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“L’elaborazione di un concept capace di sintetizzare i valori Cersaie
che verrà utilizzato come visual della campagna pubblicitaria 2017.”
BRIEF
“L’elaborazione di UN CONCEPT capace di SINTETIZZARE i VALORI Cersaie
che verrà utilizzato come visual della campagna pubblicitaria 2017.”
BRIEF
• La Fiera come Hub, come fulcro, come luogo di intersezione fra chi
produce e vende, chi acquista e rivende e chi usa il prodotto. La fiera è
‘piena’ di prodotto, è ‘invasa’ di ceramica, e la ceramica è la ragione
per cui ESISTE la fiera. La Fiera è il centro di gravità fra ciò che
precede il prodotto (ricerca e tecnologia) e ciò che segue il prodotto
(l’architettura e l’interior design).
• Essere internazionali, ovvero tutto il mondo viene a Cersaie e in
Cersaie il mondo è rappresentato (sia tra gli espositori ma
soprattutto fra i visitatori) ed avere contemporaneamente sempre
come riferimento la propria identità: Bologna, il territorio italiano, là
dove è nato il Cersaie. Dal mondo si viene in Italia, a Cersaie,
perché il mondo riconosce nell’essere ‘italiana’ il valore aggiunto del
prodotto ceramico.
• Cersaie, con il suo programma culturale “costruire, abitare, pensare”
e il prodotto ceramico usato in importanti architetture, diviene
palcoscenico dell’architettura nel mondo, “dal cucchiaio alla città”, dove
la ceramica svolge un ruolo centrale.
• Cersaie è anche luogo di incontro fra le persone che si interessano
di ceramica e di architettura. Essendo il più importante appuntamento
mondiale di tale settore è anche l’occasione in cui tra le persone, gli
esperti, i tecnici, gli appassionati avviene lo scambio di informazioni e
conoscenza sull’ innovazione, sul prodotto, sul progetto da un lato e
dall’altro lato giungono ed emergono le nuove domande, esigenze,
richieste. Uno scambio e un intreccio che è internazionale.
• La flessibilità e la qualità metamorfica della Ceramica. La Ceramica
è un prodotto della capacità umana di trasformare la materia. Per sua
natura è in grado di assumere qualunque forma e colore e , oggi più
che mai grazie al progresso tecnologico, in grado di imitare
perfettamente gli altri materiali. Si presta anche ad una molteplicità di
usi ecco perché la si trova ovunque. E questo la rende talmente
familiare da divenire invisibile: così la ceramica si può dire sia
dovunque e in nessun luogo, ma insostituibile.
• La filiera produttiva: dalla materia al manufatto industriale. Il
percorso di trasformazione della materia in prodotto è complesso.
Esso è fatto della conoscenza di migliaia di persone, tecnici della
ceramica, tecnici delle macchine per la ceramica, chimici, ingegneri,
architetti, designer e imprenditori. Una conoscenza sedimentata,
coltivata e sviluppata da decenni in Italia e proiettata verso la ricerca
costante della innovazione. In Fiera sono presenti i risultati più
innovativi di questo percorso.
• La lastra e la piastrella ceramica e l’architettura. La destinazione
della lastra e della piastrella ceramica è l’architettura. La ceramica
ABITA l’architettura, nelle sue più svariate interpretazioni e ad ogni
latitudine . L’internazionalità della ceramica declinata negli spazi intimi
delle case del mondo e negli spazi pubblici della città.
• La ceramica tra “natura e artificio”: dalla terra per tornare alla terra.
Fra i materiali prodotti industrialmente e artificialmente per l’edilizia e
l’architettura la ceramica ha il pregio di mantenere invariata la ciclicità
che gli deriva dall’essere composta sostanzialmente di terra. Una volta
rottamata la ceramica è materiale inerte, che rientra sostenibilmente
nel ciclo della natura.
• I cittadini del mondo e la ceramica: plurilinguismo, modelli culturali
diversi, una sorta di “esperanto”, ma sempre riciclabile dovunque. Per
la sua duttilità la ceramica assume, da sempre, e oggi più che mai le
forme e il design della cultura che la produce. Il linguaggio della
ceramica è multiculturale e globale.
ANALISI
“
”
• La Fiera come Hub, come fulcro, come luogo di intersezione fra chi
produce e vende, chi acquista e rivende e chi usa il prodotto. La fiera è
‘piena’ di prodotto, è ‘invasa’ di ceramica, e la ceramica è la ragione
per cui esiste la fiera. La Fiera è il centro di gravità fra ciò che
precede il prodotto (ricerca e tecnologia) e ciò che segue il prodotto
(l’architettura e l’interior design).
• Essere internazionali, ovvero tutto il mondo viene a Cersaie e in
Cersaie il mondo è rappresentato (sia tra gli espositori ma
soprattutto fra i visitatori) ed avere contemporaneamente sempre
come riferimento la propria identità: Bologna, il territorio italiano, là
dove è nato il Cersaie. Dal mondo si viene in Italia, a Cersaie,
perché il mondo riconosce nell’essere ‘italiana’ il valore aggiunto del
prodotto ceramico.
• Cersaie, con il suo programma culturale “costruire, abitare, pensare”
e il prodotto ceramico usato in importanti architetture, diviene
palcoscenico dell’architettura nel mondo, “dal cucchiaio alla città”, dove
la ceramica svolge un ruolo centrale.
• Cersaie è anche luogo di incontro fra le persone che si interessano
di ceramica e di architettura. Essendo il più importante appuntamento
mondiale di tale settore è anche l’occasione in cui tra le persone, gli
esperti, i tecnici, gli appassionati avviene lo scambio di informazioni e
conoscenza sull’ innovazione, sul prodotto, sul progetto da un lato e
dall’altro lato giungono ed emergono le nuove domande, esigenze,
richieste. Uno scambio e un intreccio che è internazionale.
• La flessibilità e la qualità metamorfica della Ceramica. La Ceramica
è un prodotto della capacità umana di trasformare la materia. Per sua
natura è in grado di assumere qualunque forma e colore e , oggi più
che mai grazie al progresso tecnologico, in grado di imitare
perfettamente gli altri materiali. Si presta anche ad una molteplicità di
usi ecco perché la si trova ovunque. E questo la rende talmente
familiare da divenire invisibile: così la ceramica si può dire sia
dovunque e in nessun luogo, ma insostituibile.
• La filiera produttiva: dalla materia al manufatto industriale. Il
percorso di trasformazione della materia in prodotto è complesso.
Esso è fatto della conoscenza di migliaia di persone, tecnici della
ceramica, tecnici delle macchine per la ceramica, chimici, ingegneri,
architetti, designer e imprenditori. Una conoscenza sedimentata,
coltivata e sviluppata da decenni in Italia e proiettata verso la ricerca
costante della innovazione.
• La destinazione della lastra e della piastrella ceramica è l’architettura.
La ceramica ABITA l’architettura, nelle sue più svariate interpretazioni e ad ogni
latitudine . L’internazionalità della ceramica declinata negli spazi intimi
delle case del mondo e negli spazi pubblici della città.
• La ceramica tra “natura e artificio”: dalla terra per tornare alla terra.
Fra i materiali prodotti industrialmente e artificialmente per l’edilizia e
l’architettura la ceramica ha il pregio di mantenere invariata la ciclicità
che gli deriva dall’essere composta sostanzialmente di terra. Una volta rottamata
la ceramica è materiale inerte, che rientra sostenibilmente nel ciclo della natura.
• I cittadini del mondo e la ceramica: plurilinguismo, modelli culturali
diversi, una sorta di “esperanto”, ma sempre riciclabile dovunque. Per
la sua duttilità la ceramica assume, da sempre, e oggi più che mai le
forme e il design della cultura che la produce. Il linguaggio della
ceramica è multiculturale e globale.
ANALISI
“
”
• La Fiera come Hub, come fulcro, come luogo di intersezione fra chi
produce e vende, chi acquista e rivende e chi usa il prodotto. La fiera è
‘piena’ di prodotto, è ‘invasa’ di ceramica, e la ceramica è la ragione
per cui esiste la fiera. La Fiera è il centro di gravità fra ciò che
precede il prodotto (ricerca e tecnologia) e ciò che segue il prodotto
(l’architettura e l’interior design).
• Essere internazionali, ovvero tutto il mondo viene a Cersaie e in
Cersaie il mondo è rappresentato (sia tra gli espositori ma
soprattutto fra i visitatori) ed avere contemporaneamente sempre
come riferimento la propria identità: Bologna, il territorio italiano, là
dove è nato il Cersaie. Dal mondo si viene in Italia, a Cersaie,
perché il mondo riconosce nell’essere ‘italiana’ il valore aggiunto del
prodotto ceramico.
• Cersaie, con il suo programma culturale “costruire, abitare, pensare”
e il prodotto ceramico usato in importanti architetture, diviene
palcoscenico dell’architettura nel mondo, “dal cucchiaio alla città”, dove
la ceramica svolge un ruolo centrale.
• Cersaie è anche luogo di incontro fra le persone che si interessano
di ceramica e di architettura. Essendo il più importante appuntamento
mondiale di tale settore è anche l’occasione in cui tra le persone, gli
esperti, i tecnici, gli appassionati avviene lo scambio di informazioni e
conoscenza sull’ innovazione, sul prodotto, sul progetto da un lato e
dall’altro lato giungono ed emergono le nuove domande, esigenze,
richieste. Uno scambio e un intreccio che è internazionale.
• La flessibilità e la qualità metamorfica della Ceramica. La Ceramica
è un prodotto della capacità umana di trasformare la materia. Per sua
natura è in grado di assumere qualunque forma e colore e , oggi più
che mai grazie al progresso tecnologico, in grado di imitare
perfettamente gli altri materiali. Si presta anche ad una molteplicità di
usi ecco perché la si trova ovunque. E questo la rende talmente
familiare da divenire invisibile: così la ceramica si può dire sia
dovunque e in nessun luogo, ma insostituibile.
• La filiera produttiva: dalla materia al manufatto industriale. Il
percorso di trasformazione della materia in prodotto è complesso.
Esso è fatto della conoscenza di migliaia di persone, tecnici della
ceramica, tecnici delle macchine per la ceramica, chimici, ingegneri,
architetti, designer e imprenditori. Una conoscenza sedimentata,
coltivata e sviluppata da decenni in Italia e proiettata verso la ricerca
costante della innovazione.
• La destinazione della lastra e della piastrella ceramica è l’architettura.
La ceramica ABITA l’architettura, nelle sue più svariate interpretazioni e ad ogni
latitudine . L’internazionalità della ceramica declinata negli spazi intimi
delle case del mondo e negli spazi pubblici della città.
• La ceramica tra “natura e artificio”: dalla terra per tornare alla terra.
Fra i materiali prodotti industrialmente e artificialmente per l’edilizia e
l’architettura la ceramica ha il pregio di mantenere invariata la ciclicità
che gli deriva dall’essere composta sostanzialmente di terra. Una volta rottamata
la ceramica è materiale inerte, che rientra sostenibilmente nel ciclo della natura.
• I cittadini del mondo e la ceramica: plurilinguismo, modelli culturali
diversi, una sorta di “esperanto”, ma sempre riciclabile dovunque. Per
la sua duttilità la ceramica assume, da sempre, e oggi più che mai le
forme e il design della cultura che la produce. Il linguaggio della
ceramica è multiculturale e globale.
ANALISI
“
”
“costruire abitare pensare” luogo d’intersezione fulcro
scambio di informazioni e
conoscenza dal quale emergono
nuove domande
centro di gravità tra ciò che precede
il prodotto e ciò che segue il
prodotto
identità
progresso tecnologico internazionali italiano
trasformazione incontro insostituibile
conoscenza internazionalità
costante innovazione multiculturale
dalla Terra, per tornare alla Terra globale
plurilinguismo
FOCALIZZAZIONE
INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’
“costruire abitare pensare” luogo d’intersezione fulcro
scambio di informazioni e
conoscenza dal quale emergono
nuove domande
centro di gravità tra ciò che precede
il prodotto e ciò che segue il
prodotto
identità
progresso tecnologico internazionali italiano
trasformazione incontro insostituibile
conoscenza internazionalità
costante innovazione multiculturale
dalla Terra, per tornare alla Terra globale
plurilinguismo
INDIVIDUAZIONE DEI VALORI
INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’
“costruire abitare pensare” luogo d’intersezione fulcro
scambio di informazioni e
conoscenza dal quale emergono
nuove domande
centro di gravità tra ciò che precede
il prodotto e ciò che segue il
prodotto
identità
progresso tecnologico internazionali italiano
trasformazione incontro insostituibile
conoscenza internazionalità
costante innovazione multiculturale
dalla Terra, per tornare alla Terra globale
plurilinguismo
dinamicità
attualità
sviluppo
sintesi
crescita
sostenibilità
internazionalità
accoglienza
molteplicità
condivisione
italianità
qualità
tradizione
sicurezza
riconoscibilità
SVILUPPO DEI VALORI
INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’
COSTRUTTIVISMO TRICOLORE
SINTESI DEI VALORI
INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’
COSTRUTTIVISMO TRICOLORE
- È presente nel bagaglio culturale di chi è professionista nel campo
dell’architettura.
- Nasce dalla volontà di negare la rappresentazione classica della realtà,
credendo nel potenziale delle forme, delle linee, dei materiali e dei colori
- Crede nell’importanza della sintesi e della funzionalità.
- Tipologia di arte accessibile a tutti.
- Intenzione di coinvolgere il pubblico ad un viaggio oltre le strutture
tradizionali, rendendolo parte attiva del processo.
- È un’icona riconoscibile
nell’immaginario comune
- Fonte di differenziazione
- Porta con sé i valori tipici
dell’italianità (artigianalità, Made in
Italy, qualità
MOTIVAZIONE VALORI
INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’
COSTRUTTIVISMO
I COLORI DEL
TRICOLORE
ITALIANO
ICONOGRAFIA
INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’
COSTRUTTIVISMO
I COLORI DEL
TRICOLORE
ITALIANO
“Il cuneo rosso spezza il quadrato dei bianchi” El Lissitzky Tricolore italiano
Perchè?
Con un semplice schema geometrico, in un linguaggio astratto-costruttivista, il dipinto
è composto di due simboli: il triangolo e il cerchio.
VALORI ESPRESSI: Il triangolo è simbolo di dinamismo, movimento, rinnovamento
rispetto alla tradizione, decisione e incisione. Il cerchio è simbolo di stasi e di difesa
della tradizione.
Per bilanciare il dinamismo e lo spirito
d’innovazione del quadro di Lissitzky,
abbiamo fatto ricordo ai colori del
Tricolore Italiano per sintetizzare i valori di
identità e tradizione ai quali Cersaie non
vuole rinunciare.
MOTIVAZIONE ICONOGRAFIA
Il Visual viene proposto in due versioni leggermente differenti.
PROPOSTA FINALE
PRIMA VERSIONE
La prima versione vede l’utilizzo della modellazione 3D ai fini di
rendere più riconoscibile la ceramica applicata come materiale alla
forma, che rimanda direttamente al dipinto.
Le forme sono colorate di rosso e di verde, e lo sfondo viene
mantenuto bianco sia per una questione di coerenza con il format
compositivo seguito in alcune delle precedenti campagne, sia per
completare il tricolore italiano.
SECONDA VERSIONE
Nella seconda versione la sintesi è ulteriore, il materiale viene
ricordato con l’utilizzo dello spessore nello stile flat.
Il concept assume una valenza più iconica.
A livello cromatico si mantengono le colorazioni delle forme in
rosso e verde e dello sfondo di colore bianco.
SECONDA VERSIONE - VARIANTE
Sfruttando la sintesi massima della seconda versione proponiamo
una variante con i colori originari del dipinto.
Questa variante abbandona l’evidenza dell’italianità a favore di un
rimando più immediato all’opera d’arte.
VERSIONE CONSIGLIATA
PERCHÈ LA NOSTRA IDEA È VINCENTE?
La nostra idea è vincente in quanto mette da parte gli esercizi di stile
proponendo un progetto completo di:
• Percorso logico basato sulla ricerca e sullo studio dei valori Cersaie
• Valenza concettuale
• Valenza metaforica
• Sintesi visiva
PERCHÈ LA NOSTRA IDEA È VINCENTE?
Elisa Di Dato
Claudia Pace
Marco Signorile

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presentazione cersaie

  • 1.
  • 2. “L’elaborazione di un concept capace di sintetizzare i valori Cersaie che verrà utilizzato come visual della campagna pubblicitaria 2017.” BRIEF
  • 3. “L’elaborazione di UN CONCEPT capace di SINTETIZZARE i VALORI Cersaie che verrà utilizzato come visual della campagna pubblicitaria 2017.” BRIEF
  • 4. • La Fiera come Hub, come fulcro, come luogo di intersezione fra chi produce e vende, chi acquista e rivende e chi usa il prodotto. La fiera è ‘piena’ di prodotto, è ‘invasa’ di ceramica, e la ceramica è la ragione per cui ESISTE la fiera. La Fiera è il centro di gravità fra ciò che precede il prodotto (ricerca e tecnologia) e ciò che segue il prodotto (l’architettura e l’interior design). • Essere internazionali, ovvero tutto il mondo viene a Cersaie e in Cersaie il mondo è rappresentato (sia tra gli espositori ma soprattutto fra i visitatori) ed avere contemporaneamente sempre come riferimento la propria identità: Bologna, il territorio italiano, là dove è nato il Cersaie. Dal mondo si viene in Italia, a Cersaie, perché il mondo riconosce nell’essere ‘italiana’ il valore aggiunto del prodotto ceramico. • Cersaie, con il suo programma culturale “costruire, abitare, pensare” e il prodotto ceramico usato in importanti architetture, diviene palcoscenico dell’architettura nel mondo, “dal cucchiaio alla città”, dove la ceramica svolge un ruolo centrale. • Cersaie è anche luogo di incontro fra le persone che si interessano di ceramica e di architettura. Essendo il più importante appuntamento mondiale di tale settore è anche l’occasione in cui tra le persone, gli esperti, i tecnici, gli appassionati avviene lo scambio di informazioni e conoscenza sull’ innovazione, sul prodotto, sul progetto da un lato e dall’altro lato giungono ed emergono le nuove domande, esigenze, richieste. Uno scambio e un intreccio che è internazionale. • La flessibilità e la qualità metamorfica della Ceramica. La Ceramica è un prodotto della capacità umana di trasformare la materia. Per sua natura è in grado di assumere qualunque forma e colore e , oggi più che mai grazie al progresso tecnologico, in grado di imitare perfettamente gli altri materiali. Si presta anche ad una molteplicità di usi ecco perché la si trova ovunque. E questo la rende talmente familiare da divenire invisibile: così la ceramica si può dire sia dovunque e in nessun luogo, ma insostituibile. • La filiera produttiva: dalla materia al manufatto industriale. Il percorso di trasformazione della materia in prodotto è complesso. Esso è fatto della conoscenza di migliaia di persone, tecnici della ceramica, tecnici delle macchine per la ceramica, chimici, ingegneri, architetti, designer e imprenditori. Una conoscenza sedimentata, coltivata e sviluppata da decenni in Italia e proiettata verso la ricerca costante della innovazione. In Fiera sono presenti i risultati più innovativi di questo percorso. • La lastra e la piastrella ceramica e l’architettura. La destinazione della lastra e della piastrella ceramica è l’architettura. La ceramica ABITA l’architettura, nelle sue più svariate interpretazioni e ad ogni latitudine . L’internazionalità della ceramica declinata negli spazi intimi delle case del mondo e negli spazi pubblici della città. • La ceramica tra “natura e artificio”: dalla terra per tornare alla terra. Fra i materiali prodotti industrialmente e artificialmente per l’edilizia e l’architettura la ceramica ha il pregio di mantenere invariata la ciclicità che gli deriva dall’essere composta sostanzialmente di terra. Una volta rottamata la ceramica è materiale inerte, che rientra sostenibilmente nel ciclo della natura. • I cittadini del mondo e la ceramica: plurilinguismo, modelli culturali diversi, una sorta di “esperanto”, ma sempre riciclabile dovunque. Per la sua duttilità la ceramica assume, da sempre, e oggi più che mai le forme e il design della cultura che la produce. Il linguaggio della ceramica è multiculturale e globale. ANALISI “ ”
  • 5. • La Fiera come Hub, come fulcro, come luogo di intersezione fra chi produce e vende, chi acquista e rivende e chi usa il prodotto. La fiera è ‘piena’ di prodotto, è ‘invasa’ di ceramica, e la ceramica è la ragione per cui esiste la fiera. La Fiera è il centro di gravità fra ciò che precede il prodotto (ricerca e tecnologia) e ciò che segue il prodotto (l’architettura e l’interior design). • Essere internazionali, ovvero tutto il mondo viene a Cersaie e in Cersaie il mondo è rappresentato (sia tra gli espositori ma soprattutto fra i visitatori) ed avere contemporaneamente sempre come riferimento la propria identità: Bologna, il territorio italiano, là dove è nato il Cersaie. Dal mondo si viene in Italia, a Cersaie, perché il mondo riconosce nell’essere ‘italiana’ il valore aggiunto del prodotto ceramico. • Cersaie, con il suo programma culturale “costruire, abitare, pensare” e il prodotto ceramico usato in importanti architetture, diviene palcoscenico dell’architettura nel mondo, “dal cucchiaio alla città”, dove la ceramica svolge un ruolo centrale. • Cersaie è anche luogo di incontro fra le persone che si interessano di ceramica e di architettura. Essendo il più importante appuntamento mondiale di tale settore è anche l’occasione in cui tra le persone, gli esperti, i tecnici, gli appassionati avviene lo scambio di informazioni e conoscenza sull’ innovazione, sul prodotto, sul progetto da un lato e dall’altro lato giungono ed emergono le nuove domande, esigenze, richieste. Uno scambio e un intreccio che è internazionale. • La flessibilità e la qualità metamorfica della Ceramica. La Ceramica è un prodotto della capacità umana di trasformare la materia. Per sua natura è in grado di assumere qualunque forma e colore e , oggi più che mai grazie al progresso tecnologico, in grado di imitare perfettamente gli altri materiali. Si presta anche ad una molteplicità di usi ecco perché la si trova ovunque. E questo la rende talmente familiare da divenire invisibile: così la ceramica si può dire sia dovunque e in nessun luogo, ma insostituibile. • La filiera produttiva: dalla materia al manufatto industriale. Il percorso di trasformazione della materia in prodotto è complesso. Esso è fatto della conoscenza di migliaia di persone, tecnici della ceramica, tecnici delle macchine per la ceramica, chimici, ingegneri, architetti, designer e imprenditori. Una conoscenza sedimentata, coltivata e sviluppata da decenni in Italia e proiettata verso la ricerca costante della innovazione. • La destinazione della lastra e della piastrella ceramica è l’architettura. La ceramica ABITA l’architettura, nelle sue più svariate interpretazioni e ad ogni latitudine . L’internazionalità della ceramica declinata negli spazi intimi delle case del mondo e negli spazi pubblici della città. • La ceramica tra “natura e artificio”: dalla terra per tornare alla terra. Fra i materiali prodotti industrialmente e artificialmente per l’edilizia e l’architettura la ceramica ha il pregio di mantenere invariata la ciclicità che gli deriva dall’essere composta sostanzialmente di terra. Una volta rottamata la ceramica è materiale inerte, che rientra sostenibilmente nel ciclo della natura. • I cittadini del mondo e la ceramica: plurilinguismo, modelli culturali diversi, una sorta di “esperanto”, ma sempre riciclabile dovunque. Per la sua duttilità la ceramica assume, da sempre, e oggi più che mai le forme e il design della cultura che la produce. Il linguaggio della ceramica è multiculturale e globale. ANALISI “ ”
  • 6. • La Fiera come Hub, come fulcro, come luogo di intersezione fra chi produce e vende, chi acquista e rivende e chi usa il prodotto. La fiera è ‘piena’ di prodotto, è ‘invasa’ di ceramica, e la ceramica è la ragione per cui esiste la fiera. La Fiera è il centro di gravità fra ciò che precede il prodotto (ricerca e tecnologia) e ciò che segue il prodotto (l’architettura e l’interior design). • Essere internazionali, ovvero tutto il mondo viene a Cersaie e in Cersaie il mondo è rappresentato (sia tra gli espositori ma soprattutto fra i visitatori) ed avere contemporaneamente sempre come riferimento la propria identità: Bologna, il territorio italiano, là dove è nato il Cersaie. Dal mondo si viene in Italia, a Cersaie, perché il mondo riconosce nell’essere ‘italiana’ il valore aggiunto del prodotto ceramico. • Cersaie, con il suo programma culturale “costruire, abitare, pensare” e il prodotto ceramico usato in importanti architetture, diviene palcoscenico dell’architettura nel mondo, “dal cucchiaio alla città”, dove la ceramica svolge un ruolo centrale. • Cersaie è anche luogo di incontro fra le persone che si interessano di ceramica e di architettura. Essendo il più importante appuntamento mondiale di tale settore è anche l’occasione in cui tra le persone, gli esperti, i tecnici, gli appassionati avviene lo scambio di informazioni e conoscenza sull’ innovazione, sul prodotto, sul progetto da un lato e dall’altro lato giungono ed emergono le nuove domande, esigenze, richieste. Uno scambio e un intreccio che è internazionale. • La flessibilità e la qualità metamorfica della Ceramica. La Ceramica è un prodotto della capacità umana di trasformare la materia. Per sua natura è in grado di assumere qualunque forma e colore e , oggi più che mai grazie al progresso tecnologico, in grado di imitare perfettamente gli altri materiali. Si presta anche ad una molteplicità di usi ecco perché la si trova ovunque. E questo la rende talmente familiare da divenire invisibile: così la ceramica si può dire sia dovunque e in nessun luogo, ma insostituibile. • La filiera produttiva: dalla materia al manufatto industriale. Il percorso di trasformazione della materia in prodotto è complesso. Esso è fatto della conoscenza di migliaia di persone, tecnici della ceramica, tecnici delle macchine per la ceramica, chimici, ingegneri, architetti, designer e imprenditori. Una conoscenza sedimentata, coltivata e sviluppata da decenni in Italia e proiettata verso la ricerca costante della innovazione. • La destinazione della lastra e della piastrella ceramica è l’architettura. La ceramica ABITA l’architettura, nelle sue più svariate interpretazioni e ad ogni latitudine . L’internazionalità della ceramica declinata negli spazi intimi delle case del mondo e negli spazi pubblici della città. • La ceramica tra “natura e artificio”: dalla terra per tornare alla terra. Fra i materiali prodotti industrialmente e artificialmente per l’edilizia e l’architettura la ceramica ha il pregio di mantenere invariata la ciclicità che gli deriva dall’essere composta sostanzialmente di terra. Una volta rottamata la ceramica è materiale inerte, che rientra sostenibilmente nel ciclo della natura. • I cittadini del mondo e la ceramica: plurilinguismo, modelli culturali diversi, una sorta di “esperanto”, ma sempre riciclabile dovunque. Per la sua duttilità la ceramica assume, da sempre, e oggi più che mai le forme e il design della cultura che la produce. Il linguaggio della ceramica è multiculturale e globale. ANALISI “ ”
  • 7. “costruire abitare pensare” luogo d’intersezione fulcro scambio di informazioni e conoscenza dal quale emergono nuove domande centro di gravità tra ciò che precede il prodotto e ciò che segue il prodotto identità progresso tecnologico internazionali italiano trasformazione incontro insostituibile conoscenza internazionalità costante innovazione multiculturale dalla Terra, per tornare alla Terra globale plurilinguismo FOCALIZZAZIONE
  • 8. INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’ “costruire abitare pensare” luogo d’intersezione fulcro scambio di informazioni e conoscenza dal quale emergono nuove domande centro di gravità tra ciò che precede il prodotto e ciò che segue il prodotto identità progresso tecnologico internazionali italiano trasformazione incontro insostituibile conoscenza internazionalità costante innovazione multiculturale dalla Terra, per tornare alla Terra globale plurilinguismo INDIVIDUAZIONE DEI VALORI
  • 9. INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’ “costruire abitare pensare” luogo d’intersezione fulcro scambio di informazioni e conoscenza dal quale emergono nuove domande centro di gravità tra ciò che precede il prodotto e ciò che segue il prodotto identità progresso tecnologico internazionali italiano trasformazione incontro insostituibile conoscenza internazionalità costante innovazione multiculturale dalla Terra, per tornare alla Terra globale plurilinguismo dinamicità attualità sviluppo sintesi crescita sostenibilità internazionalità accoglienza molteplicità condivisione italianità qualità tradizione sicurezza riconoscibilità SVILUPPO DEI VALORI
  • 10. INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’ COSTRUTTIVISMO TRICOLORE SINTESI DEI VALORI
  • 11. INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’ COSTRUTTIVISMO TRICOLORE - È presente nel bagaglio culturale di chi è professionista nel campo dell’architettura. - Nasce dalla volontà di negare la rappresentazione classica della realtà, credendo nel potenziale delle forme, delle linee, dei materiali e dei colori - Crede nell’importanza della sintesi e della funzionalità. - Tipologia di arte accessibile a tutti. - Intenzione di coinvolgere il pubblico ad un viaggio oltre le strutture tradizionali, rendendolo parte attiva del processo. - È un’icona riconoscibile nell’immaginario comune - Fonte di differenziazione - Porta con sé i valori tipici dell’italianità (artigianalità, Made in Italy, qualità MOTIVAZIONE VALORI
  • 12. INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’ COSTRUTTIVISMO I COLORI DEL TRICOLORE ITALIANO ICONOGRAFIA
  • 13. INNOVAZIONE RISPETTO IDENTITA’ COSTRUTTIVISMO I COLORI DEL TRICOLORE ITALIANO “Il cuneo rosso spezza il quadrato dei bianchi” El Lissitzky Tricolore italiano Perchè? Con un semplice schema geometrico, in un linguaggio astratto-costruttivista, il dipinto è composto di due simboli: il triangolo e il cerchio. VALORI ESPRESSI: Il triangolo è simbolo di dinamismo, movimento, rinnovamento rispetto alla tradizione, decisione e incisione. Il cerchio è simbolo di stasi e di difesa della tradizione. Per bilanciare il dinamismo e lo spirito d’innovazione del quadro di Lissitzky, abbiamo fatto ricordo ai colori del Tricolore Italiano per sintetizzare i valori di identità e tradizione ai quali Cersaie non vuole rinunciare. MOTIVAZIONE ICONOGRAFIA
  • 14. Il Visual viene proposto in due versioni leggermente differenti. PROPOSTA FINALE
  • 15.
  • 16. PRIMA VERSIONE La prima versione vede l’utilizzo della modellazione 3D ai fini di rendere più riconoscibile la ceramica applicata come materiale alla forma, che rimanda direttamente al dipinto. Le forme sono colorate di rosso e di verde, e lo sfondo viene mantenuto bianco sia per una questione di coerenza con il format compositivo seguito in alcune delle precedenti campagne, sia per completare il tricolore italiano.
  • 17.
  • 18. SECONDA VERSIONE Nella seconda versione la sintesi è ulteriore, il materiale viene ricordato con l’utilizzo dello spessore nello stile flat. Il concept assume una valenza più iconica. A livello cromatico si mantengono le colorazioni delle forme in rosso e verde e dello sfondo di colore bianco.
  • 19.
  • 20. SECONDA VERSIONE - VARIANTE Sfruttando la sintesi massima della seconda versione proponiamo una variante con i colori originari del dipinto. Questa variante abbandona l’evidenza dell’italianità a favore di un rimando più immediato all’opera d’arte.
  • 22.
  • 23. PERCHÈ LA NOSTRA IDEA È VINCENTE?
  • 24. La nostra idea è vincente in quanto mette da parte gli esercizi di stile proponendo un progetto completo di: • Percorso logico basato sulla ricerca e sullo studio dei valori Cersaie • Valenza concettuale • Valenza metaforica • Sintesi visiva PERCHÈ LA NOSTRA IDEA È VINCENTE?
  • 25. Elisa Di Dato Claudia Pace Marco Signorile