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Carmen Hernandez
Iniziatrice del Cammino Neocatecumenale
Rassegna Stampa
Luglio 2016

CARMEN HERNANDEZ
Madrid, 19 Luglio 2016
Carissimi fratelli,
Vi do una grande notizia: oggi, alle 16,45, la nostra sorella Carmen è partita per
il Cielo. È certo che Nostro Signore Gesù è venuto a prendere la sua anima per
portarla con sé.
Mentre soffriamo per la sua mancanza, soprattutto io, siamo contenti di saper
che Nostro Signore Gesù se l’abbia portata con sé.
Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha adulato, sempre
pensando al bene della Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto
nessuno come lei. Negli annunci ai giovani, con il Papa, come ora in Cracovia,
sempre diceva loro: “La donna è la cosa più importante nella Chiesa, perché
porta nel suo seno la fabbrica della vita. Per questo, dalla prima pagina del
Genesi sino alla fine dell’Apocalisse sempre il demonio persegue la donna”. E
concludeva dicendo: “Il Kiko ve lo regalo”!
Spero morire presto e riunirmi con lei. Carmen è stata per me un avvenimento
meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il
Papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa.
Bene fratelli, ho l’anima addolorata, perché non è con noi. Ma la fede mi aiuta e
conferma che sta con Cristo. Pregate per lei. Potete celebrare una messa tutti
insieme in commemorazione di Carmen.
L’Arcivescovo di Madrid ha accettato che si faccia il funerale di Carmen, con il
corpo presente, nella Cattedrale, e forse lo presiederà il Card. Rouco. Al
CARMEN HERNANDEZ
funerale sono invitati gli itineranti d’Europa, se potete venire. Vi
comunicheremo il giorno esatto.
Animo, che Cristo è risuscitato ed ha vinto la morte per noi!
Per me è stato commovente che abbia atteso che io giungessi, la baciassi e le
dicessi: “Animo”. E dopo averle dato un bacio è spirata.
Kiko Arguello

CARMEN HERNANDEZ
22/7/2016 Il Papa ricorda Carmen Hernández: “Donna che ha speso la vita nell’annuncio della Buona Novella” – ZENIT – Italiano
https://it.zenit.org/articles/il-papa-ricorda-carmen-hernandez-donna-che-ha-speso-la-vita-nellannuncio-della-buona-novella/ 1/2
“Ringrazio il signore per la testimonianza di questa donna, animata da sincero amore alla
Chiesa, che ha speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente,
anche, quelli più renitenti, non dimenticando le persone più emarginate”. Con queste
sentite parole Papa Francesco ha ricordato Carmen Hernández, co­iniziatrice del
Cammino Neocatecumenale, scomparsa lo scorso 19 luglio ad 85 anni, in un messaggio
di cordoglio inviato a Kiko Argüello.
Il telegramma del Pontefice è giunto nel giorno in cui a Madrid, nella Cattedrale della
Almudean, mons. Carlos Osoro Sierra ha celebrato i funerali della donna, insieme a
numerosi altri vescovi e cardinali. “Ho appreso con emozione la notizia della morte della
signorina Carmen Hernández, sopraggiunta al termine di una lunga esistenza segnata dal
suo amore per Gesù e da un grande slancio missionario”, scrive il Pontefice.
“In quest’ora di doloroso distacco”, il Papa si dice quindi “spiritualmente vicino con affetto
ai familiari e all’intero Cammino Neocatecumenale, di cui lei è stata co­iniziatrice, come
pure a quanti hanno apprezzato il suo ardore apostolico concretizzato soprattutto
(https://it.zenit.org/articles/il­papa­ricorda­carmen­hernandez­donna­che­ha­speso­la­vita­
nellannuncio­della­buona­novella/)
CTV
22/7/2016 Il Papa ricorda Carmen Hernández: “Donna che ha speso la vita nell’annuncio della Buona Novella” – ZENIT – Italiano
https://it.zenit.org/articles/il-papa-ricorda-carmen-hernandez-donna-che-ha-speso-la-vita-nellannuncio-della-buona-novella/ 2/2
nell’indicare un itinerario di riscoperta del battesimo e di educazione permanente alla
fede”.
Francesco affida quindi l’anima di Carmen Hernández “alla divina bontà, affinché la
accolga nel gaudio della Pasqua Eterna” ed incoraggia “coloro che l’hanno conosciuta e
quanti aderiscono al Cammino Neocatecumenale a mantenere viva la sua ansia
evangelizzatrice, operando in fattiva comunione con i vescovi e i sacerdoti ed esercitando
la pazienza e la misericordia con tutti”.
[S.C.]
22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen
http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 1/4
Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di
Carmen
Carmen Hernandez in udienza dal Papa. Insieme a lei Kiko Arguello e Padre Mario Pezzi - L'Osservatore
Romano
21/07/2016 20:32
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Nella cattedrale dell’Almudena, a Madrid, l’ultimo saluto a Carmen Hernandez, 85 anni, iniziatrice, insieme a
Kiko Argüello, del Cammino Neocatecumenale. Anima limpida, teologa attenta, dopo una laurea in chimica, la
Hernandez, negli anni ’60, ha iniziato la sua opera di evangelizzazione nella periferia di Madrid. Il Papa in un
messaggio la ricorda per la sua ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico. Il servizio di Eugenio Murrali:
“Ho appreso con emozione la notizia della morte di Carmen Hernandez, sopraggiunta al termine di una lunga
esistenza, segnata dal suo amore per Gesù e da un grande slancio missionario. In quest’ora di doloroso
distacco, sono spiritualmente vicino, con affetto, ai familiari e all’intero Cammino Neocatecumenale, di cui lei è
22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen
http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 2/4
stata co-iniziatrice, come pure a quanti hanno apprezzato il suo ardore apostolico, concretizzato soprattutto
nell’indicare un itinerario di riscoperta del Battesimo e di educazione permanente alla fede. Ringrazio il
Signore per la testimonianza di questa donna, animata da sincero amore per la Chiesa che ha speso la sua
vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche quelli più lontani, non dimenticando le persone
più emarginate. Affido la sua anima alla Divina Bontà affinché la accolga nel gaudio della Pasqua eterna e
incoraggio coloro che la hanno conosciuta, e quanti aderiscono al Cammino Neocatecumenale, a mantenere
viva la sua ansia evangelizzatrice, operando in fattiva comunione con i vescovi e i sacerdoti ed esercitando la
pazienza e la misericordia con tutti” .
Così, Papa Francesco, si è rivolto, in un messaggio, ai fedeli riuniti a Madrid per le esequie di Carmen
Hernandez.  
A presiedere la Messa funebre, l’arcivescovo della capitale spagnola, mons. Carlos Osoro Sierra. Insieme con
lui il cardinale Antonio María Rouco Varela, arcivescovo emerito di Madrid, il cardinale Stanisław Ryłko,
presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il cardinal Ricardo Blázquez Pérez, presidente della Conferenza
episcopale spagnola, il cardinal Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia, e molti altri vescovi e
prelati. Mons. Osoro Sierra ha ricordato in questo modo la figura della Hernandez:
“Credere nella resurrezione ha provocato in Carmen una spinta missionaria irresistibile. Lei ha sentito il
desiderio di dare una testimonianza valorosa, con un carattere franco e un linguaggio diretto. Ha vissuto tutto
questo con un  grande amore per la chiesa, soprattutto nella redazione dello Statuto del Cammino, approvato
dalla sede apostolica”
Kiko Argüello ha espresso, con commozione, il suo sentito pensiero per questa sua compagna di viaggio:
“Dice San Paolo: 'Non so che desidero di più, se vivere per aiutarvi o morire, che è meglio: perché morire è
stare con Cristo. Ora Carmen è felice, mentre noi qui stiamo soffrendo. Cosa posso dire di Carmen, potete
immaginarlo: senza di lei il cammino non esisterebbe, lei ha portato la ricchezza del Concilio”.
E Kiko ha poi affidato al canto i sentimenti di questo momento di sofferenza, invitando anche gli itineranti e gli
altri fedeli presenti ad accompagnare la sua voce, rotta dall’emozione:
(Kiko canta)
Padre Mario Pezzi, dal 1970 al fianco di Carmen e Kiko, ha tracciato un ricco resoconto del percorso della co-
iniziatrice del Cammino e ha concluso menzionando i messaggi di vicinanza inviati dalle comunità ebraiche:
“Prima di tutto, penso che gli storici approfondiranno questo fatto: la fondazione di una realtà ecclesiale
compiuta da un uomo e una donna che hanno collaborato costantemente insieme. Voglio dire poi che Carmen
è stata innamorata di Dio, e Dio innamorato di lei, perché già da piccola le ha conquistato il cuore, quando
voleva partire missionaria in India, e per questo una volta è scappata da casa. Lei ha collaborato con Kiko,
portando su un vassoio, come diceva lei, il rinnovamento del Concilio Vaticano II, che si fonda soprattutto sulle
tre costituzioni: Liturgia, Parola di Dio e Chiesa. Carmen ha combattuto molto per ciò che riteneva
fondamentale per l’attuazione del Concilio: la Veglia pasquale, con tutto il suo splendore. In questo mons.
Casimiro Morcillo l’ha aiutata. Inoltre, ha voluto recuperare la ricchezza del Battesimo, come dice molte volte
Papa Francesco, attraverso un percorso graduale, progressivo, di conversione, durante il quale le persone,
colpite dall’annuncio del Kèrigma, dall’amore di Dio, lasciano che esso generi un cammino sotto la Parola. E
infine qui ci sono molte sorelle, molte donne. Una cosa che ha permesso a Carmen e Kiko di collaborare in
questi anni, da quello che posso vedere io, è il fatto che fossero radicati in Dio, nell’amore di Dio. E quella
22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen
http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 3/4
realtà di carattere di entrambi ha aiutato molte donne a essere libere, a dire la verità di fronte ai loro mariti.
Perché, come ha detto Benedetto XVI e ora ha ripetuto Francesco in “Amoris laetitia”: l’amore è rispetto
dell’alterità, l’altro è una persona, non c’è amore senza libertà, senza verità”.
Un amore che ha dato i suoi frutti. Oggi, come ha ricordato Kiko, il Cammino Neocatecumenale conta 30 mila
comunità in tutto il mondo, un milione e mezzo di fratelli, in 128 nazioni, 107 seminari "Redentoris Mater",
6.800 parrocchie. 
Roberto Piermarini ha chiesto al cardinale Paul Joseph Cordes, che è stato Incaricato di San Giovanni
Paolo II per l’Apostolato del Cammino, cosa ha rappresentato Carmen per il Cammino neocatecumenale:
R. - Carmen è stata una donna molta importante per l’iniziativa della nuova evangelizzazione. Kiko è il
catechista, ma Carmen, con tante ispirazioni teologiche ed ecclesiali, lo ha molto aiutato; conosceva come
pochi i documenti del Concilio Vaticano II; conosceva tutti i discorsi di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI, di
Francesco. Per me era un po’ come la mente teologica del Cammino: posso affermare che è per merito suo
che ho potuto studiare molto bene la teologia. Ho sempre ammirato la conoscenza e l’insistenza di Carmen
sulla verità della fede.
D. - Che eredità lascia al Cammino Carmen Hernandez?
R. - Come donna ha avuto un ruolo molto importante nella Chiesa e ha dato un modello a tutte le donne del
Cammino neocatecumenale: essere ispiratrici della fede e della pietà per il Cammino e per la Chiesa. Questo
a livello pedagogico. A parte questo, la sua ispirazione, dei tanti discorsi che ha fatto – ho accompagnato per
tanti anni il Cammino – ne ho sempre notato la profondità. A parte questo modello antropologico è anche una
spinta, perché la Chiesa ha bisogno della verità della fede. La fede non nasce nel cuore dell’uomo: nasce dalla
Parola di Dio e il Cammino, e in particolar modo Carmen, ha conosciuto la Scrittura. Questo è molto
importante, perché mostra la grande forza di Carmen nel non nascondere la verità della fede. Quando ho
conosciuto il Cammino, ho ammirato molto anche la conoscenza del Vecchio Testamento che anche noi della
Chiesa, i pastori, abbiamo un po’ dimenticato. E così verso tutta la rivelazione, Carmen l'ha articolata contro
una sensibilità che oggi abbiamo diffuso ai fedeli: nel mio cuore so ciò che Dio vuole. Questo non è vero! Dio
ha parlato! Dio ha insistito che si diventa santi tramite la volontà di Dio. Questo è importantissimo! Così per me
Carmen è una figura che ha sottolineato e che sottolinea anche nel futuro la dipendenza dell’uomo dalla
rivelazione, dalla volontà di Dio se questo uomo, questa donna vogliono essere missionari e diffondere la
verità della fede nella società di oggi.
D. - Il modo di relazionarsi di Carmen era spesso molto schietto e diretto. Che cosa nascondeva?
R. - Sono stati i tratti principali che l’hanno accompagnata per tutta la vita. Carmen ha cercato la sua strada
partendo dalla base della rivelazione e ha dovuto lottare molto. È stata membro di una congregazione e poi in
una baraccopoli  di Madrid. Veniva da una famiglia molto ricca, molto stimata in Spagna. Così ha praticato
sempre una verità della chiarezza, della sincerità che ha applicato davanti a tutti le persone con le quali si
rapportava. Qualche volta sembrava che questo offendesse le persone, ma io ho visto sempre un grande
amore da parte di Carmen. Non ha utilizzato la diplomazia per nascondere qualcosa come si fa spesso: non
diciamo più la verità perché non vogliamo offendere nessuno, ma così la verità si nasconde. Invece Carmen
era sincera per il bene dell’altro. Qualche volta la verità ci scomoda: Carmen ha voluto il bene dell’altro
utilizzando questa “verità che scomoda” e non nascondendo la verità coprendo tutto con una 'salsa dolce'. Lei
22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen
http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 4/4
non faceva questo. Era un grande bene, per la sincerità del contatto di un uomo con l’altro anche nella nostra
chiesa. Quando vedo i nostri ambienti ecclesiali: quanto si nasconde! Quanto si parla in modo discreto, di
nascosto, magari si parla male dell’altro, … Anche Papa Francesco lo ha detto. Carmen non aveva questa
'malattia'. Così ammiravo il suo coraggio e la sua sincerità.
D. - Che cosa perde la Chiesa con la sua morte?
R. - La morte di una grande donna è sempre una grande perdita per la Chiesa. Ho sempre detto: “Carmen
adesso continua ad ispirare il Cammino”. Io non ho tanta paura della perdita di Carmen perché credo
fortemente che anche dal cielo ci ispirerà con le sue tracce. Se posso fare un paragone un po’ rischioso:
Giovanni Paolo II è morto, ma continua ad ispirare la Chiesa; così le grandi figure della Chiesa, che hanno
fatto la loro opera nel senso di Dio, continuano anche ad ispirare da morti, perché dal cielo hanno un grande
potere. Noi, non a caso, chiediamo alle persone grandi che sono morte, di continuare ad aiutarci. Così penso
anche che la perdita di Carmen umanamene è una sofferenza ma non vuol dire che smetterà di ispirare il
Cammino Neocatecumenale.
21/7/2016 Addio a Carmen Hernández, instancabile evangelizzatrice innamorata di Cristo – ZENIT – Italiano
https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile-evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/ 1/3
Era uno spirito libero Carmen Hernández, co­iniziatrice insieme a Kiko Argüello del
Cammino Neocatecumenale. Di quella libertà che vivono solo le persone che hanno
incontrato Gesù Cristo nella loro vita e hanno capito che tutto il resto passa in secondo
piano.
Alle 16.45 di oggi è morta a 85 anni, nella sua casa paterna di Madrid, dopo una lunga
malattia che l’aveva costretta a stare a riposo per un anno e mezzo. Lei che nella sua vita
non si era mai fermata, che insieme a Kiko aveva girato il mondo per annunciare il
kerygma, la Buona notizia, a cominciare da quelle baracche alla periferia di Madrid dove
vi si era trasferita sul finire degli anni ‘60 per portare la Parola in mezzo agli zingari, ai
reietti, ai criminali.
Una strada che aveva scelto Dio per lei, come amava ripetere, visto che i suoi progetti e
quelli della sua facoltosa famiglia erano ben altri. Avviata agli studi scientifici con il padre
alle spalle che la spingeva ad un futuro imprenditoriale, Carmen nel suo percorso di studi
volle raggiungere solo un traguardo: la licenciatura in chimica (una sorta di laurea di primo
livello).
(https://it.zenit.org/articles/addio­a­carmen­hernandez­instancabile­evangelizzatrice­
instancabile­innamorata­di­cristo/)
© Camino Neocatecumenal
21/7/2016 Addio a Carmen Hernández, instancabile evangelizzatrice innamorata di Cristo – ZENIT – Italiano
https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile-evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/ 2/3
Poi decise di assecondare quel sacro fuoco missionario che bruciava nel suo cuore da
quando era bambina e a Tudela, sulla riva 
dell’Ebro, vedeva passare missionari gesuiti, domenicani e salesiani provenienti da ogni
angolo del globo. A 15 anni espresse il desiderio di recarsi in India, creando non pochi
scombussolamenti nella sua famiglia; il proposito si concretizzò qualche anno più tardi
con la maggiore età quando decise di diventare missionaria cattolica e si ritirò per otto
anni nell’Istituto Misioneras de Cristo Jesús, a Barcellona. 
Erano gli anni ’60 e mentre i giovani della sua età sognavano la rivoluzione, lei ambiva a
formare èquipe missionarie in Bolivia. Una di queste riuscì a partire e a lavorare tra gli
Indios. Lei, intanto, continuava a stare in Spagna a cercare giovani che sposassero il
progetto. All’epoca studiava teologia e intensificava il suo impegno religioso, ma decise di
rimanere allo stato laicale. Per sostenersi lavorava in fabbrica o come donna delle pulizie. 
È in quegli stessi anni, durante i quali sulla Chiesa soffiava lo Spirito del Concilio Vaticano
II, che tramite sua sorella Pilàr, all’epoca volontaria in un’associazione di riabilitazione
delle prostitute, viene a conoscenza di un tale Kiko Argüello, giovane pittore anch’egli di
buona famiglia che aveva rinunciato ad una promettente carriera per andare con una
Bibbia, una chitarra e i fioretti di San Francesco tra i poveri di Palomeras Altas.
Una follia, che tuttavia a Carmen sembrò molto più concreta come servizio alla Chiesa di
tanti suoi progetti. Decise allora di seguire questo strano uomo con la barba e andò ad
abitare in una baracca a mezzo chilometro da lui pensando, in fondo in fondo, di aver
trovato un elemento valido per la sua missione in Bolivia. Ma quando Carmen conobbe la
comunità di Palomeras – raccontava lei stessa – ebbe una grande sorpresa: scoprì, cioè,
che la Chiesa non era composta da gente scelta ma da poveri e peccatori, perché era lì
che Gesù Cristo si rendeva presente.
Il resto è storia conosciuta da tutti: le prime comunità formate dagli zingari, il trasferimento
a Roma nel Borghetto latino, l’evangelizzazione nelle parrocchie di tutto il mondo,
l’elaborazione di quelle catechesi iniziali a cui lei diede il contributo maggiore grazie ai
suoi studi teologici e che, anche per la sua tenacia, furono approvate dopo tanto tempo
dalla Santa Sede con il nome di “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”.
Catechesi che negli anni hanno avvicinato milioni di persone alla Chiesa attraverso quello
che lei non voleva che venisse definito “movimento”, tantomeno associazione o
congregazione, ma una realtà ecclesiale frutto del rinnovamento del Concilio.
Il Cammino, si sa, conta oggi grandi numeri tra circa 30mila comunità in 125 paesi,
migliaia di vocazioni e un centinaio di seminari, ma Carmen non amava sentirlo dire. Si è
sempre distaccata da trionfalismi e vanaglorie o da riconoscimenti pubblici come il
21/7/2016 Addio a Carmen Hernández, instancabile evangelizzatrice innamorata di Cristo – ZENIT – Italiano
https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile-evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/ 3/3
dottorato in teologia honoris causa che la Catholic University of America di Washington
aveva concesso a lei e Kiko il 16 maggio del 2015.
Ciò che cercava Carmen era il bene delle persone, e questo implicava anche un modo
schietto di dire la verità così com’era, nuda e cruda. A cominciare da Kiko. Non si
dimenticano infatti i suoi rimbrotti divenuti una scena imperdibile degli incontri vocazionali,
quando dopo catechesi appassionate di Argüello, di fronte a folle oceaniche, si alzava in
piedi e con l’inconfondibile accento madrileño diceva: “Io dico sempre a Kiko che l’inferno
è pieno di predicatori come lui!”. O quando, durante le celebrazioni nel 2009 per i 40 anni
del Cammino Neocatecumenale nella Basilica di San Pietro, durante un discorso
interminabile, a Kiko che cercava di farla abbreviare urlò in spagnolo: “Fai silenzio, parlo
al Papa!”, strappando un sorriso anche a Benedetto XVI.
Come dimenticare, poi, i suoi incoraggiamenti alle vocazioni femminili o le parole
sull’importanza del ruolo della donna “fabbrica della vita” per la Chiesa, per la famiglia e
per la società. “Per questo – ripeteva continuamente – dalla prima pagina della Genesi
fino al finale dell’Apocalisse il demonio perseguita sempre una donna”. 
Di lei Kiko fa un ricordo commosso: “Carmen, che enorme aiuto al Cammino! Non mi ha
mai adulato, ha pensato sempre al bene della Chiesa. Che donna forte!”, scrive in una
lettera. “Spero di morire presto e di ricongiungermi a lei. Carmen è stata per me un evento
meraviglioso” con “il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore al Papa e soprattutto il
suo amore alla Chiesa”. “È stato commovente – prosegue Kiko – che ha aspettato che io
arrivassi, l’ho baciata e le ho detto: Animo! Coraggio! E dopo averle dato un besito è
morta”. 
I funerali si terranno giovedì 21 luglio, alle 18, nella Cattedrale dell’Almudena di Madrid,
presieduti dall’arcivescovo Carlos Osoro Sierra, alla presenza di numerosi vescovi e
cardinali vicini alla realtà neocatecumenale e agli itineranti di tutta Europa. Intanto le
comunità di tutto il mondo si sono riunite in preghiera in segno di riconoscimento per
questa donna che, con la sua passione e il suo dare la vita, ha trasmesso loro l’amore per
Cristo e per la Chiesa.
21/7/2016 Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez
http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/20/cammino_neocatecumenale_si_%C3%A8_spenta_carmen_hernandez/1245397 1/3
Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez
Carmen Hernandez in udienza dal Papa insieme a Kiko Argüello e P. Mario Pezzi - L'Osservatore Romano
20/07/2016 08:00
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Si è spenta ieri pomeriggio, all’età di 85 anni, a Madrid, Carmen Hernandez che insieme con Kiko Argüello ha
iniziato il Cammino neocatecumenale in Spagna negli anni ’60. Era responsabile dello stesso Cammino a
livello internazionale insieme a Kiko e Padre Mario Pezzi. La ricordano le oltre 22mila comunità
neocatecumenali, presenti in 110 Paesi del mondo. Le esequie si terranno giovedì 21 luglio alle ore 18.00
nella cattedrale dell'Almudena a Madrid e saranno presiedute dall'arcivescovo della capitale spagnola mons.
Carlos Osoro Sierra. Saranno presenti numerosi vescovi e cardinali vicini alla realtà neocatecumenale e agli
itineranti di tutto il mondo.
La vita, la testimonianza, il suo amore per la Chiesa
Maria del Carmen Hernández Barrera nasce a Olvega, Navarra, in Spagna, il 24 novembre 1930. Ha passato
l’infanzia con la famiglia a Tudela: il padre, Antonio Hernández, è stato il fondatore della società Herba, una
delle industrie del riso più importanti della Spagna.
21/7/2016 Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez
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L'impronta missionaria ricevuta dai Gesuiti
Carmen frequentò la scuola dei Gesuiti a Xavier, ricevendo un’impronta missionaria che caratterizzerà tutta la
sua vita. Per desiderio del padre, iniziò gli studi di chimica all’Università di Madrid e, dopo la laurea, lavorò per
un periodo nell’industria di famiglia. Ma presto, lasciò questo per ritrovare la sua vocazione missionaria
giovanile.
L'esperienza in un Istituto femminile
Entrò in un istituto femminile, sorto da poco: “Le Missionarie di Cristo Gesù”, per coronare il suo sogno. Per
prepararsi alla missione in India, si recò in Inghilterra per apprendere l’inglese. Erano gli anni ’60 e, con l’inizio
del Concilio, anche il suo Istituto entrò in crisi, ponendosi su due binari diversi: da una parte chi voleva restare
fedele all’idea originaria della missione e dall’altra chi voleva orientarsi verso una vita religiosa più “normale”. 
Gli studi di liturgia e l'incontro con la Terra Santa
L’incontro con alcuni studiosi di liturgia (mons. Pedro Farnes Sherer, professore all’Istituto Liturgico di Parigi,
Dom Botte, L. Bouyer, ecc.), che stavano mettendo in atto un profondo rinnovamento conciliare, riscoprendo
l’Eucaristia, la centralità della Pasqua, l’importanza della catechesi, la necessità di una iniziazione cristiana
nelle parrocchie, orientarono Carmen verso il mondo ebraico e verso la Parola di Dio. Passò due anni in
Israele, visitando tutti i luoghi sacri, con la Scrittura in mano, meditando e pregando.
L'incontro con Kiko 
Con questo profondo e ricco bagaglio, tornò a Madrid alla ricerca di alcuni giovani che potessero unirsi a lei in
un progetto di evangelizzazione che voleva avviare concretamente in Bolivia, per aver conosciuto un vescovo
disposto ad accogliere questa esperienza. Non vuole rientrare nell’ambiente familiare e va a vivere tra i
baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Qui si incontra con Kiko Argüello, un giovane di buona
famiglia, anch’egli alla ricerca di un’esperienza di vita cristiana più autentica. Non pensa ad un lavoro sociale,
ma piuttosto – ispirandosi a Charles de Foucauld – ad una presenza di povero tra i poveri, certo della parola di
San Giovanni XXIII che la salvezza della Chiesa sarebbe venuta attraverso i poveri. 
Il fascino della comunità cristiana tra i poveri di Palomeras
E qui, tra questi poveri, zingari, quiquies, ex prostitute, handicappati, si venne formando una comunità
cristiana, così radicale, così semplice e sincera, così povera ed evangelica che quando Carmen la incontrò ne
rimase affascinata. L’evangelizzazione lasciava di essere una teoria teologica o un progetto pastorale da
mettere in atto: era una comunità cristiana. Nel dialogo con quella povera gente nasce a poco a poco una
nuova sintesi teologico-catechetica che non solo tocca la vita delle persone, ma la va cambiando,
trasformando poco a poco in una novità: nasce una preghiera sincera, la comunione tra persone socialmente
e intellettualmente “incapaci” di questo, si aprono con entusiasmo all’evangelizzazione.
La nascita di un catecumenato post-battesimale
Carmen ne è affascinata. Dalla periferia di Madrid, inizia l’annuncio nelle parrocchie, dalla Spagna si passa in
Italia: l’azione si va organizzando come un vero e proprio catecumenato post-battesimale. Al fascino
catechetico di Kiko (che parla con forza e canta e scruta la scrittura e forma comunità…), Carmen offre una
solida base teologica e liturgica, un amore alla Chiesa ed al Papa in particolare, davvero ammirevoli, specie in
un tempo tanto critico contro tutte le istituzioni.
Sempre in difesa della donna
È sempre attenta alla condizione della donna, di cui prende spesso le difese con originalità e profondità…
Famosi i suoi interventi durante le Gmg a difesa della donna, contro gli attacchi che il demonio che dalla
21/7/2016 Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez
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Genesi all’Apocalisse la attacca, proprio perché ella ha la fabbrica della vita nel suo seno.
La profondità delle sue catechesi
Le sue catechesi, semplici ma profonde, coinvolgono spesso il cosmo stesso, strappando l’uomo dalla
meschinità della sua vita sedentaria e lanciandolo dentro un ritmo ed un movimento che stanno alla base della
sua visione pasquale della creazione e della salvezza.
Il suo ruolo nella redazione dello Statuto del Cammino approvato dalla Santa Sede
Il Cammino Neocatecumenale non sarebbe ciò che esso è senza la presenza intelligente e creatrice di
Carmen. Ha partecipato alla redazione dello Statuto del Cammino, dando un contributo fondamentale davanti
a difficoltà e dubbi ed ha gioito quando nel 2011 ha visto la sintesi catechetica che, con Kiko ed i poveri aveva
contribuito a mettere insieme, è stata approvata dalla Santa Sede come “Direttorio Catechetico del Cammino
Neocatecumenale”.
Ha sempre rifiutato riconoscimenti ufficiali
Schiva di ogni adulazione e di ogni onorificenza, si rifiutò sempre di ricevere riconoscimenti particolari. Solo
nel 2015 accettò il Dottorato Honoris Causa in Sacra Teologia, in riconoscimento del suo immenso contributo
alla formazione cristiana in tutto il mondo, conferitole dalla Catholic University of America di Washington,
l’unica università pontificia negli Stati Uniti.
Una donna dal carattere schietto e dal linguaggio diretto
Ha partecipato sino alla fine, anche quando era ormai già molto malata, in modo eroico all’evangelizzazione.
Un tratto che rivela l’anima di questa donna eccezionale, dal carattere e dal linguaggio diretto, mai doppio, mai
ipocrita – e per questo spesso quasi temuta – è quanto ha confessato una volta a Kiko: “Vedi, Kiko, io spesso
passo da scorbutica e da impertinente davanti a vescovi e cardinali, ma lo faccio perché essi accettino te!".
Il ricordo di Kiko
Per questo Kiko, dando l’annuncio della sua morte, ha detto: “Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai
mi ha adulato, sempre pensando al bene della Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno
come lei”. E ancora: “Carmen è stata per me un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il
suo carisma, il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore per la Chiesa”. (A cura di don Ezechiele
Pasotti)
22/7/2016 Carmen e la preparazione della «vittoria certa» | Avvenire.it
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L'addio alla co-fondatrice del Cammino
Carmen e la preparazione della «vittoria certa»
di Gianfranco Marcelli
22/07/2016
   
Sempre, e con chiunque, anche per riconoscimento di chi non l’aveva troppo in simpatia,
Carmen Hernández ha praticato quella rara e delicata virtù cristiana chiamata 'parresia': un
termine greco di origine filosofica che nella tradizione biblica si traduce con franchezza,
sincerità, coraggio nel parlare. Soprattutto nel testimoniare e nell’annunciare la fede. Virtù
genuina e non semplice da acquisire, al punto che San Paolo chiedeva agli Efesini di
domandarla al Cielo per lui, come dono tipico dell’apostolo. Ma anche virtù delicata, perché a
rischio di tracimare trasformandosi in arroganza. Rischio che Carmen riusciva a scansare,
grazie in particolare al suo grande amore per la Chiesa, a cominciare da 'Pietro', il Papa.  
L’annuncio libero e liberante della Buona notizia è sempre stato la sua stella polare, la
vocazione alla quale si sentiva chiamata fin da bambina, quando grazie ai missionari gesuiti che
passavano numerosi nella Navarra dove viveva la sua famiglia, veniva attratta irresistibilmente
dai loro racconti. Al punto, come raccontava, di «aver conosciuto san Francesco Saverio prima
ancora di San Paolo». «Senza di lei non ci sarebbe il Cammino neocatecumenale», ha ripetuto
per l’ennesima volta ieri Kiko Arguello a Madrid, nella cattedrale dell’Almudena dove si è
a b c
22/7/2016 Carmen e la preparazione della «vittoria certa» | Avvenire.it
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celebrato il funerale. E davvero il suo zelo, ricordato da papa Francesco nel messaggio di
condoglianze, ha contribuito in maniera decisiva al diffondersi dell’opera che, insieme al pittore
originario di Leon, senza nessun piano prestabilito, prese le mosse più di 50 anni fa nella
baraccopoli miserabile di Palomeras Altas, alla periferia della capitale spagnola. Ma le 30mila
comunità sparse in tutto il mondo, che oggi la ricordano con affetto e rimpianto e ieri erano
presenti con la preghiera al funerale di popolo a Madrid, le sono debitrici anche di altre preziose
eredità. La passione per la Liturgia anzitutto, concepita e coltivata instancabilmente attraverso
la conoscenza del Concilio Vaticano II, nel quale riscoprì la centralità del Mistero Pasquale.  
Così come l’attaccamento alla Scrittura, con la gratitudine ai padri conciliari per aver rimesso
nelle mani dei fedeli il tesoro inesauribile della Parola di Dio. Chiunque si è avvicinato al
Cammino ha potuto gustare, con sorpresa, la genialità di alcune interpretazioni, tradotte in
catechesi memorabili. Allo stesso modo, Carmen ha trasmesso e difeso con decisione, prima
ancora della storica visita in Sinagoga di San Giovanni Paolo II, il rispetto e la stima profonda
per il popolo ebraico, i nostri 'fratelli maggiori' che lei ebbe modo di conoscere da vicino,
vivendo a lungo e in umiltà in Terra Santa all’inizio degli anni 60 del Novecento. Infine, il lascito
umanamente e culturalmente forse più importante: la valorizzazione della donna, del suo ruolo
nella Chiesa e nella società, per la trasmissione e la difesa della vita, di cui possiede 'la matrice'.  
Per questo, non si stancava mai di ripeterlo soprattutto alle giovani nelle Gmg, «dalla prima
all’ultima pagina della Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse, il demonio non cessa di insidiarla».
Questa minaccia, ammoniva, è oggi più incombente che mai. Ma per chi crede come Carmen la
vittoria è certa.
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MIGUEL CUARTERO SAMPERI/ALETEIA
20 LUGLIO 2016
TESTIMONIANZE
Carmen e quel pane spezzato con i poveri nelle
baracche di Madrid
“Vi do una grande notizia: oggi, alle 16,45, la nostra sorella Carmen è partita per il Cielo. È certo che Nostro
Signore Gesù è venuto a prendere la sua anima per portarla con sé”.
Inizia così la breve lettera con la quale Kiko Argüello ha voluto annunciare la morte di Carmen Hernández
assieme alla quale, negli anni sessanta, ha dato vita all’esperienza del Cammino Neocatecumenale, una delle
realtà più vivaci e diffuse tra quelle sorte dopo il Concilio Vaticano II. In poche ore la lettera ha fatto il giro del
mondo, condivisa attraverso email, cellulari e social network tra i tanti appartenenti al Cammino sparsi in
tutto il mondo che, da un anno a questa parte, seguivano con preoccupazione l’evolversi della malattia e il
progressivo peggioramento dello stato di salute dell’iniziatrice spagnola.
Carmen Hernández è morta all’età di 85 anni nella sua casa di Madrid, nell’ottava della festa della Madonna
del Carmelo, circondata dall’affetto delle persone che l’assistevano in questo periodo di malattia, raggiunta da
Kiko (il tempo di darle un “bacetto” e dirle “coraggio”, afferma nella sua lettera) e sostenuta dalle preghiere di
più di un milione tra fedeli, sacerdoti e vescovi che l’hanno conosciuta. A salutarla prima di morire anche
Papa Francesco: il primo luglio, durante l’udienza privata concessa a Kiko Argüello e Mario Pezzi, Carmen ha
avuto modo di parlare al telefono col Santo Padre che in un simpatico scambio di battute la incoraggiò
augurandosi di poterla incontrare presto.
L’infanzia, gli studi e il sogno delle missioni
María del Carmen Hernández Barreda nacque il 24 novembre del 1930 a Olvega, un piccolo comune in
provincia di Soria, nella regione di Castilla y León.  Presto la sua numerosa famiglia, si trasferì a Tudela
(Navarra) dove Carmen passò gran parte della sua giovinezza. Frequentò la scuola dalle suore della
Compagnia di Maria dove fin da piccola subì il fascino delle missioni. Accanto alla sua scuola c’era il collegio
dei Gesuiti “San Francisco Javier”: Carmen e le sue compagne assistevano al via vai di missionari che
andavano e venivano dal lontano Oriente: Giappone, India, Cina… i racconti dei missionari, i filmati e le
immagini di quei paesi lontani suscitarono in lei il desiderio di partire per evangelizzare i popoli più lontani;
lei stessa racconterà: “Fin da piccola sentivo la chiamata di Dio a partire per le missioni (…). Prima di
conoscere San Paolo conobbi San Francesco Saverio che per me rappresentava l’ideale di cristianesimo, il mio
ideale era andare in missione e, non so perché, pensavo sempre all’India”. Quando Carmen aveva 15 anni la
famiglia si trasferì nuovamente, questa volta nella capitale Madrid. Il sogno delle missioni non si spense e,
finita la scuola dell’obbligo, la giovane manifestò la seria intenzione di partire per l’India con la Bibbia
regalatagli da un sacerdote, che conservava come un tesoro. Il padre si oppose fermamente obbligandola a
iscriversi all’università per prepararsi ad un futuro da imprenditrice nel campo industriale.
La fuga e la formazione: verso l’India
A 21 anni Carmen, ottenuta la laurea in chimica, era pronta per aiutare il padre a gestire il lavoro delle sue
fabbriche. Ma un giorno fuggì da quel luogo per rifugiarsi a Javier, la città natale di San Francesco Saverio,
lontano dalle fabbriche, dove si respirava un’aria diversa e dove si viveva l’entusiasmo delle missioni che in
quegli anni crescevano sempre più, verso l’Africa e l’Asia. Il Signore stava confermando la sua vocazione, una
voce la chiamava: “Vieni e seguimi”, Dio la chiamava a “buttarsi” con Lui in una nuova avventura. Entrò a far
parte dell’istituto “Missioni di Cristo Gesù” che viveva un momento di grande fervore e slancio missionario e
si preparò per le missioni finché non fu finalmente destinata all’India.
La notte oscura: un’inspiegabile decisione…
In seguito ad alcuni cambiamenti ai vertici dell’Istituto e ad una presa di posizione più conservatrice rispetto
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alle aperture carismatiche che lo caratterizzavano, dopo otto anni dal suo ingresso, Carmen assieme ad altre
sorelle venne invitata dalle superiore a lasciare la comunità. Si trovava a Barcellona, in scalo, nel viaggio verso
l’India, quando una lettera sembrò frantumare i sogni, oramai quasi realizzati, della sua giovinezza. “Fu per
me vivere una kenosis – racconta. A Barcellona il Signore mi fece partecipare della Passione di Cristo”. La
difficoltà nel capire cosa stava succedendo e di vedere frustrata ciò che considerava la sua vocazione, la fece
soffrire fino alle lacrime, mentre contemplava il Cristo che moriva in croce fuori da ogni logica umana. Era il
1962, in quell’anno doloroso Carmen trovò il sostegno del vescovo di Valencia e la consolazione della Grazia
che le permise di soffrire senza disperarsi ma appoggiandosi alla croce di Cristo: “Anche se sembra strano –
racconterà in seguito – fu un’esperienza straordinaria, non avevo mai sperimentato così tanto la presenza di
Dio come su quella croce”. Furono mesi di tribolazioni e di preghiere finché Carmen fu costretta ad
abbandonare l’istituto. Fu a Barcellona che Carmen conobbe il liturgista Pedro Farnés Scherer, che la
introdusse al cuore del movimento liturgico che già anticipava il rinnovamento del Concilio Vaticano II.
“Sono rotti i miei legami… Guadagnerò il mio regno!”
Lasciato l’istituto Carmen andò a vivere nelle baracche di Barcellona e a lavorare nelle fabbriche per
guadagnarsi da vivere. Poi partì per Israele, un tempo di grazia dove poté scrutare le Scritture peregrinando
in Terra Santa, approfondendo la storia della Salvezza e il mistero di Cristo. Risale a quel periodo una
cartolina che spedì a una missionaria di Pamplona dove Carmen faceva sue le parole del poeta indiano
Tagore, parole che esprimono la gioia di chi si sente ormai libero di partire, senza legami, verso i luoghi più
remoti, per affrontare nuove battaglie: “Sono rotti i miei legami, pagati i miei debiti, le mie porte spalancate,
me ne vado da ogni parte” e ancora: “Essi, accovacciati nel loro angolo continuano a tessere la tela delle loro
ore, e mi chiamano affinché li segua. Ma già la mia spada è forgiata, già ho messo l’armatura, il mio cavallo è
impaziente: guadagnerò il mio Regno”! Queste parole furono in seguito musicate da Kiko per i giovani (il
canto “Carmen ‘63”) come un incoraggiamento a partire per l’evangelizzazione dove fosse necessario. Ora
Carmen pensava anche all’America Latina, ai minatori della Bolivia; ma nel frattempo, assieme ad alcune
amiche, arrivò a Madrid dove un incontro inaspettato segnò la svolta nella sua vita.
L’incontro con Kiko nelle baracche di Madrid, la comunità dei poveri.
Nel frattempo Francisco Argüello, detto Kiko, aveva lasciato la casa paterna, le belle arti e i salotti borghesi di
Madrid per “vivere ai piedi di Gesù come Charles di Foucauld”. Dopo una grande crisi esistenziale Kiko aveva
trovato il suo posto nelle baracche di Palomeras Altas, con la chitarra, la Bibbia e un crocifisso in tasca. Qui
incontrò Carmen, come racconta nel libro Il kerigma nelle baracche coi poveri (san Paolo 2013): “Dio ha
voluto che in quell’ambiente incontrassi Carmen, una sorella missionaria che (…) aveva avuto contatti con
l’arcivescovo Manrique per andare anche ad Oruro (Bolivia) tra i minatori. Ci siamo incontrati attraverso
sua sorella, che conoscevo perché faceva parte del gruppo con cui cercavamo di aiutare le prostitute e i
drogati prima che andassi con i poveri. Carmen era venuta alle baracche. Conobbe il gruppo  che si
radunava nella mia baracca, rimase molto impressionata e da allora si fece una baracca (…) non molto
lontano da dove ero io, e viveva lì con una sua amica” (p. 56). Cominciò un cammino di evangelizzazione tra
i gitanos, le prostitute e i poveri delle baracche. Carmen portò a Kiko le novità del Concilio Vaticano II; nelle
Palomeras celebravano la liturgia della Parola assieme ai poveri, cantavano i salmi, leggevano la bibbia…In
quel luogo dimenticato da tutti stava sorgendo un piccolo miracolo: una comunità cristiana che si riuniva nel
nome di Gesù, attorno alla sua Parola e che rendeva visibile l’amore nella dimensione della Croce. L’annuncio
del kerigma si andò “raffinando” sino a raggiungere una “sintesi” che richiamava l’attenzione di altri poveri,
di altre persone lontane dalla fede, ma anche l’attenzione dell’Arcivescovo di Madrid, mons. Casimiro
Morcillo, che visitò la baraccopoli e confermò l’operato di questi due missionari di frontiera
concedendo loro la possibilità di celebrare l’Eucaristia coi poveri delle baracche in una chiesa vicina. L’arrivo
dell’arcivescovo convinse definitivamente Carmen – fino a quel momento scettica – ad unirsi all’opera di Kiko
sostenendolo e aiutandolo.
Il Cammino Neocatecumenale come itinerario post­battesimale
L’esperienza delle baracche portò alla nascita di un itinerario post-battesimale che si pose al servizio delle
diocesi per riscoprire i doni del Battesimo ripercorrendo le tappe dell’antico catecumenato (da qui il nome
Neo-catecumenato). Nel 1967 nacque la prima comunità neocatecumenale a Zamora, nella parrocchia di San
Frontis. Nel 1968 Kiko e Carmen arrivarono a Roma dove iniziarono le prime catechesi nella parrocchia dei
Santi Martiri Canadesi. Nel corso degli anni il Cammino si è diffuso in più di 125 paesi e oggi conta con circa
un milione e mezzo di fedeli in tutto il mondo. Verso la fine degli anni ottanta sorsero le “Famiglie in
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Missione”, i Seminari Missionari “Redemptoris Mater” e più recentemente le “Missio ad Gentes“: gruppi di
famiglie che partono verso i luoghi e i paesi più scristianizzati per una nuovo tipo di missione, una forma di
implantatio ecclesiae in mezzo ai nuovi pagani. Nel 2002 la Santa Sede approvò gli Statuti ad experimentum;
nel 2008 fu approvato lo statuto definitivo.
Senza di lei il Cammino non sarebbe esistito
Carmen Hernández ebbe un ruolo fondamentale nella storia del Cammino: fu donna di constante preghiera
(sempre affascinata dalla profondità dei salmi, dell’Ufficio divino come preghiera privilegiata di tutta la
Chiesa); caratterizzata da un carattere duro e schietto, Carmen fuggiva le telecamere e i giornalisti; aveva
l’abitudine di dire le verità più scomode in faccia, senza “peli sulla lingua”, senza giri di parole, ma non senza
carità; un particolare “servizio” col quale spesso “sferzava” Kiko a cui ricordava sempre la centralità del
Concilio e dell’opera di Dio sopra a tutte le opere umane. “Non sopporto questo artista, come fate a
sopportarlo?” diceva spesso ai giovani. E anche: “Non seguite Kiko, seguite Cristo, non siete los kikos“,
“l’inferno è pieno di grandi predicatori come lui”! Questi due “compagni di evangelizzazione” si sono
completati a vicenda come due facce della stessa medaglia, entrambi caratterizzati da caratteri forti ma molto
diversi (forse opposti) ma che seppero lavorare assieme per molti anni per il bene della Chiesa e della nuova
evangelizzazione.
Tra i temi che Carmen amava affrontare nelle sue catechesi, la grandezza di Dio e la magnificenza del suo
creato (con riferimenti alla fisica, all’astronomia e alla chimica), l’importanza della donna nel piano
salvifico di Dio (il demonio la combatte dalla Genesi all’Apocalisse perché porta in se la “fabbrica della vita”) e
il mistero Pasquale della morte e risurrezione di Gesù Cristo come centro e culmine del messaggio
cristiano e della vita ecclesiale. Carmen fu sempre unita in modo particolare ai Papi e al loro magistero: prima
di tutto la fedeltà a Pietro, che è fedeltà a Cristo ed alla sua Chiesa.
Così oggi – con “l’anima addolorata” – la ricorda Kiko nella sua lettera, sottolineando che senza il suo
contributo il Cammino non sarebbe esistito: “Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha
adulato, sempre pensando al bene della Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei
(…). Carmen è stata per me un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il
suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa”.
Nel 2015 la Catholic University of America le conferì – assieme a Kiko Argüello – la laurea Honoris Causa
in Teologia per il suo “contributo fondamentale alla formazione della sintesi teologico-catechetica del
Cammino: senza la sua conoscenza esistenziale e profonda della Scrittura, del rinnovamento del Concilio
Vaticano II e della storia della Chiesa non sarebbe stato possibile creare questo itinerario di iniziazione
cristiana”.
Miguel Cuartero Samperi
Miguel Cuartero Samperi. Nato a Roma nel 1982. Figlio di Javier (spagnolo) e Sandra
(italiana) è il terzo di nove fratelli. E' cresciuto tra Roma e l'America Latina (Rep.
Dominicana, Haiti, Venezuela, Panama, Ecuador), partecipando per diversi anni alla
missione dei genitori come catechisti itineranti.
 
Ha conseguito il Baccalaureato in filosofia e in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e la
Laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università Roma Tre con una tesi intitolata "Il primato della
coscienza nel pensiero etico-politico di Tommaso Moro". Lavora nella libreria San Paolo di Roma.
 
Dal 1° maggio 2013 è felicemente sposato con Anna Maria e assieme hanno accolto con gioia la nascita del
primo figlio.
 
Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Nostra Signora che scioglie i nodi. Storia di una devozione
mariana (2013) tradotto in inglese, spagnolo e polacco.
21/7/2016 Carmen Hernandez / È morta la fondatrice del Cammino neocatecumenale: il saluto commosso di Kiko Arguello (oggi, 20 luglio 2016)
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/20/CARMEN-HERNANDEZ-morta-la-fondatrice-del-Cammino-neocatecumenale-con-Kiko-Arguello-diede-… 1/2
Carmen Hernandez / È morta la fondatrice del Cammino
neocatecumenale: il saluto commosso di Kiko Arguello
(oggi, 20 luglio 2016)
Pubblicazione: mercoledì 20 luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: mercoledì 20 luglio 2016, 12.44
NEWS Cronaca
CARMEN HERNANDEZ È MORTA, LA FONDATRICE DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE (OGGI, 20
LUGLIO 2016). IL SALUTO DI KIKO ARGUELLO - La testimone e fondatrice del Cammino Neocatecumenale
Carnen Hernandez è morta dopo una lunga malattia che ne ha segnato gli ultimi mesi: la donna, forte
testimone del Vangelo e legate alle aree povere degli Anni Sessanta nella sua Spagna prima e poi in sud
America. Tanti fedeli sono cresciuti nel Movimento Neo-Cat e in queste ore stanno manifestando tutta la loro
commozione per la scomparsa di una donna molto importante per la Spagna cattolica e culturale. Tra tutti
molto toccante il messaggio di Kiko Arguello, co-fondatore del Cammino che a Radio Vaticana ha rilasciato
queste parole: «Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha adulato, sempre pensando al bene della
Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei”. E ancora diceva: “Carmen è stata per me
un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il Papa e,
soprattutto, il suo amore per la Chiesa». I funerali si terranno giovedì, domani, 21 luglio 2016 alle ore 18 nella
Cattedrale dell’Almudena di Madrid, presieduti dall’Arcivescovo Carlos Osoro Sierra.
CARMEN HERNANDEZ È MORTA, LA FONDATRICE CON KIKO ARGUELLO DEL CAMMINO
NEOCATECUMENALE (OGGI, 20 LUGLIO 2016) - Ieri sera è morta Carmen Hernandez, ma la notizia è
arrivata oggi confermata dall’ufficio stampa della stessa realtà ecclesiale che ha preso vita proprio dalla
fervente credente spagnola. A Madrid e in tutto il mondo negli anni ’60 è nato il movimento cattolico del
Cammino neocatecumenale fondato proprio dall’idea di Carmen Hernandez assieme a Kiko Arguello e Padre
Mario Pezzi. Personalità molto inquieta, la donna ha dato vita ad uno dei movimenti cattolici cresciuti nel
Novecento e che tutt’ora conta migliaia di aderenti che seguendo il particolare percorso di fede porta il
messaggio del Vangelo cristiano al mondo, non solo in Europa. Le condizioni di salute erano peggiorate negli
ultimi tempi, e una fonte fidata del Sussidiario conferma che in realtà la donna era morta qualche giorno fa ma
evidentemente la notizia è trapelata solo oggi. Nonostante la malattia però l’ultima apparizione pubblica
l’aveva fatta pochi mesi, con papa Francesco durante l’udienza per le famiglie missionarie del Cammino
neocatecumenale dello scorso 18 marzo. Un percorso di formazione cattolica e di beni spirituali che si rifà alle
prime dinamiche avvenute durante le comunità cristiane della prima ora: questo l’idea di movimento voluta
21/7/2016 Carmen Hernandez / È morta la fondatrice del Cammino neocatecumenale: il saluto commosso di Kiko Arguello (oggi, 20 luglio 2016)
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/20/CARMEN-HERNANDEZ-morta-la-fondatrice-del-Cammino-neocatecumenale-con-Kiko-Arguello-diede-… 2/2
dalla Hernandez e da Arguello, riconosciuti dalla Chiesa Cattolica e presente in cinque continenti. Un
movimento molto particolare, non sempre compreso fino in fondo per metodi e usanze ritenute “strane”, il
Cammino ha comunque segnato parte della crescita giovanile della Chiesa Cattolica, specie durante il
pontificato di Papa Giovanni Paolo II. Un’impronta ricevuta dai gesuiti, che si rifletteva nel modo di guardare
alle letture sempre molto aderente all’esperienze dei primi cristiani, Carmen Hernandez ha certamente
testimoniato lungo la sua lunga vita, è morta a 96 anni, un amore alla Chiesa e alla testimonianza di Cristo nel
mondo. Carattere schietto, a volte brusco, anche se presenti tratti di ironia, raccontano chi l’ha conosciuta, che
ha comunque contribuito alla fondazione di un movimento ecclesiale che conta circa un milione di aderenti in
tutto il mondo.
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22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano
https://it.zenit.org/articles/carmen-hernandez-oggi-funerali-a-madrid-dal-cielo-continuera-ad-aiutare-kiko-e-il-cammino/ 1/4
Una grande festa. Una cerimonia tutt’altro che funebre, ricca di canti, letture, persone. Il
giusto modo per celebrare la nascita al Cielo di una donna che per anni ha annunciato in
giro per il mondo la vittoria di Cristo sulla morte. È stato questo il funerale di Carmen
Hernández, co­iniziatrice del Cammino Neocatecumenale, scomparsa lo scorso 19 luglio
a 85 anni, che si è celebrato oggi nella Cattedrale dell’Almudena di Madrid.
Presiedute dall’arcivescovo della capitale spagnola, mons. Carlos Osoro Sierra, le
esequie hanno visto una grande partecipazione di vescovi spagnoli, cardinali, sacerdoti e
naturalmente dei membri e degli itineranti di questa realtà di formazione cristiana
conosciuta come Cammino Neocatecumenale, a cui lei stessa ha dato il maggior impulso.
Una semplice laica, Carmen, che non ha mai avuto la pretesa di erigersi a santona o
profetessa, ma che aveva compreso che l’unica cosa che conta nella vita è salvare gli
uomini annunciandogli la verità, e cioè l’amore di Dio. Quell’amore che la colpiva e
commuoveva sin da bambina mentre studiava coi gesuiti; che ha poi scoperto, a
sorpresa, nella giovinezza mollando ogni progetto di vita per seguire Kiko Argüello in
mezzo ai poveri. L’amore di cui ha saputo cogliere ogni simbolo nella Liturgia cristiana,
approfondita durante gli studi con i migliori liturgisti, e in quella ebraica, sviscerata durante
(https://it.zenit.org/articles/carmen­hernandez­oggi­funerali­a­madrid­dal­cielo­continuera­
ad­aiutare­kiko­e­il­cammino/)
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22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano
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i suoi continui viaggi in Terra Santa. Quell’amore che da adulta ha annunciato a migliaia di
ragazzi e soprattutto ragazze di ogni epoca durante le Giornate Mondiali della Gioventù e
che da anziana, seppur malata, ha saputo testimoniare rimanendo a letto in preghiera.
Per questo il Papa, nel messaggio di cordoglio inviato in occasione dei funerali a Kiko
Argüello, ne parla come di una donna “animata da sincero amore alla Chiesa, che ha
speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche, quelli più
renitenti, non dimenticando le persone più emarginate”.
Perché è proprio lì, tra i poveri, che Carmen “ha sperimentato la grazia trasformatrice
della Parola di Dio”, come ha sottolineato mons. Osoro nella sua omelia. La Parola di Dio
– ha affermato il presule – “ci provoca a uscire per essere annunciata a tutta l’umanità”,
come hanno fatto Pietro, Giovanni e Giacomo; essa “ci fa vivere una realtà essenziale,
che tocca i fondamenti della vita e della storia”.
Questo spiega lo ‘spendersi’ di Carmen lungo tutta la sua esistenza: per l’annuncio
cristiano e per dare forma e perfezionare sempre di più questa realtà che amava definire
frutto del Concilio Vaticano II e non movimento o associazione. Una realtà, ha detto Osoro
Sierra, che negli anni è divenuta “nuovo cammino di incontro con Cristo e la sua Chiesa”
basata sul tripode: “Parola, liturgia, comunità”.
L’arcivescovo di Madrid ha voluto offrire poi un messaggio di consolazione a tutti coloro
che piangono la scomparsa di Carmen Hernández, a cominciare da Kiko che si è detto
“addolorato” per questa perdita nonostante “ora Carmen è felice”. “Il Signore distruggerà
per sempre la morte, asciugherà le lacrime da ogni volto cancellerà l’obbrobrio dalla
terra”, ha detto il presule ai presenti in Cattedrale. “L’essere umano – ha aggiunto – ha
parole e soluzioni mentre vive in questo mondo, ma non ha soluzioni né parole per la
morte. Davanti alla morte, tutto ciò che possiamo dire è: ‘Vi accompagniamo in questo
dolore’. Inoltre, tutti sappiamo che prima o poi moriremo”.
Il Signore, però – ha affermato l’arcivescovo Osoro – “ci rivela anche un grande mistero:
la morte è stata sconfitta” dal suo Figlio Gesù Cristo, colui che senza peccato “si è rivelato
nella nostra esistenza con un volto che ci guarda con immensa misericordia”. Proprio
questa “certezza nella resurrezione – ha aggiunto – ha provocato in Carmen una spinta
missionaria irresistibile. Lei ha sentito il desiderio di dare una testimonianza valorosa con
un carattere franco e un linguaggio diretto ha vissuto tutto questo con un  grande amore
per la chiesa soprattutto nella redazione dello Statuto del Cammino approvato dalla Sede
apostolica”.
22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano
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Parole appassionate, queste del pastore di Madrid, come quelle pronunciate al termine
del rito da padre Mario Pezzi, il terzo responsabile del Cammino a livello internazionale.
Sopperendo ad Argüello che, per la troppa emozione, è riuscito a pronunciare solo un
breve discorso, il sacerdote ha ripercorso velocemente le tappe salienti della vita di
Carmen e del suo impegno per la Chiesa e il Cammino, sempre con Kiko a fianco.
“Sono molto grato al Signore per avermi chiamato anche senza merito a collaborare con
Kiko e Carmen per quasi 45 anni” ha detto, “penso che gli storici approfondiranno un
giorno il fatto che una realtà ecclesiale sia stata fondata da un uomo e una donna
insieme… Ci sono stati altri santi ma non con questa convivenza per tutti questi anni”.
Quanto a Carmen “è stata innamorata di Dio”, ha sottolineato padre Pezzi. “Già da piccola
gli aveva conquistato il cuore, voleva partire per l’India tanto da scappare di casa”. Lei “è
stata provvidenziale per il Cammino, questa avventura che gli ultimi Papi hanno definito
una realtà non fatta da uomini”.
Grazie alla sua preparazione teologica e liturgica, approfondita prima e dopo il Concilio,
grazie al suo intuito e anche alla sua caparbietà, Carmen “ha dato il dono di plasmare il
Cammino, i passaggi, le comunità”, “ci ha fatto riscoprire le nostre radici”. “Sono
testimone di aver accompagnato quest’opera del Signore” ha detto padre Mario, “lei ha
combattuto molto per quello che era fondamentale per il Cammino: recuperare la Veglia
pasquale per tutta la notte. Anche Papa Francesco, incontrando recentemente dei
vescovi di Santo Domingo, ha detto che uno dei meriti del Cammino è stato proprio di
recuperare la Veglia in tutto il suo splendore, com’era all’interno del Concilio”.
Ma Carmen “ha combattuto anche perché il Cammino non si trasformasse in
un’associazione laicale e che fosse riconosciuto dalla Chiesa per quello che è: un aiuto
all’iniziazione cristiana nella parrocchia”. Inoltre, proprio la sua libertà nel rapportarsi a
Kiko “ha aiutato molte donne ad essere libere con i loro mariti, a dire la verità” e “a capire
che l’amore, come affermava Benedetto XVI e poi Francesco nella Amoris Laetitia, è
rispetto dell’alterità”, ha rimarcato il sacerdote.
Che ha chiesto allora di “approfittare del kairos per chiedere grazie e miracoli” a questa
donna di fede: “Non possiamo chiamare Carmen santa, ma possiamo approfittare per
chiedere grazie” ha detto, rassicurando Kiko sul fatto che “dal Cielo non lo lascerà in pace
e continuerà ad aiutarlo”.
Infine don Francesco Voltaggio, rettore del seminario Redemptoris Mater di Galilea, ha
letto un messaggio di condoglianze inviato dal rabbino Levy Izhak Rosenbaum, segretario
e fondatore del Congresso nordamericano rabbinico, che aveva conosciuto Carmen
22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano
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Hernández personalmente durante la Convivenza dei rabbini alla Domus Galilaeae del
maggio 2015. “Carmen era veramente il cuore del Cammino con la sua passione e con il
suo spirito” scrive Rosenbaum, “lei era una donna santa con una visione profetica per i
figli di Dio. Pregherò per lei un kaddish nei servizi sinagogali, affinché Dio consoli il cuore
afflitto di Kiko, dove Carmen trova ora una immortalità singolare”.
Sulle note del canto a lei tanto caro, intitolato proprio Carmen ’63, musicato da Argüello
sulle parole del poeta indiano Rabindranath Tagore, il feretro è stato accompagnato quindi
fuori dalla Cattedrale. Non prima che tutti i presenti vi potessero rendere omaggio; per
primo Kiko che, commosso e in ginocchio, ha dato con un bacio l’addio a colei che per
circa 50 anni è stata sua compagna di evangelizzazione ‘fino agli estremi confini della
terra’.
21/7/2016 È morta Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale - La Stampa
http://www.lastampa.it/2016/07/19/vaticaninsider/ita/news/morta-carmen-hernndez-iniziatrice-del-cammino-neocatecumenale-7G4uSWOlf465FNYQi7dw4M/pa… 1/3
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ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZ 19/07/2016
Carmen Hernández
CITTÀ DEL VATICANO
 
Carmen Hernández, 85 anni, iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Camino
Neocatecumenal, è mancata oggi a Madrid. La notizia è stata confermata
dall’ufficio stampa della stessa realtà ecclesiale. Personalità inquieta e spontanea,
era uno dei pilastri della particolare opera nata 50 anni fa nelle periferie della
capitale spagnola. Quando cominciò il Giubileo, a luglio, aveva parlato al telefono
per l’ultima volta con il Papa. 
 
La sue condizioni di salute erano peggiorate notevolmente negli ultimi 18 mesi,
un peggioramento progressivo nonostante non ci fosse alcuna malattia specifica.
Ma è stata presente durante l’udienza che Francesco ha concesso alle famiglie
missionarie del Camino Neocatecumenal lo scorso 18 marzo. È stata l’ultima volta
che la si è vista in pubblico.  
 
Insieme a Kiko Argüello e al padre Mario Pezzi, era parte della squadra
internazionale del Camino, un’istituzione concepita come un ‘percorso di
formazione cattolica o fondazione di beni spirituali’, una forma attuale della
dinamica delle prime comunità cristiane. 
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Murió Carmen Hernández,
iniciadora del Camino
Neocatecumenal
ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZ
È morta Carmen Hernández, iniziatrice del
Cammino Neocatecumenale
Le condizioni di salute della donna si erano aggravate notevolmente negli ultimi mesi.
Francesco aveva parlato con lei al telefono lo scorso primo luglio
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21/7/2016 È morta Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale - La Stampa
http://www.lastampa.it/2016/07/19/vaticaninsider/ita/news/morta-carmen-hernndez-iniziatrice-del-cammino-neocatecumenale-7G4uSWOlf465FNYQi7dw4M/pa… 2/3
Alcuni diritti riservati.
19/07/2016
Murió Carmen Hernández,
iniciadora del Camino
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Kiko Argüello, Doctor
“honoris causa” en la
Universidad de Lublin
 
Nata ad Ólvega (Spagna), da piccola si è trasferita con la sua famiglia a Tutela,
Navarra, dove ha vissuto la sua giovinezza. Ha ottenuto la laurea in Chimica a
Madrid per poi ritirarsi nell’Istituto delle Missionarie di Cristo Gesù, dove
ottenne la licenza in teologia. Ha conosciuto Francisco José Gómez Argüello
Wirtz, per tutti Kiko Argüello. 
 
Durante gli anni ’60, Argüello ha cominciato la sua opera di evangelizzazione nel
quartiere Palomeras Altas a Vallecas, come risultato di una ricerca interiore. Fra
le case povere degli immigrati lavoratori sono nate le prime comunità del
Camino, e Carmen era una delle catechiste.  
 
Il rapporto di vicinanza e amicizia tra entrambi è stato un lievito per l’opera
nascente, alla quale si sarebbe poi aggiunto padre Pezzi. Solare, con un acuto
senso dell’umorismo, Carmen Hernández sapeva essere assolutamente sincera.  
 
Lo scorso primo luglio, Papa Francesco ha concesso un’udienza privata ad
Argüello e a Pezzi in Vaticano; mentre si trovavano riuniti hanno chiamato
telefonicamente Carmen, a Madrid, per animarla nei suoi ultimi giorni. 
 
Il Camino Neocatecumenal è presente nei cinque continenti. A metà 2013 aveva
delle comunità in 120 diversi paesi, e amministrava circa 102 seminari
«Redemptoris Mater». Nonostante i suoi vertici non amino pubblicare statistiche
e numeri, si pensa che i membri del Camino Neocatecumenal siano circa un
milione, dei quali circa 300 mila si trovano in Spagna. 
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21/7/2016 E’ morta Carmen Hernandez iniziatrice con Kiko Arguello del Cammino Neocatecumenale
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E’ morta Carmen Hernandez iniziatrice con Kiko Arguello
del Cammino Neocatecumenale
E’ morta ieri pomeriggio, all’età di 85 anni, a Madrid, Carmen Hernandez che insieme con Kiko Argüello ha
iniziato il Cammino Neocatecumenale in Spagna negli anni ’60. Le esequie si terranno giovedì 21 luglio alle
ore 18.00 nella cattedrale dell’Almudena a Madrid e saranno presiedute dall’arcivescovo della capitale
spagnola. Servizio di Leonardo Possati
21/7/2016 In cammino con Carmen | Movimento dei Focolari
http://www.focolare.org/news/2016/07/20/in-cammino-con-carmen/ 1/2
In cammino con Carmen | Movimento dei Focolari
20 luglio 2016
Si è spenta il 19 luglio, all’età di 80 anni Carmen Hernández, iniziatrice con Kiko Argüello del Cammino
Neocatecumenale. Vicinanza e gratitudine dal Movimento dei Focolari, legato al Cammino da una profonda
amicizia. Ai funerali sarà presente il copresidente dei Focolari Jesús Morán.
«Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei».
Con queste parole Kiko Argüello annuncia la morte di Carmen Hernández in una lettera rivolta a tutti gli
itineranti, coloro che aderiscono alla proposta del Cammino Neocatecumenale. Kiko Argüello scrive ancora
che Carmen è stata per lui «un evento meraviglioso» e ricorda « la donna, il suo genio grande, il suo carisma,
il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa».
Carmen Hernández era responsabile con Kiko Argüello e don Mario Pezzi del Cammino a livello
internazionale. I funerali si terranno il 21 luglio, nella Cattedrale di Madrid, presieduti dall’arcivescovo Carlos
Osoro Sierra. La ricordano le oltre 30 mila comunità neocatecumenali, presenti in 120 Paesi del mondo.
Saranno presenti numerosi vescovi e cardinali vicini alla realtà neocatecumenale.
Nata a Olvega, in Spagna, Carmen ha vissuto una vita lunga e attenta all’ascolto dello Spirito che l’ha
portata, dopo gli studi di chimica, a ritrovare la vocazione missionaria avvertita negli anni giovanili. Poi
l’esperienza in un istituto missionario, gli studi di liturgia nel contesto del profondo rinnovamento conciliare, e
un periodo di due anni in Terra Santa. Infine, nel 1964 l’incontro con Kiko tra i baraccati di Palomeras Altas,
alla periferia di Madrid: lì la spinta evangelizzatrice di Carmen prende una nuova forma, insieme alla comunità
cristiana che con Kiko andava formandosi in mezzo ai poveri. La presenza di Carmen offre una solida base
teologica e liturgica alla forza delle catechesi di Kiko, e la loro azione diventa una vera e propria formazione
post-battesimale. Fondamentale il suo ruolo nella redazione dello Statuto del Cammino che ha visto
l’approvazione della Santa Sede nel 2011. Nel 2015 riceve il Dottorato Honoris Causa in Sacra Teologia dalla
Catholic University of America di Washington, in riconoscimento del suo grande contributo alla formazione
cristiana in tutto il mondo.
«Voi avete ricevuto un grande carisma, per il rinnovamento battesimale della vita», aveva detto papa
Francesco nel suo discorso agli aderenti al Cammino Neocatecumenale lo scorso 18 marzo, l’ultima volta che
Carmen Hernández è stata vista in pubblico. Ma il Santo Padre ha parlato con lei personalmente al telefono il
1º luglio scorso durante un’udienza privata concessa a Kiko Argüello e a don Mario Pezzi.
Il Movimento dei Focolari si unisce nella preghiera e nel ringraziamento, tenendo vivo il ricordo della
21/7/2016 In cammino con Carmen | Movimento dei Focolari
http://www.focolare.org/news/2016/07/20/in-cammino-con-carmen/ 2/2
comunione tra movimenti ecclesiali sancita dalla Pentecoste 1998 quando Giovanni Paolo II incontrò per la
prima volta i Movimenti e le Nuove comunità, ciascuno frutto particolare di un carisma donato dallo Spirito
Santo alla Chiesa e all’umanità per rispondere ai bisogni del nostro tempo.
21/7/2016 Neocatecumenali: morta Carmen Hernandez  | Chiesa | www.avvenire.it
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Cammino-neocatecumenale-morta-Carmen-Hernandez.aspx 1/2
 
20 luglio 2016
Si è spenta ieri pomeriggio a
Madrid, a 85 anni, Carmen
Hernandez, che insieme a
Kiko Argüello ha iniziato il
Cammino neocatecumenale
in Spagna negli anni ’60. 
Ne dà notizia l'agenzia Sir
(http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali­morta­la­co­
iniziatrice­carmen­hernandez/) . 
Hernandez era responsabile dello stesso Cammino a livello
internazionale insieme ad Arguello e a padre Mario Pezzi.
Laureata in chimica e con un diploma in teologia, dopo diverse
esperienze decide di dedicarsi ai poveri e va a vivere tra i
baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Qui incontra
Kiko Argüello, anch’egli come lei in cerca di un’esperienza di vita
cristiana più autentica. 
Da quell’incontro nasce il progetto di evangelizzazione cui viene
dato il nome, negli anni Settanta, di Cammino
neocatecumenale. Dalla periferia di Madrid inizia l’annuncio nelle
Chiesa
Cammino neocatecumenale
Neocatecumenali: morta
Carmen Hernandez
21/7/2016 Neocatecumenali: morta Carmen Hernandez  | Chiesa | www.avvenire.it
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Cammino-neocatecumenale-morta-Carmen-Hernandez.aspx 2/2
parrocchie, dalla Spagna si passa in Italia. Carmen Hernandez
ha partecipato alla redazione dello Statuto del Cammino. 
L’ultima sua uscita pubblica era avvenuta lo scorso 18 marzo, in
occasione dell’udienza concessa da Papa Francesco al
movimento. La ricordano le oltre 30mila comunità
neocatecumenali, presenti in 120 Paesi del mondo. 
In un lettera per annunciare la sua morte, Argüello scrive che
Carmen è stata per lui “un evento meraviglioso” e ricorda “il suo
grande genio, il suo carisma, il suo amore per il Papa e
soprattutto il suo amore per la Chiesa”. 
Le esequie si terranno giovedì 21 luglio alle 18 nella cattedrale
dell’Almudena a Madrid, presiedute dall’arcivescovo della capitale
spagnola monsignor Carlos Osoro Sierra.
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21/7/2016 Neocatecumenali: morta la co-iniziatrice Carmen Hernandez | AgenSIR
http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali-morta-la-co-iniziatrice-carmen-hernandez/ 1/2
Si è spenta ieri pomeriggio a Madrid, a 85 anni, Carmen Hernandez, che insieme a Kiko Argüello ha iniziato il Cammino
neocatecumenale in Spagna negli anni ’60. Hernandez era responsabile dello stesso Cammino a livello internazionale
insieme ad Arguello e a padre Mario Pezzi. Laureata in chimica e con un diploma in teologia, dopo diverse esperienze
decide di dedicarsi ai poveri e va a vivere tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Qui incontra Kiko
Argüello, anch’egli come lei in cerca di un’esperienza di vita cristiana più autentica. Da quell’incontro nasce il progetto di
evangelizzazione cui viene dato il nome, negli anni Settanta, di Cammino neocatecumenale. Dalla periferia di Madrid
inizia l’annuncio nelle parrocchie, dalla Spagna si passa in Italia. Carmen Hernandez ha partecipato alla redazione dello
Statuto del Cammino. L’ultima sua uscita pubblica era avvenuta lo scorso 18 marzo, in occasione dell’udienza concessa da
Papa Francesco al movimento. La ricordano le oltre 30 mila comunità neocatecumenali, presenti in 120 Paesi del mondo.
In un lettera per annunciare la sua morte, Argüello scrive che Carmen è stata per lui “un evento meraviglioso” e ricorda “il
suo grande genio, il suo carisma, il suo amore per il Papa e soprattutto il suo amore per la Chiesa”. Le esequie si terranno
21/7/2016 Neocatecumenali: morta la co-iniziatrice Carmen Hernandez | AgenSIR
http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali-morta-la-co-iniziatrice-carmen-hernandez/ 2/2
giovedì 21 luglio alle 18 nella cattedrale dell’Almudena a Madrid, presiedute dall’arcivescovo della capitale spagnola
monsignor Carlos Osoro Sierra.
LA CROCE QUOTIDIANO - 23 LUGLIO 2016
Giovedì 21 luglio, nella cattedrale dell’Almudena, a Madrid, è stato celebrato il
funerale di Carmen Hernandez, co-iniziatrice, insieme a Kiko Argüello, del
cammino neocatecumenale.
Nelle immagini televisive, la bara scura era immersa, circondata, dalle pitture
della “Corona misterica” realizzata da Kiko qualche anno fa, quasi a farle, essa
stessa, da cornice da corona. Parlando, anzi facendo catechesi, su questa sua
opera pittorica, Kiko disse: “Nel presbiterio della Cattedrale di Nostra signora
dell’Almudena di Madrid sono rappresentati sette dei misteri più importanti
della nostra salvezza: il Battesimo di Gesù, la Trasfigurazione, la Morte, la
Resurrezione, l’Ascensione al cielo e la venuta dello Spirito Santo nella
Pentecoste. Al centro della composizione, presiedendo tutta la cattedrale,
l’immagine di Gesù Pantocratore, nella sua Seconda Venuta, quando verrà a
giudicare i vivi e i morti. I dipinti murali nel loro complesso formano così una
“corona misterica” dato che rappresentano quei misteri che dall’alto di ciascuna
parte del presbiterio poligonale annunciano ciò che si celebra e si realizza
sull’altare: “Annunciamo la tua morte, proclamiamo la tua resurrezione,
nell’attesa della tua venuta, Vieni signore Gesù”, diciamo in ogni Eucarestia
dopo la consacrazione … Sotto il dipinto del Pantocrator, situato nella cappella
assiale dell’abside, questo illumina tutta la navata centrale.
In questa è rappresentato Cristo risorto dalla morte con la bandiera della
vittoria nella mano sinistra e con la mano destra alzata, mostrando le sue piaghe
gloriose. Ai piedi di Cristo appare la tomba vuota con le fasce e il sudario“
I setti misteri, cosi amati da Carmen, da farle dedicare una vita intera
all’annuncio del Kerigma. Sette misteri che hanno riempito il suo cuore e la sua
vita. Come non ricordare il suo amore per il passo del Vangelo sulla
Trasfigurazione di Gesù, rammentato in sua una bellissima catechesi di qualche
anno fa, in occasione di una convivenza a Porto san Giorgio.
I giornali hanno parlato di una festa, più che un rito funebre e cosi è stato, una
stata una festa, del resto Kiko cantava dall’ambone: “Portami in cielo, portami
in cielo, oh Signore perché il morire, perché il morire certamente migliore! è
certamente migliore stare con te, stare con te!”
La tristezza è tra noi “orfani” di una grande donna, di una grande sorella, ci
mancherà Carmen, perché nel nostro egoismo lei ci mancherà, anche se lei è
felice ora di aver incontrato in cielo, il suo amato Signore Gesù!
CARMEN HERNANDEZ
Animo! direbbe Kiko. Ieri, invece si vedeva che era triste, con la voce rotta dalla
commozione mentre cantava. Ogni nota stonata era come una frase d’amore,
per la sua Carmen, per la nostra Carmen. Tutti eravamo commossi nel seguire
la “festa” funebre, molti si saranno “sciolti” in lacrime, alle note che hanno
accompagnato la bara alla fine del rito, le note del canto “Carmen 63”.
“Sono rotti i miei legami … Guadagnerò il mio regno!” La sua canzone, l’unica
canzone di Carmen, che racconta un suo periodo particolare. Prima di
conoscere Kiko, Carmen andò a vivere nelle baracche di Barcellona, lavorando
nello stesso tempo per guadagnarsi da vivere. Poi la sua decisione di andare in
Israele, voleva prendersi un tempo per scrutare le Sacre Scritture e visitare i
luoghi della Bibbia, per approfondire la storia della Salvezza. In quel periodo in
una cartolina spedita ad una sua amica, Carmen faceva, sue le parole del poeta
indiano Tagore: “Sono rotti i miei legami, pagati i miei debiti, le mie porte
spalancate, me ne vado da ogni parte”. Sono parole di chi si sente ormai libero
che esprimono la gioia di partire, di lasciare tutto, di rompere ogni legame.
Parole che poi furono messe in musica dallo stesso Kiko nel canto “Carmen 63”,
quel Kiko che poco dopo incontrò e che ha segnato una svolta nella sua vita.
A presiedere il rito funebre è stato l’arcivescovo di Madrid, monsignor Carlos
Osoro Sierra. Tanti erano i sacerdoti, i vescovi e i cardinali che concelebravano,
tra gli altri: il cardinal Antonio María Rouco Varela, arcivescovo emerito di
Madrid, il cardinal Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio consiglio per i laici,
il cardinal Ricardo Blázquez Pérez, presidente della Conferenza episcopale
spagnola, il cardinal Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia.
Monsignor Osoro Sierra nella sua omelia ha ricordato la figura di Carmen, in
questo modo:“ … Credere nella resurrezione ha provocato in Carmen una
spinta missionaria irresistibile. Lei ha sentito il desiderio di dare una
testimonianza valorosa, con un carattere franco e un linguaggio diretto. Ha
vissuto tutto questo con un grande amore per la Chiesa, soprattutto nella
redazione dello Statuto del Cammino, approvato dalla sede apostolica”
Il rito funebre, seguita da ben 13 emittenti televisive, è iniziato con la lettura del
testo di papa Francesco. In questo modo, il papa si è rivolto ai fedeli riuniti nella
cattedrale dell’Almudena a Madrid: “Pregiatissimo sig. Francisco Kiko Arguello,
cammino neocatecumenale Madrid. Ho appreso con emozione la notizia della
morte della signorina Carmen Hernández, sopraggiunta al termine di una
lunga esistenza segnata dal suo amore per Gesù e da un grande slancio
missionario. In quest’ora di doloroso distacco sono spiritualmente vicino con
CARMEN HERNANDEZ
affetto ai familiari e all’intero Cammino Neocatecumenale, di cui lei è stata co-
iniziatrice, come pure a quanti hanno apprezzato il suo ardore apostolico
concretizzato soprattutto nell’indicare un itinerario di riscoperta del Battesimo e
di educazione permanente alla fede. Ringrazio il Signore per la testimonianza di
questa donna animata da sincero amore per la Chiesa che ha speso la sua vita
nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche quelli più renitenti,
non dimenticando le persone più emarginate. Affido la sua anima alla Divina
Bontà affinché la accolga nel gaudio della Pasqua eterna ed incoraggio coloro
che l’hanno conosciuta e quanti aderiscono al Cammino Neocatecumenale a
mantenere viva la sua ansia evangelizzatrice, operando in fattiva comunione con
i vescovi e i sacerdoti ed esercitando la pazienza e la misericordia con tutti. Con
tali voti, invoco la materna intercessione della Vergine Maria e volentieri
imparto a quanti sono presenti al rito esequiale la benedizione apostolica”
La lettura del testo del papa era stata preceduta dalla testimonianza di Kiko, che
molto commosso, ha detto:” Dice San Paolo: “Non so che desidero di più, se
vivere per aiutarvi o morire, che è meglio: perché morire è stare con Cristo. Ora
Carmen è felice, mentre noi qui stiamo soffrendo. Cosa posso dire di Carmen,
potete immaginarlo: senza di lei il cammino non esisterebbe, lei ha portato la
ricchezza del Concilio”.
Il Credo apostolico non è stato recitato, ma come consuetudine del Cammino
Neocatecumenale, cantato intorno alla bara, dai fratelli della sua comunità di
Madrid, vestiti con la veste bianca dell’elezione, uno dei suoi fratelli di
comunità, tenevano in mano una palma intrecciata.
La liturgia eucaristica è stata celebrata con le “varianti” concesse al cammino
neocatecumenale, dalla Santa Sede: lo scambio della pace prima del Padre
nostro, in quanto ci si deve riconciliare con i fratelli, prima di recitare la
preghiera che ci ha insegnato Gesù e la comunione sotto le due specie e il pane
azzimo, come Ostia Magna. Sicuramente Carmen ne sarà stata felice, proprio
lei grande studiosa della Liturgia.
“Poiché Kiko ha parlato pochissimo, allora intervengo io, per dire tre cose” così
ha esordito, Padre Mario Pezzi, che fa parte della Equipe internazionale e che
dal 1970 è stato sempre al fianco di Carmen e Kiko. Padre Mario parlando di
Carmen ha detto: ”Prima di tutto penso che gli storici approfondiranno questo
fatto: la fondazione di una realtà ecclesiale compiuta da un uomo e una donna
che hanno collaborato costantemente insieme … Voglio dire poi che Carmen è
stata innamorata di Dio e Dio innamorato di lei, perché già da piccola le ha
CARMEN HERNANDEZ
conquistato il cuore, quando voleva partire missionaria in India, e per questo
una volta è scappata da casa. … Lei ha collaborato con Kiko, portando su un
vassoio, come diceva lei, il rinnovamento del Concilio Vaticano II, che si fonda
soprattutto sulle tre costituzioni: Liturgia, Parola di Dio e Chiesa. Carmen ha
combattuto molto per ciò che riteneva fondamentale per l’attuazione del
Concilio: la Veglia pasquale, con tutto il suo splendore. In questo monsignor
Casimiro Morcillo l’ha aiutata. Inoltre ha voluto recuperare la ricchezza del
Battesimo, come dice molte volte Papa Francesco, attraverso un percorso
graduale, progressivo, di conversione, durante il quale le persone, colpite
dall’annuncio del Kèrigma, dall’amore di Dio, lasciano che esso generi un
cammino sotto la Parola. … Una cosa che ha permesso a Carmen e Kiko di
collaborare in questi anni, da quello che posso vedere io, è il fatto che fossero
radicati in Dio, nell’amore di Dio. E quella realtà di carattere di entrambi ha
aiutato molte donne a essere libere, a dire la verità di fronte ai loro mariti.
Perché, come ha detto Benedetto XVI e ora ha ripetuto Francesco in “Amoris
laetitia”: l’amore è rispetto dell’alterità, l’altro è una persona, non c’è amore
senza libertà, senza verità … Non possiamo chiamare Carmen santa, ma
possiamo approfittare per chiederle grazie”.
Padre Mario ha aggiunto:” … Kiko si preoccupa come si farà senza Carmen, lei
dal cielo, non lascerà in pace Kiko … “ una frase che ha fatto sorridere Kiko, è
stato l’unico momento che i suoi occhi hanno espresso gioia e la sua bocca si è
distesa con un cenno di sorriso.
Infine don Francesco Voltaggio, rettore del seminario Redemptoris Mater di
Galilea, ha letto un messaggio inviato dal rabbino Levy Izhak Rosenbaum,
segretario e fondatore del Congresso nordamericano rabbinico, il quale aveva
conosciuto personalmente Carmen Hernández, nel maggio 2015, durante la
Convivenza dei rabbini alla Domus Galilaeae. “Carmen era veramente il cuore
del Cammino con la sua passione e con il suo spirito” scrive Rosenbaum, “lei
era una donna santa con una visione profetica per i figli di Dio. Pregherò per lei
un kaddish nei servizi sinagogali, affinché Dio consoli il cuore afflitto di Kiko,
dove Carmen trova ora una immortalità singolare”.
Animo KiKo! Carmen lassù dal cielo non ti lascerà in pace perché ci sono da
seguire 30 mila comunità in tutto il mondo, 1 milione e mezzo di fratelli, in 128
nazioni, 107 seminari Redentoris Mater, 6800 parrocchie. Animo Kiko! Hai
tanto lavoro da fare, ma da ora in poi, hai anche un angelo in più in cielo.
Animo Kiko!
CARMEN HERNANDEZ
LINK
http://www.lastampa.it/2016/07/19/vaticaninsider/ita/news/morta-
carmen-hernndez-iniziatrice-del-cammino-
neocatecumenale-7G4uSWOlf465FNYQi7dw4M/pagina.html
http://it.aleteia.org/2016/07/20/carmen-hernandez-fede-conversione-kiko-
cammino/
http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/20/
cammino_neocatecumenale_si_%C3%A8_spenta_carmen_hernandez/
1245397
http://www.tv2000.it/tg2000/video/e-morta-carmen-hernandez-iniziatrice-
con-kiko-arguello-del-cammino-neocatecumenale/
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Cammino-neocatecumenale-morta-
Carmen-Hernandez.aspx
http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali-morta-la-co-
iniziatrice-carmen-hernandez/
https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile-
evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/20/CARMEN-
HERNANDEZ-morta-la-fondatrice-del-Cammino-neocatecumenale-con-
Kiko-Arguello-diede-vita-al-movimento-cattolico-oggi-20-luglio-2016-/
715710/
http://www.focolare.org/news/2016/07/20/in-cammino-con-carmen/
http://mobile.avvenire.it/Commenti/Pagine/CARMEN-E-LA-
PREPARAZIONE-DELLA-VITTORIA-CERTA-.aspx
https://it.zenit.org/articles/carmen-hernandez-oggi-funerali-a-madrid-dal-
cielo-continuera-ad-aiutare-kiko-e-il-cammino/
https://it.zenit.org/articles/il-papa-ricorda-carmen-hernandez-donna-che-
ha-speso-la-vita-nellannuncio-della-buona-novella/
VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=P3LhBV4JwDk
https://www.youtube.com/watch?v=xOd29LKNsqU
http://bit.ly/kikocarmen
CARMEN HERNANDEZ

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  • 1. Carmen Hernandez Iniziatrice del Cammino Neocatecumenale Rassegna Stampa Luglio 2016
 CARMEN HERNANDEZ
  • 2. Madrid, 19 Luglio 2016 Carissimi fratelli, Vi do una grande notizia: oggi, alle 16,45, la nostra sorella Carmen è partita per il Cielo. È certo che Nostro Signore Gesù è venuto a prendere la sua anima per portarla con sé. Mentre soffriamo per la sua mancanza, soprattutto io, siamo contenti di saper che Nostro Signore Gesù se l’abbia portata con sé. Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha adulato, sempre pensando al bene della Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei. Negli annunci ai giovani, con il Papa, come ora in Cracovia, sempre diceva loro: “La donna è la cosa più importante nella Chiesa, perché porta nel suo seno la fabbrica della vita. Per questo, dalla prima pagina del Genesi sino alla fine dell’Apocalisse sempre il demonio persegue la donna”. E concludeva dicendo: “Il Kiko ve lo regalo”! Spero morire presto e riunirmi con lei. Carmen è stata per me un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa. Bene fratelli, ho l’anima addolorata, perché non è con noi. Ma la fede mi aiuta e conferma che sta con Cristo. Pregate per lei. Potete celebrare una messa tutti insieme in commemorazione di Carmen. L’Arcivescovo di Madrid ha accettato che si faccia il funerale di Carmen, con il corpo presente, nella Cattedrale, e forse lo presiederà il Card. Rouco. Al CARMEN HERNANDEZ
  • 3. funerale sono invitati gli itineranti d’Europa, se potete venire. Vi comunicheremo il giorno esatto. Animo, che Cristo è risuscitato ed ha vinto la morte per noi! Per me è stato commovente che abbia atteso che io giungessi, la baciassi e le dicessi: “Animo”. E dopo averle dato un bacio è spirata. Kiko Arguello
 CARMEN HERNANDEZ
  • 4. 22/7/2016 Il Papa ricorda Carmen Hernández: “Donna che ha speso la vita nell’annuncio della Buona Novella” – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/il-papa-ricorda-carmen-hernandez-donna-che-ha-speso-la-vita-nellannuncio-della-buona-novella/ 1/2 “Ringrazio il signore per la testimonianza di questa donna, animata da sincero amore alla Chiesa, che ha speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche, quelli più renitenti, non dimenticando le persone più emarginate”. Con queste sentite parole Papa Francesco ha ricordato Carmen Hernández, co­iniziatrice del Cammino Neocatecumenale, scomparsa lo scorso 19 luglio ad 85 anni, in un messaggio di cordoglio inviato a Kiko Argüello. Il telegramma del Pontefice è giunto nel giorno in cui a Madrid, nella Cattedrale della Almudean, mons. Carlos Osoro Sierra ha celebrato i funerali della donna, insieme a numerosi altri vescovi e cardinali. “Ho appreso con emozione la notizia della morte della signorina Carmen Hernández, sopraggiunta al termine di una lunga esistenza segnata dal suo amore per Gesù e da un grande slancio missionario”, scrive il Pontefice. “In quest’ora di doloroso distacco”, il Papa si dice quindi “spiritualmente vicino con affetto ai familiari e all’intero Cammino Neocatecumenale, di cui lei è stata co­iniziatrice, come pure a quanti hanno apprezzato il suo ardore apostolico concretizzato soprattutto (https://it.zenit.org/articles/il­papa­ricorda­carmen­hernandez­donna­che­ha­speso­la­vita­ nellannuncio­della­buona­novella/) CTV
  • 5. 22/7/2016 Il Papa ricorda Carmen Hernández: “Donna che ha speso la vita nell’annuncio della Buona Novella” – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/il-papa-ricorda-carmen-hernandez-donna-che-ha-speso-la-vita-nellannuncio-della-buona-novella/ 2/2 nell’indicare un itinerario di riscoperta del battesimo e di educazione permanente alla fede”. Francesco affida quindi l’anima di Carmen Hernández “alla divina bontà, affinché la accolga nel gaudio della Pasqua Eterna” ed incoraggia “coloro che l’hanno conosciuta e quanti aderiscono al Cammino Neocatecumenale a mantenere viva la sua ansia evangelizzatrice, operando in fattiva comunione con i vescovi e i sacerdoti ed esercitando la pazienza e la misericordia con tutti”. [S.C.]
  • 6. 22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 1/4 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen Carmen Hernandez in udienza dal Papa. Insieme a lei Kiko Arguello e Padre Mario Pezzi - L'Osservatore Romano 21/07/2016 20:32 SHARE: Nella cattedrale dell’Almudena, a Madrid, l’ultimo saluto a Carmen Hernandez, 85 anni, iniziatrice, insieme a Kiko Argüello, del Cammino Neocatecumenale. Anima limpida, teologa attenta, dopo una laurea in chimica, la Hernandez, negli anni ’60, ha iniziato la sua opera di evangelizzazione nella periferia di Madrid. Il Papa in un messaggio la ricorda per la sua ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico. Il servizio di Eugenio Murrali: “Ho appreso con emozione la notizia della morte di Carmen Hernandez, sopraggiunta al termine di una lunga esistenza, segnata dal suo amore per Gesù e da un grande slancio missionario. In quest’ora di doloroso distacco, sono spiritualmente vicino, con affetto, ai familiari e all’intero Cammino Neocatecumenale, di cui lei è
  • 7. 22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 2/4 stata co-iniziatrice, come pure a quanti hanno apprezzato il suo ardore apostolico, concretizzato soprattutto nell’indicare un itinerario di riscoperta del Battesimo e di educazione permanente alla fede. Ringrazio il Signore per la testimonianza di questa donna, animata da sincero amore per la Chiesa che ha speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche quelli più lontani, non dimenticando le persone più emarginate. Affido la sua anima alla Divina Bontà affinché la accolga nel gaudio della Pasqua eterna e incoraggio coloro che la hanno conosciuta, e quanti aderiscono al Cammino Neocatecumenale, a mantenere viva la sua ansia evangelizzatrice, operando in fattiva comunione con i vescovi e i sacerdoti ed esercitando la pazienza e la misericordia con tutti” . Così, Papa Francesco, si è rivolto, in un messaggio, ai fedeli riuniti a Madrid per le esequie di Carmen Hernandez.   A presiedere la Messa funebre, l’arcivescovo della capitale spagnola, mons. Carlos Osoro Sierra. Insieme con lui il cardinale Antonio María Rouco Varela, arcivescovo emerito di Madrid, il cardinale Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, il cardinal Ricardo Blázquez Pérez, presidente della Conferenza episcopale spagnola, il cardinal Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia, e molti altri vescovi e prelati. Mons. Osoro Sierra ha ricordato in questo modo la figura della Hernandez: “Credere nella resurrezione ha provocato in Carmen una spinta missionaria irresistibile. Lei ha sentito il desiderio di dare una testimonianza valorosa, con un carattere franco e un linguaggio diretto. Ha vissuto tutto questo con un  grande amore per la chiesa, soprattutto nella redazione dello Statuto del Cammino, approvato dalla sede apostolica” Kiko Argüello ha espresso, con commozione, il suo sentito pensiero per questa sua compagna di viaggio: “Dice San Paolo: 'Non so che desidero di più, se vivere per aiutarvi o morire, che è meglio: perché morire è stare con Cristo. Ora Carmen è felice, mentre noi qui stiamo soffrendo. Cosa posso dire di Carmen, potete immaginarlo: senza di lei il cammino non esisterebbe, lei ha portato la ricchezza del Concilio”. E Kiko ha poi affidato al canto i sentimenti di questo momento di sofferenza, invitando anche gli itineranti e gli altri fedeli presenti ad accompagnare la sua voce, rotta dall’emozione: (Kiko canta) Padre Mario Pezzi, dal 1970 al fianco di Carmen e Kiko, ha tracciato un ricco resoconto del percorso della co- iniziatrice del Cammino e ha concluso menzionando i messaggi di vicinanza inviati dalle comunità ebraiche: “Prima di tutto, penso che gli storici approfondiranno questo fatto: la fondazione di una realtà ecclesiale compiuta da un uomo e una donna che hanno collaborato costantemente insieme. Voglio dire poi che Carmen è stata innamorata di Dio, e Dio innamorato di lei, perché già da piccola le ha conquistato il cuore, quando voleva partire missionaria in India, e per questo una volta è scappata da casa. Lei ha collaborato con Kiko, portando su un vassoio, come diceva lei, il rinnovamento del Concilio Vaticano II, che si fonda soprattutto sulle tre costituzioni: Liturgia, Parola di Dio e Chiesa. Carmen ha combattuto molto per ciò che riteneva fondamentale per l’attuazione del Concilio: la Veglia pasquale, con tutto il suo splendore. In questo mons. Casimiro Morcillo l’ha aiutata. Inoltre, ha voluto recuperare la ricchezza del Battesimo, come dice molte volte Papa Francesco, attraverso un percorso graduale, progressivo, di conversione, durante il quale le persone, colpite dall’annuncio del Kèrigma, dall’amore di Dio, lasciano che esso generi un cammino sotto la Parola. E infine qui ci sono molte sorelle, molte donne. Una cosa che ha permesso a Carmen e Kiko di collaborare in questi anni, da quello che posso vedere io, è il fatto che fossero radicati in Dio, nell’amore di Dio. E quella
  • 8. 22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 3/4 realtà di carattere di entrambi ha aiutato molte donne a essere libere, a dire la verità di fronte ai loro mariti. Perché, come ha detto Benedetto XVI e ora ha ripetuto Francesco in “Amoris laetitia”: l’amore è rispetto dell’alterità, l’altro è una persona, non c’è amore senza libertà, senza verità”. Un amore che ha dato i suoi frutti. Oggi, come ha ricordato Kiko, il Cammino Neocatecumenale conta 30 mila comunità in tutto il mondo, un milione e mezzo di fratelli, in 128 nazioni, 107 seminari "Redentoris Mater", 6.800 parrocchie.  Roberto Piermarini ha chiesto al cardinale Paul Joseph Cordes, che è stato Incaricato di San Giovanni Paolo II per l’Apostolato del Cammino, cosa ha rappresentato Carmen per il Cammino neocatecumenale: R. - Carmen è stata una donna molta importante per l’iniziativa della nuova evangelizzazione. Kiko è il catechista, ma Carmen, con tante ispirazioni teologiche ed ecclesiali, lo ha molto aiutato; conosceva come pochi i documenti del Concilio Vaticano II; conosceva tutti i discorsi di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI, di Francesco. Per me era un po’ come la mente teologica del Cammino: posso affermare che è per merito suo che ho potuto studiare molto bene la teologia. Ho sempre ammirato la conoscenza e l’insistenza di Carmen sulla verità della fede. D. - Che eredità lascia al Cammino Carmen Hernandez? R. - Come donna ha avuto un ruolo molto importante nella Chiesa e ha dato un modello a tutte le donne del Cammino neocatecumenale: essere ispiratrici della fede e della pietà per il Cammino e per la Chiesa. Questo a livello pedagogico. A parte questo, la sua ispirazione, dei tanti discorsi che ha fatto – ho accompagnato per tanti anni il Cammino – ne ho sempre notato la profondità. A parte questo modello antropologico è anche una spinta, perché la Chiesa ha bisogno della verità della fede. La fede non nasce nel cuore dell’uomo: nasce dalla Parola di Dio e il Cammino, e in particolar modo Carmen, ha conosciuto la Scrittura. Questo è molto importante, perché mostra la grande forza di Carmen nel non nascondere la verità della fede. Quando ho conosciuto il Cammino, ho ammirato molto anche la conoscenza del Vecchio Testamento che anche noi della Chiesa, i pastori, abbiamo un po’ dimenticato. E così verso tutta la rivelazione, Carmen l'ha articolata contro una sensibilità che oggi abbiamo diffuso ai fedeli: nel mio cuore so ciò che Dio vuole. Questo non è vero! Dio ha parlato! Dio ha insistito che si diventa santi tramite la volontà di Dio. Questo è importantissimo! Così per me Carmen è una figura che ha sottolineato e che sottolinea anche nel futuro la dipendenza dell’uomo dalla rivelazione, dalla volontà di Dio se questo uomo, questa donna vogliono essere missionari e diffondere la verità della fede nella società di oggi. D. - Il modo di relazionarsi di Carmen era spesso molto schietto e diretto. Che cosa nascondeva? R. - Sono stati i tratti principali che l’hanno accompagnata per tutta la vita. Carmen ha cercato la sua strada partendo dalla base della rivelazione e ha dovuto lottare molto. È stata membro di una congregazione e poi in una baraccopoli  di Madrid. Veniva da una famiglia molto ricca, molto stimata in Spagna. Così ha praticato sempre una verità della chiarezza, della sincerità che ha applicato davanti a tutti le persone con le quali si rapportava. Qualche volta sembrava che questo offendesse le persone, ma io ho visto sempre un grande amore da parte di Carmen. Non ha utilizzato la diplomazia per nascondere qualcosa come si fa spesso: non diciamo più la verità perché non vogliamo offendere nessuno, ma così la verità si nasconde. Invece Carmen era sincera per il bene dell’altro. Qualche volta la verità ci scomoda: Carmen ha voluto il bene dell’altro utilizzando questa “verità che scomoda” e non nascondendo la verità coprendo tutto con una 'salsa dolce'. Lei
  • 9. 22/7/2016 Papa ricorda l'ansia evangelizzatrice e l'ardore apostolico di Carmen http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/21/a_madrid_i_funerali_di_carmen,co-iniziatrice_neocatecumenali/1245905 4/4 non faceva questo. Era un grande bene, per la sincerità del contatto di un uomo con l’altro anche nella nostra chiesa. Quando vedo i nostri ambienti ecclesiali: quanto si nasconde! Quanto si parla in modo discreto, di nascosto, magari si parla male dell’altro, … Anche Papa Francesco lo ha detto. Carmen non aveva questa 'malattia'. Così ammiravo il suo coraggio e la sua sincerità. D. - Che cosa perde la Chiesa con la sua morte? R. - La morte di una grande donna è sempre una grande perdita per la Chiesa. Ho sempre detto: “Carmen adesso continua ad ispirare il Cammino”. Io non ho tanta paura della perdita di Carmen perché credo fortemente che anche dal cielo ci ispirerà con le sue tracce. Se posso fare un paragone un po’ rischioso: Giovanni Paolo II è morto, ma continua ad ispirare la Chiesa; così le grandi figure della Chiesa, che hanno fatto la loro opera nel senso di Dio, continuano anche ad ispirare da morti, perché dal cielo hanno un grande potere. Noi, non a caso, chiediamo alle persone grandi che sono morte, di continuare ad aiutarci. Così penso anche che la perdita di Carmen umanamene è una sofferenza ma non vuol dire che smetterà di ispirare il Cammino Neocatecumenale.
  • 10. 21/7/2016 Addio a Carmen Hernández, instancabile evangelizzatrice innamorata di Cristo – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile-evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/ 1/3 Era uno spirito libero Carmen Hernández, co­iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale. Di quella libertà che vivono solo le persone che hanno incontrato Gesù Cristo nella loro vita e hanno capito che tutto il resto passa in secondo piano. Alle 16.45 di oggi è morta a 85 anni, nella sua casa paterna di Madrid, dopo una lunga malattia che l’aveva costretta a stare a riposo per un anno e mezzo. Lei che nella sua vita non si era mai fermata, che insieme a Kiko aveva girato il mondo per annunciare il kerygma, la Buona notizia, a cominciare da quelle baracche alla periferia di Madrid dove vi si era trasferita sul finire degli anni ‘60 per portare la Parola in mezzo agli zingari, ai reietti, ai criminali. Una strada che aveva scelto Dio per lei, come amava ripetere, visto che i suoi progetti e quelli della sua facoltosa famiglia erano ben altri. Avviata agli studi scientifici con il padre alle spalle che la spingeva ad un futuro imprenditoriale, Carmen nel suo percorso di studi volle raggiungere solo un traguardo: la licenciatura in chimica (una sorta di laurea di primo livello). (https://it.zenit.org/articles/addio­a­carmen­hernandez­instancabile­evangelizzatrice­ instancabile­innamorata­di­cristo/) © Camino Neocatecumenal
  • 11. 21/7/2016 Addio a Carmen Hernández, instancabile evangelizzatrice innamorata di Cristo – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile-evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/ 2/3 Poi decise di assecondare quel sacro fuoco missionario che bruciava nel suo cuore da quando era bambina e a Tudela, sulla riva  dell’Ebro, vedeva passare missionari gesuiti, domenicani e salesiani provenienti da ogni angolo del globo. A 15 anni espresse il desiderio di recarsi in India, creando non pochi scombussolamenti nella sua famiglia; il proposito si concretizzò qualche anno più tardi con la maggiore età quando decise di diventare missionaria cattolica e si ritirò per otto anni nell’Istituto Misioneras de Cristo Jesús, a Barcellona.  Erano gli anni ’60 e mentre i giovani della sua età sognavano la rivoluzione, lei ambiva a formare èquipe missionarie in Bolivia. Una di queste riuscì a partire e a lavorare tra gli Indios. Lei, intanto, continuava a stare in Spagna a cercare giovani che sposassero il progetto. All’epoca studiava teologia e intensificava il suo impegno religioso, ma decise di rimanere allo stato laicale. Per sostenersi lavorava in fabbrica o come donna delle pulizie.  È in quegli stessi anni, durante i quali sulla Chiesa soffiava lo Spirito del Concilio Vaticano II, che tramite sua sorella Pilàr, all’epoca volontaria in un’associazione di riabilitazione delle prostitute, viene a conoscenza di un tale Kiko Argüello, giovane pittore anch’egli di buona famiglia che aveva rinunciato ad una promettente carriera per andare con una Bibbia, una chitarra e i fioretti di San Francesco tra i poveri di Palomeras Altas. Una follia, che tuttavia a Carmen sembrò molto più concreta come servizio alla Chiesa di tanti suoi progetti. Decise allora di seguire questo strano uomo con la barba e andò ad abitare in una baracca a mezzo chilometro da lui pensando, in fondo in fondo, di aver trovato un elemento valido per la sua missione in Bolivia. Ma quando Carmen conobbe la comunità di Palomeras – raccontava lei stessa – ebbe una grande sorpresa: scoprì, cioè, che la Chiesa non era composta da gente scelta ma da poveri e peccatori, perché era lì che Gesù Cristo si rendeva presente. Il resto è storia conosciuta da tutti: le prime comunità formate dagli zingari, il trasferimento a Roma nel Borghetto latino, l’evangelizzazione nelle parrocchie di tutto il mondo, l’elaborazione di quelle catechesi iniziali a cui lei diede il contributo maggiore grazie ai suoi studi teologici e che, anche per la sua tenacia, furono approvate dopo tanto tempo dalla Santa Sede con il nome di “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”. Catechesi che negli anni hanno avvicinato milioni di persone alla Chiesa attraverso quello che lei non voleva che venisse definito “movimento”, tantomeno associazione o congregazione, ma una realtà ecclesiale frutto del rinnovamento del Concilio. Il Cammino, si sa, conta oggi grandi numeri tra circa 30mila comunità in 125 paesi, migliaia di vocazioni e un centinaio di seminari, ma Carmen non amava sentirlo dire. Si è sempre distaccata da trionfalismi e vanaglorie o da riconoscimenti pubblici come il
  • 12. 21/7/2016 Addio a Carmen Hernández, instancabile evangelizzatrice innamorata di Cristo – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile-evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/ 3/3 dottorato in teologia honoris causa che la Catholic University of America di Washington aveva concesso a lei e Kiko il 16 maggio del 2015. Ciò che cercava Carmen era il bene delle persone, e questo implicava anche un modo schietto di dire la verità così com’era, nuda e cruda. A cominciare da Kiko. Non si dimenticano infatti i suoi rimbrotti divenuti una scena imperdibile degli incontri vocazionali, quando dopo catechesi appassionate di Argüello, di fronte a folle oceaniche, si alzava in piedi e con l’inconfondibile accento madrileño diceva: “Io dico sempre a Kiko che l’inferno è pieno di predicatori come lui!”. O quando, durante le celebrazioni nel 2009 per i 40 anni del Cammino Neocatecumenale nella Basilica di San Pietro, durante un discorso interminabile, a Kiko che cercava di farla abbreviare urlò in spagnolo: “Fai silenzio, parlo al Papa!”, strappando un sorriso anche a Benedetto XVI. Come dimenticare, poi, i suoi incoraggiamenti alle vocazioni femminili o le parole sull’importanza del ruolo della donna “fabbrica della vita” per la Chiesa, per la famiglia e per la società. “Per questo – ripeteva continuamente – dalla prima pagina della Genesi fino al finale dell’Apocalisse il demonio perseguita sempre una donna”.  Di lei Kiko fa un ricordo commosso: “Carmen, che enorme aiuto al Cammino! Non mi ha mai adulato, ha pensato sempre al bene della Chiesa. Che donna forte!”, scrive in una lettera. “Spero di morire presto e di ricongiungermi a lei. Carmen è stata per me un evento meraviglioso” con “il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore al Papa e soprattutto il suo amore alla Chiesa”. “È stato commovente – prosegue Kiko – che ha aspettato che io arrivassi, l’ho baciata e le ho detto: Animo! Coraggio! E dopo averle dato un besito è morta”.  I funerali si terranno giovedì 21 luglio, alle 18, nella Cattedrale dell’Almudena di Madrid, presieduti dall’arcivescovo Carlos Osoro Sierra, alla presenza di numerosi vescovi e cardinali vicini alla realtà neocatecumenale e agli itineranti di tutta Europa. Intanto le comunità di tutto il mondo si sono riunite in preghiera in segno di riconoscimento per questa donna che, con la sua passione e il suo dare la vita, ha trasmesso loro l’amore per Cristo e per la Chiesa.
  • 13. 21/7/2016 Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/20/cammino_neocatecumenale_si_%C3%A8_spenta_carmen_hernandez/1245397 1/3 Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez Carmen Hernandez in udienza dal Papa insieme a Kiko Argüello e P. Mario Pezzi - L'Osservatore Romano 20/07/2016 08:00 SHARE: Si è spenta ieri pomeriggio, all’età di 85 anni, a Madrid, Carmen Hernandez che insieme con Kiko Argüello ha iniziato il Cammino neocatecumenale in Spagna negli anni ’60. Era responsabile dello stesso Cammino a livello internazionale insieme a Kiko e Padre Mario Pezzi. La ricordano le oltre 22mila comunità neocatecumenali, presenti in 110 Paesi del mondo. Le esequie si terranno giovedì 21 luglio alle ore 18.00 nella cattedrale dell'Almudena a Madrid e saranno presiedute dall'arcivescovo della capitale spagnola mons. Carlos Osoro Sierra. Saranno presenti numerosi vescovi e cardinali vicini alla realtà neocatecumenale e agli itineranti di tutto il mondo. La vita, la testimonianza, il suo amore per la Chiesa Maria del Carmen Hernández Barrera nasce a Olvega, Navarra, in Spagna, il 24 novembre 1930. Ha passato l’infanzia con la famiglia a Tudela: il padre, Antonio Hernández, è stato il fondatore della società Herba, una delle industrie del riso più importanti della Spagna.
  • 14. 21/7/2016 Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/20/cammino_neocatecumenale_si_%C3%A8_spenta_carmen_hernandez/1245397 2/3 L'impronta missionaria ricevuta dai Gesuiti Carmen frequentò la scuola dei Gesuiti a Xavier, ricevendo un’impronta missionaria che caratterizzerà tutta la sua vita. Per desiderio del padre, iniziò gli studi di chimica all’Università di Madrid e, dopo la laurea, lavorò per un periodo nell’industria di famiglia. Ma presto, lasciò questo per ritrovare la sua vocazione missionaria giovanile. L'esperienza in un Istituto femminile Entrò in un istituto femminile, sorto da poco: “Le Missionarie di Cristo Gesù”, per coronare il suo sogno. Per prepararsi alla missione in India, si recò in Inghilterra per apprendere l’inglese. Erano gli anni ’60 e, con l’inizio del Concilio, anche il suo Istituto entrò in crisi, ponendosi su due binari diversi: da una parte chi voleva restare fedele all’idea originaria della missione e dall’altra chi voleva orientarsi verso una vita religiosa più “normale”.  Gli studi di liturgia e l'incontro con la Terra Santa L’incontro con alcuni studiosi di liturgia (mons. Pedro Farnes Sherer, professore all’Istituto Liturgico di Parigi, Dom Botte, L. Bouyer, ecc.), che stavano mettendo in atto un profondo rinnovamento conciliare, riscoprendo l’Eucaristia, la centralità della Pasqua, l’importanza della catechesi, la necessità di una iniziazione cristiana nelle parrocchie, orientarono Carmen verso il mondo ebraico e verso la Parola di Dio. Passò due anni in Israele, visitando tutti i luoghi sacri, con la Scrittura in mano, meditando e pregando. L'incontro con Kiko  Con questo profondo e ricco bagaglio, tornò a Madrid alla ricerca di alcuni giovani che potessero unirsi a lei in un progetto di evangelizzazione che voleva avviare concretamente in Bolivia, per aver conosciuto un vescovo disposto ad accogliere questa esperienza. Non vuole rientrare nell’ambiente familiare e va a vivere tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Qui si incontra con Kiko Argüello, un giovane di buona famiglia, anch’egli alla ricerca di un’esperienza di vita cristiana più autentica. Non pensa ad un lavoro sociale, ma piuttosto – ispirandosi a Charles de Foucauld – ad una presenza di povero tra i poveri, certo della parola di San Giovanni XXIII che la salvezza della Chiesa sarebbe venuta attraverso i poveri.  Il fascino della comunità cristiana tra i poveri di Palomeras E qui, tra questi poveri, zingari, quiquies, ex prostitute, handicappati, si venne formando una comunità cristiana, così radicale, così semplice e sincera, così povera ed evangelica che quando Carmen la incontrò ne rimase affascinata. L’evangelizzazione lasciava di essere una teoria teologica o un progetto pastorale da mettere in atto: era una comunità cristiana. Nel dialogo con quella povera gente nasce a poco a poco una nuova sintesi teologico-catechetica che non solo tocca la vita delle persone, ma la va cambiando, trasformando poco a poco in una novità: nasce una preghiera sincera, la comunione tra persone socialmente e intellettualmente “incapaci” di questo, si aprono con entusiasmo all’evangelizzazione. La nascita di un catecumenato post-battesimale Carmen ne è affascinata. Dalla periferia di Madrid, inizia l’annuncio nelle parrocchie, dalla Spagna si passa in Italia: l’azione si va organizzando come un vero e proprio catecumenato post-battesimale. Al fascino catechetico di Kiko (che parla con forza e canta e scruta la scrittura e forma comunità…), Carmen offre una solida base teologica e liturgica, un amore alla Chiesa ed al Papa in particolare, davvero ammirevoli, specie in un tempo tanto critico contro tutte le istituzioni. Sempre in difesa della donna È sempre attenta alla condizione della donna, di cui prende spesso le difese con originalità e profondità… Famosi i suoi interventi durante le Gmg a difesa della donna, contro gli attacchi che il demonio che dalla
  • 15. 21/7/2016 Cammino neocatecumenale: si è spenta Carmen Hernandez http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/20/cammino_neocatecumenale_si_%C3%A8_spenta_carmen_hernandez/1245397 3/3 Genesi all’Apocalisse la attacca, proprio perché ella ha la fabbrica della vita nel suo seno. La profondità delle sue catechesi Le sue catechesi, semplici ma profonde, coinvolgono spesso il cosmo stesso, strappando l’uomo dalla meschinità della sua vita sedentaria e lanciandolo dentro un ritmo ed un movimento che stanno alla base della sua visione pasquale della creazione e della salvezza. Il suo ruolo nella redazione dello Statuto del Cammino approvato dalla Santa Sede Il Cammino Neocatecumenale non sarebbe ciò che esso è senza la presenza intelligente e creatrice di Carmen. Ha partecipato alla redazione dello Statuto del Cammino, dando un contributo fondamentale davanti a difficoltà e dubbi ed ha gioito quando nel 2011 ha visto la sintesi catechetica che, con Kiko ed i poveri aveva contribuito a mettere insieme, è stata approvata dalla Santa Sede come “Direttorio Catechetico del Cammino Neocatecumenale”. Ha sempre rifiutato riconoscimenti ufficiali Schiva di ogni adulazione e di ogni onorificenza, si rifiutò sempre di ricevere riconoscimenti particolari. Solo nel 2015 accettò il Dottorato Honoris Causa in Sacra Teologia, in riconoscimento del suo immenso contributo alla formazione cristiana in tutto il mondo, conferitole dalla Catholic University of America di Washington, l’unica università pontificia negli Stati Uniti. Una donna dal carattere schietto e dal linguaggio diretto Ha partecipato sino alla fine, anche quando era ormai già molto malata, in modo eroico all’evangelizzazione. Un tratto che rivela l’anima di questa donna eccezionale, dal carattere e dal linguaggio diretto, mai doppio, mai ipocrita – e per questo spesso quasi temuta – è quanto ha confessato una volta a Kiko: “Vedi, Kiko, io spesso passo da scorbutica e da impertinente davanti a vescovi e cardinali, ma lo faccio perché essi accettino te!". Il ricordo di Kiko Per questo Kiko, dando l’annuncio della sua morte, ha detto: “Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha adulato, sempre pensando al bene della Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei”. E ancora: “Carmen è stata per me un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore per la Chiesa”. (A cura di don Ezechiele Pasotti)
  • 16. 22/7/2016 Carmen e la preparazione della «vittoria certa» | Avvenire.it http://mobile.avvenire.it/Commenti/Pagine/CARMEN-E-LA-PREPARAZIONE-DELLA-VITTORIA-CERTA-.aspx 1/2 Home (/) /  Commenti (/Commenti) L'addio alla co-fondatrice del Cammino Carmen e la preparazione della «vittoria certa» di Gianfranco Marcelli 22/07/2016     Sempre, e con chiunque, anche per riconoscimento di chi non l’aveva troppo in simpatia, Carmen Hernández ha praticato quella rara e delicata virtù cristiana chiamata 'parresia': un termine greco di origine filosofica che nella tradizione biblica si traduce con franchezza, sincerità, coraggio nel parlare. Soprattutto nel testimoniare e nell’annunciare la fede. Virtù genuina e non semplice da acquisire, al punto che San Paolo chiedeva agli Efesini di domandarla al Cielo per lui, come dono tipico dell’apostolo. Ma anche virtù delicata, perché a rischio di tracimare trasformandosi in arroganza. Rischio che Carmen riusciva a scansare, grazie in particolare al suo grande amore per la Chiesa, a cominciare da 'Pietro', il Papa.   L’annuncio libero e liberante della Buona notizia è sempre stato la sua stella polare, la vocazione alla quale si sentiva chiamata fin da bambina, quando grazie ai missionari gesuiti che passavano numerosi nella Navarra dove viveva la sua famiglia, veniva attratta irresistibilmente dai loro racconti. Al punto, come raccontava, di «aver conosciuto san Francesco Saverio prima ancora di San Paolo». «Senza di lei non ci sarebbe il Cammino neocatecumenale», ha ripetuto per l’ennesima volta ieri Kiko Arguello a Madrid, nella cattedrale dell’Almudena dove si è a b c
  • 17. 22/7/2016 Carmen e la preparazione della «vittoria certa» | Avvenire.it http://mobile.avvenire.it/Commenti/Pagine/CARMEN-E-LA-PREPARAZIONE-DELLA-VITTORIA-CERTA-.aspx 2/2 celebrato il funerale. E davvero il suo zelo, ricordato da papa Francesco nel messaggio di condoglianze, ha contribuito in maniera decisiva al diffondersi dell’opera che, insieme al pittore originario di Leon, senza nessun piano prestabilito, prese le mosse più di 50 anni fa nella baraccopoli miserabile di Palomeras Altas, alla periferia della capitale spagnola. Ma le 30mila comunità sparse in tutto il mondo, che oggi la ricordano con affetto e rimpianto e ieri erano presenti con la preghiera al funerale di popolo a Madrid, le sono debitrici anche di altre preziose eredità. La passione per la Liturgia anzitutto, concepita e coltivata instancabilmente attraverso la conoscenza del Concilio Vaticano II, nel quale riscoprì la centralità del Mistero Pasquale.   Così come l’attaccamento alla Scrittura, con la gratitudine ai padri conciliari per aver rimesso nelle mani dei fedeli il tesoro inesauribile della Parola di Dio. Chiunque si è avvicinato al Cammino ha potuto gustare, con sorpresa, la genialità di alcune interpretazioni, tradotte in catechesi memorabili. Allo stesso modo, Carmen ha trasmesso e difeso con decisione, prima ancora della storica visita in Sinagoga di San Giovanni Paolo II, il rispetto e la stima profonda per il popolo ebraico, i nostri 'fratelli maggiori' che lei ebbe modo di conoscere da vicino, vivendo a lungo e in umiltà in Terra Santa all’inizio degli anni 60 del Novecento. Infine, il lascito umanamente e culturalmente forse più importante: la valorizzazione della donna, del suo ruolo nella Chiesa e nella società, per la trasmissione e la difesa della vita, di cui possiede 'la matrice'.   Per questo, non si stancava mai di ripeterlo soprattutto alle giovani nelle Gmg, «dalla prima all’ultima pagina della Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse, il demonio non cessa di insidiarla». Questa minaccia, ammoniva, è oggi più incombente che mai. Ma per chi crede come Carmen la vittoria è certa. Copyright 2016 © Avvenire | P.Iva 00743840159
  • 18. 21/7/2016 Carmen e quel pane spezzato con i poveri nelle baracche di Madrid - Testimonianze - Aleteia.org - Italiano http://it.aleteia.org/2016/07/20/carmen-hernandez-fede-conversione-kiko-cammino/ 1/3 MIGUEL CUARTERO SAMPERI/ALETEIA 20 LUGLIO 2016 TESTIMONIANZE Carmen e quel pane spezzato con i poveri nelle baracche di Madrid “Vi do una grande notizia: oggi, alle 16,45, la nostra sorella Carmen è partita per il Cielo. È certo che Nostro Signore Gesù è venuto a prendere la sua anima per portarla con sé”. Inizia così la breve lettera con la quale Kiko Argüello ha voluto annunciare la morte di Carmen Hernández assieme alla quale, negli anni sessanta, ha dato vita all’esperienza del Cammino Neocatecumenale, una delle realtà più vivaci e diffuse tra quelle sorte dopo il Concilio Vaticano II. In poche ore la lettera ha fatto il giro del mondo, condivisa attraverso email, cellulari e social network tra i tanti appartenenti al Cammino sparsi in tutto il mondo che, da un anno a questa parte, seguivano con preoccupazione l’evolversi della malattia e il progressivo peggioramento dello stato di salute dell’iniziatrice spagnola. Carmen Hernández è morta all’età di 85 anni nella sua casa di Madrid, nell’ottava della festa della Madonna del Carmelo, circondata dall’affetto delle persone che l’assistevano in questo periodo di malattia, raggiunta da Kiko (il tempo di darle un “bacetto” e dirle “coraggio”, afferma nella sua lettera) e sostenuta dalle preghiere di più di un milione tra fedeli, sacerdoti e vescovi che l’hanno conosciuta. A salutarla prima di morire anche Papa Francesco: il primo luglio, durante l’udienza privata concessa a Kiko Argüello e Mario Pezzi, Carmen ha avuto modo di parlare al telefono col Santo Padre che in un simpatico scambio di battute la incoraggiò augurandosi di poterla incontrare presto. L’infanzia, gli studi e il sogno delle missioni María del Carmen Hernández Barreda nacque il 24 novembre del 1930 a Olvega, un piccolo comune in provincia di Soria, nella regione di Castilla y León.  Presto la sua numerosa famiglia, si trasferì a Tudela (Navarra) dove Carmen passò gran parte della sua giovinezza. Frequentò la scuola dalle suore della Compagnia di Maria dove fin da piccola subì il fascino delle missioni. Accanto alla sua scuola c’era il collegio dei Gesuiti “San Francisco Javier”: Carmen e le sue compagne assistevano al via vai di missionari che andavano e venivano dal lontano Oriente: Giappone, India, Cina… i racconti dei missionari, i filmati e le immagini di quei paesi lontani suscitarono in lei il desiderio di partire per evangelizzare i popoli più lontani; lei stessa racconterà: “Fin da piccola sentivo la chiamata di Dio a partire per le missioni (…). Prima di conoscere San Paolo conobbi San Francesco Saverio che per me rappresentava l’ideale di cristianesimo, il mio ideale era andare in missione e, non so perché, pensavo sempre all’India”. Quando Carmen aveva 15 anni la famiglia si trasferì nuovamente, questa volta nella capitale Madrid. Il sogno delle missioni non si spense e, finita la scuola dell’obbligo, la giovane manifestò la seria intenzione di partire per l’India con la Bibbia regalatagli da un sacerdote, che conservava come un tesoro. Il padre si oppose fermamente obbligandola a iscriversi all’università per prepararsi ad un futuro da imprenditrice nel campo industriale. La fuga e la formazione: verso l’India A 21 anni Carmen, ottenuta la laurea in chimica, era pronta per aiutare il padre a gestire il lavoro delle sue fabbriche. Ma un giorno fuggì da quel luogo per rifugiarsi a Javier, la città natale di San Francesco Saverio, lontano dalle fabbriche, dove si respirava un’aria diversa e dove si viveva l’entusiasmo delle missioni che in quegli anni crescevano sempre più, verso l’Africa e l’Asia. Il Signore stava confermando la sua vocazione, una voce la chiamava: “Vieni e seguimi”, Dio la chiamava a “buttarsi” con Lui in una nuova avventura. Entrò a far parte dell’istituto “Missioni di Cristo Gesù” che viveva un momento di grande fervore e slancio missionario e si preparò per le missioni finché non fu finalmente destinata all’India. La notte oscura: un’inspiegabile decisione… In seguito ad alcuni cambiamenti ai vertici dell’Istituto e ad una presa di posizione più conservatrice rispetto
  • 19. 21/7/2016 Carmen e quel pane spezzato con i poveri nelle baracche di Madrid - Testimonianze - Aleteia.org - Italiano http://it.aleteia.org/2016/07/20/carmen-hernandez-fede-conversione-kiko-cammino/ 2/3 alle aperture carismatiche che lo caratterizzavano, dopo otto anni dal suo ingresso, Carmen assieme ad altre sorelle venne invitata dalle superiore a lasciare la comunità. Si trovava a Barcellona, in scalo, nel viaggio verso l’India, quando una lettera sembrò frantumare i sogni, oramai quasi realizzati, della sua giovinezza. “Fu per me vivere una kenosis – racconta. A Barcellona il Signore mi fece partecipare della Passione di Cristo”. La difficoltà nel capire cosa stava succedendo e di vedere frustrata ciò che considerava la sua vocazione, la fece soffrire fino alle lacrime, mentre contemplava il Cristo che moriva in croce fuori da ogni logica umana. Era il 1962, in quell’anno doloroso Carmen trovò il sostegno del vescovo di Valencia e la consolazione della Grazia che le permise di soffrire senza disperarsi ma appoggiandosi alla croce di Cristo: “Anche se sembra strano – racconterà in seguito – fu un’esperienza straordinaria, non avevo mai sperimentato così tanto la presenza di Dio come su quella croce”. Furono mesi di tribolazioni e di preghiere finché Carmen fu costretta ad abbandonare l’istituto. Fu a Barcellona che Carmen conobbe il liturgista Pedro Farnés Scherer, che la introdusse al cuore del movimento liturgico che già anticipava il rinnovamento del Concilio Vaticano II. “Sono rotti i miei legami… Guadagnerò il mio regno!” Lasciato l’istituto Carmen andò a vivere nelle baracche di Barcellona e a lavorare nelle fabbriche per guadagnarsi da vivere. Poi partì per Israele, un tempo di grazia dove poté scrutare le Scritture peregrinando in Terra Santa, approfondendo la storia della Salvezza e il mistero di Cristo. Risale a quel periodo una cartolina che spedì a una missionaria di Pamplona dove Carmen faceva sue le parole del poeta indiano Tagore, parole che esprimono la gioia di chi si sente ormai libero di partire, senza legami, verso i luoghi più remoti, per affrontare nuove battaglie: “Sono rotti i miei legami, pagati i miei debiti, le mie porte spalancate, me ne vado da ogni parte” e ancora: “Essi, accovacciati nel loro angolo continuano a tessere la tela delle loro ore, e mi chiamano affinché li segua. Ma già la mia spada è forgiata, già ho messo l’armatura, il mio cavallo è impaziente: guadagnerò il mio Regno”! Queste parole furono in seguito musicate da Kiko per i giovani (il canto “Carmen ‘63”) come un incoraggiamento a partire per l’evangelizzazione dove fosse necessario. Ora Carmen pensava anche all’America Latina, ai minatori della Bolivia; ma nel frattempo, assieme ad alcune amiche, arrivò a Madrid dove un incontro inaspettato segnò la svolta nella sua vita. L’incontro con Kiko nelle baracche di Madrid, la comunità dei poveri. Nel frattempo Francisco Argüello, detto Kiko, aveva lasciato la casa paterna, le belle arti e i salotti borghesi di Madrid per “vivere ai piedi di Gesù come Charles di Foucauld”. Dopo una grande crisi esistenziale Kiko aveva trovato il suo posto nelle baracche di Palomeras Altas, con la chitarra, la Bibbia e un crocifisso in tasca. Qui incontrò Carmen, come racconta nel libro Il kerigma nelle baracche coi poveri (san Paolo 2013): “Dio ha voluto che in quell’ambiente incontrassi Carmen, una sorella missionaria che (…) aveva avuto contatti con l’arcivescovo Manrique per andare anche ad Oruro (Bolivia) tra i minatori. Ci siamo incontrati attraverso sua sorella, che conoscevo perché faceva parte del gruppo con cui cercavamo di aiutare le prostitute e i drogati prima che andassi con i poveri. Carmen era venuta alle baracche. Conobbe il gruppo  che si radunava nella mia baracca, rimase molto impressionata e da allora si fece una baracca (…) non molto lontano da dove ero io, e viveva lì con una sua amica” (p. 56). Cominciò un cammino di evangelizzazione tra i gitanos, le prostitute e i poveri delle baracche. Carmen portò a Kiko le novità del Concilio Vaticano II; nelle Palomeras celebravano la liturgia della Parola assieme ai poveri, cantavano i salmi, leggevano la bibbia…In quel luogo dimenticato da tutti stava sorgendo un piccolo miracolo: una comunità cristiana che si riuniva nel nome di Gesù, attorno alla sua Parola e che rendeva visibile l’amore nella dimensione della Croce. L’annuncio del kerigma si andò “raffinando” sino a raggiungere una “sintesi” che richiamava l’attenzione di altri poveri, di altre persone lontane dalla fede, ma anche l’attenzione dell’Arcivescovo di Madrid, mons. Casimiro Morcillo, che visitò la baraccopoli e confermò l’operato di questi due missionari di frontiera concedendo loro la possibilità di celebrare l’Eucaristia coi poveri delle baracche in una chiesa vicina. L’arrivo dell’arcivescovo convinse definitivamente Carmen – fino a quel momento scettica – ad unirsi all’opera di Kiko sostenendolo e aiutandolo. Il Cammino Neocatecumenale come itinerario post­battesimale L’esperienza delle baracche portò alla nascita di un itinerario post-battesimale che si pose al servizio delle diocesi per riscoprire i doni del Battesimo ripercorrendo le tappe dell’antico catecumenato (da qui il nome Neo-catecumenato). Nel 1967 nacque la prima comunità neocatecumenale a Zamora, nella parrocchia di San Frontis. Nel 1968 Kiko e Carmen arrivarono a Roma dove iniziarono le prime catechesi nella parrocchia dei Santi Martiri Canadesi. Nel corso degli anni il Cammino si è diffuso in più di 125 paesi e oggi conta con circa un milione e mezzo di fedeli in tutto il mondo. Verso la fine degli anni ottanta sorsero le “Famiglie in
  • 20. 21/7/2016 Carmen e quel pane spezzato con i poveri nelle baracche di Madrid - Testimonianze - Aleteia.org - Italiano http://it.aleteia.org/2016/07/20/carmen-hernandez-fede-conversione-kiko-cammino/ 3/3 Missione”, i Seminari Missionari “Redemptoris Mater” e più recentemente le “Missio ad Gentes“: gruppi di famiglie che partono verso i luoghi e i paesi più scristianizzati per una nuovo tipo di missione, una forma di implantatio ecclesiae in mezzo ai nuovi pagani. Nel 2002 la Santa Sede approvò gli Statuti ad experimentum; nel 2008 fu approvato lo statuto definitivo. Senza di lei il Cammino non sarebbe esistito Carmen Hernández ebbe un ruolo fondamentale nella storia del Cammino: fu donna di constante preghiera (sempre affascinata dalla profondità dei salmi, dell’Ufficio divino come preghiera privilegiata di tutta la Chiesa); caratterizzata da un carattere duro e schietto, Carmen fuggiva le telecamere e i giornalisti; aveva l’abitudine di dire le verità più scomode in faccia, senza “peli sulla lingua”, senza giri di parole, ma non senza carità; un particolare “servizio” col quale spesso “sferzava” Kiko a cui ricordava sempre la centralità del Concilio e dell’opera di Dio sopra a tutte le opere umane. “Non sopporto questo artista, come fate a sopportarlo?” diceva spesso ai giovani. E anche: “Non seguite Kiko, seguite Cristo, non siete los kikos“, “l’inferno è pieno di grandi predicatori come lui”! Questi due “compagni di evangelizzazione” si sono completati a vicenda come due facce della stessa medaglia, entrambi caratterizzati da caratteri forti ma molto diversi (forse opposti) ma che seppero lavorare assieme per molti anni per il bene della Chiesa e della nuova evangelizzazione. Tra i temi che Carmen amava affrontare nelle sue catechesi, la grandezza di Dio e la magnificenza del suo creato (con riferimenti alla fisica, all’astronomia e alla chimica), l’importanza della donna nel piano salvifico di Dio (il demonio la combatte dalla Genesi all’Apocalisse perché porta in se la “fabbrica della vita”) e il mistero Pasquale della morte e risurrezione di Gesù Cristo come centro e culmine del messaggio cristiano e della vita ecclesiale. Carmen fu sempre unita in modo particolare ai Papi e al loro magistero: prima di tutto la fedeltà a Pietro, che è fedeltà a Cristo ed alla sua Chiesa. Così oggi – con “l’anima addolorata” – la ricorda Kiko nella sua lettera, sottolineando che senza il suo contributo il Cammino non sarebbe esistito: “Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha adulato, sempre pensando al bene della Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei (…). Carmen è stata per me un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa”. Nel 2015 la Catholic University of America le conferì – assieme a Kiko Argüello – la laurea Honoris Causa in Teologia per il suo “contributo fondamentale alla formazione della sintesi teologico-catechetica del Cammino: senza la sua conoscenza esistenziale e profonda della Scrittura, del rinnovamento del Concilio Vaticano II e della storia della Chiesa non sarebbe stato possibile creare questo itinerario di iniziazione cristiana”. Miguel Cuartero Samperi Miguel Cuartero Samperi. Nato a Roma nel 1982. Figlio di Javier (spagnolo) e Sandra (italiana) è il terzo di nove fratelli. E' cresciuto tra Roma e l'America Latina (Rep. Dominicana, Haiti, Venezuela, Panama, Ecuador), partecipando per diversi anni alla missione dei genitori come catechisti itineranti.   Ha conseguito il Baccalaureato in filosofia e in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e la Laurea Magistrale in Filosofia presso l'Università Roma Tre con una tesi intitolata "Il primato della coscienza nel pensiero etico-politico di Tommaso Moro". Lavora nella libreria San Paolo di Roma.   Dal 1° maggio 2013 è felicemente sposato con Anna Maria e assieme hanno accolto con gioia la nascita del primo figlio.   Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Nostra Signora che scioglie i nodi. Storia di una devozione mariana (2013) tradotto in inglese, spagnolo e polacco.
  • 21. 21/7/2016 Carmen Hernandez / È morta la fondatrice del Cammino neocatecumenale: il saluto commosso di Kiko Arguello (oggi, 20 luglio 2016) http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/20/CARMEN-HERNANDEZ-morta-la-fondatrice-del-Cammino-neocatecumenale-con-Kiko-Arguello-diede-… 1/2 Carmen Hernandez / È morta la fondatrice del Cammino neocatecumenale: il saluto commosso di Kiko Arguello (oggi, 20 luglio 2016) Pubblicazione: mercoledì 20 luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: mercoledì 20 luglio 2016, 12.44 NEWS Cronaca CARMEN HERNANDEZ È MORTA, LA FONDATRICE DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE (OGGI, 20 LUGLIO 2016). IL SALUTO DI KIKO ARGUELLO - La testimone e fondatrice del Cammino Neocatecumenale Carnen Hernandez è morta dopo una lunga malattia che ne ha segnato gli ultimi mesi: la donna, forte testimone del Vangelo e legate alle aree povere degli Anni Sessanta nella sua Spagna prima e poi in sud America. Tanti fedeli sono cresciuti nel Movimento Neo-Cat e in queste ore stanno manifestando tutta la loro commozione per la scomparsa di una donna molto importante per la Spagna cattolica e culturale. Tra tutti molto toccante il messaggio di Kiko Arguello, co-fondatore del Cammino che a Radio Vaticana ha rilasciato queste parole: «Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha adulato, sempre pensando al bene della Chiesa. Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei”. E ancora diceva: “Carmen è stata per me un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore per la Chiesa». I funerali si terranno giovedì, domani, 21 luglio 2016 alle ore 18 nella Cattedrale dell’Almudena di Madrid, presieduti dall’Arcivescovo Carlos Osoro Sierra. CARMEN HERNANDEZ È MORTA, LA FONDATRICE CON KIKO ARGUELLO DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE (OGGI, 20 LUGLIO 2016) - Ieri sera è morta Carmen Hernandez, ma la notizia è arrivata oggi confermata dall’ufficio stampa della stessa realtà ecclesiale che ha preso vita proprio dalla fervente credente spagnola. A Madrid e in tutto il mondo negli anni ’60 è nato il movimento cattolico del Cammino neocatecumenale fondato proprio dall’idea di Carmen Hernandez assieme a Kiko Arguello e Padre Mario Pezzi. Personalità molto inquieta, la donna ha dato vita ad uno dei movimenti cattolici cresciuti nel Novecento e che tutt’ora conta migliaia di aderenti che seguendo il particolare percorso di fede porta il messaggio del Vangelo cristiano al mondo, non solo in Europa. Le condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi tempi, e una fonte fidata del Sussidiario conferma che in realtà la donna era morta qualche giorno fa ma evidentemente la notizia è trapelata solo oggi. Nonostante la malattia però l’ultima apparizione pubblica l’aveva fatta pochi mesi, con papa Francesco durante l’udienza per le famiglie missionarie del Cammino neocatecumenale dello scorso 18 marzo. Un percorso di formazione cattolica e di beni spirituali che si rifà alle prime dinamiche avvenute durante le comunità cristiane della prima ora: questo l’idea di movimento voluta
  • 22. 21/7/2016 Carmen Hernandez / È morta la fondatrice del Cammino neocatecumenale: il saluto commosso di Kiko Arguello (oggi, 20 luglio 2016) http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/20/CARMEN-HERNANDEZ-morta-la-fondatrice-del-Cammino-neocatecumenale-con-Kiko-Arguello-diede-… 2/2 dalla Hernandez e da Arguello, riconosciuti dalla Chiesa Cattolica e presente in cinque continenti. Un movimento molto particolare, non sempre compreso fino in fondo per metodi e usanze ritenute “strane”, il Cammino ha comunque segnato parte della crescita giovanile della Chiesa Cattolica, specie durante il pontificato di Papa Giovanni Paolo II. Un’impronta ricevuta dai gesuiti, che si rifletteva nel modo di guardare alle letture sempre molto aderente all’esperienze dei primi cristiani, Carmen Hernandez ha certamente testimoniato lungo la sua lunga vita, è morta a 96 anni, un amore alla Chiesa e alla testimonianza di Cristo nel mondo. Carattere schietto, a volte brusco, anche se presenti tratti di ironia, raccontano chi l’ha conosciuta, che ha comunque contribuito alla fondazione di un movimento ecclesiale che conta circa un milione di aderenti in tutto il mondo. © Riproduzione Riservata. Guarda anche
  • 23. 22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/carmen-hernandez-oggi-funerali-a-madrid-dal-cielo-continuera-ad-aiutare-kiko-e-il-cammino/ 1/4 Una grande festa. Una cerimonia tutt’altro che funebre, ricca di canti, letture, persone. Il giusto modo per celebrare la nascita al Cielo di una donna che per anni ha annunciato in giro per il mondo la vittoria di Cristo sulla morte. È stato questo il funerale di Carmen Hernández, co­iniziatrice del Cammino Neocatecumenale, scomparsa lo scorso 19 luglio a 85 anni, che si è celebrato oggi nella Cattedrale dell’Almudena di Madrid. Presiedute dall’arcivescovo della capitale spagnola, mons. Carlos Osoro Sierra, le esequie hanno visto una grande partecipazione di vescovi spagnoli, cardinali, sacerdoti e naturalmente dei membri e degli itineranti di questa realtà di formazione cristiana conosciuta come Cammino Neocatecumenale, a cui lei stessa ha dato il maggior impulso. Una semplice laica, Carmen, che non ha mai avuto la pretesa di erigersi a santona o profetessa, ma che aveva compreso che l’unica cosa che conta nella vita è salvare gli uomini annunciandogli la verità, e cioè l’amore di Dio. Quell’amore che la colpiva e commuoveva sin da bambina mentre studiava coi gesuiti; che ha poi scoperto, a sorpresa, nella giovinezza mollando ogni progetto di vita per seguire Kiko Argüello in mezzo ai poveri. L’amore di cui ha saputo cogliere ogni simbolo nella Liturgia cristiana, approfondita durante gli studi con i migliori liturgisti, e in quella ebraica, sviscerata durante (https://it.zenit.org/articles/carmen­hernandez­oggi­funerali­a­madrid­dal­cielo­continuera­ ad­aiutare­kiko­e­il­cammino/) © Archimadrid.Org ­ Imagen De Carmelo García
  • 24. 22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/carmen-hernandez-oggi-funerali-a-madrid-dal-cielo-continuera-ad-aiutare-kiko-e-il-cammino/ 2/4 i suoi continui viaggi in Terra Santa. Quell’amore che da adulta ha annunciato a migliaia di ragazzi e soprattutto ragazze di ogni epoca durante le Giornate Mondiali della Gioventù e che da anziana, seppur malata, ha saputo testimoniare rimanendo a letto in preghiera. Per questo il Papa, nel messaggio di cordoglio inviato in occasione dei funerali a Kiko Argüello, ne parla come di una donna “animata da sincero amore alla Chiesa, che ha speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche, quelli più renitenti, non dimenticando le persone più emarginate”. Perché è proprio lì, tra i poveri, che Carmen “ha sperimentato la grazia trasformatrice della Parola di Dio”, come ha sottolineato mons. Osoro nella sua omelia. La Parola di Dio – ha affermato il presule – “ci provoca a uscire per essere annunciata a tutta l’umanità”, come hanno fatto Pietro, Giovanni e Giacomo; essa “ci fa vivere una realtà essenziale, che tocca i fondamenti della vita e della storia”. Questo spiega lo ‘spendersi’ di Carmen lungo tutta la sua esistenza: per l’annuncio cristiano e per dare forma e perfezionare sempre di più questa realtà che amava definire frutto del Concilio Vaticano II e non movimento o associazione. Una realtà, ha detto Osoro Sierra, che negli anni è divenuta “nuovo cammino di incontro con Cristo e la sua Chiesa” basata sul tripode: “Parola, liturgia, comunità”. L’arcivescovo di Madrid ha voluto offrire poi un messaggio di consolazione a tutti coloro che piangono la scomparsa di Carmen Hernández, a cominciare da Kiko che si è detto “addolorato” per questa perdita nonostante “ora Carmen è felice”. “Il Signore distruggerà per sempre la morte, asciugherà le lacrime da ogni volto cancellerà l’obbrobrio dalla terra”, ha detto il presule ai presenti in Cattedrale. “L’essere umano – ha aggiunto – ha parole e soluzioni mentre vive in questo mondo, ma non ha soluzioni né parole per la morte. Davanti alla morte, tutto ciò che possiamo dire è: ‘Vi accompagniamo in questo dolore’. Inoltre, tutti sappiamo che prima o poi moriremo”. Il Signore, però – ha affermato l’arcivescovo Osoro – “ci rivela anche un grande mistero: la morte è stata sconfitta” dal suo Figlio Gesù Cristo, colui che senza peccato “si è rivelato nella nostra esistenza con un volto che ci guarda con immensa misericordia”. Proprio questa “certezza nella resurrezione – ha aggiunto – ha provocato in Carmen una spinta missionaria irresistibile. Lei ha sentito il desiderio di dare una testimonianza valorosa con un carattere franco e un linguaggio diretto ha vissuto tutto questo con un  grande amore per la chiesa soprattutto nella redazione dello Statuto del Cammino approvato dalla Sede apostolica”.
  • 25. 22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/carmen-hernandez-oggi-funerali-a-madrid-dal-cielo-continuera-ad-aiutare-kiko-e-il-cammino/ 3/4 Parole appassionate, queste del pastore di Madrid, come quelle pronunciate al termine del rito da padre Mario Pezzi, il terzo responsabile del Cammino a livello internazionale. Sopperendo ad Argüello che, per la troppa emozione, è riuscito a pronunciare solo un breve discorso, il sacerdote ha ripercorso velocemente le tappe salienti della vita di Carmen e del suo impegno per la Chiesa e il Cammino, sempre con Kiko a fianco. “Sono molto grato al Signore per avermi chiamato anche senza merito a collaborare con Kiko e Carmen per quasi 45 anni” ha detto, “penso che gli storici approfondiranno un giorno il fatto che una realtà ecclesiale sia stata fondata da un uomo e una donna insieme… Ci sono stati altri santi ma non con questa convivenza per tutti questi anni”. Quanto a Carmen “è stata innamorata di Dio”, ha sottolineato padre Pezzi. “Già da piccola gli aveva conquistato il cuore, voleva partire per l’India tanto da scappare di casa”. Lei “è stata provvidenziale per il Cammino, questa avventura che gli ultimi Papi hanno definito una realtà non fatta da uomini”. Grazie alla sua preparazione teologica e liturgica, approfondita prima e dopo il Concilio, grazie al suo intuito e anche alla sua caparbietà, Carmen “ha dato il dono di plasmare il Cammino, i passaggi, le comunità”, “ci ha fatto riscoprire le nostre radici”. “Sono testimone di aver accompagnato quest’opera del Signore” ha detto padre Mario, “lei ha combattuto molto per quello che era fondamentale per il Cammino: recuperare la Veglia pasquale per tutta la notte. Anche Papa Francesco, incontrando recentemente dei vescovi di Santo Domingo, ha detto che uno dei meriti del Cammino è stato proprio di recuperare la Veglia in tutto il suo splendore, com’era all’interno del Concilio”. Ma Carmen “ha combattuto anche perché il Cammino non si trasformasse in un’associazione laicale e che fosse riconosciuto dalla Chiesa per quello che è: un aiuto all’iniziazione cristiana nella parrocchia”. Inoltre, proprio la sua libertà nel rapportarsi a Kiko “ha aiutato molte donne ad essere libere con i loro mariti, a dire la verità” e “a capire che l’amore, come affermava Benedetto XVI e poi Francesco nella Amoris Laetitia, è rispetto dell’alterità”, ha rimarcato il sacerdote. Che ha chiesto allora di “approfittare del kairos per chiedere grazie e miracoli” a questa donna di fede: “Non possiamo chiamare Carmen santa, ma possiamo approfittare per chiedere grazie” ha detto, rassicurando Kiko sul fatto che “dal Cielo non lo lascerà in pace e continuerà ad aiutarlo”. Infine don Francesco Voltaggio, rettore del seminario Redemptoris Mater di Galilea, ha letto un messaggio di condoglianze inviato dal rabbino Levy Izhak Rosenbaum, segretario e fondatore del Congresso nordamericano rabbinico, che aveva conosciuto Carmen
  • 26. 22/7/2016 Carmen Hernández: ieri i funerali a Madrid. “Dal cielo continuerà ad aiutare Kiko e il Cammino” – ZENIT – Italiano https://it.zenit.org/articles/carmen-hernandez-oggi-funerali-a-madrid-dal-cielo-continuera-ad-aiutare-kiko-e-il-cammino/ 4/4 Hernández personalmente durante la Convivenza dei rabbini alla Domus Galilaeae del maggio 2015. “Carmen era veramente il cuore del Cammino con la sua passione e con il suo spirito” scrive Rosenbaum, “lei era una donna santa con una visione profetica per i figli di Dio. Pregherò per lei un kaddish nei servizi sinagogali, affinché Dio consoli il cuore afflitto di Kiko, dove Carmen trova ora una immortalità singolare”. Sulle note del canto a lei tanto caro, intitolato proprio Carmen ’63, musicato da Argüello sulle parole del poeta indiano Rabindranath Tagore, il feretro è stato accompagnato quindi fuori dalla Cattedrale. Non prima che tutti i presenti vi potessero rendere omaggio; per primo Kiko che, commosso e in ginocchio, ha dato con un bacio l’addio a colei che per circa 50 anni è stata sua compagna di evangelizzazione ‘fino agli estremi confini della terra’.
  • 27. 21/7/2016 È morta Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale - La Stampa http://www.lastampa.it/2016/07/19/vaticaninsider/ita/news/morta-carmen-hernndez-iniziatrice-del-cammino-neocatecumenale-7G4uSWOlf465FNYQi7dw4M/pa… 1/3 NEWS ACCEDI SEGUICI SU SEZIONI ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZ 19/07/2016 Carmen Hernández CITTÀ DEL VATICANO   Carmen Hernández, 85 anni, iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Camino Neocatecumenal, è mancata oggi a Madrid. La notizia è stata confermata dall’ufficio stampa della stessa realtà ecclesiale. Personalità inquieta e spontanea, era uno dei pilastri della particolare opera nata 50 anni fa nelle periferie della capitale spagnola. Quando cominciò il Giubileo, a luglio, aveva parlato al telefono per l’ultima volta con il Papa.    La sue condizioni di salute erano peggiorate notevolmente negli ultimi 18 mesi, un peggioramento progressivo nonostante non ci fosse alcuna malattia specifica. Ma è stata presente durante l’udienza che Francesco ha concesso alle famiglie missionarie del Camino Neocatecumenal lo scorso 18 marzo. È stata l’ultima volta che la si è vista in pubblico.     Insieme a Kiko Argüello e al padre Mario Pezzi, era parte della squadra internazionale del Camino, un’istituzione concepita come un ‘percorso di formazione cattolica o fondazione di beni spirituali’, una forma attuale della dinamica delle prime comunità cristiane.  LEGGI ANCHE BUENANUEVA EN EL MUNDO Murió Carmen Hernández, iniciadora del Camino Neocatecumenal ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZ È morta Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale Le condizioni di salute della donna si erano aggravate notevolmente negli ultimi mesi. Francesco aveva parlato con lei al telefono lo scorso primo luglio Sant’Egidio, «Sete di pace» per i 30 anni dello Spirito di Assisi Nullità matrimoniali, così cambiano le norme Cei Per il Papa oltre 30 milioni di follower su Twitter Domenicani, a Bologna il Capitolo generale a 800 anni dalla fondazione La Bibbia? Te la racconta lo smartphone 4K 2
  • 28. 21/7/2016 È morta Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale - La Stampa http://www.lastampa.it/2016/07/19/vaticaninsider/ita/news/morta-carmen-hernndez-iniziatrice-del-cammino-neocatecumenale-7G4uSWOlf465FNYQi7dw4M/pa… 2/3 Alcuni diritti riservati. 19/07/2016 Murió Carmen Hernández, iniciadora del Camino Neocatecumenal 21/07/2016 Agosto alle Baleari. Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca sconto di 50 € a testa! 21/07/2016 5.753 capelli/2 settimane. un padre ha scoperto un metodo per far crescere i capelli. 06/03/2015 El Papa a los Neocatecumenales: con las misiones, la Iglesia no se estanca 31/07/2013 Brasil; 5 mil jóvenes se ofrecen a la vida consagrada 27/06/2013 Kiko Argüello, Doctor “honoris causa” en la Universidad de Lublin   Nata ad Ólvega (Spagna), da piccola si è trasferita con la sua famiglia a Tutela, Navarra, dove ha vissuto la sua giovinezza. Ha ottenuto la laurea in Chimica a Madrid per poi ritirarsi nell’Istituto delle Missionarie di Cristo Gesù, dove ottenne la licenza in teologia. Ha conosciuto Francisco José Gómez Argüello Wirtz, per tutti Kiko Argüello.    Durante gli anni ’60, Argüello ha cominciato la sua opera di evangelizzazione nel quartiere Palomeras Altas a Vallecas, come risultato di una ricerca interiore. Fra le case povere degli immigrati lavoratori sono nate le prime comunità del Camino, e Carmen era una delle catechiste.     Il rapporto di vicinanza e amicizia tra entrambi è stato un lievito per l’opera nascente, alla quale si sarebbe poi aggiunto padre Pezzi. Solare, con un acuto senso dell’umorismo, Carmen Hernández sapeva essere assolutamente sincera.     Lo scorso primo luglio, Papa Francesco ha concesso un’udienza privata ad Argüello e a Pezzi in Vaticano; mentre si trovavano riuniti hanno chiamato telefonicamente Carmen, a Madrid, per animarla nei suoi ultimi giorni.    Il Camino Neocatecumenal è presente nei cinque continenti. A metà 2013 aveva delle comunità in 120 diversi paesi, e amministrava circa 102 seminari «Redemptoris Mater». Nonostante i suoi vertici non amino pubblicare statistiche e numeri, si pensa che i membri del Camino Neocatecumenal siano circa un milione, dei quali circa 300 mila si trovano in Spagna.  TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE (Sponsor) (Sponsor)
  • 29. 21/7/2016 E’ morta Carmen Hernandez iniziatrice con Kiko Arguello del Cammino Neocatecumenale http://www.tv2000.it/tg2000/video/e-morta-carmen-hernandez-iniziatrice-con-kiko-arguello-del-cammino-neocatecumenale/ 1/1 E’ morta Carmen Hernandez iniziatrice con Kiko Arguello del Cammino Neocatecumenale E’ morta ieri pomeriggio, all’età di 85 anni, a Madrid, Carmen Hernandez che insieme con Kiko Argüello ha iniziato il Cammino Neocatecumenale in Spagna negli anni ’60. Le esequie si terranno giovedì 21 luglio alle ore 18.00 nella cattedrale dell’Almudena a Madrid e saranno presiedute dall’arcivescovo della capitale spagnola. Servizio di Leonardo Possati
  • 30. 21/7/2016 In cammino con Carmen | Movimento dei Focolari http://www.focolare.org/news/2016/07/20/in-cammino-con-carmen/ 1/2 In cammino con Carmen | Movimento dei Focolari 20 luglio 2016 Si è spenta il 19 luglio, all’età di 80 anni Carmen Hernández, iniziatrice con Kiko Argüello del Cammino Neocatecumenale. Vicinanza e gratitudine dal Movimento dei Focolari, legato al Cammino da una profonda amicizia. Ai funerali sarà presente il copresidente dei Focolari Jesús Morán. «Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Che donna forte! Non ho mai conosciuto nessuno come lei». Con queste parole Kiko Argüello annuncia la morte di Carmen Hernández in una lettera rivolta a tutti gli itineranti, coloro che aderiscono alla proposta del Cammino Neocatecumenale. Kiko Argüello scrive ancora che Carmen è stata per lui «un evento meraviglioso» e ricorda « la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il Papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa». Carmen Hernández era responsabile con Kiko Argüello e don Mario Pezzi del Cammino a livello internazionale. I funerali si terranno il 21 luglio, nella Cattedrale di Madrid, presieduti dall’arcivescovo Carlos Osoro Sierra. La ricordano le oltre 30 mila comunità neocatecumenali, presenti in 120 Paesi del mondo. Saranno presenti numerosi vescovi e cardinali vicini alla realtà neocatecumenale. Nata a Olvega, in Spagna, Carmen ha vissuto una vita lunga e attenta all’ascolto dello Spirito che l’ha portata, dopo gli studi di chimica, a ritrovare la vocazione missionaria avvertita negli anni giovanili. Poi l’esperienza in un istituto missionario, gli studi di liturgia nel contesto del profondo rinnovamento conciliare, e un periodo di due anni in Terra Santa. Infine, nel 1964 l’incontro con Kiko tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid: lì la spinta evangelizzatrice di Carmen prende una nuova forma, insieme alla comunità cristiana che con Kiko andava formandosi in mezzo ai poveri. La presenza di Carmen offre una solida base teologica e liturgica alla forza delle catechesi di Kiko, e la loro azione diventa una vera e propria formazione post-battesimale. Fondamentale il suo ruolo nella redazione dello Statuto del Cammino che ha visto l’approvazione della Santa Sede nel 2011. Nel 2015 riceve il Dottorato Honoris Causa in Sacra Teologia dalla Catholic University of America di Washington, in riconoscimento del suo grande contributo alla formazione cristiana in tutto il mondo. «Voi avete ricevuto un grande carisma, per il rinnovamento battesimale della vita», aveva detto papa Francesco nel suo discorso agli aderenti al Cammino Neocatecumenale lo scorso 18 marzo, l’ultima volta che Carmen Hernández è stata vista in pubblico. Ma il Santo Padre ha parlato con lei personalmente al telefono il 1º luglio scorso durante un’udienza privata concessa a Kiko Argüello e a don Mario Pezzi. Il Movimento dei Focolari si unisce nella preghiera e nel ringraziamento, tenendo vivo il ricordo della
  • 31. 21/7/2016 In cammino con Carmen | Movimento dei Focolari http://www.focolare.org/news/2016/07/20/in-cammino-con-carmen/ 2/2 comunione tra movimenti ecclesiali sancita dalla Pentecoste 1998 quando Giovanni Paolo II incontrò per la prima volta i Movimenti e le Nuove comunità, ciascuno frutto particolare di un carisma donato dallo Spirito Santo alla Chiesa e all’umanità per rispondere ai bisogni del nostro tempo.
  • 32. 21/7/2016 Neocatecumenali: morta Carmen Hernandez  | Chiesa | www.avvenire.it http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Cammino-neocatecumenale-morta-Carmen-Hernandez.aspx 1/2   20 luglio 2016 Si è spenta ieri pomeriggio a Madrid, a 85 anni, Carmen Hernandez, che insieme a Kiko Argüello ha iniziato il Cammino neocatecumenale in Spagna negli anni ’60.  Ne dà notizia l'agenzia Sir (http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali­morta­la­co­ iniziatrice­carmen­hernandez/) .  Hernandez era responsabile dello stesso Cammino a livello internazionale insieme ad Arguello e a padre Mario Pezzi. Laureata in chimica e con un diploma in teologia, dopo diverse esperienze decide di dedicarsi ai poveri e va a vivere tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Qui incontra Kiko Argüello, anch’egli come lei in cerca di un’esperienza di vita cristiana più autentica.  Da quell’incontro nasce il progetto di evangelizzazione cui viene dato il nome, negli anni Settanta, di Cammino neocatecumenale. Dalla periferia di Madrid inizia l’annuncio nelle Chiesa Cammino neocatecumenale Neocatecumenali: morta Carmen Hernandez
  • 33. 21/7/2016 Neocatecumenali: morta Carmen Hernandez  | Chiesa | www.avvenire.it http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Cammino-neocatecumenale-morta-Carmen-Hernandez.aspx 2/2 parrocchie, dalla Spagna si passa in Italia. Carmen Hernandez ha partecipato alla redazione dello Statuto del Cammino.  L’ultima sua uscita pubblica era avvenuta lo scorso 18 marzo, in occasione dell’udienza concessa da Papa Francesco al movimento. La ricordano le oltre 30mila comunità neocatecumenali, presenti in 120 Paesi del mondo.  In un lettera per annunciare la sua morte, Argüello scrive che Carmen è stata per lui “un evento meraviglioso” e ricorda “il suo grande genio, il suo carisma, il suo amore per il Papa e soprattutto il suo amore per la Chiesa”.  Le esequie si terranno giovedì 21 luglio alle 18 nella cattedrale dell’Almudena a Madrid, presiedute dall’arcivescovo della capitale spagnola monsignor Carlos Osoro Sierra. © riproduzione riservata    (#)     (mailto:? Subject=&Body=Vorrei%20condividere%20con%20te%20questo%20articolo http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Cammino-neocatecumenale-morta-Carmen-Hernandez.aspx)  (#) Condividi 971
  • 34. 21/7/2016 Neocatecumenali: morta la co-iniziatrice Carmen Hernandez | AgenSIR http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali-morta-la-co-iniziatrice-carmen-hernandez/ 1/2 Si è spenta ieri pomeriggio a Madrid, a 85 anni, Carmen Hernandez, che insieme a Kiko Argüello ha iniziato il Cammino neocatecumenale in Spagna negli anni ’60. Hernandez era responsabile dello stesso Cammino a livello internazionale insieme ad Arguello e a padre Mario Pezzi. Laureata in chimica e con un diploma in teologia, dopo diverse esperienze decide di dedicarsi ai poveri e va a vivere tra i baraccati di Palomeras Altas, alla periferia di Madrid. Qui incontra Kiko Argüello, anch’egli come lei in cerca di un’esperienza di vita cristiana più autentica. Da quell’incontro nasce il progetto di evangelizzazione cui viene dato il nome, negli anni Settanta, di Cammino neocatecumenale. Dalla periferia di Madrid inizia l’annuncio nelle parrocchie, dalla Spagna si passa in Italia. Carmen Hernandez ha partecipato alla redazione dello Statuto del Cammino. L’ultima sua uscita pubblica era avvenuta lo scorso 18 marzo, in occasione dell’udienza concessa da Papa Francesco al movimento. La ricordano le oltre 30 mila comunità neocatecumenali, presenti in 120 Paesi del mondo. In un lettera per annunciare la sua morte, Argüello scrive che Carmen è stata per lui “un evento meraviglioso” e ricorda “il suo grande genio, il suo carisma, il suo amore per il Papa e soprattutto il suo amore per la Chiesa”. Le esequie si terranno
  • 35. 21/7/2016 Neocatecumenali: morta la co-iniziatrice Carmen Hernandez | AgenSIR http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali-morta-la-co-iniziatrice-carmen-hernandez/ 2/2 giovedì 21 luglio alle 18 nella cattedrale dell’Almudena a Madrid, presiedute dall’arcivescovo della capitale spagnola monsignor Carlos Osoro Sierra.
  • 36. LA CROCE QUOTIDIANO - 23 LUGLIO 2016 Giovedì 21 luglio, nella cattedrale dell’Almudena, a Madrid, è stato celebrato il funerale di Carmen Hernandez, co-iniziatrice, insieme a Kiko Argüello, del cammino neocatecumenale. Nelle immagini televisive, la bara scura era immersa, circondata, dalle pitture della “Corona misterica” realizzata da Kiko qualche anno fa, quasi a farle, essa stessa, da cornice da corona. Parlando, anzi facendo catechesi, su questa sua opera pittorica, Kiko disse: “Nel presbiterio della Cattedrale di Nostra signora dell’Almudena di Madrid sono rappresentati sette dei misteri più importanti della nostra salvezza: il Battesimo di Gesù, la Trasfigurazione, la Morte, la Resurrezione, l’Ascensione al cielo e la venuta dello Spirito Santo nella Pentecoste. Al centro della composizione, presiedendo tutta la cattedrale, l’immagine di Gesù Pantocratore, nella sua Seconda Venuta, quando verrà a giudicare i vivi e i morti. I dipinti murali nel loro complesso formano così una “corona misterica” dato che rappresentano quei misteri che dall’alto di ciascuna parte del presbiterio poligonale annunciano ciò che si celebra e si realizza sull’altare: “Annunciamo la tua morte, proclamiamo la tua resurrezione, nell’attesa della tua venuta, Vieni signore Gesù”, diciamo in ogni Eucarestia dopo la consacrazione … Sotto il dipinto del Pantocrator, situato nella cappella assiale dell’abside, questo illumina tutta la navata centrale. In questa è rappresentato Cristo risorto dalla morte con la bandiera della vittoria nella mano sinistra e con la mano destra alzata, mostrando le sue piaghe gloriose. Ai piedi di Cristo appare la tomba vuota con le fasce e il sudario“ I setti misteri, cosi amati da Carmen, da farle dedicare una vita intera all’annuncio del Kerigma. Sette misteri che hanno riempito il suo cuore e la sua vita. Come non ricordare il suo amore per il passo del Vangelo sulla Trasfigurazione di Gesù, rammentato in sua una bellissima catechesi di qualche anno fa, in occasione di una convivenza a Porto san Giorgio. I giornali hanno parlato di una festa, più che un rito funebre e cosi è stato, una stata una festa, del resto Kiko cantava dall’ambone: “Portami in cielo, portami in cielo, oh Signore perché il morire, perché il morire certamente migliore! è certamente migliore stare con te, stare con te!” La tristezza è tra noi “orfani” di una grande donna, di una grande sorella, ci mancherà Carmen, perché nel nostro egoismo lei ci mancherà, anche se lei è felice ora di aver incontrato in cielo, il suo amato Signore Gesù! CARMEN HERNANDEZ
  • 37. Animo! direbbe Kiko. Ieri, invece si vedeva che era triste, con la voce rotta dalla commozione mentre cantava. Ogni nota stonata era come una frase d’amore, per la sua Carmen, per la nostra Carmen. Tutti eravamo commossi nel seguire la “festa” funebre, molti si saranno “sciolti” in lacrime, alle note che hanno accompagnato la bara alla fine del rito, le note del canto “Carmen 63”. “Sono rotti i miei legami … Guadagnerò il mio regno!” La sua canzone, l’unica canzone di Carmen, che racconta un suo periodo particolare. Prima di conoscere Kiko, Carmen andò a vivere nelle baracche di Barcellona, lavorando nello stesso tempo per guadagnarsi da vivere. Poi la sua decisione di andare in Israele, voleva prendersi un tempo per scrutare le Sacre Scritture e visitare i luoghi della Bibbia, per approfondire la storia della Salvezza. In quel periodo in una cartolina spedita ad una sua amica, Carmen faceva, sue le parole del poeta indiano Tagore: “Sono rotti i miei legami, pagati i miei debiti, le mie porte spalancate, me ne vado da ogni parte”. Sono parole di chi si sente ormai libero che esprimono la gioia di partire, di lasciare tutto, di rompere ogni legame. Parole che poi furono messe in musica dallo stesso Kiko nel canto “Carmen 63”, quel Kiko che poco dopo incontrò e che ha segnato una svolta nella sua vita. A presiedere il rito funebre è stato l’arcivescovo di Madrid, monsignor Carlos Osoro Sierra. Tanti erano i sacerdoti, i vescovi e i cardinali che concelebravano, tra gli altri: il cardinal Antonio María Rouco Varela, arcivescovo emerito di Madrid, il cardinal Stanisław Ryłko, presidente del Pontificio consiglio per i laici, il cardinal Ricardo Blázquez Pérez, presidente della Conferenza episcopale spagnola, il cardinal Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia. Monsignor Osoro Sierra nella sua omelia ha ricordato la figura di Carmen, in questo modo:“ … Credere nella resurrezione ha provocato in Carmen una spinta missionaria irresistibile. Lei ha sentito il desiderio di dare una testimonianza valorosa, con un carattere franco e un linguaggio diretto. Ha vissuto tutto questo con un grande amore per la Chiesa, soprattutto nella redazione dello Statuto del Cammino, approvato dalla sede apostolica” Il rito funebre, seguita da ben 13 emittenti televisive, è iniziato con la lettura del testo di papa Francesco. In questo modo, il papa si è rivolto ai fedeli riuniti nella cattedrale dell’Almudena a Madrid: “Pregiatissimo sig. Francisco Kiko Arguello, cammino neocatecumenale Madrid. Ho appreso con emozione la notizia della morte della signorina Carmen Hernández, sopraggiunta al termine di una lunga esistenza segnata dal suo amore per Gesù e da un grande slancio missionario. In quest’ora di doloroso distacco sono spiritualmente vicino con CARMEN HERNANDEZ
  • 38. affetto ai familiari e all’intero Cammino Neocatecumenale, di cui lei è stata co- iniziatrice, come pure a quanti hanno apprezzato il suo ardore apostolico concretizzato soprattutto nell’indicare un itinerario di riscoperta del Battesimo e di educazione permanente alla fede. Ringrazio il Signore per la testimonianza di questa donna animata da sincero amore per la Chiesa che ha speso la sua vita nell’annuncio della Buona Novella in ogni ambiente, anche quelli più renitenti, non dimenticando le persone più emarginate. Affido la sua anima alla Divina Bontà affinché la accolga nel gaudio della Pasqua eterna ed incoraggio coloro che l’hanno conosciuta e quanti aderiscono al Cammino Neocatecumenale a mantenere viva la sua ansia evangelizzatrice, operando in fattiva comunione con i vescovi e i sacerdoti ed esercitando la pazienza e la misericordia con tutti. Con tali voti, invoco la materna intercessione della Vergine Maria e volentieri imparto a quanti sono presenti al rito esequiale la benedizione apostolica” La lettura del testo del papa era stata preceduta dalla testimonianza di Kiko, che molto commosso, ha detto:” Dice San Paolo: “Non so che desidero di più, se vivere per aiutarvi o morire, che è meglio: perché morire è stare con Cristo. Ora Carmen è felice, mentre noi qui stiamo soffrendo. Cosa posso dire di Carmen, potete immaginarlo: senza di lei il cammino non esisterebbe, lei ha portato la ricchezza del Concilio”. Il Credo apostolico non è stato recitato, ma come consuetudine del Cammino Neocatecumenale, cantato intorno alla bara, dai fratelli della sua comunità di Madrid, vestiti con la veste bianca dell’elezione, uno dei suoi fratelli di comunità, tenevano in mano una palma intrecciata. La liturgia eucaristica è stata celebrata con le “varianti” concesse al cammino neocatecumenale, dalla Santa Sede: lo scambio della pace prima del Padre nostro, in quanto ci si deve riconciliare con i fratelli, prima di recitare la preghiera che ci ha insegnato Gesù e la comunione sotto le due specie e il pane azzimo, come Ostia Magna. Sicuramente Carmen ne sarà stata felice, proprio lei grande studiosa della Liturgia. “Poiché Kiko ha parlato pochissimo, allora intervengo io, per dire tre cose” così ha esordito, Padre Mario Pezzi, che fa parte della Equipe internazionale e che dal 1970 è stato sempre al fianco di Carmen e Kiko. Padre Mario parlando di Carmen ha detto: ”Prima di tutto penso che gli storici approfondiranno questo fatto: la fondazione di una realtà ecclesiale compiuta da un uomo e una donna che hanno collaborato costantemente insieme … Voglio dire poi che Carmen è stata innamorata di Dio e Dio innamorato di lei, perché già da piccola le ha CARMEN HERNANDEZ
  • 39. conquistato il cuore, quando voleva partire missionaria in India, e per questo una volta è scappata da casa. … Lei ha collaborato con Kiko, portando su un vassoio, come diceva lei, il rinnovamento del Concilio Vaticano II, che si fonda soprattutto sulle tre costituzioni: Liturgia, Parola di Dio e Chiesa. Carmen ha combattuto molto per ciò che riteneva fondamentale per l’attuazione del Concilio: la Veglia pasquale, con tutto il suo splendore. In questo monsignor Casimiro Morcillo l’ha aiutata. Inoltre ha voluto recuperare la ricchezza del Battesimo, come dice molte volte Papa Francesco, attraverso un percorso graduale, progressivo, di conversione, durante il quale le persone, colpite dall’annuncio del Kèrigma, dall’amore di Dio, lasciano che esso generi un cammino sotto la Parola. … Una cosa che ha permesso a Carmen e Kiko di collaborare in questi anni, da quello che posso vedere io, è il fatto che fossero radicati in Dio, nell’amore di Dio. E quella realtà di carattere di entrambi ha aiutato molte donne a essere libere, a dire la verità di fronte ai loro mariti. Perché, come ha detto Benedetto XVI e ora ha ripetuto Francesco in “Amoris laetitia”: l’amore è rispetto dell’alterità, l’altro è una persona, non c’è amore senza libertà, senza verità … Non possiamo chiamare Carmen santa, ma possiamo approfittare per chiederle grazie”. Padre Mario ha aggiunto:” … Kiko si preoccupa come si farà senza Carmen, lei dal cielo, non lascerà in pace Kiko … “ una frase che ha fatto sorridere Kiko, è stato l’unico momento che i suoi occhi hanno espresso gioia e la sua bocca si è distesa con un cenno di sorriso. Infine don Francesco Voltaggio, rettore del seminario Redemptoris Mater di Galilea, ha letto un messaggio inviato dal rabbino Levy Izhak Rosenbaum, segretario e fondatore del Congresso nordamericano rabbinico, il quale aveva conosciuto personalmente Carmen Hernández, nel maggio 2015, durante la Convivenza dei rabbini alla Domus Galilaeae. “Carmen era veramente il cuore del Cammino con la sua passione e con il suo spirito” scrive Rosenbaum, “lei era una donna santa con una visione profetica per i figli di Dio. Pregherò per lei un kaddish nei servizi sinagogali, affinché Dio consoli il cuore afflitto di Kiko, dove Carmen trova ora una immortalità singolare”. Animo KiKo! Carmen lassù dal cielo non ti lascerà in pace perché ci sono da seguire 30 mila comunità in tutto il mondo, 1 milione e mezzo di fratelli, in 128 nazioni, 107 seminari Redentoris Mater, 6800 parrocchie. Animo Kiko! Hai tanto lavoro da fare, ma da ora in poi, hai anche un angelo in più in cielo. Animo Kiko! CARMEN HERNANDEZ
  • 40. LINK http://www.lastampa.it/2016/07/19/vaticaninsider/ita/news/morta- carmen-hernndez-iniziatrice-del-cammino- neocatecumenale-7G4uSWOlf465FNYQi7dw4M/pagina.html http://it.aleteia.org/2016/07/20/carmen-hernandez-fede-conversione-kiko- cammino/ http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/20/ cammino_neocatecumenale_si_%C3%A8_spenta_carmen_hernandez/ 1245397 http://www.tv2000.it/tg2000/video/e-morta-carmen-hernandez-iniziatrice- con-kiko-arguello-del-cammino-neocatecumenale/ http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Cammino-neocatecumenale-morta- Carmen-Hernandez.aspx http://agensir.it/quotidiano/2016/7/20/neocatecumenali-morta-la-co- iniziatrice-carmen-hernandez/ https://it.zenit.org/articles/addio-a-carmen-hernandez-instancabile- evangelizzatrice-instancabile-innamorata-di-cristo/ http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2016/7/20/CARMEN- HERNANDEZ-morta-la-fondatrice-del-Cammino-neocatecumenale-con- Kiko-Arguello-diede-vita-al-movimento-cattolico-oggi-20-luglio-2016-/ 715710/ http://www.focolare.org/news/2016/07/20/in-cammino-con-carmen/ http://mobile.avvenire.it/Commenti/Pagine/CARMEN-E-LA- PREPARAZIONE-DELLA-VITTORIA-CERTA-.aspx https://it.zenit.org/articles/carmen-hernandez-oggi-funerali-a-madrid-dal- cielo-continuera-ad-aiutare-kiko-e-il-cammino/ https://it.zenit.org/articles/il-papa-ricorda-carmen-hernandez-donna-che- ha-speso-la-vita-nellannuncio-della-buona-novella/ VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=P3LhBV4JwDk https://www.youtube.com/watch?v=xOd29LKNsqU http://bit.ly/kikocarmen CARMEN HERNANDEZ