SlideShare a Scribd company logo
COS’E’ e COME SI FORMA
 L’ acrilammide è un composto, solido, incolore e solubile in
acqua, formato dall’asparagina e da zuccheri ridotti,
tramite la Reazione di Maillard (serie complessa di
fenomeni che avviene a seguito dell’interazione con la
cottura di zuccheri e proteine). La reazione è influenzata:
dalla natura e dalla concentrazione dei reagenti, dal Ph
(valori basici la favoriscono) e dalla temperatura che
influisce ovviamente sulla velocità di reazione
 Questo composto chimico si forma negli alimenti,
solitamente nei prodotti amidacei, durante la cottura
(frittura, cottura al forno e alla griglia) ad una temperatura
superiore a 120° C
IN QUALI ALIMENTI SI è
RISCONTRATA UNA NOTEVOLE
PRESENZA
 Patatine fritte (50 – 3500 µg/kg di prodotto)
 Patatine fritte in casa (3500 – 12000)
 Cereali da colazione (50 – 1346)
 Prodotti di panetteria (la maggior parte della sostanza
è contenuta nella crosta) (50 – 450)
 Biscotti, cracker, toast (30 – 3200)
 Alla luce del fatto che la soglia consigliata da non
superare sia di 0,5 microgrammi per kg di peso
corporeo (un individuo di 70 kg quindi, non deve
superare i 35 microgrammi giornalieri) salta
facilmente all’occhio quanti microgrammi di
acrilammide in più della soglia consentita ingeriamo
ogni giorno
EFFETTI DANNOSI
 E’ in grado di spezzare e di alterare la catena del DNA e
dar luogo così a replicazioni cellulari sbagliate
 Può provocare tumori al polmone, al rene, al colon, al
seno e disfunzioni all'apparato riproduttivo e
neurologico
COSA NE PENSA IL MONDO
SCIENTIFICO
 Dalle osservazioni e dagli studi fatti fino ad oggi, si denota
come questa sostanza sia tossica tanto da provocare il
cancro negli animali e, quindi, secondo gli esperti è
probabile che possa indurlo anche nell’uomo
 Il mondo scientifico rimane tuttavia diviso fra coloro che
affermano l’elevata pericolosità dell’ acrilammide e chi
invece sostiene che non ci sia alcuna connessione tra le
patologie riscontrate in alcuni soggetti e l’abuso di tale
sostanza sull’organismo
MONITORAGGIO DELLA SOSTANZA
IN EUROPA
 Il lavoro dell’EFSA (Agenzia Europea Sicurezza
Alimentare), con sede a Parma, contribuisce ad
individuare le tendenze dei livelli di Acrilammide nel
tempo e, inoltre, aiuta la Commissione Europea e gli
Stati membri dell’UE a valutare l’efficacia delle misure
adottate volontariamente dalle industrie alimentari
per ridurre i livelli di questa sostanza per un periodo di
tre anni e presentare all’Efsa i dati ottenuti
 Nel 2005 una dichiarazione dell’Efsa ha rivelato che
l’Acrilammide presenta una potenziale preoccupazione
sanitaria, data la sua cancerogenicità e genotossicità
 Nel novembre 2013 l’Efsa aggiornerà la propria
valutazione dell’esposizione sulla base dei dati più
recenti. L’agenzia segue attentamente i costanti
sviluppi della ricerca scientifica continuando a svolgere
un ruolo attivo nella diffusione di conoscenze
sull’acrilamide negli alimenti
ALCUNI ACCORGIMENTI DA SEGUIRE
PER LIMITARNE LA FORMAZIONE
 Evitare tostatura e frittura a temperature elevate (non oltre 120°C
per forno e 175°C per frittura)
 Evitare tostature e fritture specie per cibi a basso contenuto
d’acqua, prediligendo la cottura a vapore o a microonde
 Eliminare le porzioni bruciate
 I trattamenti di lavaggio possono realmente ridurre i livelli di AA
nei prodotti derivanti dalle patate ma solo se poi vengono cotte
fino a diventare leggermente dorate
 Limitare ai bambini il consumo di prodotti come patatine fritte,
chips, biscotti e simili visto che il 30% dell’acrilammide da loro
ingerito viene proprio da questi prodotti
DIFFICOLTA’
 Il problema legato all’ osservazione della diffusione
della sostanza sta proprio nella mancanza di una
normativa europea che regolamenti la presenza e la
quantità limite, lasciando il tutto alla buona volontà
delle aziende produttrici.
ALCUNE DIRETTIVE
 L’ Unione Europea, con la raccomandazione 2010/307/ UE,
chiede il monitoraggio dei tenori di acrilammide negli
alimenti prevedendone un programma di monitoraggio
triennale in taluni prodotti alimentari.
 La Federazione europea delle industrie alimentari (CIAA)
ha sviluppato delle linee guida contenenti strumenti che
possono essere utilizzati in modo selettivo dai produttori
alimentari, secondo le loro esigenze specifiche, per ridurre
i tenori di acrilammide nei propri prodotti
RISULTATI
 Secondo le conclusioni del rapporto dell’EFSA del 30
aprile 2009, per i gruppi di prodotti alimentari non si
osserva, purtroppo, nessuna tendenza verso una
diminuzione dei tenori di acrilammide e non è chiaro,
per ora, se le linee guida hanno ottenuto gli effetti
auspicati oppure no.
CONCLUSIONI
 È opportuno che la presente raccomandazione non sia
limitata nel tempo e che la necessità di un
monitoraggio sia valutata periodicamente. Per questo è
importante che i risultati vengano comunicati una
volta l’anno all’ EFSA che provvederà al loro
inserimento nella banca dati
CURIOSITA’
 L’ acrilammide è utilizzata nel trattamento chimico-fisico
di potabilizzazione dell’acqua destinata all’uso umano, i
suoi parametri sono stabiliti dalla direttiva 98/93/CE e la
quantità da non superare è di 0,10 µg/L
 L'acrilammide viene utilizzata da tempo nella produzione
di plastica, colle, carta e cosmetici nonché nella
costruzione di dighe e gallerie
 Anche nelle sigarette ne è stata riscontrata presenza

More Related Content

Similar to Acrilammide

News SA 03 2016
News SA 03 2016News SA 03 2016
News SA 03 2016
Roberta Culiersi
 
News SA 23 2015
News SA 23 2015News SA 23 2015
News SA 23 2015
Roberta Culiersi
 
News SA 25 2016
News SA 25 2016News SA 25 2016
News SA 25 2016
Roberta Culiersi
 
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...
Sardegna Ricerche
 
News SA 16 2016
News SA 16 2016News SA 16 2016
News SA 16 2016
Roberta Culiersi
 
News SA 42 2016
News SA 42 2016News SA 42 2016
News SA 42 2016
Roberta Culiersi
 
News SA 21 2014
News SA 21 2014News SA 21 2014
News SA 21 2014
Roberta Culiersi
 
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza AlimentareHacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano
 
News SA 08 2015
News SA 08 2015News SA 08 2015
News SA 08 2015
Roberta Culiersi
 
News SA 39 2016
News SA 39 2016News SA 39 2016
News SA 39 2016
Roberta Culiersi
 
News SA 30 2016
News SA 30 2016News SA 30 2016
News SA 30 2016
Roberta Culiersi
 
R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...
R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...
R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...
Istituto nazionale di statistica
 

Similar to Acrilammide (13)

News SA 03 2016
News SA 03 2016News SA 03 2016
News SA 03 2016
 
News SA 23 2015
News SA 23 2015News SA 23 2015
News SA 23 2015
 
News SA 25 2016
News SA 25 2016News SA 25 2016
News SA 25 2016
 
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...
Cluster Settore Agroalimentare “Contaminazioni: formaggi freschi al gusto di ...
 
News SA 16 2016
News SA 16 2016News SA 16 2016
News SA 16 2016
 
News SA 26 2015
News SA 26 2015News SA 26 2015
News SA 26 2015
 
News SA 42 2016
News SA 42 2016News SA 42 2016
News SA 42 2016
 
News SA 21 2014
News SA 21 2014News SA 21 2014
News SA 21 2014
 
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza AlimentareHacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
Hacking Health Milano / Cafe#2: Sicurezza Alimentare
 
News SA 08 2015
News SA 08 2015News SA 08 2015
News SA 08 2015
 
News SA 39 2016
News SA 39 2016News SA 39 2016
News SA 39 2016
 
News SA 30 2016
News SA 30 2016News SA 30 2016
News SA 30 2016
 
R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...
R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...
R. Manfredini, Relazione tra food security e food safety, alcuni indicatori s...
 

Acrilammide

  • 1.
  • 2. COS’E’ e COME SI FORMA  L’ acrilammide è un composto, solido, incolore e solubile in acqua, formato dall’asparagina e da zuccheri ridotti, tramite la Reazione di Maillard (serie complessa di fenomeni che avviene a seguito dell’interazione con la cottura di zuccheri e proteine). La reazione è influenzata: dalla natura e dalla concentrazione dei reagenti, dal Ph (valori basici la favoriscono) e dalla temperatura che influisce ovviamente sulla velocità di reazione  Questo composto chimico si forma negli alimenti, solitamente nei prodotti amidacei, durante la cottura (frittura, cottura al forno e alla griglia) ad una temperatura superiore a 120° C
  • 3. IN QUALI ALIMENTI SI è RISCONTRATA UNA NOTEVOLE PRESENZA  Patatine fritte (50 – 3500 µg/kg di prodotto)  Patatine fritte in casa (3500 – 12000)  Cereali da colazione (50 – 1346)  Prodotti di panetteria (la maggior parte della sostanza è contenuta nella crosta) (50 – 450)  Biscotti, cracker, toast (30 – 3200)
  • 4.  Alla luce del fatto che la soglia consigliata da non superare sia di 0,5 microgrammi per kg di peso corporeo (un individuo di 70 kg quindi, non deve superare i 35 microgrammi giornalieri) salta facilmente all’occhio quanti microgrammi di acrilammide in più della soglia consentita ingeriamo ogni giorno
  • 5. EFFETTI DANNOSI  E’ in grado di spezzare e di alterare la catena del DNA e dar luogo così a replicazioni cellulari sbagliate  Può provocare tumori al polmone, al rene, al colon, al seno e disfunzioni all'apparato riproduttivo e neurologico
  • 6. COSA NE PENSA IL MONDO SCIENTIFICO  Dalle osservazioni e dagli studi fatti fino ad oggi, si denota come questa sostanza sia tossica tanto da provocare il cancro negli animali e, quindi, secondo gli esperti è probabile che possa indurlo anche nell’uomo  Il mondo scientifico rimane tuttavia diviso fra coloro che affermano l’elevata pericolosità dell’ acrilammide e chi invece sostiene che non ci sia alcuna connessione tra le patologie riscontrate in alcuni soggetti e l’abuso di tale sostanza sull’organismo
  • 7. MONITORAGGIO DELLA SOSTANZA IN EUROPA  Il lavoro dell’EFSA (Agenzia Europea Sicurezza Alimentare), con sede a Parma, contribuisce ad individuare le tendenze dei livelli di Acrilammide nel tempo e, inoltre, aiuta la Commissione Europea e gli Stati membri dell’UE a valutare l’efficacia delle misure adottate volontariamente dalle industrie alimentari per ridurre i livelli di questa sostanza per un periodo di tre anni e presentare all’Efsa i dati ottenuti  Nel 2005 una dichiarazione dell’Efsa ha rivelato che l’Acrilammide presenta una potenziale preoccupazione sanitaria, data la sua cancerogenicità e genotossicità
  • 8.  Nel novembre 2013 l’Efsa aggiornerà la propria valutazione dell’esposizione sulla base dei dati più recenti. L’agenzia segue attentamente i costanti sviluppi della ricerca scientifica continuando a svolgere un ruolo attivo nella diffusione di conoscenze sull’acrilamide negli alimenti
  • 9. ALCUNI ACCORGIMENTI DA SEGUIRE PER LIMITARNE LA FORMAZIONE  Evitare tostatura e frittura a temperature elevate (non oltre 120°C per forno e 175°C per frittura)  Evitare tostature e fritture specie per cibi a basso contenuto d’acqua, prediligendo la cottura a vapore o a microonde  Eliminare le porzioni bruciate  I trattamenti di lavaggio possono realmente ridurre i livelli di AA nei prodotti derivanti dalle patate ma solo se poi vengono cotte fino a diventare leggermente dorate  Limitare ai bambini il consumo di prodotti come patatine fritte, chips, biscotti e simili visto che il 30% dell’acrilammide da loro ingerito viene proprio da questi prodotti
  • 10. DIFFICOLTA’  Il problema legato all’ osservazione della diffusione della sostanza sta proprio nella mancanza di una normativa europea che regolamenti la presenza e la quantità limite, lasciando il tutto alla buona volontà delle aziende produttrici.
  • 11. ALCUNE DIRETTIVE  L’ Unione Europea, con la raccomandazione 2010/307/ UE, chiede il monitoraggio dei tenori di acrilammide negli alimenti prevedendone un programma di monitoraggio triennale in taluni prodotti alimentari.  La Federazione europea delle industrie alimentari (CIAA) ha sviluppato delle linee guida contenenti strumenti che possono essere utilizzati in modo selettivo dai produttori alimentari, secondo le loro esigenze specifiche, per ridurre i tenori di acrilammide nei propri prodotti
  • 12. RISULTATI  Secondo le conclusioni del rapporto dell’EFSA del 30 aprile 2009, per i gruppi di prodotti alimentari non si osserva, purtroppo, nessuna tendenza verso una diminuzione dei tenori di acrilammide e non è chiaro, per ora, se le linee guida hanno ottenuto gli effetti auspicati oppure no.
  • 13. CONCLUSIONI  È opportuno che la presente raccomandazione non sia limitata nel tempo e che la necessità di un monitoraggio sia valutata periodicamente. Per questo è importante che i risultati vengano comunicati una volta l’anno all’ EFSA che provvederà al loro inserimento nella banca dati
  • 14. CURIOSITA’  L’ acrilammide è utilizzata nel trattamento chimico-fisico di potabilizzazione dell’acqua destinata all’uso umano, i suoi parametri sono stabiliti dalla direttiva 98/93/CE e la quantità da non superare è di 0,10 µg/L  L'acrilammide viene utilizzata da tempo nella produzione di plastica, colle, carta e cosmetici nonché nella costruzione di dighe e gallerie  Anche nelle sigarette ne è stata riscontrata presenza