Molte donne nei posti di lavoro si lamentano,giustamente,che spesso vengono messe all'angolo,le loro proposte sono scippate dal furbo o dalla furba di turno che hanno più faccia di bronzo o hanno imparato l'arte di fare molto fumo e poco arrosto, 'leccare' e ungere le ruote giuste.
Far carriera per ogni donna è solo un aspetto del proprio profilo professionale.un vademecum in 6 punti per aiutare ogni donna a far valere i suoi talenti e la sua esperienza al lavoro
Il Linguaggio Del Corpo (o Body Language): sapere cogliere i segnali di attrazione e usarli per sedurre può fare una grande differenza nel tuo successo con le donne. Dai un'occhiata a quest'articolo http://www.puatraining.it/articoli/tecniche-di-seduzione/il_linguaggio_del_corpo_nella_seduzione.php per saperne di più..
IL MOBBING LE RAGIONI PER NON ALZARE BANDIERA BIANCADrughe .it
Dalla semplice inimicizia alla persecuzione mirata. Il mobbing nasce sul luogo di lavoro. È il frutto di invidie, rivalità, riorganizzazioni aziendali. La “vittima” si sente progressivamente isolata, perde amicizie e salute. Ma non deve cedere.
Lorenza Armano
Molte donne nei posti di lavoro si lamentano,giustamente,che spesso vengono messe all'angolo,le loro proposte sono scippate dal furbo o dalla furba di turno che hanno più faccia di bronzo o hanno imparato l'arte di fare molto fumo e poco arrosto, 'leccare' e ungere le ruote giuste.
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Lorenza Armano
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfnadine benedetti
FALSI RICORDI, MISURE DI SICUREZZA E MECCANISMI DI AUTODIFESA INCONSCI,
DISTORSIONI PERCETTIVE O DI GIUDIZIO E ATTRIBUZIONE
Conoscere bene ciò che distorce di solito il nostro giudizio e le protezioni che per noi sono più distintive è il primo
passo per poterci liberare sia di questi automatismi che dei sintomi nevrotici e imparare a scegliere davvero; conoscere
le riflessioni e le azioni che si sono dimostrate più utili per la maggioranza di coloro che hanno deciso di intraprendere
questo percorso (le tecniche definite oggi cognitivo-comportamentali) e quindi leggere i libri sottolineati nella prima
parte di questo documento, è il naturale passo successivo. Conosco persone divenute abbastanza obiettive e abili nella
risoluzione di problemi e incombenze dopo aver subìto per molti anni alcuni dei più deleteri di questi processi mentali
coatti.
Credo che, oltre a conoscere di ognuna delle reazioni elencate gli esempi più rappresentativi nelle nostre azioni passate
e nel presente, ci permetta di liberarcene anche riflettere su ciò che Jung scrisse su cos'è in generale una nevrosi e su
quali ne siano più spesso l'origine e la soluzione, perché i sintomi nevrotici sono esagerazioni dolorose molto difficili da
gestire di reazioni inconsce comuni a tutti (un progetto è meglio concepito e realizzato quando si ha una visione
d'insieme: ecco perché può aiutarci leggere i commenti in corsivo della prima metà di questo documento dedicati
soprattutto a Jung e al suo concetto generale di nevrosi come difesa della personalità spesso nata nell'infanzia a causa
delle decisioni più negative dei genitori, una reazione involontaria deleteria e duratura). Tenete presente che molti libri
sulla meditazione e alcuni saggi sul buddismo indicano come meta ideale di ogni individuo proprio l'emancipazione
della coscienza dall'automatizzazione e anch'essi citano esempi di chi l'ha gradualmente raggiunta. Purtroppo però
ancora oggi molti psichiatri sfruttano soprattutto la maggiore inconsapevolezza e presenza in alcune persone di tali
meccanismi di distorsione o difesa (oppure la loro ingannevole apparenza) per diagnosticare un disturbo di personalità,
cioè una malattia incredibilmente vaga, ma classificata come cronica pressoché costituzionale e grave e riguardo alla cui
origine e al cui trattamento i manuali di psichiatria e la prassi nota non si pronunciano se non per far internare e
costringere a psicofarmaci estremamente dannosi i disoccupati (anche giovani) e chi non riesce a pagare l'affitto (la
disoccupazione è considerata uno dei principali sintomi di questi disturbi fin dalle prime e classiche loro definizioni,
anche se oggi c'è chi vede persone con patologie mentali gravi e croniche ovunque e anche tra i lavoratori).
Sindrome dell'impostore, fiducia in se stessi e motivazioneInnoteam Srl
La sindrome dell'impostore è quella condizione in cui ci sentiamo di essere fuori luogo e di poter essere smascherati da un momento all’altro.
Specialmente se si lavora sotto pressione o in situazioni stressanti, è probabile incorrere in dei problemi e arrivare a pensare di non esserne all’altezza, fino a sentirsi fuori posto.
Ne parliamo in questa presentazione di Manuel Trebbi del nostro brand Axelerant.
Anche i bambini a volte si arrabbiano! Fa parte di una serie d'incontri con i genitori della Scuola Materna ed Elementare parificata "Santa Maria di Lourdes" di Roma. Incontri nati dal desiderio di rinforzare il processo psicoeducativo/didattico sulla base comune di valori formativi con cui lavorare in squadra: scuola-professionisti-famiglia
14 soluzioni per liberarsi dalla rabbiaMarco Venturi
Articolo su www.latuamappa.com
Ero arrabbiato con il mio amico, gli dissi della mia rabbia, la rabbia sparì. Ero arrabbiato con il mio nemico Non gli dissi della mia rabbia, la mia rabbia aumentò. William Blake
La rabbia è un’emozione ad alta riprovazione sociale, da “grandi” ci sentiamo in colpa quando siamo arrabbiati.. non sta bene essere arrabbiati vero?...
Altre volte invece, la rabbia ed il rancore per un torto subito possono veramente rovinarci la vita... Possiamo però riconoscerla in noi ed imparare a liberarcene per vivere bene. Ecco 14 idee, una mappa mentale ed un ebook in omaggio per garantirci un futuro più sereno....
https://www.latuamappa.com/libera-la-rabbia/
Successo: 10 differenze tra chi ce l’ha e chi noifeelgoodit
Le persone di successo non amano gli eccessi, perché il segreto della saggezza sta nell’equilibrio: equilibrio tra cose da fare e situazioni da vivere, tra business produttivo e affetti amorevoli, tra dare agli altri e prendere per sé, tra obiettivi da raggiungere e relazioni da alimentare, tra razionalità schematica e creatività intuitiva, tra apprendere dalla vita e insegnare agli altri, tra salute del corpo e benessere dell’anima, tra lavoro impegnato e riposo rilassante…
Il passaggio dal bisogno di accudimento e dal bisogno di potere ad una relazione patologica a volte purtroppo è breve. IN queste diapositive spiego il legame tra dipendenza affettiva, narcisismo patologico e manipolazione emotiva
L'autostima è il segreto per ogni tipo di successo. La fiducia in se stessi è il carburante necessario per affrontare in sicurezza il lungo viaggio della vita
I 4 Blocchi Mentali che impediscono il tuo successoSalvatore Castro
Napoleon Hill disse: “La mente può realizzare qualunque cosa riesca a concepire e a credere”.
Ma se è così…
...perché la maggior parte delle persone non ottiene le cose che razionalmente desidera?
meccanismi di difesa e altre distorsioni del giudizio.pdfnadine benedetti
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le riflessioni e le azioni che si sono dimostrate più utili per la maggioranza di coloro che hanno deciso di intraprendere
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risoluzione di problemi e incombenze dopo aver subìto per molti anni alcuni dei più deleteri di questi processi mentali
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Credo che, oltre a conoscere di ognuna delle reazioni elencate gli esempi più rappresentativi nelle nostre azioni passate
e nel presente, ci permetta di liberarcene anche riflettere su ciò che Jung scrisse su cos'è in generale una nevrosi e su
quali ne siano più spesso l'origine e la soluzione, perché i sintomi nevrotici sono esagerazioni dolorose molto difficili da
gestire di reazioni inconsce comuni a tutti (un progetto è meglio concepito e realizzato quando si ha una visione
d'insieme: ecco perché può aiutarci leggere i commenti in corsivo della prima metà di questo documento dedicati
soprattutto a Jung e al suo concetto generale di nevrosi come difesa della personalità spesso nata nell'infanzia a causa
delle decisioni più negative dei genitori, una reazione involontaria deleteria e duratura). Tenete presente che molti libri
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ancora oggi molti psichiatri sfruttano soprattutto la maggiore inconsapevolezza e presenza in alcune persone di tali
meccanismi di distorsione o difesa (oppure la loro ingannevole apparenza) per diagnosticare un disturbo di personalità,
cioè una malattia incredibilmente vaga, ma classificata come cronica pressoché costituzionale e grave e riguardo alla cui
origine e al cui trattamento i manuali di psichiatria e la prassi nota non si pronunciano se non per far internare e
costringere a psicofarmaci estremamente dannosi i disoccupati (anche giovani) e chi non riesce a pagare l'affitto (la
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anche se oggi c'è chi vede persone con patologie mentali gravi e croniche ovunque e anche tra i lavoratori).
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Specialmente se si lavora sotto pressione o in situazioni stressanti, è probabile incorrere in dei problemi e arrivare a pensare di non esserne all’altezza, fino a sentirsi fuori posto.
Ne parliamo in questa presentazione di Manuel Trebbi del nostro brand Axelerant.
Anche i bambini a volte si arrabbiano! Fa parte di una serie d'incontri con i genitori della Scuola Materna ed Elementare parificata "Santa Maria di Lourdes" di Roma. Incontri nati dal desiderio di rinforzare il processo psicoeducativo/didattico sulla base comune di valori formativi con cui lavorare in squadra: scuola-professionisti-famiglia
14 soluzioni per liberarsi dalla rabbiaMarco Venturi
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La rabbia è un’emozione ad alta riprovazione sociale, da “grandi” ci sentiamo in colpa quando siamo arrabbiati.. non sta bene essere arrabbiati vero?...
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Il passaggio dal bisogno di accudimento e dal bisogno di potere ad una relazione patologica a volte purtroppo è breve. IN queste diapositive spiego il legame tra dipendenza affettiva, narcisismo patologico e manipolazione emotiva
L'autostima è il segreto per ogni tipo di successo. La fiducia in se stessi è il carburante necessario per affrontare in sicurezza il lungo viaggio della vita
I 4 Blocchi Mentali che impediscono il tuo successoSalvatore Castro
Napoleon Hill disse: “La mente può realizzare qualunque cosa riesca a concepire e a credere”.
Ma se è così…
...perché la maggior parte delle persone non ottiene le cose che razionalmente desidera?
I 4 Blocchi Mentali che impediscono il tuo successo
Come Combattere l'Ansia
1. Come Combattere L’Ansia
Tutti noi, più o meno, in diverse occasioni, abbiamo sperimentato cos’è la
timidezza: siamo preoccupati e nervosi in contesti sociali ( magari
diventiamo anche rossi), ci inibiamo o evitiamo situazioni in cui temiamo il
giudizio altrui che, secondo noi, sarà quasi certamente negativo.
Questo, ovviamente dipende da una scarsa autostima, per cui riteniamo di
non avere le capacità, le qualità e gli strumenti per fronteggiare quella
situazione che, pertanto, è meglio evitare.
Tuttavia questo innesca un circolo vizioso in cui l’autostima diminuisce
ancora ed aumenta la paura di non essere accettati.
Questo meccanismo è proprio anche della fobia sociale e questo permette di
pensare alla timidezza inserita nel più ampio spettro di “ansia sociale” che va
dall’estremo della normalità, in cui non porta sofferenza ma solo disagio
minimo, all’altro della patologia, con condizioni estremamente disagevoli
come la fobia sociale o addirittura il disturbo evitante di personalità.
Più che di timidezza, scientificamente, si dovrebbe parlare di ansia sociale.
2. Le persone che soffrono di questo problema temono di poter dire o fare cose
imbarazzanti e di essere giudicate ansiose, impacciate, stupide o fragili.
Secondo molti autori alla base del problema c’è, generalmente, la paura di
essere giudicati negativamente.
Questi timori possono essere presenti solo in alcune situazioni sociali o nella
maggioranza di esse.
Per non provare disagio, la persona timida cerca in tutti i modi di evitare gli
eventi sociali e, quando è costretta a parteciparvi, si sente imbarazzata,
impacciata, affaticata e desiderosa di andare via.
Spesso chi ha questo problema crede di non essere in grado di contenere le
proprie emozioni di paura e vergogna, pensa che anche gli altri le
noteranno e che, per questo, la giudicheranno negativamente.
Immagina la disapprovazione, la derisione, il rifiuto o la pena degli altri con
vero terrore!
Le emozioni che maggiormente sperimenta sono, dunque, l'ansia, la paura,
l’imbarazzo, la vergogna e il senso di umiliazione.
3. La paura di essere giudicati negativamente può essere, talvolta, così forte da
essere accompagnata da evidenti segnali d’ansia come palpitazioni,
tremori alle mani o alle gambe, sudorazione, malessere gastrointestinale fino
a diarrea, tensione muscolare, confusione.
A questi sintomi si associano spesso anche le reazioni tipiche della vergogna:
rossore in viso, postura dimessa, desiderio di sfuggire allo sguardo
degli altri o di “sprofondare”.
Le situazioni più temute da chi soffre questo problema sono: feste, cene,
frequentazione di locali, acquisti nei negozi, riunioni di lavoro, svolgimento di
attività quotidiane in presenza di altre persone (es. conversare, mangiare,
bere, scrivere, guidare, utilizzare il telefono o il computer).
Il disturbo, quindi, può risultare molto limitante: la persona può evitare
tutte le occasioni che implicano un confronto sociale, per paura di essere
giudicato per come parla, come mangia, come si muove, come cammina, etc...
.
In alcune occasioni, l’ansia può diventare così intensa da ostacolare realmente
la persona nello svolgimento dei suoi compiti.
Durante una riunione, ad esempio, potrebbe sentirsi così tanto in ansia da
essere davvero poco chiara nell’esporre dei concetti.
4. Se la persona percepisce di essere diventata rossa in viso, si può vergognare
del proprio rossore, cioè si può vergognare di vergognarsi ed in questo modo
il rossore non potrà che accentuarsi.
Il concentrare l’attenzione sull’aspetto somatico dell’emozione, quindi,
innesca un circolo vizioso che produce un aumento delle sensazioni che
si vogliono contenere.
In molti casi le persone timide tendono ad evitare le situazioni che giudicano
imbarazzanti.
I motivi dell’ evitamento possono essere diversi: si può provare un’ansia così
intensa da ritenerla ingestibile o si può essere stanchi di affrontare situazioni
in cui si lotta contro la propria sensazione di inadeguatezza.
In alcuni casi gli evitamenti possono esitare nell’isolamento sociale.
Per tenere sotto controllo l’ansia e l’eventualità di essere giudicati
negativamente, spesso si possono utilizzare comportamenti che secondo la
persona fungono da “protezione”.
5. Ad esempio si può scegliere di non togliere la giacca in un ambiente caldo per
non far vedere che si suda, creando, così, le condizioni per sudare ancora di
più e sentirsi ancora più in imbarazzo.
Dal punto di vista sociale i timidi hanno meno probabilità di avere relazioni
sociali e sentimentali rispetto alla maggior parte delle persone.
Nei casi più gravi la persona si può isolare completamente.
Alcuni Consigli Per Affrontare Il Disturbo:
Imparare A Rilassarsi
Le persone che presentano questo problema sperimentano spesso ansia in
conseguenza del timore di essere giudicati negativamente nelle situazioni
sociali.
Mantenere basso il livello d’ansia quotidiano permette all’ansia di non
crescere troppo di fronte a situazioni nelle quali ci si sente particolarmente a
disagio.
In questo caso può essere utile apprendere una qualsiasi tecnica di
rilassamento che aiuti a dissolvere la tensione e a sentirsi più rilassati.
6. Correggere Il Proprio Modo Di Pensare
“Chissà cosa pensano di me!”
“E se faccio una figuraccia?”
“Se apro bocca sicuramente rischio di dire scemenze”
“Sono talmente ansioso che sicuramente rischio di cadere!”
Pensare in questo modo produce emozioni spiacevoli come l’imbarazzo, la
vergogna, il disagio e l’ansia, ed inoltre, ci programma proprio ad agire in quel
modo, in base ad un meccanismo molto noto in psicologia con il termine di
“Profezia che si Autoavvera”.
Facciamo un esempio.
Se si pensa che se si apre bocca si farà una figuraccia, sicuramente si tenderà a
rimanere in silenzio, sperimentando ansia e disagio, tutte le volte che si avrà
voglia di dire qualcosa.
7. Rendersi conto di quello che si pensa in presenza di alcune situazioni, farà
acquisire consapevolezza rispetto al proprio dialogo interno, spesso
disfunzionale!
Proviamo pertanto a sostituirlo.
Anziché pensare che “quello che dico sarà fuori luogo” ci si può convincere
che “se dico quello che penso non necessariamente sarà un disastro.
Forse qualcuno potrà non condividere il mio punto di vista, ma
qualcun’altro potrà, invece, essere d’accordo!”.
Esercitarsi a riconoscere i propri modi sbagliati di ragionare e sostituirli con
modalità più positive e funzionali costiruisce un ottimo inizio per sentirsi
meglio e convincersi a rischiare!
Aumentare Le Proprie Interazioni Sociali
Per combattere la propria timidezza è utile iniziare ad esporsi, in modo
graduale, alle situazioni in cui ci si sente a disagio e in imbarazzo.
8. In questo caso il suggerimento è quello di scrivere una lista delle situazioni
sociali temute e maggiormente evitate classificandole in ordine, da quella più
lieve a quella più grave.
A questo punto si può iniziare ad esporsi a partire dall'evenienza considerata
meno grave.
Quando si decide di affrontare una situazione è importante ripetere spesso
l’esposizione e rimanere in quella condizione per un tempo sufficiente
affinchè il disagio possa diminuire.
Se nonostante questi suggerimenti il problema rimane, è opportuno valutare
l'ipotesi di rivolgersi ad un professionista.
L'ipnosi si rivela molto utile per combattere l’ansia: essa abbassa in tempi
relativamente brevi la quota ansiosa, permette di rivedere le proprie
convinzioni e modificarle altrettanto velocemente, e di sviluppare nuove
competenze sociali e relazionali, ma non solo... PERMETTE DI VEDERCI E
SENTIRCI DIVERSI, CORAGGIOSI, GRINTOSI, E DETERMINATI!!!