Il "tesoretto" che le compagnie petrolifere continuano a cercare senza sosta, quell'oro nero tanto agognato e nascosto sotto il mare italiano ammonta a 9,778 milioni di tonnellate. Una quantità di petrolio che, stando ai dati sui consumi nazionali (59 milioni di tonnellate consumate in Italia nel 2013), sarebbe sufficiente a risolvere il nostro fabbisogno petrolifero per sole 8 settimane. Due mesi praticamente. Basterebbero questi numeri a dimostrare l'assurdità della scelta energetica che il Governo italiano, si ostina a portare avanti. La ricerca di greggio del mare italiano più che l'elemento determinante per giocare un ruolo decisivo nel dibattito energetico internazionale, come sostiene il premier Matteo Renzi, sembra piuttosto l'ennesimo regalo alle compagnie petrolifere che hanno trovato nel nostro Paese un vero Eldorado. Poco importa se Comuni, Regioni e cittadini sono contrari a svendere il loro mare per pochi spiccioli. Anche sull'occupazione il confronto non tiene. Investire oggi in efficienza energetica e fonti rinnovabili porterebbe nei prossimi anni i nuovi occupati a 250 mila unità. Ossia più di 6 volte i numeri ottenuti grazie alle nuove trivellazioni.
Dossier WWF Italia : Trivelle in vista 2013WWF ITALIA
Nel dossier “Trivelle in vista” il WWF Italia denuncia che il decreto ministeriale del Mise non fa che delimitare la nuova mappa delle aree di interdizione (a 12 miglia dalle aree protette costiere e marina e dalle linee di costa), ma niente dice sull’effetto sanatoria per tutti i procedimenti in corso al 29 giugno 2010 dell’art. 35 del “decreto sviluppo” del 2012 (dl 83/2012) né presenta un calcolo di quanti Kmq sono di fatto già interessati da istanze, permessi di ricerca e concessioni di coltivazione di idrocarburi pur ricadendo nelle zone oggi interdette.
le coste italiane in 25 anni sono state "martoriate", divorate in più parti dal cemento, per far spazio a villaggi, residence, centri commerciali, porti, autostrade, dighe e barriere che ne hanno alterato il profilo. è il triste panorama esposto nell'ultimo dossier del wwf "cemento coast-to coast: 25 anni di natura cancellata dalle più pregiate coste italiane", che ha raccolto anche visioni satellitari delle zone più colpite prese da google earth
Quella ‘Grande Bellezza’ che confina col mare in 25 anni cancellata in più parti dal cemento: pur mantenendo angoli suggestivi e intatti, la visione di insieme fornita dall’ultimo Dossier del WWF “Cemento coast-to coast: 25 anni di natura cancellata dalle più pregiate coste italiane” restituisce, con schede sintetiche e foto da satellitari a confronto, l’immagine di un profilo fragile e bellissimo martoriato da tante ferite
Panorama della azioni esistenti e delle sfide per il futuro - Mirna CieniewiczSardegna Ricerche
L'intervento di Mirna Cieniewicz in occasione dell'evento "Nautica Smart e Sostenibilità nel Mediterraneo" che si è svolto a Cagliari il 10 novembre 2015.
Il "tesoretto" che le compagnie petrolifere continuano a cercare senza sosta, quell'oro nero tanto agognato e nascosto sotto il mare italiano ammonta a 9,778 milioni di tonnellate. Una quantità di petrolio che, stando ai dati sui consumi nazionali (59 milioni di tonnellate consumate in Italia nel 2013), sarebbe sufficiente a risolvere il nostro fabbisogno petrolifero per sole 8 settimane. Due mesi praticamente. Basterebbero questi numeri a dimostrare l'assurdità della scelta energetica che il Governo italiano, si ostina a portare avanti. La ricerca di greggio del mare italiano più che l'elemento determinante per giocare un ruolo decisivo nel dibattito energetico internazionale, come sostiene il premier Matteo Renzi, sembra piuttosto l'ennesimo regalo alle compagnie petrolifere che hanno trovato nel nostro Paese un vero Eldorado. Poco importa se Comuni, Regioni e cittadini sono contrari a svendere il loro mare per pochi spiccioli. Anche sull'occupazione il confronto non tiene. Investire oggi in efficienza energetica e fonti rinnovabili porterebbe nei prossimi anni i nuovi occupati a 250 mila unità. Ossia più di 6 volte i numeri ottenuti grazie alle nuove trivellazioni.
Dossier WWF Italia : Trivelle in vista 2013WWF ITALIA
Nel dossier “Trivelle in vista” il WWF Italia denuncia che il decreto ministeriale del Mise non fa che delimitare la nuova mappa delle aree di interdizione (a 12 miglia dalle aree protette costiere e marina e dalle linee di costa), ma niente dice sull’effetto sanatoria per tutti i procedimenti in corso al 29 giugno 2010 dell’art. 35 del “decreto sviluppo” del 2012 (dl 83/2012) né presenta un calcolo di quanti Kmq sono di fatto già interessati da istanze, permessi di ricerca e concessioni di coltivazione di idrocarburi pur ricadendo nelle zone oggi interdette.
le coste italiane in 25 anni sono state "martoriate", divorate in più parti dal cemento, per far spazio a villaggi, residence, centri commerciali, porti, autostrade, dighe e barriere che ne hanno alterato il profilo. è il triste panorama esposto nell'ultimo dossier del wwf "cemento coast-to coast: 25 anni di natura cancellata dalle più pregiate coste italiane", che ha raccolto anche visioni satellitari delle zone più colpite prese da google earth
Quella ‘Grande Bellezza’ che confina col mare in 25 anni cancellata in più parti dal cemento: pur mantenendo angoli suggestivi e intatti, la visione di insieme fornita dall’ultimo Dossier del WWF “Cemento coast-to coast: 25 anni di natura cancellata dalle più pregiate coste italiane” restituisce, con schede sintetiche e foto da satellitari a confronto, l’immagine di un profilo fragile e bellissimo martoriato da tante ferite
Panorama della azioni esistenti e delle sfide per il futuro - Mirna CieniewiczSardegna Ricerche
L'intervento di Mirna Cieniewicz in occasione dell'evento "Nautica Smart e Sostenibilità nel Mediterraneo" che si è svolto a Cagliari il 10 novembre 2015.
prima guarda le slide, poi vota e poi vai al mare con la coscienza a posto,
NO TRIVELLE IN MARE E IN TERRA!
STOP TEXAS PADANO!
acqua, aria e suolo inquinati, mare acidificato
il FUTURO CI SARà E NON SARà FOSSILE! ma bisogna iniziare a SOGNARLO!
Biocapacità del Pianeta _ Fenomeno del Littering e Progetto "Risorsa Mare"Associazione ContrOnda
Breve relazione,
presentata in occasione del seminario
“La biocapacità del pianeta”,
tenutosi il 28 marzo 2012 presso
l’università Aldo Moro di Bari, sui temi:
- biocapacità del mare e degli oceani;
- fenomeno del littering;
- biodegradabilità dei rifiuti;
- provenienza dei rifiuti spiaggiati;
- progetto Risorsa Mare.
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Questa rassegna è uno strumento di divulgazione e informazione delle principali norme di diritto alimentare e legislazione veterinaria, completamente gratuito, che non intende sostituire le fonti e i flussi informativi ufficiali.
Le Rassegne precedenti le trovi su Issue e su Slideshare
Se desideri ricevere la Rassegna alla tua e-mail scrivi un messaggio a staff@sialveneto.it, indicando nell'oggetto "mandami la rassegna"
Teniamo la rotta! Tutela dell’ambiente marino e navigazione marittima” nuovo dossier: 1/9/2012 - Il Decreto "Anti-Inchini" sia solo il "giro di boa" per l’azione del Governo a tutela del mare. Tra le proposte WWF: zone off-limits e regole più severe per la navigazione nelle aree sensibili, garantire dal 2013 i fondi per la ‘flotta antinquinamento’
http://bit.ly/Q0tgjw
Presentazione di Jonathan Project - Sistema Startup 2013Sardegna Ricerche
La presentazione dell'idea d'impresa Jonathan Project in occasione dell'evento "Sistema Startup 2013 - Opportunità di finanziamento per startup innovative in Sardegna" tenutosi presso il Parco tecnologico della Sardegna a Pula l'11 ottobre 2013.
Presentazione dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - CNR ...cnr-irpi
Panoramica generale dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica, con particolare riferimento ai campi di interesse, numeri, gruppi di ricerca e collaborazioni.
Annapaola Canevari
Urbanistica e protezione ambientale per la sostenibilità delle trasformazioni ambientali.
Urban planning and environmental protection for the sustainability of environmental change.
prima guarda le slide, poi vota e poi vai al mare con la coscienza a posto,
NO TRIVELLE IN MARE E IN TERRA!
STOP TEXAS PADANO!
acqua, aria e suolo inquinati, mare acidificato
il FUTURO CI SARà E NON SARà FOSSILE! ma bisogna iniziare a SOGNARLO!
Biocapacità del Pianeta _ Fenomeno del Littering e Progetto "Risorsa Mare"Associazione ContrOnda
Breve relazione,
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tenutosi il 28 marzo 2012 presso
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- provenienza dei rifiuti spiaggiati;
- progetto Risorsa Mare.
Alternative sostenibili al consumo di acque minerali confezionate in bottigli...Elena Tasca
Breve tesina preparata per l'esame di geologia ambientale. Il testo si occupa di analizzare queli sono le caratteristiche delle acque potabili erogate dagli acquedotti rispetto a quelle delle acque minerali e in particolare si concentra sul diverso impatto ambientale che il consumo delle une rispetto alle altre comporta. Si è anche preso in considerazione l''LCA di un nuovo biopolimero (PLA)per la produzione di bottiglie per la commercializzazione delle acque minerali.
Questa rassegna è uno strumento di divulgazione e informazione delle principali norme di diritto alimentare e legislazione veterinaria, completamente gratuito, che non intende sostituire le fonti e i flussi informativi ufficiali.
Le Rassegne precedenti le trovi su Issue e su Slideshare
Se desideri ricevere la Rassegna alla tua e-mail scrivi un messaggio a staff@sialveneto.it, indicando nell'oggetto "mandami la rassegna"
Teniamo la rotta! Tutela dell’ambiente marino e navigazione marittima” nuovo dossier: 1/9/2012 - Il Decreto "Anti-Inchini" sia solo il "giro di boa" per l’azione del Governo a tutela del mare. Tra le proposte WWF: zone off-limits e regole più severe per la navigazione nelle aree sensibili, garantire dal 2013 i fondi per la ‘flotta antinquinamento’
http://bit.ly/Q0tgjw
Presentazione di Jonathan Project - Sistema Startup 2013Sardegna Ricerche
La presentazione dell'idea d'impresa Jonathan Project in occasione dell'evento "Sistema Startup 2013 - Opportunità di finanziamento per startup innovative in Sardegna" tenutosi presso il Parco tecnologico della Sardegna a Pula l'11 ottobre 2013.
Presentazione dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - CNR ...cnr-irpi
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Annapaola Canevari
Urbanistica e protezione ambientale per la sostenibilità delle trasformazioni ambientali.
Urban planning and environmental protection for the sustainability of environmental change.
1. AGENDA 2030
SALVAGUARDIA DEL MARE IN ITALIA
Marianatonietta Albanese , Fabio Della Noce , Salma Sika
Riccardo Poiani
2. Indice
● Quali sono i mari più inquinati in Italia?
● Come si ottiene la bandiera blu?
● Quali leggi ci sono in Italia per salvaguardare il mare?
● Cosa possiamo fare noi?
3. Quali sono i mari più inquinati in Italia
1. Mar Adriatico
2. Mar Ionio
3. Mar della Sardegna
4. Mar Tirreno
5. Mar Ligure
6. Come si ottiene la bandiera blu
Ecco i parametri che la spiaggia deve rispettare:
1. Deve rispettare i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità
delle acque di balneazione.
2. Nessuno scarico di acque reflue, né urbane né industriali, deve interessare l’area
della spiaggia.
3. La spiaggia deve avere conformità con i valori, previsti dalla direttiva sulle acque di
balneazione, relativamente ai coliformi totali.
4. Deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per parametri fisici e chimici riguardo a oli
e altro materiale galleggiante.
7. I virus che fanno scattare i divieti di balneazione
l’Escherichia coli è un batterio che si trova normalmente nell’intestino degli
esseri umani. I suoi filamenti sono normalmente inoffensivi, ma alcune varietà
possono causare malattie anche gravi.Si prendono questi batteri consumando
cibi crudi contaminati, è possibile anche la trasmissione via acqua. Anche gli
enterococchi sono batteri. Questi due batteri vengono utilizzati come
parametri per stabilire la qualità idrica. Se vengono sorpassati determinati
livelli di concentrazione nelle acque, questo viene ritenuto una “spia” di una
situazione di inquinamento potenzialmente pericolosa e scattano i divieti.
8. Le leggi che ci sono in Italia per salvaguardare il
mare
❏ l’art. 25 della Legge 979/82 individua le riserve naturali marine in quegli
ambienti marini
❏ L’articolo 2 della Legge 394/91, si preoccupa, invece, di far rientrare tale
definizione nell’ambito di una classificazione piuttosto ampia per il settore
❏ L’articolo 26 della Legge 979/82, sebbene, con la Legge 426/98, sia stata
soppressa la “Consulta per la difesa del mare”..
10. Cosa possiamo fare noi
● Evitare il più possibile l’utilizzo di imballaggi di plastica monouso (usa i contenitori in
carta o in vetro)
● Sostituire i sacchetti di plastica monouso con sporte ( sacche di vari materiali riutilizzabili)
● Evitare i prodotti che contengono microsferedi plastica (cura personale)
● Non disperdere nell’ambiente mozziconi di (19230 tonnellate di sigarette in Italia)
● Scoprire la stagionalità del pescato e consumare pesce locale
11. I siti di ricerca
● lasaponarla.it
● pesceazzurro.com
● travel365.it
● bandierablu.org
12. Realizzazione del lavoro pratico
Abbiamo disegnato e colorato a mano una cartina dell’italia, poi scritto i nomi delle
varie regioni .
Per finire abbiamo costruito le bandierine e posizionate sulla cartina indicando
quanti posti nella regione hanno la bandiera blu.
13. Hanno collaborato al lavoro: Salma Sika,
Mariantonietta Albanese, Riccardo Poiani e Fabio
della Noce