Presentazione attinente la valutazione dei servizi ecosistemici, individuati nell'area di Vaiano Valle (MI), attraverso il metodo dell'analisi multicriteri spazializzata (AMCS).
1. ANALISI MULTICRITERI DEI SERVIZI
ECOSISTEMICI. UN CASO STUDIO DI
UN’AREA PERIURBANA MILANESE.
Autore candidato: Luca CAVALLARO
Relatore: Prof. Stefano CORSI
Co-relatori: Prof. Antonio LONGO, Dott.ssa Marta DELL’OVO
Università degli Studi di Milano
Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari
Corso di laurea magistrale in Scienze Agrarie – indirizzo Tecnico Economico
1-5 luglio 2019
Milano
2. L’IMPORTANZA DEGLI ECOSISTEMI
Cambiamento climatico, inquinamento, degrado degli habitat, eccessivo
sfruttamento di risorse sono le preminenti minacce per gli ecosistemi del pianeta.
Lo sviluppo culturale e il forte aumento della sensibilità ambientale nella
collettività hanno delineato e potenziato il ruolo degli ecosistemi, compresi quelli
in ambito urbano e periurbano, come beni di interesse pubblico.
L’uomo è parte integrante degli ecosistemi e quindi, oltre a subirne l’influenza,
può condizionare lo stato degli ecosistemi. Ad ogni modo, il benessere umano
dipende molto dagli ecosistemi e dai benefici che questi forniscono (SERVIZI
ECOSISTEMICI).
L’ecosistema agricolo, o agroecosistema, permette la tutela della specie e la
conservazione di habitat diversificati, proiettandosi in un orizzonte di alta
biodiversità e sostenibilità ambientale GESTIONE AMBIENTALE CON IDONEI
MODELLI DI GOVERNANCE DEL TERRITORIO VOLTI A FORNIRE VALUTAZIONI E AD
IDENTIFICARE PRATICHE DI GESTIONE E SISTEMI AGRICOLI PIÙ CONFACENTI.
3. SE: CATEGORIE E VALORE
SUPPORTO ALLA VITA: tutte le funzioni utili a fornire gli altri servizi ecosistemici (es.
struttura del suolo). Rispetto alle categorie seguenti si differenzia perché influisce
indirettamente sulle persone o in un periodo di tempo molto dilatato.
APPROVVIGIONAMENTO: riferisce ai beni veri e propri (es. cibo).
REGOLAZIONE: benefici derivanti dalla regolazione dei processi ambientali (es.
regolazione climatica).
CULTURALE: benefici immateriali che contribuiscono al mantenimento della salute
umana tramite la riflessione, lo sviluppo cognitivo, le esperienze estetiche e ricreative.
SE
4. SE: CATEGORIE E VALORE
SUPPORTO ALLA VITA: tutte le funzioni utili a fornire gli altri servizi ecosistemici (es.
struttura del suolo). Rispetto alle categorie seguenti si differenzia perché influisce
indirettamente sulle persone o in un periodo di tempo molto dilatato.
APPROVVIGIONAMENTO: riferisce ai beni veri e propri (es. cibo).
REGOLAZIONE: benefici derivanti dalla regolazione dei processi ambientali (es.
regolazione climatica).
CULTURALE: benefici immateriali che contribuiscono al mantenimento della salute
umana tramite la riflessione, lo sviluppo cognitivo, le esperienze estetiche e ricreative.
SE
5. SE: CATEGORIE E VALORE
SUPPORTO ALLA VITA: tutte le funzioni utili a fornire gli altri servizi ecosistemici (es.
struttura del suolo). Rispetto alle categorie seguenti si differenzia perché influisce
indirettamente sulle persone o in un periodo di tempo molto dilatato.
APPROVVIGIONAMENTO: riferisce ai beni veri e propri (es. cibo).
REGOLAZIONE: benefici derivanti dalla regolazione dei processi ambientali (es.
regolazione climatica).
CULTURALE: benefici immateriali che contribuiscono al mantenimento della salute
umana tramite la riflessione, lo sviluppo cognitivo, le esperienze estetiche e ricreative.
SE
L’idea di VALORE non è necessariamente quella economica. Come
possiamo dare un giudizio monetario all’invalutabile?
Il valore economico risulta inappropriato perché:
non cattura i diversi modi delle persone nel valutare un ambiente e i
vari beni;
tralascia considerazioni etiche.
Salute, bellezza, utilità e/o diversità non hanno prezzo!!!
6. VALUTAZIONI NON MONETARIE: AMC
Oltre ad essere appropriate per gli investimenti pubblici, sono applicate
specificatamente nei contesti ambientali e in tema di sostenibilità ambientale in
alternativa all’analisi Costi-Benefici.
Simulano il funzionamento del cervello in scelte complesse.
Sono finalizzate a fornire una base razionale a problemi di scelta complessi, con
molteplici obiettivi (o attributi) spesso conflittuali tra loro, in condizioni di
incertezza ASSENZA DI UN’UNICA SOLUZIONE: il problema da affrontare non
è solamente tecnico ma è un vero e proprio problema di valutazione.
1. Definizione di una o più matrici di valutazione
2. Normalizzazione
3. Assegnazione dei pesi
[ 4. Analisi di sensitività ]
7. ANALISI MULTICRITERI SPAZIALIZZATA (AMCS)
GIS
AMC
Acquisizione, analisi e gestione dei dati
Aggregazione dei dati geografici e delle preferenze dei
decisori in valori unidimensionali delle alternative
AMCS
Integrare strumenti GIS e analisi multicriteri permette di fagocitare il processo
decisionale all’interno di un sistema informativo geografico.
VANTAGGI:
Organizzare, gestire ed integrare l’enorme quantitativo di dati geografici;
Elaborare e modellare le preferenze dei decisori.
8. AREA DI STUDIO
Considera la regione
territoriale di competenza
del progetto Open Agri.
Estensione territoriale: 33,1
ha.
Altitudine: 110 m s.l.m.
Inserimento: ambito agricolo
di Nosedo/Vaiano Valle,
parte della Valle della
Vettabbia.
9. OBIETTIVO E SCHEMA PROCESSUALE
Obiettivo del lavoro: quantificare e valutare i servizi ecosistemici disponibili nella
regione territoriale indagata, servendosi di indicatori opportunamente selezionati.
Metodo per giungere al target: analisi multicriteri spazializzata (AMCS).
Giudizio del servizio ecosistemico analizzato
Aggregazione
Standardizzazione e assegnazione dei pesi
Acquisizione ed elaborazione dei dati
Definizione del «problema»
Fase 1.
Quantificare
Fase 2.
Normalizzare
Fase 3.
Spazializzare
10. SERVIZI ECOSISTEMICI OFFERTI DALL’AREA OGGETTO DI STUDIO
APPROVVIGIONAMENTO
REGOLAZIONE
CULTURALE
Fornitura alimentare
Impollinazione
Sequestro C
Protezione da erosione
e dissesti
Purificazione
dell’aria
Regolazione delle acque
Biodiversità
Fruibilità
11. GLI INDICATORI SELEZIONATI
FORNITURA ALIMENTARE
IMPOLLINAZIONE
SEQUESTRO C
CONTROLLO BIOLOGICO
I1 - Energia per alimento (kJ/t)
I2 – Dipendenza delle colture dagli impollinatori (%)
I3 – Carbonio stoccato per classe d’uso di suolo (t C/ha)
I4 – Superficie certificata ad agricoltura biologica (%)
PROTEZIONE DA EROSIONE E
DISSESTI
I5 – Fattore di copertura (-)
PURIFICAZIONE DELL’ARIA I6 – Assorbimento di CO2 per tipologia d’uso del suolo (t CO2/ha*anno)
I7 – Rimozione dei PM10 per comunità erbacee ed arboree (t PM10
rimossi/ha)
REGOLAZIONE DELLE ACQUE I8 – Capacità di ritenzione idrica per classe tessiturale (in H2O/ft suolo)
BIODIVERSITA’ I9 – Superficie ad habitat naturali e semi-naturali (%)
I10 – Ricchezza di specie nelle infrastrutture ecologiche (-)
FRUIBILITA’ I11 – Fermate metropolitana e bus
I12 – Ospedali e scuole
12. LIVELLI TERRITORIALI DELL’ANALISI
Livello aziendale. È volto agli ettari netti
di SAU delle undici alternative progettuali
dove ogni lotto è strumentale all’analisi;
delinea un’informazione di sistema
«privata».
13. LIVELLI TERRITORIALI DELL’ANALISI
Livello aziendale
Livello infrastrutturale. Indaga le regioni
territoriali che costituiscono il
completamento del progetto Open Agri,
cioè tutti gli elementi infrastrutturali (rete
verde, rete idrica, strade e sentieri).
14. LIVELLI TERRITORIALI DELL’ANALISI
Livello aziendale
Livello infrastrutturale
Contesto d’inserimento del progetto. Valutando una regione di territorio,
si deve prestare attenzione all’ambito dove questa ricade; ciò perché il
progetto può variare la propria funzionalità in base a dove inserito (è una
regola generale).
16. FASE 2. NORMALIZZARE
Il passo che precede la restituzione delle mappe è la standardizzazione. Per ogni
proiezione sono state effettuate due standardizzazioni leggermente diverse, variando la
logica dei valori soglia:
1) Stand_max. Il riferimento sono i valori estremi che si riscontrano all’interno della
matrice, per ogni indicatore. È attribuito al valore inferiore il punteggio prestazionale
peggiore (0, zero) e, viceversa, al valore superiore il punteggio prestazionale migliore
(1, uno);
2) Stand_int. Il riferimento è l’intero range di variazione di ogni indicatore selezionato da
letteratura. Nella legenda delle mappe vedremo delle classi relative, che vedono range
di punteggio più ristretti.
Normalizzare: trasporre il range di variazione degli indici su una scala
convenzionale uniforme.
Saranno poi assegnati dei pesi per ognuno degli attributi (cioè gli indicatori) del
modello; nel caso specifico si è optato ad un medesimo peso, non privilegiando
nessun attributo della matrice.
17. FASE 3. SPAZIALIZZARE
Esempio di output a scala aziendale relativo al servizio di purificazione
dell’aria – obiettivo rimozione PM10 atmosferici
18. FASE 3. SPAZIALIZZARE
Esempio di output a scala infrastrutturale relativo al servizio di
purificazione dell’aria – obiettivo rimozione PM10 atmosferici
20. L’ITER DI CONTESTO (1)
Individuazione e quantificazione degli indicatori
Criteri
Fermate della
metropolitana (-)
Fermate del bus (-) Ospedali (-) Scuole (-)
Elementi
Areale Open Agri 5 191 1 39
21. L’ITER DI CONTESTO (1)
Criteri
Fermate della
metropolitana (-)
Fermate del bus (-) Ospedali (-) Scuole (-)
Elementi
Areale Open Agri 5 191 1 39
Individuazione e quantificazione degli indicatori
23. L’ITER DI CONTESTO (2)
Criteri Fermate della metropolitana (-) Fermate del bus (-) Ospedali (-) Scuole (-)
Elementi
Areale Open Agri 5 191 1 39
Standardizzazione
Criteri Fermate della metropolitana (-) Fermate del bus (-) Ospedali (-) Scuole (-)
Elementi
Areale Open Agri 8 7-8 6-7 8-9
24. L’ITER DI CONTESTO (3)
Accessibilità
pubblica
Servizi
pubblici
Metro Bus Ospedali Scuole
Aggregati
intermedi
25. L’ITER DI CONTESTO (4)
Accessibilità
pubblica
Servizi pubblici
Aggregato finale del contesto
d’inserimento del progetto
26. CONCLUSIONI
Lo studio rappresenta un valido contributo per comprendere come la gestione
dell’agroecosistema, mediante interventi colturali e visioni progettuali differenziati, agisce
sulla fornitura di SE.
Le mappe ottenute permettono di: valutare l’entità del beneficio dei vari servizi, stabilire le
priorità gestionali che massimizzano la produzione di beni e servizi ecosistemici, definire il
grado di sostenibilità, confrontare le alternative progettuali ed infrastrutturali, consigliare i
decisori nel confluire azioni mirate al miglioramento delle situazioni d’intorno.
Soprattutto oggi dove l’erosione del capitale naturale è sempre più marcata, spazializzare i
SE può condurre ad identificare misure primarie atte ad incrementare l’idoneità dei servizi
oppure a migliorare l’erogazione di uno o più servizi.
27. CONCLUSIONI
Lo studio rappresenta un valido contributo per comprendere come la gestione
dell’agroecosistema, mediante interventi colturali e visioni progettuali differenziati, agisce
sulla fornitura di SE.
Le mappe ottenute permettono di: valutare l’entità del beneficio dei vari servizi, stabilire le
priorità gestionali che massimizzano la produzione di beni e servizi ecosistemici, definire il
grado di sostenibilità, confrontare le alternative progettuali ed infrastrutturali, consigliare i
decisori nel confluire azioni mirate al miglioramento delle situazioni d’intorno.
Soprattutto oggi dove l’erosione del capitale naturale è sempre più marcata, spazializzare i
SE può condurre ad identificare misure primarie atte ad incrementare l’idoneità dei servizi
oppure a migliorare l’erogazione di uno o più servizi.
Il modello permette di
considerare ed integrare
il FATTORE AMBIENTALE,
superando la tradizionale
distinzione tra sviluppo e
ambiente.
Essenziale in un processo di pianificazione
territoriale, gestionale o decisionale perché
tende a valorizzare le risorse rurali
perfezionandone il quadro conoscitivo e
guardandole come una realtà dinamica con
un’impronta multifunzionale.
Fase 1. Quantificare gli idonei indicatori dei servizi ecosistemici. Tali indicatori sono di varia natura e hanno quindi diverse unità di misura e provengono da una minuziosa ricerca in letteratura.
Fase 2. Normalizzare: operazione che rende omogenei e adimensionali i dati, i quali avevano unità di misura differenti.
Fase 3. Spazializzare: mostrare geograficamente l’output ricavato.