Messaggio della Consigliera per le Missioni_14 agosto 2021 ita
14 settembre 2018_Italiano
1. Roma, 14 settembre 2018.
Carissime sorelle,
in questo giorno in cui celebriamo la festa dell’Esaltazione della Santa
Croce, vi saluto con affetto e riconoscenza, in modo particolare perché
avete dato la vostra adesione all’inaugurazione del 50esimo della nascita al
cielo della Beata Maria Troncatti, il 25 agosto u.s.
Un grande grazie anche all’Ispettoria “Sacro Cuore” dell’Ecuador per il lavoro in sinergia con
l’Ambito Missioni.
L’entusiasmo missionario va alimentato ogni giorno, e tutte noi possiamo infiammare le nostre
realtà con il “fuoco” e il desiderio di portare il Vangelo a tutti e dovunque.
Colgo l’occasione per comunicarvi che le neo-missionarie 2018-2019 stanno per concludere il corso
intensivo di Italiano e, quando leggerete questo messaggio, loro staranno preparandosi a partire per
vivere l’Esperienza carismatico-missionaria a Mornese-Nizza-Torino.
A Torino, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, il 30 settembre riceveranno il mandato e il crocifisso
missionario. Vi chiediamo di sostenerle con la vicinanza, l’affetto e soprattutto con la preghiera,
perché siano disponibili a vivere intensamente questo anno di preparazione alla missione ad gentes
che è anche “missione globale”, perché abbraccia tutte le realtà, tutti i popoli e culture, tutti i
fratelli e le sorelle, “ospiti” della stessa “casa comune”.
Riguardo alla “casa comune”, proseguiamo il nostro cammino con lo sguardo, la mente e il cuore
fissi nel progetto “Per una casa comune nella diversità dei popoli”. Dico “fissi” perché, da FMA
non possiamo vivere sconnesse dal grido dei nostri fratelli e sorelle migranti, in modo particolare,
dei giovani e dei minori non accompagnati, forzati a lasciare la loro casa, terra, famiglia… in cerca
di vita, di dignità, di pace con il sogno di realizzare la costruzione del proprio futuro.
Al suo ritorno dall’Irlanda (26.08.2018), durante la Conferenza Stampa, Papa Francesco ha
affermato che «Accogliere i migranti è una cosa antica come la Bibbia. Nel Deuteronomio, nei
comandamenti Dio comanda questo: accogliere il migrante, “lo straniero”. È una cosa antica, che è
nello spirito della rivelazione divina e anche nello spirito del cristianesimo. È un principio morale».
Anche il Vangelo di Matteo (cap. 25) è molto preciso al riguardo quando dice: «Venite, benedetti
del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché
[…] ero forestiero e mi avete ospitato».
Carissime sorelle,
alle volte tanti dei nostri fratelli e sorelle migranti vengono etichettati da pregiudizi, da condanne…
e guardati con diffidenza, considerati gli scarti del nostro tempo. Siano i nostri gesti sempre più
segnati dall’accoglienza e dalla fraternità! Cerchiamo di guardare ogni volta di più i migranti come
figli amati da Dio, come fratelli nostri, come persone e non come numeri. Anche per loro Gesù
ha consegnato la vita sulla Croce!
2. Vi invito in questo giorno 14 a fare un gesto concreto in comunità: preparate una croce di legno e
lasciatela in Cappella, davanti all’altare. Su questa croce, scrivete il nome di alcune persone
migranti che conoscete o con cui siete a contatto; oppure il nome delle nazioni dove più grande è il
flusso migratorio, vale a dire, dove più persone fuggono, dove più persone approdano. Contemplate
questa croce e pregate: «Gesù, sei ancora oggi forestiero e desideriamo ospitarti nel nostro cuore.
Sei veramente presente nel volto di ogni migrante e desideriamo ospitarti nel nostro cuore».
Inoltre, vi chiedo di depositare vicino a questa croce, il nome delle neo-missionarie 2018-2019,
chiedendo alla Madonna per queste sorelle, per il loro sì alla vocazione missionaria ad gentes, per la
loro fedeltà e adesione al progetto di Dio. Possano rendersi disponibili a varcare le frontiere del
mondo per portare a tutti il Vangelo della gioia e della speranza. Siano capaci di trasformare in vita
quanto Dio ha detto ad Abramo: «Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre,
verso il paese che io ti indicherò».
Possano “lasciare la loro casa” (Nazione, cultura, Ispettoria…) e mettersi in viaggio, “leggere”,
senza tanti bagagli, verso un’altra terra, come risposta gioiosa alla chiamata del Signore.
Possiamo noi aprire, con rinnovato impegno missionario, il nostro cuore e anche le nostre case per
accogliere chi cammina verso un’altra terra: il migrante, lo straniero, il rifugiato…
«Venite… ero forestiero e mi avete ospitato».
In comunione, per le strade del mondo, un abbraccio fraterno e una preghiera di intercessione per le
vostre intenzioni.
Consigliera per le Missioni
La Croce di Lampedusa
Mc 16, 15