Percorso realizzato per il Movimento Studenti di Azione Cattolica in occasione della loro Oktober Fest 2008 e presentato presso l'ITIS Marconi di Bari.
Sedici Pagine è un Magazine di cultura, informazione e attualità, nato dall’intuizione di Antonio Molinari e Domenico Stea assieme all’Associazione “Free Space”. La rivista fa la sua prima apparizione in pubblico il 16 Settembre 2016, con la pubblicazione del ‘numero 0’. Il successo dell’esordio proietta il magazine nel mondo delle novità e lo conferma come un progetto ambizioso e di larghe vedute. Particolarità di Sedici Pagine Magazine è la sua “Redazione Instabile”, composta interamente da giovani studenti e neolaureati (come, del resto, tutto il suo nucleo organizzativo), che mese per mese aumentano e si alternano nell’affrontare tematiche d’ogni genere (politiche, sociali, sportive, artistiche ecc…).
Smart MIV di Poggibonsi (SI) 17/05/2013
Convegno: nascono le nuove città, le Smart Cities
E’ evidente ormai come il concetto di città e comunità debba essere rivisto e debba evolversi, tornando a mettere al primo posto la società, il cittadino, la sua salute, il suo benessere, fornendogli strumenti, mezzi e luoghi a dimensione d’uomo. Tutto questo è possibile solo se verrà ripensato tutto il concetto legato alle infrastrutture, alla mobilità, ai servizi, ai nuovi edifici, alla riqualificazione dell’esistente.
Intervento di Sara Fantini sul tema della comunicazione d'impresa durante il seminario di Imprenderò "Franchising: diventare imprenditori di successo", 09/02/2015 a Udine
Sedici Pagine è un Magazine di cultura, informazione e attualità, nato dall’intuizione di Antonio Molinari e Domenico Stea assieme all’Associazione “Free Space”. La rivista fa la sua prima apparizione in pubblico il 16 Settembre 2016, con la pubblicazione del ‘numero 0’. Il successo dell’esordio proietta il magazine nel mondo delle novità e lo conferma come un progetto ambizioso e di larghe vedute. Particolarità di Sedici Pagine Magazine è la sua “Redazione Instabile”, composta interamente da giovani studenti e neolaureati (come, del resto, tutto il suo nucleo organizzativo), che mese per mese aumentano e si alternano nell’affrontare tematiche d’ogni genere (politiche, sociali, sportive, artistiche ecc…).
Smart MIV di Poggibonsi (SI) 17/05/2013
Convegno: nascono le nuove città, le Smart Cities
E’ evidente ormai come il concetto di città e comunità debba essere rivisto e debba evolversi, tornando a mettere al primo posto la società, il cittadino, la sua salute, il suo benessere, fornendogli strumenti, mezzi e luoghi a dimensione d’uomo. Tutto questo è possibile solo se verrà ripensato tutto il concetto legato alle infrastrutture, alla mobilità, ai servizi, ai nuovi edifici, alla riqualificazione dell’esistente.
Intervento di Sara Fantini sul tema della comunicazione d'impresa durante il seminario di Imprenderò "Franchising: diventare imprenditori di successo", 09/02/2015 a Udine
Il blog come strumento di comunicazionePaola Chiesa
Il blog come strumento tecnologico a supporto del lavoro o di una passione. Potenzialità, difficoltà, opportunità per creare relazioni, condividere interessi, conciliare tempi lavoro-famiglia, superare il divario di genere.
Il testo “comunicazione analogica e PNL” nasce da una esigenza: trattare un argomento tecnico, specifico e spesso complesso come quello della comunicazione e della Programmazione Neuro Linguistica, attraverso un linguaggio semplice, coinvolgente e trascinante. Per questo, l’opera si avvale della forza comunicativa della metafora, utilizzando fin dalle prime battute, il viaggio come filo conduttore. Attraverso il viaggio, il lettore è invitato a “perdere di vista la propria spiaggia, perché solo chi ha il coraggio di farlo, può scoprire nuove terre” ed è ripetutamente stimolato a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità per raggiungere l’eccellenza!
Il testo affronta, in questa chiave moderna e appassionante, i principi della PNL, la comunicazione non verbale, il linguaggio di precisione, i canali sensoriali e, ovviamente, il linguaggio metaforico. Tutti argomenti strategici in una comunicazione eccellente, con significativi risvolti positivi anche nelle relazioni e nei rapporti interpersonali che traggono giovamento da un utilizzo più attento del linguaggio.
Il tutto sempre condito da aforismi stimolanti, da esempi chiari ed essenziali alla comprensione del testo e da richiami alla vita reale. Elementi, questi, che rendono la lettura molto gradevole, scorrevole e - a tratti – coinvolgente.
La lettura del testo è consigliata sia a coloro che si approcciano per la prima volta alla PNL e alla comunicazione efficace, in quanto i temi sono trattati con semplicità e chiarezza; sia a coloro che, già esperti e padroni della materia, amano osservare da una differente prospettiva quello che già conoscono o, in alternativa, per avere sempre con sé una guida veloce e scorrevole.
Gli autori, Pasquale Adamo (coach, mediatore familiare e Master in PNL) e Daniela Marrocco (coach, mediatore familiare e Trainer di PNL), scelgono di conclude la loro opera con una sezione fondamentale - che raramente si trova nei tanti testi sulla comunicazione - rivolta agli esercizi.
Annalisa Minutillo - L’importanza di una comunicazione efficace | Rinascita D...Stefano Saladino
Siamo efficaci nella comunicazione quando raggiungiamo i nostri obiettivi. La comunicazione non è solo un modo di parlare piuttosto è uno strumento per entrare in contatto con gli altri e arrivare dove ci interessa. Come? Stabilendo relazioni autentiche e di contenuto. Quando? In tutti gli ambiti della vita. Perché? Perché è ora di portare a spasso se stessi e non il personaggio che interpretiamo. Come sarebbe se mi mostrassi per quello che sono? A questa domanda rispondo con un’altra domanda: non sei stufo/a di nasconderti dietro un’immagine.
La società ci vuole tutti uguali, e possibilmente insicuri. Non c’è bisogno di essere malati di dietrologia e complottismo per capire che è più facile controllare una massa omogenea di persone con scarsa autostima piuttosto che una moltitudine di persone tutte diverse che credono in se stesse, no? Gli ingranaggi di una macchina possono sembrare diversi, ma sono tutti uguali: ognuno ha un posto e una libertà di azione che non può controllare.
Tutti noi abbiamo una mente che può renderci felici o farci soffrire. Scrivere la mente è una esperienza che unisce meditazione e scrittura per coltivare la felicità nella nostra mente: perchè scrivere è un modo per lasciar andare
http://www.psicologialavoro.it/video-marketing-psicologo/gruppi-di-parola-per-figli-di-genitori-separati/
Attualmente stiamo assistendo all’incremento del numero di separazioni e divorzi. Nonostante la rottura coniugale riguardi in prima persona la coppia, essa coinvolge tutta la famiglia, in particolar modo i figli. Nonostante vi siano diverse forme di supporto alla coppia coniugale, pochi sono gli strumenti diretti ai bambini.
In particolare, negli ultimi anni in Italia si stanno diffondendo i Gruppi di Parola per figli di genitori separati, una forma d’intervento non terapeutico, che si colloca in ambito preventivo e di promozione del benessere del bambino, ma che comporta benefici all’intero sistema familiare.
Obiettivi didattici
L’obiettivo del video è offrire una panoramica su una forma di intervento rivolta ai bambini che stanno affrontando la separazione dei loro genitori: i Gruppi di Parola per figli di genitori separati.
La bellezza delle parole: Scrivere la mente Milano 30 novembre 2019Nicoletta Cinotti
La bellezza delle parole è un convegno laboratorio, un format ideato da Nicoletta Cinotti per esplorare il viaggio interiore, il percorso professionale che si può costruire attorno alle parole
Libri, ebook e riviste gratuiti - www.spiritualibrary.com
devozioni, devozione, giovani, adulti, vita cristiana, la vita cristiana, auto-aiuto, auto-miglioramento, relazioni con altre persone, capacità di comunicazione, capacità di lavorare in gruppo, etica,
Il piacere di Leggere - dal testo di Aidan Chambers (Sonda Edizioni)Milena Galeoto
Leggere non è solo decodificare i segni tracciati sulla carta: significa vivere infinite vite e storie, immergersi e riflettere sulle vicende virtuali dei personaggi per comprendere meglio noi stessi. Leggendo insieme ad altri e discutendo di quanto abbiamo letto, la comunicazione diviene poi un mezzo di conoscenza collettivo.
Come si guida al piacere della lettura nelle scuole italiane?
Ancora oggi si continua a proporre un solo libro di narrativa per tutta la classe, a cui si fanno seguire analisi, verifiche sulle comprensione del testo attraverso schede preconfezionate. Per Chambers il problema fondamentale è proprio quello della scelta, che va messa in relazione alle capacità del giovane lettore ma anche ai suoi interessi.
L’insegnante, come «facilitatore», deve pertanto conoscere bene il mondo del lettore, bambino o adolescente che sia, i suoi pensieri, comportamenti, desideri.
A questo deve aggiungere una conoscenza approfondita della letteratura contemporanea, per offrire quei testi in cui i ragazzi possano ritrovare se stessi e il loro mondo. Testi in cui potranno riconoscersi perché i protagonisti pensano, agiscono e si comportano come loro.
Leggere è importante? Secondo Aidan Chambers, che alla scrittura e alla critica letteraria ha dedicato tutta la sua attività, ogni bambino, imparando a leggere e a parlare dei libri che legge a scuola, potrà conservare sia l’amore per la lettura che la capacità di comunicare in modo appropriato ed efficace.
Partendo dunque da questo presupposto, l’autore propone il suo «approccio», più che un metodo sistematicamente definito che ogni insegnante può applicare adattandolo ai propri alunni, grazie alle informazioni pratiche per condurre un incontro a scuola, alle diverse tecniche e ai suggerimenti per guidare i bambini a esprimersi nel modo migliore.
Chambers si sofferma soprattutto sui diversi criteri di scelta delle letture, sulle domande e le frasi chiave per avviare e far procedere la lettura coinvolgendo anche i non lettori.
Arricchito da esperienze e approfondimenti a cura di Maria Pia Alignani e da un saggio introduttivo di Livio Sossi sugli elementi fondamentali della scrittura per ragazzi, questo manuale è indispensabile per gli insegnanti della scuola elementare e media, ma anche per gli studenti universitari di Scienze dell’educazione.
Una miniera di esperienze pratiche, approfondimenti e riferimenti bibliografici italiani e stranieri a cura di Maria Pia Alignani, e un saggio di Livio Sossi sulla scrittura per ragazzi e il valore del contributo di Chambers nel campo della letteratura.
Il blog come strumento di comunicazionePaola Chiesa
Il blog come strumento tecnologico a supporto del lavoro o di una passione. Potenzialità, difficoltà, opportunità per creare relazioni, condividere interessi, conciliare tempi lavoro-famiglia, superare il divario di genere.
Il testo “comunicazione analogica e PNL” nasce da una esigenza: trattare un argomento tecnico, specifico e spesso complesso come quello della comunicazione e della Programmazione Neuro Linguistica, attraverso un linguaggio semplice, coinvolgente e trascinante. Per questo, l’opera si avvale della forza comunicativa della metafora, utilizzando fin dalle prime battute, il viaggio come filo conduttore. Attraverso il viaggio, il lettore è invitato a “perdere di vista la propria spiaggia, perché solo chi ha il coraggio di farlo, può scoprire nuove terre” ed è ripetutamente stimolato a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità per raggiungere l’eccellenza!
Il testo affronta, in questa chiave moderna e appassionante, i principi della PNL, la comunicazione non verbale, il linguaggio di precisione, i canali sensoriali e, ovviamente, il linguaggio metaforico. Tutti argomenti strategici in una comunicazione eccellente, con significativi risvolti positivi anche nelle relazioni e nei rapporti interpersonali che traggono giovamento da un utilizzo più attento del linguaggio.
Il tutto sempre condito da aforismi stimolanti, da esempi chiari ed essenziali alla comprensione del testo e da richiami alla vita reale. Elementi, questi, che rendono la lettura molto gradevole, scorrevole e - a tratti – coinvolgente.
La lettura del testo è consigliata sia a coloro che si approcciano per la prima volta alla PNL e alla comunicazione efficace, in quanto i temi sono trattati con semplicità e chiarezza; sia a coloro che, già esperti e padroni della materia, amano osservare da una differente prospettiva quello che già conoscono o, in alternativa, per avere sempre con sé una guida veloce e scorrevole.
Gli autori, Pasquale Adamo (coach, mediatore familiare e Master in PNL) e Daniela Marrocco (coach, mediatore familiare e Trainer di PNL), scelgono di conclude la loro opera con una sezione fondamentale - che raramente si trova nei tanti testi sulla comunicazione - rivolta agli esercizi.
Annalisa Minutillo - L’importanza di una comunicazione efficace | Rinascita D...Stefano Saladino
Siamo efficaci nella comunicazione quando raggiungiamo i nostri obiettivi. La comunicazione non è solo un modo di parlare piuttosto è uno strumento per entrare in contatto con gli altri e arrivare dove ci interessa. Come? Stabilendo relazioni autentiche e di contenuto. Quando? In tutti gli ambiti della vita. Perché? Perché è ora di portare a spasso se stessi e non il personaggio che interpretiamo. Come sarebbe se mi mostrassi per quello che sono? A questa domanda rispondo con un’altra domanda: non sei stufo/a di nasconderti dietro un’immagine.
La società ci vuole tutti uguali, e possibilmente insicuri. Non c’è bisogno di essere malati di dietrologia e complottismo per capire che è più facile controllare una massa omogenea di persone con scarsa autostima piuttosto che una moltitudine di persone tutte diverse che credono in se stesse, no? Gli ingranaggi di una macchina possono sembrare diversi, ma sono tutti uguali: ognuno ha un posto e una libertà di azione che non può controllare.
Tutti noi abbiamo una mente che può renderci felici o farci soffrire. Scrivere la mente è una esperienza che unisce meditazione e scrittura per coltivare la felicità nella nostra mente: perchè scrivere è un modo per lasciar andare
http://www.psicologialavoro.it/video-marketing-psicologo/gruppi-di-parola-per-figli-di-genitori-separati/
Attualmente stiamo assistendo all’incremento del numero di separazioni e divorzi. Nonostante la rottura coniugale riguardi in prima persona la coppia, essa coinvolge tutta la famiglia, in particolar modo i figli. Nonostante vi siano diverse forme di supporto alla coppia coniugale, pochi sono gli strumenti diretti ai bambini.
In particolare, negli ultimi anni in Italia si stanno diffondendo i Gruppi di Parola per figli di genitori separati, una forma d’intervento non terapeutico, che si colloca in ambito preventivo e di promozione del benessere del bambino, ma che comporta benefici all’intero sistema familiare.
Obiettivi didattici
L’obiettivo del video è offrire una panoramica su una forma di intervento rivolta ai bambini che stanno affrontando la separazione dei loro genitori: i Gruppi di Parola per figli di genitori separati.
La bellezza delle parole: Scrivere la mente Milano 30 novembre 2019Nicoletta Cinotti
La bellezza delle parole è un convegno laboratorio, un format ideato da Nicoletta Cinotti per esplorare il viaggio interiore, il percorso professionale che si può costruire attorno alle parole
Libri, ebook e riviste gratuiti - www.spiritualibrary.com
devozioni, devozione, giovani, adulti, vita cristiana, la vita cristiana, auto-aiuto, auto-miglioramento, relazioni con altre persone, capacità di comunicazione, capacità di lavorare in gruppo, etica,
Il piacere di Leggere - dal testo di Aidan Chambers (Sonda Edizioni)Milena Galeoto
Leggere non è solo decodificare i segni tracciati sulla carta: significa vivere infinite vite e storie, immergersi e riflettere sulle vicende virtuali dei personaggi per comprendere meglio noi stessi. Leggendo insieme ad altri e discutendo di quanto abbiamo letto, la comunicazione diviene poi un mezzo di conoscenza collettivo.
Come si guida al piacere della lettura nelle scuole italiane?
Ancora oggi si continua a proporre un solo libro di narrativa per tutta la classe, a cui si fanno seguire analisi, verifiche sulle comprensione del testo attraverso schede preconfezionate. Per Chambers il problema fondamentale è proprio quello della scelta, che va messa in relazione alle capacità del giovane lettore ma anche ai suoi interessi.
L’insegnante, come «facilitatore», deve pertanto conoscere bene il mondo del lettore, bambino o adolescente che sia, i suoi pensieri, comportamenti, desideri.
A questo deve aggiungere una conoscenza approfondita della letteratura contemporanea, per offrire quei testi in cui i ragazzi possano ritrovare se stessi e il loro mondo. Testi in cui potranno riconoscersi perché i protagonisti pensano, agiscono e si comportano come loro.
Leggere è importante? Secondo Aidan Chambers, che alla scrittura e alla critica letteraria ha dedicato tutta la sua attività, ogni bambino, imparando a leggere e a parlare dei libri che legge a scuola, potrà conservare sia l’amore per la lettura che la capacità di comunicare in modo appropriato ed efficace.
Partendo dunque da questo presupposto, l’autore propone il suo «approccio», più che un metodo sistematicamente definito che ogni insegnante può applicare adattandolo ai propri alunni, grazie alle informazioni pratiche per condurre un incontro a scuola, alle diverse tecniche e ai suggerimenti per guidare i bambini a esprimersi nel modo migliore.
Chambers si sofferma soprattutto sui diversi criteri di scelta delle letture, sulle domande e le frasi chiave per avviare e far procedere la lettura coinvolgendo anche i non lettori.
Arricchito da esperienze e approfondimenti a cura di Maria Pia Alignani e da un saggio introduttivo di Livio Sossi sugli elementi fondamentali della scrittura per ragazzi, questo manuale è indispensabile per gli insegnanti della scuola elementare e media, ma anche per gli studenti universitari di Scienze dell’educazione.
Una miniera di esperienze pratiche, approfondimenti e riferimenti bibliografici italiani e stranieri a cura di Maria Pia Alignani, e un saggio di Livio Sossi sulla scrittura per ragazzi e il valore del contributo di Chambers nel campo della letteratura.
Il piacere di Leggere - dal testo di Aidan Chambers (Sonda Edizioni)
Comunicare
1. Comun I Care
Un percorso sulla comunicazione
A cura di:
Movimento Studenti di
Azione Cattolica
ITIS Guglielmo Marconi
2. Le tre scimmie sagge
Nel santuario di Toshogu a Nikko, le tre scimmiette si
tappano con le mani rispettivamente gli occhi, le
orecchie e la bocca.
I loro nomi sono “mizaru”, “kikazaru” e “iwazaru” e
significano “non vedere il male”, “non sentire il male” e
“non parlare del male”.
3. Le scimmie si sono evolute
Non vedere, sentire e
parlare per non
contaminarsi forse non è
così saggio
E comunque non è lo stile
del cristiano
Infatti Cristo si è
immerso nella melma del
fiume Giordano
4. Chissene informa?
"Su una parete della
nostra scuola c'è scritto
grande: I CARE.
È il motto intraducibile
dei giovani americani
migliori. Me ne importa,
mi sta a cuore.
È il contrario esatto del
motto fascista
-Me ne frego-."
Don Lorenzo Milani
Lettera ai giudici, 1965
5. Se invece non mi sta a cuore…
Non ti impicciare
Pensa a te
Fatti i fatti tuoi,
che campi
cent'anni
Non te ne si'
incaricanne
Chi te lo fa fare
Non fare l'eroe
6. Ma andiamo alle origini
Comunicare viene da
cum-munus, che vuol
dire mettere insieme i
propri averi.
I primi cristiani lo
facevano
(At 2, 44-45)
Se facciamo cum-
munus, allora
diventiamo cum-
unus, una cosa sola.
7. Com-unione
L'effetto è quello che si
chiama
essere in comunione
In buona fede tanti lo
hanno chiamato anche
comunismo, ma gli ismi
sono quelle cose che
trasformano le idee in
ideologie.
Il comunismo è la caricatura
della comunione, perché
non fa i conti con il cuore
dell'uomo.
8. Com-unità
Si mettono le cose
in comune per
aggregare le
persone
Per non farle
sentire isolate
Perché la nostra
natura è stare
insieme
9. Un amico senza veli
Piacque a Dio nella sua
bontà e sapienza
rivelarsi in persona...
Con questa Rivelazione
infatti Dio invisibile nel
suo grande amore
parla agli uomini
come ad amici e si
intrattiene con essi, per
invitarli e ammetterli
alla comunione con sé.
10. Un amico di priscio
Il nostro Dio è nei cieli;
egli fa tutto ciò che gli piace.
Gli idoli dei popoli sono argento e oro,
opera delle mani dell'uomo.
Hanno bocca e non parlano;
hanno occhi e non vedono;
hanno orecchi e non odono;
non c'è respiro nella loro bocca.
11. Noi siamo lenti, la Parola è rock
Manda sulla terra la sua parola,
il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine,
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si
scioglie,
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
12. Il mio amico è fatto come me
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi
13. Un amico di parola
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no;
il di più viene dal maligno.
14. Che media usi, my God?
• Lo stupore nel
contemplare la
meraviglia del Creato
• Il Libro scritto
• Gli esseri umani
(perchè Dio non si
vede, ma loro sì che si
vedono)
• Lo Spirito, che ci parla
dal di dentro
16. Al cuore della Polis
L'agorà è il cuore della
polis, dove i cittadini si
confrontano per
praticare la
democrazia e
realizzare il bene
comune.
17. Abbasso i sensi unici
Speaker’s Corner è un
angolo di Hyde Park, a
Londra; lì, da una sedia
o da un palchetto
improvvisato, si può
esporre liberamente agli
astanti il proprio punto
di vista.
Ma per comunicare
davvero, c'è bisogno di
confrontarsi.
18. Dialogo vuol dire
che siamo in due
• Inter-attivi
• Bi-direzionali
• Paritari
Quanti monologhi,Quanti monologhi,
invece!invece!
19. Lo scambio conviene
Se tu hai una mela,
e io ho una mela, e
ce le scambiamo,
allora tu ed io
abbiamo sempre
una mela per uno.
Ma se tu hai
un'idea, ed io ho
un'idea, e ce le
scambiamo, allora
abbiamo entrambi
due idee.
20. Anche se è così faticoso
Non vi sono mai due persone che non si capiscono;
vi sono solo due persone che non hanno discusso.
( Prendere atto del conflitto e gestirlo! )
21. Senza imposizioni
• Ma discutere non
vuol dire fare a
braccio di ferro.
• Discutere è una
partita che inizia
alla pari e finisce
sempre alla pari.
22. La mamma di Socrate è sempre
la mamma
• Faticoso lo è lo
stesso, ma non è lo
sforzo del braccio
di ferro, ma quello
del parto
• La sintesi, la verità,
è già dentro di me
e tu, che dialoghi
con me, mi aiuti a
tirarla fuori
23. L'arte di ottenere ragione
Tutt'altra cosa è la
tecnica dialettica
utilizzata per
sostenere le dispute
con l'unico scopo di
far prevalere le
proprie ragioni su
quelle dell'avversario,
senza dare importanza
alla verità in sé. In
questo senso è più
simile alla
manipolazione che alla
24. Siamo vaccinati?
• I due meccanismi di difesa
principali sono l'autostima e
l'addestramento delle facoltà
critiche. La costruzione della
propria autostima si basa sulla
valorizzazione delle proprie
esperienze positive.
• L'addestramento delle facoltà
critiche è un processo culturale
continuo in cui l'individuo deve
continuamente porsi delle
domande sulle comunicazioni e
gli stimoli che riceve, cercando
di individuarne la reale validità
al di là di condizionamenti
emotivi e prescindendo dalla
fonte .
25. Mi entra da un orecchio
e mi esce dall'altro
• Ogni stimolo esterno
produce trasformazioni
fisico-chimiche
irreversibili nella
struttura del nostro
cervello
• Se dopo un dialogo mi
ritrovo esattamente
come prima, qualcosa
deve essere andata
storta
26. Ho drizzato le antenne?
• Fare tante cose
contemporaneamente,
distratti e di fretta,
comporta farle tutte
male.
• Comunicare per
davvero richiede
disponibilità di tempo,
pazienza ed empatia.
27. L'empatia non è
parente alla goccia
L'empatia è la capacità di
comprendere cosa un'altra
persona sta provando.
Essere completamente
disponibile per un'altra persona,
mettendo da parte le nostre
preoccupazioni e i nostri pensieri
personali, pronti ad offrire la
nostra piena attenzione.
Si tratta di offrire una relazione
di qualità basata sull'ascolto non
valutativo, dove ci concentriamo
sulla comprensione dei sentimenti
e bisogni fondamentali dell'altro.
28. Che fai, parli solo solo?
Non sono matti quelli che
parlano da soli.
Diventare bravi nella
comunicazione
intrapersonale comporta una
“buona comunicazione” o
buon rapporto con se stessi.
Spesso chi comunica male
con gli altri lo fa perché ha
una pessima autostima ed ha
difficoltà a guardarsi dentro.
29. Comunicare con il cuore
A scuola si fanno in quattro per aumentare la
nostra intelligenza
Ben poco ci aiutano a coltivare quell'altro tipo di
intelligenza che si chiama l'intelligenza emotiva
Quando si comunica solo con la testa
razionalizzando sempre tutto, si arriva al
confronto o alla discussione con un Sé fragile,
conflittuale, carico di ansia e paure e
generalmente questo non porta ad alcuna
conclusione positiva, che potrà essere tale solo
se entrambi i soggetti comunicanti sentiranno di
aver vinto e non perso.
L'alternativa consiste nel riuscire a comunicare
dal cuore e con il cuore per arrivare al cuore
dell'altro. Questo significa aprirsi sinceramente
alla cultura del dialogo, dell'uguaglianza e della
parità dei diritti. Entrare in una dimensione
comunicativa e relazionale vera, autentica.
30. Dove vogliamo
andare a parare?
• Le nuove tecnologie ci consentono di
interagire alla grande
• Ma nulla aggiungono alla nostra
migliore o peggiore capacità di
comunicare con profondità e sincerità,
di comunicare col cuore
• Nulla cambia se uso Internet o il
piccione viaggiatore
• Il mezzo è innocente, eventualmente è
colpevole chi lo usa, per mala fede o
per semplice ignoranza
31. Le potenzialità inespresse
• Utilizzare la rete mi
consente di fare rete,
raggiungendo una platea
più vasta dei miei vicini e
dei miei conoscenti
• Eppure spesso non si va
oltre il messaggio nella
bottiglia, che chissà se
qualcuno mai leggerà
• Immersi nella folla,
proviamo ancora più
insopportabile la solitudine
32. Amici è una parola grossa
Che mi aggiungi a fare
su facebook se poi per
strada non mi saluti?
Le ragazze e i ragazzi in
vetrina su Badoo, come
la merce al mercato,
come le prostitute di
Amsterdam
34. La comunità può mai essere
virtuale? (2)
• Quando stiamo veramente insieme, non usiamo
soltanto le parole, ma anzi il grosso delle nostre
interazioni avviene con i gesti, gli sguardi,
l'intonazione della voce, gli odori.
• La comunità ha bisogno del contatto fisico, del
russare e della puzza di piedi, del mangiare nello
stesso piatto, del ridere e del piangere insieme.
35. Non abbiamo tempo da perdere
• Sto a casa a studiare ed appare il popup
di MSN che mi deconcentra
• Sto con l'amore mio e mi arrivano 50
messaggini
• Sto a dormire e mi svegliano, a pregare e
squilla il cellulare
• Prima o poi mi accorgerò che per tanti
anni non ho concluso un...
36. Usare gli strumenti giusti per
quello che ti serve
• I media servono per farci
conoscere e per conoscere,
per scambiarci notizie, per
organizzare e realizzare
insieme cose pratiche in
modo efficiente ed efficace.
• Rimangono media, cioè
mezzi, strumenti.
• Il fine non sono loro, ma la
nostra realizzazione come
persone inserite in una
comunità.