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Comunicare le malattie rare. Ilaria VaccaIlaria Vacca
Relazione per l'evento di formazione giornalistica 'Raccontare la 'rarità': malattie rare, pazienti e media', svoltosi presso Palazzo dell'Informazione, il 18 febbraio 2016 a Roma.
Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto con il cibo dei loro figli.
E’ fondamentale che anche noi in quanto psicologi, lavorando prettamente sul comportamento umano, affrontiamo attivamente questa tematica di fondamentale importanza per il futuro di tutti. Come si può ben immaginare la cura dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò essenziale che noi psicologi lavoriamo in stretto rapporto con le famiglie e le istituzioni, per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade quotidianamente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti tendenzialmente sani).
C'è poi tutta la questione dell’Emotional Eating (fame emotiva) dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Affrontando invece specificatamente il comportamento alimentare dell’adolescente entriamo in tutto il discorso della responsabilizzazione, dell’immagine corporea legata al rapporto con l’altro, delle scelte alimentari che da subite diventano agite in prima persona.
Cosa è il counseling
- attivare le risorse interne di una persona (o di una coppia)
- operazione di chiarificazione
- Poter scegliere con serenità e consapevolezza
- Chi si rivolge ad un counselor sta vivendo un disagio, un conflitto dovuto all’infertilità percependo la propria esistenza come priva di essere, di motivazioni con un progetto irraggiungibile. - In realtà ogni coppia dovrebbe avere la possibilità di ricevere informazioni relativo alla PNA
Slow medicine, fare di più non significa fare meglio, amortali, disease mongering, adolescenza, ferrando, ferrandoalberto, fimp, Piacenza, medicalizzazione, Nativity
Nutrimente: i corretti stili di vita in ambito psichiatrico. Il 22 settembre ...Giulia Murolo
rassegna stampa Nutrimente: i corretti stili di vita in ambito psichiatrico.
Il 22 settembre a Molfetta il convegno scientifico-esperienziale di Anthropos
UNA RETE INTER-PROFESSIONALE CONTRO L’ABUSO SUI MINORI: IL RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA
GENOVA 15 MARZO 2012
Sede: Ordine dei Medici, Piazza della Vittoria 12/4
Programma
20,30: Alberto Ferrando, Pediatra di Famiglia, “L’importanza del problema”
20,40: Giorgio Conforti, Pediatra di Famiglia, “Il ruolo del pediatra di Famiglia”
20,50: Maria Adele Serra, Psicologa, Direzione Politiche Sociali, Comune di Genova, “Attivazione e sviluppo d’interventi di rete tra Servizi Sociali, Servizi Sanitari e Ospedalieri ed Autorità Giudiziaria a tutela e cura dei minorenni vittime di abuso e sfruttamento sessuale e delle loro famiglie”
21.00: Cristina Maggia, Procuratore, Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Genova, “Cosa accade dopo la segnalazione”
21,30: Gianni Guasto, psichiatra, “Il Centro Trauma ASL3 Genovese e l’abuso dei minori”
21,45 : Michela Dellepiane, Direttore Sociale, “Come comunicare con i Servizi Sociali Territoriali (ATS)”
22,00: DISCUSSIONE
Modera: MARIA Adele Serra
Italian orphan drugs day - Malattie rare inquadramento generaleDigital for Academy
Il seminario, tenutosi il 13 Febbraio 2015 ha trattato i problemi e le opportunità che un’azienda operante nel settore malattie rare può incontrare nello sviluppo di un farmaco. Sono state inoltre illustrate nuove strategie finalizzate a rintracciare potenziali pazienti che soffrono di queste patologie e guidarli verso i giusti referenti in grado di aiutarli.
Presentazione del dott. Ettore Marre, Senior Advisor - Digital for Business Srl.
“Vaccinazioni? Un decreto dovuto” – Parla il professor Giuseppe Caramia, Prim...Gravità Zero
A proposito degli ultimi cortei contro le vaccinazioni obbligatorie, ci scrive il Prof. Giuseppe Caramia, primario emerito di pediatria e neonatologia. Redattore di Gravità Zero fin dalla sua fondazione.
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Introduzione al lavoro psicologico con il comportamento alimentare nei bambin...Obiettivo Psicologia Srl
Lo psicologo che lavora sul comportamento alimentare, a contatto con target quali infanzia e adolescenza, si trova spesso di fronte a genitori che vivono con ansia e difficoltà il rapporto con il cibo dei loro figli.
E’ fondamentale che anche noi in quanto psicologi, lavorando prettamente sul comportamento umano, affrontiamo attivamente questa tematica di fondamentale importanza per il futuro di tutti. Come si può ben immaginare la cura dell’alimentazione dei bambini e degli adolescenti è prettamente in mano ai genitori e alle scuole; è perciò essenziale che noi psicologi lavoriamo in stretto rapporto con le famiglie e le istituzioni, per supportare il più possibile il perseguimento di stili di vita sani.
Accade quotidianamente di incontrare genitori (ma anche nonni) che lamentano difficoltà nella gestione del cibo dei figli, tanto che spesso ci si trova di fronte a vere e proprie discussioni e liti interne alla famiglia su questo momento così importante ma anche delicato.
Le problematiche che sempre più frequentemente presentano i genitori sono figli che mangiano troppo o troppo poco, che si alimentano solo con alcuni alimenti o che non mangiano frutta e verdura (o altri alimenti ritenuti tendenzialmente sani).
C'è poi tutta la questione dell’Emotional Eating (fame emotiva) dove, sia bambini che adulti, si trovano a consumare cibi poco sani per colmare il bisogno di altro.
Affrontando invece specificatamente il comportamento alimentare dell’adolescente entriamo in tutto il discorso della responsabilizzazione, dell’immagine corporea legata al rapporto con l’altro, delle scelte alimentari che da subite diventano agite in prima persona.
Cosa è il counseling
- attivare le risorse interne di una persona (o di una coppia)
- operazione di chiarificazione
- Poter scegliere con serenità e consapevolezza
- Chi si rivolge ad un counselor sta vivendo un disagio, un conflitto dovuto all’infertilità percependo la propria esistenza come priva di essere, di motivazioni con un progetto irraggiungibile. - In realtà ogni coppia dovrebbe avere la possibilità di ricevere informazioni relativo alla PNA
Slow medicine, fare di più non significa fare meglio, amortali, disease mongering, adolescenza, ferrando, ferrandoalberto, fimp, Piacenza, medicalizzazione, Nativity
Nutrimente: i corretti stili di vita in ambito psichiatrico. Il 22 settembre ...Giulia Murolo
rassegna stampa Nutrimente: i corretti stili di vita in ambito psichiatrico.
Il 22 settembre a Molfetta il convegno scientifico-esperienziale di Anthropos
UNA RETE INTER-PROFESSIONALE CONTRO L’ABUSO SUI MINORI: IL RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA
GENOVA 15 MARZO 2012
Sede: Ordine dei Medici, Piazza della Vittoria 12/4
Programma
20,30: Alberto Ferrando, Pediatra di Famiglia, “L’importanza del problema”
20,40: Giorgio Conforti, Pediatra di Famiglia, “Il ruolo del pediatra di Famiglia”
20,50: Maria Adele Serra, Psicologa, Direzione Politiche Sociali, Comune di Genova, “Attivazione e sviluppo d’interventi di rete tra Servizi Sociali, Servizi Sanitari e Ospedalieri ed Autorità Giudiziaria a tutela e cura dei minorenni vittime di abuso e sfruttamento sessuale e delle loro famiglie”
21.00: Cristina Maggia, Procuratore, Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Genova, “Cosa accade dopo la segnalazione”
21,30: Gianni Guasto, psichiatra, “Il Centro Trauma ASL3 Genovese e l’abuso dei minori”
21,45 : Michela Dellepiane, Direttore Sociale, “Come comunicare con i Servizi Sociali Territoriali (ATS)”
22,00: DISCUSSIONE
Modera: MARIA Adele Serra
Italian orphan drugs day - Malattie rare inquadramento generaleDigital for Academy
Il seminario, tenutosi il 13 Febbraio 2015 ha trattato i problemi e le opportunità che un’azienda operante nel settore malattie rare può incontrare nello sviluppo di un farmaco. Sono state inoltre illustrate nuove strategie finalizzate a rintracciare potenziali pazienti che soffrono di queste patologie e guidarli verso i giusti referenti in grado di aiutarli.
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“Vaccinazioni? Un decreto dovuto” – Parla il professor Giuseppe Caramia, Prim...Gravità Zero
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1. “GIU’ LE MANI DAI BAMBINI®”
CAMPAGNA NAZIONALE PER LA DIFESA
DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI BAMBINI
WWW.GIULEMANIDAIBAMBINI.ORG
Primo e più rappresentativo consorzio italiano per la farmacovigilanza in età pediatrica,
è composto da oltre 230 tra enti ed associazioni. Oltre 260.000 addetti ai lavori del settore salute hanno
sottoscritto - direttamente o tramite i propri organismi di rappresentanza - le nostre tesi scientifiche
Comunicato stampa del 27/04/2012
PSICOFARMACI: UN TREDICENNE SU QUATTRO LI ASSUME,
SPESSO SENZA PRESCRIZIONE
Studio dell'Università di Torino: psicofarmaci assunti dal 25% dei minori con amici e/o
somministrati dai genitori senza alcuna prescrizione medica. Alberto Ugazio (SIP): "in assenza di
patologia la terapia farmacologica non è assolutamente indicata". Poma (Giù le Mani dai Bambini):
"Appello al Ministro Balduzzi: allarme già rilanciato da noi nel 2009, ma l’Istituto Superiore di
Sanità (ISS) e l’Agenzia del Farmaco (AIFA) continuano a sottostimare il problema"
TORINO - Secondo i risultati di uno studio condotto dall'Università di Torino a cura della Dott. sa
Roberta Siliquini – Professore Ordinario di Epidemiologia, Igiene Generale e Sanità Pubblica
all’Università di Torino - un adolescente su quattro assume psicofarmaci a casa, su consiglio dei
genitori, o fuori casa, in accordo con gli amici, quasi sempre senza prescrizione medica. Inizialmente,
lo studio ha preso in esame una casistica di 600 soggetti, ma il progetto di ricerca prevede di arrivare a
2.000 casi esaminati entro la fine del corrente anno, alla ricerca di conferme per un trend che vari
commentatori esperti definiscono “inquietante”.
Dopo la presentazione dei risultati preliminari della ricerca, il primo commento ufficiale è quello del
Presidente della Società Italiana di Pediatria (SIP), il Dott. Alberto Ugazio, il quale ricorda che
"l’automedicazione, o il fai da te‚ è quanto di meno auspicabile possa esserci per la salute dei nostri
bambini. Inoltre, l’ansia è un sintomo che va valutato attentamente: se non indica una patologia, la
terapia farmacologica non è assolutamente indicata". Secondo la Prof. Siliquini, infatti, molte
assunzioni improprie di psicofarmaci avvengono per scelta degli stessi genitori, che cercano in questo
modo di “dare una risposta agli stati di disagio dei propri figli”.
"Un fenomeno inquietante, in continua crescita ovunque nel mondo, come anche nel nostro Paese - ha
commentato Luca Poma, giornalista e Portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini”, il più
rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica in Italia
(www.giulemanidaibambini.org) - che la nostra organizzazione aveva denunciato nel 2009, riprendendo
i dati del ‘rapporto ESPAD’ che evidenziò già allora il 10% di minori che utilizzavano psicofarmaci con
1
modalità “fai da te”. I rischi sono molteplici - continua Poma – dagli effetti collaterali di queste molecole,
che vanno dai problemi cardiaci anche gravi alla stimolazione di idee suicidarie, a seconda della
classe farmacologica utilizzata, a quelli di carattere psicologico e pedagogico: stiamo permettendo la
trasmissione ai nostri figli un modello sbagliato, ovvero che basta una pillola per risolvere qualsiasi
problema. Tra l’altro questi prodotti – con buona pace delle norme stabilite dagli organismi sanitari di
controllo – si reperiscono con estrema facilità su internet, pagando con un comune conto PayPal: sono
perlomeno 7 anni che ci siamo messi a disposizione dell’Agenzia del Farmaco e dell’Istituto
Superiore di Sanità una campagna seria di prevenzione su questo tema, che impegnerebbe ben
poche risorse, ma il problema continua ad essere colpevolmente sottostimato. Ci appelliamo allora
direttamente – conclude Poma - al Ministro della Salute Prof. Renato Balduzzi: non attendiamo che la
situazione vada alla deriva, com’è già successo in USA e in altre nazioni, perché qui è in gioco il
futuro delle nuove generazioni del nostro paese”
Per media relation: 337/415305 - portavoce@giulemanidaibambini.org
1
vedi il nostro comunicato stampa del marzo 2009:
http://www.giulemanidaibambini.org/cms/wp-content/uploads/2011/11/glm_pressrelease__123.pdf
Comitato “GiùleManidaiBambini®” ONLUS – www.giulemanidaibambini.org
Casella Postale 589 – 10121 Torino Centro
Media Relation: 337/415305 – portavoce@giulemanidaibambini.org - fax: 011/19711233