Il patto di famiglia è un contratto che serve per assicurare continuità nella gestione delle imprese. Fa eccezione rispetto ai cosiddetti patti successori, che sono invece vietati dal nostro ordinamento.
Vediamo anche come si regolano le successioni una volta sottoscritto il patto di famiglia: in particolare, per chi non riceve l'azienda o le sue partecipazioni.
Il patto di famiglia è un contratto che serve per assicurare continuità nella gestione delle imprese. Fa eccezione rispetto ai cosiddetti patti successori, che sono invece vietati dal nostro ordinamento.
Vediamo anche come si regolano le successioni una volta sottoscritto il patto di famiglia: in particolare, per chi non riceve l'azienda o le sue partecipazioni.
1. COMUNICATO STAMPA FAISA-CISAL UMBRIA
La scrivente Organizzazione, prendendo atto dell’impegno in 5 punti preso dagli enti proprietari in
merito alla ricapitalizzazione di Umbria TPL, con la presente:
Chiede agli Amministratori pubblici di stringere più possibile i tempi del difficile salvataggio e
che la ricapitalizzazione di UTM sia esclusivamente PUBBLICA altrimenti potremmo pensare ad
una strategia d’uscita, eseguita sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini, per abbandonare
la nave che affonda quando, fino a ieri, erano i capitani consapevoli di quello che stava
accadendo, dimostrando l'incapacità politica di saper gestire un Servizio Pubblico.
Pretende che chi dirige l’azienda (TUTTI i Dirigenti) abbia il coraggio di indire
un’assemblea del personale (il 10 Settembre potrebbe essere già tardi) per relazionare sulla
situazione contingente esattamente come quando sbandieravano rendiconti positivi, rivelatesi alla
luce di oggi NON VERI, e soprattutto fissare le date per il pagamento del debito che ha
contratto con i dipendenti di UTM.
Chiede alle altre sigle sindacali di evitare di farsi “tirare per la giacchetta” dai politici e di
cominciare a pensare al presente e futuro dei colleghi autoferrotranvieri senza fare le
fusa a chi è responsabile della situazione in cui si trovano coloro che rappresentano.
Comunica di non essere disposta ad aspettare ulteriori mesi per la riscossione di ciò che è dovuto
in termini di stipendio ai dipendenti di UTM, di non accettare il fatto che a fronte di lavoratori che
non percepiscono i propri emolumenti ci sia nella stessa azienda chi percepisce cospicui premi
giornalieri non concordati con il Sindacato, di non accettare che per la drammatica situazione
che sta vivendo il personale e che, gioco forza, ricadrà su tutti i cittadini umbri con tagli
sostanziali al Servizio Pubblico del Trasporto, non ci sia più di un responsabile e che gli
stessi non paghino le loro colpe.
Crediamo fermamente che il dovere dei proprietari non possa limitarsi a “salvare” l’azienda
pubblica quando si trova con l’acqua alla gola ma, visto che almeno da un anno la
grave situazione è di dominio pubblico, e che la FAISA-CISAL ha sempre denunciato
tali situazioni (scripta manent), era indispensabile un intervento diretto per chiudere le
falle e “tirare gli orecchi” a chi le aveva provocate PRIMA che diventassero troppo
disastrose.
Siamo sicuri che questa è un’azienda che potrebbe tranquillamente vivere autonomamente, per il
bene di chi ci lavora e di chi ne è utente, se solo i politici ed i dirigenti smettessero di giocare
a fare gli imprenditori con i soldi dei cittadini.
Perugia 13 Agosto 2012
Segreteria Regionale/Provinciale di Perugia Via Campo di Marte, n. 8/F CAP: 06124 Perugia
075 5008544 075 5016373 faisacisalperugia@gmail.com
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