2. Nel web, spesso ci imbattiamo in progetti in cui
è richiesto l’uso del CMS WordPress. Per
gestire la grafica del front-end esistono quindi
due possibili strade da percorrere:
3. 1- Creare il tema da zero (custom theme).
Questa è la soluzione migliore: potete lavorare
senza alcun vincolo di grafica e funzionalità,
con l’ulteriore vantaggio di avere un tema
unico e su misura per il cliente. Questo
approccio però richiede qualche conoscenza di
programmazione.
4. 2- Affidarsi ai migliaia di temi gratuiti e non
che il web mette a disposizione (solo
Themeforest ne conta quasi 8 mila).
Quest’ultima soluzione ovviamente è la più
semplice, perché non richiede grosse
conoscenze di programmazione e vi permette
in diversi casi di creare un sito senza mettere
quasi mai mano al codice.
5. Chi però ha usato i temi “già pronti” almeno
una volta, si sarà trovato di fronte alla
necessità di apportare qualche modifica al
codice. Parliamo ovviamente di cose semplici e
che non stravolgono il tema: cambiare colori,
font o in qualche caso cambiare/eliminare
pezzi di codice HTML.
6. In questi casi, la soluzione più veloce e più
diffusa (ahimè) sembra essere quella di
modificare direttamente i file del tema. Cosa
che sconsiglio assolutamente! E vi spiego
perché.
7. Tale pratica infatti vi vincola da eventuali
futuri aggiornamenti del tema stesso: ad ogni
update rischiate di veder sovrascritte le
modifiche che avete eseguito.
La risposta potrebbe essere: “beh, ma allora
evito di aggiornare il tema”, questa scelta porta
però a risvolti negativi per quanto concerne la
sicurezza dell’intero sito.
8. Quindi, come potete avere un tema premium
(o gratuito) sicuro, aggiornato e allo stesso
tempo personalizzato?
Semplice, basta usare i child-theme!
9. Come creare un child-theme
WordPress mette a dispozione questa tecnica di
programmazione per aiutarvi a metter mano ad
un tema, senza rischiare di veder perse le
modifiche con aggiornamenti futuri.
10. Oggi giorno quasi tutti i temi premium
presentano la versione “child”, ma anche se
non fosse presente, possiamo crearcela noi
stessi in pochi e semplici passaggi.
Ora vi spiego come fare.
11. Pre creare un child-theme, dovete prima di
tutto creare una cartella all’interno di “/wp-
content/themes/”, con il nome che preferite.
Pratica comune è quella di scrivere lo stesso
nome del tema padre e aggiungere “-child”,
come potete vedere in figura qui sotto. Se ad
esempio avete il tema padre che si chiama
“focux”, il vostro child-theme si chiamerà
“focux-child”.
12.
13. Nella cartella del tema child, create poi un
foglio di stile con il nome “style.css”. Questo file
è necessario per il funzionamento del child-
theme. Il foglio di stile deve iniziare con un
commento in cui sono presenti le seguenti
righe:
14.
15. Ovviamente modificate ogni valore secondo le
vostre necessità. La sole righe obbligatorie
sono il “Theme Name” e soprattutto il
“Template”. In quest’ultimo campo dovete
indicare il nome della cartella del tema
genitore (che in questo caso è appunto “focux”).
16. Attenzione però, perché così facendo, andate a
sovrascrivere il css del padre con il vostro,
mentre lo scopo è quello di creare un foglio di
stile dove aggiungere ulteriori regole a quelle
già presenti nel padre.
17. Per questo motivo, dovrete creare un ulteriore
file nella cartella del child-theme, chiamato
“functions.php” e incollare al suo interno il
seguente codice:
18. Questo espediente vi permette di caricare il
foglio di stile del padre. Nello “style.css”
precedentemente creato invece, limitatevi ad
aggiungere nuove regole o a sovrascrivere
quelle da modificare rispetto all’originale.
19. WordPress si occuperà di leggere il tema
padre, il suo foglio di stile ed eventuali
modifiche apportate nel foglio di stile del tema
figlio. In caso di aggiornamenti, il tema child
non verrà mai toccato, evitando di perdere le
eventuali modifiche fatte. Comodo no?
20. Modificare i file del template
Fin qui abbiamo visto come modificare il
codice CSS di un tema WordPress in tutta
sicurezza. Ma se voleste cambiare un file del
template, togliendo ad esempio del codice
HTML non necessario?
21. Anche in questo caso possiamo affidarci al
nostro tema-child.
Vi basta infatti copiare il file del tema padre
che volete modificare ed incollarlo
direttamente nella cartella child
precedentemente creata. Una volta fatto,
potete modificare a piacimento il file presente
nel child-theme.
23. WordPress infatti, quando deve leggere il file
di un template, controlla prima di tutto se è
presente nel child-theme: in caso positivo
carica quello, altrimenti andrà a cercarlo nel
tema padre. Anche qui, in caso di
aggiornamenti del tema, non sarà toccato
alcun file del tema child.
24. NOTA PER PROGRAMMATORI: A differenza
del foglio di stile e dei file del tema, che
vengono sovrascritti quando presenti nel
child-theme, il file “functions.php” del tema
child NON sovrascrive quello del padre, ma
viene incluso prima del functions originale.
25. Come attivare un tema child
Ok, ora abbiamo creato il nostro tema child,
ma come lo usiamo?
Dovete assicurarvi prima di tutto di aver
installato tutti e due i temi sul vostro sito
WordPress: sia il padre (“focux” nel nostro
caso) che il tema figlio (“focux-child”). Fatto
questo vi basta attivare il tema “focux-child”.
26. Mi raccomando, non il padre, ma il figlio,
altrimenti WordPress non leggerà le modifiche
che avete incluso nel tema child.
Qui sotto potete vedere un esempio per
chiarire meglio il concetto:
27. Conclusioni
Come avete visto, creare un tema child non è
assolutamente complicato e soprattutto non
richiede particolari conoscenze di
programmazione. A suo vantaggio invece
avete la libertà di modificare un tema
WordPress come più vi comoda, senza l’ansia
di non poterlo aggiornare.