Conseguenze delle difficoltà di occupazione giovanile sulle strategie di mark...
Come si esce dalla crisi
1. Ricerca quantitativa 1/14
Come uscire dalla
crisi.
Cosa ne pensano gli
italiani
04/03/2013
2. Obiettivi indagine 2/14
L’indagine, che ha visto coinvolto un campione rappresentativo della popolazione italiana, ha avuto l’obiettivo di
interrogarsi su alcune problematiche presenti oggi nel nostro Paese.
Quale è il grado di fiducia nelle istituzioni?
Da dove può venire una nuova classe dirigente che porti l’Italia fuori dalla crisi?
Quali i problemi principali del Paese?
Chi e come può affrontarli?
Cosa mettere al centro per puntare e rafforzare l’azione del Terzo Settore?
3. Nota
metodologica 3/14
Le interviste sono state realizzate da Focus Marketing in modalità
CAWI utilizzando il proprio web panel costituito da oltre 400.000
persone, rappresentativo della popolazione
italiana, somministrando un questionario on line che è stato auto-
compilato dagli intervistati.
Campione: 600 interviste
Errore statistico: + 0 – 3% Nord Est 25%
Nord Ovest 25%
Coefficiente di fiducia: 95%
Centro 25%
Field: 3-4 gennaio 2013;
Sud & Isole 25%
4. Profilo socio-
demografico del 4/14
campione
•Maschi: 33% •18-34 anni : 50%
•35-55 anni : 43%
•Femmine: 67% •>55 anni : 7%
Genere Età
Istruzione Professione
•Elementare/ media: 11% •Casalinghe: 14%
•Maturità: 52% •Disoccupati: 12%
•Laurea: 36% •Lavoratori dipendenti: 40%
•Non risponde: 2% •Liberi professionisti: 18%
•Studenti: 16%
5. Quale è il grado di 5/14
fiducia nelle istituzioni?
Qui di seguito vengono elencate alcune principali istituzioni del nostro Paese per ciascuna di esse dovrebbe esprimere il grado di fiducia
che in essa ripone (in una scala da 1 a 10 dove 1 corrisponde al minimo della fiducia e 10 al massimo della fiducia)
Valutazione: 1-4 Valutazione: 5-7 Valutazione: 8-10 Valutazione: 1-4 Valutazione: 5-7 Valutazione: 8-10
25% 24%
Forze Org.volontariato
46% 45%
dell’ordine no profit
29% 32%
84% 59%
Partiti Istituzioni
13% 32%
politici religiose
3% 9%
68% 52%
Governo 26% Istituzioni
41%
locali
6% 7%
34% 49%
Magistratura 39% Sindacati
43%
organiz. categoria
27% 8%
6. Da dove può venire
una nuova classe
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dirigente che porti
l’Italia fuori dalla crisi?
Molti ritengono che per uscire dalla crisi e rilanciare il nostro Paese vi sia bisogno di una nuova classe dirigente. Quanto è d’accordo con
questa affermazione?
5% 2%
23%
Molto
Abbastanza
Poco
70% Per niente
7. Da dove può venire
una nuova classe
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dirigente che porti
l’Italia fuori dalla crisi?
A suo avviso quali organizzazioni potrebbero esprimere meglio una nuova classe dirigente? (fornire 3 risposte in ordine di priorità)
25%
21.3%
20.1% 19.9%
20% 19.0%
15%
12.4%
10%
7.3%
5%
0%
Partiti politici Movimenti di opinione Sindacati-organ. Mondo imprenditoriale Mondo accademico Volontariato-Terzo
Categoria Settore
8. Quali i problemi
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principali del Paese?
Quali sono a suo avviso i tre principali problemi che l’Italia ha oggi e che questa nuova classe dirigente dovrebbe cercare di risolvere?
30% 29%
25%
20%
15%
12%
10% 9% 10% 10%
10%
8%
5%
5% 3% 3%
2%
0%
Povertà Disoccupazione Istruzione e formazione
Ricerca e innovazione
Tutela-difesa ambiente Sanità Risparmio energetico isuguaglianza sociale
D Sicurezza delle persone
Crescita economica Tutela dei diritti
9. Chi e come affrontarli?
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Chi tra questi soggetti potrebbe, a suo avviso, risolvere meglio degli altri i problemi più importanti che Lei ha indicato?
25%
22%
20%
20%
17%
16%
15%
10%
10% 9%
8%
5%
0%
Le imprese I sindacati I partiti politici Il Governo Le istituzioni locali Volontariato-Terzo Nessuno di questi
Settore
10. Chi e come affrontarli?
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Confrontando le risposte fornite alle due precedenti domande, si evidenzia, per ciascuno dei problemi presi in considerazione, l’incidenza
percentuale delle organizzazioni preposte alla loro risoluzione
Disoccupazione
Governo e Imprese
Risparmio energetico 29% Crescita economica
Enti Locali Governo e Imprese
Sicurezza delle persone Povertà
Governo 12% Governo e Imprese
2% 10%
3%
3%
Tutela dell'abiente 5% 10% Ricerca e innovazione
Terzo Settore e Governo Imprese
8% 10%
9%
Tutela dei diritti Sanità
Terzo Settore Governo
Disuguaglianza sociale Istruzione e formazione
Governo e Terzo Settore Governo e Enti Locali
11. Cosa mettere al centro
per puntare e
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rafforzare l’azione del
Terzo Settore?
In particolare, parlando di volontariato e Terzo Settore, quali pensa siano i valori fondamentali che dovrebbero animare questo settore?
(fornire 3 risposte in ordine di priorità)
20%
19%
18%
18%
16%
16%
14%
12%
10% 9% 9% 9%
8%
8%
6%
6%
6%
4%
2%
0%
Solidarietà Utilità sociale Assenza scopo di Gratuità Partecipazione Umanizzazione Spirito di Servizio Mutuo aiuto Integrazione
lucro servizi Stato
12. Cosa mettere al centro
per puntare e
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rafforzare l’azione del
Terzo Settore?
Quanto secondo Lei oggi il Terzo Settore risponde ai valori da lei indicati?
4% 8%
Molto
Abbastanza
41%
Poco
47% Per niente
13. Cosa mettere al centro
per puntare e
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rafforzare l’azione del
Terzo Settore?
Confrontando le risposte fornite alle due precedenti domande, si evidenzia, per ciascuno dei valori ritenuti qualificanti l’attività del Terzo
Settore, la percentuale di rispondenza (positiva e negativa) a tali valori.
Molto Abbastanza Tot valut. positiva Poco Per niente Tot valut. Negativa TOTALE
Solidarietà 11% 48% 59% 38% 3% 41% 100%
Utilità sociale 10% 47% 57% 37% 6% 43% 100%
Assenza scopo di lucro 7% 47% 53% 41% 5% 47% 100%
Gratuità 11% 42% 53% 39% 8% 47% 100%
Partecipazione 6% 52% 58% 38% 4% 42% 100%
Umanizzazione 5% 50% 55% 40% 5% 45% 100%
Spirito di Servizio 5% 49% 54% 41% 4% 46% 100%
Mutuo aiuto 4% 47% 51% 47% 2% 49% 100%
Integrazione servizi Stato 5% 41% 46% 52% 2% 54% 100%
14. Cosa mettere al centro
per puntare e
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rafforzare l’azione del
Terzo Settore?
Cosa dovrebbe fare il Terzo Settore per rendere più incisivo il proprio contributo alla società?
25%
21%
20%
17%
15%
15%
13% 12%
11% 11%
10%
5%
0%
Realizzare attività di Promuovere la Effettuare azioni Partecipare Aumentare la Combattere le Aumentare
comunicazione cultura del formative sui attivamente alla vita presenza capillare sul irregolarità e le truffe l’efficienza delle
volontariato volontari delle comunità locali territorio legate alle donazioni proprie attività