittadini, un mezzo e non un fine, un ponte di colle- gamento, un collante e soprattutto non un lavoro. Si è perso quello spirito che ha caratterizzato l’Italia nei primi anni del dopoguerra proprio quando la politica da servizio è diventata o è stata intesa da alcuni, come un lavoro, un fine, un traguardo, un obbiettivo, ma non per portare avanti i propri ideali, ma piuttosto per raggiungere quegli scopi personali ed ancorarsi alla famosa “poltrona”. Quant’è triste per un italia- no vedere gli stessi volti da quarant’anni, girare di trasmissione in trasmissione, condannando sempre gli stessi nemici, proponendo sempre le stesse cose, parlando sempre con lo stesso tono di voce, basso, privo di emozioni, e distaccato. Si perché il politico a Roma, vive distaccato dalla realtà. Per loro, la poltrona vale più delle idee, vale più della dignità personale, vale più di una questione morale che ormai (grazie anche alle vicende di quest’estate) è rara trovare in Lapoliticaritorneràadessereunservizio Nasce come servizio per il cittadino, e dovrà ritornare ad esserlo presto. Anche noi italiani però, siamo chiamati a fare la nostra parte. di Daniele Gareri quell’ambiente. A volte mi chiedo: dove sono finiti i figli di quell’Italia che ha combattuto, che ha resistito, che ha creato una stupenda costituzione e che si è sempre data da fare con il duro lavoro? Dove sono finite quelle lunghe giornate di dibattiti appassionati tra persone di idee politiche diverse si, ma che avevano in co- mune e volevano soltanto il bene del paese? Ci sono state, me lo diceva sempre mio nonno, seduto su una piccola sedia, mentre mangiava con gusto, un piccantissimo peperoncino calabrese. Io non le ho vissute ma è grazie ai nonni e a tutte quelle persone non più giovanissime che possiamo rivivere certe emozioni ed imparare, quindi, non rottamiamoli, collaboriamo con loro. La politica deve ritornare ad essere un servizio al- lora. Deve ritornare ad offrire garanzie, sostegno, uguaglianza, deve premiare il merito, il duro lavoro, il sacrificio, e non deve essere un impiego, ma una passione. Deve essere cosi a tutti i livelli, dai più bassi fino a Roma, ci dobbiamo tutti disintossicare da que- sta politica fatta negli ultimi vent’anni, quella dei talk show e reality, politiche sterili e prive di contenuti, politiche basse e ad personam e quindi non certo un bene collettivo. Partiamo dal territorio, crediamo nella politica di casa nostra prima di tutto. Come dice il famoso magistra- to Nicola Gratteri “ non abbiate paura di incalzare i politici, di criticarli senza tregua! Devono capire che ormai il vaso è colmo!” e lo è davvero, e noi giovani siamo chiamati (già da tempo ormai) a rispondere. Ma a rispondere con coraggio e intelligenza, non astenendoci o disinteressandosi e facendo cosi il gioco di chi ci vuole stupidi e ignoranti (non è un caso che negli anni si siano fatti tagli all’istruzione pubblica, l’ignoranza fa comodo). Io non sono un illuso e questa non è un utopia. Le cose cambiano, perché i cambiamenti sono costanti se ci pensate bene. Magari ci vorranno anni, ma possiamo gettare le basi, smettendola di scendere a compromessi e di piegarci. Abbiamo il diritto di usufruire di questo Servizio quando ritornerà davvero ad esserlo, ma noi come cittadini Italiani, abbiamo il dovere di dare l’esempio, perché per quanto sia diffici- le da credere oggi, noi siamo parte FONDAMENTALE della politica, noi siamo la politica. (politica, dal greco polis, che significa città, quindi, un insieme di persone, quindi, tutti noi cittadini.) La prima è la questione del DL su cassa integrazione, esodati e IMU. Sui primi due problemi i provvedimenti assunti vanno nella direzione richiesta dal PD, sono dei passi avanti anche se ben lontani dall’essere esaustivi. Sull’IMU si è raggiunto un compromesso. La previsio- ne della service tax (come nuova imposta comunale che assorbe la tassa sui rifiuti e, per i servizi comunali relativi a tutta la popolazione, sostituisce l’IMU prima casa con un’impronta che ha base patrimoniale e resi- denziale sugli abitanti del singolo comune) corrispon- de in gran parte ad una proposta del PD dell’ottobre 2010. E’ evidente che da allora la situazione econo- mica si è aggravata e sarebbe stato opportuno un contributo da parte dei proprietari delle prime case di maggior valore (non le ville che comunque pagano). Così non è stato, ma andrà verificato se ce lo pos- siamo permettere. Oltre a non essere giusto a nostro avviso (qui sta il compromesso) bisogna capire come effettivamente si chiuderà il 2013 rispetto ad ulteriori bisogni per cassa integrazione, questione aumento di un punto dell’IVA, bilanci comunali, seconda rata IMU prima casa (che si prevede non venga pagata). Aggiungo che vi sono altri aspetti positivi da sottoli- neare: equiparazione alloggi ex IACP e cooperative a proprietà indivisa alle prime case, rifinanziamento fondo per il sostegno all’affitto che era stato azzerato, interventi della Cassa Depositi e Prestiti per i mutui Tre questioni in questi giorni al centro del lavoro parlamentare casa per giovani coppie. La seconda è l’approvazione in seconda lettura alla Camera (la prima è avvenuta al Senato e ne occorrono quattro) del disegno di legge costituzionale “Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali”. Una procedura per fare quelle riforme, come il superamento del bicameralismo perfetto e la riduzione dei parlamentari, di cui si parla da 30 anni e che si pone l’obiettivo di fare in 18 mesi, compresa la conseguente riforma elettorale, fermo restando che il superamento del porcellum va fatto subito e la procedura si è avviata al Senato. Siamo accusati di voler stravolgere con questa procedura la Costituzione e l’art. 138 che regola la revisione costituzionale. A nostro avviso non è così. Il procedimento di revisione costituzionale approvato è nel solco dell’art.138, che si basa su tre pilastri, tutti confermati e uno rafforzato. Primo pilastro: l’approvazione dei disegni di legge costituzionali e dei disegni di legge di revisione co- stituzionale con due successive deliberazioni delle Camere. Viene confermato. Secondo pilastro: l’approvazione a maggioranza asso- luta dei componenti di ciascuna Camera e a maggio- ranza dei due terzi (quest’ultima permette di evitare il referendum confermativo). Viene confermato. Terzo pilastro: la possibilità di sottoporre a referendum popolare ciò che risulta dal procedimento di revisione costituzionale nelle due Camere. Non solo viene con- fermato, ma viene estesa la possibilità di richiederlo anche se la revisione costituzionale è approvata con il voto favorevole dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera. La terza questione, che però è quella su cui maggior- mente si concentra l’attenzione pubblica, è quella della decadenza di Berlusconi. La posizione del PD è chiara. La legge è uguale per tutti. Le sentenze si applicano. La legge Severino è costituzionale e si è approvata per darvi attuazione da subito, non fra otto o dieci anni, perché la corruzione è un gravissimo problema del nostro Paese. Su questi aspetti di principio non si può transigere e non si può accettare nessun ricatto sul Governo. Le motivazioni per cui si è dato vita al Governo Letta persistono tutte, ma fra queste non c’è mai la solu- zione dei problemi giudiziari di Berlusconi. Pertanto se il PdL deciderà di far cadere il Governo perché il PD opera per dare attuazione alle leggi senza eccezione per nessuno, la responsabilità sarà totalmente sua, del PdL, e dovrà assumersene tutta la responsabilità. On. MainoMarchi Il decreto Legge su IMU esodati e cassa integrazione, i provvedimenti sulla scuola e la riforma dell’Art. 138 della Costituzione al vaglio del parlamento.
  • 3. 3 In un qualsiasi paese normale, la discussione rela- tiva al decadimento di un senatore condannato sa- rebbe durata lo spazio di una settimana; le ragioni dell’etica e della decenza avrebbero prevalso e allo stato attuale il dibattito politico nazionale sarebbe in- centrato sui gravi problemi legati alla crescente crisi economica. Nulla di tutto ciò. In Italia un condannato ha il potere, non solo, di con- tinuare ad esercitare le sue funzioni pubbliche (per ora) come se nulla fosse, ma anche di ricattare con- tinuamente l’azione politica dell’esecutivo. Condiviso che l’Italia versa in condizioni pessime, stanno sempre più venendo meno le condizioni che consentono di portare avanti questa esperienza di governo la quale sta mostrando evidenti limiti. I limi- ti però non sono tanto di natura tecnica, in quanto effettivamente qualche provvedimento costruttivo è stato adottato da parte del governo (scuola, enti locali,ecc), bensì di natura etica. Non è più possibile subordinare il paese alle necessità personali di un al- leato di governo. Governo resosi “necessario” grazie ad una precisa e deliberata scelta da parte di taluni soggetti politici: presidente della repubblica uscente e rientrante, i 101 e Beppe Grillo. Questi ultimi hanno creato condizioni tali da evitare la nascita di quel, se pur complicatissimo, governo del cambiamento invocato a ragion veduta da Ber- sani all’epoca. Non bisogna però giustamente guardare al passato. Bene. Guardiamo al futuro. Il Partito Democratico si appresta (speriamo presto in quanto non è più tempo di parlare di se stessi ma occorre parlare del paese) a vivere un’accesa fase congressuale. Con tristezza rilevo che dei 101 quasi nessuno più ne parla. Ahimè questioni come lealtà e la trasparenza dovrebbero essere alla base, invece, viste alcune prese di posizione, tali questioni sono già nel dimenticatoio. Mi sembra inutile disquisire su quale candidato sia meglio o peggio. Occorre però anzitutto porsi qual- che domanda. Riteniamo che il PD debba recuperare l’elettorato de- luso di sinistra che in massa ha votato il M5S oppure quello di centro destra? Riteniamo che il PD possa risollevarsi con la regia di chi appartiene ad una stagione politica passata, legata ad un mondo diverso, e che con la bicamerale negli anni ‘90 ha dato inizio alla politica delle larghe intese (oggi arrivata a compimento)? Riteniamo che prima di tutto venga la forma e poi il contenuto “chissene” in quanto l’importante è attirare l’italia- no medio che non ha tempo di ragio- nare ed informarsi? Riteniamo infine invece che occorra recuperare dalle origini le basi di un percorso social-democratico volto al cambiamento con modalità nuove, volti nuovi ma con messaggi chiari che identifichino magari una cultura politica “che vada da Prodi a Rodotà” (per intenderci…) ? A voi la scelta e le risposte.. di Alessandro Baracchi DecadenzaBerlusconi,questionedietica In Italia un condannato ha il potere, non solo, di continuare ad esercitare le sue funzioni pubbliche, ma anche di ricattare continuamente l’azione politica dell’ese- cutivo. Gruppi di Reggio Emilia e provincia tel.3463037000 OGNI TANTO SPUNTA L’AURORA Questa volta è toccata a me. mi chiamo Ivan e sono un alcolista felice e contento. Nove mesi fa mi trovavo in piena euforia alcolica. Impiegato, con moglie e figlio disperati per questo problema. Richiamato più volte dai datori di lavoro e dai colleghi, stavo per essere licenziato. Ero uno di quegli alcolisti che non vogliono abbandonare il bicchiere, non capivo che stavo per essere abbandonato da tutti e persino da mia moglie. Ero giunto al limite della disfatta. Mi dissero di rivolgermi ad un amico anziano di un un gruppo di Alcolisti Anonimi che abitava nel mio stesso paese e quindi avevo modo di incontrarlo spesso. Non mi controllava ma il solo vederlo mi faceva desistere dal bere il prossimo bicchiere. Io continuavo a voler nascondere le mie bevute con le bugie ma lui se ne accorgeva e non diceva nulla. Si andava a certi raduni dove si parlava di alcolismo ma a me non importava nulla, non ascoltavo gli oratori, anzi se potevo fuggire in un bar vicino, andavo a buttar giù una birra per ritornarmene subito contento credendo poi che gli altri non se ne accorgessero. Questo amico parlò con un medico interessato al nostro problema per fare una disintossicazio- ne tramite l’ospedale ed il dottore interpellato si prestò volentieri. Io accettai anche se in quel mo- mento non ne ero convinto. Dopo alcuni giorni di ricovero capii che potevo farcela e che forse era la mia ultima occasione. Mi sono attaccato al gruppo degli A.A. e frequentando, spero di migliorare e crescere in sobrietà ogni giorno. La mia situazione è completamente mutata. La mattina recandomi al lavoro, che son riuscito a mantenere, passo davanti alla casa del mio amico e ricordo a me stesso di essere un alcolista e che il mio cammino sono le ven- tiquattr’ore senza bere. Ringrazio A.A. ed il mio amico, (sponsor), che mi hanno trasmesso questo stupefacente messaggio. Ivan - Bologna
  • 4. 4 CONTRIBUTI PER L’AFFITTO 2013 Consulta sul sito del Comune di Novellara il bando pubblico per l’erogazione di contributi per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione anno 2013. Le domande devono essere presentate all’Istituzione Ser- vizi Sociali “I Millefiori” entro l’1/10/2013, nei giorni di MARTEDI’ – GIOVEDI’ – SABATO dalle ore 9.00 alle ore 12.30. Per informazioni millefiori@comune.novellara. re.it – tel. 0522-654948. ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF 2013 E’ applicata per l’anno 2013 l’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche nelle misu- re di seguito indicate: Scaglioni di reddito complessivo Aliquota addizionale comunale IRPEF Fino a ì 15.000 0,55 Da ì 15.001 e fino a ì 28.000 0,65 Da ì 28.001 e fino a ì 55.000 0,70 Da ì 55.001 e fino a ì 75.000 0,75 Da ì 75.000 0,80 Si conferma l’esenzione totale per i redditi fino a 10.000 euro. Per info: tel.0522 655425 tributi@comu- ne.novellara.re.it SPORT – NE PARLIAMO IL 12 OTTOBRE! Una giornata con alcuni protagonisti dello sport italiano e paralimpico il 12 ottobre nel teatro della Rocca “Fran- co Tagliavini” per progettare insieme un documento comune a supporto di famiglie, operatori, associazio- ni, educatori che “vivono” il mondo dello sport. Con il sostegno di: Comitato Paralimpico Regionale, Centro famiglie Bassa Reggiana, Associazione Temporanea di Impresa, Coopernuoto/Uninuoto. Saranno presenti: Pietro Trabucchi, Marco Frattini, Cecilia Camellini, Julie Vollestern, Gregorio Paltrinieri, Renzo Ulivieri... Il pro- gramma completo sul sito www.comunedinovellara. gov.it. In concomitanza una serie di iniziative che riguardano Sport, Etica, Cultura e Salute: - Sabato 12 ottobre in occasione dei “Bibliodays” presentazione del libro “Vedere di corsa e sentirci ancora meno” alle ore 17.00 in sala del fico con l’autore Marco Frattini. - Giovedì 10 Ottobre 2013 si terrà nella Città di Modena presso il Parco Piazza d’Arma Novi Sad l’Ottava Edizione della “Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico” Manifestazione promozionale a sostegno dello sport praticato da persone disabili, inserita nel programma di Modena “Città Europea dello Sport 2013” con la collaborazione e patroci- nio dell’Amministrazione Comunale di Modena, il patrocinio della Regione Emilia Romagna e dell’Uf- ficio Scolastico Regionale. - Mercoledì 9 ottobre il Comune di Novellara ade- risce all’iniziativa europea “Now We Move“ con la chiusura simbolica degli ascensori del Comune per combattere la sedentarietà. SPORT - PUBBLICATO IL REGOLAMENTO COMU- NALE E’ stato approvato dal Consiglio Comunale il regola- mento per l’utilizzo degli impianti sportivi (inclusi gli impianti gestiti in forma privata). Consultabile sul sito istituzionale www.comunedinovellara.gov.it riguarda le modalità di accesso ai servizi sportivi e i criteri di assegnazione degli spazi e ribadisce i principi educativi, il rispetto del patrimonio comune, la tutela della salute e sicurezza all’interno delle strutture. SPORT - GESTORI IMPIANTI SPORTIVI CERCASI A breve sarà possibile prendere visione del Capitolato di gara di appalto per la gestione unificata dei servizi di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria degli im- pianti sportivi del comune (palestre e campi da calcio), inclusa la gestione spazi pubblicitari, per l’anno sporti- vo 2013/2014 – 2014/2015. Per info www.comune- dinovellara.org.it. L’ITALIA TESORO D’EUROPA - GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO Anche Novellara aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio 2013 che coinvolgono tutti i luoghi della cultura di 49 paesi europei. In Italia lo slogan ormai consolidato è: ‘L’Italia tesoro d’Europa’. Cogli l’occa- sione per visitare gratuitamente la Rocca dei Gonzaga domenica 29 settembre dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. CONDIRE LA CULTURA Il 29 settembre è una delle date delle giornate europee del patrimonio. In tale occasione, e in concomitanza con Cittaslow Sunday, verranno organizzate nella Roc- ca di Novellara visite guidate gratuite al Museo Gonza- ga e all’acetaia comunale. Assaggi di aceto balsamico per tutti. L’iniziativa è organizzata dal Comune in colla- borazione con i volontari dell’acetaia comunale. TRACCE DI STORIA DALL’ARCHIVIO STORICO: SETTEMBRE, TEMPO DI… VENDEMMIA! Ecco alcune fotografie tratte dal fondo fotografico Ga- etano Gaddi collocato presso l’Archivio Storico del Co- mune di Novellara: anni ’20 - il momento della ven- demmia nelle campagne novellaresi e la Festa dell’Uva del 1940. RINGRAZIAMENTI - CORSI ESTIVI IN BIBLIOTECA L’Amministrazione Comunale e lo staff della biblioteca ringraziano Carmen Lopez e Monica Ghizzoni, le due volontarie che con coraggio e passione si sono mes- se in gioco, hanno dedicato tempo prezioso agli utenti della biblioteca e l’hanno resa un luogo ancora più uti- le e piacevole. Grazie alla loro collaborazione infatti si sono svolti nel mese di luglio un corso base di com- puter rivolto ad un pubblico adulto ed uno di cucito. Entrambi i corsi hanno riscosso un grande successo: il corso di informatica ha reso più facile e divertente il mondo del pc, ha permesso ai partecipanti di aprire e gestire la propria posta elettronica, di impostare senza paura un documento informatico, mentre quello di cu- cito ha insegnato a fare un orlo, sostituire una cerniera, attaccare bottoni, prendere le misure, leggere un carta- modello, rifare un polsino. Prossimamente la biblioteca promuoverà corsi sul rici- clo creativo, per produrre gioielli o borse con materiali di recupero. Per essere sempre aggiornati sulle nuove iniziative della biblioteca e per non perdere l’occasio- ne di partecipare ai corsi autunnali  ti consigliamo di iscriverti alla newsletter della biblioteca, direttamente dal sito del Comune inserendo i dati richiesti, oppure recandosi di persona in biblioteca. NESSUNO ESCLUSO: LA FESTA DI META’ AUTUN- NO E LA FINE DEL RAMADAN Proseguono i momenti di condivisione delle feste cele- brate dalle principali comunità presenti sul nostro ter- ritorio nella consapevolezza che la festa rappresenta ciò che di più caro ha una comunità in quanto “cuore” della sua identità. Due gli appuntamenti del prossimo mese: - 5-6 ottobre la Festa di Metà Autunno proposta dalla comunità cinese; - 20 ottobre la Festa della Fine del Ramadan. Organizzazione a cura del gruppo di lavoro di Nessuno Escluso in collaborazione con l’associazione “La Fiu- mana”. Per info: www.comunedinovellara.gov.it. 28 SETTEMBRE: FESTA DEL VICINO La Giornata Europea del Vicinato nasce a Parigi nel 1999 con il semplice scopo di rafforzare i legami di prossimità e di solidarietà tra i vicini di casa per combat- tere l’individualismo, l’isolamento e l’anonimato. Dalla sua nascita, che vide l’organizzazione di una sola festa, l’iniziativa si è espansa sino a coinvolgere a tutt’oggi ol- tre 5 milioni di persone in tutta Europa. E’ un’occasione per restituire il sorriso al proprio condominio, conosce- re meglio i propri vicini trascorrendo insieme momenti di aggregazione e sviluppare la solidarietà di vicinato. A novellara varie iniziative in collaborazione con l’Am- ministrazione Comunale e Associazione “La Fiumana”. Info: www.comunedinovellara.gov.it A.A.A. CERCASI AZIENDE PER STAGISTI Da diversi mesi l’amministrazione comunale sta pro- muovendo “Futuro in laurea” per la raccolta di tesi di laurea di giovani studenti universitari con l’obiettivo di promuovere nuove esperienze lavorative e la valoriz- zazione della ricerca e sviluppo. Tutte le aziende, so- cietà e studi di consulenza interessati ad inserire un giovane neo-laureato possono contattare l’URP per maggiori informazioni (0522/655417 – urp@comune. novellara.re.it). VIENI A TROVARCI AL CENTRO GIOVANI! Il Centro Giovani si trova al primo piano di via Gonzaga 9, ed è costituito da un’ampia sala con bagno annes- so. Dispone di diversi strumenti ludico-ricreativi, tra cui biliardo, calcio balilla, ping pong, tv, consolle Play Station 3 e Wii, alcuni pc con connessione a internet, una postazione musicale, diversi giochi di società, libri e riviste, oltre a un angolo relax con divani e tavoli. Al piano terra dispone di una piccola sala adibita alla registrazione musicale. L’accesso è libero, il servizio è dedicato ai giovani di età compresa dagli 11 ai 25 anni. Si offre come spazio all’interno del quale i ragaz-
  • 5. 5 di Brioni Erich TINTEGGIO INTERNI - ESTERNI - CARTONGESSO MANUTENZIONI - PAVIMENTI PREFINITI NOVELLARA (RE) Via Einaudi, 29 Cell. 348.5639210 di Marco Faietti NOVELLARA (RE) Via Labriola, 36 tel.0522/756639 fax 651397 Stampa serigrafica - Etichette adesive Targhe e tastiere - Cartellonistica e decorazione Cartellini per abbigliamento - Studio grafico zi possono stare insieme divertendosi e sperimentare momenti ludico formativi partecipando e costruendo attività insieme agli operatori che lo gestiscono. Dal 16 settembre, con la riapertura delle scuole, entrerà in vigore il seguente orario: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 19.00 e martedì sera dalle 21.00 alle 23.00. L’apertura del giovedì sarà dedicata ai più piccoli (11 – 14 anni). GIOVANI – SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO Prevista nel mese di settembre l’apertura del bando di selezione per svolgere il SERVIZIO CIVILE VOLONTA- RIO che rimarrà aperto per trenta giorni. Se sei interes- sato a questa opportunità rimani aggiornato su www. comunedinovellara.gov.it - www.serviziocivilevolonta- rio.re.it oppure contatta direttamente il Co.Pr.E.S.C. di Reggio Emilia al n. 340 5256514. LASCIA ALL’URP IL TUO NUMERO DI CELLULARE Verrai contattato con un sms per ogni comunicazione urgente che ti riguarda o per informazioni di pubbli- ca utilità. Per info contattaci al numero 0522 655.417 oppure invia una e-mail a urp@comune.novellara.re.it. FEDERA, IL SISTEMA DI AUTENTICAZIONE FEDE- RATO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Il progetto FedERa è promosso dalla Regione Emilia- Romagna e condotto dalla società Lepida S.p.A. per far sì che gli utenti della Regione Emilia-Romagna (citta- dini, professionisti, imprese, …) possano disporre di un’autenticazione federata, tramite la quale accedere a determinati servizi on-line erogati dagli enti locali dell’Emilia-Romagna, Regione inclusa. Gli utenti utiliz- zeranno una credenziale elettronica UNICA valida per tutte le Pubbliche Amministrazioni aderenti. Chiedi le credenziali presso: URP oppure I Millefiori del Comune di Novellara. Informazioni sul sito www.federa.lepida. it oppure tel. 0522 655417. ALBO PRESIDENTI DI SEGGIO Ad Ottobre scade il termine per presentare la domanda di iscrizione all’Albo dei Presidenti di seggio elettora- le. Gli interessati dovranno far pervenire le domande all’Ufficio Elettorale del Comune. I moduli sono dispo- nibili su www.comunedinovellara.gov.it alla voce pro- cedimenti e modulistica oppure direttamente all’Ufficio Elettorale. CORSO DI ITALIANO PER STRANIERI – SI RIPARTE A SETTEMBRE Si ripete anche per l’anno scolastico 2013/2014 il corso di Alfabetizzazione di Lingua Italiana rivolto agli stra- nieri tenuto dal Prof. Francesco Le Rose per conto del Centro Territoriale Permanente di Luzzara (R.E.). Pre- iscrizioni presso l’ RP. Per informazioni: urp@comune. novellara.re.it - tel. 0522 -655417. Il Parco Augusto Daolio è finalmente fruibile, an- che se la sua realizzazione definitiva non è ancora stata completata. Intanto sono stati realizzati un parco giochi, uno skatepark, dei vialetti, delle piantumazioni, delle panchine, dei ponticelli… Questa dotazione del parco, seppur parziale, ha riscosso finora molto successo visto l’afflusso di persone di ogni età che quotidianamente ci tra- scorre parte del proprio tempo libero, giocando, passeggiando, correndo, pedalando, chiacchie- rando, ecc. Si sta all’aria aperta, nascono nuove amicizie, si condividono momenti divertenti o rilassanti. I bambini scorrazzano gioiosi ed al sicuro sia all’interno del parco giochi strutturato sia per tutto il Parco Augusto, inventandosi con la fantasia che li contraddistingue giochi sempre nuovi, sfruttando quel che offre la natura del par- co: gli alberi, il prato, il fossato, la terra, le dune… Lo skatepark è frequentato da moltissimi ragazzi e bambini che praticano a vari livelli skateboard e rollerblade, condividendo lo spazio in modo ammirevole e da tanti che semplicemente si divertono a guardare. Molti ragazzi al Parco Augusto si incontrano, tanti sono gli adulti che si rilassano e altrettanti quelli che si tengono in forma. E’ davvero un piacere constatare che si sia spontaneamente creata quella giusta ed equilibrata coesistenza tra persone di età diverse e con esigenze spesso contrapposte. Ma al Parco c’è posto per tutti… e purtroppo c’è posto anche per chi – e qui è la nota dolente che vorrei sottolineare – è maleducato ed incivile. A partire da chi butta per terra gomme da masticare, cicche di sigaretta, fazzoletti di carta, bottigliette e tappi di plastica, involucri vari ecc. (l’elenco sarebbe molto più lungo). Ovviamente questi gesti di estrema cafonaggine raggiungono il picco di frequenza proprio a poca distanza dai cestini della raccolta rifiuti. Per continuare poi con la mancata raccolta delle deiezioni dei cani da parte dei rispettivi proprietari. Deiezioni spesso di una rilevante quantità e depositate molte volte lungo i vialetti o vicino ai luoghi più frequentati, giusto perché siano più facilmente calpestabili dai più fortunati. Il gesto però che più che maleducato trovo parti- colarmente pericoloso è quello di lasciare girare liberi per il parco i cani di grossa taglia, peggio se di indole aggressiva, privi di qualsiasi controllo. Purtroppo questi episodi sono ricorrenti e finora non si è riusciti ad interromperli. Quando le buone maniere non bastano e quando le regole vengono infrante, probabilmente occor- rerà ricorrere ad un periodo di vigilanza severa ed inflessibile, che faccia rispettare le norme esistenti e che preveda anche, ove necessario, l’applicazio- ne di contravvenzioni per i trasgressori. Proteggere il Parco Augusto Daolio dagli incivili La fruizione di questa area verde è rovinata da chi non rispetta l’ambiente e la tranquillità degli altri. E’ necessario aumentare la vigilanza. di Roberto Blundetto Quando c’è educazione e rispetto al parco c’è posto per tutti
  • 6. 6 0522/662733 NOVELLARA (RE) via P. Mascagni, 10 fax 0522/654699 Email: info@sainsrl.it • IMPIANTI CIVILI - INDUSTRIALI • RISCALDAMENTO • CONDIZIONAMENTO • ENERGIE ALTERNATIVE • SANITARIO • ARREDO BAGNO • SERVIZIO ASSISTENZA COSTRUISCE E VENDE Campagnola E. via Levi Villette abbinate e maisonette “Lago di Garda” Maisonette a ARCO Appartamenti a RIVA del Garda Sardegna Villette in Costa Paradiso Villette ed appartamenti a Badesi Appartamenti a Valledoria Era il 2005, quando avemmo l’idea (insieme all’allora Ass. alla Cultura, Elena Carletti) di una Festa estiva che valorizzasse un prodotto del nostro territorio e aggre- gasse i Novellaresi in un contesto di musica,tradizione e curiosità. L’iniziativa fu inserita nel circuito provinciale Gli Ori della Terra, quindi Novellara e Miss Anguria ebbero da subito l’attenzione di tutto il territorio provinciale. La Festa Miss Anguria fu possibile, e ancora lo è, grazie all’impegno e alla caparbietà dei volontari Pro Loco, coadiuvati da alcuni altri gruppi ed Associazioni, che in parte son rimasti tutti questi anni, sostenuta dal Comune, ma soprattutto concretamente dai Produttori Locali del frutto. La fortuna di questa FESTA si deve essenzialmente alla generosità del “nostro terreno”, che permette di ottenere frutti con alto grado zuccherino,ma anche alla passione e generosità e ricerca dei Produttori locali, che riescono ad ottenere Angurie da Record per il Peso. Caratteristica, che si è, da subito, trasformata in “gara coinvolgente ed appassionante”! E’ cresciuta negli anni, come “vetrina” di un prodotto d’eccellenza e dell’operosità, creatività ed intelligenza dei Novellaresi. Tante sono le persone che, di anno in anno, hanno arricchito la Festa (in primis i volontari Pro Loco), orga- nizzando una “tre giorni“ di gare tra Cocomeri, eventi musicali, mostre, concorsi fotografici, percorsi poetici, giochi, curiosità, nonché “degustazione di prodotti tipici della zona, fino a farne quest’anno un’edizione grandio- sa, che ha richiamato pubblico dai paesi limitrofi, anche da fuori provincia. Ha animato Novellara, per tre giorni fino a notte fonda, riempiendo piazza, strade e borghi di migliaia di persone! Venerdi, 19 luglio, oltre alla “Melonaia”, alla Festa dei Campi Gioco, a “Scava l’An- guria” molto apprezzato il Concerto dei Ma Noi No con tantissimi fans al seguito. Sabato, 20 luglio: Novellara in “Notte Bianca”, con l’eccezionale partecipazione di tutti i commercianti novellaresi (che hanno abbellito vetri- ne, portici e vie con decorazioni “cocomerate”, in gran parte fornite da Pro Loco) tante le attrazioni musicali, per tutti i gusti,hanno intrattenuto e divertito la gente- numerosissima, ben oltre il previsto! Splendida come sempre l’esibizione di danza della New Fitness, molto applaudita dal pubblico. Entusiasmante la Gara del Grado Zuccherino (che ha visto la partecipazione di ben 15 Aziende!) anche se a vincere son “sempre i nostri”. Bartoli Ivan e William, Bartoli Gabriele e Sauro e Fam. Brioni. Tutta la FESTA, più conosciuta e più partecipata (anche da aziende non della zona) ha avuto grande eco sulla stampa e su alcune TV locali, anche e soprattutto grazie al Record Mondiale di peso dell’Anguria, ottenuto lo scorso anno dalla famiglia Bartoli Gabriele e Sauro! (139,60 Kg! poi battuto in altra occasione con un’anguria di ben 148 Kg). Quest’anno la MISS ANGURIA pesava solo, si fa per dire, 129,250 Kg! E’ stata un’annata molto particolare, fredda e piovosa troppo a lungo e questo frutto ha bisogno di caldo e di sole per diventare “dolce e grosso”. Un po’ come noi umani. Di “calore”, “allegria” ed entusiasmo ce n’è stato veramente tanto quest’anno. La Domenica è culminata con un Carosello di Trattori e mezzi di trasporto, i più svariati, esponenti le “cocomere da Miss” attraverso il paese e la Piazza, commentato da quei “pazzi-straordinari” della Strana Coppia di Radio Bruno. C’è stato un crescendo di tensione, attesa e spet- tacolarizzazione fino alla pesatura dei cocomeri giganti, tante esclamazioni di meraviglia da parte del pubblico per i vari “rilanci” e l’entrata spaziale della Cocomera Bar- toli, incoronata anche quest’anno “Miss Anguria 2013” con una corona d’eccezione (made Sergio Subazzoli). Ci si chiede dove trovino le idee originali di “sfilata e presentazione” e dove trovino il tempo di preparare “i carri-spettacolo” questi straordinari produttori. Grazie Grazie e ancora Grazie per essere così come siete, cari cocomerai, solidali generosi, presenti e creativi ol- tre che capaci di darci un “prodotto d’eccellenza” che sta per raggiungere il prestigioso marchio IGP. e Novellara finalmente conosciuta nel mondo per Cultura e Anguria! Oltre che per “generosità e capacità ed accoglienza” della sua gente! Per MISS ANGURIA 2013 quindi, un INFINITO GRAZIE a tutti i partecipanti! A chi ha lavorato per renderla accogliente ed entu- siasmante e,a chi ne ha goduto, vi si è divertito ed entusiasmato, parlandone bene nei giorni successivi. Noi della Pro Loco siamo convinti che, mettendo in- sieme forze, idee, risorse e disponibilità a collaborare Novellara può “ritrovare” lo smalto e le gratificazioni che, dall’interno e dall’esterno, erano un po’ scemate negli ultimi anni. Per cui un GRAZIE speciale a chi “ha fritto lo gnocco” (lavoro ingrato per Luglio, ma che piace molto a chi degusta), a chi ha montato e smontato tutte le strutture, a chi ha gestito gli stands e i Giochi per tre giorni, (di grande aiuto quest’anno la presenza di ragazzi indiani sikh, amici di Sony che è entrato da poco nel Consiglio Pro Loco, che si sono prestati senza riserva alcuna) a chi ha ideato e pitturato, incollato, esposto la pubblicità e le originali “coreografie” della Festa, a chi ha tenuto relazioni, a chi ha presentato,ballato,cantato, sfilato, pesato! A tutti coloro insomma che hanno per- messo una FESTA così bella, di tutto il paese (nostro vanto e gratificazione). Per la Pro loco Maura Belluti P.S Chi volesse, può trovare foto e video di Miss Anguria 2013 su Facebook o sul sito Pro Loco. MISS ANGURIA 2013, quest’anno una edizione grandiosa di Maura Belluti - Proloco Novellara Una numerosa partecipazione di pubblico arrivato anche dai paesi limitrofi, da fuori provincia, dalla Regione, ha animato Novellara, per tre giorni fino a notte fonda. Foto Ivan Foto Ivan
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Siamo tornati come prodotto interno lordo ai livelli di fine anni 90 ed i consumi delle famiglie, si attestano al 93 ai tempi della I° repubblica.Sembra di rivedere il film “ritorno al futuro”, dove il futuro è il passato. Da tale dinamica fattore zero o decrescita, anche se con un trend meno recessivo non si disco- sta nel 2013 neanche il dato sull’immigrazione nella nostra ridente cittadina a metà strada fra il fiume Po e la via Emilia. Anno Popolazione residente Cittadini migranti % 1980 11.261 24 0,2% 1990 11.294 146 1,3% 2000 11.770 447 3,8% 2005 13.075 1.479 11,3% 2010 13.858 2.273 16,4% 2011 13.937 2.435 17,5% 2012 14.028 2.503 17,8% Giu-2013 13.837 2.266 16,4% In quel di Novellara il dato “massimo storico” di migranti si è raggiunto a fine 2012, anche se allora non era operativa la revisione dell’anagrafe sui dati del censimento 2011. E’ probabile che l’inversione di tendenza si sia verificata nel secondo semestre 2011, quando terremoto e crisi economica hanno “cioccato di brutto” nelle nostre zone, inducendo molti cittadini migranti (UE ed extra UE), a trovare un lavoro digni- toso in zone meno colpite dalla crisi, in altri paesi eu- ropei oppure a rimpatriare nella nazioni d’origine, ove negli anni le condizioni di vita sono migliorate. Così un esercito di disoccupati: operai, donne di servizio, infermieri, muratori, badanti, perfino prostitute, per colpa della crisi lasciano il nostro paese. Paese ove qualcuno dice non sia rimasto nemmeno il “lavoro nero”. La ricca pianura padana, dopo essere stata per anni meta privilegiata di flussi migratori di persone in cerca di benessere è di una vita migliore, ora si rivela di Giovanni Panini Novellara:unimmigratosudieciseneèandato “scappano” da un paese in recessione I dati dell’anagrafe rilevano che negli ultimi 6 mesi, si è ridotto il numero degli arrivi ed è aumentato notevolmente il numero delle partenze. un luogo in cui “gli stranieri” , quella fascia di lavoratori da sempre più deboli scappano, strozzati dalla povertà e dalla mancanza di lavoro che si traduce in una spinta ad abbandonare il nostro paese. I dati statistici ancora non leggono il fenomeno in tutta la sua interezza. Ergo, non si può parlare di fuga dall’Italia o di esodo di massa, ma e palese che l’appeal del nostro paese è destinato a diminuire. Se andiamo a guardare i saldi migratori a Novellara (cioè la differenza fra chi arriva e chi parte) emerge che mentre fra il 2000-2010, il saldo era di + 1.826 passando da 3, 8% al 16, 4% della popolazione residente, questa cifra dal 2010 a giugno 2013 è crollata a – 7. Contestualmente alla crisi economica ed al terremoto, si è verificato un altro fenomeno non di poco conto. I comuni italiani tutti indistintamente, hanno rivisto al ribasso le spese per l’assistenza pubblica (welfare) e con le casse comunali che piangono i servizi di assistenza (agli stranieri, ma non solo) sono fortemente a rischio. I novellaresi, si confermano “tolleranti”, in molti dicono che tra gli immigrati, vi è molta gente onesta che tiene voglia di lavorare ed anche lavoratori qualificati un patrimonio per le nostre aziende. Fra gli immigrati in tanti si sono integrati, hanno i loro luoghi di culto, qualcuno ci racconta che se potesse recuperare i contributi pen- sionistici versati negli anni di lavoro se ne andrebbe. Invece fra le critiche più frequenti dei novellaresi “ disturba” il fatto che non sempre i migranti rispettano le nostre regole dello stare insieme, da qui il succes- sivo ragionamento che l’aumento dell’immigrazione favorisce l’aumento della criminalità. Per nazionalità Cina, India, Pakistan, Marocco e Tur- chia, seppur in calo restano le cinque etnie prevalenti con forti cali di oltre 100 unità per cinesi, indiani e Pakistani. A fine 2012 su 2503 migranti 2.051 (82%) appartenevano alle nazioni sopracitate. A giugno 2013 stante 2.266 il numero di migranti 1.612 (71%) sono originari da : Cina, India, Pakistan, Marocco e Turchia. In ribasso anche rumeni, albanesi, Moldavi, Ucraini Distinzioni “pseudopolitiche” e/o battaglie ideologiche a parte in un paese sempre più vecchio come l’Italia i giovani “autoctoni” o migranti, sono una risorsa per il paese, quindi “ossigeno puro” il futuro, una generazione che rischia di scomparire travolta da una crisi che assomiglia più all’entrata in bancarotta di un sistema. Un sistema in cui si vive e lavora in maniera schizzofrenica ed in tanti lottano con unghie e denti per non diventare invisibili. Un paese nel quale il principale problema non sembra essere l’immigrazione, ma il tirar fuori l’Italia dalla recessione oppure “adattarsi” a profili di vita di più basso livello e ritornare ad essere un paese di migranti. E non di rivedere, ma bensì rivivere il film “ritorno al futuro”, dove il futuro è il passato. Yelena 42 anni operaia tessile Kazakistan. L’Italia non è più la terra promessa, vivo stabilmen- te in questo paese dal 2000, dopo aver vissuto in Grecia, Olanda e Danimarca Nel 2000 con 1.200.000 di lire si viveva senza eccessivi affanni. Oggi con 1.100 euro al mese, si fatica. Conosco persone che sono scappate dall’Italia, un paese che oggigiorno non riesce a darti uno straccio di lavoro per vivere e una persona senza un lavoro non può vivere dignito- samente. La mancanza di lavoro e la miseria sono un nuovo muro che rischia di tornare a dividere l’Europa. Irene 28 anni di Bergamo cooperatrice internazionale in Burundi “E’ buffo quando mi chiedo- no di parlare dell’Italia qui in Burundi. Per i più, provengo da un mondo felice, dove c’è lavoro, si guadagnano un sacco di soldi e la gente sta bene”. Normalmente sorrido, con qualche amarezza, e racconto. Racconto la mia esperienza, simile a quella di tanti altri (troppi) giovani italiani laureati e non: la precarietà del lavoro (quando c’è) ed il bisogno di inventarsi qualcosa, le difficoltà di chi forma una famiglia, la fatica di arrivare a fine mese e le spese da sostenere. Certo, provengo da un mondo dove l’aspettativa di vita è quasi doppia di quella in Burundi e dove difficilmente un bambino muore per una cistite mal curata: e questo fa molta differenza, sarebbe ipocrita non ammetterlo. Ma, almeno per me, la differenza sostanziale è un’altra; in Burundi, come in altri paesi africani che ho conosciuto, si dice sempre: “Se ce n’è per due, ce n’è per quattro”. Non riesco a immaginare come vivrebbero i miei amici burundesi in Italia. Non credo sarebbero felici, tutt’altro, penso si sentirebbero soli. Non per niente, tra tutti i miei racconti dell’Italia, la cosa che più li col- pisce è che non conosco il mio vicino di casa. Restano allibiti e poi qualcuno dice: “Ire, penso che in Italia non potrei mai viverci: se ci vorremo incontrare, sarai tu a dover venir da me”.
  • 9. 9 GIROVITA IMBARAZZANTE? 2 SEDUTE DI 1 ORA E LA PANCIA VA GIÙ! vieni e chiedi informazioni CHIAMA 0522 651135 NOVELLARA (RE) via E. Mattei, 41 Tel. 0522/661281 Fax 0522/662186 Email: info@tbs.it - www.tbs.it Riscaldamento Condizionamento Solare Energia Alternativa di Benevelli e Strucchi snc NOVELLARA (RE) Corso Garibaldi, 21 tel. 654658 CAMPAGNOLA EM. (RE) P.zza Roma tel.669883 ROLO (RE) Corso Repubblica, 67 tel.658376 Sergio Calzari ex sindaco di Novellara La mobilità indotta dalle guerre, dalla fame, dalla globalizzazione è sotto gli occhi di tutti, e non è un fenomeno solo italiano. Noi stessi auspichiamo che i nostri giovani guardino l’estero, imparino le lingue, colgano opportunità (dico opportunità) che qui nel recinto domestico nazionale risultano scar- seggiare ed essere sempre meno. Il primo dato che emerge è allora l’apertura mentale e culturale che si deve avere per affrontare razionalmente il tema della mobilità, perciò dell’immigrazione e dell’emigrazione. In contrasto con il tema dell’apertura mentale c’è il tema della chiusura, vale a dire il fronteggiare il fenomeno con la costruzione di sbarramenti fisici e protezionistici, elevare barriere culturali e non solo. Si può dire che le nazioni vincenti (si parla tanto di questo BRIC:  nazioni emergenti con un P.I.L. in forte ascesa) abbiamo adottata un’azione che tende a capi- re i fenomeni nella loro essenza, andare ad imparare il mestiere e il modo di fare degli altri, mettersi in gioco con grandissimo impegno, caparbietà, decisione, voglia di intraprendere. Atteggiamento certamente di grande apertura mentale, culturale, operativa. Essere protagonisti nel nuovo mondo, che volenti o nolenti viene avanti, comporta questo passaggio, cioè la riscoperta del valore del sapere, dell’impegno e della passione, del protagonismo (che vuole dire fatica) e del non sentirsi arrivati e appagati. L’Italia dei poeti, dei santi, dei navigatori, dei grandissimi artisti rina- scimentali ha messo in evidenza quanto l’ingegno, la creatività, il sapere (il sapere dei luoghi: la tradizione), la determinazione abbiamo un’importanza strategica e decisiva che viene dalla nostra struttura genetica, dalle conoscenze che ci sono state tramandate, dalla forza della determinazione che voliamo mettere in campo.  E’ un bagaglio che s’è disperso? No, certamente no. Anche perché  qualche strano profeta ci ha inculcato che bisogna arroccarsi per difendere le nostre conqui- ste, il nostro benessere, la nostra integrità, sostenendo che la colpa è degli altri, dei diversi, dello straniero. Una giustificazione e una visione di  autosufficienza antistorica e sempre penalizzata in qualsiasi periodo dell’evoluzione umana. Le enunciazioni che ci sono state impartite si sono scordate un particolare di vitale importanza, vale a dire che il mondo non sta fermo, va avanti (ora a ritmi notevoli), innova, elabora, inventa, crea. Perciò fermarsi, farsi paralizzare dalla paura si rimane indietro. Sempre più indietro, irrimediabil- mente ai margini. Allora  la paura da vincere non è il diverso, lo straniero, il meticcio ma la nostra incapacità d’affrontare una storia nuova, una nuova visione del mondo, l’evoluzione che la modernità sta imprimendo alle vicende economiche, culturali e sociali. Se non ricordo male ma potrei sbagliarmi questo è il sesto anno. Un esperienza nata un po’ in sordina per merito di alcuni tenaci genitori e grazie al supporto logistico dell’uf- ficio tecnico e sottolineo con l’impegno personale del suo responsabile Marco Cantarelli. Quel primo nucleo è via via cresciuto, da un primo embrione sono nate quattro linee che attraversano la città in tutte le direzioni. Sono aumentati i bambini che partecipano all’iniziativa e con soddisfazione possiamo dire che ci siamo attestati negli ultimi due anni su un numero che varia fra gli ottanta e novanta iscritti. Lo spirito che ci anima è sempre lo stesso: offrire un opportunità ai bambini e ai ragazzi di sentirsi indipendenti, di vivere l’esperienza educativa della bici- cletta come mezzo per andare a scuola assieme ai propri coetanei,al tempo stesso tutelati. Non nego che questo messaggio non sempre viene colto dai genitori molti sono ancora timorosi faticano a riconoscere una opportunità di crescita per i propri figli, altri vedono questa esperienza come una opportunità che gli viene data dalla provvidenza di cui approfittare per esigenze personali, senza coglierne il valore di volontariato per cui ognuno è tenuto a fare la propria parte. Per questo, per poter tutelare tutti quelli che lavorano per fare vivere questa bella esperienza saremo più rigorosi nell’applicare le poche e semplici norme del nostro statuto. Detto ciò vorrei far notare come da sempre ci siamo posti l’obbiettivo di fare del bici bus un esperienza a costo zero per gli utenti,se ci siamo riusciti lo dobbiamo ancora una volta all’impegno dell’ufficio tecnico comunale che ci ha garantito materiale e logistica (sala riunioni, ufficio, ecc) ma è anche grazie a sponsor locali che più che vedere in noi una fonte di pubblicità hanno capito l’importanza di questa esperienza sul territorio e ci hanno aiutati nell’acquisto di caschi, pettorine ad alta visibilità, impermeabili, cappellini ed altro. In pratica tutto ciò che serve per mettere i nostri ragazzi in sicurezza sulla strada, Turci sport e Conad Novellara ci hanno aiutato negli anni passati mentre quest’anno dobbiamo ringraziare due associazioni presenti sul territorio che hanno accolto il nostro appello partito proprio dalle pagine di questo gior- nale. Il Gruppo sportivo Santa Maria Vezzola: e la Sezione di Novellara e Campagnola della Federazione italiana della caccia. Con il loro contributo inizieremo il prossimo anno scolastico con tutto il materiale che ci servirà. Detto questo dovrei darvi appuntamento alle prossime settimane per rivederci in bici, ma non sarei sincero ne con me stesso ne con gli amici con cui condivido questa avventura se non sottolineassi ancora una volta come ci ritroveremo ad affrontare le stese problematiche di sempre. La scarsa e per alcune linee totale assenza di percorsi ciclabili sicuri. Di nuovo in sella con il Bici Bus Ciao a tutti; tra un po’ si riparte, ricomincia la scuola e con essa riparte il bici bus. di Illic Tampelloni Quindi ancora una volta rivolgiamo un appello ai nostri amministratori, di sensibilizzazione: che si faccia uno sforzo per mettere in sicurezza non solo i ragazzi del Bici Bus ma tutti coloro che scelgono di muoversi in maniera sostenibile per le strada della nostra città. Non parliamo solo di ciclabili ma anche di rallentatori e tutto quello che serve per regolare il traffico e nel contempo anche più rispetto ed educazione civica da parte di chi usa l’automobile. Detto questo vi saluto veramente augurandomi di ve- dervi numerosi per affrontare assieme le non sempre facili strade della nostra bella città con prudenza e tanto divertimento ciao a tutti e buona scuola. Il responsabile del Comune delle opere pubbliche Mar- co Cantarelli risponde così alle osservazioni di Jlic La implementazione del servizio Bicibus, che si ripropo- ne ogni anno grazie alla dedizione dei genitori e di Ilic Tampelloni, che si è assunto con grande serietà e capa- cità la responsabilità di coordinarne l’attuazione è uno dei fiori all’occhiello del Comune di Novellara e quindi si cerca in ogni modo di facilitarne lo svolgimento. Un grazie quindi ai tanti volontari e a Ilic da tutta la Amministrazione. Detto ciò, per quanto attiene la mancanza di ciclopedonali adeguati va detto che se andiamo a vedere i percorsi del bici bus, si no- terà che essi si svolgono su una viabilità urbana nella quale la mancanza del ciclabile non è sempre risolvibile poiché il tessuto edificato esistente non ne consente la realizzazione. Tuttavia, la brevità dei percorsi, la scarsa presenza delle automobili (mica siamo in tangenziale ma nel centro urbano), la abitudine di percorrenza del bici bus in quelle strade ed agli stessi orari, la notevole “massa critica” costituita dalla “carovana” del bici bus che ne eleva enormemente la percezione, non costitu- isce normalmente un grave problema di sicurezza. Non a caso anche in comuni come Reggio Emilia, è riconosciuto che la man- canza del ciclabile in sede dedicata non costituisce un reale problema per il bici bus. Alcune criticità, che si rile- vano negli attraversamenti stradali e negli incroci, sono state risolte con adeguamenti della segnaletica ed altre lo saranno, ma la situazione non è certamente così nefasta. Tutt’altro discorso riguarda la implementazione di una rete di ciclabili per la quale le risorse disponibili sono scarse e la priorità degli investimenti ha dovuto sino ad oggi tener conto di necessità più impellenti. Marco Cantarelli
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Ci sembra bella questa forma di espressione di chi, con l’ingegno e la passione per il proprio lavoro, ha dato un senso al suo impegno e un segnale preciso del valore dl lavoro e della gratificazione che da esso ne deriva. “Esprimere entusiasmo ai giorni nostri, per noi che lavoriamo a stretto contatto con il settore edi- le, potrebbe essere fuori posto e, per certi versi, poco comprensibile. Dire, come vogliamo fare, che si è ben lavorato nel quartiere “Armonia” ci sembra giusto e necessario. Noi mettiamo al cen- tro il lavoro, perciò siamo grati ad Andria che ci ha dato il lavoro, che ci ha pagato regolarmente, che ci ha concesso stima e fiducia;  un partner perciò che ci teniamo molto caro. Noi crediamo che “Armonia” sia il risultato di un impegno collettivo,  ove ognuno ha fatto la sua parte, nel rispetto degli impegni assunti  e nel clima di fiducia reciproca che è alla base di ogni iniziativa, e in ogni campo. Speriamo che “Armonia” non rimanga un episodio importante ma isolato. Speriamo che questo vitale settore riprenda e dia quel giusto apporto all’eco- nomia, e non solo a quella locale. Lavorare, creare processi economici, essere attivamente impegnati è un auspicio e la certezza che le nostre famiglie avranno sussistenza, dignità, dimensione comunitaria.”  Daniele Coli – Cert Elettronica Novellara   “La nostra società, di medie dimensioni ma dotata di buone attrezzature e di altrettanto valide profes- sionalità, da tempo lavora nel settore delle opere di urbanizzazione e nella sistemazione dell’area esterna delle case;  lavoro che facciamo con l’impegno e con la passione di chi trae da esso il sostentamento per la propria famiglia e nuove prospettive aziendali. Sono tempi duri quelli che viviamo per via dei pagamenti che non arrivano e per il lavoro che si fa sempre più incerto e scarso. L’opportunità di lavorare con Andria nel quartiere “Armonia” di Novellara è per noi impor- tante per la sicurezza economica che ci garantisce, ma anche perché ci offre la possibilità di farci conoscere e speriamo apprezzare, consci che d’ora innanzi la qualità di ciò che si fa, il realizzare opere a regola d’arte, l’impegno e la professionalità saranno i requisiti necessari per continuare a lavorare in questo difficile ma importante settore economico. Inoltre quando lavoriamo in un quartiere bello e interessante ne siamo orgogliosi. Il nostro mestiere lo facciamo con passione e quindi ci fa piacere lavorare con partner che condividono i nostri principi”.  Ivan Braglia – Porfidi & Asfalti s.n.c. di Cavriago   “La crisi”, come oramai è evidente, da più di un anno ha investito e travolto il settore edile e tutto ciò che lo circonda. Il questo scenario abbiamo affrontato la realizzazione di uno dei più importanti interventi edilizi residenziali degli ultimi anni nel territorio di Novellara. Come sempre, ANDRIA-UNIECO, nel loro storico e consolidato rapporto: COMMITTENTE-ESECUTORE. Come sempre, tanta voglia di fare, ma di fare bene o quantomeno di fare il meglio possibile, nell’interesse di tutti. Fin dall’inizio i problemi da superare sono stati innumerevoli e in molti casi assolutamente nuovi. Crisi di aziende fino a quel giorno ritenute salde e forti. Artigiani “storici” in grave affanno economico e imprenditoriale.  Le filiere degli approvigionamenti rallentate, intimorite, diffidenti. La situazione era evi- dentemente critica e rischiava di mettere seriamente a rischio il buon esito dei lavori. Poi anche Unieco stessa è entrata in difficoltà. A questo punto si è reso necessario affrontare il problema “insieme”, allo stes- so tavolo, il presidente e il manovale.  Abbiamo così condiviso un piano che potesse far continuare a girare una “giostra” così complessa. Sono stati necessari importanti impegni economici, sostegno morale ma soprattutto fiducia reciproca. Con “ARMONIA” oggi ci stiamo rapidamente avvicinando alla fine dei lavori e possiamo parlare di rogiti (i primi previsti entro set- tembre) ma soprattutto possiamo con orgoglio dire di essere riusciti a salvaguardare due aspetti fonda- mentali: il lavoro e il diritto alla casa di tante persone.”  Simone Villani –  Cooperativa Unieco Ingegnere e direttore lavori   “Sono passati ormai 10 mesi dall’inizio del nostro operato presso il cantiere “ARMONIA” di Novellara e, visto che “il futuro all’inizio è sempre un cantiere”, possiamo ben affermare di esserci trovati in questa situazione, in quanto siamo riusciti a mettere in pratica quelle che erano le nostre tradizionali attività con quelle più inno- vative nel campo del risparmio energetico. Le attività di cantiere si svolgono sotto una corretta conduzione della Direzione Lavori in materia di operatività e di sicurezza;  inoltre dobbiamo dire che si è instaurata una buona collaborazione tra le diverse aziende presenti in cantiere. La colla- borazione tra noi e la cooperativa Andria è molto proficua;  tutti i rapporti, da quello gestionale a quello amministrativo, si svolgono al meglio e rilevano i solidi principi che hanno fatto e fanno sì che Andria sia da noi considerata l’azienda più seria e solida al momento attuale. La puntualità nei pagamenti delle nostre fatture rende Andria un partner con il quale proseguire il lavoro e sul quale fondare i futuri rapporti. Consci che il valore del lavoro, la sussistenza che lo stesso offre alle persone e alle famiglia, la dignità che ne deriva siano i presupposti per uscire dalla crisi e riprendere il cammino della crescita comunitaria.” Savino Vellani – Vellani s.r.l.   Dalle voci che qui rileviamo emerge una preoccupa- zione diffusa, quella del lavoro e della sua continuità. Non possiamo che condividerla, come raccogliamo con favore che il lavorare bene, la qualità di quello che si fa è un impegno diffuso e un orgoglio che ditte e maestranza assegnano alle rispettive attività quotidiane. Un segnale vero di fiducia e, perché no, di speranza. “Ilfuturoall’inizioèsempreuncantiere” Nelle testimonianze di chi ha lavorato alla costruzione del quartiere Armonia emer- gono preoccupazioni ma anche fiducia e speranza. di Sergio Calzari
  • 11. 11 SALTINI ROBERTOEscavazioni, preparazione aree cortilive con posa autobloccanti - Irrigazione - Lavori edili in genere - Materiali ghiaiosi NOVELLARA (RE) Cel. 338/3620702 COMUNE NOVELLARA Circolo tennis “La Rocca” via C.Malagoli n°4 Novellara ctlarocca@gmail.com - www.tennislarocca.it Un bellissimo week-end Come previsto, la trasferta del 20 e 21 luglio u.s. presso il “Meeting club“ di Valdagno (Vicenza), ha lasciato completamente soddisfatti tutti i nostri soci  par- tecipanti. La società  vicentina, gemellata con il Ct. La Rocca, ha ospitato una delegazione di tennisti e familiari del nostro circolo, composta da una ventina di persone. Un programma  da tempo  collaudato, che non mostra segni di cedimento. Anzi. Tennis, nuotate in piscina, escursioni in montagna sono stati il menù della due giorni. Dopo un pomeriggio infuocato, passato sulla terra rossa, tra singoli, doppi e doppi misti,  la  cena ufficiale del sabato sera. Prima lo scambio di saluti tra i due presidenti (Sereno Zarantonello e Giorgio Fon- tanili) poi  gli oltre cento presenti, a  bordo piscina, in una cornice fantastica, hanno assistito ad una apprezzatissima sfilata di moda. Da notare che tra i giurati figuravano anche tre nostri  qualificati rappresentanti. Immancabile la presenza  musicale di Claudio, che con le sue canzoni accompagna da sempre queste splendide manifestazioni e gli amici di Valdagno dimostrano tutti gli anni di gradire ed espressamente ne richiedono la presenza. Alla fine non resta che complimentarsi  e ringraziare i responsabili  degli eventi dei due circoli, Sereno e Gaio, per l’impegno profuso  al fine di rendere questi appuntamenti  sempre all’altezza delle aspettative. Ricordiamo brevemente  che  questo gemellaggio lo si deve all’amicizia  che lega da tempo Bruno Bertozzi, novellarese da anni emigrato a Valdagno  all’amico e concittadino  Paolo Zarantonello (le origine della numerosissima  famiglia  Zarantonello sono proprio di Valdagno). Fu  così che durante una  visita in terra emiliana, Paolo insieme al cugino Sereno Zarantonello e a Bertozzi, sapendoli appassionati di tennis, ebbe la brillante idea di  accompagnare i suoi ospiti a conoscere la  nostra struttura. Un rapido scambio di informazioni con i dirigenti locali  ed il più era fatto. Una collabora- zione che dura ormai da 6 anni. Da ricordare che la coppa “Bertoss” (in onore di Bertozzi che ebbe l’idea del trofeo), viene assegnata ai vincitori della sfida e rimessa in palio l’anno successivo. Quest’anno è tornata a Novellara,avendo la nostra squadra superato, anche se per pochi game , la rappresentativa locale. Arrivederci dunque al prossimo anno quando, nella logica dell’alternanza, sarà il club  presieduto da Giorgio Fontanili ad ospitare gli amici di Valdagno. Si ricorda che per informazioni su corsi, lezioni individuali e prenotazione campi si può telefonare al n°0522-653026. Giorgio Pagliani Nella foto: da sx Bertozzi,(ideatore del  trofeo) Fontanili (presidente del circolo tennis)  e Poldo (direttore del CT.Valdagno). La bella estate di Gregorio inizia il 13/15 giugno a Roma al Trofeo internazio- nale Sette Colli, in piena maturità (superata con il voto di 80) e con l’esame per entrare nel corpo delle Fiamme Oro, conquistando due argenti negli 800 stile e 1500 stile. A fine luglio è partito per Barcellona per i “ XV Mondiali ” e l’Italia chiude il mundial col sorriso di Gregorio Paltrinieri, che si specchia nella medaglia di bronzo conquistata nei 1500 stile libero con il fantastico crono di 14’45’’37 nuovo record italiano in vasca lunga. Chiusi i Mondiali di Barcellona ecco che si riparte per le prime due tappe di Coppa del Mondo in vasca corta: 1^ Tappa Swimming Word Cup a Eindhoven ( Olanda ). Gregorio non si ferma e l’08 agosto, ci regala altre emozioni: il pomeriggio delle finali si è apre con l’oro di Greg, che ha nuota in 14’27’’65 stabilendo il suo primato personale, miglior tempo mondiale dell’anno, record della manifestazione e miglior crono italiano in tessuto. L’azzurro precede il sudafricano Miles Brown (14”30”54) e l’ucraino Sergly Frolov (14”32”91). Quindi la spedizione azzurra si è trasferisce a Berlino dove l’11 agosto conquista un altro oro nei 1500 fermando il cronometro a 14’30’’74. Finalmente, tornato a casa, era facile incontrarlo tutti i giorni nella piscina di Novellara, a rilassarsi. …e GREG c’è…. ancora oro, ancora record Greg ai Mondiali di Anna Torelli SPORT / NUOTO Podistica AVIS per le scuole L’Istituto Comprensivo ringrazia il Gruppo podistico AVIS di Novellara per aver elargito un contributo volontario pari a euro 2000 frutto dell’utile della camminata del 17 marzo 2013 XXVII Trofeo Avis. Questo contributo sarà utilizzato per attivare parte del progetto di educazione motoria della scuola primaria di Novellara e San Giovanni previsto dal piano dell’Offerta Formativa dell’anno 2013.
  • 12. 12 rubrica a cura di Stefania Erlindo 42017 NOVELLARA (RE) via Veneto, 18 tel.0522/662989 www.erboristeriasanfrancesco.com di dr.ssa Bigliardi & dr.ssa Barilli Bellezza e Benessere tutte le novità L’Erbolario dieta Dukan e Tisanoreica Tisaneria - Fiori di Bach - Fitoterapia - Cura e igene bimbo e mamma Cura capelli e tinte vegetali - Cosmesi naturale - Test intolleranze alimentari NOVELLARA (RE) via T. Nuvolari, 19 tel. fax 0522/661805 cell.339/7950728 Brioni Stefano Email: 9llaratinteggiatura@gmail.com Tinteggi interni ed esterni decorazioni di qualsiasi genere opere murarie Circolo Ricreativo Novellarese OT TO B R E BIBLIOTECA Bibliodays 7-13 ottobre 2013 Sabato 12 ottobre ore 17 Sala del Fico Marco Frattini presenta il suo libro “Vedere di corsa e sentirci ancora meno”. Domenica 13 ottobre dalle 9 alle 13 Apertura straordinaria della biblioteca con quotidiani, prestito aperto e postazioni internet. Domenica 13 ottobre ore 10.00- 12.30 Sezione ragazzi Laboratorio “Antichi capilettera – Crea la tua iniziale” – per bambini 6/10 anni (max 15 bambini. Per prenotazioni: 0522/655419) Domenica 13 ottobre ore 18 e ore 21 Museo Gonzaga “Romeo e Giulietta” Spettacolo itinerante nelle suggesti- ve stanze del Museo Gonzaga, adatto ad un pubblico di qualsiasi età, a cura della “Compagnia teatro del Cigno”. Per informazioni sugli orari 0522655419. AGENDA Condire la cultura 29 settembre 2013 dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30_Rocca dei Gonzaga - Vedi notizia in spazio URP LABORATORIO PER ADULTI Sabato 19 e sabato 26 ottobre sezione ragazzi ore 9 -12 Laboratorio per adulti “Dal vecchio maglione alla borsa di feltro: costruisci borse e borsette per l’inverno con le tue vecchie maglie di lana”. A cura di Simonetta Beltrami e Guidetti Maria Rita. Max 15 persone. Prenotazione obbligatoria 0522655419. UN LIBRO AL MESE Sabato 26 ottobre ore 17 Sala del Fico Gilberto Furlani presenta il libro “La nonna sotto il fico”, una raccolta di racconti commoventi, che ricordano i tratti ruvidi della vita di campagna, di gente che parla poco e non è mai stata da nessuna parte, ma che conosce i segreti della terra e forse della vita. IN EVIDENZA Medialibrary ebook gratis direttamente sul tuo pc. Basta recarsi in biblioteca per iscriversi a Medialibrary, una delle prime biblioteche digitali italiane. MLOL (Medialibrary on line) è un portale per accedere gratuitamente a musica, film, ebook, quotidiani, periodici, audiolibri, banche dati, contenuti per la formazione. Grazie al prestito digitale delle risorse gli utenti di MLOL possono accedere alle risorse direttamente da Internet, da casa, o da un dispositivo mobile. La novità dell’autunno 2013 per le biblioteche della provincia di Reggio Emilia consiste nella possibilità di scaricaregratuitamente più di 150 e-book, per un tempo di 14 giorni e per un massimo di due download al mese. Per saperne di più (e per ottenere la password di accesso) passa in biblioteca. FUTURO IN LAUREA 2013 Ultimo mese di tempo per partecipare al Bando futuro in laurea. Se sei un giovane neolaureato novellarese under 32 anni puoi usufruire dell’opportunità di presentare la tesi alle aziende partecipanti, di inserire il tuo Cv in un’apposita bacheca on line e di ottenere il bonus messo a disposizione dal Comune. Presenta la tua domanda entro il 30 novembre 2013. MUSEO Esposizione “Un maestro e i suoi artisti” Mostra di opere di William Tode curata da Umberto Nobili. Dal 14 settembre al 20 ottobre. La mostra sarà aperta tutte le domeniche dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 TEMPO PROLUNGATO ALLA SCUOLA MEDIA E’ bello vedere che qualche volta con l’impe- gno si possono anche ottenere grandi risultati. Con piacere informiamo infatti tutta la cittadi- nanza che, anche grazie alla raccolta firme di cui i genitori del Consiglio d’Istituto si sono fatti promotori, e che ha trovato enorme consenso da parte di tantissimi cittadini, il Ufficio Scolastico Territoriale di Reggio Emilia ha rivisto Rasse- gnazione delle classi a Tempo Prolungato per le scuole medie, attribuendo alla scuola media L.Orsi anche l’organico necessario per coprire TUTTE le domande dei ragazzi iscritti alle classi Prime. Ringraziamo anche l’Amministrazione Comunale per il forte sostegno dato all’iniziativa, confer- mando quanto la comunità di Novellara creda nel valore educativo e sociale dell’esperienza del Tempo Prolungato. I genitori del Consiglio d’Istituto.
  • 13. 13 Sostenete il Portico versando sul C/C 1412105 Banca Popolare Emilia Romagna agenzia di Novellara IBAN - IT45M0538766400000001412105 o presso la nostra sede in viale Montegrappa, 54. Pubblichiamo di seguito il terzo elenco di sottoscrittori a favore del Portico, pre- cisando che la somma raccolta al momento in cui scriviamo è pari a euro 6605 Continua il sostegno al nostro giornale Alexander Hotel Becchi Brenno e Antonella Bonazzi Guerrino e Iotti Zita Bonfà Gianni Castellari Valeria Coopernuoto Correggio Circolo Wilma Faietti Anna Folloni Ileana Folloni Maria Pia Mazzoli Giannina Menotti Rosanna Olivi Giovanni Messori Adele Panisi Anna Pederzoli Luigi Porcheddu Antonina Pratissoli Aldina Rondini Marisa Santachiara Anna Savazza F.lli Siligardi Ivanna Subazzoli Sergio Taschini Romano Vezzani Isotta Tosi Nivea Bianchi Umberto E’ stato affrontato un grande lavoro, la mole era degna di un’impresa di artisti e restauratori. Ma ce l’abbiamo fatta! Tutti ci hanno creduto...io invece non ci posso ancora credere! Non posso credere che più di 50 genitori mi abbiano dato fiducia e sostegno anche se sono sbucata dal nulla e nessuno mi conosceva. Non posso credere come i lavori siano filati lisci e come ci sia stata la giusta disponibilità di forza lavoro nei momenti in cui serviva. Non posso credere che nonostante tante mani e manua- lità diverse ne sia uscito un lavoro coerente, studiato e ben eseguito. Ma devo crederci perché così e’! Ora mi diverto ad immaginare i bambini che leggeranno i buffi messaggi in ogni stanza della mensa; forse rideranno davanti ai dolcetti con i denti cariati o ai polli rassegnati al loro destino; rimarranno stupiti nel trovarsi un frutteto tridimensionale sulle loro teste e tra rime e proverbi impareranno anche i vari modi di mangiare pesce, pasta e frutta. Spero davvero che i bambini accolgano questi disegni come un dono da parte dei loro genitori e come tale ne portino rispetto. Ora che abbiamo terminato le pitture e potremo mo- strarle a tutti posso affermare che sono davvero molto soddisfatta! Sia perché si e’ avverato il mio desiderio di una mensa più accogliente ma anche perché penso che il nostro lavoro possa essere un buon messaggio e invogliare alla propositivita’ oltre che alla partecipazione a progetti di gruppo. Da questa bellissima esperienza ho imparato che le idee possono diventare fatti se ti metti in La mensa scolastica è pronta Alla scuola elementare i bambini mangeranno circondati da vignette colorate e buffi alimenti animati. di Manuela Catellani gioco, che da’ una soddisfazione enorme sentirsi parte di una comunità e dare il proprio contributo, che e’ inutile lamentarsi se non si cerca anche una soluzione... e che c’e’ gente fantastica a Novellara! GRAZIE GRAZIE GRAZIE DI CUORE. Alla Carlotta Tondelli e all’Angela D’Agostino per l’aiuto nella progettazione, a Gianluca Lusetti per il coordinamento delle pitture, a Cristiano Bazzan che ha diretto il gruppo delle “anime di ferro” (cartapesta), a Valerio Bonetti per le sagome adesive, ad Enrico Mazzoni per le foto, a Marco Peri e alla Laura Pellini per il babysitteraggio, alla Flavia e alla Nella per tanta disponibilità, al comune per la fiducia e a tutti gli altri che hanno messo olio di gomito a “scartavetra- re”, stuccare, dipingere, disegnare a parete e addirittura a soffitto! Non posso nominarli tutti...ma ad ognuno di loro dico: “grazie, sei stato indispensabile!” EDUCAZIONE SANITARIA La protesi mobile è stata ed è un valido aiuto nei casi con situazioni anatomiche critiche, ma accettare una protesi mobile dal punto di vista psicologico non è sempre facile. Oggi questo problema può essere superato grazie all’alloggio di almeno quattro impianti sui quali viene stabilizzata una protesi che migliora la qualità della vita. Grazie a questa tecnica i pazienti possono in sole 24- 48 ore riacquistare la funzione masticatoria perduta e tornare a sorridere con la sicurezza di una volta. In poche ore, grazie alle moderne tecniche ed dalle conoscenze raggiunte nel campo della integrazione degli impianti nel supporto osseo, i pazienti possono uscire dallo studio con una protesi fissa su supporto implantare con un trattamento relativamente sem- plice, predicibile, senza complicazioni. Questa soluzione implanto/protesica convince anche quelle persone che non possono rinunciare, seppur per brevi periodi, ad una protesi funzionale ed este- tica. Attualmente si tratta della migliore soluzione implan- to/protesica al miglior rapporto costi benefici La moderna protesi di Luca Minghetti odontoiatra Mariani Cerati Daniele Gruppo Sportivo AVIS Novellara Zarantonello Mauro Bocciofila Novellarese Romano Maria Cristina a Gabriele Barilli per i tuoi 6 anni dal tuo fratellino Nicola,mamma Manu e papà Giò, nonni Ave, Giancarlo e Franca, zii Luca, Natasha, Mery e Davide. Auguri
  • 14. 14 NOVELLARA (RE) Via Prov.le Nord, 68/70 - www.novautosoncini.it - Tel. 654430 - 654231 cell. 335/6108145 - 335/6108133 OFFICINA AUTORIZZATA CENTRO REVISIONI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI - Servizio di Gommista - Ricarica e assist. climatizzatori - Officina riparazione autoveicoli - Installazione impianti GPL/Metano Vendita autovetture e autocarri di tutte le Marche con garanzia e assistenza Car Service I 13 virgulti di S.Giovanni Nella 1a classe del paese ci sono i germogli delle campagne di S. Giovan- ni. Non sfigureranno certamente nei confronti dei colleghi di Novellara e della città capoluogo. Attorno a loro, semmai, non avranno molto cemento di grossi fabbricati; che spesso mortificano il desiderio di un contatto più intenso con la natura. Nella foto: Natasha Barrasso, Elena Catellani, Monica Cattabiani, Simona Reggiani, Elena Sacchi, Federica Savazza, Ilaria Bertazzoni, Alessandro Bocchi, Emanuele Gozzi, Lorenzo Rossi, Giuseppe Russo, Simone Vecchi, Daniele Zini. In alto a sinistra; con gli occhiali, c’é la maestra Elisa Pignagnoli Franzoni, che appare molto soddisfatta e orgogliosa dei tredici virgulti che quell’anno le avevano affidato. (foto Clic - Resto del Carlino) Il saluto alla Maestra Voglio raccontare un episodio accaduto due giorni dopo il funerale di mia moglie: la maestra Elisa Pignagnoli. Dopo aver trascorso diversi anni alle scuole elementari della Bernolda, Elisa passò a quelle di San Giovanni dove ebbe modo di conoscere tanti allievi, prima di ritirarsi per motivi di salute. Sono le 13 e al cancello si presenta una signora ancora dal giovane aspetto per porgere sentite condoglianze e scusandosi di non aver partecipato, per motivi di lavoro, al funerale. Tale signora con le lacrime agli occhi mi disse: la cara signora mae- stra è stata per me in quinta elementare a San Giovanni non solo un ‘insegnante ma anche una madre. Lascio a voi cari amici lettori imma- ginare quanta commozione mi ha preso al sentire tale esternazioni. In questi giorni cerco in casa di ordinare il tanto materiale scolastico e conservarlo. E’ emerso così un foglio di giornale datato sabato 1 otto- bre 1983 che riporta la foto scattata alla scuola di San Giovanni. Sotto la fotografia vengono riportati i nominativi degli alunni che saranno ben contenti di rivedersi perché sono passati 30 anni. Auguri sinceri anche da parte della vostra maestra. Associazione volontari italiani sangue Sezione Comunale di Novellara OFFERTE ALL’AVIS L’AVIS ringrazia CARLA GIUSTI per l’offerta ricevuta in memoria della cara mamma ANNUNCIATA. PROSSIME DONAZIONI Presso la sede AVIS di Novellara, ci saranno le consuete donazioni di sangue: SETTEMBRE: sabato 21 e domenica 22 OTTOBRE: sabato 12 e domenica 13 Presentarsi dalle ore 7,30 alle 10,45 Alimenti permessi prima della donazione compresi gli esami annuali: acqua, camomilla, caffé, spremute, il tutto senza zucchero. Evitare tassativamente latte e suoi derivati.
  • 15. 15 NOVELLARA(RE) Via Negri, 14-16 Tel.0522/662992-662811 AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ASSISTENZA MACCHINE UTENSILI IMPIANTI ELETTRICI effettua una richiesta Tel. 348.9221410 per ogni lavoro in casa E’ uscito in questi giorni il volume di Vittorio Ariosi ed Elena Carletti “Ma che film la vita” con sottotitolo in rosso: “Augusto Daolio dei Nomadi”, vera porta d’ingresso del libro. In copertina, un cartoncino opaco color tortora, un autoritratto a china di Augusto. Emerge a mezzo- busto da un mare ingarbugliato di cavi. E’ a braccia aperte, lo sguardo al cielo e sostiene alto il microfono nella canonica posa dei cantanti. Ad una prefazione di Beppe Carletti, l’incrollabile amico-collega di tutta la vita, e ad una lettera che Augusto scrisse il 20 ottobre 1980 e che può essere considerata la carta d’identità della sua fisionomia interiore, seguono sei capitoli che, in senso cronolo- gico, ripercorrono le tappe salienti della vicenda per- sonale ed artistica di Augusto Daolio: “Dalla nascita al Frankfurt Bar; I favolosi anni ’60; Noi ci saremo; Sempre Nomadi; L’ultimo atto; I libri, i dischi, i film più amati da Augusto”. Ciascun capitolo, alla fine, è corredato da una sezione intitolata “Nel mondo di Augusto” in cui si trovano generose quantità di foto, disegni, testi, copertine di dischi, manifesti, relativi al periodo trattato. Tutto è rigorosamente in bianco e nero e può essere considerato un libro nel libro. Si legge nella prefazione: “Molti hanno scritto di Augusto Daolio: di Augusto cantante, di Augusto autore di canzoni, pittore, personaggio carismatico. Ma nessuno ha finora raccontato in modo sufficien- temente ampio e oggettivo della sua breve vita, dei suoi pochi anni intensamente vissuti. Del suo non essere un guru ne’ un profeta, ma un uomo del suo tempo che, come molti giovani della sua generazione, pensava di poter cambiare il mondo”. In effetti l’impressione che si ha leggendo il libro è che ci si trovi finalmente davanti ad un Augusto uomo. Il suo amore per la musica, la pittura, la scrit- tura circolano liberamente e inscindibilmente fra le pagine e, come per il principio dei vasi comunicanti, non è più possibile separare il cantante dal pittore o lo scrittore dal cantante, perché in ciascuno di questi sono sempre presenti e vivi anche gli altri. Quando Augusto canta, sta cantando un pittore e, quando scrive, sta scrivendo un cantante. E’ sempre l’uomo però, con le sue contraddizioni, le sue fisime, le sue ossessioni, ma anche con il suo bisogno irrefrena- bile di esprimersi, di sperimentare, di conoscere, di andare e di amare, a sostanziare il mestiere di artista. Sebbene fosse un autodidatta, aveva letto di tutto con la voracità di chi ritiene di doversi mettere in pari e di recuperare. Eppure nella sua cassetta degli attrezzi, più che arnesi e nozioni tecniche a cui affidarsi, teneva le esperienze vissute e da esse ogni volta attingeva a piene mani, convinto com’era che quelle fossero le vere maestre di vita. Nel libro tutto questo viene raccontato senza enfasi celebrative ne’ piaggeria. Il tono è rispettoso, la lingua il più possibile neutra e oggettiva. Gli Autori, proprio per i personali legami di affetto e stima, pare tengano molto a una certa “imparzialità” nel trattare di Augusto. E’ un imperativo tangibile nel testo e tuttavia il lettore avverte, nascosto dietro ogni frase, ogni fotografia, il calore sincero di quell’affetto. Non se ne rammarichino però gli Autori. Di quel calore, oltre al libro, si avvantaggia anche il lettore. Non posso passare sotto silenzio la parte icono- grafica. I disegni di Augusto non hanno bisogno di commen- ti, vanno solo guardati, assaporati. Spesso vogliono dire una cosa, non necessariamente nuova, ma nuovo è il modo in cui è detta; altre volte sembra che questi disegni non dicano niente, ma non per questo sono meno seducenti e misteriosi. In tutti c’è un’ impronta vellutata che sa rendere normale ogni surreale invenzione. Un esempio: un’aquila, cui sciamano d’intorno i mo- scerini, se ne sta appollaiata sul ramo di un albero. Nel mondo di Augusto però quel ramo non può essere semplicemente un ramo e difatti comincia a deformarsi finché prende la forma del suo clarinetto e quel nugolo che sembrava di moscerini in realtà è un pulviscolo di note, guarda caso le stesse che da giorni gli pulsano nella testa. Forse anche l’aquila non è semplicemente un’aquila, forse è la proiezione del suo bisogno di volare lontano, di sentirsi libero, di non smettere di cercare. Il corredo fotografico è un tuffo nelle atmosfere degli anni 60 e 70 ma vi si trovano anche poetici scatti degli anni 50, come quello della scolaresca delle elementari, in cui si viene trafitti da una collezione di aguzzi ginocchi. Nelle fotografie degli anni ’50 Augusto è poco vi- sibile, sia per la qualità del materiale fotografico, sia perché, alto com’era, non era tipo da mettersi in prima fila. Sono i fabbricati modesti sullo sfondo e le basse falde di coppi i veri soggetti di quelle immagini. E’ dalle foto degli anni sessanta che si comincia a riconoscere la fisionomia di Augusto: l’elegante magrezza, gli occhiali squadrati, un timido anello di barba a incorniciare un non meno timido sguardo. Con le foto degli anni successivi si passa in rassegna la sua lenta trasformazione. Certo la timidezza è su- perata, anche se continuerà a velare il suo sguardo. La figura appesantita ora si è fatta più dolce, accogliente. La barba paterna. Il capello lungo sempre più cristologico. L’occhialino tondo, un po’ intellettuale, un po’ patriarcale. Insomma è l’ultimo Augusto, quello che nell’immaginario collettivo trascolora nel mito. A 20 anni dalla sua scomparsa, gli esiti straordinari di partecipazione e generosità dei suoi fans sono la conferma dei valori etici che Augusto cantava, di quanto essi siano rimasti attuali e di quanto voglia saziarsene l’animo umano. Augusto Daolio: “Ma che film la vita” Vittorio Ariosi e Elena Carletti nel loro volume uscito nelle scorse settimane rac- contano di Augusto senza enfasi celebrative nè piaggeria. Del suo amore per la musica la pittura, la scrittura. di Eda Ferrabue
  • 16. 16 NOVELLARA (RE) via della Libertà, 1 tel. e fax 0522/651089 cell.331/2697050 Email: 3rcostruzionisnc@gmail.com 3R Costruzionis.n.c. di Rossi Fabio & Dino Civili Zootecniche Industriali Rubrica mensile di musica a cura di Luca Lombardini Si sono presi il tempo di cui avevano bisogno, i Marlene Kuntz, per il loro nono album di inediti. “Nella tua luce” arriva a tre anni da “Ricoveri virtuali e sexy solitudini” e ad un anno e mezzo dalla partecipazione a Sanremo - anche se il lavoro al disco era inizato prima di “Canzoni per un figlio”. E sono tornati con un disco che mette insieme le diverse anime della band. C’è chi li vuole rock. C’è chi li vuole lirici. Come per ogni band con una storia importante, troverete sempre qualcuno che vi spiegherà come devono essere, come suonano meglio. Qualcuno vorrebbe ancora “Sonica” (c’è sempre qualcuno che vuole ancora “Sonica” e si premura di farlo sapere appena può). Ma la verità è che l’esperienza paga, e “Nella tua luce” lo dimostra: i Marlene del 2013 sono artigiani della canzone e del suono come ce ne sono pochi in Italia. Basta sentire la prima traccia, la title-track: la cura non solo nella scrittura, ma nelle sfumature sonore. Un consiglio valido sempre, soprattutto oggi, ma vero soprattutto per “Nella tua luce”: è un disco da ascoltare con un buon paio di cuffie per cogliere ogni dettaglio. Rispetto a “Ricoveri virtuali”, “Nella tua luce” è un disco più riflessivo, meno irruente. Più spirituale e meno carnale, come direbbe Godano. Certo, ci sono i rocchettoni (come il singolo “Il genio”), ma a dominare la scaletta sono i “mid tempo”, come “Solstizio” con tanto di chitarre (che poi si aprono e prendono il sopravvento, come in “Seduzione”) e le ballate come “Adele”. Ci sono i temi classici di Godano (la bellezza come musa e salvezza, come in “Nella tua luce”), ma ci sono meno invettive e più narrazioni: storie, alcune vere (Osip Mandel’stam, poeta russo protagonista di “Osja amore mio”), altre verosimili come quella di una vittima di stalking (“Adele”, appunto), di un clochard (“Catastrofe”), di un vanitoso (“Giacomo eremita”). Ma tutte raccontate, con delicatezza, con empatia ma senza giudizio. Se non fosse una metafora banale visto il titolo dell’album, si potrebbe riassumere dicendo che “Nella tua luce” è un disco più solare del suo predecessore, che prende il meglio della produzione recente della band (la carica di “Ricoveri virtuali”, l’intensità di “Uno”) e lo porta avanti, esplorando nuove (ma riconoscibili) direzioni. Quello che fa un grande artigiano con i suoi manufatti, appunto. Signori. Gran bel lavoro. Non un viaggio ma un cammino, non una terra di Missione da visitare ma tante terra di Missione da incontrare. E’ stato questo il filo conduttore delle esperienze missionarie di 2 gruppi di giovani che sono partiti questa estate per Pucallpa in Perù, dove come Gruppo Parrocchiale Missionario seguiamo un progetto dal 2010, e in Albania. Un viaggio che è cominciato molto prima della data prevista per la partenza, con un percorso di formazione che ha coinvolto tutti i ragazzi, e che, nonostante il rientro non si è ancora concluso. Nel loro cammino sono “passati” nel cuore sentimenti diversi: en- tusiasmo, quello iniziale per un’esperienza nuova e accattivante, per la prospettiva della partenza; il dolore e la fatica di guardarsi dentro e di fare i conti con certe parti nascoste e da rifiutare ma che la missione inevitabilmente ti “ributta” addosso e infine la paura ….La paura di chi si rende conto che nonostante le finte “aperture” l’idea di incontrare così tanto “altro” può mettere in difficoltà, paura di non essere capaci di gestire quest’”abbon- danza di altro” e di non essere capace di lasciarsi toccare !! In effetti non è facile uscire da se stessi, dalla propria cultura, allontanarsi dalla propria gente, dalle proprie abitudini, dalla propria idea di Gesù, di Chiesa, di povertà, di solida- rietà e fare i conti con una terra straniera, una terra di Missione….anzi tante. Paure dissolte in un attimo, al primo contatto con la gente, persone a te sconosciute ma che incontrandoti anche per la prima volta non ti risparmiano un sorriso, un caloroso sa- luto, piccoli particolari che da noi sono forse abitudine, ma che in terra di Missione sono testimonianza di sentimenti forti, di amore senza barriere, senza frontiere. E così la missione è diventata soprattutto STARE e vivere il quotidiano senza fare nulla di straordinario. Ha fatto capire come le fatiche quotidiane, le situazioni di dolore incontrate e con le quali si sono misurati, le domande e gli interrogativi senza risposta, la rabbia o la gioia che li ha accompagnati nel loro periodo di permanenza in terre lontane, tutto questo era da offrire al Signore, perché tutto questo era già preghiera ! La consapevolezza che nel loro periodo di permanenza fosse più importante imparare piuttosto che insegnare, di non sentirsi investigatori alla scoperta di chissà quali scoop, ma osservatori attenti per vedere e condividere la vita dei missionari e dei fratelli che li hanno accolti. Non portatori di ricchezze, di idee, esperienze di vita occidentale, ma al contrario il sentirsi arricchiti dalle testimonianze di vita vissuta in quella terra, sognando l’incontro con una cultura e una mentalità sicuramente diversa dalla nostra ma certa- mente desiderosa di crescere e migliorare ogni giorno. Tutto questo, al loro rientro, gli permetterà di vivere al meglio le opportunità e le circostanze che ogni giorno la vita offre. E mi piace riprendere, per concludere, una preghiera di Papa Giovanni Paolo II: “ E’ dai giovani che parte il futuro. I giovani possono prendere il buono del passato e renderlo presente. Nei giovani sono seminati la santità, l’intraprendenza, il coraggio. Maria, Madre dei Giova- ni coprili con il tuo manto, difendili, proteggili dal male, affidali a tuo figlio Gesù e poi mandali a dare speranza al mondo.” Bentornati, ragazzi e buon cammino. Un’estate in cammino Sono rientrati i giovani che hanno partecipato la scorsa estate alle esperienze missionarie in Perù e Albania. di Tano Lusuardi
  • 17. 17 CI TROVIAMO SULLA PROVINCIALE PER REGGIOLO. Ringraziamento Desidero ringraziare calorosamente la dott.ssa Lucia Chieli e i suoi collaboratori per la sensibilità nell’assistenza e per la competenza nelle cure prestate alla mia gatta in occasione della sua malattia. Un pensiero riconoscente anche al sig. Marco Spaggiari per la sua grande disponibilità. Maria Cristina Romano Rubrica a cura di “Gente di Canile” via Valle, 104 Novellara (RE) Tel. 654647 Fax 0522 758556 Orari: tutti i giorni (Domeniche e festivi compresi) dalle ore 08,00 alle ore 14,00. Se desideri adottare un peloso, sei invitato a visitare il Canile Intercomunale di Novellara dove troverai sicuramente l’amico che cerchi. Anche in questo numero presentiamo alcuni degli splendidi ospiti che ancora aspettano una famiglia “vera” di cui fare parte: È abbastanza inedito che, proprio nel periodo stori- co in cui la gente con molta spensieratezza percorre lunghi spazi di cielo per portarsi in ogni dove, si pensi di organizzare una staffetta per rimanere vicini. Vicini al proprio territorio che molto spesso non vediamo e tanto meno, valorizziamo. È stata così questa piccola idea di risalire il fiume Sec- chia dalla sua foce nel Po alle sue sorgenti. Dare valo- re all’acqua che da esile rigagnolo nell’alta collina reg- giana, diventa via via un discreto corso d’acqua nella pianura modenese e mantovana. Un acqua che, se la neve in inverno ha imbiancato bene l’Appennino, ce la troviamo in estate ad irrigare le colture della nostra terra. Così, da Mirasole di San Benedetto Po, abbiamo risalito il fiume rimanendogli il più possibile vicino, fino a quel zampillo d’acqua che scaturisce da una fenditura di roccia e comincia la sua avventura verso la valle. Per raggiungerlo abbiamo camminato per circa un’ora e mezza dal passo del cerreto dove la staffetta si era formalmente conclusa. Circa 170 chilometri. Ci ha accolto l’afa delle tre del pomeriggio della campagna mantovana. Terra arata dove prima c’era orzo e frumento, terra ancora co- perta di raccolto la dove è stato seminato granturco. Verso il modenese la temperatura già migliorava ed anche la campagna era rivestita da colture diverse. Fra loro dominavano la frutta e la vite. Abbiamo rag- giunto Modena che era ormai sera, districandoci in qualche modo dal traffico cittadino. Poi su, verso la zona delle ceramiche in cui ci siamo ricongiunti col fiume. Poi il silenzio ed il buio dell’Appennino di notte ci ha sorpreso e meravigliato. Rumori del bosco non familiari a nessuno di noi. E poi l’alba, su al Cerreto, con il primo sole che da nord-est faceva timidamente capolino. Su alla sorgente abbiamo brindato con l’ac- qua pura dei primi vagiti del fiume. Il fiume. Chissà se si è accorto che, per quasi un giorno, un piccolo manipolo di persone lo ha seguito ed osservato punzecchiando i suoi argini con le loro scarpe, quasi per stimolarlo a continuare a vivere. Noi abbiamo ascoltato in silenzio lo scrosciare dei suoi salti fra le rocce e vi assicuriamo che i suoi battiti sono ancora forti ed il suo cuore è pronto a donare amore a chi gli vorrà bene. di Brenno Becchi Dalla foce del Secchia alle sue sorgenti
  • 18. 18 Lettere al giornale Spettabile redazione abito a novellara da tanto tempo, sono stata sposata per ben 21 anni, il matrimonio è finito, ho due figli una di 21 (che vice fuori) e uno di 8. Quando eravamo sposati avevamo un mutuo, da disoccupata separata non ho più potuto pagarlo. Ho cercato  lavoro ovunque, ho bussato anche alla porta dei titolari di aziende per cercare da lavorare, finalmente una porta si era aperta, ho lavorato per 19 mesi presso una grande azienda di Novellara, la quale mi ha dato la forza di ricredere in me stessa, mi ha dato la voglia di vivere di farcela, ad un certo punto ho chiesto  una modifica all’orario di lavoro, perché pagando una babysitter, non ci stavo dentro tra scuola per il bambino, spesa, bollette, spese varie in sospeso avvocato da pagare ancora. Anche perché lavorando tramite agenzia, lo stipendio era di sole mille euro, non riuscivo  a respirare, pagando anche la babysitter. Così mi hanno agevolato e fatta fare un orario adeguato in maniera tale da vivere e fare la mamma a tempo pieno, aiutando mio figlio che aveva patito molto per la situazione che si era venuta a creare. Non li ringrazierò mai abbastanza. Però alla fine del contratto mi hanno lasciato a casa, non hanno tenuto conto che fossi io da sola a portare soldi per vivere. In questo periodo ho portato una maschera, fingere di stare bene per evitare che gli altri sappiano di me ma oggi devo togliere la maschera. Oggi mi ritrovo a scrivere al Portico di Novellara per chiedere AIUTO, non economico, ma morale come donna, mamma, cittadina italiana, la quale come diritto alla vita e alla propria dignità chiede solo di LAVORARE. Mi trovo in una situazione di disagio assoluto devo abbandonare la casa che è in vendita, la casa nella quale vivo, e per affittarne un’altra devo garantire la stabilità economica ed io non ho questa stabilità, aiutatemi per favore a trovare un lavoro, se c’é una persona di buon cuore, una persona disposta ad offrirmi un lavoro (in qualsiasi settore) a tempo indeterminato di qualunque genere, mi contatti, ho bisogno. Grazie. Lettera firmata La redazione per motivi di riservatezza non pubblica il nome ed i reca- piti dell’autrice della lettera, che però saranno comunicati, unitamente al suo curriculum a chi fosse interessato a contattare la signora per un colloquio. Un tempo eravamo un Paese di sana e robusta Costituzione. Oggi la nostra legge suprema sembra diventata il libro dei sogni. Chi ha governato e chi governa non ha saputo realizzare i compiti che la Costitu- zione repubblicana assegna allo Stato: Rimuovere gli ostacoli economico/sociali che impediscono libertà e uguaglianza delle persone. Dare dignità mediante il lavoro, la retribuzione, la casa, la scuola pubblica, i diritti e l’autodeterminazione dei cittadini. Far rispettare al potere economico le regole della democrazia. Far pagare imposte e tasse anche ai “furbi”. Assicurare l’istruzione, valorizzare la cultura e la ricerca. Oggi si vuole invece modificare la Costituzione che prescrive questi impegni allo scopo di: Dare più potere al Governo limitando così la sovranità popolare. Sottomettere la magistratura e limitare le indagini giudiziarie. Dare più spazio al potere economico senza regole e limiti. Imbavagliare i diritti di critica e di informazione. Un Parlamento delegittimato perché eletto con una legge palesemente antico- stituzionale e un governo di larghe intese contrario alla volontà popolare non si permettano di manipolare la Costituzione che non ha nessuna colpa per la loro incapacità di governare. Giù le mani dalla Costituzione! di Francesca Manfredini Consigliere Comunale Capogruppo PdCI