ArchAIDE @ Humanities, Cultural and Social Cohesion
1. ARCHaeological Automatic Interpretation
and Documentation of cEramics
MARIA LETIZIA GUALANDI
Dipartimento di Civiltà e forme del sapere - Università di Pisa
Dai progetti nazionali
ai progetti Horizon 2020:
l’esperienza di ArchAIDE
2.
3. La stragrande maggioranza dei reperti archeologici
che tornano alla luce durante gli scavi è costituita da frammenti più o meno grandi
di manufatti in ceramica
5. Già mezzo secolo fa Kwan-Chih Chang, archeologo della Harvard University,
scriveva:
«è ragionevole stimare che l’80 o il 90% del tempo e dell’energia
un archeologo lo spende nella classificazione del proprio materiale di scavo»
6. L’abbondanza dei reperti ceramici in qualunque scavo
è dovuta sostanzialmente a tre fattori.
1. L’argilla (con cui si fabbrica la ceramica) è un
materiale a basso costo e facile da lavorare:
per questo motivo, dal Neolitico in poi, la ceramica è
stata usata da qualunque comunità in una quantità di
attività quotidiane:
per
apparecchiare
la tavola
per cucinare
per conservare
per illuminare
per trasportare
7. 2. La ceramica è
indistruttibile:
può rompersi in tanti pezzi,
ma non si deteriora nel
tempo (come invece
accade al legno, alla
paglia, ai tessuti, alla
pergamena, al papiro…).
3. La ceramica non è più
riutilizzabile, una volta
rotta (a differenza dei
metalli, che sono materiali
pregiati e, quando
i manufatti non servivano
più, di norma venivano
rifusi e rilavorati
8. L’enorme quantità di ceramica che si trova
in ogni contesto archeologico
non è però la sola ragione che giustifica
il grande interesse degli archeologi per essa.
La capillare diffusione della ceramica fa sì che
nel tempo essa abbia assunto il ruolo
di vero e proprio fossile guida per gli archeologi.
Pur essendo per lo più manufatti di uso comune,
le ceramiche riflettono infatti il gusto e la cultura
della comunità che li ha prodotti e utilizzati:
sono cioè riconducibili a determinati periodi storici, centri
di produzione e comunità.
Le ceramiche sono pertanto portatrici di un
potenziale informativo che le rende fondamentali
per:
1. datare ciò che si rinviene in uno scavo,
2. ricostruire l’economia e il tenore di vita di una
comunità e i flussi commerciali in cui era inserita
3. ricostruire mentalità, gusti e usanze, interazioni
sociali e rapporti culturali con altre comunità
9. Anche ridotta in minuti frammenti,
apparentemente di nessun valore,
la ceramica costituisce pertanto
una straordinaria
finestra aperta sulla vita
delle comunità del passato
Ma per cogliere il potenziale informativo
dei reperti ceramici occorre identificarli
e classificarli e per farlo servono tempo e abilità
complesse, poiché tutto il lavoro si basa sulla
capacità dell’archeologo di riconoscere quei
frammenti nei disegni schematici che riempiono
le pagine delle numerosissime tipologie
ceramiche pubblicate nell’ultimo secolo
10. Per identificare e classificare i frammenti ceramici
gli archeologi individuano le caratteristiche formali
di un oggetto 3D, qual è il frammento,
e le confrontano con quelle delle forme 2D
pubblicate nei repertori
11. I repertori costituiscono una
bibliografia sconfinata, frammentata e
disorganica, la cui consultazione è lunga
e faticosa anche quando si ha a
disposizione una biblioteca ben fornita…
…ma è difficile avere a disposizione
una biblioteca ben fornita quando
si lavora in angoli sperduti del mondo:
nel deserto del Maghreb, sull’altopiano
anatolico, in un’isola della Grecia…
… e tuttavia dall’accuratezza del lavoro di
classificazione della ceramica dipende
strettamente l’affidabilità
dell’interpretazione dei dati archeologici e
quindi della ricostruzione storica che su
essi si fonda
12. ArchAIDE si propone di elaborare
una piattaforma digitale che renda
semiautomatico il processo
di identificazione e classificazione
dei reperti ceramici, in modo da:
- abbattere tempi e costi del lavoro
- ridurre i margini di soggettività
- migliorare l'accesso ai dati in modo
sostenibile, facendo uscire un
immenso bagaglio di conoscenze dalle
biblioteche e dagli archivi degli istituti
di ricerca e avvicinandolo alla realtà
lavorativa dei singoli archeologi
ARCHaeological Automatic Interpretation
and Documentation of cEramics
13. ArchAIDE fornirà all’utente la caratterizzazione di ogni frammento ceramico
e la sua corrispondenza – o le molteplici corrispondenze, nel caso non
infrequente in cui le corrispondenze formali siano più di una – con i disegni
raccolti negli sconfinati repertori di ceramica oggi esistenti.
Ad ArchAIDE si potrà accedere con qualsiasi smartphone, tablet o
computer portatile, ovunque vi sia una connessione internet.
14. Chi può scrivere un progetto
da sottomettere ad una call
europea come Horizon 2020,
lavorando per giorni e giorni
senza nessuna o quasi
prospettiva concreta?