Il Festival della Scienza è un punto di riferimento per la divulgazione della scienza. È un’occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie. È uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale.
Dal 2003, anno della sua fondazione, ha inaugurato un nuovo modo di parlare di scienza, ponendo la ricerca e gli scienziati al centro di un confronto aperto e libero da un approccio accademico e facendo conoscere a milioni di non addetti ai lavori la meraviglia della scienza.
Il Festival della Scienza è un punto di riferimento per la divulgazione della scienza. È un’occasione di incontro per ricercatori, appassionati, scuole e famiglie. È uno dei più grandi eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale.
Dal 2003, anno della sua fondazione, ha inaugurato un nuovo modo di parlare di scienza, ponendo la ricerca e gli scienziati al centro di un confronto aperto e libero da un approccio accademico e facendo conoscere a milioni di non addetti ai lavori la meraviglia della scienza.
Quando il museo dieventa "respiro" della comunitàLandexplorer
Durante la tavola rotonda "Tra piazza e museo. Pensare il futuro delle comunità di eredità e dei musei etnografici attraverso la pandemia” all'interno del Terzo Convegno Internazionale SIAC, Società Italiana Antropologia Culturale, ho presentato il caso studio realizzato in collaborazione con l'associazione archeologica culturale "Felice Pattaroni", che ha saputo fruire del social media per raccontare una comunità in profondo cambiamento e mettendo l'allestimento museale al centro di questa evoluzione della comunità.
Cosa facciamo?
Dal 2003 raccontiamo
la Scienza in modo
interattivo, affidabile e senza confini.
Come lo facciamo?
Con un Festival che
lascia il segno.
Il Festival della Scienza di Genova è uno dei leader internazionali tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica diventato,
negli anni, punto di riferimento per pubblico e partecipanti.
Una festa che celebra la meraviglia della scienza e che, nel frattempo, fa scoprire le bellezze di Genova. Scienziati, ricercatori,
divulgatori, artisti, autori, ma anche enti, associazioni e imprese, incontrano il pubblico per far sì che la scienza si possa
toccare, vedere e capire senza confini, in un confronto aperto e libero da un approccio accademico.
Un evento che lascia il segno in città, nelle persone che lo visitano, nei protagonisti che partecipano agli eventi e
nelle imprese che ogni anno supportano il Festival e la diffusione della cultura scientifica.
Il Festival della Scienza di Genova è uno dei leader internazionali tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica diventato,
negli anni, punto di riferimento per pubblico e partecipanti.
Una festa che celebra la meraviglia della scienza e che, nel frattempo, fa scoprire le bellezze di Genova. Scienziati, ricercatori,
divulgatori, artisti, autori, ma anche enti, associazioni e imprese, incontrano il pubblico per far sì che la scienza si possa
toccare, vedere e capire senza confini, in un confronto aperto e libero da un approccio accademico.
Un evento che lascia il segno in città, nelle persone che lo visitano, nei protagonisti che partecipano agli eventi e
nelle imprese che ogni anno supportano il Festival e la diffusione della cultura scientifica.
Vent'anni di Festival della Scienza
Il 2022 è un anno speciale: quello dell’edizione numero venti. Un giro di boa e una grande responsabilità, per uno dei leader internazionali tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica diventato, negli anni, punto di riferimento per pubblico e partecipanti.
Una festa che celebra la meraviglia della scienza e che, nel frattempo, fa scoprire le bellezze di Genova. Scienziati, ricercatori, divulgatori, artisti, autori, ma anche enti, associazioni e imprese, incontrano il pubblico per far sì che la scienza si possa toccare, vedere e capire senza confini, in un confronto aperto e libero da un approccio accademico.
Da vent'anni, ogni edizione del Festival è caratterizzata da una parola chiave: un fil rouge che permette di orientarsi, osservare e interpretare da una prospettiva chiara e intrigante i più di 300 eventi del palinsesto.
Futuro Remoto è nato e cresciuto grazie al sostegno della città, delle istituzioni, dell’Università, della scuola, dei partner, degli sponsor e delle associazioni che lo hanno reso in assoluto il primo Festival della Scienza in Europa.
Tenutosi negli ultimi anni in piazza del Plebiscito, al centro di Napoli, il Festival della scienza e della tecnologia si conferma la più longeva manifestazione di diffusione scientifica d’Italia, con un numero di visitatori che ha raggiunto nel 2017 le 250.000 persone, tra scuole, università, famiglie,
turisti.
Il nuovo format di Futuro Remoto, operazione di social innovation europea, dimostra che è possibile avvicinare i cittadini alla scienza, alla cultura e all’innovazione.
La manifestazione ha nel 2019 tre poli principali: 2 poli cittadini, aree suggestive e centrali nella città che diventano la sede ideale per seminari ed incontri e il polo di Città della Scienza, coinvolta nel suo complesso con le aree espositive, lo spazio congressuale e gli spazi all’aperto.
Un grande villaggio dove accogliere tutti i cittadini con un programma di grandi eventi, laboratori, dimostrazioni interattive, animazioni e spettacoli. Previsto anche un ciclo di Grandi Conferenze con personalità nazionali e internazionali della scienza e con protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo.
Perché sostenere il Festival?
Il Festival della Scienza è nato e cresciuto grazie al sostegno della Città, delle istituzioni e degli sponsor che da sempre ne condividono il progetto con entusiasmo.
Fondamentale è la collaborazione con le imprese che non solo sostengono economicamente il Festival, ma lo arricchiscono di iniziative volte a presentare al pubblico le proprie eccellenze tecnologiche.
Sostenere il Festival per un’azienda significa comunicare la propria immagine in un evento di riconosciuta qualità e successo internazionale stabilendo un contatto più profondo tra impresa e pubblico.
Nuovi modi di narrare il patrimonio culturale e le bellezze storiche durante ...Landexplorer
Attraverso il caso studio sviluppato, durante il lockdown causa covid-19, dall'Associazione Archeologica Culturale Felice Pattaroni di Gravellona Toce, si analizza il ruolo di un piccolo museo come "ambasciatore del territorio" con il ruolo di animare la comunità di fronte a profondi cambiamenti che iniziano dall'urbanistica e finisco per coinvolgere i residenti ed il rapporto con i potenziali turisti.
Quando il museo dieventa "respiro" della comunitàLandexplorer
Durante la tavola rotonda "Tra piazza e museo. Pensare il futuro delle comunità di eredità e dei musei etnografici attraverso la pandemia” all'interno del Terzo Convegno Internazionale SIAC, Società Italiana Antropologia Culturale, ho presentato il caso studio realizzato in collaborazione con l'associazione archeologica culturale "Felice Pattaroni", che ha saputo fruire del social media per raccontare una comunità in profondo cambiamento e mettendo l'allestimento museale al centro di questa evoluzione della comunità.
Cosa facciamo?
Dal 2003 raccontiamo
la Scienza in modo
interattivo, affidabile e senza confini.
Come lo facciamo?
Con un Festival che
lascia il segno.
Il Festival della Scienza di Genova è uno dei leader internazionali tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica diventato,
negli anni, punto di riferimento per pubblico e partecipanti.
Una festa che celebra la meraviglia della scienza e che, nel frattempo, fa scoprire le bellezze di Genova. Scienziati, ricercatori,
divulgatori, artisti, autori, ma anche enti, associazioni e imprese, incontrano il pubblico per far sì che la scienza si possa
toccare, vedere e capire senza confini, in un confronto aperto e libero da un approccio accademico.
Un evento che lascia il segno in città, nelle persone che lo visitano, nei protagonisti che partecipano agli eventi e
nelle imprese che ogni anno supportano il Festival e la diffusione della cultura scientifica.
Il Festival della Scienza di Genova è uno dei leader internazionali tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica diventato,
negli anni, punto di riferimento per pubblico e partecipanti.
Una festa che celebra la meraviglia della scienza e che, nel frattempo, fa scoprire le bellezze di Genova. Scienziati, ricercatori,
divulgatori, artisti, autori, ma anche enti, associazioni e imprese, incontrano il pubblico per far sì che la scienza si possa
toccare, vedere e capire senza confini, in un confronto aperto e libero da un approccio accademico.
Un evento che lascia il segno in città, nelle persone che lo visitano, nei protagonisti che partecipano agli eventi e
nelle imprese che ogni anno supportano il Festival e la diffusione della cultura scientifica.
Vent'anni di Festival della Scienza
Il 2022 è un anno speciale: quello dell’edizione numero venti. Un giro di boa e una grande responsabilità, per uno dei leader internazionali tra gli eventi di diffusione della cultura scientifica diventato, negli anni, punto di riferimento per pubblico e partecipanti.
Una festa che celebra la meraviglia della scienza e che, nel frattempo, fa scoprire le bellezze di Genova. Scienziati, ricercatori, divulgatori, artisti, autori, ma anche enti, associazioni e imprese, incontrano il pubblico per far sì che la scienza si possa toccare, vedere e capire senza confini, in un confronto aperto e libero da un approccio accademico.
Da vent'anni, ogni edizione del Festival è caratterizzata da una parola chiave: un fil rouge che permette di orientarsi, osservare e interpretare da una prospettiva chiara e intrigante i più di 300 eventi del palinsesto.
Futuro Remoto è nato e cresciuto grazie al sostegno della città, delle istituzioni, dell’Università, della scuola, dei partner, degli sponsor e delle associazioni che lo hanno reso in assoluto il primo Festival della Scienza in Europa.
Tenutosi negli ultimi anni in piazza del Plebiscito, al centro di Napoli, il Festival della scienza e della tecnologia si conferma la più longeva manifestazione di diffusione scientifica d’Italia, con un numero di visitatori che ha raggiunto nel 2017 le 250.000 persone, tra scuole, università, famiglie,
turisti.
Il nuovo format di Futuro Remoto, operazione di social innovation europea, dimostra che è possibile avvicinare i cittadini alla scienza, alla cultura e all’innovazione.
La manifestazione ha nel 2019 tre poli principali: 2 poli cittadini, aree suggestive e centrali nella città che diventano la sede ideale per seminari ed incontri e il polo di Città della Scienza, coinvolta nel suo complesso con le aree espositive, lo spazio congressuale e gli spazi all’aperto.
Un grande villaggio dove accogliere tutti i cittadini con un programma di grandi eventi, laboratori, dimostrazioni interattive, animazioni e spettacoli. Previsto anche un ciclo di Grandi Conferenze con personalità nazionali e internazionali della scienza e con protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo.
Perché sostenere il Festival?
Il Festival della Scienza è nato e cresciuto grazie al sostegno della Città, delle istituzioni e degli sponsor che da sempre ne condividono il progetto con entusiasmo.
Fondamentale è la collaborazione con le imprese che non solo sostengono economicamente il Festival, ma lo arricchiscono di iniziative volte a presentare al pubblico le proprie eccellenze tecnologiche.
Sostenere il Festival per un’azienda significa comunicare la propria immagine in un evento di riconosciuta qualità e successo internazionale stabilendo un contatto più profondo tra impresa e pubblico.
Nuovi modi di narrare il patrimonio culturale e le bellezze storiche durante ...Landexplorer
Attraverso il caso studio sviluppato, durante il lockdown causa covid-19, dall'Associazione Archeologica Culturale Felice Pattaroni di Gravellona Toce, si analizza il ruolo di un piccolo museo come "ambasciatore del territorio" con il ruolo di animare la comunità di fronte a profondi cambiamenti che iniziano dall'urbanistica e finisco per coinvolgere i residenti ed il rapporto con i potenziali turisti.
1. VENERDì 9 FEBBRAIO
MARIO TOZZI
il geologo e conduttore tv svela tutti i segreti sulle catastrofi
Si apre con un’anteprima d’eccezione l’edizione 2018 di Cassanoscienza che quest’anno, dal
16 al 22 aprile, punterà i riflettori sul tema “Forme di Vita”.
A partire dalle ore 11, Venerdì 9 febbraio, l’auditorium "Maria Lassandro" dell'IISS
Leonardo Da Vinci di Cassano delle Murge, ospiterà Mario Tozzi, geologo e divulgatore
scientifico tra i più noti del piccolo schermo (Gaia, il pianeta che vive - Rai3, Atlantide -
La7, Fuori Luogo - Rai1).
Di che cosa abbiamo paura, quando parliamo di catastrofi? Quali sono le nostre paure
ataviche rispetto alla Terra? E perché abbiamo paura quando non dovremmo e non ne
abbiamo quando dovremmo? Presentando il suo ultimo lavoro "Paure fuori luogo. Perchè
temiamo le catastrofi sbagliate", lo studioso darà risposta a tutto questo e a molto di più,
orientando l’attenzione sull’importanza di informarsi meglio e bene per prestare attenzione ai
veri problemi di oggi: il cambiamento climatico, la fine delle risorse, il consumo del suolo, ...
L'iniziativa è promossa dalla Regione Puglia, assessorato all'industria turistica e
culturale, in collaborazione con l'associazione Presìdi del Libro di Cassano delle
Murge, e resa possibile anche grazie alla libreria Libriamoci di Bitritto.
Durante la mattinata sarà presentato in anteprima assoluta anche il programma di
Cassanoscienza 2018 che, come ogni anno, sarà ricco di laboratori interattivi, spettacoli e
conferenze con ospiti di assoluto rilievo nel panorama scientifico nazionale ed
internazionale.
A rendere possibile tutto questo, per la quinta edizione, la sinergia tra l'IISS Leonardo Da
Vinci e l'associazione Multiversi - divulgazione scientifica, oltre che il sostegno di
numerose realtà locali e nazionali che hanno scelto di sostenere il festival. Ancor più, però,
come ogni anno, saranno gli studenti e il corpo docenti a fare la differenza in quello che è
conosciuto in tutta Italia come il primo festival scientifico fatto da studenti e professionisti
capace di dar vita ad una avanguardia didattica.
In allegato la locandina dell'evento.
Ufficio Stampa
Rosa Angela Silletti
392/1753936