1. Docente: Martina Scissa
Destinatari: studenti stranieri inseriti nella Scuola Secondaria di I grado (classi
prime, seconde e terze) di diverse provenienze
Competenze: livello A1-A2 del QCER
Durata: circa 1 ora
2. LA GATTA (1960)
La Gatta è una canzone del grande cantante italiano
Gino Paoli.
Proviamo ad ascoltarla…
https://www.youtube.com/watch?v=GxIh_oYetrQ -
3. ECCO IL TESTO…
C’era una volta una gatta
Che aveva una macchia nera sul muso
E una vecchia soffitta vicino al mare
Con una finestra a un passo dal cielo…
Se la chitarra suonavo
La gatta faceva le fusa
Ed una stellina scendeva vicina vicina
Poi mi sorrideva e se ne tornava su…
Ora non abito più là
Tutto è cambiato non abito più là
Ho una casa bellissima
Bellissima come vuoi tu…
Ma io ripenso a una gatta
Che aveva una macchia nera sul muso
A una vecchia soffitta vicino al mare
Con una stellina che ora non vedo più.
4. ABBIAMO CAPITO TUTTO?
1. Dove abitavo prima…
Cosa aveva la gatta?
Come era la soffitta?
Come era la finestra?
Cosa succedeva quando suonavo la chitarra?
Cosa faceva la stellina?
2. Dove abito adesso…
Come è la mia casa?
Perché sono qui?
5. DOVE SONO I VERBI? PROVIAMO A
SOTTOLINEARLI…
C’era una volta una gatta
Che aveva una macchia nera sul muso
E una vecchia soffitta vicino al mare
Con una finestra a un passo dal cielo…
Se la chitarra suonavo
La gatta faceva le fusa
Ed una stellina scendeva vicina vicina
Poi mi sorrideva e se ne tornava su…
Ora non abito più là
Tutto è cambiato non abito più là
Ho una casa bellissima
Bellissima come vuoi tu…
Ma io ripenso a una gatta
Che aveva una macchia nera sul muso
A una vecchia soffitta vicino al mare
Con una stellina che ora non vedo più.
6. CI SONO DELLE DIFFERENZE TRA I VERBI?
C’era una volta una gatta
Che aveva una macchia nera sul muso
E una vecchia soffitta vicino al mare
Con una finestra a un passo dal cielo…
Se la chitarra suonavo
La gatta faceva le fusa
Ed una stellina scendeva vicina vicina
Poi mi sorrideva e se ne tornava su…
Ora non abito più là
Tutto è cambiato non abito più là
Ho una casa bellissima
Bellissima come vuoi tu…
Ma io ripenso a una gatta
Che aveva una macchia nera sul muso
A una vecchia soffitta vicino al mare
Con una stellina che ora non vedo più.
7. L’IMPERFETTO… COSA È?
L’imperfetto è un tempo del modo indicativo che indica un’azione
passata che ha avuto una certa durata e continuità.
Ad esempio: Ieri pioveva, ma oggi c’è il sole.
8. L’IMPERFETTO… COME SI FORMA?
Ecco l’imperfetto di alcuni verbi italiani delle tre coniugazioni (-are,
-ere, -ire):
9. ATTENZIONE!
Ci sono alcuni verbi irregolari che formano l’imperfetto in modo un
po’ diverso…
Vediamone qualcuno:
15. ORA TOCCA A TE…
Prova a rispondere alle domande sul tuo quaderno. Confrontati poi
con i tuoi compagni.
a) Ricordi un luogo che ti era particolarmente caro? Quale? Descrivi
come era.
b) Perché lo ricordi con affetto? Che cosa facevi in quel luogo?
c) Dove abiti ora? Che cosa “non vedi più”?
16. PER RICAPITOLARE…
L’imperfetto si usa:
• per fare una descrizione al passato
La mia casa era piccola, ma aveva un bel giardino.
• per esprimere un’azione abituale e ripetitiva nel passato
Da bambino correvo e saltavo tutto il giorno.
• per indicare che un’azione passata è avvenuta nello stesso
momento di un’altra anche passata (e che tutte e due le azioni
hanno avuto la stessa durata)
Mentre mangiavo, guardavo la televisione.
17. …E PER CONSOLIDARE
Ascolta la canzone cliccando sul link
https://www.youtube.com/watch?v=8LJQn1BQC-8
e aiutandoti con il testo che trovi qui:
http://www.rockol.it/testi/7263967/francesco-de-gregori-l-imperfetto
Di cosa parla la canzone?
Perché quel titolo?
Fai le tue considerazioni e la prossima volta
confrontati con i tuoi compagni e l’insegnante