L’intervento intende proporre una sintesi dei principali risultati relativi alla regione Sicilia dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha di recente diffuso tramite i propri canali istituzionali.
L’analisi riguarda sia le caratteristiche strutturali del settore delle imprese e istituzioni non profit e di quelle pubbliche sia le dinamiche intervenute rispetto alle precedenti rilevazioni. In alcuni casi sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale.
L’indagine campionaria realizzata per la prima volta sulle imprese consente di trattare alcuni aspetti innovativi introdotti in questa tornata censuaria e di approfondire alcuni temi d’interesse per il settore. A ciò si abbinano le analisi relative alle principali caratteristiche del settore non profit e alcuni effetti di sostituzione che, di recente, hanno comportato un ridimensionamento del comparto pubblico nel sistema economico della regione.
L’esposizione verte sulla presentazione di una sintesi dei risultati dei tre censimenti economici del 2011 relativi alla regione Sardegna e già resi disponibili attraverso i canali istituzionali dell’Istat.
La prima parte fornisce un quadro generale del sistema produttivo nel suo complesso evidenziandone da un lato le caratteristiche strutturali, dall’altro le dinamiche intervenute nel periodo intercensuario. Su questo quadro si innestano i tre approfondimenti relativi ai tre comparti: Istituzioni pubbliche, Istituzioni non profit e Imprese. Il filo conduttore tende a mettere in evidenza le specificità del sistema regionale rispetto al sistema nazionale. Per alcuni temi viene fornita anche un’analisi dei dati a livello sub regionale con dei focus provinciali e, per alcuni aspetti ritenuti particolarmente significativi, sono riportati anche i dati relativi ad alcuni Comuni determinanti nel contesto generale.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Umbria dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale dimensionale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Analisi descrittiva della composizione della struttura produttiva in provincia di Salerno e della domanda di lavoro, utilizzando come fonte i dati amministrativi della Camera di Commercio di Salerno.
Una sintesi delle informazioni pubblicate nel fascicolo territoriale “Principali risultati e processo di rilevazione”, che riporta - con riferimento alla regione Abruzzo - alcuni dei risultati più significativi del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit.
La presentazione si focalizza sulle tendenze che si sono manifestate nel decennio intercensuario: aumento del numero delle imprese, forte crescita del non profit e arretramento del settore pubblico.
L’esposizione verte sulla presentazione di una sintesi dei risultati dei tre censimenti economici del 2011 relativi alla regione Sardegna e già resi disponibili attraverso i canali istituzionali dell’Istat.
La prima parte fornisce un quadro generale del sistema produttivo nel suo complesso evidenziandone da un lato le caratteristiche strutturali, dall’altro le dinamiche intervenute nel periodo intercensuario. Su questo quadro si innestano i tre approfondimenti relativi ai tre comparti: Istituzioni pubbliche, Istituzioni non profit e Imprese. Il filo conduttore tende a mettere in evidenza le specificità del sistema regionale rispetto al sistema nazionale. Per alcuni temi viene fornita anche un’analisi dei dati a livello sub regionale con dei focus provinciali e, per alcuni aspetti ritenuti particolarmente significativi, sono riportati anche i dati relativi ad alcuni Comuni determinanti nel contesto generale.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Umbria dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale dimensionale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni con alcuni primi approfondimenti tratti dall’indagine campionaria sulle imprese. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit, l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche e gli effetti di sostituzione fra settori e comparti che stanno avvenendo nel sistema economico della regione.
Analisi descrittiva della composizione della struttura produttiva in provincia di Salerno e della domanda di lavoro, utilizzando come fonte i dati amministrativi della Camera di Commercio di Salerno.
Una sintesi delle informazioni pubblicate nel fascicolo territoriale “Principali risultati e processo di rilevazione”, che riporta - con riferimento alla regione Abruzzo - alcuni dei risultati più significativi del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit.
La presentazione si focalizza sulle tendenze che si sono manifestate nel decennio intercensuario: aumento del numero delle imprese, forte crescita del non profit e arretramento del settore pubblico.
Il 9°Censimento generale dell’industria, servizi e Censimento delle istituzioni non profit, ha rilevato che il Friuli Venezia Giulia è sede amministrativa di 97.125 unità giuridico economiche, di cui 86.773 imprese, 10.002 istituzioni non profit e 350 istituzioni pubbliche. La regione risulta profondamente trasformata: cresce il non profit, diventa più snella la Pubblica Amministrazione, si ristruttura il sistema delle imprese per la crisi economica e il cambio di contesto competitivo
Si illustrano gli obiettivi che l’Istat si è posta nel realizzare il Censimento delle industrie e dei servizi 2011, un censimento “virtuale” basato sul sistema dei Registri Statistici sulle Imprese (ASIA). Le nuove metodologie e le nuove fonti amministrative utilizzate hanno consentito di realizzare una base dati statistica di microdati su imprese e occupati. Un quadro di sintesi mostra le variazioni percentuali sul totale per ripartizione geografica, per settore di attività economica e classe di addetti.
Una sintesi delle informazioni pubblicate nel fascicolo territoriale “Principali risultati e processo di rilevazione”, che riporta - con riferimento alla regione Molise - alcuni dei risultati più significativi del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit.
La presentazione si focalizza sulle tendenze che si sono manifestate nel decennio intercensuario: aumento del numero delle imprese, forte crescita del non profit e arretramento del settore pubblico.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Lazio dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit e l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Il censimento ha rilevato in Calabria in complesso più di 118 mila UG (+12%, rispetto al 2001), con circa 325 mila addetti (+8,0%), e poco più di 130 mila UL (+10%), con circa 406 mila addetti (+1,5%). Con meno di 10 addetti, forma non societaria e settore commerciale, turistico e servizi: è l’impresa tipo calabrese. Il comune è l’istituzione pubblica più diffusa, l’istruzione il settore che assorbe più addetti. Il non profit: associazioni non riconosciute operanti (per lo più con volontari) nel settore cultura e sport.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Il 9°Censimento generale dell’industria, servizi e Censimento delle istituzioni non profit, ha rilevato che il Friuli Venezia Giulia è sede amministrativa di 97.125 unità giuridico economiche, di cui 86.773 imprese, 10.002 istituzioni non profit e 350 istituzioni pubbliche. La regione risulta profondamente trasformata: cresce il non profit, diventa più snella la Pubblica Amministrazione, si ristruttura il sistema delle imprese per la crisi economica e il cambio di contesto competitivo
Si illustrano gli obiettivi che l’Istat si è posta nel realizzare il Censimento delle industrie e dei servizi 2011, un censimento “virtuale” basato sul sistema dei Registri Statistici sulle Imprese (ASIA). Le nuove metodologie e le nuove fonti amministrative utilizzate hanno consentito di realizzare una base dati statistica di microdati su imprese e occupati. Un quadro di sintesi mostra le variazioni percentuali sul totale per ripartizione geografica, per settore di attività economica e classe di addetti.
Una sintesi delle informazioni pubblicate nel fascicolo territoriale “Principali risultati e processo di rilevazione”, che riporta - con riferimento alla regione Molise - alcuni dei risultati più significativi del 9° Censimento dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit.
La presentazione si focalizza sulle tendenze che si sono manifestate nel decennio intercensuario: aumento del numero delle imprese, forte crescita del non profit e arretramento del settore pubblico.
L’esposizione si incentra sulla presentazione dei risultati relativi alla regione Lazio dei tre censimenti economici del 2011 (sulle imprese e servizi, sulle istituzioni non profit e sulle istituzioni pubbliche) che l’Istat ha diffuso tramite i propri canali istituzionali.
Sono trattati sia il quadro economico generale, in cui si evidenziano le caratteristiche strutturali e i cambiamenti intervenuti rispetto alle precedenti rilevazioni nelle strutture presenti nel territorio e nel mercato del lavoro. Sono presentati nel dettaglio approfondimenti per tipo di rilevazione censuaria a livello provinciale e settoriale sottolineando gli aspetti innovativi delle rilevazioni. Sono inoltre analizzate le caratteristiche del multiforme mondo del non profit e l’articolazione delle strutture delle amministrazioni pubbliche.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
Il censimento ha rilevato in Calabria in complesso più di 118 mila UG (+12%, rispetto al 2001), con circa 325 mila addetti (+8,0%), e poco più di 130 mila UL (+10%), con circa 406 mila addetti (+1,5%). Con meno di 10 addetti, forma non societaria e settore commerciale, turistico e servizi: è l’impresa tipo calabrese. Il comune è l’istituzione pubblica più diffusa, l’istruzione il settore che assorbe più addetti. Il non profit: associazioni non riconosciute operanti (per lo più con volontari) nel settore cultura e sport.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
La ricchezza del patrimonio informativo del censimento economico è senza precedenti, grazie non solo alle informazioni strutturali tradizionali ma anche agli approfondimenti tematici su Imprese, istituzioni pubbliche e non profit. 20 milioni gli addetti nelle attività produttive extra agricole, 16.5 operano nelle 4.4 milioni di imprese, 2.8 nelle 12 mila istituzioni pubbliche, ma anche 680 mila che operano nelle 301 mila non profit. 800 mila i lavoratori esterni con una distribuzione tra i tre comparti relativamente più omogenea, 4.7 milioni il lavoro volontario del non profit.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
F. Abate - Imprese, istituzioni pubbliche e settore non profit in Sicilia
1. Agrigento, 16 giugno 2014
Principali innovazioni
e risultati del
Censimento
Censimento
dell’industria
e dei servizi 2011
ANDREA MANCINI
Direttore del
Dipartimento per i
Censimenti e i registri
amministrativi e
statistici, Istat
Imprese,
istituzioni pubbliche
e settore non profit
in Sicilia
9° Censimento dell’industria e dei servizi
e Censimento delle Istituzioni non profit
Check-up della Sicilia
alla luce dei dati censuari
Francesca Abate
Dirigente dell’Ufficio territoriale
per la Sicilia
Istat
2. Agrigento, 16 giugno 2014
Alcune risposte
Cambia il sistema imprese
Cresce il ruolo del non profit
Si riduce la dimensione della PA
2
3. Agrigento, 16 giugno 2014
3
0
50.000
100.000
150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
2001 2011
Imprese Istituzioni non profit Istituzioni pubbliche
93,4
93,0
6,3
6,80,4
0,2
264.269
292.265+10,6
+10,1
-24,6
+19,3
Unità giuridico economiche
(Valori assoluti, valori %, variazioni %)
Cosa abbiamo rilevato nel
2011?
290 mila unità giuridico-economiche (6,2% sul totale nazionale)
271.714 Imprese attive 93% comparto imprese (6,1% sul totale nazionale)
19.846 Istituzioni Non Profit 6,8% comparto INP (6,6 % sul totale nazionale)
705 Istituzioni Pubbliche 0,2% comparto IP (5,8 % sul totale nazionale)
910 mila di addetti
721.000 nelle Imprese attive 79,4% comparto imprese (4,4 % sul totale nazionale)
40.000 nelle Istituzioni Non Profit 4,4 % comparto INP (5,8 % sul totale nazionale)
147.000 nelle Istituzioni Pubbliche 16,2 % comparto IP (5,2% sul totale nazionale)
4. Agrigento, 16 giugno 2014
4
Cosa è cambiato nel tempo
Imprese + 10,1%
INP + 19,3%
IP - 24,6%
Unità giuridico
economiche
Imprese + 15,6%
INP + 21,3%
IP + 0,6%
Sicilia + 13,1%
Addetti UG
5. Agrigento, 16 giugno 2014
5
Cosa è cambiato nel tempo
Ragusa, Siracusa e Catania
le aree con le dinamiche positive
Imprese + 9,6%
INP + 25,9%
IP + 7,7%
Unità Locali
Imprese + 13,8%
INP + 20,9%
IP - 9,5%
Sicilia + 7,1%
Addetti UL
6. Agrigento, 16 giugno 2014
6
Modifiche del tessuto produttivo
- 38,5% Attività agricole manifatturiere
- 1,9% Industria e costruzioni
+ 22,0% Commercio, alberghi e ristorazione
+ 19,2% Servizi alle imprese
+ 10,7% Pubblica Amministrazione
+ 12,5% Istruzione
+ 18,7% Sanità e assistenza sociale
+ 16,9% Altri servizi
Da industriale a Terziario
Addetti UG
7. Agrigento, 16 giugno 2014
7
Modifiche del tessuto produttivo
Da industriale a Terziario
- 36,7% Attività agricole manifatturiere
- 7,9% Industria e costruzioni
+ 23,9% Commercio, alberghi e ristorazione
+ 18,7% Servizi alle imprese
- 5,8% Pubblica Amministrazione
- 12,0% Istruzione
+ 19,3% Sanità e assistenza sociale
+ 18,0% Altri servizi
Addetti UL
8. Agrigento, 16 giugno 2014
Addetti delle unità locali
delle imprese e delle
istituzioni
(Valori per 100 abitanti)
1.108.718 addetti totali
Distribuzione territoriale non uniforme
Concentrazione relativa di addetti
verso la punta ovest dell’Isola e lungo
la dorsale Catania-Siracusa
Tra le città metropolitane il picco a
Catania con 36,0 addetti per 100
abitanti
8
Comuni Addetti %
Addetti per
100 abitanti
1° - Palermo 20,8 28,7
2° - Catania 11,7 36,0
3° - Messina 7,0 26,3
4° - Siracusa 3,6 27,9
5° - Ragusa 2,9 37,4
6° - Caltanissetta 2,6 38,0
7° - Trapani 2,4 31,2
8° - Agrigento 2,2 34,6
9° - Marsala 1,8 20,2
10° - Gela 1,8 21,2
… … …
Sicilia 100,0 18,2
9. Agrigento, 16 giugno 2014
Addetti per 100 abitanti
delle unità locali delle
imprese e delle istituzioni
(Variazioni percentuali 2011-2001)
Distribuzione territoriale non uniforme
Rispetto al 2001 variazioni negative
coinvolgono il 31,1% dei comuni in cui
sono impiegati il 24,9% degli addetti
Variazione media regionale di addetti
per abitanti è del +6,4%
9
10. Agrigento, 16 giugno 2014
Imprese con sede nella regione, dimensione e dinamica
0-9
addetti
10-49
addetti
50-249
addetti
250
addetti
e più
250
addetti
e più
50-249
addetti
10-49
addetti
0-9
addetti
10
Sicilia
(2,7 addetti per impresa)
Addetti delle unità locali per classe di addetti
(Valori assoluti, valori %, variazioni %)
11. Agrigento, 16 giugno 2014
Dipendenti
Nelle UL delle imprese siciliane lavorano il 4,5% dei
dipendenti del Paese
Vocazione direzionale: gli impiegati con funzioni
dirigenziali in Sicilia sono il 2,4% dei dirigenti del Paese.
Funzione direzionale più presente nei servizi alle
imprese (6,8%), nelle grandi realtà produttive (4,8%) e
nelle province di Palermo e di Siracusa
11
Qualifica professionale (Valori %)
4,7 2,4 2,4 3,4
36,9
35,0 35,6
41,5
53,6 58,3 57,3
52,2
4,8 4,3 4,7 2,9
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Italia Isole Sicilia Provincia di
Palermo
Dirigenti e quadri Impiegati Operai Altro
12. Agrigento, 16 giugno 2014
Dipendenti
12
Genere (Valori %)
9,3
13,0
40,1
35,7
73,8
65,1
28,2
32,0
33,4
39,0
90,7
87,0
59,9
64,3
26,2
34,9
71,8
68,0
66,6
61,0
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Attività agricole manifatturiere
Industria e costruzioni
Commercio, alberghi e ristorazione
Servizi alle imprese
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
Altri servizi
Sicilia
Isole
Italia
Femmine Maschi
Extra UE-27 (Valori %)
Età (Valori %)
21,7
57,3
21,0
22,0
58,0
20,0
15-29 anni 30-49 anni 50 anni e più
Attività
terziarie
Attività
industriali
Tre dipendenti su quattro sono
donne nell’istruzione
I giovani con meno
di 30 anni sono
impiegati parimenti
nelle attività
terziarie ed
industriali (22%)
Elevata la presenza di
lavoratori extra-
comunitari con quote
superiori al 4% nelle
province di Trapani,
Messina e Ragusa
13. Agrigento, 16 giugno 2014
Specializzazioni produttive
Molteplicità di specializzazioni produttive in Sicilia
Ruolo di rilievo per le attività agricole manifatturiere (coefficiente di localizzazione pari a 245,6)
Contrazione in tutti i settori di attività economica tranne in quello della sanità e assistenza sociale (+2,8%)
13
Tipologia attività
Coefficiente di
localizzazione
Italia = 100 Var. %
Attività agricole manifatturiere 245,6 -7,6
Industria e costruzioni 71,3 -0,9
Commercio, alberghi e
ristorazione
127,5 -3,7
Servizi alle imprese 90,7 -5,5
Istruzione 166,2 -1,9
Sanità e assistenza sociale 170,2 2,8
Altri servizi 128,3 -2,9
Attività economica
(Indici e variazioni %)
14. Agrigento, 16 giugno 2014
Specializzazioni produttive: Orientamento di mercato
Orientamento di mercato (Valori % - imprese con struttura aziendale)
14
30,4
52,6
10,0
61,9
0,1
10,3
21,9
51,7
33,7
37,0
36,0
18,4
11,9
20,3
17,9 13,7
53,0
2,1
81,6 77,8
57,8
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
33 - riparazione,
manutenzione ed
installazione di
macchine
41 - costruzione
di edifici
53 - servizi
postali e attivita'
di corriere
69 - attivita'
legali e
contabilita'
86 - assistenza
sanitaria
Sicilia Italia
Locale Nazionale Estero
Una impresa su dieci opera nei mercati internazionali
Maggiore propensione all’esposizione su mercati esteri:
per le imprese operanti nelle attività legali
per le imprese di costruzioni di edifici
15. Agrigento, 16 giugno 2014
Comuni
Peso
%
Rilevanza
di
comparto
incidenza
%
1° - Palermo 16,0 67,2
2° - Catania 9,6 71,3
3° - Messina 5,1 62,7
4° - Siracusa 3,0 72,0
5° - Ragusa 2,4 73,3
6° - Caltanissetta 2,0 68,7
7° - Trapani 1,9 69,2
8° - Gela 1,6 77,2
9° - Agrigento 1,5 59,9
10° - Marsala 1,5 74,7
… … …
Sicilia 100,0 71,3
Rilevanza addetti del
comparto imprese
(Incidenze percentuali)
Nella prima classe fino a 70,9% è
compresa più della metà dei
comuni
Distribuzione territoriale con
alcune aree di concentrazione in
corrispondenza delle zone
costiere di Trapani, Messina,
Catania e Siracusa.
15
16. Agrigento, 16 giugno 2014
Classi di
Variazione %
Comuni
%
Addetti
2011
%
Maggiori del 20% 16,9 10,9
Dal 10% al 20% 24,6 37,5
Da 0% al 10% 29,7 45,0
Dal -10% a 0% 18,2 5,2
Dal -20% al -10% 7,7 1,3
Inferiori al -20% 2,8 0,2
Sicilia 100,0 100,0
Dinamica delle imprese
nei Comuni
(Variazioni percentuali 2011-2001)
Distribuzione territoriale non uniforme
Variazioni negative coinvolgono il
28,7% dei comuni in cui sono attive il
6,7% delle imprese
La variazione media regionale è di
+10,1%
16
17. Agrigento, 16 giugno 2014
Classi di
Variazione %
Comuni
%
Addetti
2011 %
Maggiori del 20% 35,1 27,6
Dal 10% al 20% 18,5 32,9
Da 0% al 10% 18,5 32,4
Dal -10% a 0% 14,4 4,8
Dal -20% al -10% 8,2 1,9
Inferiori al -20% 5,4 0,5
Sicilia 100,0 100,0
Dinamica occupazionale
nei comuni
(Variazioni percentuali 2011-2001)
+13,8% addetti delle UL
Accentuazionedelledinamichenegative
per il 30% dei comuni siciliani, in cui
sonoattiviil7,2%degliaddetti
17
18. Agrigento, 16 giugno 2014
Comuni
Peso
%
Incidenza
%
1° - Palermo 13,6 16,5
2° - Catania 9,3 19,1
3° - Messina 4,1 17,3
4° - Siracusa 3,1 19,8
5° - Ragusa 2,8 23,7
6° - Modica 2,2 31,9
7° - Caltanissetta 1,9 17,2
8° - Trapani 1,9 21,3
9° - Gela 1,6 20,4
10° - Misterbianco 1,5 25,1
… … …
Sicilia 100,0 21,8
Dipendenti giovani - con
meno di 30 anni
(Valori percentuali)
Nella prima classe fino a 26,7% è
concentrata più della metà dei
Comuni
La distribuzione territoriale appare
non uniforme: con aree di
concentrazione soprattutto nelle
province di Palermo e Messina.
18
19. Agrigento, 16 giugno 2014
Cresce il ruolo del non profit della regione
6,6% delle INP e delle UL NP del Paese
+19% in termini di dinamica delle INP - 16°regione
+ 26% in termini di dinamica delle UL NP - 16°regione
5% dei volontari delle UL NP del Paese
5% dei lavoratori esterni delle UL NP del Paese
6,1% degli addetti delle UL NP del Paese
Tipologia Sicilia Italia %
Istituzioni non profit 19.846 301.191 6,6
Unità Locali non
profit
22.564 347.602 6,5
Volontari 234.550 4.758.622 4,9
Lavoratori esterni 14.745 270.769 5,4
Addetti UL 41.622 680.811 6,1
Addetti per UL 1,8 2,0
Entrate
2.165.922.74
8
63.939.884.44
3
3,4
19
20. Agrigento, 16 giugno 2014
Cresce il ruolo del non profit della regione
Incrementi significativi per il personale:
INP +19%
ULINO +26%
Addetti (39,4%)
Lavoratori esterni (169,4%)
Volontari (43,5%)
Settore non profit di piccole e medie dimensioni rispetto all’Italia
Il non profit regionale (come nel resto del Paese) si basa prevalentemente sull’apporto dei
lavoratori volontari piuttosto che su quello dei lavoratori retribuiti
1,8 addetti per UL (2 a livello Paese)
Il numero medio di volontari è inferiore al nazionale (10,4 in Sicilia e 13,7 in Italia)
3,4% delle entrate del settore nazionale
20
21. Agrigento, 16 giugno 2014
41.622
addetti
Le dimensioni
8,4%
8,1%
3,6% 16,2%
1,1% 15,2%
1 – 5
addetti
6 - 19
addetti
20 – 49
addetti
Italia
(2 addetti per istituzione)
301.161
Istituzioni non profit
680.811
addetti
Senza addetti 86,1%
50
addetti
e oltre
0,8% 60,5%
19.846
istituzioni non profit
Senza addetti 83,6%
Sicilia
(1,8 addetti per istituzione)
10,2% 1 – 5
addetti
11,6%
4,4% 22,6%6 - 19
addetti
1,1% 17,4%20 – 49
addetti
0,6% 48,4%
50
addetti
e olte
21
22. Agrigento, 16 giugno 2014
22
La forma giuridica
89,3% associazioni in linea con l’Italia
5,9% cooperative sociali (3,7)
3,9% altra forma giuridica (4,8)
1,0% fondazioni
(Incidenza %)
5,4
6,2
6,7
6,6
10,3
3,1
5,2
11,8
12,0
6,1
5,0
2,0
0,0 20,0
Altraformagiuridica
Associazione
riconosciuta
Associazionenon
riconosciuta
Totaleistituzioninon
profit
Cooperativasociale
Fondazione
Addetti Istituzioni
Tipologia
Sicilia Italia
Var. % Var. %
Associazione
riconosciuta
-7,9 +9,8
Cooperativa
sociale
+45,9 +98,5
Fondazione +86,4 +102,1
Altra forma
giuridica
+35,2 +76,8
Associazione
non
riconosciuta
+27,7 +28,7
23. Agrigento, 16 giugno 2014
23
SETTORE DI ATTIVITA'
Sicilia Italia
2011 % Var. % 2011 % Var. %
Cultura, sport e ricreazione 12.239 61,7 12,2 195.841 65,0 39,5
Istruzione e ricerca 1.085 5,5 39,1 15.519 5,2 33,2
Sanità 755 3,8 45,5 10.969 3,6 13,4
Assistenza sociale e protezione civile 1.995 10,1 61,1 25.044 8,3 29,5
Ambiente 381 1,9 154,0 6.293 2,1 92,0
Sviluppo economico e coesione sociale 450 2,3 52,5 7.458 2,5 71,9
Tutela dei diritti e attività politica 400 2,0 -38,5 6.822 2,3 -0,3
Filantropia e promozione del volontariato 262 1,3 187,9 4.847 1,6 289,0
Cooperazione e solidarietà internazionale 99 0,5 110,6 3.565 1,2 148,8
Religione (a) 650 3,3 7,1 6.782 2,3 14,9
Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi 1.440 7,3 30,0 16.414 5,4 4,9
Altre attività 90 0,5 -32,8 1.637 0,5 -1,4
Totale 19.846 100,0 20,1 301.191 100,0 36,0
Settore di attività
24. Agrigento, 16 giugno 2014
Settori ICNPO: Volontari e lavoratori retribuiti
24
Cultura, sport e ricreazione:
62% delle INP siciliane
+12% INP rispetto al
2001
Cooperazione e solidarietà
internazionale:
0,5% delle INP siciliane
+111% rispetto al 2001
Tutela dei diritti:
flessione a due cifre (- 38,5%)
-100,0
0,0
100,0
200,0
300,0
400,0
500,0
600,0
-120,0 -20,0 80,0 180,0 280,0 380,0 480,0
Tutela
dei
diritti e
attività
politic
a
R
e
l
a
z
i
o
n
i
s
i
n
d
a
c
Cultura, sport
e ricreazione
A
s
s
i
s
t
e
n
z
a
s
o
c
i
a
l
e
Ambiente
Filantropia e
promozione del
volontariato
Religione Variazione % 2011/1999 dei LAVORATORI RETRIBUITI
Variazione%2011/1999deiVOLONTARI
Sviluppo
economico e
coesione sociale
Altre
attività
Istruzione e
ricerca
Sanità
Cooperazione e solidarietà
internazionale
(Variazioni %)
Alcune evidenze:
25. Agrigento, 16 giugno 2014
Lavoratori retribuiti
(Valori per 1.000 abitanti)
I lavoratori retribuiti sono impiegati in
misura più consistente ma non
significativamente dissimile nei grandi
comuni e centri urbani distribuiti sul
territorio regionale
Le quote più consistenti:
Sanità 10,3 (Italia 12)
Sviluppo economico
e coesione sociale 6,6 (Italia 8,7)
25
Provincia v.a. %
Per 1.000
ab.
Trapani 3.943 7,3 9,2
Palermo 17.919 33,1 14,4
Messina 6.046 11,2 9,3
Agrigento 3.050 5,6 6,8
Caltanisse
tta 2.803 5,2 10,3
Enna 1.534 2,8 8,8
Catania 12.759 23,5 11,8
Ragusa 2.468 4,6 8,0
Siracusa 3.685 6,8 9,2
Sicilia 54.207 100,0 10,8
ITALIA 951.580 - 16,0
26. Agrigento, 16 giugno 2014
Volontari
(Valori per 1.000 abitanti)
Il numero di volontari è maggiormente
concentrato nelle province di Enna,
Caltanissetta, Palermo, Messina e
Siracusa
Il numero di volontari per unità locale è
più elevato nei seguenti settori: Relazioni
sindacali e rappresentanza di interessi
(27,8 volontari in Sicilia, 21,3 in Italia),
Sanità (19,2 volontari in Sicilia, 22,8 in
Italia), Cooperazione e solidarietà
internazionale (18,4 volontari in Sicilia,
21,3 in Italia)
26
Provincia v.a. %
Per 1.000
ab.
Trapani 21.909 40,4 51,0
Palermo 46.230 85,3 37,2
Messina 31.586 58,3 48,6
Agrigento 18.958 35,0 42,4
Caltanisset
ta 11.866 21,9 43,4
Enna 15.760 29,1 90,9
Catania 44.079 81,3 40,9
Ragusa 12.402 22,9 40,3
Siracusa 21.879 40,4 54,7
Sicilia 224.669 414,5 44,9
ITALIA 4.758.622 - 80,1
27. Agrigento, 16 giugno 2014
Inversione di tendenza nella PA regionale
5,8% delle IP; in termini di Comuni, la Sicilia “pesa” il 4,8%
Comuni: il 55,3% delle IP siciliane (contro 66,3 in Italia)
9,6% delle UL IP
5,2% degli addetti UL IP
8,2% altro personale UL IP
Dimensione media inferiore al resto del Paese (16 vs 29,7)
Tipologia Sicilia Italia %
Istituzioni pubbliche 705 12.183 5,8
di cui comuni 390 8.077 4,8
Unità Locali Istituzioni
pubbliche
9.194 95.611 9,6
Addetti UL 147.071 2.842.053 5,2
Altro personale UL 10.543 127.935 8,2
Addetti per UL 16,0 29,7
27
29. Agrigento, 16 giugno 2014
29
Risorse umane per tipo di IP e forma giuridica
Variazioni percentuali
-180 -100 -20 60 140 220 300
Addetti
Lavoratori esterni
Lavoratori temporanei
Volontari
Altra ist.pubblica Azienda/Enti SSN Comune Provincia Regione
30. Agrigento, 16 giugno 2014
30
Unità locali, addetti e addetti per unità locale per forma
giuridica – Censimenti 2011 e 2001
Forma Giuridica
2011 Var.% vs 2001
UL Addetti Addetti/UL UL Addetti Addetti/UL
Organo costituzionale/a
rilevanza costituzionale e
amministrazione dello Stato
4.821 124.401 25,8 6,1 -18,9 -23,7
Regione 654 17.240 26,4 13,0 10,0 -2,6
Provincia 79 6.273 79,4 11,3 8,1 -2,8
Comune 2.528 56.246 22,2 29,6 11,1 -14,6
Comunità montana o isolana,
unione di comuni
49 120 2,4 - - -
Azienda e ente del servizio
sanitario nazionale
478 52.743 110,3 -2,4 -3,0 -0,6
Altra istituzione pubblica 585 19.320 33,0 -35,1 -24,4 16,2
Totale 9.194 276.343 30,1 7,7 -9,5 -15,9
31. Agrigento, 16 giugno 2014
31
Risorse umane per tipologia e forma giuridica delle istituzioni
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Regione
Provincia
Comune
Com.montana/Unione comuni
Azienda/Enti SSN
Altra ist.pubblica
Addetti Lavoratori esterni Lavoratori temporanei Volontari
Composizioni percentuali
32. Agrigento, 16 giugno 2014
Sostenibilità e dotazione uso ICT nella PA
34,6% delle IP adotta comportamenti sostenibili per l’ambiente
42,6% delle IP adotta almeno una forma di rendicontazione sociale
(Italia 39,1)
45,2% adotta il bilancio sociale
86,5% delle IP adotta sistemi di gestione della sicurezza dei lavoratori
9,5% delle IP ha il CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari
opportunità)
Intranet prevalentemente per comunicazione organizzativa e
amministrativa
32
33. Agrigento, 16 giugno 2014
Addetti
(Valori per 1.000 ab.)
Dotazioni più importanti nel territorio
siciliano riguarda Palermo
55,3 addetti ogni 1.000 ab. (contro
47,8 addetti ogni 1.000 ab. a livello
nazionale)
I Comuni registrano il maggiore
incremento delle UL (+29,6%) e
degli addetti (+11,1%)
Provincia v.a. %
Per
1.000
ab.
Trapani 21.344 7,7 49,7
Palermo 76.651 27,7 61,6
Messina 39.721 14,4 61,1
Agrigento 24.150 8,7 54,0
Caltanissetta 14.720 5,3 53,9
Enna 10.308 3,7 59,4
Catania 54.083 19,6 50,2
Ragusa 15.764 5,7 51,3
Siracusa 19.602 7,1 49,0
Sicilia 276.343 100,0 55,3
Isole 370.675 - 55,8
ITALIA
2.842.05
3 - 47,8
33
34. Agrigento, 16 giugno 2014
Effetto sostituzione nella sanità:
si contrae il pubblico, cresce il
non profit e il comparto imprese
Presenza di sanità e assistenza
sociale privata, profit e non profit,
nelle aree bianche
Tipologia UL Addetti
Amministrazione pubblica e
difesa, assicurazione sociale
obbligatoria 4,5 -5,8
Istruzione 9,1 -16,9
Sanità e assistenza sociale -21,1 -6,1
Attività artistiche, sportive, di
intrattenimento e divertimento 62,5 111,5
Altre attività di servizi 31,7 -2,6
Altre attività 13,4 -7,8
TOTALE 7,7 -9,5
34
Attività economica
(variazione %)
35. Agrigento, 16 giugno 2014
Prime evidenze
Sicilia: una regione in profonda trasformazione
Cresce il non profit, più snella la Pubblica Amministrazione, cambia il sistema delle imprese per la
crisi economica e l’evoluzione del contesto competitivo
Rilevanza assoluta dei settori commercio, alberghi e ristorazione e dei servizi alle imprese; invece il
settore più dinamico è quello della sanità e assistenza sociale
Anche in Sicilia si riduce la dimensione della P.A. Crescente attenzione alla sostenibilità ambientale,
pratiche di rendicontazione sociale e innovazione organizzativa, con dinamiche a volte più
accentuate rispetto alle altre regioni italiane
Il non profit siciliano cresce a due cifre nell’ultimo decennio. Una dinamica maggiore della media
per crescita di istituzioni (+19,3%) e addetti alle unità locali (+20,9%). Le organizzazioni non profit
siciliane mostrano un incremento del volontariato superiore a quello registrato nel resto del Paese,
con una concentrazione nella Cultura, sport e ricreazione, nella Sanità e nell’Assistenza sociale e
Protezione civile
Il dinamismo interno al sistema economico regionale si è manifestato anche con un crescente
apporto nell’offerta di servizi da parte delle imprese e del non profit con “effetti di sostituzione” tra
pubblico e privato in termini di occupazione e unità economiche. In particolare nei settori
dell’istruzione e della sanità si ampliano i servizi di mercato, occupando spazi in precedenza coperti
dall’offerta pubblica
35
36. Agrigento, 16 giugno 2014
Documentazione
• I.stat, il datawarehouse dell’Istat, al tema
“Censimento industria, istituzioni pubbliche e
non profit 2011”. Al datawarehouse si
accede sia dalla home page di www.istat.it
sia dal sito dedicato
http://censimentoindustriaeservizi.istat.it/.
• Nel report dell’evento di Presentazione dei
primi risultati del 9° Censimento
generale dell’industria e dei servizi e
Censimento delle istituzioni non profit
Roma, 11 luglio 2013
• Nel report dell’evento Check-up della
Sicilia alla luce dei dati censuari
Agrigento, 16 giugno 2014
36
37. Agrigento, 16 giugno 2014
Grazie per l’attenzione
Francesca Abate
Ufficio territoriale per la
Sicilia, ISTAT
abate@istat.it
37