2. La ripresa, finalmente!
PIL
+0,9% (2015)
+1,6% (2016)
Assunzioni a tempo indeterminato
+35,4% (gen-lug 2015)
Disoccupazione
12,6% (ago 2014)
➤11,9% (ago 2015)
3. …ma non mancano le incognite
• La crescita italiana rimane inferiore alla media europea
• L’economia globale potrebbe rallentare
• Fattori di rischio: Cina, Paesi emergenti, crisi Volkswagen
4. Una (giusta) strategia espansiva
• Allentamento del percorso di riequilibrio dei conti
(pareggio di bilancio rinviato al 2018)
• Neutralizzazione delle clausole di salvaguardia
e riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese
• Interventi per la crescita economica
6. Il contributo di idee di Rifare l’Italia:
1) Dimezzare la povertà entro il 2020
2) Più conveniente il lavoro stabile, più flessibile il sistema
pensionistico
3) Dignità per le partite IVA
4) Un aiuto per chi vive in affitto
5) Per un reale diritto allo studio
6) L’industria motore della ripresa
7) #Mezzogiornoriparte
8) Una finanza locale amica della crescita
7. 1) Dimezzare la povertà entro il 2020
Italia e Grecia sono gli unici paesi UE-15 senza un
programma nazionale contro la povertà. Le persone in
povertà assoluta sono 4,1m, tra cui 1m di minorenni (2014)
PROPOSTA:
•Introduzione graduale (entro il 2020) di un reddito di
inclusione sul modello del «Reis» proposto dell’Alleanza
contro la povertà
•Focalizzazione dei primi interventi sul contrasto della
povertà minorile
•Caratteristiche:
• trasferimento monetario + erogazione di servizi;
• gestione con il coinvolgimento degli enti territoriali e
del terzo settore
• durata definita, patto con i servizi, condizionalità
8. 2) Più conveniente il lavoro stabile,
più flessibile il sistema pensionistico
Per ampliare le opportunità occupazionali per i giovani è necessario
rendere permanente la convenienza del contratto a tutele crescenti
e introdurre elementi di flessibilità nel sistema pensionistico
PROPOSTE:
•Proroga della decontribuzione sui nuovi contratti a tutele
crescenti (con eventuale rimodulazione della % e della durata) o, in
alternativa, introduzione di uno sgravio contributivo permanente
del 4% (6% nel Mezzogiorno)
•Definire un nuovo (e definitivo) intervento di salvaguardia dei c.d.
«esodati» e riconoscere l'opzione per il sistema contributivo a tutte
le lavoratrici che maturino i necessari requisiti anagrafici e
contributivi entro il 31 dicembre 2015
•Verificare la possibilità di introdurre nel sistema pensionistico
elementi di flessibilità per quanto attiene all'età di accesso al
pensionamento, anche attraverso opportuni meccanismi di
incentivazione e disincentivazione
9. 3) Dignità per 1 milione di partite IVA
E’ necessario intervenire per alleggerire il carico fiscale e
contributivo su 1 milione di partite IVA iscritte alla gestione
separata INPS
PROPOSTE:
•Blocco permanente dell’aumento dei contributi INPS al livello
2015 (27%). Verifica della possibilità di convergenza entro il 2018 al
livello di artigiani e commercianti (24%)
•Revisione del regime fiscale dei minimi, aumentando a Eur 30 mila
la soglia per i professionisti
•Tutela per le malattie gravi e di lunga durata
•Semplificazione dell’accesso alla maternità
•Definizione di compensi di riferimento per una serie di prestazioni
«tipiche» nei rapporti con la PA
10. 4) Un aiuto per chi vive in affitto
La manovra 2016 elimina IMU e TASI sulla prima casa…ma
in Italia vivono in affitto 4,6m famiglie (18,5% del totale)
PROPOSTE:
•Un buono-affitto di Eur 2.000/anno per le giovani famiglie
con figli che vivono in affitto
•Dimezzare IMU e TASI per le abitazioni affittate a canone
concordato
•Rifinanziare e stabilizzare il Fondo affitti (legge 431/1998) e
il Fondo morosità incolpevole (DL 102/2013)
11. 5) Per un reale diritto allo studio
In Italia solo il 7% degli studenti universitari riceve una borsa
di studio, contro il 27% degli studenti francesi e il 30% di
quelli tedeschi. Nel 2014 il 26% degli studenti idonei non ha
ricevuto alcun finanziamento pur avendone diritto
PROPOSTE:
•Raddoppio del Fondo integrativo per la concessione di
borse di studio (di cui all’art. 1, co. 1, lett. a) della legge
240/2010)
•Revisione dei criteri di ripartizione del Fondo
12. 6) L’industria motore della ripresa
Per riprendere un percorso di sviluppo duraturo e sostenibile è cruciale la
definizione e implementazione di una nuova strategia di politica industriale
PROPOSTE:
•Riproposizione della legge Sabatini per rilanciare gli investimenti in
macchinari
•Riduzione dei tempi di ammortamento degli investimenti in beni
strumentali (sul modello legge Macron), con un regime di maggior favore
per le imprese di settori innovativi
•Introduzione di un credito di imposta permanente, automatico e di
importo significativo (sul modello francese) per gli investimenti in R&S: 30%
delle spese annue fino a 100 milioni di euro per società, 5% se la spesa
annuale è superiore a tale soglia
•Creazione (o attivazione in strutture di eccellenza già presenti nel paese)
di un Transfer Lab nazionale che operi in logica di sussidiarietà a supporto
del sistema di trasferimento tecnologico locale
•Conferma e stabilizzazione del bonus ristrutturazioni (50%) e del bonus per
il risparmio energetico (65%)
•Individuazione (nella legge di stabilità o in un provvedimento collegato)
dei settore industriali potenzialmente oggetto di misure «verticali» di
sostegno
13. 7) #Mezzogiornoriparte
L’impulso agli investimenti pubblici e privati è decisivo per la ripresa
economica del Mezzogiorno
PROPOSTE:
•Potenziamento nelle regioni del Mezzogiorno degli incentivi per gli
investimenti in beni strumentali (cd. “Nuova Sabatini” – DL 69/2013) e in
ricerca e sviluppo (credito d’imposta introdotto dal DL 145/2013 e
modificato dalla LS 2015) e della decontribuzione per i nuovi contratti a
tutele crescenti stipulati nel Mezzogiorno, con incentivi più favorevoli per la
componente femminile
•Utilizzare gli spazi di flessibilità per gli investimenti per finanziare un piano
per le infrastrutture del Mezzogiorno (completamento delle infrastrutture
TEN-T, assi ferroviari Napoli-Bari e Palermo-Messina-Catania,
ammodernamento della rete ANAS, sistemi portuali, dissesto idrogeologico)
•Esclusione dal patto interno di stabilità dei comuni del Mezzogiorno delle
spese connesse ai cofinanziamenti dei fondi europei PON e POR
•Definire una norma di indirizzo per introdurre nella mission del Fondo
strategico italiano e del Fondo italiano di investimento il superamento del
divario di sviluppo e l'accelerazione dei processi di crescita nelle regioni
meno avanzate
14. 8) Una finanza locale amica della crescita
Una buona riforma della finanza locale può dare una importante spinta alla
ripresa dell’economia
PROPOSTE:
•Superamento del patto interno di stabilità, razionalizzazione delle regole
per il pareggio di bilancio, snellimento degli adempimenti per interventi
fino a Eur 40 mila
•Piena compensazione dei comuni per le minori entrate IMU e TASI
(attribuzione del gettito IMU cat. D, ecc.)
•Semplificazione dell’imposizione sugli immobili diversi dalla prima casa con
l’accorpamento di IMU e TASI a parità di gettito
•Entro il 2018 ripartizione del Fondo di solidarietà comunale interamente in
base a capacità fiscali e fabbisogni standard
•Completamento dell’attuazione della riforma Delrio (legge 56/2014) e
l’adeguamento delle risorse necessarie per erogare a costi standard i servizi
pubblici gestiti dalle città metropolitane e dagli enti di area vasta (scuole
superiori, ambiente, territorio, trasporti)