2. Cos'è Italia Futura?
E’ un’ASSOCIAZIONE
LIBERALE, SOCIALE E POPOLARE,
fatta di IDEE E PERSONE,
con POCHE E FONDAMENTALI PRIORITA’
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3. Cos'è Italia Futura?
• Un luogo di ideazione civile, politica ed economica
• Un’associazione che non esclude di trasformarsi in movimento politico, al di
là dei confini classici di destra e sinistra
• Uno strumento di mobilitazione libero, agile e trasparente che vuole dar
voce a chi non si rassegna a contribuire alla vita pubblica solo il giorno delle
elezioni
• Una cassa di risonanza per le idee, i progetti e gli scenari che possono
nascere dalla conoscenza dei problemi reali e dalla passione civile di singoli
cittadini e di altre realtà associative
• Vogliamo ascoltare e promuovere le idee migliori, sostenere e moltiplicare i
progetti più innovativi, facendone il perno delle nostre campagne di
mobilitazione pubblica
• Sarete voi a darci forza. 3
4. Cantiere Italia 2013
L'Italia rischia di ritrovarsi priva di un’offerta politica che
scommetta sul potenziale degli italiani e sulla liberazione
delle loro energie.
Per questo, in vista delle elezioni del 2013, è già ora
indispensabile aprire un cantiere per la costruzione di un
fronte liberale e democratico intorno a pochi e chiari
obiettivi.
Italia Futura Piemonte è il riferimento sul territorio per
sostenerne e promuoverne gli obiettivi.
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5. Cantiere Italia 2013
I PUNTI FONDAMENTALI
I temi di maggiore evidenza, su cui è più
urgente lavorare:
• Tasse
• Welfare
• Fiducia negli Italiani
• Rappresentanti e rappresentati
• Stato e spesa pubblica
• Globalizzazione
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6. Altri temi prioritari
Altri temi di particolare evidenza, che non vanno
dimenticati e su cui è altrettanto urgente
lavorare:
• Costi della politica
• Lotta all’evasione
• Lavoro
• Liberalizzazioni
• Giustizia
• Cultura
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7. Italia Futura
Struttura nazionale
Luca Cordero di Montezemolo - Presidente
Andrea Romano – Direttore
Federico Vecchioni - Coordinatore Nazionale
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8. Italia Futura Piemonte
CONSIGLIO DIRETTIVO
COGNOME E NOME PROVINCIA PROVINCIA
COGNOME E NOME
PECCHIO Cinzia - PRESIDENTE Torino GALLO Barbara Torino
RABINO Mariano - DIRETTORE Cuneo GARRIONE Piero Vercelli
SUSTA Gianluca Biella GASCO Ivan Torino
ABBRUZZESE Massimiliano Torino GIANI Fulvio Torino
ALBERTINI Vittoria VCO GOBBI Laura Alessandria
BATTAGLINO Alessandro Torino MAINARDI Simone Biella
BERNARDI Stefano Torino MOLINARI Gabriele Vercelli
MOSCHIETTO Mario Torino
CAVALETTO Marco Torino
NICOLA Federico Novara
CERUTTI Roberto Torino
PADOVANI Massimo Asti
CHIOLA Rinaldo Biella
PIANO Domenico Torino
CIVITA Maria Grazia Torino PIRAS Dorino Torino
DAGHERO Pierguido Torino RAMUNNO Pietro Cuneo
DALLA COLLETTA Giovanni Maria Torino SIVIERO Laura Torino
FALCONE Giovanni Novara TRAVOSTINO Bruno Torino
FANTOLINO Gabriella Torino ZEGNA Sandro - SEGRETERIA Biella
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 52 – 10121 – Torino
telefono: 011.5627934
email: info@piemonte.italiafutura.it 8
9. Italia Futura Piemonte
3.500 iscritti
50 delegazioni territoriali nei centri oltre i 15.000 ab.
10 delegazioni in Torino
60 punti organizzativi, attivi entro l’estate
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10. I prossimi passi
• Radicamento organizzativo in ognuno dei 1.206
comuni piemontesi
• Campagna di adesione (Aderenti e Soci)
• Presentazione e diffusione delle linee-guida della
piattaforma programmatica di Italia Futura (Cantiere
Italia 2013)
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12. Cantiere Italia 2013
I PUNTI FONDAMENTALI
Tasse
Premiare l’Italia che produce e lavora
Vogliamo promuovere l’abbassamento delle imposte e delle tasse su chi produce e
lavora per proporre una ricetta credibile per la crescita, guardando alla creazione della
ricchezza e di nuovi posti di lavoro piuttosto che difendere il mantenimento o la
diminuzione delle tasse su case, rendite e patrimoni con il solo obiettivo della
conservazione del benessere accumulato.
Un euro in meno di incentivi, un euro in meno di tasse
Restituire le tasse a chi le ha sempre pagate
Anche per questa ragione è indispensabile instituire per legge un vincolo di destinazione
delle risorse reperite dalla lotta all’evasione per diminuire automaticamente il peso
del fisco.
Per approfondimenti:
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http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_fisco.htm
13. Cantiere Italia 2013
I PUNTI FONDAMENTALI
Welfare
Un welfare con più opportunità e meno immobilismo
Questa impostazione investe in pieno il tema del welfare come motore di mobilità sociale
ascendente, che deve avere come obiettivo prioritario l’inclusione delle donne e dei
giovani, piuttosto che il mantenimento di una rete di protezione passiva, costosa e poco
efficiente.
Mettere al centro la solidarietà, come priorità assoluta per la tenuta sociale del Paese,
significa valutare l’efficacia strutturale e di lungo periodo degli strumenti a disposizione del
pubblico, che in molti casi (si pensi al ricorso eccessivo alla cassa integrazione
straordinaria) assorbono risorse ingentissime che andrebbero destinate alla creazione di
nuove opportunità, piuttosto che alla difesa, comunque limitata nel tempo, di posti di lavoro
in aziende fallite o impianti chiusi.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_lavoro.htm
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_mobilita.htm 13
14. Cantiere Italia 2013
I PUNTI FONDAMENTALI
Fiducia negli Italiani
Avanti insieme: torniamo a giocare in attacco
Liberalismo in economia e rafforzamento dei processi democratici hanno un fondamento
comune: la fiducia nei cittadini, nella loro capacità d’azione e di giudizio. Perché la
fiducia nei cittadini è fiducia negli italiani come persone, ognuna dotata di un legittimo
desiderio di benessere e di successo.
Per ricostruire un rapporto di reciproco rispetto tra Stato e cittadini, che è la premessa
necessaria per ritrovare il coraggio, è indispensabile smettere di subire le grandi correnti di
cambiamento che attraversano il mondo e riportare l’Italia finalmente a giocare in attacco.
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15. Cantiere Italia 2013
I PUNTI FONDAMENTALI
Rappresentanti e rappresentati
Ridurre la distanza tra Stato e cittadini: uno Stato più forte e meno
invadente
Occorre riproporre con forza la questione di un radicale ridimensionamento del perimetro
di azione dello Stato, opponendosi all’idea che le soluzioni alla bassa crescita si possano
trovare operando attraverso incentivi e agevolazioni che sono quasi sempre inefficienti e
generano intermediazione politica e corruzione.
Più democrazia, meno caste
Il secondo elemento fondante del programma di un possibile fronte della crescita è nel
rafforzamento dei processi democratici e nell’attenzione alla questione del rinnovamento
del rapporto tra politica e cittadini. Un tema che sta diventando centrale in tutte le
democrazie occidentali e che in Italia è soffocato da discussioni vecchie, governate dai partiti
a proprio uso e consumo.
Si deve invece partire dalla necessità di ridurre lo spread tra Stato e cittadini attraverso
strumenti che coinvolgano gli elettori nelle decisioni e soprattutto nel controllo sulla
trasparenza dei meccanismi di rappresentanza.
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16. Cantiere Italia 2013
I PUNTI FONDAMENTALI
Stato e spesa pubblica
Dove vanno a finire i nostri soldi?
Occorre abbandonare definitivamente l’idea che uno Stato forte significhi uno Stato
pervasivo e onnipresente. Dobbiamo concentrare tutte le risorse sui cardini che
costituiscono la missione fondamentale dello Stato (giustizia, welfare, difesa,
sicurezza, istruzione, cultura, infrastrutture), tornando a considerare i cittadini come
azionisti dello Stato a cui occorre render conto dettagliatamente sull’utilizzo delle tasse
pagate.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_pubbamministrazione.htm 16
17. Cantiere Italia 2013
I PUNTI FONDAMENTALI
Globalizzazione
Per salvare l’Italia dal declino
Manca in Italia una forza politica che abbia il coraggio di interpretare, e rivendicare, la
globalizzazione per quello che in effetti è: un grande progetto di espansione dei valori e
delle economie dell’Occidente, con effetti benefici sul resto del mondo. Un processo che
oltre ad aver liberato centinaia di milioni di persone dal ricatto della povertà stimola la
costruzione di società aperte, promuove l’innovazione e aumenta l’interdipendenza dei sistemi
politici ed economici.
Un percorso lungo e complesso, pieno di rischi (ambientali e geopolitici), spesso non
adeguatamente governato (come nel caso della finanza); ma comunque un tornante della
storia, alla fine del quale può aprirsi una nuova stagione di crescita e prosperità. Ma
soprattutto un investimento che dopo anni di sacrifici comincia a pagare, se guardiamo
ai risultati delle aziende che esportano e che può vedere l’Italia in prima fila tra i Paesi
che possono ricavare maggior beneficio dal passaggio delle economie dei paesi emergenti
dalla produzione al consumo.
Per approfondimenti:
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http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_economia.htm
18. Costi della politica
Prima di chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, la politica e le
istituzioni devono mettere mano ai loro stessi costi, partendo
dal numero dei parlamentari, dall’abolizione delle
province e degli altri enti inutili.
Non ci vuole una legge costituzionale per abolire il novanta
per cento delle province.
E poi varando una “patrimoniale sullo Stato”, una vendita
massiccia di cespiti pubblici che vada ben oltre quanto
attualmente prospettato dal Governo.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_costidellapolitica.htm
18
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_pubbamministrazione.htm
19. Lotta all’evasione
Destinazione risorse recuperate
Dobbiamo tornare ad essere il paese del lavoro e della produzione.
Non possiamo più permetterci di avere un fisco che premia rendite e patrimoni.
Non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di efficienza
dell’economia. Se la crescita scompare anche il valore dei patrimoni diminuisce.
Vincolando per legge i proventi della lotta all’evasione alla diminuzione
dell’Irpef, ad iniziare dai redditi medi e bassi, si creerebbero le condizioni
per un positivo conflitto di interessi tra chi paga e chi evade. Un ulteriore
ritocco all’IVA, può essere valutato, ma solo a patto che vada automaticamente a
diminuire la pressione fiscale sulle persone.
Tutta la manovra sul fisco deve essere sottoposta al vincolo di destinazione. La
sfiducia dei contribuenti, che non sanno più dove vanno a finire i loro soldi, si
combatte evitando discrezionalità nell’uso delle risorse che provengono dalle loro
tasche.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_fisco.htm 19
20. Lavoro
Non possiamo chiedere più flessibilità in uscita senza affrontare il problema del
precariato permanente e la riforma degli ammortizzatori sociali.
La proposta Ichino è del tutto condivisibile e attuabile, ma va presa nella sua
interezza. Bisogna abolire i contratti a termine (mantenendo solo quelli fisiologici e
stagionali), sostituendoli con un contratto unico, che consenta il licenziamento
per motivi economici o organizzativi, ma che protegga il lavoratore dalle
discriminazioni, gli eviti di dover rincorrere rinnovi periodici e lo supporti in caso di
perdita del lavoro.
I lavoratori che attualmente godono di un contratto a tempo indeterminato, protetto
dall’art.18, continuerebbero a beneficiare di una protezione più ampia rispetto ai
giovani lavoratori, ma in cambio dovrebbero andare in pensione più tardi,
contribuendo così a finanziare i nuovi ammortizzatori sociali.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_lavoro.htm 20
21. Liberalizzazioni
Sappiamo quanto rapidamente la liberalizzazione di un settore possa dare
impulso a investimenti e occupazione e quanto però siano forti le resistenze
della politica per mantenerne il controllo.
La lista dei settori da liberalizzare è lunghissima.
È fondamentale che insieme ai provvedimenti di apertura alla concorrenza si
rafforzino i poteri dell’Antitrust per dare agli investitori la garanzia del rispetto
delle regole.
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22. Giustizia
La riforma della giustizia è necessaria e improcrastinabile
Uno Stato, per definirsi moderno e democratico, deve necessariamente
fondarsi su di un corretto equilibrio tra i poteri, senza che uno possa
condizionare l’altro e ogni potere, subordinato solo alla Carta costituzionale, deve
essere autonomo e indipendente dall’altro.
A ciò deve aggiungersi che i cittadini sono uguali anche e principalmente di fronte
alla legge. Nel rispetto di questi fondamentali principi, posti alla base della nostra
società, nessuna proposta di riforma della giustizia può e deve essere un
tabù.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_giustizia.htm 22
23. Cultura
La cultura come fattore produttivo
Mai come in questi anni abbiamo assistito a tanta devastante arroganza contro l’arte, da parte
di figure di primissimo piano del potere politico. La bellezza, lo stile, la cultura, sono il petrolio
dell’Italia, la sua più grande ricchezza, oltre che la sua inimitabile identità.
Il turismo culturale sarà la più grande risorsa anche economica dei prossimi anni. Non
possiamo trascurarla.
Occorre valorizzare i cosiddetti 'giacimenti culturali‘, anche attribuendo un ruolo strategico
alle imprese che operano nel settore e a quelle del Made in Italy, favorendone le partnership
collaborative.
Le leggi consentono ai privati di avere in concessione la gestione dei servizi (biglietteria,
ristoranti, bar, bookshop ecc.), ma i bandi di gara e i capitolati del Ministero dei Beni Culturali
sono però congegnati in modo da scoraggiare la concorrenza.
Le condizioni non consentono una gestione efficiente dei servizi e diminuisce la
partecipazione delle imprese proprio in un momento in cui le occasioni d’incontro tra pubblico e
privato dovrebbero aumentare.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_cultura.htm 23
24. Collegno
San Mauro
Avigliana
Grugliasco
Nichelino
Carmagnola