Domenica 21 novembre le vie di Sutrio saranno animate dalla nona edizione dell'evento gastronomico Farine di Flor.
8 Paesi della Carnia si cimenteranno nella preparazione di piatti antichi della tradizione che hanno come protagonista LE FARINE, perchè ne esistono veramente molteplici varietà.
Attraverso le vie del paese avrete la possibilità di degustare piatti che per alcuni di voi saranno un ritorno al passato, capaci di risvegliare vecchi ricordi, per altri invece saranno un'assoluta novità.
Ad accompagnare i piatti la Birra Artigianale del Friuli Venezia Giulia.
FORMANDI – sapori di montagna è l’evento organizzato dal Caseificio Sociale Alto But di Sutrio e dal Consorzio Malghesi della Carnia e della Valcanale con il supporto dalla Regione FVG, Promoturismo FVG, Comunità di Montagna della Carnia, Associazione Pro Loco Sutrio e Comune di Sutrio.
L’obiettivo principale è quello di valorizzare il formaggio di malga prodotto nei comprensori malghivi nell’area montana del FVG.
L'evento si svolgerà in due momenti:
La DEGUSTAZIONE aperta al pubblico (domenica 21/11) presso la piazzetta del Municipio, in cui sarà possibile assaggiare ed acquistare i formaggi di malga che poi parteciperanno all'asta nel pomeriggio.
L'ASTA dei formaggi di malga (domenica 21/11 pomeriggio) presso la Sala Degustazione Kaiser Zoncolan, è l’evento principale riservato ad albergatori, chef e tutti coloro interessati ad acquistare i formaggi di malga prodotti nella stagione di monticazione 2021;
Il recupero dei sapori perduti. - Ricette tipiche della tradizione Siciliana- Chiara Marescalco -Kiarma-
"IL RECUPERO DEI SAPORI PERDUTI" a cura del Prof. Alessandro Giglio.
Grafica e impaginazione a cura della Dott.ssa Chiara Marescalco.
Istituto Professionale “Paolo Calleri” IPSASR - IPSEOA - IPSSS PACHINO (SR) www.istitutomarzamemi.it
La storia del nostro territorio ha visto l’alternarsi di varie dominazioni straniere (greca, araba, normanna, angioina, aragonese) che lo hanno trasformato in un con- nubio di mondi diversi che si riflette in tutti gli aspetti della realtà e quindi anche nella gastronomia non esiste infatti
una cucina territoriale, ma varie tradizioni culinarie.
La cucina del territorio di Pachino mostra tracce di differenti culture che vi si sono stabilite negli ultimi due millenni e risente soprattutto dell’influenza dei Greci e degli Arabi.
Nei piatti si usava esclusivamente olio extravergine d’oliva, sia per cucinare che per condire mentre il burro era poco usato.
Gli ingredienti principali erano soprattutto vegetali o marini (pesce e molluschi).
La carne era utilizzata di rado e per lo più in forma di frattaglie.
Il pesce è stato tradizionalmente molto presente nel- le tavole dei pachinesi, servito fresco, aromatizzato con olio extravergine di oliva, con aglio, prezzemolo, con olive, capperi, pangrattato e arancia.
Il sale era soprattutto marino e i piatti erano
impreziositi dalle erbe aromatiche che crescono ancora oggi in abbondanza: basilico, prezzemo- lo, menta, alloro, origano, rosmarino, salvia, cipolle selva- tiche, semi di finocchio e finocchietto selvatico, insieme a gelsomino, pinoli, uva passa, pangrattato tostato (“muddica”), scorza d’arancia, succo di limone, inoltre cap- peri, aglio e cipolla sono spesso presenti nelle preparazioni.
Molto utilizzati anche erano mandorle e pistacchi, sia nel- la preparazione di dolci e di bevande che per condire riso e pasta.
Al centro dell’alimentazione c’era la pasta o un piatto
di legumi(fave fresche, fave secche, lenticchie, farro, ceci).
Molto consumato era il pane che accompagnava tutti i pasti.
Un capitolo a parte per i dolci (fritti, al forno, al cucchiaio) spesso a base di frutta fresca e secca consumati di solito per le tradizioni religiose.
Domenica 21 novembre le vie di Sutrio saranno animate dalla nona edizione dell'evento gastronomico Farine di Flor.
8 Paesi della Carnia si cimenteranno nella preparazione di piatti antichi della tradizione che hanno come protagonista LE FARINE, perchè ne esistono veramente molteplici varietà.
Attraverso le vie del paese avrete la possibilità di degustare piatti che per alcuni di voi saranno un ritorno al passato, capaci di risvegliare vecchi ricordi, per altri invece saranno un'assoluta novità.
Ad accompagnare i piatti la Birra Artigianale del Friuli Venezia Giulia.
FORMANDI – sapori di montagna è l’evento organizzato dal Caseificio Sociale Alto But di Sutrio e dal Consorzio Malghesi della Carnia e della Valcanale con il supporto dalla Regione FVG, Promoturismo FVG, Comunità di Montagna della Carnia, Associazione Pro Loco Sutrio e Comune di Sutrio.
L’obiettivo principale è quello di valorizzare il formaggio di malga prodotto nei comprensori malghivi nell’area montana del FVG.
L'evento si svolgerà in due momenti:
La DEGUSTAZIONE aperta al pubblico (domenica 21/11) presso la piazzetta del Municipio, in cui sarà possibile assaggiare ed acquistare i formaggi di malga che poi parteciperanno all'asta nel pomeriggio.
L'ASTA dei formaggi di malga (domenica 21/11 pomeriggio) presso la Sala Degustazione Kaiser Zoncolan, è l’evento principale riservato ad albergatori, chef e tutti coloro interessati ad acquistare i formaggi di malga prodotti nella stagione di monticazione 2021;
Il recupero dei sapori perduti. - Ricette tipiche della tradizione Siciliana- Chiara Marescalco -Kiarma-
"IL RECUPERO DEI SAPORI PERDUTI" a cura del Prof. Alessandro Giglio.
Grafica e impaginazione a cura della Dott.ssa Chiara Marescalco.
Istituto Professionale “Paolo Calleri” IPSASR - IPSEOA - IPSSS PACHINO (SR) www.istitutomarzamemi.it
La storia del nostro territorio ha visto l’alternarsi di varie dominazioni straniere (greca, araba, normanna, angioina, aragonese) che lo hanno trasformato in un con- nubio di mondi diversi che si riflette in tutti gli aspetti della realtà e quindi anche nella gastronomia non esiste infatti
una cucina territoriale, ma varie tradizioni culinarie.
La cucina del territorio di Pachino mostra tracce di differenti culture che vi si sono stabilite negli ultimi due millenni e risente soprattutto dell’influenza dei Greci e degli Arabi.
Nei piatti si usava esclusivamente olio extravergine d’oliva, sia per cucinare che per condire mentre il burro era poco usato.
Gli ingredienti principali erano soprattutto vegetali o marini (pesce e molluschi).
La carne era utilizzata di rado e per lo più in forma di frattaglie.
Il pesce è stato tradizionalmente molto presente nel- le tavole dei pachinesi, servito fresco, aromatizzato con olio extravergine di oliva, con aglio, prezzemolo, con olive, capperi, pangrattato e arancia.
Il sale era soprattutto marino e i piatti erano
impreziositi dalle erbe aromatiche che crescono ancora oggi in abbondanza: basilico, prezzemo- lo, menta, alloro, origano, rosmarino, salvia, cipolle selva- tiche, semi di finocchio e finocchietto selvatico, insieme a gelsomino, pinoli, uva passa, pangrattato tostato (“muddica”), scorza d’arancia, succo di limone, inoltre cap- peri, aglio e cipolla sono spesso presenti nelle preparazioni.
Molto utilizzati anche erano mandorle e pistacchi, sia nel- la preparazione di dolci e di bevande che per condire riso e pasta.
Al centro dell’alimentazione c’era la pasta o un piatto
di legumi(fave fresche, fave secche, lenticchie, farro, ceci).
Molto consumato era il pane che accompagnava tutti i pasti.
Un capitolo a parte per i dolci (fritti, al forno, al cucchiaio) spesso a base di frutta fresca e secca consumati di solito per le tradizioni religiose.
Il prof. Brandolini, docente di chimica alimentare all'Università degli studi di Ferrara, introduce la gastronomia molecolare, la cucina molecolare e alcuni esempi di antipasti, primi e secondi piatti "molecolari". Il materiale è coperto da diritti e appartiene ai proprietari indicati nella bibliografia. Rovigoduepuntozero - Slow food vs Cucina molecolare • lunedì 5 dicembre 2011, Accademia dei Concordi.
Il prof. Brandolini, docente di chimica alimentare all'Università degli studi di Ferrara, introduce la gastronomia molecolare, la cucina molecolare e alcuni esempi di antipasti, primi e secondi piatti "molecolari". Il materiale è coperto da diritti e appartiene ai proprietari indicati nella bibliografia. Rovigoduepuntozero - Slow food vs Cucina molecolare • lunedì 5 dicembre 2011, Accademia dei Concordi.
1. PROGETTO P.O.N. “Competenze per lo sviluppo” Obiettivo C - Azione C1 Modulo: Laboratorio di Informatica Anno scolastico 2009-2010 Esperto esterno:dott. Maurizio Putaggio Tutor:prof.ssa Mariella Abbonato Tutor:Maurizio D’amico
6. Il cuscus viene cotto più volte, e poi lavorato con carne e verdure, fino a farlo diventare molto morbido e di colore pallido. A questo punto ci si sparge sopra mandorle, cannella e zucchero. È tradizione servire questo dessert insieme a latte aromatizzato con acqua di fiori d’arancio, oppure lo si può servire in una ciotola da solo con siero di latte come minestra leggera per cena. Il piatto è oggi popolare anche nella ex potenza coloniale del Nordafrica, la Francia, dove per cuscus si intende di solito il cuscus con il suo contorno. Nei negozi e supermercati francesi si trovano spesso confezioni contenenti una scatola di cuscus precotto di rapida preparazione ed una lattina di verdure,solitamente.con la carne. Vi sono perfino ricette brasiliane che prevedono il cuscus bollito messo in una forma con altri ingredienti a mo di timballo.
30. AL PROSSIMO………..PIATTO !!! Alunni che hanno partecipato all’interno del laboratorio di informatica Alagna Armando Brugnone Francesco Di Girolamo Simona Genna Giuseppe Genovese Vito Giacalone Caterina Laudicina Francesca Leprotto Ilenia Leprotto Jessica Loscheri Francesco Marino Vincenzo Meo Francesco Messina Vincenzo Miallo Martina Montalto Daniela Pantaleo Vito Parisi Serena Pocorobba Salvatore Renda Ilenia Romeo Giusi Scoma Aurora Vaccaro Marika