1. Regione Siciliana
Dipartimento regionale della famiglia, delle politiche
sociali e delle autonomie locali
A c c or d o d i P r og r a m m a Q u a d r o
“Recupero della Marginalità Sociale e Pari
Opportunità”
II Report di valutazione: Analisi di alcuni casi eccellenti
Contrasto della marginalità sociale e riqualificazione degli spazi.
Viaggio tra la Lapara della poesia, i ceci di Enna e i microcrediti
Ge n n a i o 2 0 0 7
Scaricabile:http://www.cevas.it/casi/index.htm 1
2. Nota introduttiva
La valutazione dell’Accordo di Programma Quadro “Recupero della Marginalità
Sociale e Pari opportunità è stata frutto di un lavoro condotto per oltre un anno da
esperti di Sviluppo Italia S.p.A. e Sviluppo Italia Sicilia S.p.A., con il contributo di
dirigenti e funzionari delle strutture regionali e con il supporto di alcuni esperti di
settore, nell’ambito delle attività di supporto previste dal Programma Operativo
Supporto alle Regioni per il miglioramento della capacità e della qualità della
Committenza Pubblica, finanziato con delibera CIPE n. 62/03, gestito dal MEF-DPS.
Il “II Report di valutazione: Analisi di alcuni casi eccellenti. Contrasto della
marginalità sociale e riqualificazione degli spazi. Viaggio tra la lapara della poesia, i ceci
di Enna e i microcrediti” è stato svolto grazie al lavoro della dott.ssa Liliana Leone1,
autrice del rapporto e coordinatrice della ricerca valutativa.
1
Consulente e valutatrice di programmi, progetti e servizi nell’ambito delle politiche sociali e sociosanitarie.
2
3. INDICE
NOTA INTRODUTTIVA .................................................................................... 2
PREMESSA...................................................................................................... 5
I SEZIONE: IL PROGRAMMA E IL DISEGNO DI VALUTAZIONE.................. 7
1 LA TEORIA DEL PROGRAMMA SOTTESA ALL’APQ ............................ 8
1.1 Gli strumenti amministrativi e le risorse economiche .................................................................. 11
1.2 Equità nell’allocazione delle risorse: bisogni territoriali e distribuzione dei progetti .............. 12
1.3 Descrizione dei quesiti di valutazione........................................................................................... 16
1.4 Selezione dei casi di studio e tecniche di analisi dei casi............................................................16
II SEZIONE: L’ANALISI DEI CASI ................................................................ 20
2 CASO: VIVERE PALERMO. DAL MEDITERRANEO A BORGONUOVO
21
2.1 Descrizione del caso........................................................................................................................ 21
2.2 Il ruolo del programma APQ Marginalità sociale........................................................................... 23
2.3 La teoria del programma: strategie d’azione e meccanismi ipotizzati ....................................... 29
3 CASO: ALFABETI DI COMUNITA’. CERCANDO BELLEZZA E
LIBERAZIONE ........................................................................................................ 36
3.1 Descrizione del caso........................................................................................................................ 36
3.2 Il ruolo del programma APQ Marginalità sociale........................................................................... 44
3.3 Il sotto progetto di Gela: l’adozione sociale delle famiglie .......................................................... 46
3.4 Il sottoprogetto di Enna: i ceci del terreno confiscato ................................................................. 49
3.5 La teoria del programma: strategie d’azione e meccanismi ipotizzati ....................................... 52
4 CASO: TERRE DI FRONTIERA .............................................................. 57
4.1 Descrizione del caso........................................................................................................................ 57
4.2 Il ruolo del programma APQ Marginalità sociale........................................................................... 60
4.3 La teoria del programma: strategie d’azione e meccanismi ipotizzati ....................................... 64
5 CASO: UN POSTO AL SOLE.................................................................. 69
5.1 Descrizione del caso........................................................................................................................ 69
5.2 Il ruolo del programma APQ Marginalità sociale........................................................................... 73
5.3 La teoria del programma: strategie d’azione e meccanismi ipotizzati ....................................... 77
6 CASO: RADICI......................................................................................... 82
6.1 1.1 Descrizione del caso.................................................................................................................. 82
6.2 Il ruolo del programma APQ Marginalità sociale........................................................................... 85
6.3 La teoria del programma: strategie d’azione e meccanismi ipotizzati ....................................... 88
7 CASO: GIOVANI INSIEME ...................................................................... 90
7.1 Descrizione del caso........................................................................................................................ 90
7.2 Il ruolo del programma APQ Marginalità sociale........................................................................... 91
7.3 La teoria del programma: strategie d’azione e meccanismi ipotizzati ....................................... 95
8 CASO: PERCORSI DI INTEGRAZIONE COMUNE DI GELA ................. 98
8.1 Descrizione del caso........................................................................................................................ 98
8.2 Il ruolo del programma APQ Marginalità sociale......................................................................... 100
8.3 La teoria del programma: strategie d’azione e meccanismi ipotizzati ..................................... 103
III SEZIONE: CONCLUSIONI E LEZIONI .................................................... 108
9 PREMESSA ........................................................................................... 109
10 SPECIFICITÀ DELLO STRUMENTO E INNOVATIVITÀ DELL’APQ. 110
3
4. 11 L’ARCHITETTURA DELL’APQ. QUALE NESSO TRA STRATEGIE,
OBIETTIVI E STRUTTURA DEL PROGRAMMA? ............................................... 111
11.1 Quali leve si garantiscono per orientare le strategie degli attuatori? ....................................... 111
11.2 Modalità di assistenza e accompagnamento a livello Regionale e locale ................................ 113
11.3 Disegno del programma e punti forti ........................................................................................... 113
11.4 Aspetti da supportare nell’impianto dell’APQ ............................................................................. 114
12 ANALISI DELLE STRATEGIE E DEI MECCANISMI ATTIVATI NEI
CASI DI SUCCESSO ............................................................................................ 116
12.1 Riqualificazione degli spazi e senso di appartenenza ............................................................... 117
12.2 Guadagnarsi la fiducia del territorio............................................................................................. 119
12.3 Dalla conoscenza delle proprie radici storiche all’apertura nei confronti di altre culture....... 119
12.4 Riqualificazione dei territori e forme espressive: arti visive, poesia, musica e teatro ......... 120
12.5 Coinvolgimento dei giovani e processi partecipativi: come innescare il desiderio................ 120
12.6 Lo scambio inter-generazionale: il ruolo degli adulti ‘esperti’................................................... 121
12.7 Politiche ‘soft’ per la transizione al lavoro ..................................................................................121
12.8 I progetti personalizzati per l’inserimento lavorativo: la borse lavoro come “dote” ............... 122
12.9 La contaminazione tra politiche per innovare i modelli di welfare ............................................ 124
12.10 Partenariati e ruolo dell’Ente locale ............................................................................................. 126
13 LEZIONI TRATTE DAI CASI .............................................................. 128
13.1 Fattori comuni ai casi di successo............................................................................................... 128
ALLEGATI .................................................................................................... 131
14 RACCOMANDAZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEI PROGETTI
NELL’AREA PROGETTI CON DONNE VITTIME DI VIOLENZA ......................... 132
4
5. Di seguito si espone brevemente la
struttura e la logica del rapporto.
Premessa
Nella I sezione si ricostruisce la teoria
del programma e cioè si illustrano i nessi tra
Il II Report di valutazione intermedia le diverse decisioni formulate dal
dell’Accordo di Programma Quadro programmatore regionale durante il ciclo del
“Recupero della marginalità sociale e pari programma e le ipotesi di cambiamento alla
opportunità” (da ora in avanti anche solo base del disegno del programma. Si illustra
APQ) è frutto dell’attività di assistenza inoltre il disegno di ricerca valutativa che è
sviluppata da Sviluppo Italia, su richiesta stato adottato, la metodologia adottata nella
della Regione Siciliana, nell’ambito del case analysis e ed i quesiti valutativi a cui
Programma Operativo “Supporto alle Regioni esso intendeva rispondere.
per il miglioramento della capacità e della
qualità della committenza pubblica” Nella II sezione del rapporto vengono
(Delibera CIPE n. 62/2002), per valutare riportati sette casi di studio. Ogni caso viene
l’efficacia e l’impatto delle azioni finanziate presentato tramite una struttura similare:
dall’APQ. Tale approfondimento è stato presentazione del caso e del contesto
svolto da Liliana Leone2 che ha curato tutte d’attuazione, ruolo dell’APQ, attività e
le fasi della ricerca valutativa ed è autrice risultati intermedi, strategie d’azione e
del rapporto. meccanismi di intervento ipotizzati dagli
Questo lavoro rappresenta la attuatori ed in opera.
prosecuzione logica e l’approfondimento di
un primo rapporto di valutazione sullo Nella III e ultima sezione si sviluppa
stesso APQ presentato e discusso in una riflessione conclusiva relativamente ai
seminari locali nel giugno 20063. Si è punti forti ed alle aree di debolezza del
cercato in questo secondo report di processo programmatorio e si esaminano, in
realizzare un approfondimento consapevole modo trasversale, alcuni risultati emersi
del fatto che “siamo a metà dell’opera” e dall’analisi dei diversi casi e si individuano
che trattandosi di una valutazione “in alcune ‘lezioni’ trasferibili.
itinere” abbiamo potuto scorgere le strategie
in azione e alcuni risultati più che gli effetti Prima di proseguire vorrei ricordare
finali dell’APQ. Di contro sapendo che alcune che il lavoro realizzato nel corso della
strategie sono in atto da lungo tempo, e non valutazione ha beneficiato del prezioso
nascono tout court con un nuovo contributo di molte persone: si tratta di
programma, nella ricostruzione dei casi testimoni chiave e stakeholder che tramite
potremo osservare alcuni meccanismi colloqui, interviste, scambi epistolari e di
operanti sui territori da periodi medio-lunghi documentazione, hanno permesso di
(circa 10 anni). ricostruire le premesse, la storia e le
attuazioni presenti nell’APQ e talvolta hanno
collaborato anche allo sviluppo degli stessi
strumenti di rilevazione utilizzati nella prima
2
Esperta di valutazione nell’ambito delle politiche di fase della ricerca valutativa. Di molti
welfare, responsabile di Studio Cevas di Roma e contributi e suggerimenti rimane solo una
docente a contratto presso la Facoltà di Sociologia traccia in questi scritti perché si sono
dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, E mail
leone@cevas.it
sviluppati nei diversi seminari di restituzione
e discussione dei risultati dell’APQ (n. 5 da
3
Leone L., Report di valutazione intermedia dell'A.P.Q. dicembre 2005 a novembre 2006)
"Recupero della marginalità sociale e pari opportunità", organizzati dalla Regione Siciliana e da
Sviluppo Italia- Regione Siciliana, Luglio 2006 (Preleva
file in Word -IT Sviluppo Italia a Palermo e Catania. Sarebbe
http://www.regione.sicilia.it/famiglia/Content/Norme/2 tuttavia miope non sottolineare l’importanza
006/Report_VALUT_INTER_APQ.doc) Si tratta del di tali momenti perché è ferma convinzione
primo report di valutazione intermedia dell'accordo di di chi scrive che l’anima di un processo di
programma quadro (APQ) stipulato dal Ministero
dell’Economia, dal Dipartimento Pari opportunità della valutazione non consiste nel supporto
Presidenza Consiglio dei Ministri e dalla Regione cartaceo identificabile in un report ma nei
Siciliana. processi di scambio e apprendimento che si
sviluppano tra le persone e i reticoli di
5
6. organizzazioni coinvolti direttamente e 12. Angela Scibilia Dipartimento Servizi
indirettamente. Sociali referente APQ, Comune di
Messina
Un particolare ringraziamento va a 13. Sindaco Rosario Crocetta, Comune di
Licia Guastella4 del Dipartimento per la Gela
Famiglia, a Licia Masi ed Emanuele Villa5 del 14. Dirigente Maria Morinello, Comune di
Dipartimento Programmazione della Regione Gela
Siciliana: sono stati committenti lungimiranti 15. Gabriella Rinzivillo, Referente APQ
che auguro ad ogni valutatore. Ringrazio servizio sociale del Comune di Gela
Gianluca Micarelli, Viviana Melis e Paola 16. Dirigente Isabella Mastropasqua,
Boffo di Sviluppo Italia (Sede di Roma) che Ministero della Giustizia –Dipartimento
hanno sostenuto e accompagnato la Giustizia Minorile ROMA
sperimentazione di un ‘esercizio valutativo’ 17. Rosalba Salierno Referente APQ Per
abbastanza impegnativo e innovativo. Centro Giustizia Minorile 4 direttrice USM
Palermo Uff serv soc minorenni
Oltre a tutti i referenti dei progetti e i complesso Malaspina
partner coinvolti nei focus group, e citati in 18. Marianna Malara - Scuole formazione
nota in ciascuno dei casi presentati nella II personale Dipartimento Giustizia Minorile
Sezione del presente report, ringrazio altre di Messina
persone che hanno rilasciato delle interviste
ed hanno offerto la loro preziosa
collaborazione: Gennaio 2007
1. Salvatore Cernigliaro, Referente Liliana Leone
regionale APQ Sicurezza per lo sviluppo
"Carlo Alberto Dalla Chiesa”,
Dipartimento Programmazione
2. Maria Rosi Lotti, Le Onde Onlus Palermo
3. Luciano D’Angelo, Consorzio Ulisse,
Palermo
4. Gaetano Giunta, Ecosmed Messina
5. Francesco Di Giovanni, Associazione
Inventare Insieme Palermo
6. Fabrizio Sigona, Consorzio Il Nodo
Catania
7. Antonello Faraci, coop. sociale
Prospettiva, Catania
8. Assessore Cettina Bonomolo, Comune di
Palermo
9. Assessore alla promozione sociale
Stefania Gulino, Comune di Catania
10. Claudio Saita, referente APQ al comune
di Catania
11. Filippo Alessi, Dipartimento Servizi
Sociali-Comune di Messina – referente
amministrativo APQ
4
Referente APQ Marginalità sociale e Pari
Opportunità -Servizio IV Programmazione Socio-
assistenziale e socio-sanitaria Regione Sicilia
5
Capo servizio Servizio programmazione e
coordinamento dell'attuazione degli interventi
riguardanti risorse umane, ricerca, politiche
trasversali. Dipartimento Programmazione
Regione Sicilia
6
7. I SEZIONE: Il programma e il disegno di
valutazione
7
8. 8
- Priorità C: Sostegno a minori e
giovani privi di supporto familiare, in
1 La teoria del programma condizioni di disagio sociale, a rischio di
devianza o già entrati nel circuito penale ai
sottesa all’APQ fini del reinserimento sociale; accoglienza e
supporto per minori e donne vittime di
Le premesse su cui si basa il violenza e maltrattamento familiare.8
programma riguardano:
Tra le motivazioni e i bisogni individuati in
a) la connessione tra fenomeni di fase di disegno del programma troviamo:
marginalità sociale e competitività
complessiva (in termini strutturali e non • La segnalazione di una preoccupante
congiunturali) delle economie locali crescita del disagio e della devianza
dovuta all’elevato costo di tali fenomeni minorile e giovanile;
in particolari laddove si coniugano con • la constatazione che l’azione di contrasto
alti tassi di disoccupazione; alla illegalità e, più in generale, alla cultura
b) l’inefficacia di misure a carattere mafiosa, ha maggiore respiro e può
formativo e di riqualificazione delle raggiungere esiti positivi a lungo termine
‘risorse umane’ avulse da “un quadro se parte da un intervento preventivo
più generale di interventi tesi ad rivolto alle fasce più giovani;
affrontare le tematiche della marginalità
• la convinzione che l’alto tasso di minori e
e dei meccanismi di esclusione sociale,
giovani devianti o a rischio imponga una
considerando anche le implicazioni di
strategia di recupero basata su un’azione
contesto complessivo quali la crescita
di ampia mobilitazione delle famiglie, degli
sociale delle comunità locali”.
operatori, dell’associazionismo e delle
Ricordiamo succintamente che le istituzioni.
priorità programmatiche indicate nel testo
Sottese al ‘disegno’ dell’APQ possiamo
dell’Accordo di Programma Quadro
chiaramente identificare alcune ipotesi che
‘Marginalità sociale e pari opportunità’ della
Regione Siciliana (anche solo APQ)6 sono:
- Priorità A: Riqualificazione delle 4. miglioramento dell’interfaccia tra la polizia
municipale ed i cittadini, attraverso iniziative formative
aree urbane in condizioni di degrado e campagne di sensibilizzazione rivolte in particolare ai
ambientale ed economico con manifestazioni temi della legalità e delle pari opportunità.
8
di disagio sociale, al fine di promuovere il Le azioni di riferimento della priorità C) erano:
senso di appartenenza alla comunità in 1. Comunità di tipo familiare per l’accoglienza
particolare per le fasce giovanili. 7 temporanea;
2. Progetti di inserimento socio-lavorativo rivolti a
minori e giovani che a completamento del percorso
educativo in comunità alloggio hanno raggiunto
6 una maturità ed un idoneo grado di autonomia, ma
Accordo di Programma Quadro Recupero poiché privi di idoneo supporto familiare, necessitano di
della marginalità sociale e pari opportunità tra il interventi di accoglienza residenziale (gruppi-
Dipartimento per le Pari Opportunità della appartamento) a sostegno di una vita indipendente;
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero 3. Definizione di percorsi di autonomia, attraverso
dell' economia e delle finanze e la Regione azioni di orientamento-formazione e accompagnamento
siciliana, 23/12/2003, p.22. al lavoro, concordati tra Ente locale, azienda USL,
organismi rappresentativi del mondo del lavoro e
7
Ricordiamo che le linee di intervento previste per la delle realtà cooperativistiche;
priorità A) erano: 4. Accompagnamento educativo personalizzato di
1. animazione territoriale, anche attraverso il adolescenti e giovani entrati nel circuito penale, volto a
coinvolgimento di risorse umane attive nel territorio, contrastare l’utilizzo dell’atto illecito come strumento di
volto a sostenere e valorizzare le potenzialità educative identificazione nel gruppo di “pari” e nel contesto socio-
presenti nelle comunità locali; familiare;
2. attivazione di centri polivalenti intesi come 5. Servizio filtro rivolto a minori e donne in difficoltà in
spazi “laboratorio” con presenze istituzionali del grado di offrire una prima accoglienza telefonica e
territorio mirati a favorire la socializzazione, prese in carico integrate tra i diversi servizi e risorse,
l’acquisizione e il rispetto delle regole di convivenza anche del Terzo Settore (ad es. costituzione di gruppi di
civile, la tolleranza; auto-aiuto);
3. supporto ai gruppi giovanili, espressione del 6. Creazione di “case-rifugio” ad indirizzo segreto per
territorio, volto alla promozione di un associazionismo minori e donne che hanno subito violenza.
locale, anche attraverso l’affidamento di spazi comuni
(strutture, aree verdi, spazi condominiali);
8
9. 9
connettono determinate azioni e misure a riappropriazione degli stessi da parte dei
dei cambiamenti attesi9. Nel corso del primo giovani, dovrebbero promuovere il senso di
anno di negoziazione del programma alcune appartenenza dei giovani alle comunità. In
priorità emergono ed altre possibili finalità e questa ottica la prevenzione e il contrasto di
sinergie, viceversa, si indeboliscono o situazioni di rischio di esclusione sociale si
decadono, tuttavia permangono alcune realizza promuovendo la cultura della
scelte strategiche e le idee guida dell’APQ normalità, valorizzando il capitale umano e
che possono essere così sintetizzate: mettendo in rete le risorse dei singoli e delle
organizzazioni attive nelle comunità locali.
1. nella fase iniziale di programmazione
4. Il privato sociale nelle sue diverse
è presente una connessione tra politiche a
forme associazionismo e cooperazione
favore della legalità e politiche di contrasto
sociale, viene ritenuto un attore chiave e
alla marginalità sociale ed alla devianza
destinatario, diretto o indiretto (es. acquisto
minorile. È a partire, infatti, dall’APQ
di servizi formativi previsti nei progetti), di
Sicurezza e Legalità per lo sviluppo ‘Carlo
quasi la totalità delle risorse dell’APQ: in
Alberto Dalla Chiesa che si inizia nel 2002 a
ambo le priorità gli organismi del privato
ragionare sulla opportunità di sviluppare
sociale sono gli attori centrali a cui viene
alcune azioni che confluiranno, in una fase
affidata l’implementazione del programma.
successiva, in un autonomo APQ. Tale
Il volontariato è inteso come attore
connessione iniziale, esplicitata all’articolo 2
propulsore della società civile e in fase di
dell’Accordo di Programma10, in fase di
bando rappresenta un attore ‘vincolante’ la
implementazione viene recuperata da parte
cui assenza, o la mancata iscrizione al
di alcuni attuatori locali.
registro regionale, spiega la maggior parte
2. Si cerca di sostenere e privilegiare
dei progetti giudicati non ammissibili.
esperienze in grado di produrre sinergie tra
Sempre dal bando ricaviamo l’importanza
diverse progettualità presenti sul territorio,
del volontariato e, nella prima fase, degli
di integrare risorse e fonti finanziarie
stessi Centri servizi per il volontariato (3 in
diverse ( es: si veda nel formulario il
tutta la Regione) a cui viene affidata e
riferimento alle L. 285/97, L. 328/00, DPR
riconosciuta una funzione di assistenza
309/90).
tecnica.
3. In particolare nella priorità A) si L’APQ ha una idea base ambiziosa: il
sostengono e promuovono azioni che si tema della prevenzione della devianza
inquadrano in un approccio di sviluppo di minorile e della legalità viene connesso alla
comunità come: valorizzazione del ruolo riqualificazione di spazi urbani, in particolare
degli operatori comuni con potenzialità alla riappropriazione di spazi verdi da parte
educative, supporto ai gruppi giovanili e di gruppi di giovani, ed allo sviluppo del
promozione di un associazionismo locale, tessuto connettivo delle comunità locali.
affidamento di spazi comuni,
Secondo il decisore regionale le
sensibilizzazione della polizia municipale. Le
situazioni di degrado urbano vengono in
azioni di riqualificazione di spazi urbani e
genere affrontate dai comuni con delle
politiche abbastanza tradizionali non in
9 grado di rispondere al senso di estraneità
La ricostruzione della “teoria del programma” è stata
condotta grazie ad una serie di interviste realizzate
che vivono i minori. Si presume che
dalla valutatrice Liliana Leone nel corso del 2006 con interventi di ‘riqualificazione dei contesti
alcuni interlocutori chiave della Regione Siciliana urbani’ e la promozione del senso di
impegnati nella fase di predisposizione dell’APQ. Si appartenenza alle comunità possano ridurre
ringraziano in particolare: il Dott. Emanuele Villa e la
Dott.ssa Licia Masi del Dipartimento programmazione, il
fenomeni devianza e marginalità sociale, che
dirigente Dott.ssa Licia Guastella responsabile dell’APQ strategie di coinvolgimento attivo e
per l’Assessorato alla famiglia ed alla e politiche sociali. attivazione non solo delle diverse risorse
10
Tratto da APQ Art.2 Finalità generali- Ad integrazione territoriali ma degli stessi giovani, possano
di quanto già definito in sede di Accordo di Programma rappresentare delle chiavi di successo. Si è
Quadro Sicurezza e legalità per lo sviluppo, (…) il
presente Accordo di Programma Quadro è finalizzato a
convinti che la percezione di abbandono o
contribuire, (…), alla promozione dell’inclusione sociale estraneità degli spazi in cui si vive, di non
dei minori e dei giovani attraverso azioni di prevenzione appartenenza alla comunità come la
e recupero della marginalità sociale, nel rispetto del mancanza continua del rispetto delle regole
principio delle pari opportunità.
9
10. 10
elementari di convivenza incentivino il tale azione non era prevista) hanno previsto
disimpegno, l’estraneità, la rinuncia al la riqualificazione di alcuni spazi. Sappiamo
cambiamento, indeboliscano il confine tra inoltre, dai risultati della prima fase di
legale e illegale tra diritto/dovere e valutazione (I° Report 2006)12, che tale
concessione di favore, peggiorando la intento si è tradotto in effettive attività di
qualità stessa della vita. recupero degli spazi, che parte di questi
spazi sono beni confiscati alla mafia ma che
Attraverso la riqualificazione, e la
solo una minima parte dei progetti ha
gestione da parte anche dei giovani, di
destinato tali spazi ai giovani. Accanto a
determinati spazi urbani si tenta di
questa idea ‘forte’ il programma intende con
sviluppare forme di appartenenza alla
la priorità C), gestita direttamente dal
comunità di tipo alternativo a quelle basate
privato sociale:
sui clan e sulla cultura mafiosa favorendo la
possibilità di progettarsi un futuro • rafforzare il sistema d’offerta rivolto a
(personale e lavorativo) diverso al di là di target ritenuti a rischio di marginalità
confini e regole fortemente predefinite. sociale. I target maggiormente attenzionati
Per quanto riguarda l’intervento più in questa priorità –anche se non esclusivi-
sono le donne vittime di violenza
propriamente sociale volto alla prevenzione
e al recupero della marginalità sociale in intrafamiliare e con esse i minori e i giovani
una logica di pari opportunità, l’APQ si coinvolti nel circuito penale minorile o in
propone di porre al centro dell’attenzione la strutture residenziali per minori che, avendo
condizione minorile e giovanile ed in raggiunto la maggiore età, devono in poco
particolare la problematica del disagio e tempo ‘sganciarsi dal sistema dei servizi’ e
della devianza minorile e giovanile. avviare percorsi di inserimento lavorativo ed
autonomia abitativa.
Si tratta di strategie di intervento e
ipotesi certamente consolidate in alcuni • Rafforzare, attraverso un disegno
ambienti e settori (si pensi a iniziative di complessivo di crescita dell’associazionismo,
sviluppo locale, alle sperimentazioni il sistema di welfare mix, di partenariato tra
effettuate in alcuni progetti del PIC Urban o pubblico e privato sociale, ritenuto un
iniziative di riqualificazione urbana promosse sistema ancora debole.
da contratti di quartiere ed altri strumenti) • Supportare la rete dell’economia
che tuttavia appaiono in questa sede, per sociale e la sua capacità di promuovere
una serie di ragioni, di estremo interesse e forme di inclusione sociolavorativa.
particolarmente innovative. Non è cosa
comune nell’ambito delle politiche sociali Queste ultime finalità si evincono
(ambito a cui ricordiamo appartiene questo maggiormente dal tipo di progetti selezionati
APQ) trovare in fase di programmazione nella valenza detta CR cioé in quelli che
esplicite connessioni con programmi a operano su diverse province.
favore della legalità - l’APQ Sicurezza della
Regione siciliana11- né tanto meno è pratica
Priorità
territorio Criterio Promo Rendicon
comune sostenere il coinvolgimento della allocazione risorse tore tazione e
polizia municipale in iniziative di sviluppo di controllo
comunità e prevedere esplicitamente azioni A Circoscrizioni o N° Progetti Comu Comuni
di recupero e affido di spazi urbani. quartieri dei comuni
con oltre 30.000
predefiniti + criteri
selezione progetti
ne
ab.
Si tratta di indicazioni che hanno
influenzato in modo significativo le C Ambito locale ma
preferibilmente
Criteri selezione
progetti Bando
Privato
sociale
Regione
progettualità locali, almeno sul piano degli sovra provinciale
intenti dichiarati dai progettisti: sappiamo, CR territori di più Criteri selezione Privato Regione
infatti, che ben il 54% dei progetti della Province progetti Bando sociale
priorità A) e alcuni casi anche della priorità
C (n.b. si noti che nel bando della priorità C
12
Regione Siciliana, I° Report di valutazione
11 “Parimenti le suddette azioni risultano sinergiche intermedia, APQ Marginalità Sociale e PPOO, giugno
rispetto agli interventi previsti dall’APQ Sicurezza e 2006 Scaricabile dal sito dell’Assessorato alla famiglia
Legalità per lo sviluppo ‘Carlo Alberto Dalla Chiesa’”. http://www.regione.sicilia.it/famiglia/Content/Norme
Tratto da testo APQ del 23/12/2003 pag.7 /2006/Report_VALUT_INTER_APQ.doc
10
11. 11
Nella tabella successiva si elencano gli presidente della Regione e da esperti del
elementi che caratterizzano l’approccio e che Nucleo di Valutazione.
rappresentano dei punti forti del
Nel maggio 2003 la Giunta Regionale
programma.
approva il documento programmatico
relativo all’APQ ed il riparto delle risorse
Elementi che caratterizzano l’approccio e punti
finanziarie tra le priorità A e C;
forti
Nel giugno 2003 (GURS. N. 26
Rispetto alla programmazione ordinaria si osserva per 6.06.2003) la Regione Siciliana pubblica due
la prima volta in Italia una destinazione di risorse avvisi per la presentazione di proposte
CIPE, risorse classicamente destinate a interventi
infrastrutturali, per misure connesse a interventi di
progettuali (v. www.euroinfosicilia.it);
inclusione sociale e attivazione di servizi alle persone.
Nel novembre 2003 si concludono i
Sistema di allocazione delle risorse attento ad una equa lavori di analisi e assessment delle proposte
suddivisione in funzione della numerosità degli abitanti progettuali da parte della Commissione
e della concentrazione degli interventi su aree urbane
maggiormente problematiche.
interdipartimentale e a fine novembre si
pubblicano gli elenchi delle proposte
Tentativo di integrazione delle politiche con coerenza
progettuali.
del programmatore rispetto a strategie di intervento
sviluppate con altri strumenti: Piani di zona, Misure Nel dicembre (23/12/2003) viene
POR, APQ e PON
stipulato l’accordo di programma quadro
Si richiede ai progetti di raccordarsi con altri interventi (APQ) da parte del Ministero dell’Economia,
in termini di programmazione ordinaria e straordinaria.
del Dipartimento Pari opportunità della
Si cerca di incentivare e sostenere la cooperazione, il Presidenza Consiglio dei Ministri e della
partenariato tra pubblico e privato sociale ed il Regione Siciliana. Nell’accordo viene
rafforzamento di un sistema di Welfare Mix
definita la destinazione delle risorse CIPE
Il principio delle PPOO è diventato un elemento di (pari a 34 milioni di euro con delibera n.
valutazione.
142/’99) e la ripartizione della somma nella
Viene prevista sin dall’inizio una struttura-sistema di misura di 18 milioni di euro per i progetti di
ruoli –incardinata in un Dipartimento della Regione e riqualificazione urbana, a carattere
non esternalizzata- che segue l’implementazione del
programma, cura l’implementazione di un sistema di integrato, in territori particolarmente
monitoraggio e della valutazione intermedia. degradati (priorità A) e di 16 milioni di euro
Emergenza di una concezione non riparatoria delle
per i progetti di prevenzione e contrasto
marginalità sociale (es: collegamento politiche per la della devianza minorile e giovanile e di
sicurezza e la legalità, riqualificazione urbana, supporto alla donna (priorità C), di cui 5
inclusione lavorativa..). milioni di euro per progetti a valenza
Vi sono già una serie di interventi sui minori e giovani regionale. Poiché i Comuni contribuiscono
in corso di attuazione che possono essere potenziati, con un cofinanziamento aggiuntivo pari al
valorizzati e messi in rete. Tutto ciò è strettamente 20% le risorse complessive dell’APQ sono
coerente anche con gli obiettivi individuati dall’Agenda
sociale europea approvata a Nizza nel novembre 2000 pari a circa 40 Meuro. Le risorse dell’APQ
per la promozione dell’inclusione sociale nel rispetto del (coincidenti con le sole risorse CIPE) per la
principio delle pari opportunità. priorità A) vengono dalla Regione destinate
ai territori con comuni di oltre 30.000
abitanti in modo proporzionale alla
popolazione residente. Si indicano quindi in
1.1 Gli strumenti amministrativi e le
fase di bando il numero massimo di progetti
risorse economiche
a cui ciascuna città ha diritto in relazione
Nell’ottobre del 2002 viene costituito alla fascia a cui appartiene (Fascia A. max
un gruppo tecnico interdipartimentale per la 10 progetti. Fascia B. max 5 progetti etc.)..
definizione dell’Accordo di Programma
Sono stati ammessi e attivati n. 118
Quadro “Recupero della marginalità sociale e
progetti di cui 67 per la Priorità A) e 7 della
pari opportunità”. Il gruppo tecnico era
priorità C) a valenza “regionale” (da ora in
composto da funzionari del Dipartimento
poi CR) perché interessano più territori
Programmazione, degli Assessorati Famiglia,
provinciali. In genere ciascun progetto ha un
Pubblica Istruzione, Formazione
budget compreso tra i 250 e i 300 mila Euro
Professionale, Sanità, dell’Unità Operativa
a cui va ad aggiungersi, nel caso della
Pari Opportunità, dell’Ufficio di Gabinetto del
priorità A), il 20% di cofinanziamento dei
Comuni; i sette progetti regionali hanno
11
12. 12
ottenuto un finanziamento superiore che Tab. 1 Popolazione residente nel 2004 da 10 a
25 anni e progetti dell’APQ
oscilla intorno a 1 milione, 1 milione e
mezzo di euro.
Province Popolazione % Pop % Scarto
10-25 anni Progetti
N°Progetti Finanziamento Fondi Cipe PA 262481 25,4 +2
27,1
TP 84265 8,2 +3
A 67 da € 250.00013 a 18 Meuro 11,0
€300.000 + 20% co ME 127278 12,3 +3
finanziamento Comuni 15,3
AG 93827 9,1 -0.5
8,5
C 44 circa € 250.000 11 Meuro
CL 58779 5,7 -0.5
5,1
CR 7 da 1 a 1 ½ Meuro 5 Meuro
EN 35463 3,4 -1.5
1,7
Tot 118 34 Meuro CT 228177 22,1 -4
17,8
Tra l’agosto 2004 e ottobre 2004 la RG 61052 5,9
8,5
+2.5
Regione fa una serie di comunicazioni sui SR 80609 7,8 +3
5,1
risultati relativi ai progetti ammessi a
finanziamento e tra la fine del 2004 ed il 1031931 100
primo trimestre del 2005 si avviano i Fonte: Dati Istat 2004 e dati monitoraggio APQ
progetti ammessi a finanziamento. del 2005
15
Ai fini del coordinamento e della Fonte: Dati Istat 2004
vigilanza sull’attuazione dell’APQ si individua
quale soggetto responsabile il Dipartimento
della Famiglia, delle Politiche sociali e delle
Autonomie locali e viene investita di
responsabilità un’unità organizzativa diretta
da Licia Guastella, che segue il programma
in modo continuativo nelle sue diverse fasi.
1.2 Equità nell’allocazione delle
risorse: bisogni territoriali e
distribuzione dei progetti
Nel grafico successivo (Tab. 1) si
popone una comparazione tra percentuale 37.4-104.63
della popolazione da 10-25 presente nelle
104.63-170.26
diverse province siciliane e distribuzione dei
progetti dell’APQ presenti nel primo report 170.26-257.07
sullo stato di attuazione dell’APQ (Regione
Siciliana, p. 18, 2005)14. In tal modo
potremo ricavare un grossolano indice di In proporzione alla concentrazione
equità relativo alla distribuzione delle risorse della popolazione dai 14 e i 25 anni, che in
ed alla capacità delle diverse parte coincide con il target del programma,
Amministrazioni di attrarre risorse grazie osserviamo una ridotta presenza di progetti
alle proposte progettuali. nelle province di Catania e di Enna. Si
consideri tuttavia, che il dato è in minima
parte viziato dal fatto che durante il
monitoraggio realizzato nel 2005 i sette
progetti a valenza regionale della priorità CR
non sono stati attribuiti ai territori su cui
andavano a impattare ma solo sui territori
13
In un solo caso, il progetto della priorità A) di dell’organismo promotore.
Palermo “Vivere Palermo dal Mediterraneo a Borgo
Nuovo”, il finanziamento richiesto è stato fortemente
inferiore a questi importi e pari a € 160.100. Si veda il
primo caso i oggetto di valutazione di questo report. 15
Fonte ISTAT 2004
14
http://www.regione.sicilia.it/famiglia/ http://demo.istat.it/pop2004/index2.html
12
13. 13
Un secondo indice utilizzabile per Sembra quindi esserci, se rapportiamo
capire l’adeguatezza nella distribuzione delle questi dati alla tabella II relativa al totale
risorse riguarda la presenza di forme di dei delitti denunciato nella regione, in
disagio minorile. proporzione alla popolazione residente una
concentrazione di delitti commessi da minori
I minorenni denunciati per delitti
e registrati nelle province di Siracusa e
commessi nella regione sono nel 2003 pari
Caltanisetta, mentre Palermo e Catania
a n. 4817 compresi gli stranieri (di cui 4650
risultano essere le province con i dati
italiani e solo il 12% di ragazze). La
assoluti più alti relativamente alla
proporzione dei minorenni stranieri sul
delittuosità degli adulti.
totale dei minorenni denunciati è
mediamente bassa, e pari al 3,5 nella Osserviamo ora i dati sulla delittuosità
regione Sicilia, con l’eccezione della adulta relativi anch’essi all’annualità del
provincia di Agrigento dove raggiunge il 2004 e commentiamo più analiticamente
13% del totale (Fonte: Ministero Giustizia)16. quelli relativi al 2003. Rispetto la delittuosità
A Enna abbiamo un quoziente molto alto di adulta ed al dato relativo al numero
delitti per violenze sessuali, quasi il triplo complessivo di delitti denunciati (Anno
della media regionale (40 contro 15), 2004) osserviamo una forte concentrazione
commessi da minori (n.b Il dato è riferito al di delitti (in proporzione alla popolazione
N° di casi su 100.000 residenti da 0 a 17 residente nel 2004) nella provincia di
anni), a Caltanisetta invece per minacce e Catania.
violenze personali (quoziente 171 contro
Per la delittuosità adulta registriamo,
media regionale 65) per produzione e
come in quella dei minori, una leggera
spaccio stupefacenti (668 contro media 252)
predominanza di violenze sessuali ad Enna
e reati connessi ad associazione mafiosa
(Quoziente ogni 100.000 residenti pari a 5
(Quoziente 59), a Palermo, infine, per
contro la media regionale di 4), ad Agrigento
omicidio (5.5 contro 2.6 regionale). A
osserviamo, invece, la maggior
Siracusa troviamo invece alte percentuali di
concentrazione di delitti di sfruttamento e
delitti contro la persona e il più alto
favoreggiamento della prostituzione
quoziente per produzione e spaccio di
(quoziente 5,5 contro media regionale del
stupefacenti (971,6 contro la media di 252)
2,3). Il quoziente più alto di furti e rapine lo
(Fonte: Ministero Giustizia).17 Se volessimo
registra la provincia di Catania a cui segue
fare una generica graduatoria avremmo ai
Palermo. Messina emerge per i delitti
primi posti come quoziente complessivo di
connessi a produzione e commercio
delittuosità minorile la provincia di Siracusa
stupefacenti (104,6 contro media del 56),
e Caltanisetta (circa 2 casi ogni 100 minori
osserviamo infine una concentrazione di
residenti!), a cui seguirebbe Messina.
omicidi a stampo mafioso nelle province
Tab. 2 Delittuosità complessiva minorile Agrigento ed Enna. Il confronto tra i due tipi
Sicilia
di delitti è tuttavia solo parziale perché le
(quoziente pop 100.000 residenti 0-17 anni) categorie per l’elaborazione dei dati
Trapani 967,8 utilizzate dal Ministero sono diverse per
Palermo 908,6 adulti e minori.
Messina 1555,2
Relativamente alla questione
Agrigento 845,5 occupazionale in questa sede ci si limita a
Caltanissetta 1838,5 segnalare un dato rilevante rispetto la
Enna 1033 dimensione delle pari opportunità: la Sicilia
Catania 1068,2 nel 2003 registrava in assoluto in Italia il
Ragusa 721,7 divario maggiore tra tasso di occupazione
Siracusa 2011,4 femminile e maschile con un tasso di
Totale 1153,5
occupazione femminile pari al 29.07%
contro una media del 37,93% a livello
nazionale.
16
http://giustiziaincifre.istat.it/Nemesis/excel/dwpl0200
0501943.xls
17
http://giustiziaincifre.istat.it/Nemesis/excel/dwpl1200
0501943.xls
13
14. 14
progetti che ha interessato un campione di
Metodologia adottata 89 progetti su 118 avviati nel programma.
nell’analisi dei casi La seconda fase di ricerca, a cui si riferisce
questo rapporto, ha rappresentato un
approfondimento su un numero circoscritto
Scopo generale della valutazione di ‘casi’ ed è stata condotta
dell’Accordo di Programma Quadro prevalentemente tramite interviste e focus
‘Marginalità sociale e pari opportunità’ della group sul campo realizzate da giugno a
Regione Siciliana (da ora in poi anche solo settembre 2006. La coerenza e continuità
APQ)18 è stato quello di far emergere “quali tra i due momenti valutativi viene favorita
aspetti” del programma funzionano, tramite dal fatto che entrambi gli studi, come pure i
quali meccanismi-strategie e “in quali Rapporti di valutazione, sono stati realizzati
contesti”. Il focus dell’analisi è stato posto dalla stessa figura21.
sulla rispondenza tra alcune ipotesi dei L’obiettivo principale di questa seconda fase
programmatori e strategie di intervento alla della valutazione, basata sull’analisi di
base degli interventi promossi dalle due “buoni casi” dell’Accordo di Programma
linee di intervento (A e C)19 ed effettivi Quadro Marginalità sociale e Pari
processi di attuazione.” (Regione Siciliana, Opportunità (da ora in avanti anche APQ),
2005, 39).20 In tal modo si intendevano consisteva nella individuazione, messa fuoco
sviluppare possibili indicazioni per la e sistematizzazione delle “teorie implicite
programmazione di politiche di contrasto oltre che esplicite del programma”. In altri
della marginalità e della devianza minorile, termini si intendeva far emergere le
per l’innovazione delle politiche di welfare e, strategie di intervento alla base di alcuni
in ultimo, per l’utilizzazione dello strumento casi di successo e sviluppare una
APQ nel prossimo periodo di comprensione dei meccanismi di
programmazione 2007-2013. cambiamento sociale sottostanti.
La valutazione intermedia è stata In particolare sono state individuate e
realizzata nel corso del 2006, ad un anno analizzate:
dall’avvio di tutti i progetti approvati o azioni di contrasto alla marginalità
dall’APQ, ed è stata strutturata in due sociale dei giovani basate sull’attivazione
distinte attività di ricerca. Tutti i progetti delle comunità locali;
dell’APQ hanno una durata in genere o iniziative caratterizzate da un alto
triennale e termineranno nel 2007. La prima livello di innovazione delle politiche di
fase di ricerca valutativa è stata realizzata welfare e da una forte integrazione tra
nel primo semestre del 2006 ed è consistita risorse territoriali e finanziarie;
in una survey con interviste dirette ai o iniziative di riqualificazione di spazi
coordinatori del privato sociale coinvolto nei urbani e di beni confiscati nella cui gestione
venivano coinvolti attivamente gli stessi
giovani;
18
Accordo di Programma Quadro Recupero o iniziative di recupero di forme
della marginalità sociale e pari opportunità tra il conclamate o meno di devianza minorile (v.
Dipartimento per le Pari Opportunità della Area penale minorile, percorsi di inclusione
Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero
socio lavorativo in contesti fortemente a
dell' economia e delle finanze e la Regione
siciliana, 23/12/2003 rischio…).
19
Si veda il secondo paragrafo “Finalità generali, L’attenzione quindi, si è spostata dalle
priorità programmatiche, linee d’intervento” attività realizzate e dall’analisi meticolosa
dell’Accordo di Programma Quadro Recupero della degli out put di tutti i progetti realizzata
marginalità sociale e pari opportunità – Documento
Programmatico aprile 2003
mediante il sistema di monitoraggio, alle
strategie sviluppate dagli attuatori ed agli
20 Si veda l’ultimo paragrafo “Prospettive
esiti di singoli casi. Poiché non sono le
future: dal monitoraggio alla valutazione” di Liliana
Leone. Regione Siciliana Dipartimento regionale della attività dei programmi di per sé a causare i
famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali, cambiamenti osservati ma i meccanismi che
Accordo di Programma Quadro “Recupero della
Marginalità Sociale e Pari Opportunità” 2004-2007
Primo report sullo stato di attuazione al 30 Giugno 21
2005, Realizzato con il supporto di Sviluppo Italia Liliana Leone in qualità di esperta per la
S.p.A. In: www.regione.sicilia.it/famiglia/ valutazione.
14
15. 15
tramite di esse si innescano in dati specifici Questa seconda fase della valutazione
contesti (e non in altri), si è cercato di è consistita in un’analisi di casi inizialmente
ricostruire “il programma in azione” selezionati come ‘buoni progetti’ e si è
cercando di far emergere le connessioni tra focalizzata sulla rispondenza tra alcune
Contesto -Meccanismi- Outcome, in altri ipotesi iniziali del programmatore regionale
termini le configurazioni che spiegano il e alcuni meccanismi di implementazione
successo di determinati interventi del sviluppati nei progetti. Si è cercato di
programma. Il contesto di attuazione di un individuare e delineare le strategie di
progetto è connotato anche da elementi che intervento adottate da coloro che riuscivano
attengono alla storia precedente, alle reti di ad ottenere determinati risultati e di
fiducia, ai successi o insuccessi di interventi confrontare i meccanismi attivati da progetti
precedenti, ai sistemi di relazione oltre che che operano in territori, contesti ed obiettivi
al tipo di letture dei fenomeni e dei problemi diversificati con le ipotesi e le ‘teorie’ alla
oggetto di attenzione. base del programma. Nel tentativo di far
emergere gli effettivi processi di attuazione
Per tale ovvia ragione si è dedicato tempo
di questo genere di iniziative tra il campione
alla ricostruzione di tali “storie”. Ciò è più
di progetti interessati alla prima indagine
evidente nel caso in cui il peso della “storia”
valutativa è stato selezionato, sulla base di
era più forte perché forti erano gli
una serie di criteri in seguito indicati, un
orientamenti di tipo trasformativo e la
numero ridotto di casi (n. 8) che sono stati
sedimentazione e sistematizzazione di
oggetto di una analisi più approfondita (case
modelli teorici (teorie dell’azione)
analysis). Così come previsto dal disegno di
dell’agenzia proponente (es: nei casi di Arci
valutazione (si veda paragrafo del I report
Ragazzi a Borgo Nuovo, di Terre di Frontiera
di valutazione dell’APQ) la valutazione
a Palermo e con Ecos Med per il progetto a
intendeva “avere una triplice finalità: di
livello regionale “Alfabeti di comunità”).
orientamento in fase di implementazione
Tale scelta è stata inoltre compiuta alla luce dello stesso programma, di identificazione
di alcune altre considerazioni. delle strategie di intervento più efficaci a
livello locale e di innovazione delle strategie
I programmatori disegnano i programmi
di intervento regionali nell’area
presupponendo dati meccanismi di
dell’inclusione sociale. Vista la pluralità dei
funzionamento e gli utilizzatori, di contro,
settori di intervento, degli obiettivi del
utilizzano le risorse messe a disposizione
programma e dei target beneficiari si è
(finanziarie, di legittimità etc.) in funzione
scelto, d’accordo con il programmatore
delle proprie strategie di azione,
regionale, di focalizzare l’approfondimento
riconvertendo solo parzialmente ciò che
realizzato nella seconda fase di valutazione
avrebbero comunque fatto anche grazie ad
(giugno-dicembre 2006) sul tema della
altri programmi e linee di finanziamento.
prevenzione della marginalità sociale, della
E’ quindi utile nella valutazione degli esiti devianza e della criminalità minorile. Si noti
spostare il focus dagli intenti dichiarati ai che questa ampia tematica taglia
comportamenti agiti, risultati di fatto trasversalmente la maggior parte dei
emersi, ai cambiamenti sociali prodotti da progetti finanziati nelle priorità A), C) e C)
questo mix di intenzionalità. Il paradigma regionali. In questo secondo rapporto non
utilizzato per l’analisi dei casi non è stato abbiamo quindi ulteriormente approfondito
quindi quello dell’approccio classico(v. la conoscenza dei progetti che operano a
Approccio sperimentale positivista come favore di donne vittime di violenza (in
identificato da Nicoletta Stame) della genere tramite la Priorità C del programma
valutazione centrato sulla congruenza tra APQ). A tale area del programma è stato,
obiettivi dichiarati e risultati (Stame tuttavia, dedicato un apposto seminario di
22
2001) . studio23 le cui conclusioni sono poste in un
22
Stame Nicoletta, 2001, “Tre approcci principali alla 23
valutazione: distinguere e combinare, in Mauro Al seminario hanno partecipato circa 40
Palumbo, Il processo di valutazione. Decidere, rappresentanti degli organismi attuatori delle priorità A
programmare, valutare, Milano, Angeli, 2001, pp. 21- e C dell’APQ e gestori di interventi a favore di donne
46. vittime di violenza e la Dott.ssa Guastella della Regione
Sicilia. Palermo, sede di Sviluppo Italia Sicilia, 17
ottobre 2006.
15
16. 16
paragrafo nell’Allegato del presente 1.4 Selezione dei casi di studio e
rapporto. tecniche di analisi dei casi
I criteri adottati per la selezione dei casi
1.3 Descrizione dei quesiti di
sono stati i seguenti:
valutazione
o Presenza di strategia di recupero e
Il metodo dell’analisi di caso implica
riqualificazione di spazi urbani: Progetti in
una analisi in profondità dei fenomeni
cui era stata prevista un’attività di recupero
considerati nel loro setting naturale e
di spazi e in cui tale attività a distanza di 12
analizzati da una pluralità di prospettive ove
mesi è stata effettivamente realizzata;
vi è più di un singolo focus od unità di
analisi.24 I quesiti valutativi a cui si intende o Presenza di strategia di
rispondere nel rapporto cercano quindi di coinvolgimento attivo dei giovani: progetti
testare alcune delle ipotesi centrali che nello svolgere attività di recupero di
formulate nell’APQ e sono: spazi urbani ne realizzano una messa a
disposizione ai giovani.
1. Che strategie hanno adottato e che o Target prevalente giovani 14-18
caratteristiche - anche di contesto- hanno anni, congruente quindi con le indicazioni
quei progetti in cui si è riusciti a realizzare poste nel documento di programmazione
iniziative di riqualificazione delle aree urbane APQ.
in condizioni di degrado ambientale,
o Presenza di punteggio medio alto in
economico e sociale e che adottano
fase di assessment del progetto da parte
adeguate strategie di attivazione dei giovani
della commissione esaminatrice regionale
e della comunità locale?
o Strategie di intervento adottate dal
2. Che ruolo hanno avuto le attività di progetto hanno ottenuto un punteggio
recupero e affido ai giovani di spazi comuni medio alto rispetto l’indicatore sintetico di
(strutture, aree verdi, spazi condominiali)? “adeguatezza” dato a seguito della prima
Cosa ha reso possibile l’utilizzo di beni fase di valutazione intermedia.25
confiscati alla mafia all’interno dei progetti
o Localizzazione. Aree dove si
dell’APQ e che valenza hanno avuto rispetto
concentrano problemi di devianza minorile
gli obiettivi dello stesso?
con selezione delle tre maggiori aree
urbane, di un caso della priorità a situato
3. Grazie a quali meccanismi degli
solo nel Comune di Gela e di un caso CR
interventi di ‘recupero degli spazi’
regionale che si realizza anche a Gela.
potrebbero avere degli impatti nel ridurre
processi di marginalità e devianza giovanile? o Priorità differenziate del programma
APQ: presenza di progetti delle diverse
4. Che ruolo ha avuto la polizia municipale priorità (A, C, CR), quindi promossi da
negli interventi finalizzati a promuovere una attori diversi e soggetti a diversi
cultura della legalità? procedimenti amministrativi (es: soggetti a
rendicontazione controllata direttamente
5. Quali sono i fattori che possono favorire, alla Regione nel caso della priorità C e CR e
o viceversa ostacolare, tali risultati sia a rendicontazione ai Comuni promotori nel
livello microlocale che regionale nelle caso della priorità A).
diverse fasi del ciclo del programma (v.
La tecnica della case analysis in ambito
anche modalità di costruzione del bando e di
valutativo può procedere ad un tipo di
allocazione delle risorse dell’APQ)?
selezione dei casi diversificata in funzione
della tipologia di quesiti cui si intende
rispondere. Nel nostro caso, riprendendo
24
Yin R.K. (1994), 'Case Study Research - Design and
25
Methods', 2nd ed. Newbury Park, Sage Publications I° Report di Valutazione dell’APQ, Leone L, Sviluppo
Complete guide to the case study technique Italia, Giugno 2006
16
17. 17
uno schema del GAO26 proposto nella indicazioni tratte dalla letteratura di settore
tabella, il valutatore ha inizialmente e, laddove presenti, in linee guida (es: nel
selezionato alcuni casi ‘migliori’, quelli che caso dei servizi per donne vittime di
erano riusciti ad attuare come previsto in violenza)27, sia tramite suggerimenti e
fase progettuale interventi di riqualificazione confronti con testimoni e professionisti
degli spazi urbani e che adottavano ‘esperti’ per ciascuna area di intervento
adeguate strategie di intervento. In un (area penale minorile e inclusione socio-
secondo momento il valutatore ha lavorativa, interventi a favore di donne
selezionato dal precedente campione dei vittime di violenza familiare, iniziative di
casi ‘particolari’ e cioè dei casi che si sviluppo di comunità e di prevenzione della
realizzavano in alcune circostante ritenute devianza) a livello nazionale e locale.
rilevanti per il programma: contesti urbani L’analisi dei casi è stata realizzata
di grandi città o contesti a forte rischio di tramite l’utilizzo di diverse tecniche di
devianza e marginalità sociale. raccolta dei dati: osservazione sul campo,
Tab. 3
interviste, focus group, analisi della
documentazione e di dati secondari. Sono
A quali quesiti di valutazione Tipo di selezione stati inoltre, utilizzati i risultati della survey
intendevamo rispondere? dei casi
e i dati grezzi delle interviste realizzate con i
I migliori casi coordinatori degli 8 progetti (v. riferimento
Cosa spiega il successo di un
progetto? al numero di Scheda inserita del software
In queste specifiche Casi particolari Datastat per l’elaborazione dei dati),
circostanze cosa accade, come e realizzata nella prima fase di valutazione.
perché? Nel periodo 14-30 giugno 2006 ad ogni caso
si sono dedicate 1-2 giornate di lavoro in
(Adattamento da GAO, 1990, p. 23) ‘loco’ e si sono realizzate delle visite con
osservazioni dei diversi siti e contesti
Ricordiamo che trattandosi di un
territoriali in cui si realizzano gli interventi.
secondo step di valutazione, di questi casi
Le foto realizzate durante le diverse visite
erano state in precedenza raccolte una serie
vengono integralmente riportate nel
di informazioni connesse alle seguenti
rapporto.
dimensioni:
Per ciascun caso sono state realizzate delle
• Caratteristiche strutturali degli attuatori;
interviste semistrutturate con le figure di
• Composizione e adeguatezza dei coordinamento, con gli operatori e con i
partenariati sviluppati nei progetti; referenti delle Amministrazioni locali
• Ruolo dei Comuni e livello di responsabili dei progetti della priorità A).
coinvolgimento nelle diverse fasi Sono stati inoltre organizzati dei focus group
progettuali; per ogni caso (n. 3 per Alfabeti di Comunità
• Modalità di integrazione tra diverse Priorità CR) a cui hanno partecipato tutti i
risorse e fonti finanziarie; partner, istituzionali e non, e parte degli
• Congruenza tra indicazioni del operatori coinvolti nella fase di
programmatore regionale ed azioni implementazione del progetto (circa 10-15
attivate tramite l’APQ; persone). Tutte le interviste e i focus group
• Modalità di utilizzo degli spazi pubblici sono stati integralmente registrati e
previste e realizzate; parzialmente sbobinati.
• Adeguatezza delle strategie di intervento
adottate nelle tre diverse aree (Area Tutto il lavoro di raccolta dei dati era stato
minori, penale minorile, donne vittime di predisposto in precedenza tramite una serie
violenza). di contatti e scambi tra valutatrice e
coordinatori dei progetti (v. griglia con
Il giudizio di ‘adeguatezza’ delle strategie di
obiettivi dell’intervista e del focus group,
intervento era stato costruito sulla base di
27
Disegnala il manuale La violenza verso le donne e le
26
United States GAO General Accounting Office, professioni di aiuto. Strumenti. Linee Guida per
Transfer Paper 10.1.9 Program Evaluation and operatori/opertatrici sanitari/e, Ed Anteprima, 2004,
Methodology-Division Case Study Evaluations, p.23, Palermo. Finanziato da POR Sicilia Misura 6.08
November 1990 Sottomisura A Progetto n.1999/IT Altri materiali in:
http://archive.gao.gov/f0202/143145.pdf “Fare Reti” www.leonde.org
17
18. 18
scambio di materiale). E’ stata inoltre valutazione; inoltre il fatto stesso che
raccolta, e nei mesi successivi (luglio- obiettivo dello studio fosse l’emersione e
dicembre 2006) analizzata, la valorizzazione di fattori di ‘successo’ del
documentazione relativa al formulario del programma ha ridotto possibili
progetto, ai dati di monitoraggio e ai report atteggiamenti difensivi degli organismi
in itinere. I dati necessari all’analisi dei coinvolti. L’intento era quello di individuare i
contesti territoriali spesso sono stati meccanismi sviluppati in dati contesti e fare
autonomamente tratti ed elaborati a partire emergere le strategie adottate dai casi che
da statistiche ufficiali (v. Cista, Osservatori ottenevano buoni risultati. I diversi attori si
comunali, Ministero della Giustizia...). Prima sono raccontati in modo molto onesto
della stesura definitiva del rapporto i evidenziando con chiarezza anche difficoltà e
coordinatori dei progetti hanno ricevuto limiti; il lettore non troverà nel rapporto
copia del documento ed hanno potuto alcuna graduatoria di ‘buoni casi’ né
condividere con la valutatrice l’analisi standard, né ricette (n.b. buone pratiche)
effettuata e aggiungere o precisare alcune avulse da concreti contesti attuativi. Talvolta
informazioni carenti. i dialoghi degli attuatori vengono riportati in
Di seguito si elencano i casi selezionati (Tab.
4).
Tab. 4 Caratteristiche dei casi analizzati in relazione ai criteri
a. Vivere Palermo: dal Mediterraneo a Criteri di
c) Un posto al
g) Percorsi di
b) Alfabeti di
Palermo: …
integrazione
d) Terre di
e) Giovani
Borgo Nuovo - Ass.ne di Volontariato Circolo
Comunità
a) Vivere
Frontiera
f) Radici
Insieme
sole
Arciragazzi, Palermo IV Circoscrizione AO64-PA. Selezione
b. Alfabeti di Comunità. Cercando bellezza e
liberazione - Ecos-Med Piccola Società
Cooperativa Sociale a r. l.. Il progetto opera a Riqualificazione
Messina, Enna, nell’area Marsala-Mazara-Salemi, spazi
a Gela e nel distretto territoriale Modica-Scicli 0 2 0 0 0 0
Riqualificazione
del ragusano. CR05-ME Costo totale beni confiscati 0
1.100.360,00, Finanziato € 749,808,00. Integrazione tra
c. Un posto al sole - Associazione Inventare risorse e
Insieme Onlus Palermo, C 31PA (69 scheda) politiche
d. Terre di Frontiera - Consorzio S.A.L.I.; Strategia di Molto Media Alta Alta Bass Medi Medi
Palermo I Circoscrizione zona Vucciria AO55-PA coinvolgimento Alta a a a
e. Giovani Insieme - II Municipalità Catania attivo dei
A33CT (Scheda 4) Coop.Soc. Santa Maria degli giovani
Raggiungimento Alto Medio Alto Alto Medi Medi Medi
Angeli target 14-18 o o o
f. Radici - Cooperativa Santa Maria della anni
Strada, (Messina) A 16ME (Scheda 11) Punteggio 64,5 74,88 82,5 65,8 75,6 64,2 50,1
g. Percorsi di integrazione - Coop Millenium, medio alto 8 3 5 3
Comune di Gela A47CL. (Scheda 74) progetto
Adeguatezza Media _ Alta _ _ _ _
h. Volano- Futura 89 Coop.Soc. del consorzio il strategie area
Nodo, Catania C03-CT. penale minorile
Legenda: Adeguatezza Alta Alta Alta Alta Alta Alta Alta
= debole; = Abbastanza, = Molto; = delle strategie a
Moltissimo livello di
comunità
Luogo PA ME PA PA CT ME Gela
L’ultimo progetto, ‘Volano’, non EN
compare nella tabella e nel resto del (Gela)
Priorità APQ A CR C A A A A
rapporto perché a studio avviato si è potuto
Sigla A64 CR05 C31 A55 A33 A16 A47
verificare che i ritardi registrati nell’avvio e PA ME PA PA CT ME GL
start up del progetto (n.b. avvio di un B&B
in locali dati in affitto da un privato) erano modo integrale in virgolettato restituendo in
troppo significativi e non avevamo sufficienti tal modo la bellezza delle esperienze, ma
dati per trattare il caso. anche ‘la retorica’ e gli assunti valoriali e
culturali che guidano l’azione. In tal modo il
La forte collaborazione registrata in lettore potrà se incuriosito approfondire
ogni fase del lavoro, e in tutti i casi autonomamente la conoscenza delle
presentati, é in parte motivata dal clima di esperienze proposte o rielaborare a modo
fiducia instaurato nella precedente fase di proprio gli insegnamenti che si ricavano
18
19. 19
dalla ricerca prescindendo parzialmente
dalle griglie interpretative del ricercatore.
Nella terza sezione si indicano degli elementi
ricorrenti tra le strategie adottate dagli
attuatori, si individuano dei meccanismi che
sembrano attivare i cambiamenti auspicati
nelle comunità locali e nei ragazzi e si
cercano di estrarre delle lezioni per
l’innovazione e il rafforzamento di politiche
di contrasto della marginalità sociale.
In alcune fasi del lavoro, osservando,
ascoltando o descrivendo le esperienze ho
provato rispetto, stupore e gratitudine per
l’impegno, la serietà e la creatività con cui
molte persone operano ed ho ripensato di
frequente al concetto di ‘benedizioni
nascoste’ utilizzato per indicare gli esiti
imprevisti positivi dei programmi. (Hirschman
1991, Tendler 1992)28.
Bene, in questo rapporto si cerca di dare
spazio anche a queste ‘benedizioni
nascoste’.
28
Hirschman Albert (1991), Retoriche
dell’intransigenza. Il Mulino, Bologna.
Tendler J. (1992), Progetti ed effetti. Il
mestiere di valutatore. Liguori Editore.
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