2. #VenerdìDelCloud 2
L’ottimizzazione
di un’infrastruttura cloud computing
è uno step fondamentale,
poiché ogni azienda deve ottenere
sempre il massimo
dalle risorse a propria disposizione.
Load Balancer nel cloud computing:
cosa sono, come funzionano e come si configurano
per ottimizzare l'infrastruttura.
3. #VenerdìDelCloud 3
Una fra le tante tecniche di miglioramento,
che risulta molto utile quando lavoriamo con
2 o più cloud server,
è il Load Balancer:
un vero e proprio bilanciatore che ci permette di
distribuire adeguatamente il carico di lavoro fra le
varie macchine disponibili.
Come?
4. #VenerdìDelCloud 4
Smistando, ad esempio, il traffico in ingresso su quella che
al momento della connessione vanta il minor numero di accessi attivi.
Proprio per questo motivo,
un bilanciatore è quasi d’obbligo in tutti quegli
scenari in cui si dimostri necessario
gestire un alto volume di traffico
(si pensi ad esempio ad un sito Web abbastanza frequentato)
che, tra l’altro, può subire dei picchiimprovvisi.
5. #VenerdìDelCloud 5
Dal sito Cloud.it, è possibile creare dei Load Balancer
ad un costo mensilepari a 15€,
compatibilicon gli algoritmi LeastConn e Source
in tutta semplicità.
Non ci crediamo?
Allestiamo un semplice caso di utilizzo:
2 cloud server (equipaggiati con Debian 6) e
un Load Balancer che ne gestisce il carico di lavoro.
6. #VenerdìDelCloud 6
Tutto inizia con il login al Pannello di controllo di Cloud.it:
digitiamo le credenziali e confermiamo cliccando su Accedi.
Iniziamo la creazionedi un nuovocloud server:
scegliamo un data center (ad esempio DC1-IT) e proseguiamo con Gestisci.
Nella nuova finestra, clicchiamo su Cloud Server:
indichiamo in Nome un identificativo da assegnare al cloud server.
Spostiamoci poi in Hypervisor e specifichiamo quale utilizzare fra
Hyper-V, Low Cost Hyper-V e VMWare.
7. #VenerdìDelCloud 7
Effettuata la nostra scelta, spostiamoci nella sezione SO/Template
e clicchiamo su Seleziona Template:
dalla finestra che appare, indichiamo il sistema operativo
da installare sul cloud server sul quale, in seguito,
il Load Balancer dovrà operare (nel nostro caso, Debian 6).
8. #VenerdìDelCloud 8
è quella che verrà utilizzata per
stabilire nuove connessioni
SSH con il cloud server!
Fatto ciò, possiamo concentrarci
sulla scelta delle risorse
hardware:
il numero di CPU,
la quantità di RAM
e lo spazio su disco.
Raggiungiamo la sezione Account di gestione e indichiamo una
password da assegnare all’utente di amministrazione del sistema (root):
9. #VenerdìDelCloud 9
Come sempre, tutto dipende dalle nostre reali esigenze,
sia in termini di performanceche spazio.
Effettuiamo attentamente la nostra scelta,
certi che in futuro sarà comunque
possibile variare la configurazione.
Non ci resta che ultimarela procedura di
creazione del cloud server
con un clic sul pulsante Crea Cloud Server e la conferma con OK.
10. #VenerdìDelCloud 10
Ora passiamo al nostro obiettivo:
bilanciare il traffico su 2 cloud server
con un Load Balancer.
Dunque, dobbiamo creare una seconda macchina uguale
in tutto e per tutto a quella creata in precedenza.
Per questo motivo, in molte circostanze è conveniente
crearlo esportando il disco della macchina principale o,
in alternativa, appoggiarsi al servizio di Unified Storage.
11. #VenerdìDelCloud 11
Al termine della creazione del secondo cloud server,
possiamo spostarci nel menu Gestisci e dare un’occhiata al
menu verticale presente a sinistra dell’interfaccia grafica:
ricerchiamo la voceBilanciatori
e clicchiamoci per aggiungerne uno
all’infrastruttura di cloud computing appena creata.
Proseguiamo con Crea nuovo bilanciatore
e iniziamo la procedura fornendo un Nome univoco.
12. #VenerdìDelCloud 12
Spostiamoci nella sezione Server da bilanciare e indichiamo i due cloud server
appena creati e sui quali il Load Balancer deve operare.
Grazie alla nostra soluzione,
è inoltre possibile
bilanciare
infrastrutture ibride,
formate da cloud server e
server dedicati:
in tal caso, indichiamone
l’indirizzo IP.
13. #VenerdìDelCloud 13
Spostiamoci in Crea regole.
Di cosa si tratta?
Affinché ogni bilanciatore possa funzionare correttamente,
è necessario che sia configurato a puntino e, più nel dettaglio, devono essere
indicate per l’appunto delle regole da seguire.
Anzitutto, un algoritmo che può essere di tipo Source o LeastConn.
14. #VenerdìDelCloud 14
L’algoritmo di tipo Source
dirige il traffico sui cloud server gestiti
basandosi sull’hashdell’indirizzoIP:
è una soluzione utile nel caso in cui sui due cloud server vengano stabilite
connessioni persistenti con protocollo TCP.
Nella maggior parte dei casi, ad esempio i server Web, però,
le connessioni sono quasi sempre
HTTP o HTTPS,
nel caso in cui si disponga di un certificato SSL valido.
15. #VenerdìDelCloud 15
L’algoritmo di tipo LeastConn, invece,
dirige il traffico verso l’istanza di cloud computing che,
nel preciso momento della connessione,
registra un numero minore di connessioni attive.
Dal menu a tendina Protocollo
selezioniamo HTTP
e indichiamo la porta da utilizzare sul Load Balancer e sulla macchina,
verificando che su quest’ultima la porta assegnata risulti aperta.
17. #VenerdìDelCloud 17
…nella prossima parte della lezione
vediamo come impostare le notifiche e il riepilogo informativo
dei nostri bilanciatori …
Continua a seguirci
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