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Italia Futura Piemonte_doc sintesi_MG Civita_13 Mag '12
Cos'è Italia Futura?

E’ un’ASSOCIAZIONE
LIBERALE, SOCIALE E POPOLARE,

fatta di IDEE E PERSONE,

con POCHE E FONDAMENTALI PRIORITA’



                                     2
Cos'è Italia Futura?
•  Un luogo di ideazione civile, politica ed economica

•  Un’associazione che non esclude di trasformarsi in movimento politico, al di
là dei confini classici di destra e sinistra

•  Uno strumento di mobilitazione libero, agile e trasparente che vuole dar
voce a chi non si rassegna a contribuire alla vita pubblica solo il giorno delle
elezioni

•  Una cassa di risonanza per le idee, i progetti e gli scenari che possono
nascere dalla conoscenza dei problemi reali e dalla passione civile di singoli
cittadini e di altre realtà associative

•  Vogliamo ascoltare e promuovere le idee migliori, sostenere e moltiplicare i
progetti più innovativi, facendone il perno delle nostre campagne di
mobilitazione pubblica

•  Sarete   voi a darci forza.                                                     3
Cantiere Italia 2013

L'Italia rischia di ritrovarsi priva di un’offerta politica che
scommetta sul potenziale degli italiani e sulla liberazione
delle loro energie.

Per questo, in vista delle elezioni del 2013, è già ora
indispensabile aprire un cantiere per la costruzione di un
fronte liberale e democratico intorno a pochi e chiari
obiettivi.

Italia Futura Piemonte è il riferimento sul territorio per
sostenerne e promuoverne gli obiettivi.


                                                                  4
Cantiere Italia 2013
      I PUNTI FONDAMENTALI
I temi di maggiore evidenza, su cui è più
urgente lavorare:
    •  Tasse
    •  Welfare
    •  Fiducia negli Italiani
    •  Rappresentanti e rappresentati
    •  Stato e spesa pubblica
    •  Globalizzazione

                                            5
Altri temi prioritari
Altri temi di particolare evidenza, che non vanno
dimenticati e su cui è altrettanto urgente
lavorare:
        •  Costi della politica
        •  Lotta all’evasione
        •  Lavoro
        •  Liberalizzazioni
        •  Giustizia
        •  Cultura
                                                    6
Italia Futura
       Struttura nazionale


Luca Cordero di Montezemolo - Presidente
Andrea Romano – Direttore
Federico Vecchioni - Coordinatore Nazionale




                                              7
Italia Futura Piemonte
             CONSIGLIO DIRETTIVO
COGNOME E NOME                    PROVINCIA                                 PROVINCIA
                                              COGNOME E NOME
PECCHIO Cinzia - PRESIDENTE         Torino    GALLO Barbara               Torino
RABINO Mariano - DIRETTORE         Cuneo      GARRIONE Piero              Vercelli
SUSTA Gianluca                      Biella    GASCO Ivan                  Torino
ABBRUZZESE Massimiliano            Torino     GIANI Fulvio                Torino
ALBERTINI Vittoria                  VCO       GOBBI Laura                 Alessandria
BATTAGLINO Alessandro              Torino     MAINARDI Simone             Biella
BERNARDI Stefano                   Torino     MOLINARI Gabriele           Vercelli
                                              MOSCHIETTO Mario            Torino
CAVALETTO Marco                    Torino
                                              NICOLA Federico             Novara
CERUTTI Roberto                    Torino
                                              PADOVANI Massimo            Asti
CHIOLA Rinaldo                      Biella
                                              PIANO Domenico              Torino
CIVITA Maria Grazia                Torino     PIRAS Dorino                Torino
DAGHERO Pierguido                  Torino     RAMUNNO Pietro              Cuneo
DALLA COLLETTA Giovanni Maria      Torino     SIVIERO Laura               Torino
FALCONE Giovanni                   Novara     TRAVOSTINO Bruno            Torino
FANTOLINO Gabriella                Torino     ZEGNA Sandro - SEGRETERIA   Biella


  Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 52 – 10121 – Torino
  telefono: 011.5627934
  email: info@piemonte.italiafutura.it                                                  8
Italia Futura Piemonte

3.500 iscritti


50 delegazioni territoriali nei centri oltre i 15.000 ab.


10 delegazioni in Torino


60 punti organizzativi, attivi entro l’estate
                                                            9
I prossimi passi

•  Radicamento organizzativo in ognuno dei 1.206
comuni piemontesi

•  Campagna di adesione (Aderenti e Soci)

•  Presentazione e diffusione delle linee-guida della
piattaforma programmatica di Italia Futura (Cantiere
Italia 2013)




                                                        10
I temi prioritari in breve




                             11
Cantiere Italia 2013
                    I PUNTI FONDAMENTALI

   Tasse
    Premiare l’Italia che produce e lavora
    Vogliamo promuovere l’abbassamento delle imposte e delle tasse su chi produce e
    lavora per proporre una ricetta credibile per la crescita, guardando alla creazione della
    ricchezza e di nuovi posti di lavoro piuttosto che difendere il mantenimento o la
    diminuzione delle tasse su case, rendite e patrimoni con il solo obiettivo della
    conservazione del benessere accumulato.

    Un euro in meno di incentivi, un euro in meno di tasse

    Restituire le tasse a chi le ha sempre pagate
    Anche per questa ragione è indispensabile instituire per legge un vincolo di destinazione
    delle risorse reperite dalla lotta all’evasione per diminuire automaticamente il peso
    del fisco.

Per approfondimenti:
                                                                                                12
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_fisco.htm
Cantiere Italia 2013
                       I PUNTI FONDAMENTALI

    Welfare
    Un welfare con più opportunità e meno immobilismo
    Questa impostazione investe in pieno il tema del welfare come motore di mobilità sociale
    ascendente, che deve avere come obiettivo prioritario l’inclusione delle donne e dei
    giovani, piuttosto che il mantenimento di una rete di protezione passiva, costosa e poco
    efficiente.
    Mettere al centro la solidarietà, come priorità assoluta per la tenuta sociale del Paese,
    significa valutare l’efficacia strutturale e di lungo periodo degli strumenti a disposizione del
    pubblico, che in molti casi (si pensi al ricorso eccessivo alla cassa integrazione
    straordinaria) assorbono risorse ingentissime che andrebbero destinate alla creazione di
    nuove opportunità, piuttosto che alla difesa, comunque limitata nel tempo, di posti di lavoro
    in aziende fallite o impianti chiusi.


Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_lavoro.htm
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_mobilita.htm             13
Cantiere Italia 2013
             I PUNTI FONDAMENTALI

Fiducia negli Italiani

Avanti insieme: torniamo a giocare in attacco
Liberalismo in economia e rafforzamento dei processi democratici hanno un fondamento
comune: la fiducia nei cittadini, nella loro capacità d’azione e di giudizio. Perché la
fiducia nei cittadini è fiducia negli italiani come persone, ognuna dotata di un legittimo
desiderio di benessere e di successo.

Per ricostruire un rapporto di reciproco rispetto tra Stato e cittadini, che è la premessa
necessaria per ritrovare il coraggio, è indispensabile smettere di subire le grandi correnti di
cambiamento che attraversano il mondo e riportare l’Italia finalmente a giocare in attacco.




                                                                                                  14
Cantiere Italia 2013
             I PUNTI FONDAMENTALI

Rappresentanti e rappresentati
Ridurre la distanza tra Stato e cittadini: uno Stato più forte e meno
invadente
Occorre riproporre con forza la questione di un radicale ridimensionamento del perimetro
di azione dello Stato, opponendosi all’idea che le soluzioni alla bassa crescita si possano
trovare operando attraverso incentivi e agevolazioni che sono quasi sempre inefficienti e
generano intermediazione politica e corruzione.

Più democrazia, meno caste
Il secondo elemento fondante del programma di un possibile fronte della crescita è nel
rafforzamento dei processi democratici e nell’attenzione alla questione del rinnovamento
del rapporto tra politica e cittadini. Un tema che sta diventando centrale in tutte le
democrazie occidentali e che in Italia è soffocato da discussioni vecchie, governate dai partiti
a proprio uso e consumo.
Si deve invece partire dalla necessità di ridurre lo spread tra Stato e cittadini attraverso
strumenti che coinvolgano gli elettori nelle decisioni e soprattutto nel controllo sulla
trasparenza dei meccanismi di rappresentanza.
                                                                                              15
Cantiere Italia 2013
                   I PUNTI FONDAMENTALI

   Stato e spesa pubblica
   Dove vanno a finire i nostri soldi?
   Occorre abbandonare definitivamente l’idea che uno Stato forte significhi uno Stato
   pervasivo e onnipresente. Dobbiamo concentrare tutte le risorse sui cardini che
   costituiscono la missione fondamentale dello Stato (giustizia, welfare, difesa,
   sicurezza, istruzione, cultura, infrastrutture), tornando a considerare i cittadini come
   azionisti dello Stato a cui occorre render conto dettagliatamente sull’utilizzo delle tasse
   pagate.




Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_pubbamministrazione.htm   16
Cantiere Italia 2013
                       I PUNTI FONDAMENTALI

    Globalizzazione
    Per salvare l’Italia dal declino

    Manca in Italia una forza politica che abbia il coraggio di interpretare, e rivendicare, la
    globalizzazione per quello che in effetti è: un grande progetto di espansione dei valori e
    delle economie dell’Occidente, con effetti benefici sul resto del mondo. Un processo che
    oltre ad aver liberato centinaia di milioni di persone dal ricatto della povertà stimola la
    costruzione di società aperte, promuove l’innovazione e aumenta l’interdipendenza dei sistemi
    politici ed economici.

    Un percorso lungo e complesso, pieno di rischi (ambientali e geopolitici), spesso non
    adeguatamente governato (come nel caso della finanza); ma comunque un tornante della
    storia, alla fine del quale può aprirsi una nuova stagione di crescita e prosperità. Ma
    soprattutto un investimento che dopo anni di sacrifici comincia a pagare, se guardiamo
    ai risultati delle aziende che esportano e che può vedere l’Italia in prima fila tra i Paesi
    che possono ricavare maggior beneficio dal passaggio delle economie dei paesi emergenti
    dalla produzione al consumo.

Per approfondimenti:
                                                                                                   17
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_economia.htm
Costi della politica

    Prima di chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, la politica e le
    istituzioni devono mettere mano ai loro stessi costi, partendo
    dal numero dei parlamentari, dall’abolizione delle
    province e degli altri enti inutili.

    Non ci vuole una legge costituzionale per abolire il novanta
    per cento delle province.

    E poi varando una “patrimoniale sullo Stato”, una vendita
    massiccia di cespiti pubblici che vada ben oltre quanto
    attualmente prospettato dal Governo.
Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_costidellapolitica.htm
                                                                                                        18
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_pubbamministrazione.htm
Lotta all’evasione
                   Destinazione risorse recuperate

     Dobbiamo tornare ad essere il paese del lavoro e della produzione.
     Non possiamo più permetterci di avere un fisco che premia rendite e patrimoni.
     Non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di efficienza
     dell’economia. Se la crescita scompare anche il valore dei patrimoni diminuisce.

     Vincolando per legge i proventi della lotta all’evasione alla diminuzione
     dell’Irpef, ad iniziare dai redditi medi e bassi, si creerebbero le condizioni
     per un positivo conflitto di interessi tra chi paga e chi evade. Un ulteriore
     ritocco all’IVA, può essere valutato, ma solo a patto che vada automaticamente a
     diminuire la pressione fiscale sulle persone.

     Tutta la manovra sul fisco deve essere sottoposta al vincolo di destinazione. La
     sfiducia dei contribuenti, che non sanno più dove vanno a finire i loro soldi, si
     combatte evitando discrezionalità nell’uso delle risorse che provengono dalle loro
     tasche.


Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_fisco.htm   19
Lavoro

    Non possiamo chiedere più flessibilità in uscita senza affrontare il problema del
    precariato permanente e la riforma degli ammortizzatori sociali.

    La proposta Ichino è del tutto condivisibile e attuabile, ma va presa nella sua
    interezza. Bisogna abolire i contratti a termine (mantenendo solo quelli fisiologici e
    stagionali), sostituendoli con un contratto unico, che consenta il licenziamento
    per motivi economici o organizzativi, ma che protegga il lavoratore dalle
    discriminazioni, gli eviti di dover rincorrere rinnovi periodici e lo supporti in caso di
    perdita del lavoro.
    I lavoratori che attualmente godono di un contratto a tempo indeterminato, protetto
    dall’art.18, continuerebbero a beneficiare di una protezione più ampia rispetto ai
    giovani lavoratori, ma in cambio dovrebbero andare in pensione più tardi,
    contribuendo così a finanziare i nuovi ammortizzatori sociali.



Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_lavoro.htm    20
Liberalizzazioni


Sappiamo quanto rapidamente la liberalizzazione di un settore possa dare
impulso a investimenti e occupazione e quanto però siano forti le resistenze
della politica per mantenerne il controllo.

La lista dei settori da liberalizzare è lunghissima.
È fondamentale che insieme ai provvedimenti di apertura alla concorrenza si
rafforzino i poteri dell’Antitrust per dare agli investitori la garanzia del rispetto
delle regole.




                                                                                        21
Giustizia

   La riforma della giustizia è necessaria e improcrastinabile

   Uno Stato, per definirsi moderno e democratico, deve necessariamente
   fondarsi su di un corretto equilibrio tra i poteri, senza che uno possa
   condizionare l’altro e ogni potere, subordinato solo alla Carta costituzionale, deve
   essere autonomo e indipendente dall’altro.

   A ciò deve aggiungersi che i cittadini sono uguali anche e principalmente di fronte
   alla legge. Nel rispetto di questi fondamentali principi, posti alla base della nostra
   società, nessuna proposta di riforma della giustizia può e deve essere un
   tabù.




Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_giustizia.htm   22
Cultura
  La cultura come fattore produttivo
  Mai come in questi anni abbiamo assistito a tanta devastante arroganza contro l’arte, da parte
  di figure di primissimo piano del potere politico. La bellezza, lo stile, la cultura, sono il petrolio
  dell’Italia, la sua più grande ricchezza, oltre che la sua inimitabile identità.
  Il turismo culturale sarà la più grande risorsa anche economica dei prossimi anni. Non
  possiamo trascurarla.

  Occorre valorizzare i cosiddetti 'giacimenti culturali‘, anche attribuendo un ruolo strategico
  alle imprese che operano nel settore e a quelle del Made in Italy, favorendone le partnership
  collaborative.

  Le leggi consentono ai privati di avere in concessione la gestione dei servizi (biglietteria,
  ristoranti, bar, bookshop ecc.), ma i bandi di gara e i capitolati del Ministero dei Beni Culturali
  sono però congegnati in modo da scoraggiare la concorrenza.
  Le condizioni non consentono una gestione efficiente dei servizi e diminuisce la
  partecipazione delle imprese proprio in un momento in cui le occasioni d’incontro tra pubblico e
  privato dovrebbero aumentare.


Per approfondimenti:
http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_cultura.htm             23
Collegno
                                         San Mauro
Avigliana
                            Grugliasco

                Nichelino


                       Carmagnola
Torino
Circoscrizioni
Cantiere 2013 Italia Futura Piemonte

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Cantiere 2013 Italia Futura Piemonte

  • 1. Italia Futura Piemonte_doc sintesi_MG Civita_13 Mag '12
  • 2. Cos'è Italia Futura? E’ un’ASSOCIAZIONE LIBERALE, SOCIALE E POPOLARE, fatta di IDEE E PERSONE, con POCHE E FONDAMENTALI PRIORITA’ 2
  • 3. Cos'è Italia Futura? •  Un luogo di ideazione civile, politica ed economica •  Un’associazione che non esclude di trasformarsi in movimento politico, al di là dei confini classici di destra e sinistra •  Uno strumento di mobilitazione libero, agile e trasparente che vuole dar voce a chi non si rassegna a contribuire alla vita pubblica solo il giorno delle elezioni •  Una cassa di risonanza per le idee, i progetti e gli scenari che possono nascere dalla conoscenza dei problemi reali e dalla passione civile di singoli cittadini e di altre realtà associative •  Vogliamo ascoltare e promuovere le idee migliori, sostenere e moltiplicare i progetti più innovativi, facendone il perno delle nostre campagne di mobilitazione pubblica •  Sarete voi a darci forza. 3
  • 4. Cantiere Italia 2013 L'Italia rischia di ritrovarsi priva di un’offerta politica che scommetta sul potenziale degli italiani e sulla liberazione delle loro energie. Per questo, in vista delle elezioni del 2013, è già ora indispensabile aprire un cantiere per la costruzione di un fronte liberale e democratico intorno a pochi e chiari obiettivi. Italia Futura Piemonte è il riferimento sul territorio per sostenerne e promuoverne gli obiettivi. 4
  • 5. Cantiere Italia 2013 I PUNTI FONDAMENTALI I temi di maggiore evidenza, su cui è più urgente lavorare: •  Tasse •  Welfare •  Fiducia negli Italiani •  Rappresentanti e rappresentati •  Stato e spesa pubblica •  Globalizzazione 5
  • 6. Altri temi prioritari Altri temi di particolare evidenza, che non vanno dimenticati e su cui è altrettanto urgente lavorare: •  Costi della politica •  Lotta all’evasione •  Lavoro •  Liberalizzazioni •  Giustizia •  Cultura 6
  • 7. Italia Futura Struttura nazionale Luca Cordero di Montezemolo - Presidente Andrea Romano – Direttore Federico Vecchioni - Coordinatore Nazionale 7
  • 8. Italia Futura Piemonte CONSIGLIO DIRETTIVO COGNOME E NOME PROVINCIA PROVINCIA COGNOME E NOME PECCHIO Cinzia - PRESIDENTE Torino GALLO Barbara Torino RABINO Mariano - DIRETTORE Cuneo GARRIONE Piero Vercelli SUSTA Gianluca Biella GASCO Ivan Torino ABBRUZZESE Massimiliano Torino GIANI Fulvio Torino ALBERTINI Vittoria VCO GOBBI Laura Alessandria BATTAGLINO Alessandro Torino MAINARDI Simone Biella BERNARDI Stefano Torino MOLINARI Gabriele Vercelli MOSCHIETTO Mario Torino CAVALETTO Marco Torino NICOLA Federico Novara CERUTTI Roberto Torino PADOVANI Massimo Asti CHIOLA Rinaldo Biella PIANO Domenico Torino CIVITA Maria Grazia Torino PIRAS Dorino Torino DAGHERO Pierguido Torino RAMUNNO Pietro Cuneo DALLA COLLETTA Giovanni Maria Torino SIVIERO Laura Torino FALCONE Giovanni Novara TRAVOSTINO Bruno Torino FANTOLINO Gabriella Torino ZEGNA Sandro - SEGRETERIA Biella Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 52 – 10121 – Torino telefono: 011.5627934 email: info@piemonte.italiafutura.it 8
  • 9. Italia Futura Piemonte 3.500 iscritti 50 delegazioni territoriali nei centri oltre i 15.000 ab. 10 delegazioni in Torino 60 punti organizzativi, attivi entro l’estate 9
  • 10. I prossimi passi •  Radicamento organizzativo in ognuno dei 1.206 comuni piemontesi •  Campagna di adesione (Aderenti e Soci) •  Presentazione e diffusione delle linee-guida della piattaforma programmatica di Italia Futura (Cantiere Italia 2013) 10
  • 11. I temi prioritari in breve 11
  • 12. Cantiere Italia 2013 I PUNTI FONDAMENTALI Tasse Premiare l’Italia che produce e lavora Vogliamo promuovere l’abbassamento delle imposte e delle tasse su chi produce e lavora per proporre una ricetta credibile per la crescita, guardando alla creazione della ricchezza e di nuovi posti di lavoro piuttosto che difendere il mantenimento o la diminuzione delle tasse su case, rendite e patrimoni con il solo obiettivo della conservazione del benessere accumulato. Un euro in meno di incentivi, un euro in meno di tasse Restituire le tasse a chi le ha sempre pagate Anche per questa ragione è indispensabile instituire per legge un vincolo di destinazione delle risorse reperite dalla lotta all’evasione per diminuire automaticamente il peso del fisco. Per approfondimenti: 12 http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_fisco.htm
  • 13. Cantiere Italia 2013 I PUNTI FONDAMENTALI Welfare Un welfare con più opportunità e meno immobilismo Questa impostazione investe in pieno il tema del welfare come motore di mobilità sociale ascendente, che deve avere come obiettivo prioritario l’inclusione delle donne e dei giovani, piuttosto che il mantenimento di una rete di protezione passiva, costosa e poco efficiente. Mettere al centro la solidarietà, come priorità assoluta per la tenuta sociale del Paese, significa valutare l’efficacia strutturale e di lungo periodo degli strumenti a disposizione del pubblico, che in molti casi (si pensi al ricorso eccessivo alla cassa integrazione straordinaria) assorbono risorse ingentissime che andrebbero destinate alla creazione di nuove opportunità, piuttosto che alla difesa, comunque limitata nel tempo, di posti di lavoro in aziende fallite o impianti chiusi. Per approfondimenti: http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_lavoro.htm http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_mobilita.htm 13
  • 14. Cantiere Italia 2013 I PUNTI FONDAMENTALI Fiducia negli Italiani Avanti insieme: torniamo a giocare in attacco Liberalismo in economia e rafforzamento dei processi democratici hanno un fondamento comune: la fiducia nei cittadini, nella loro capacità d’azione e di giudizio. Perché la fiducia nei cittadini è fiducia negli italiani come persone, ognuna dotata di un legittimo desiderio di benessere e di successo. Per ricostruire un rapporto di reciproco rispetto tra Stato e cittadini, che è la premessa necessaria per ritrovare il coraggio, è indispensabile smettere di subire le grandi correnti di cambiamento che attraversano il mondo e riportare l’Italia finalmente a giocare in attacco. 14
  • 15. Cantiere Italia 2013 I PUNTI FONDAMENTALI Rappresentanti e rappresentati Ridurre la distanza tra Stato e cittadini: uno Stato più forte e meno invadente Occorre riproporre con forza la questione di un radicale ridimensionamento del perimetro di azione dello Stato, opponendosi all’idea che le soluzioni alla bassa crescita si possano trovare operando attraverso incentivi e agevolazioni che sono quasi sempre inefficienti e generano intermediazione politica e corruzione. Più democrazia, meno caste Il secondo elemento fondante del programma di un possibile fronte della crescita è nel rafforzamento dei processi democratici e nell’attenzione alla questione del rinnovamento del rapporto tra politica e cittadini. Un tema che sta diventando centrale in tutte le democrazie occidentali e che in Italia è soffocato da discussioni vecchie, governate dai partiti a proprio uso e consumo. Si deve invece partire dalla necessità di ridurre lo spread tra Stato e cittadini attraverso strumenti che coinvolgano gli elettori nelle decisioni e soprattutto nel controllo sulla trasparenza dei meccanismi di rappresentanza. 15
  • 16. Cantiere Italia 2013 I PUNTI FONDAMENTALI Stato e spesa pubblica Dove vanno a finire i nostri soldi? Occorre abbandonare definitivamente l’idea che uno Stato forte significhi uno Stato pervasivo e onnipresente. Dobbiamo concentrare tutte le risorse sui cardini che costituiscono la missione fondamentale dello Stato (giustizia, welfare, difesa, sicurezza, istruzione, cultura, infrastrutture), tornando a considerare i cittadini come azionisti dello Stato a cui occorre render conto dettagliatamente sull’utilizzo delle tasse pagate. Per approfondimenti: http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_pubbamministrazione.htm 16
  • 17. Cantiere Italia 2013 I PUNTI FONDAMENTALI Globalizzazione Per salvare l’Italia dal declino Manca in Italia una forza politica che abbia il coraggio di interpretare, e rivendicare, la globalizzazione per quello che in effetti è: un grande progetto di espansione dei valori e delle economie dell’Occidente, con effetti benefici sul resto del mondo. Un processo che oltre ad aver liberato centinaia di milioni di persone dal ricatto della povertà stimola la costruzione di società aperte, promuove l’innovazione e aumenta l’interdipendenza dei sistemi politici ed economici. Un percorso lungo e complesso, pieno di rischi (ambientali e geopolitici), spesso non adeguatamente governato (come nel caso della finanza); ma comunque un tornante della storia, alla fine del quale può aprirsi una nuova stagione di crescita e prosperità. Ma soprattutto un investimento che dopo anni di sacrifici comincia a pagare, se guardiamo ai risultati delle aziende che esportano e che può vedere l’Italia in prima fila tra i Paesi che possono ricavare maggior beneficio dal passaggio delle economie dei paesi emergenti dalla produzione al consumo. Per approfondimenti: 17 http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_economia.htm
  • 18. Costi della politica Prima di chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini, la politica e le istituzioni devono mettere mano ai loro stessi costi, partendo dal numero dei parlamentari, dall’abolizione delle province e degli altri enti inutili. Non ci vuole una legge costituzionale per abolire il novanta per cento delle province. E poi varando una “patrimoniale sullo Stato”, una vendita massiccia di cespiti pubblici che vada ben oltre quanto attualmente prospettato dal Governo. Per approfondimenti: http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_costidellapolitica.htm 18 http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_pubbamministrazione.htm
  • 19. Lotta all’evasione Destinazione risorse recuperate Dobbiamo tornare ad essere il paese del lavoro e della produzione. Non possiamo più permetterci di avere un fisco che premia rendite e patrimoni. Non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di efficienza dell’economia. Se la crescita scompare anche il valore dei patrimoni diminuisce. Vincolando per legge i proventi della lotta all’evasione alla diminuzione dell’Irpef, ad iniziare dai redditi medi e bassi, si creerebbero le condizioni per un positivo conflitto di interessi tra chi paga e chi evade. Un ulteriore ritocco all’IVA, può essere valutato, ma solo a patto che vada automaticamente a diminuire la pressione fiscale sulle persone. Tutta la manovra sul fisco deve essere sottoposta al vincolo di destinazione. La sfiducia dei contribuenti, che non sanno più dove vanno a finire i loro soldi, si combatte evitando discrezionalità nell’uso delle risorse che provengono dalle loro tasche. Per approfondimenti: http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_fisco.htm 19
  • 20. Lavoro Non possiamo chiedere più flessibilità in uscita senza affrontare il problema del precariato permanente e la riforma degli ammortizzatori sociali. La proposta Ichino è del tutto condivisibile e attuabile, ma va presa nella sua interezza. Bisogna abolire i contratti a termine (mantenendo solo quelli fisiologici e stagionali), sostituendoli con un contratto unico, che consenta il licenziamento per motivi economici o organizzativi, ma che protegga il lavoratore dalle discriminazioni, gli eviti di dover rincorrere rinnovi periodici e lo supporti in caso di perdita del lavoro. I lavoratori che attualmente godono di un contratto a tempo indeterminato, protetto dall’art.18, continuerebbero a beneficiare di una protezione più ampia rispetto ai giovani lavoratori, ma in cambio dovrebbero andare in pensione più tardi, contribuendo così a finanziare i nuovi ammortizzatori sociali. Per approfondimenti: http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_lavoro.htm 20
  • 21. Liberalizzazioni Sappiamo quanto rapidamente la liberalizzazione di un settore possa dare impulso a investimenti e occupazione e quanto però siano forti le resistenze della politica per mantenerne il controllo. La lista dei settori da liberalizzare è lunghissima. È fondamentale che insieme ai provvedimenti di apertura alla concorrenza si rafforzino i poteri dell’Antitrust per dare agli investitori la garanzia del rispetto delle regole. 21
  • 22. Giustizia La riforma della giustizia è necessaria e improcrastinabile Uno Stato, per definirsi moderno e democratico, deve necessariamente fondarsi su di un corretto equilibrio tra i poteri, senza che uno possa condizionare l’altro e ogni potere, subordinato solo alla Carta costituzionale, deve essere autonomo e indipendente dall’altro. A ciò deve aggiungersi che i cittadini sono uguali anche e principalmente di fronte alla legge. Nel rispetto di questi fondamentali principi, posti alla base della nostra società, nessuna proposta di riforma della giustizia può e deve essere un tabù. Per approfondimenti: http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_giustizia.htm 22
  • 23. Cultura La cultura come fattore produttivo Mai come in questi anni abbiamo assistito a tanta devastante arroganza contro l’arte, da parte di figure di primissimo piano del potere politico. La bellezza, lo stile, la cultura, sono il petrolio dell’Italia, la sua più grande ricchezza, oltre che la sua inimitabile identità. Il turismo culturale sarà la più grande risorsa anche economica dei prossimi anni. Non possiamo trascurarla. Occorre valorizzare i cosiddetti 'giacimenti culturali‘, anche attribuendo un ruolo strategico alle imprese che operano nel settore e a quelle del Made in Italy, favorendone le partnership collaborative. Le leggi consentono ai privati di avere in concessione la gestione dei servizi (biglietteria, ristoranti, bar, bookshop ecc.), ma i bandi di gara e i capitolati del Ministero dei Beni Culturali sono però congegnati in modo da scoraggiare la concorrenza. Le condizioni non consentono una gestione efficiente dei servizi e diminuisce la partecipazione delle imprese proprio in un momento in cui le occasioni d’incontro tra pubblico e privato dovrebbero aumentare. Per approfondimenti: http://www.italiafutura.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_temi_cultura.htm 23
  • 24. Collegno San Mauro Avigliana Grugliasco Nichelino Carmagnola