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LIVELLI DIFFERENZIATI DI INDAGINE
Importanza e utilizzo di
Strumentazione Portatile
Dott.Chim.Ivano Battaglia
MONITORAGGIO AMBIENTALE
L’attenzione di chi opera nel settore del monitoraggio ambientale si sta
focalizzando sempre di più verso una 
-strumentazione portatile di semplice utilizzo,
-elevata sensibilità e
-tempi di risposta estremamente veloci.
Le direttive EPA hanno l’ obiettivo
di fornire i suggerimenti
pratici di tipo qualitativo e
quantitativo, su come raccogliere
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MONITORAGGIO AMBIENTALE
L’aspetto che si evidenzia in questa direttiva è legato al concetto di
LIVELLI DIFFERENZIATI DI INDAGINE
1. L’accertamento di un inquinamento
ambientale deve essere effettuato SUL
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MONITORAGGIO AMBIENTALE
L’approccio, suggerito dall’EPA è quello di
“affrontare l’indagine chimica con apparecchiature e
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emerge dagli screening preliminari”
MONITORAGGIO AMBIENTALE
LabService Analytica
II°
III°
I°
IV°
I° Livello:
- Elevato N° di campioni
- Bassi costi
- Bassa qualità del dato
IV° Livello:
- Basso N° di campioni
- Alti costi
- Alta qualità del dato
Qualità dei dati
% campioni
analizzati
costi
Le indagini e relative analisi si distinguono così in 4 livelli:
MONITORAGGIO AMBIENTALE
Prevede l’utilizzo di strumenti portatili in grado di rilevare la presenza di
inquinanti, localizzare e circoscrivere l’area contaminata e che consentano di
definire se la situazione è di immediato pericolo per la salute pubblica.
Partendo dalla base del triangolo troviamo il
I LIVELLO, che prevede un elevato numero di
campioni analizzati e costi per campione trascurabili
(£$€).
ANALISI SCHEMA: I° Livello
MONITORAGGIO AMBIENTALE
Ricorso a strumenti analitici sempre portatili (Ex GC);
le analisi riguardano sia le sostanze organiche che
inorganiche. L’obiettivo è quello di determinare in
maniera più specifica i singoli analiti e le relative
concentrazioni.
ANALISI SCHEMA: II° Livello
Il II° LIVELLO interessa un numero inferiore di campioni ma
migliora la qualità del dato offerto e diventa quantificabile il costo
per campione analizzato
MONITORAGGIO AMBIENTALE
Dal terzo livello si passa a test condotti in laboratorio, non più sul campo.
ANALISI SCHEMA: III° e IV° Livello
> qualità dei dati
< campioni analizzati
> costi
MONITORAGGIO AMBIENTALE
Riassumendo:
passando da un’analisi di primo livello ad analisi di livello superiore,
si dovrebbe procedere focalizzando l’attenzione solamente sui
campioni realmente significativi, allargando al tempo stesso l’area
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In fase di primo intervento, dopo una calamità naturale, è
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MONITORAGGIO AMBIENTALE
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 Verifica delle bonifiche effettuate
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con la manutenzione
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Ivano Battaglia
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  • 1. LIVELLI DIFFERENZIATI DI INDAGINE Importanza e utilizzo di Strumentazione Portatile Dott.Chim.Ivano Battaglia MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 2. L’attenzione di chi opera nel settore del monitoraggio ambientale si sta focalizzando sempre di più verso una  -strumentazione portatile di semplice utilizzo, -elevata sensibilità e -tempi di risposta estremamente veloci. Le direttive EPA hanno l’ obiettivo di fornire i suggerimenti pratici di tipo qualitativo e quantitativo, su come raccogliere e valutare i dati analitici. MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 3. L’aspetto che si evidenzia in questa direttiva è legato al concetto di LIVELLI DIFFERENZIATI DI INDAGINE 1. L’accertamento di un inquinamento ambientale deve essere effettuato SUL POSTO e nel più breve tempo possibile 2. L’impossibilità pratica di applicare metodologie laboriose e complesse 3. Esigenza di realizzare economia di scala MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 4. L’approccio, suggerito dall’EPA è quello di “affrontare l’indagine chimica con apparecchiature e metodi di complessità crescente a seconda di quanto emerge dagli screening preliminari” MONITORAGGIO AMBIENTALE LabService Analytica
  • 5. II° III° I° IV° I° Livello: - Elevato N° di campioni - Bassi costi - Bassa qualità del dato IV° Livello: - Basso N° di campioni - Alti costi - Alta qualità del dato Qualità dei dati % campioni analizzati costi Le indagini e relative analisi si distinguono così in 4 livelli: MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 6. Prevede l’utilizzo di strumenti portatili in grado di rilevare la presenza di inquinanti, localizzare e circoscrivere l’area contaminata e che consentano di definire se la situazione è di immediato pericolo per la salute pubblica. Partendo dalla base del triangolo troviamo il I LIVELLO, che prevede un elevato numero di campioni analizzati e costi per campione trascurabili (£$€). ANALISI SCHEMA: I° Livello MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 7. Ricorso a strumenti analitici sempre portatili (Ex GC); le analisi riguardano sia le sostanze organiche che inorganiche. L’obiettivo è quello di determinare in maniera più specifica i singoli analiti e le relative concentrazioni. ANALISI SCHEMA: II° Livello Il II° LIVELLO interessa un numero inferiore di campioni ma migliora la qualità del dato offerto e diventa quantificabile il costo per campione analizzato MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 8. Dal terzo livello si passa a test condotti in laboratorio, non più sul campo. ANALISI SCHEMA: III° e IV° Livello > qualità dei dati < campioni analizzati > costi MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 9. Riassumendo: passando da un’analisi di primo livello ad analisi di livello superiore, si dovrebbe procedere focalizzando l’attenzione solamente sui campioni realmente significativi, allargando al tempo stesso l’area investigata. MONITORAGGIO AMBIENTALE
  • 10. MONITORAGGIO AMBIENTALE PRIMO INTERVENTO Il primo intervento utilizza tecniche di I° livello II° III° I° IV° I° Livello: - Elevato N° di campioni - Bassi costi - Bassa qualità del dato IV° Livello: - Basso N° di campioni - Alti costi - Alta qualità del dato Protezione Civile ARPA
  • 11. MONITORAGGIO AMBIENTALE PRIMO INTERVENTO Terremoto, Alluvione ........ In fase di primo intervento, dopo una calamità naturale, è possibile rilevare la presenza di fughe di gas o sostanze inquinquinanti.
  • 12. MONITORAGGIO AMBIENTALE PRIMO INTERVENTO Inquinamento del terreno: sversamento sostanze ignote L’utilizzo di strumentazione portatile permette di identificare la superficie contaminata e di circoscriverla Seguendo il profilo di concentrazione è possibile stabilire il punto di sversamento (Ex.cisterneinterrate,rovesciamento di automezzi)
  • 13.  Monitoraggio della qualità dell’aria sia negli ambienti di lavoro che nelle aree limitrofe agli impianti  Controllo “emissioni fuggitive ” da flange, linee di trasferimento, serbatoi MONITORAGGIO AMBIENTALE PRIMO INTERVENTO Altre applicazioni  Verifica delle bonifiche effettuate in impianto prima di procedere con la manutenzione