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VIII
SOMMARIOSOMMARIO
CSR al CeBit:
un’esperienza da non
dimenticare! - Tommaso
Dionigi
2
Yahoo ! Answers - solo
una semplice community
? - Annalisa D'Angella
4
Pulsanti Gloss con GIMP
- Demo
8
Sound System - Radu
Iftode
9
L'arte di imparare (a
cucinare) - Marco
Bagnaresi
12
Il Norouz - M. Fakhrian 13
DTM PHP web
framework - Elvis Ciotti
15
Svago 19
Ottavo numero...
Dopo la sessione di esami appena conclusa, sentivamo proprio il bisogno
di ripartire con il giornalino della nostra associazione. Ed eccoci di nuovo
qua a rompere... la monotonia !
In questo numero trovate articoli di vario genere, grazie ai nostri
giornalisti che propongono e condividono i loro interessi, conoscenze,
idee ed esperienze. Se anche tu hai qualcosa da scrivere, inviaci il tuo
articolo e lo pubblicheremo.
Vi ricordiamo il nostro nuovo sito web:
http://sprite.csr.unibo.it
dove trovate informazioni sulle nostre attività, eventi (compreso il
giornalino e il download dei vari numeri).
Per chi non lo sapesse ancora, il forum studenti è online all'indirizzo
www.rappresentanticsr.net. E' un ottimo strumento per aiutarsi nello
studio e nella vita universitaria, quindi usatelo !
Prossimi Eventi
• 22 / 23 Aprile : Elezioni studentesche dei rappresentanti (vedi
ultima pagina);
• 16 aprile - Vidia Club: Raduno universitario;
• Continuano i Martedi Universitari al Gallery's Pub
- 1 aprile: Tutti i Frutti;
- 8 aprile: Torneo di bilardino;
(Tenete d'occhio www.universitaricesena.org per gli eventi
universitari).
PAG 1
S.P.R.I.Te.Magazine n.S.P.R.I.Te.Magazine n.88
Bimensile gratuito - Associazione studentesca S.P.R.I.Te.
C.d.l. In Scienze dell'Informazione – Cesena
Numero 8 – marzo 2008 – copia gratuita
Realizzato con il contributo dell'ALMA MATER STUDIORUM
S.P.R.I.Te. Magazine
CSR al CeBit: un’esperienza da non dimenticare!
di Tommaso Dionigi <info@tommaso.dionigi.name>
Mercoledì 5 marzo assieme ad altri 7 studenti del nostro
corso di laurea ed al Prof. Luciano Margara (docente
accompagnatore) sono partito verso Hannover
(Germania) per visitare il CeBit.
Il CeBit, come sostenuto dagli stessi organizzatori, è il
più grande salone mondiale per le soluzioni digitali e la
massima piattaforma mondiale per le conferenze globali.
La permanenza è durata fino a sabato 8 marzo, quando
siamo tornati in Italia.
Il viaggio è stato coordinato dall’Associazione
studentesca S.P.R.I.Te. e finanziato dal nostro Corso di
Laurea che ha coperto le spese di trasporto (treno,
autobus, aereo) e il costo del biglietto di ingresso al CeBit.
Mercoledì 5 marzo
Foto 1
Il primo giorno è stato piuttosto pesante, lo abbiamo
passato quasi per intero viaggiando. Treno da Cesena a
Bologna, in autobus fino all’aeroporto, poi aereo fino
all’aeroporto di Colonia/Bonn e infine di nuovo autobus
fino al nostro albergo, situato in una cittadina a 20 km da
Hannover. L’ora di arrivo (circa le 23) non ci ha impedito
di passare un paio d’ore in un locale carino a due passi
dall’albergo giusto per rilassarci un po’ facendo una
partita a biliardo!
Giovedì 6 marzo
Sveglia alle 8, colazione in albergo e via verso la fiera.
I treni in Germania hanno ben poco a che vedere con
quelli italiani. Se l’orario previsto per la partenza è 9.18
state certi che quel terno arriverà alle 9.16 e alle 9.18.00
chiuderà le porte e partirà: con o senza di voi!
Inizialmente il passeggero italiano abituato a ritardi o
soste alla stazione che durano decine di minuti, potrà
trovarsi un po’ disorientato, ma vi garantisco che appena
ci si abitua si finisce per apprezzare molto la rigorosa
puntualità tedesca!
La fiera è enorme. Girarla tutta causa ai più qualche
scompenso psico/fisico! E’ comunque tutto molto
interessante, e le grandi aziende colgono l’occasione per
dare lustro alla propria immagine con stand di centinaia
di metri quadrati pieni di hostess e personale pronto a
riempirvi di informazioni e materiale vario.
Vista la miriade di prodotti esposti le varie aziende
“giocano” su idee tutt’altro che “scientifiche” per attirare
l’attenzione dei visitatori. Ve ne mostro alcune.
foto 2
C’è chi si serve di un notebook alto più di una persona
per mostrare alcune novità del proprio sistema operativo
…[FOTO 1]
Chi preferisce intrattenere i visitatori dello stand con un
vero e proprio concerto dal vivo …[FOTO 2]
Chi, nel bel mezzo di un padiglione, allestisce un campo
da calcio per mostrare l’ultima versione del proprio
videogame facendo giocare gli interessati …[FOTO 3]
E chi invece preferisce affidarsi a hostess vestite in
modo pittoresco …[FOTO 4]
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti.
Dal punto di vista scientifico abbiamo gradito
particolarmente le zone dedicate all’open source, agli
RFID e all’intelligenza artificiale.
PAG 2
VIII
Ritorno in albergo verso le 18, pausa e giro serale ad
Hannover. Una giornata pesante!
foto 3
Venerdì 7 marzo
Giornata decisamente più tranquilla. Nella prima parte
della giornata un’altra visitina al CeBit per verificare che
non ci fosse sfuggito niente. Nel pomeriggio decidiamo di
visitare il centro di Hannover. Hannover è una città di
circa 500 000 abitanti e la visita pomeridiana è
certamente gradevole. Quando scende la notte invece
risulta essere un po’ troppo buia (certe stradine sono
quasi inquietanti) e senza tanti luoghi di ritrovo per i
giovani: questo aspetto mi è sembrato piuttosto insolito
sapendo che Hannover viene considerata una delle
principali città tedesche.
Sabato 8 marzo
L’ultimo giorno lo abbiamo trascorso interamente in
viaggio e, a dire la verità, è stato davvero pesante. In
pullman dalle 7.45 del mattino, poi aereo alle 14,30 e in
fine autobus e treno fino a casa! Ora di arrivo a Cesena:
18,45.
foto 4
Considerazioni
Oltre al piacere di visitare una dei più grandi saloni
dedicati alla tecnologia del mondo mi sento di affermare
che anche l’aspetto umano / aggregativo non va affatto
trascurato. Spesso tra lezioni, ore in laboratorio, esami,
eccetera rischiamo di non conoscere neanche il 10% delle
persone che stanno condividendo con noi gli anni di
studio universitario. Affrontare un’esperienza di questo
tipo insieme ad altri studenti consente di conoscersi
meglio e di condividere qualche giorno “fuori
dall’ordinario”.
Ringrazio di cuore il prof. Margara che si è offerto di
accompagnarci e che si è rivelato un ottimo compagno di
viaggio .
PAG 3
S.P.R.I.Te. Magazine
Solo una semplice community?
di Annalisa D'Angella <annalisa.dangella@hotmail.it>
“E' il più grande serbatoio di conoscenza del mondo”.
Così la Yahoo! Corporations ha definito il servizio web
gratuito lanciato nel 2005 sull'omonimo portale. 'Non è
né una message board, né una chat-room' ha precisato.
Infatti Yahoo! Answers non è altro che una community
dove gli utenti di tutto il mondo possono chiedere e
rispondere a domande per condividere le loro
conoscenze. Basta effettuare una semplice registrazione
su Yahoo e si è catapultati nel mondo Answers e dei suoi
answerini (termine con cui gli utenti della community si
identificano tra loro). Come di consueto, l'utente deve
scegliere un nickname ed eventualmente un avatar e
scegliere le opzioni relative alla visibilità di dati più o
meno sensibili (e-mail, contatto Yahoo!Messenger ecc...)
che consentiranno ad altri utenti di contattarlo.
Dopo ciò, finalmente ci si trova nell' home page di YA.
L'interfaccia grafica è semplice, e anche chi non è un
mago del web, riesce ad utilizzare al meglio il servizio.
Ogni utente può inviare una qualsiasi domanda,
specificando al momento della redazione, la categoria
nella quale vuole che essa sia visualizzata. In YA ci sono
26 categorie principali che trattano gli argomenti più
disparati tra cui “Affari e Finanza”, “Arte e Cultura”,
“Computer e Internet”, “Musica e Intrattenimento”,
“Politica e Governo”, “Società e Culture” e “Viaggi”. Ogni
categoria principale a sua volta dispone di ulteriori
sottocategorie. Comunque prima di porre una domanda è
utile verificare mediante apposito motore di ricerca
(nell'home page di Answers) se sono state già poste
domande simili.
Ogni domanda rimane in vigore per 3 giorni, a meno
che non si decida di prolungarne la scadenza. Durante
PAG 4
VIII
questo intervallo di tempo qualsiasi utente della
community può rispondere alla domanda in modo più o
meno soddisfacente in base alle proprie conoscenze.
Purtroppo in YA, non vi è alcun moderatore, perciò è
bene essere cauti nel valutare l'attendibilità di ogni
risposta. Non vi è alcuna certezza che ogni risposta sia
accurata e rispecchi la verità su un determinato
argomento. Infatti lo Staff di Yahoo, come si legge nelle
FAQ, “si riserva solamente il diritto di eliminare
contenuti che a loro discrezione sono inappropriati e/o in
violazione alle Linee guida della comunità di YA o ai
Termini del servizio di Yahoo!”. Purtroppo non tutte le
violazioni di tale guida, sono individuate ed eliminate,
perciò è richiesto, secondo il buon senso degli utenti, la
segnalazione di eventuali abusi in relazione a domande
e/o risposte. Ogni utente può modificare o cancellare le
proprie domande.
Quando sono state ottenute delle risposte, l'utente può
indicare il suo apprezzamento per una domanda
cliccando sul pollice in su o sul pollice in giù, presente in
fondo ad ogni risposta. Dopo aver ricevuto delle risposte
alla sua domanda, l'utente può scegliere la miglior
risposta indicando in una scala di gradimento da 1 a 5 il
suo parere aggiungendo un eventuale commento o
lasciare ai voti della comunità la scelta della miglior
risposta alla sua domanda. Oltre a porre domande
ciascun utente può dare un infinito numero di risposte,
mettendo così a disposizione della comunità parte delle
sue conoscenze. Può inoltre segnalare una domanda
interessante cliccando sul simbolo della stellina presente
in basso a sinistra di ogni domanda.
Le domande più interessanti sono visualizzate nell'home
page. Naturalmente non essendoci moderatori, capita
non di rado di imbattersi in domande e risposte stupide o
in cui è richiesta la risoluzione di compiti per casa.
Non trascurabile è inoltre il sistema dei punti previsto
da YA in base al quale è possibile avanzare di livello, o
retrocedere. Ogni nuovo iscritto ha 100 punti di partenza
e per ogni domanda inviata vengono detratti 5 punti.
Ecco qui di seguito la tabella riportante l'equivalente in
punti sottratto o aggiunto in base alle operazioni
compiute.
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S.P.R.I.Te. Magazine
Proprio in virtù di tale sistema esistono gli Answeriani DOC,e gli Answeriani leader.
Gli Answeriani doc sono identificabili mediante la presenza di una targhetta al di sotto del loro
nickname e sono coloro che “hanno dimostrato di saperla lunga su un determinato argomento. Ogni
utente può diventare Answeriano DOC in un massimo di 3 categorie”
Gli Answeriani leader sono coloro che hanno fornito il maggior
numero di migliori risposte in una determinata categoria.
A questo proposito ho intervistato due answeriani leader rispettivamente nella categoria “Programmazione e Design”
e “Lingue” per conoscere la loro opinione sul servizio YA.
Da quanto tempo sei iscritto a Yahoo! Answers? Qual è il tuo nickname?
Sono iscritto a Yahoo! Answers dal gennaio 2007. Il mio
nickname è rimasto sempre lo stesso, che sia Yahoo, un
forum, o anche il mondo del lavoro.. io sono
semplicemente cod.. diminuitivo di coder. In ufficio mi
chiamano cod :)
Il mio nick è Cosimo, David per l’anagrafe. Sono italo-
inglese. Sono iscritto ad Answers da gennaio 2007, poco
più di un anno.
Come ne sei venuto a conoscenza?
Yahoo! Answers l'ho conosciuto, anche se non l'ho mai
usato dall'estate del 2006, da quando ho iniziato a notare
la pubblicità del servizio sul sito di Yahoo, dove ho la mia
casella di posta elettronica "ufficiale", per i rapporti di
lavoro.
Avevo già un account email con Yahoo. Il giorno che
comprai il mio PC, cercai subito un sito dove potessi
praticare il mio italiano. Trovai Answers Italia e non me
ne sono più andato.
Secondo te, quali sono i pregi e i difetti di YA?Cosa si potrebbe migliorare?
YA ha sostanzialmente un grosso difetto. Non c'è la
possibilità di controllare le domande che vengono
pubblicate e spesso ci si ritrova con domande non
pertinenti alle categorie dove vengono fatte. Questo a mio
avviso a lungo andare fa in qualche modo diminuire la
qualità del servizio, col risultato che poi in determinate
categorie, spesso le persone che frequentano Yahoo
preferiscono rivolgersi altrove. Se proprio Yahoo non ha i
mezzi per seguire il servizio, dovrebbe dare la possibilità
ad utenti di fungere da filtro in alcune circostanze. Il
pregio è quello di dare la possibilità a chiunque di
esprimere un parere su un argomento.. anche se il sistema
dei punti a lungo non fa altro che creare una sorta di gara
a scalare la classifica.
Il pregio è che offre la possibilità di incontrare delle
persone simpatiche e fare nuove amicizie attraverso un
contesto comunicativo ben definito, cioè la domanda-
risposta: questo modello di comunicazione è strettamente
limitato e, allo stesso tempo, quasi senza confini, perché
la scelta di argomenti è quasi illimitata.
Il difetto più serio è che gli utenti non hanno nessuna
influenza, nessuna voce, nessun coinvolgimento nella
gestione del servizio.
Non c’è nessun canale di comunicazione bidirezionale ed
efficace con lo staff. Il corpo moderante andrebbe
potenziato dagli utenti stessi – siamo ben capaci di
collaborare con lo staff e credo che questo possa fare una
grande differenza.
Al momento, sarebbe giusto dire che non c’è nessun
rapporto fra l’utenza e lo staff, nessun punto d’incontro, e
questo è la debolezza di Answers.
PAG 6
VIII
Quali sono le categorie che visiti maggiormente e in quale di esse sei utente leader?
Le categorie che visito maggiormente di più sono quelle
pertinenti all'informatica, diciamo prevalentemente
Programmazione & Design, anche se poi cerco di farmi
un'idea dei miei contatti, delle loro preferenze, e se
possibile di dare risposte alle loro richieste.. anche se non
sono di programmazione. frequento quella categoria
perché la programmazione mi ha sempre affascinato da
quando avevo 12 anni. Poi di tanto in tanto guardo anche
le altre categorie collegate all'informatica, e
occasionalmente affari e finanza, e le domande relative ai
problemi ambientali. Diciamo ciò che mi tocca in qualche
modo.
Sono utente leader in Lingue, in Answers Italia. Do il
95% delle mie risposte in Answers Italia. Rispondo anche
in Answers UK. Le due categorie che frequento
maggiormente sono “Lingue” (il 55% della mia
partecipazione) e “Servizi Yahoo! Answers” (il 40%). Sono
“utente doc” in ambedue categorie. In “Lingue”, fornisco
traduzioni in inglese e dall’inglese, do consigli sulla
grammatica dell’inglese e rispondo a domande sulla
linguistica. In “Answers”, do consigli per aiutare gli utenti
a capire meglio come funziona il servizio e come sfruttarlo
bene.
Cosa rappresenta per te essere leader in una categoria?
A volte lo prendo quasi come un compito, quello di dare
le risposte alle domande che non hanno risposta nella
categoria P&D.. anche se ultimamente le domande
tendono a non avere a che fare con la categoria. troppe
domande su photoshop, su grafica.. YA non ha ancora
accolto la richiesta di creare una categoria a parte per
questi quesiti.
Per me vuol dire soprattutto dare il buon esempio a tutti
gli altri utenti della categoria – per me il buon esempio
consiste in un comportamento corretto: la concorrenza
leale, nell’incoraggiare gli utenti più giovani e i nuovo
arrivati, nel promuovere e riconoscere gli utenti più bravi
e corretti. Vuol dire fare della mia categoria un posto dove
si possono ricevere delle buone risposte, dove i più bravi
vengono riconosciuti come tali. Vuol dire che la mia
categoria gode di una buona fama, che i nostri “clienti” si
ricordano dei nostri nomi e tornano a chiedere altre
domande. Per me personalmente, l’essere leader è una
grande responsabilità e un grande onore.
Qual è la domanda più interessante in cui ti sei imbattuto?
Beh, di domande interessanti ne ho viste tante, anche se
quella che mi ha coinvolto di più è stata fatta da una
ragazza che stava preparando un esame di Fondamenti I.
Ho passato circa una settimana cercando di dare una
risposta, e dando tutto il supporto che mi è stato possibile
affinché la persona risolvesse il suo quesito.
Le domande piu' interessanti sono quelle a cui i
richiedenti accennano - vengono pubblicate soltanto le
richieste "Chi mi traduce qualcosa?". Riguardano storie
intensamente personali, anche struggenti faccende di
tradimento, addirittura di vita e morte. Non posso dirvi
alcune delle domande a cui ho risposto cosi' in privato. Ho
fatto del tutto come rispondente ... del traduttore, del
perito, del consigliere, e in tutti questi ruoli ho il dovere di
segretezza. Ho parlato anche con delle persone
conosciute, ma per me sono sempre persone come tutte.
Qual è la domanda più stupida che hai letto?
Trovo stupide le domande dove vengono chieste
soluzioni a problemi di scuola, dove le persone chiedono
di fare per loro i compiti "a casa".
“Quante lingue (*non* dialetti) sono parlati nel mondo?”
Un dialetto è una lingua: i due concetti sono
indistricabili. La domanda non ha senso e rivela un
pregiudizio e un’ignoranza profondamente radicati.
Pensi che in qualche modo YA accresca la cultura di coloro che scrivono e rispondono alle
domande?
YA ci da la possibilità di cimentarci con i problemi, con i
dubbi degli altri. E spesso ci ritroviamo a documentarci
per conto di altre persone su un determinato argomento.
Assolutamente sì. Accresce la cultura a chi è disposto ad
imparare. Gli ignoranti non sono coloro che non sanno:
sono coloro che non sanno di non sapere e non vogliono
imparare. Non sì può insegnare niente a chi non vuole
imparare e come rispondente in Answers, come nella vita,
è imprescindibile ricordarsene.
PAG 7
S.P.R.I.Te. Magazine
Cosa ne pensi del fatto che non ci sia alcun moderatore in YA, ma che tale responsabilità sia affidata
al buon senso degli utenti?
E' negativo in alcuni casi, spesso vengono fatte domande
ripetitive, domande senza alcun senso, o domande
incomplete.. che potrebbero essere annullate e magari
data la possibilità di rifarle. Mentre in alcuni casi no, un
moderatore è pur sempre di parte.. e si potrebbe rischiare
di creare delle inutili guerre su Yahoo facendosi
amico/amica uno o più moderatori, dando la possibilità
ad una cerchia ristretta di utenti di fare il bello e il cattivo
tempo.
Ma il mio punto è proprio che non lo è – agli utenti più
affidabili andrebbe affidata più responsabilità. Per adesso
ogni utente ha la possibilità di segnalare violazioni delle
linee guida, ma questo non basta. Preferirei che
svolgessimo il ruolo di un corpo moderante, gli utenti più
abituati, disponibili e affidabili di ogni categoria, magari a
nominazione dall’utenza.
Cosa vorresti dire ai lettori di S.P.R.I.Te Magazine?
Di contribuire anche loro a far crescere la community di
Yahoo. Sarebbe bello se un domani tutte le migliori
risposte fossero raccolte in un libro dei Perché, magari da
distribuire gratuitamente anche a chi non ha la possibilità
di accedere ad internet. Sono sempre stato dell'idea che a
chiunque debba essere data la possibilità di studiare, di
avere gli strumenti necessari per dare il massimo nella
vita.. a volte la prendo quasi una missione, facendomi
carico di problemi altrui.
Qualunque cosa facciate nella vita, cercate di vivere
sempre con coerenza. Siate onesti, siate di parola, siate di
rispetto. Non importa quante cose sapete, quanto belli
siete, quanti soldi avete, senza coerenza e rispetto, non
valgono niente tutte le conoscenze al mondo. Questo è
tipico delle mie risposte!
Naturalmente il mondo YA non finisce qui. Perciò per coloro che volessero conoscere di più questo servizio ecco il
link al sito ufficiale: http://it.answers.yahoo.com/
Buona navigazione!
Pulsanti Gloss con GIMP
di Demo <sensorario@gmailcom>
Per prima cosa si definisce l’area del bottone e questo è
possibile farlo selezionando lo strumento Selezione
Rettangolare (o se preferite con il tasto ‘R’ direttamente
da tastiera). Questo strumento ha diverse regolazioni, tra
cui gli spigoli arrotondati. In questo esempio sono stati
impostati a 5px. Selezionando l’area desiderata si otterrà
un risultato simile al seguente:
Il passo successivo consiste nella colorazione dell’area
selezionata. Per prima cosa ho creato un nuovo livello,
poi ho selezionato lo strumento Sfumatura (’L’ da
tastiera) e quindi ho scelto il due colori. Nell’esempio
sono stati utilizzati i colori #ffcc00 ed #ff6600. Sono due
sfumature dell’arancione, come vedrete nella prossima
immagine.
Siamo già a metà dell’opera. Il prossimo passo servirà
PAG 8
VIII
per dare un effetto di luce/rilievo al bottone che stiamo
creando. Analogamente a quanto appena fatto,
selezioneremo dentro al bottone un’area che vada da circa
metà fino al margine superiore del bottone. Attenzione
che dobbiamo cambiare uno dei due colori della
sfumatura con il bianco.
Beh il nostro bottone è finito, ora dobbiamo solo
preoccuparci di scriverci sopra ed il gioco è fatto.
-
Sound System
di Radu Iftode <radudac@yahoo.it>
Partendo dal presupposto che non ho mai scritto per il
giornalino, neanche al liceo, e che sicuramente ci sono
persone più competenti di me sull'argomento mi voglio
accingere a dare qualche consiglio a tutti coloro che,
come io mi sono trovato qualche mese fa, si trovano nella
situazione di dover comprare un Impianto di
Amplificazione per il loro gruppo.
Io l'ho fatto ad agosto 2007 e quindi i prezzi che
vi darò, orientativamente, non dovrebbero essere
cambiati molto.
La prima considerazione da fare è che sul
mercato troverete sicuramente
attrezzi più economici ma
anche più scadenti
qualitativamente. In ogni caso
dovete anche tenere conto di
un altro fattore: LA
SVALUTAZIONE !!! Eh già: se
un domani vorrete prendere
un impianto più potente o con
più canali o semplicemente
vorrete vendere il vostro
impianto suono sappiate che i
prodotti che costano di più si
SVALUTANO di MENO , un
po' come comprare una Ferrari
o Una Fiat: le 4 ruote le hanno tutte e due ma fra 5 anni la
Ferrari avrà mantenuto il 70% del suo prezzo mentre la
Fiat no...
Per cominciare possiamo analizzare il MIXER:
cuore dell'impianto di amplificazione...
Il mio gruppo ha deciso, su consiglio di un esperto, di
acquistare un Mackie da 16 canali con effetti interni.
La Mackie è una marca storica di mixer e tutti i suoi
prodotti sono qualitativamente tra i migliori che il
mercato offre: questo comporta però una spesa di circa
700-800 euro per un 16 canali scendendo a circa 450-
500 euro per un 14 canali (che non sono poi tanti!!).
Si possono comprare anche
mixer meno costosi come gli
Yamaha che, con gli stessi soldi o
poco più, hanno il doppio dei
canali ma hanno una qualità
complessiva peggiore, nonché
degli effetti più scadenti (per
effetti intendiamo tutta la gamma
dei riverberi e chorus )...
Comunque per un gruppo alle
prime armi vanno bene anche
questi ultimi, soprattutto se non
avete già un tecnico del suono che
sappia usare l'attrezzatura al
massimo delle sue capacità... Su
ebay troverete anche “pezzi di plastica che suonano” e che
PAG 9
S.P.R.I.Te. Magazine
costano niente ma non ve li consiglio, a meno che non
vogliate fare un gruppo per suonare tra amici, cioè nel
caso non vogliate fare una band seria che faccia serate in
giro...Fondamentale per il trasporto del mixer è il fly-case
cioè quella valigia rigida e imbottita. Sono pochissimi i
mixer venduti con fly-case: nella maggior parte dei casi vi
daranno una borsa o direttamente la scatola. Capirete
però che durante il trasporto sono inevitabili colpi e
strisci e quindi un fly-case vi salva il mixer da danni
accidentali. Non ricordo esattamente ma credo che, su
ordinazione, il fly-case costi poco meno di 100 euro, o
comunque attorno a questa cifra...
E dal mixer passiamo alla seconda scelta di vitale
importanza nell'acquisto di un impianto di
amplificazione: LE CASSE...
Il discorso qui è ampissimo: dalle casse dipenderà il
sound principale del
vostro impianto!!!
Il primo consiglio è
quello di non scegliere le
casse con la potenza
maggiore rispetto al vostro
budget: i tanti Watt spesso
non assicurano un'ottima
qualità...Bisogna poi
analizzare più fattori:
Il gruppo ha Basso e
Batteria?? infatti se c'è
almeno uno di questi due
elementi serviranno delle
casse con un woofer
principale 15 pollici di
diametro e sui 500W rms per cassa (che vuol dire una
potenza massima di quasi 700W per cassa !). Esistono
anche più grosse ma di solito oltre a questa misura di
diametro del woofer i medi cominciano a perdere. Se un
giorno si vorrà avere una potenza maggiore, ma già così
si può tranquillamente suonare diciamo in una aula
magna con 2 casse, basterà acquistare dei soobwoofer a
parte e il vostro impianto sarà pronto per sfondare le
finestre dei vicini !!!
Qual'è il budget ?? Le casse infatti rappresenteranno la
maggior spesa per il vostro impianto, a meno che voi non
prendiate un mixer a 32 canali da 2000 euro. Delle casse
ottime made in Italy e tra le migliori in giro sono le Fbt da
500W rms col woofer da 15 pollici come già detto ma
altrettanto buone sono le Mackie e le Jbl con le stesse
caratteristiche, anche se andrete a spendere qualcosina in
più.
In ogni caso delle casse come quelle che vi ho appena
descritto costano attorno ai 700 euro l'una (e ce ne
vogliono almeno 2 !!!).
Ovviamente basta scendere di potenza e troverete casse
a prezzi più bassi: però è sempre bene prendere
attrezzature di “marca” che sono molto più valide e in
ogni caso: se volete casse serie scordatevi di spendere
poco !!!
La terza parte importante dell'impianto sono i
microfoni: anche in questo caso la scelta è ampia ma se si
vuole il meglio bisogna spendere. Microfoni per la voce
buoni si possono trovare a circa 80 euro l'uno, come
alcuni modelli della Akg o i modelli economici della Shure
(leader in questo campo !!). Se invece siete esigenti e
volete i microfoni voce migliori sul mercato la scelta è
obbligatoria: Shure sm68. Per intenderci sono quelli che
usano al FestivalBar. Qui si vanno a spendere sui 120
euro a microfono, 150 per l'edizione limitata del 40°
anniversario, ma vi garantisco che sono spettacolari. Se
proprio avete soldi a uffa allora si trovano anche
microfoni attorno ai 300-400
euro ma è roba da studio. Per
una band direi che gli sm68
sono il meglio che c'è...
In questo campo è meglio
non scendere di prezzo più di
tanto dato che gli alettanti
Samson a 40 euro l'uno non
sono assolutamente adatti al
suonare in pubblico: vanno
bene per la sala prove o per il
gruppo tra amici. Quando si
suona a volume alto la voce è
quella che ne risente di più se
non si ha un buon
microfono !!
Invece per strumenti a fiato o a corde strofinate,
tipo violino ecc., vanno bene gli Akg, io ho un C419. Il
costo si aggira sui 150 euro. E' fondamentale NON
USARE UN MICROFONO A PIEZO ELETTRICO, cioè
quelli che si attaccano alla cassa armonica dello
strumento, che sono a volte più economici e captano le
vibrazioni della cassa armonica: il suono di uno
strumento acustico è dato dall'aria che vibra. Se non si
capta l'aria ma solo le vibrazioni viene a mancare una
parte del bel suono dello strumento.
Per la batteria ho visto funzionare bene un set della
Samson ma non so darvi informazioni più precise al
riguardo in quanto il mio gruppo non ha la batteria e
quindi non abbiamo nemmeno preso il set microfoni.
Però ho visto che di solito il batterista ha un suo mixerino
a parte dove collega i microfoni così li regola come vuole.
Poi questo mixerino, da 4-6 canali, va a finire nel mixer
principale.
I microfoni vanno sempre tenuti al sicuro da qualsiasi
urto: una soluzione buona potrebbe essere prendere un
beauty-case di vostra mamma e riempirlo di spugna. Poi
PAG 10
VIII
fate dei fori nella spugna e ci inserite i microfoni in modo
che non vadano a sbattere da nessuna parte.
Obbligatorie sono anche le aste per i microfoni e
per le casse: quelle per i microfoni costano attorno ai 40
euro l'una mentre per le casse andremmo a spendere
circa 70-80 euro per asta, con valvola pneumatica per
ammortizzare la discesa della cassa quando si smonta (e
le casse pesano !!!). Principalmente il prezzo è dato dal
design delle aste e quindi è solo un fatto stilistico.
I cavi sono l'ultima parte obbligatoria
dell'impianto: di solito se comprate tutto in un negozio
solo e in un'unica volta, ma soprattutto se il
commerciante non è ladro, i cavi ve li regalerà: con me lo
ha fatto e quindi non so dirvi quanto possano costare.
Evitare in ogni caso di prendere cavi esageratamente
lunghi perchè più sono lunghi e più si ingarbugliano !!! Di
solito danno anche delle fascette adesive per tenere legati
ordinatamente quando non li usate. Il consiglio anche qui
è di non risparmiare 3-4 euro a cavo per prendere roba
scadente che si può rompere nel bel mezzo della serata e
acquistatene sempre uno in più di quelli che vi servono:
ho visto gente cantare in 2 su un microfono perché il cavo
cannon di un microfono si era rotto e non avevano il
ricambio !!!
Ora passiamo alla parte “optional” dell'impianto: spie e
ciabatta multicavo .
Il mondo delle
spie (acustiche :P) è vasto
quasi quanto il mondo
delle casse di cui abbiamo
parlato prima. La
differenza è che siccome
siete voi a dover sentire il
suono qui non c'è bisogno
di una qualità immensa e
nemmeno di una potenza
incredibile. Bisogna
vedere però quanto
grande è il palco che
dovete allestire: per un gruppo di 4 direi che 2 spie vanno
benissimo mentre se siete in 10 ovviamente ce ne
vorranno qualcuna in più...Scordatevi però quelle mega
spie sulle quali salgono i cantanti metal! E' roba che non
ha senso usare se non siete a suonare a S.Siro !! Noi
abbiamo preso sempre delle nostrane Fbt: circa 250 euro
l'una !!! Anche qui la nostra scelta è stata per il meglio
che c'era ma potete trovare tranquillamente spie meno
qualitative a meno in questo caso non è così tragico
prendere attrezzi meno qualitativi.
Il secondo optional menzionato è la ciabatta
multicavo: è utile solo nel caso nel quale voi abbiate una
persona che vi fa il suono e che stà sempre al mixer
posizionato in mezzo o dietro al pubblico.
La ciabatta è quella piattaforma con tante entrate dove
potete collegare direttamente i microfoni, cavi, spie ecc.
per non dover stendere metri e metri di filo in mezzo al
pubblico. Molto utile ma anche molto costosa: parliamo
di 350 euro per quella da 15m, anche se in internet la
trovate a meno ma, anche in questo caso, più scadente. Il
questo caso la qualità è data non solo dai cavi che
contiene il multi-filo grosso che va al mixer ma anche dai
materiali di cui è fatta la ciabatta: se è in plastica è più a
rischio che se è in ferro: infatti dovrà stare in mezzo a voi
sul palco e se vi muovete rischiate di prenderci contro !!!
Inoltre qualche prolunga non è mai di troppo ed è
sempre bene averne una di scorta perché a volte dovrete
utilizzare 2 prese per non sovraccaricare con casse, mixer
e spie una sola presa.
Inoltre dovrete decidere anche come amplificare gli
strumenti elettrici. Ci sono 2 possibilità:
1)con un microfono per ogni amplificatore che dovrà
essere posizionato al centro dello speaker
2)usando direttamente le apposite uscite degli
amplificatori per collegarli al mixer
Il primo metodo è quello classico che offre il suono più
bello ed è anche il più consigliato, però dovrete comprare
dei microfoni in più. Il secondo
metodo non l'ho mai provato
personalmente e non so quali
potrebbero essere gli effetti.
L'impianto di amplificazione
che ho descritto in questo
articolo costa 4000-4500 euro,
optional inclusi, ma con 2500-
3000 euro, se vi accontentate
di un po meno, portate a casa
delle buone cose. Inoltre i
4000-4500 euro sono per tutte
le componenti nuove: troverete
sicuramente componenti usate
a meno e con la stessa qualità,
anche se bisogna stare molto attenti con le casse e con i
microfoni: fatevi sempre accompagnare da qualcuno con
esperienza nel settore che saprà riconoscere un usato
valido da uno tenuto male e con problemi.
Spero di essere stato di aiuto a qualcuno o per lo meno
spero di aver soddisfatto le curiosità di una piccola
percentuale dei miei 25 lettori !!!
Vi dò appuntamento al prossimo numero di S.P.R.I.Te.
Magazine.
Radu Iftode --> ssssssssssssssssssciao !!!
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S.P.R.I.Te. Magazine
L'arte di imparare (a cucinare)
di Marco Bagnaresi <marco.bagnaresi@gmail.com>
Non volendo scrivere l'ennesimo articolo riguardante la
programmazione o qualche strana tecnica di
progettazione del software, ho deciso di buttarmi su
qualcosa di completamente diverso : la cucina.
Vorrei solo condividere la mia esperienza. Quando ho
cominciato l'università mi sono trasferito in
appartamento qua a Cesena. E col trasferimento ho
dovuto affrontare subito alcune questioni “scottanti”,
come ad esempio fare la spesa e cucinare. Ricordo quando
le prime volte entravo al supermercato, e non avevo la più
pallida idea di cosa comprare. Mi affidavo all'istinto,
pensando “ehi questo dev'essere buono!”. E ricordo che
non avevo il minimo senso della misura su quello che
compravo. Alcune cose scadevano inesorabilmente, altre
si rivelavano dei flop totali. Ricordo anche di
aver scoperto che non bisognava mai fare la
spesa quando si ha fame, altrimenti si
comprava il doppio della roba. In quei
momenti ho capito quanto finora, senza troppi
complimenti ricevuti, aveva fatto finora mia
madre per me. Capii che a casa mia mangiavo
COME UN RE rispetto a quanto ero in grado
di fare in appartamento. Ricordo decine di
esperimenti culinari disastrosi, in cui cercavo
di cucinare le cose più allucinanti, ignorando
tutte le principali norme di sicurezza e buona
cucina. Una fra tutte che mi torna in mente,
quando misi la pentola con i semi di soia sul fuoco e
“andai a fare un sonnellino” perchè tanto ci mettevano un
sacco per cucinarsi. Risultato : la casa piena di vapore, un
odore di bruciato che non sarebbero entrati nemmeno dei
pompieri e la soia carbonizzata insieme al fondo della
pentola ... che ho dovuto buttare. Ricordo esperimenti
culinari che sono rimasti leggendari fra i miei amici, come
cucinare la pasta mettendo nell'acqua dei sassi di fiume,
per insaporirla. Non era male, anche se aveva un lontano
sapore di .... sabbia. Mmmhhh.
Poi, col tempo, le cose sono cambiate. Ho avuto la
fortuna di avere un compagno d'appartamento che sapeva
cucinare abbastanza bene. Da lui ho appreso qualche
rudimento, anche se ricordo, le cose mi entravano da un
orecchio e mi uscivano dall'altro. Ricordo che lui sapeva
fare lo strudel e che me lo insegnò. Da lì, piano piano, mi
sono espanso : ho imparato a fare i condimenti per la
pasta, primo fra tutti il pesto alla genovese. Poi un giorno
ricordo di essermi stancato e di essermi arrabbiato con
me stesso perché alla fine, più o meno, mangiavo sempre
le stesse cose. Così ho comprato un libro di ricette e uno
di cucina, e ho cominciato a sfogliarli per capire cosa si
nasconde dietro quest'arte misteriosa di miscelare
ingredienti fra di loro. Cucinare è molto diverso da
programmare e devo ammetterlo, molto ma molto
divertente : non conta troppo leggere manuali, se non per
avere l'ispirazione. Bisogna provare e riprovare, e
imparare le cose errore dopo errore. Si impara per
esempio che le cose vanno cotte in un certo ordine, non è
come quando scriviamo una classe e i metodi che
implementiamo li possiamo fare nell'ordine che ci pare.
Se per esempio dobbiamo mescolare farina e acqua,
dovremo aggiungere l'acqua alla farina piano piano,
magari su un bel tagliere, e continuare a girare la pastella
che si forma. Se mettiamo la farina nell'acqua invece il
risultato è disastroso : si formano dei grumi in cui la parte
esterna funge da involucro, e nella parte interna la farina
non si bagna mai! Inoltre nella programmazione se
sbagliamo possiamo correggere gli errori e nulla rimane
di quello che abbiamo combinato. In cucina
invece non è così facile la vita, se si mette
troppo sale, c'è poco da fare, la pietanza è
rovinata, il sale non si toglie. Certo, a volte
entro certi limiti si può rimediare ... ma non è
così facile e a volte non è proprio possibile. Si
utilizza quindi un approccio incrementale,
magari se non si sa come muoversi si mettono
gli ingredienti un po' alla volta, e quando
possibile si assaggia. Insieme alle mie abilità
culinarie, anche quelle di acquisto degli
alimenti col tempo sono migliorate, e la tecnica
si chiama “lista della spesa”. E' utile inoltre
decidere a priori se si cucinerà un certo tipo di alimento in
modo da procurarsi prima tutti gli ingredienti, altrimenti
si casca dalle nuvole pensando di poter improvvisare a
cucinare quello che ci viene in mente. Col tempo la
confusione si dirada e si comincia a fare ordine, si impara
la differenza fra congelare e surgelare, si impara che
esistono tanti tipi di cottura, ad esempio al cartoccio, al
forno, al vapore, alla griglia, allo spiedo, a bagnomaria,
bollire, brasare, saltare in padella, friggere in immersione,
in semi-immersione, glassare, gratinare, lessare,
sbollentare, stufare, al microonde e con la pentola a
pressione. Ognuno di questi tipi di cottura utilizza pentole
differenti, ha proprietà differenti e si usa in contesti
differenti. Si impara cosa tenere in dispensa, come vanno
preparati gli alimenti, e piano piano i concetti vanno al
loro posto e si impara a muoversi con più autonomia. Su
google trovate tutte le ricette del mondo, anche quelle di
cucina israeliana. Ma avere le ricette non significa saper
cucinare, così come conoscere un linguaggio non significa
saper programmare. Servono voglia di imparare, di
mettersi in gioco, e soprattutto di star bene e mangiare
cose buone. Quasi tutti possono fare a meno di imparare a
programmare nella vita, ma quanti possono fare a meno
di saper cucinare, di saper mangiare? Rifletteteci e trovate
le vostre risposte. :)
PAG 12
VIII
Il Norouz - festività iraniana
di M. Fakhrian
Il Norouz o è una ricorrenza tradizionale che celebra il
nuovo anno e che è festeggiata in Iran ed alcuni paesi del
medio oriente che facevano parte della persia antica.
Ricorre il 21 marzo, sebbene venendo di fatto a
coincidere con l'equinozio di primavera.
il Norouz è una festa popolare (ma non religiosa),
simile al capodanno dei paesi occidentali.
il Norouz viene fatto risalire addirittura a circa 15.000
anni fa, all'epoca del leggendario re persiano Yima
(Jamshid). Questi, figura mitica dello zoroastrismo, viene
solitamente indicato dalla tradizione come l'ideatore
della festività, allora una celebrazione dell'arrivo della
primavera. In seguito Zoroastro, profeta dell'omonima
religione, riorganizzò la festività in onore di Ahura
Mazda, divinità principale del pantheon iraniano pre-
islamico.
Recenti ricerche attestano come, 12 secoli più tardi, nel
487 a.C., l'imperatore persiano Dario fece celebrare, con
grandi preparativi, il Norouz nel suo palazzo reale a
Persepoli; in quell'anno, infatti, il sole cadde esattamente
al centro dell'osservatorio astronomico costruito nel
palazzo; questo evento eccezionale, previsto dagli
astronomi persiani, venne visto come un segno di buon
auspicio per il regno.
Successivamente, il Norouz divenne festa nazionale
dell'impero persiano sotto la dinastia dei Parti (248 a.C.-
224 d.C.); le più ampie documentazioni dei
festeggiamenti del Norouz in tempi antichi provengono
però dall'epoca di Ardashir
I, capostipite della dinastia
dei Sasanidi (224-651),
durante la quale il Norouz
divenne la festività più
importante dell'anno. In
questo periodo furono
introdotte tradizioni quali
l'udienza pubblica del
sovrano, l'amnistia ai
prigionieri e lo scambio di
doni.
Il Norouz fu una delle
poche festività dell'antica
Persia a sopravvivere
all'avvento dell'Islam nel
650 d.C. L’Islam fece
diventare il Norouz una
delle più importanti
festività del nuovo
calendario islamico, introdotto nel 622 d.C. L'inizio
dell'attuale calendario solare persiano, che discende
direttamente dall'antico calendario zoroastriano, si fa
risalire al giorno dell'equinozio di primavera dell'anno
dell'Egira, ovvero la fuga del profeta Maometto dalla
Mecca a Medina nel 622 d.C. Un anno ha 365 giorni (366
negli anni bisestili) e il suo capodanno (No Ruz), secondo
il calendario occidentale, generalmente cade il 21 marzo.
Il calendario musulmano è stato introdotto anch’esso
nell’anno 622 d. C. Si differenzia da quello Persiano per il
calcolo dei giorni. Questo calendario inizia infatti dal
mese precedente all'Egira del Profeta ma, dal momento
che si basa sull'anno lunare di 354 o 355 giorni,
attualmente, rispetto al calendario solare persiano,
presenta uno scarto di una quarantina di anni.
Nonostante la presenza dell’Islam, le usanze legate alla
tradizione persiana del Norouz sono rimaste intatte.
Oltre a rappresentare la data di inizio del calendario
legale iraniano, la festa veniva già celebrata durante il
periodo degli Achemenidi (VII-IV secolo a.C.), Norouz
era il giorno in cui i popoli delle nazioni sottomesse
portavano doni all'Imperatore. Il termine deriva
dall'unione di due parole antico-persiane: nava (nuovo) e
r zaŋh (giorno), e significa perciò "nuovo giorno". Ancheə
nel moderno persiano ha mantenuto lo stesso significato,
in quanto no vuol dire "nuovo" e rouz giorno.
Il periodo di preparazione alla festa inizia già nel mese
di Esfand, l'ultimo dell'anno nel calendario persiano
PAG 13
S.P.R.I.Te. Magazine
nonché mese finale dell'inverno. I festeggiamenti
prevedono varie tradizioni e rituali; di questi i più
importanti sono: l'Khane Tekani (pulizia della casa), il
Chaharshanbe Suri (la festa del fuoco) e soprattutto la
consumazione dell'Haft Sîn, il pasto tradizionale.
Khane Tekani
Il Khane Tekani è il rito tradizionale che apre i
festeggiamenti del Nawrūz, e consiste nella completa
pulizia e messa a nuovo della propria casa. Costituisce
probabilmente un riferimento al rinnovamento della
natura che avviene in primavera: la tradizione
comprende anche l'acquisto di vestiti nuovi e la
decorazione delle case con fiori, in particolare il giacinto
ed il tulipano. Il Khane Tekani inizia usualmente 12
giorni prima del Nawrūz, durante i quali ogni famiglia si
dedica alla pulizia della casa e alla visita a parenti ed
amici. In particolare queste visite reciproche ai famigliari
ed agli amici stretti sono una componente fondamentale
del Nawrūz iraniano, e raggiungono l'apice nel giorno
della festività vera e propria, in cui le persone si
riuniscono intorno ad una tavola imbandita,
apparecchiata con il pranzo tradizionale, l'Haft Sîn,
consumano insieme il pasto e si scambiano doni.
Chahârshanbe Sûrî
Lo Chahârshanbe Sûrî è un rito che si celebra l'ultimo
martedì dell'anno: la festa del fuoco. Costituisce una
rappresentazione allegorica della luce (il fuoco) che
sconfigge le tenebre, una tradizione che richiama il
dualismo manicheo dello Zoroastrismo, e si ricollega
perciò alle antiche origine della festa stessa. Durante la
notte del Chahârshanbe Sûrî è tradizione uscire nelle
strade ed appiccare piccoli e grandi falò, sui quali i
giovani uomini saltano cantando i versi tradizionali
Zardî-ye man az to, sorkhî-ye to az man, letteralmente "il
mio colore giallo a te, il tuo colore rosso a me", che
simbolicamente significa "la mia debolezza (giallo) a te,
la tua forza (rosso) a me". Esistono molte altre tradizioni
collegate al Chahârshanbe Sûrî; una di esse vuole che in
questa notte gli spiriti dei morti possano tornare a far
visita ai loro discendenti vivi, altre tradizioni prevedono
la rottura di alcune anfore di terracotta, in un auspicio di
buona fortuna (Kûzeh Shekastân), ed il Gereh-goshâ’î:
l'atto di fare un nodo ad un angolo di un fazzoletto e
successivamente chiedere a qualcuno di scioglierlo, altro
atto simbolico bene augurante.
Haft Sîn
La tavola tradizionale dell'Haft Sîn
Oltre alle portate vere e proprie, l'Haft Sîn è costituito
anche dal particolare modo di disporre ed imbandire la
tavola, che viene adornata nel modo più ordinato e
compositiva mente bello possibile, con fiori ed oggetti
simbolici. Il pasto vero e proprio è comunque costituito
da sette portate, ognuna delle quale con un nome che
inizia con la lettera 'S' -Sîn (‫س‬) nell'alfabeto persiano.
Tali portate sono:
● sabzeh - chicchi di lenticchie, orzo o frumento,
a simboleggiare la rinascita
● samanu - una sorta di zuppa di cereali,
● senjed - frutti secchi di oleastro, a
simboleggiare l'amore.
● sîr - aglio, a simboleggiare la salute
● sîb - mele, a simboleggiare la bellezza
● somaq - bacche di Sumac, a simboleggiare l'alba
● serkeh - aceto, a simboleggiare la pazienza e la
saggezza.
PAG 14
VIII
DTM PHP web framework
di Elvis Ciotti <info@elvisciotti.it>
In questo articolo presento una prima versione di un web framework
(scritto in PHP) che sto sviluppando per le creare in modo molto veloce,
sicuro e dinamico pagine web complete e personalizzabili per interagire
con il database.
L’articolo è principalmente rivolto a chi ha già sviluppato applicazioni web,
tuttavia offre qualche idea a chi realizza software (gestionali o comunque
interagenti con un db) anche con altri linguaggi e in altre piattaforme.
a cosa serve ?
Una volta specificati i parametri di accesso al database, incluse e istanziate le classi del framework, è sufficiente una
sola chiamata di funzione (che specifica la tabella + altre eventuali configurazioni specifiche) per:
● generare un form di inserimento / editing record (che processa e inserisce i dati dopo il submit)
● generare stampa della tabella records in table html con:
- link che stampa form di editing record (form riempito con valori precedenti)
- pagine di navigazione recordset automatiche (avanti, indietro, inizio, fine)
- ordinamento cliccando sulle colonne
● gestire accesso utenti (login, invio password…), non descritta in questo articolo.
ambiti di utilizzo
Il framework è stato pensato per realizzare in modo veloce le aree amministrative di un gestionale o sito web. Si può
comunque utilizzare anche nel front-end con opportune personalizzazioni. Ho utilizzato questo framework per
realizzare una decina di siti web di vario tipo: dall’ inserimento di news, prodotti, annunci, alla gestione di un
giornale con diversi livelli di utenti, permessi e personalizzazioni. Le funzionalità sono per il momento ristrette e più a
basso livello rispetto ad altri framework come django[1] o cake php[2], ma costituiscono - come vedrete negli esempi
successivi - un notevole passo avanti (sia in velocità che in sicurezza) rispetto alla stesura/modifica manuale di codice.
logica di funzionamento
Il modello dei dati (tabelle, proprietà campi, relazioni) devono essere già creati, con PhpMyAdmin[3] è possibile farlo
molto efficacemente e velocemente, ma potete usare qualsiasi altro strumento per creare la struttura dei dati.
L'idea di questo framework è che viene letta la struttura della tabella, i form di inserimento / editing vengono creati
automaticamente e sono personalizzabili.
Se non si specifica alcuna configurazione, si ha già un form completo per inserire /editare i dati nella tabella, che
verrà creato in base poi alle proprietà del campo (es: valore obbligatorio, lunghezza, chiave primaria, tipo int | string |
data…).
I campi di tabella impostati NOT NULL (durante la modellazione tabella) mostreranno avvertimenti javascript (con
focus sui campi) e lato server nel caso il campo non sia inserito. I campi TEXT mostreranno delle textarea al posto di
semplici INPUT. I campi che specificano una lunghezza massima, avranno conseguentemente il tag con la relativa
MAXLENGHT impostata, gli ID autoincrement sono nascosti nel form di inserimento. Queste sono le funzionalità di
base dedotte e impostate leggendo la struttura della tabella. Se aggiungiamo /togliamo / rinominiamo o cambiamo le
proprietà ad un campo della tabella (lunghezza, tipo, nome, ordine, default value, not null…) , non è necessario
cambiare il codice !
Sono poi agganciabili le funzionalità: upload di files assocato a campi tabella con ridimensionamento immagini in più
formati o selezione ajax dall’archivio files/immagini già caricati, editor WYSIWYG, elenco dei valori già inseriti in un
campo, campi hidden impostati preinseriti (quindi soddisfare integrità referenziali), campi non modificabili.
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S.P.R.I.Te. Magazine
Moltre altre funzionalità sono configurabili, permettono di personalizzare gli oggetti html del form e sono in parte
(per motivi di spazio) descritte.
personalizzazione
La personalizzazione avviene con un mega-array (facilissimo gestirlo con PHP), che per ogni campo di tabella
permette di specificare un array con le impostazioni (cioè come trattare quel campo in tabelle e form inserimento).
Elenco alcune personalizzazioni possibili, tralasciando i nomi e dettagli dell’array di configurazione:
✔ ridenominazione del campo nel form (e in tabella);
✔ inserimento commento sotto il campo (istruzioni di compilazione form);
✔ generazione campo a discesa select (o elenco pulsanti radio) con :
- coppie chiave -> valore preimpostate (es: livello 1=amministratore, 2=utente);
- coppie id->valore importate da altra tabella (es: inseriamo articoli e settiamo il campo id_categoria ;
con 1=politica, 2=cronaca, dove ‘politica’ e ‘cronaca’ sono i record presenti nella tabella ‘categorie’);
- elenco di valori già inseriti in quel campo o coppie chiavi->valori letti con query personalizzate;
✔ nascondere campo (quindi settato a default in insert e non mostrato in update);
✔ valore di un campo prefissato (es: valore di cookie, parametro GET, valore di sessione…);
✔ campo editor WISIWYG con fckeditor[4];
✔ campo data (default = data corrente) con popup scelta (formato compatibile mysql);
✔ campi per inserimenti pasword cifrate, campi mail (controllo formato), campi timestamp;
✔ possibilità di togliere controlli per cancellazione record;
✔ altezza e larghezza textarea;
Per personalizzare i messaggi di errore di connessione database, query, errore inserimento, errore update, è possibile
estendere la classe prima di istanziarla e ridefinire i semplici metodi per stampa di errori.
ogni oggetto html del form ha una classe css associata, quindi la grafica è completamente personalizzabile.
esempio minimale con codice
Premesse:
1. In un database tutte le tabella DEVONO avere una chiave primaria per identificazione univoca dei record. Se
l’applicazione funziona tramite web, meglio usare chiavi numeriche (onde evitare problemi di codifiche nel
passaggio dati tra pagine) e auto-increment (più comode da gestire). Quindi per ogni tabella che fate, create
una chiave numerica auto-increment (e magari chiamatela sempre "id" per semplicità).
2. Onde evitare problemi nelle query, meglio chiamare tabelle e campi con soli caratteri alfanumerici, senza
spazi (usare underscore), caratteri accentati, apici o virgolette.
Iniziamo !
Supponiamo di voler realizzare il back-end (area riservata) di sito web che vende ed espone prodotti, da cui
l’amministratore del sito (unico utente in questo esempio) inserisce i dati.
Con PhpMyAdmin creiamo la tabella categorie (riporto la query per completezza):
CREATE TABLE `categorie` (
`id` int(4) NOT NULL auto_increment,
`nome` varchar(255) NOT NULL,
PRIMARY KEY (`id`),
UNIQUE KEY `nome` (`nome`)
)
ad esempio può contenere le coppie (1,informatica) (2,elettronica) (3,telefonia)…
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VIII
Creiamo adesso la tabella prodotti
CREATE TABLE `prodotti` (
`id` int(5) NOT NULL auto_increment,
`nome` varchar(255) NOT NULL,
`sottotitolo` varchar(255) default NULL,
`categoria` int(4) NOT NULL,
`tipologia` varchar(255) default NULL,
`mostra` int(1) NOT NULL default ‘1′,
`data_inserimento` date NOT NULL,
`descrizione` text NOT NULL,
PRIMARY KEY (`id`)
)
In questo caso impostiamo delle personalizzazioni della form di inserimento:
campo Personalizzazione Codice e risultato gafico nel form
nome rinominiamo il nome
del campo mostrato nel
form, in modo che sia
più chiaro
$DTMCONF[’prodotti’][’nome’][’dtm_rename’] = ‘Nome del
prodotto’;
categoria elenco a discesa dei
record presenti
nell’altra tabella
(categorie)
$DTMCONF[’prodotti’][’categoria’][’dtm_personal_select’][’
q’] = "select id as opt, nome as val from categorie order
by nome";
notare che opt è usato per l’attributo value, e val per il testo del tag <option>
incluso nel tag <select>
tipologia richiediamo che venga
mostrata sotto il campo
un elenco selezionabile
dei valori già inseriti
$DTMCONF[’prodotti’][’tipologia’][’dtm_elenca’] = true;
mostra Vogliamo un
controllo che faccia
selezionare se il
prodotto va mostrato o
meno, quindi
associamo i relativi
valori numerici ai valori
testuali, con una
descrizione sottostante
$DTMCONF[’prodotti’][’mostra’][’dtm_radio’][’corrisp’] = array(0
=> "NO ", 1 => "SI" );
$DTMCONF[’prodotti’][’mostra’]["text"] = "indicare se il
prodotto deve essere mostrato nel sito";
data_inseri
mento
popup javascript
scelta data e
ridenominazione
$DTMCONF[’prodotti’][’data_inserimento’]["dtm_calendar"] =
true;$DTMCONF[’prodotti’][’data_inserimento’][’data_inserimento’]
[’dtm_rename’] = "Data di inserimento prodotto"; [continua...]
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S.P.R.I.Te. Magazine
descrizione con editor html
WYSIWYG
$DTMCONF[’prodotti’][’descrizione’][’dtm_fck’] = true;
A questo punto possiamo iniziare con il codice, spiegazione nei commenti.
partiamo dalla (più semplice) pagina "categorie.php" che gestisce le
categorie:
//dati connessione mysql
include("../include/config_sql.php");
//inclusione e istanziazione classe per gestire le
connessioni
include("../include/dtm/SQL.php");
$sql = new SQL($_CONFIG);
//inclusione e istanziazione classe principale del framework
sulla tabella "categorie"
include ("../include/dtm/dynamic_table_manage.php");
$dtm = new dynamic_manage($sql, "categorie");
//stampo tabella con record presenti
?><h2>Record presenti</h2><?
$dtm->stampa_tabella();
//stampo tabella di inserimento / modifica
?><h2>Inserimento</h2><?
$dtm->genera_form( );
In sostanza: passiamo un oggetto SQL (che gestisce connessione e query)
alla classe del framework, quindi stampiamo la tabella dati esistenti e form
di inserimento (che diventerà di editing qualora modifichiamo un record).
Come si può vedere dallo screenshot a lato, sono mostrati in alto i record presenti con pulsanti di navigazione,
possibilità di ordinamento al click sulla colonna, possibilità di editing al click su "modifica".
Il form di inserimento/modifica sottostante ha in automatico i controlli di inserimento in relazione alle proprietà del
campo della tabella (in questa semplice tabella abbiamo solo: lunghezza massima 255 caratteri e controllo javascript +
lato server per l’esistenza).
PAG 18
VIII
potete visualizzare questo esempio funzionante all'indirizzo
http://www.elcisoft.com/dtm/sample/accesso/
Passiamo alla più interessante pagina "prodotti.php" dove sono applicate le personalizzazioni della tabella
precedente.
Il codice è praticamente lo stesso (quindi potreste fare una pagina unica “switchando” con parametri in GET ed
evitare codice ridondante), con la differenza che inseriamo l’array di configurazione e quindi istanziamo la classe
principale passando l’array ( terzo parametro
$DTMCONF[’prodotti’][’nome’][’dtm_rename’] = ‘Nome del prodotto’;
// qua tutte le altre righe di configurazione dei campi
$dtm = new dynamic_manage($sql, "categorie", $DTMCONF);
Il risultato del form (di editing in questo caso) è in figura.
✔ I campi NOT NULL vengono automaticamente
richiesti e segnalati con un asterisco.
✔ “categoria” contiene un’elenco a discesa con i
valori correnti nella tabella "categorie".
“tipologia “presenta un’elenco cliccabile delle
voci già inserite.
✔ “mostra” è un pulsante radio che associa i valori 0
e 1 rispettivamente a SI e NO, quindi in modalità
insert di default (come impostato da
phpmyadmin) è a SI (1), mentre sarebbe a NO in
modalità editing se il valore presente NO(0).
✔ “descrizione”: viene caricato il plugin fck editor,
con toolbar e skin personalizzabili (il valore del
campo inserito sarà poi il codice html).
dettagli tecnici
Il framework è stato sviluppato con PHP 4,
soprattutto perchè ancora molti hosting non
supportano la versione 5 di PHP. Il dbms utilizzato è
MySQL, nulla vieta di usare SQLite o PostgreSQL,
sostituzione facilmente effettuabile cambiando
qualche riga in "SQL.php", contenente la classe che
gestisce connessione e queries.
download e conclusioni
All'indirizzo elcisoft.com/dtm trovate l'ultima versione
e tutte le istruzioni. Se un giorno vi trovaste a scrivere codice web per generare pagine di insert / editing dati in
database, ricordatevi di questo articolo !
Riferimenti:
[1] - http://www.djangoproject.com/
[2] - http://www.cakephp.org/
[3] - http://www.phpmyadmin.net/
[4] - http://www.fckeditor.net/
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S.P.R.I.Te. Magazine
SVAGO /* PER INFORMATICI */
Freddure e aneddoti vari dal web
Aggiornamenti...(tutte le puntate)
Anche se contro il parere di tutti i miei amici, l'anno
scorso ho deciso di fare l'aggiornamento da "Fidanzata
8.5" a moglie "1.0" riscontrando in seguito che, questa
versione, provoca un'occupazione di risorse tale da non
lasciarne altre per applicazioni già installate, come "Pub
2.0", "Stadio2.5".
Questa nuova versione genera inoltre uno o più
"processi-figli", occupando le poche risorse libere e
costringendo a costosi ampliamenti hardware...
... Mancando completamente il manuale d'installazione,
si scoprono alcune limitazioni considerevoli durante
l'utilizzo, limitazioni non evidenziate neppure nel
manuale "on line" dell'applicazione. Tra le più
importanti posso evidenziare che una volta installata,
l'applicazione Moglie 1.0 viene eseguita per prima ad
ogni avvio del sistema, assumendo il controllo di tutte le
attività e provocando errori di sistema e blocchi all'avvio
di applicazioni quali "NotteInDisco 5.2", "FumoInCasa
3.1", "TelefonoAdAmica 6.8". In automatico Moglie 1.0
installa anche una serie di "plug-in" estremamente
fastidiosi, come "Suocera 3.1", "Fratelli 2.3", "Parenti
1.0b", condannando il sistema ad una inevitabile caduta
di prestazioni...
Alla luce di questi effetti non calcolati sul sistema, è
auspicabile un aggiornamento di "Moglie 1.0"
migliorando ed ampliando come segue:
1) Opzione "Iberna", per dare la possibilità di eseguire
tutte le altre applicazioni senza problemi
2) Opzione "Minimizza" per evitarne la continua (e
fastidiosa) presenza
3) Opzione "Sospendi controllo hardware", per dare la
possibilità di testare altre versioni (come "BottaEVia 1.0"
o successive) con lo stesso hardware a disposizione
4) Opzione per il collegamento alla rete e per la
condivisione di applicazioni di altri utenti. Questa
opzione, unita alla precedente, consentirebbe la piena
funzionalità di "MoglieDiAltro 2.1a", attualmente non
eseguibile o, in taluni casi, eseguibile con enormi rischi
per la stabilità del sistema
5) Tool per la rimozione completa in modo rapido ed
immediato, senza conseguenze per il sistema.
Si è sparsa comunque la voce che la versione di Ragazza
2.0 o superiore possa perfettamente sostituire Moglie
1.0, in particolare per chi non ne ha ancora effettuato
l'installazione. In caso contrario risulta difficile, per i
limiti riscontrati, disinstallare perfettamente Moglie 1.0
prima dell'installazione di Ragazza 2.0 o superiore.
Aumentando notevolmente la notorietà nel settore,
dalla versione "Ragazza 2.0" l'applicativo può essere a
pagamento; in questo caso è possibile noleggiarlo anche
solo per poche ore ma il rischio è che contenga virus
letali per il sistema.
Un'altra limitazione delle applicazioni "Ragazza XX" è
quella legata ad una insistente pubblicità tramite finestre
pop-up che si aprono all'improvviso nel sistema e dove si
evidenziano molteplici (quanto inesistenti) vantaggi
upgradando la versione "Ragazza XX" a Moglie 1.0.
ULTIMA ORA: è stato segnalato un ulteriore BUG
nell'applicativo "Moglie 1.0": sembra completamente
incompatibile con "Amante 1.0" o superiore e, se
l'installazione di quest'ultimo viene eseguita prima della
disinstallazione completa di Moglie 1.0 (si consiglia la
reinstallazione di tutto il sistema, magari su altro PC) si
verificano gravi anomalie, come la cancellazione di
alcune DDL (Soldi.dll, Casa.dll, Auto.dll) e la modifica di
alcune VXD (ContoCorrente.vxd, Lavoro.vxd). A seguito
di queste anomalie l'applicazione "Amante 1.0" non
consentirà più l'installazione e visualizzerà il messaggio
"Risorse Insufficienti".
Non capisco...
"Non capisco l'elettronica:i computer che dovrebbero
aiutare a risolvere i problemi, e nella maggior parte dei
casi il problema sono loro! Sono come la mia ex moglie:
metà dello stipendio per comprargli gli accessori, e ogni
errore che fai lo fanno diventare un'enormità e lo
memorizzano per sempre."
(Da "Dio li fa poi li accoppa" di Giobbe Covatta - Zelig
editore)
Intelligenza informatica...
Su di un aereo in volo da qualche parte sulla California
ci sono cinque persone: il pilota, Michael Jordan, Bill
Gates, il Dalai Lama ed un Hippy.
Ad un certo punto il pilota abbandona i comandi e
raggiunge i passeggeri:- Signori, - dice loro - ho una
buona notizia ed una cattiva notizia. Quella cattiva è che
tra poco ci schianteremo da qualche parte sulla
California; quella buona è che ho quattro paracadute ed
uno proprio sulle mie spalle.
E si lancia.
PAG 20
VIII
- Io non posso morire, - dice Michael Jordan - sono uno
sportivo famoso in tutto il mondo.
E si lancia.
- Neanch'io posso morire, fa Bill Gates - sono l'uomo
più intelligente del mondo!
E si lancia.
- Figliolo, - dice il Dalai Lama all'hippy - io ho già
vissuto a lungo, ho visto la luce. Tu hai ancora tutta la
vita davanti a te. Usa tu l'ultimo paracadute.
- Paparino, tranquillo! L'uomo più intelligente del
mondo si è appena buttato con il mio zainetto..
Il Sondaggio:
Da un reale sondaggio di Marzo 2001, commissionato
dalla rivista "PC Pratico", è emerso
che solo un italiano su 5 conosce termini e componenti
fondamentali dei Computers.
Le risposte fornite dal campione (870 italiani di età
compresa fra i 25 e 55 anni)
sono sconcertanti e da stupidario dell'informatica,
eccone alcune...
1) Hard Disk: Sito porno vietato ai minori
2) Floppy: Personaggio dei cartoni animati
3) RAM: Tribù nomade
4) LCD: Una droga sintetica
5) Toner: crema di bellezza
6) Resettare: Fare le pulizie
Fanatismo Informatico
Ti accorgi che, forse, stai un po' esagerando con
internet quando:
scarichi files, MP3, controlli la posta ogni 3 minuti,
chatti per 18 ore su 24 e...
la bolletta del telefono non arriva più in busta ma... in
pacco postale assicurato!
"Informatichese"
(Lei): Caro, vieni a letto?
(Lui): Scusa, stai in standby che mi faccio un refresh
all'hardware e provo il puntatore...
Per chi conosce SQL ...
Realmente accaduto...
Assistenza tecnica ad un ufficio di una grande
compagnia assicurativa:
Dopo circa 1 ora di assistenza telefonica, con prove e
riprove sul server del cliente:
(tecnico): Mi scusi, ma che modello di macchina ha?
(segretaria): Una 127 verde, ma cosa centra?
Problema da risolvere...
In macchina stanno viaggiando 4 ingegneri: uno
meccanico[IM], uno chimico[IC], uno elettronico[IE] e
uno informatico[II].
Ad un certo punto l’auto si ferma e non vuole saperne di
fare la brava.
[IM] Sicuramente si è fuso il motore.
[IC] Secondo me è colpa della benzina che ci hanno
dato.
[IE] Mah, sarà partita la centralina elettronica.
[II] Proviamo a uscire e rientrare, magari riparte!
PAG 21
S.P.R.I.Te. Magazine
Hanno collaborato a questo numero :
Tommaso Dionigi, Annalisa D'Angella, Demo, Radu Iftode,
Marco Bagnaresi, M. Fakhrian, Elvis Ciotti
Impaginato con OpenOffice
PAG 22
Associazione
S.p.r.i.Te.
Via sacchi 3, Cesena(FC)
Tel. 0547 338842
http://sprite.csr.unibo.it

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  • 1. VIII SOMMARIOSOMMARIO CSR al CeBit: un’esperienza da non dimenticare! - Tommaso Dionigi 2 Yahoo ! Answers - solo una semplice community ? - Annalisa D'Angella 4 Pulsanti Gloss con GIMP - Demo 8 Sound System - Radu Iftode 9 L'arte di imparare (a cucinare) - Marco Bagnaresi 12 Il Norouz - M. Fakhrian 13 DTM PHP web framework - Elvis Ciotti 15 Svago 19 Ottavo numero... Dopo la sessione di esami appena conclusa, sentivamo proprio il bisogno di ripartire con il giornalino della nostra associazione. Ed eccoci di nuovo qua a rompere... la monotonia ! In questo numero trovate articoli di vario genere, grazie ai nostri giornalisti che propongono e condividono i loro interessi, conoscenze, idee ed esperienze. Se anche tu hai qualcosa da scrivere, inviaci il tuo articolo e lo pubblicheremo. Vi ricordiamo il nostro nuovo sito web: http://sprite.csr.unibo.it dove trovate informazioni sulle nostre attività, eventi (compreso il giornalino e il download dei vari numeri). Per chi non lo sapesse ancora, il forum studenti è online all'indirizzo www.rappresentanticsr.net. E' un ottimo strumento per aiutarsi nello studio e nella vita universitaria, quindi usatelo ! Prossimi Eventi • 22 / 23 Aprile : Elezioni studentesche dei rappresentanti (vedi ultima pagina); • 16 aprile - Vidia Club: Raduno universitario; • Continuano i Martedi Universitari al Gallery's Pub - 1 aprile: Tutti i Frutti; - 8 aprile: Torneo di bilardino; (Tenete d'occhio www.universitaricesena.org per gli eventi universitari). PAG 1 S.P.R.I.Te.Magazine n.S.P.R.I.Te.Magazine n.88 Bimensile gratuito - Associazione studentesca S.P.R.I.Te. C.d.l. In Scienze dell'Informazione – Cesena Numero 8 – marzo 2008 – copia gratuita Realizzato con il contributo dell'ALMA MATER STUDIORUM
  • 2. S.P.R.I.Te. Magazine CSR al CeBit: un’esperienza da non dimenticare! di Tommaso Dionigi <info@tommaso.dionigi.name> Mercoledì 5 marzo assieme ad altri 7 studenti del nostro corso di laurea ed al Prof. Luciano Margara (docente accompagnatore) sono partito verso Hannover (Germania) per visitare il CeBit. Il CeBit, come sostenuto dagli stessi organizzatori, è il più grande salone mondiale per le soluzioni digitali e la massima piattaforma mondiale per le conferenze globali. La permanenza è durata fino a sabato 8 marzo, quando siamo tornati in Italia. Il viaggio è stato coordinato dall’Associazione studentesca S.P.R.I.Te. e finanziato dal nostro Corso di Laurea che ha coperto le spese di trasporto (treno, autobus, aereo) e il costo del biglietto di ingresso al CeBit. Mercoledì 5 marzo Foto 1 Il primo giorno è stato piuttosto pesante, lo abbiamo passato quasi per intero viaggiando. Treno da Cesena a Bologna, in autobus fino all’aeroporto, poi aereo fino all’aeroporto di Colonia/Bonn e infine di nuovo autobus fino al nostro albergo, situato in una cittadina a 20 km da Hannover. L’ora di arrivo (circa le 23) non ci ha impedito di passare un paio d’ore in un locale carino a due passi dall’albergo giusto per rilassarci un po’ facendo una partita a biliardo! Giovedì 6 marzo Sveglia alle 8, colazione in albergo e via verso la fiera. I treni in Germania hanno ben poco a che vedere con quelli italiani. Se l’orario previsto per la partenza è 9.18 state certi che quel terno arriverà alle 9.16 e alle 9.18.00 chiuderà le porte e partirà: con o senza di voi! Inizialmente il passeggero italiano abituato a ritardi o soste alla stazione che durano decine di minuti, potrà trovarsi un po’ disorientato, ma vi garantisco che appena ci si abitua si finisce per apprezzare molto la rigorosa puntualità tedesca! La fiera è enorme. Girarla tutta causa ai più qualche scompenso psico/fisico! E’ comunque tutto molto interessante, e le grandi aziende colgono l’occasione per dare lustro alla propria immagine con stand di centinaia di metri quadrati pieni di hostess e personale pronto a riempirvi di informazioni e materiale vario. Vista la miriade di prodotti esposti le varie aziende “giocano” su idee tutt’altro che “scientifiche” per attirare l’attenzione dei visitatori. Ve ne mostro alcune. foto 2 C’è chi si serve di un notebook alto più di una persona per mostrare alcune novità del proprio sistema operativo …[FOTO 1] Chi preferisce intrattenere i visitatori dello stand con un vero e proprio concerto dal vivo …[FOTO 2] Chi, nel bel mezzo di un padiglione, allestisce un campo da calcio per mostrare l’ultima versione del proprio videogame facendo giocare gli interessati …[FOTO 3] E chi invece preferisce affidarsi a hostess vestite in modo pittoresco …[FOTO 4] Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Dal punto di vista scientifico abbiamo gradito particolarmente le zone dedicate all’open source, agli RFID e all’intelligenza artificiale. PAG 2
  • 3. VIII Ritorno in albergo verso le 18, pausa e giro serale ad Hannover. Una giornata pesante! foto 3 Venerdì 7 marzo Giornata decisamente più tranquilla. Nella prima parte della giornata un’altra visitina al CeBit per verificare che non ci fosse sfuggito niente. Nel pomeriggio decidiamo di visitare il centro di Hannover. Hannover è una città di circa 500 000 abitanti e la visita pomeridiana è certamente gradevole. Quando scende la notte invece risulta essere un po’ troppo buia (certe stradine sono quasi inquietanti) e senza tanti luoghi di ritrovo per i giovani: questo aspetto mi è sembrato piuttosto insolito sapendo che Hannover viene considerata una delle principali città tedesche. Sabato 8 marzo L’ultimo giorno lo abbiamo trascorso interamente in viaggio e, a dire la verità, è stato davvero pesante. In pullman dalle 7.45 del mattino, poi aereo alle 14,30 e in fine autobus e treno fino a casa! Ora di arrivo a Cesena: 18,45. foto 4 Considerazioni Oltre al piacere di visitare una dei più grandi saloni dedicati alla tecnologia del mondo mi sento di affermare che anche l’aspetto umano / aggregativo non va affatto trascurato. Spesso tra lezioni, ore in laboratorio, esami, eccetera rischiamo di non conoscere neanche il 10% delle persone che stanno condividendo con noi gli anni di studio universitario. Affrontare un’esperienza di questo tipo insieme ad altri studenti consente di conoscersi meglio e di condividere qualche giorno “fuori dall’ordinario”. Ringrazio di cuore il prof. Margara che si è offerto di accompagnarci e che si è rivelato un ottimo compagno di viaggio . PAG 3
  • 4. S.P.R.I.Te. Magazine Solo una semplice community? di Annalisa D'Angella <annalisa.dangella@hotmail.it> “E' il più grande serbatoio di conoscenza del mondo”. Così la Yahoo! Corporations ha definito il servizio web gratuito lanciato nel 2005 sull'omonimo portale. 'Non è né una message board, né una chat-room' ha precisato. Infatti Yahoo! Answers non è altro che una community dove gli utenti di tutto il mondo possono chiedere e rispondere a domande per condividere le loro conoscenze. Basta effettuare una semplice registrazione su Yahoo e si è catapultati nel mondo Answers e dei suoi answerini (termine con cui gli utenti della community si identificano tra loro). Come di consueto, l'utente deve scegliere un nickname ed eventualmente un avatar e scegliere le opzioni relative alla visibilità di dati più o meno sensibili (e-mail, contatto Yahoo!Messenger ecc...) che consentiranno ad altri utenti di contattarlo. Dopo ciò, finalmente ci si trova nell' home page di YA. L'interfaccia grafica è semplice, e anche chi non è un mago del web, riesce ad utilizzare al meglio il servizio. Ogni utente può inviare una qualsiasi domanda, specificando al momento della redazione, la categoria nella quale vuole che essa sia visualizzata. In YA ci sono 26 categorie principali che trattano gli argomenti più disparati tra cui “Affari e Finanza”, “Arte e Cultura”, “Computer e Internet”, “Musica e Intrattenimento”, “Politica e Governo”, “Società e Culture” e “Viaggi”. Ogni categoria principale a sua volta dispone di ulteriori sottocategorie. Comunque prima di porre una domanda è utile verificare mediante apposito motore di ricerca (nell'home page di Answers) se sono state già poste domande simili. Ogni domanda rimane in vigore per 3 giorni, a meno che non si decida di prolungarne la scadenza. Durante PAG 4
  • 5. VIII questo intervallo di tempo qualsiasi utente della community può rispondere alla domanda in modo più o meno soddisfacente in base alle proprie conoscenze. Purtroppo in YA, non vi è alcun moderatore, perciò è bene essere cauti nel valutare l'attendibilità di ogni risposta. Non vi è alcuna certezza che ogni risposta sia accurata e rispecchi la verità su un determinato argomento. Infatti lo Staff di Yahoo, come si legge nelle FAQ, “si riserva solamente il diritto di eliminare contenuti che a loro discrezione sono inappropriati e/o in violazione alle Linee guida della comunità di YA o ai Termini del servizio di Yahoo!”. Purtroppo non tutte le violazioni di tale guida, sono individuate ed eliminate, perciò è richiesto, secondo il buon senso degli utenti, la segnalazione di eventuali abusi in relazione a domande e/o risposte. Ogni utente può modificare o cancellare le proprie domande. Quando sono state ottenute delle risposte, l'utente può indicare il suo apprezzamento per una domanda cliccando sul pollice in su o sul pollice in giù, presente in fondo ad ogni risposta. Dopo aver ricevuto delle risposte alla sua domanda, l'utente può scegliere la miglior risposta indicando in una scala di gradimento da 1 a 5 il suo parere aggiungendo un eventuale commento o lasciare ai voti della comunità la scelta della miglior risposta alla sua domanda. Oltre a porre domande ciascun utente può dare un infinito numero di risposte, mettendo così a disposizione della comunità parte delle sue conoscenze. Può inoltre segnalare una domanda interessante cliccando sul simbolo della stellina presente in basso a sinistra di ogni domanda. Le domande più interessanti sono visualizzate nell'home page. Naturalmente non essendoci moderatori, capita non di rado di imbattersi in domande e risposte stupide o in cui è richiesta la risoluzione di compiti per casa. Non trascurabile è inoltre il sistema dei punti previsto da YA in base al quale è possibile avanzare di livello, o retrocedere. Ogni nuovo iscritto ha 100 punti di partenza e per ogni domanda inviata vengono detratti 5 punti. Ecco qui di seguito la tabella riportante l'equivalente in punti sottratto o aggiunto in base alle operazioni compiute. PAG 5
  • 6. S.P.R.I.Te. Magazine Proprio in virtù di tale sistema esistono gli Answeriani DOC,e gli Answeriani leader. Gli Answeriani doc sono identificabili mediante la presenza di una targhetta al di sotto del loro nickname e sono coloro che “hanno dimostrato di saperla lunga su un determinato argomento. Ogni utente può diventare Answeriano DOC in un massimo di 3 categorie” Gli Answeriani leader sono coloro che hanno fornito il maggior numero di migliori risposte in una determinata categoria. A questo proposito ho intervistato due answeriani leader rispettivamente nella categoria “Programmazione e Design” e “Lingue” per conoscere la loro opinione sul servizio YA. Da quanto tempo sei iscritto a Yahoo! Answers? Qual è il tuo nickname? Sono iscritto a Yahoo! Answers dal gennaio 2007. Il mio nickname è rimasto sempre lo stesso, che sia Yahoo, un forum, o anche il mondo del lavoro.. io sono semplicemente cod.. diminuitivo di coder. In ufficio mi chiamano cod :) Il mio nick è Cosimo, David per l’anagrafe. Sono italo- inglese. Sono iscritto ad Answers da gennaio 2007, poco più di un anno. Come ne sei venuto a conoscenza? Yahoo! Answers l'ho conosciuto, anche se non l'ho mai usato dall'estate del 2006, da quando ho iniziato a notare la pubblicità del servizio sul sito di Yahoo, dove ho la mia casella di posta elettronica "ufficiale", per i rapporti di lavoro. Avevo già un account email con Yahoo. Il giorno che comprai il mio PC, cercai subito un sito dove potessi praticare il mio italiano. Trovai Answers Italia e non me ne sono più andato. Secondo te, quali sono i pregi e i difetti di YA?Cosa si potrebbe migliorare? YA ha sostanzialmente un grosso difetto. Non c'è la possibilità di controllare le domande che vengono pubblicate e spesso ci si ritrova con domande non pertinenti alle categorie dove vengono fatte. Questo a mio avviso a lungo andare fa in qualche modo diminuire la qualità del servizio, col risultato che poi in determinate categorie, spesso le persone che frequentano Yahoo preferiscono rivolgersi altrove. Se proprio Yahoo non ha i mezzi per seguire il servizio, dovrebbe dare la possibilità ad utenti di fungere da filtro in alcune circostanze. Il pregio è quello di dare la possibilità a chiunque di esprimere un parere su un argomento.. anche se il sistema dei punti a lungo non fa altro che creare una sorta di gara a scalare la classifica. Il pregio è che offre la possibilità di incontrare delle persone simpatiche e fare nuove amicizie attraverso un contesto comunicativo ben definito, cioè la domanda- risposta: questo modello di comunicazione è strettamente limitato e, allo stesso tempo, quasi senza confini, perché la scelta di argomenti è quasi illimitata. Il difetto più serio è che gli utenti non hanno nessuna influenza, nessuna voce, nessun coinvolgimento nella gestione del servizio. Non c’è nessun canale di comunicazione bidirezionale ed efficace con lo staff. Il corpo moderante andrebbe potenziato dagli utenti stessi – siamo ben capaci di collaborare con lo staff e credo che questo possa fare una grande differenza. Al momento, sarebbe giusto dire che non c’è nessun rapporto fra l’utenza e lo staff, nessun punto d’incontro, e questo è la debolezza di Answers. PAG 6
  • 7. VIII Quali sono le categorie che visiti maggiormente e in quale di esse sei utente leader? Le categorie che visito maggiormente di più sono quelle pertinenti all'informatica, diciamo prevalentemente Programmazione & Design, anche se poi cerco di farmi un'idea dei miei contatti, delle loro preferenze, e se possibile di dare risposte alle loro richieste.. anche se non sono di programmazione. frequento quella categoria perché la programmazione mi ha sempre affascinato da quando avevo 12 anni. Poi di tanto in tanto guardo anche le altre categorie collegate all'informatica, e occasionalmente affari e finanza, e le domande relative ai problemi ambientali. Diciamo ciò che mi tocca in qualche modo. Sono utente leader in Lingue, in Answers Italia. Do il 95% delle mie risposte in Answers Italia. Rispondo anche in Answers UK. Le due categorie che frequento maggiormente sono “Lingue” (il 55% della mia partecipazione) e “Servizi Yahoo! Answers” (il 40%). Sono “utente doc” in ambedue categorie. In “Lingue”, fornisco traduzioni in inglese e dall’inglese, do consigli sulla grammatica dell’inglese e rispondo a domande sulla linguistica. In “Answers”, do consigli per aiutare gli utenti a capire meglio come funziona il servizio e come sfruttarlo bene. Cosa rappresenta per te essere leader in una categoria? A volte lo prendo quasi come un compito, quello di dare le risposte alle domande che non hanno risposta nella categoria P&D.. anche se ultimamente le domande tendono a non avere a che fare con la categoria. troppe domande su photoshop, su grafica.. YA non ha ancora accolto la richiesta di creare una categoria a parte per questi quesiti. Per me vuol dire soprattutto dare il buon esempio a tutti gli altri utenti della categoria – per me il buon esempio consiste in un comportamento corretto: la concorrenza leale, nell’incoraggiare gli utenti più giovani e i nuovo arrivati, nel promuovere e riconoscere gli utenti più bravi e corretti. Vuol dire fare della mia categoria un posto dove si possono ricevere delle buone risposte, dove i più bravi vengono riconosciuti come tali. Vuol dire che la mia categoria gode di una buona fama, che i nostri “clienti” si ricordano dei nostri nomi e tornano a chiedere altre domande. Per me personalmente, l’essere leader è una grande responsabilità e un grande onore. Qual è la domanda più interessante in cui ti sei imbattuto? Beh, di domande interessanti ne ho viste tante, anche se quella che mi ha coinvolto di più è stata fatta da una ragazza che stava preparando un esame di Fondamenti I. Ho passato circa una settimana cercando di dare una risposta, e dando tutto il supporto che mi è stato possibile affinché la persona risolvesse il suo quesito. Le domande piu' interessanti sono quelle a cui i richiedenti accennano - vengono pubblicate soltanto le richieste "Chi mi traduce qualcosa?". Riguardano storie intensamente personali, anche struggenti faccende di tradimento, addirittura di vita e morte. Non posso dirvi alcune delle domande a cui ho risposto cosi' in privato. Ho fatto del tutto come rispondente ... del traduttore, del perito, del consigliere, e in tutti questi ruoli ho il dovere di segretezza. Ho parlato anche con delle persone conosciute, ma per me sono sempre persone come tutte. Qual è la domanda più stupida che hai letto? Trovo stupide le domande dove vengono chieste soluzioni a problemi di scuola, dove le persone chiedono di fare per loro i compiti "a casa". “Quante lingue (*non* dialetti) sono parlati nel mondo?” Un dialetto è una lingua: i due concetti sono indistricabili. La domanda non ha senso e rivela un pregiudizio e un’ignoranza profondamente radicati. Pensi che in qualche modo YA accresca la cultura di coloro che scrivono e rispondono alle domande? YA ci da la possibilità di cimentarci con i problemi, con i dubbi degli altri. E spesso ci ritroviamo a documentarci per conto di altre persone su un determinato argomento. Assolutamente sì. Accresce la cultura a chi è disposto ad imparare. Gli ignoranti non sono coloro che non sanno: sono coloro che non sanno di non sapere e non vogliono imparare. Non sì può insegnare niente a chi non vuole imparare e come rispondente in Answers, come nella vita, è imprescindibile ricordarsene. PAG 7
  • 8. S.P.R.I.Te. Magazine Cosa ne pensi del fatto che non ci sia alcun moderatore in YA, ma che tale responsabilità sia affidata al buon senso degli utenti? E' negativo in alcuni casi, spesso vengono fatte domande ripetitive, domande senza alcun senso, o domande incomplete.. che potrebbero essere annullate e magari data la possibilità di rifarle. Mentre in alcuni casi no, un moderatore è pur sempre di parte.. e si potrebbe rischiare di creare delle inutili guerre su Yahoo facendosi amico/amica uno o più moderatori, dando la possibilità ad una cerchia ristretta di utenti di fare il bello e il cattivo tempo. Ma il mio punto è proprio che non lo è – agli utenti più affidabili andrebbe affidata più responsabilità. Per adesso ogni utente ha la possibilità di segnalare violazioni delle linee guida, ma questo non basta. Preferirei che svolgessimo il ruolo di un corpo moderante, gli utenti più abituati, disponibili e affidabili di ogni categoria, magari a nominazione dall’utenza. Cosa vorresti dire ai lettori di S.P.R.I.Te Magazine? Di contribuire anche loro a far crescere la community di Yahoo. Sarebbe bello se un domani tutte le migliori risposte fossero raccolte in un libro dei Perché, magari da distribuire gratuitamente anche a chi non ha la possibilità di accedere ad internet. Sono sempre stato dell'idea che a chiunque debba essere data la possibilità di studiare, di avere gli strumenti necessari per dare il massimo nella vita.. a volte la prendo quasi una missione, facendomi carico di problemi altrui. Qualunque cosa facciate nella vita, cercate di vivere sempre con coerenza. Siate onesti, siate di parola, siate di rispetto. Non importa quante cose sapete, quanto belli siete, quanti soldi avete, senza coerenza e rispetto, non valgono niente tutte le conoscenze al mondo. Questo è tipico delle mie risposte! Naturalmente il mondo YA non finisce qui. Perciò per coloro che volessero conoscere di più questo servizio ecco il link al sito ufficiale: http://it.answers.yahoo.com/ Buona navigazione! Pulsanti Gloss con GIMP di Demo <sensorario@gmailcom> Per prima cosa si definisce l’area del bottone e questo è possibile farlo selezionando lo strumento Selezione Rettangolare (o se preferite con il tasto ‘R’ direttamente da tastiera). Questo strumento ha diverse regolazioni, tra cui gli spigoli arrotondati. In questo esempio sono stati impostati a 5px. Selezionando l’area desiderata si otterrà un risultato simile al seguente: Il passo successivo consiste nella colorazione dell’area selezionata. Per prima cosa ho creato un nuovo livello, poi ho selezionato lo strumento Sfumatura (’L’ da tastiera) e quindi ho scelto il due colori. Nell’esempio sono stati utilizzati i colori #ffcc00 ed #ff6600. Sono due sfumature dell’arancione, come vedrete nella prossima immagine. Siamo già a metà dell’opera. Il prossimo passo servirà PAG 8
  • 9. VIII per dare un effetto di luce/rilievo al bottone che stiamo creando. Analogamente a quanto appena fatto, selezioneremo dentro al bottone un’area che vada da circa metà fino al margine superiore del bottone. Attenzione che dobbiamo cambiare uno dei due colori della sfumatura con il bianco. Beh il nostro bottone è finito, ora dobbiamo solo preoccuparci di scriverci sopra ed il gioco è fatto. - Sound System di Radu Iftode <radudac@yahoo.it> Partendo dal presupposto che non ho mai scritto per il giornalino, neanche al liceo, e che sicuramente ci sono persone più competenti di me sull'argomento mi voglio accingere a dare qualche consiglio a tutti coloro che, come io mi sono trovato qualche mese fa, si trovano nella situazione di dover comprare un Impianto di Amplificazione per il loro gruppo. Io l'ho fatto ad agosto 2007 e quindi i prezzi che vi darò, orientativamente, non dovrebbero essere cambiati molto. La prima considerazione da fare è che sul mercato troverete sicuramente attrezzi più economici ma anche più scadenti qualitativamente. In ogni caso dovete anche tenere conto di un altro fattore: LA SVALUTAZIONE !!! Eh già: se un domani vorrete prendere un impianto più potente o con più canali o semplicemente vorrete vendere il vostro impianto suono sappiate che i prodotti che costano di più si SVALUTANO di MENO , un po' come comprare una Ferrari o Una Fiat: le 4 ruote le hanno tutte e due ma fra 5 anni la Ferrari avrà mantenuto il 70% del suo prezzo mentre la Fiat no... Per cominciare possiamo analizzare il MIXER: cuore dell'impianto di amplificazione... Il mio gruppo ha deciso, su consiglio di un esperto, di acquistare un Mackie da 16 canali con effetti interni. La Mackie è una marca storica di mixer e tutti i suoi prodotti sono qualitativamente tra i migliori che il mercato offre: questo comporta però una spesa di circa 700-800 euro per un 16 canali scendendo a circa 450- 500 euro per un 14 canali (che non sono poi tanti!!). Si possono comprare anche mixer meno costosi come gli Yamaha che, con gli stessi soldi o poco più, hanno il doppio dei canali ma hanno una qualità complessiva peggiore, nonché degli effetti più scadenti (per effetti intendiamo tutta la gamma dei riverberi e chorus )... Comunque per un gruppo alle prime armi vanno bene anche questi ultimi, soprattutto se non avete già un tecnico del suono che sappia usare l'attrezzatura al massimo delle sue capacità... Su ebay troverete anche “pezzi di plastica che suonano” e che PAG 9
  • 10. S.P.R.I.Te. Magazine costano niente ma non ve li consiglio, a meno che non vogliate fare un gruppo per suonare tra amici, cioè nel caso non vogliate fare una band seria che faccia serate in giro...Fondamentale per il trasporto del mixer è il fly-case cioè quella valigia rigida e imbottita. Sono pochissimi i mixer venduti con fly-case: nella maggior parte dei casi vi daranno una borsa o direttamente la scatola. Capirete però che durante il trasporto sono inevitabili colpi e strisci e quindi un fly-case vi salva il mixer da danni accidentali. Non ricordo esattamente ma credo che, su ordinazione, il fly-case costi poco meno di 100 euro, o comunque attorno a questa cifra... E dal mixer passiamo alla seconda scelta di vitale importanza nell'acquisto di un impianto di amplificazione: LE CASSE... Il discorso qui è ampissimo: dalle casse dipenderà il sound principale del vostro impianto!!! Il primo consiglio è quello di non scegliere le casse con la potenza maggiore rispetto al vostro budget: i tanti Watt spesso non assicurano un'ottima qualità...Bisogna poi analizzare più fattori: Il gruppo ha Basso e Batteria?? infatti se c'è almeno uno di questi due elementi serviranno delle casse con un woofer principale 15 pollici di diametro e sui 500W rms per cassa (che vuol dire una potenza massima di quasi 700W per cassa !). Esistono anche più grosse ma di solito oltre a questa misura di diametro del woofer i medi cominciano a perdere. Se un giorno si vorrà avere una potenza maggiore, ma già così si può tranquillamente suonare diciamo in una aula magna con 2 casse, basterà acquistare dei soobwoofer a parte e il vostro impianto sarà pronto per sfondare le finestre dei vicini !!! Qual'è il budget ?? Le casse infatti rappresenteranno la maggior spesa per il vostro impianto, a meno che voi non prendiate un mixer a 32 canali da 2000 euro. Delle casse ottime made in Italy e tra le migliori in giro sono le Fbt da 500W rms col woofer da 15 pollici come già detto ma altrettanto buone sono le Mackie e le Jbl con le stesse caratteristiche, anche se andrete a spendere qualcosina in più. In ogni caso delle casse come quelle che vi ho appena descritto costano attorno ai 700 euro l'una (e ce ne vogliono almeno 2 !!!). Ovviamente basta scendere di potenza e troverete casse a prezzi più bassi: però è sempre bene prendere attrezzature di “marca” che sono molto più valide e in ogni caso: se volete casse serie scordatevi di spendere poco !!! La terza parte importante dell'impianto sono i microfoni: anche in questo caso la scelta è ampia ma se si vuole il meglio bisogna spendere. Microfoni per la voce buoni si possono trovare a circa 80 euro l'uno, come alcuni modelli della Akg o i modelli economici della Shure (leader in questo campo !!). Se invece siete esigenti e volete i microfoni voce migliori sul mercato la scelta è obbligatoria: Shure sm68. Per intenderci sono quelli che usano al FestivalBar. Qui si vanno a spendere sui 120 euro a microfono, 150 per l'edizione limitata del 40° anniversario, ma vi garantisco che sono spettacolari. Se proprio avete soldi a uffa allora si trovano anche microfoni attorno ai 300-400 euro ma è roba da studio. Per una band direi che gli sm68 sono il meglio che c'è... In questo campo è meglio non scendere di prezzo più di tanto dato che gli alettanti Samson a 40 euro l'uno non sono assolutamente adatti al suonare in pubblico: vanno bene per la sala prove o per il gruppo tra amici. Quando si suona a volume alto la voce è quella che ne risente di più se non si ha un buon microfono !! Invece per strumenti a fiato o a corde strofinate, tipo violino ecc., vanno bene gli Akg, io ho un C419. Il costo si aggira sui 150 euro. E' fondamentale NON USARE UN MICROFONO A PIEZO ELETTRICO, cioè quelli che si attaccano alla cassa armonica dello strumento, che sono a volte più economici e captano le vibrazioni della cassa armonica: il suono di uno strumento acustico è dato dall'aria che vibra. Se non si capta l'aria ma solo le vibrazioni viene a mancare una parte del bel suono dello strumento. Per la batteria ho visto funzionare bene un set della Samson ma non so darvi informazioni più precise al riguardo in quanto il mio gruppo non ha la batteria e quindi non abbiamo nemmeno preso il set microfoni. Però ho visto che di solito il batterista ha un suo mixerino a parte dove collega i microfoni così li regola come vuole. Poi questo mixerino, da 4-6 canali, va a finire nel mixer principale. I microfoni vanno sempre tenuti al sicuro da qualsiasi urto: una soluzione buona potrebbe essere prendere un beauty-case di vostra mamma e riempirlo di spugna. Poi PAG 10
  • 11. VIII fate dei fori nella spugna e ci inserite i microfoni in modo che non vadano a sbattere da nessuna parte. Obbligatorie sono anche le aste per i microfoni e per le casse: quelle per i microfoni costano attorno ai 40 euro l'una mentre per le casse andremmo a spendere circa 70-80 euro per asta, con valvola pneumatica per ammortizzare la discesa della cassa quando si smonta (e le casse pesano !!!). Principalmente il prezzo è dato dal design delle aste e quindi è solo un fatto stilistico. I cavi sono l'ultima parte obbligatoria dell'impianto: di solito se comprate tutto in un negozio solo e in un'unica volta, ma soprattutto se il commerciante non è ladro, i cavi ve li regalerà: con me lo ha fatto e quindi non so dirvi quanto possano costare. Evitare in ogni caso di prendere cavi esageratamente lunghi perchè più sono lunghi e più si ingarbugliano !!! Di solito danno anche delle fascette adesive per tenere legati ordinatamente quando non li usate. Il consiglio anche qui è di non risparmiare 3-4 euro a cavo per prendere roba scadente che si può rompere nel bel mezzo della serata e acquistatene sempre uno in più di quelli che vi servono: ho visto gente cantare in 2 su un microfono perché il cavo cannon di un microfono si era rotto e non avevano il ricambio !!! Ora passiamo alla parte “optional” dell'impianto: spie e ciabatta multicavo . Il mondo delle spie (acustiche :P) è vasto quasi quanto il mondo delle casse di cui abbiamo parlato prima. La differenza è che siccome siete voi a dover sentire il suono qui non c'è bisogno di una qualità immensa e nemmeno di una potenza incredibile. Bisogna vedere però quanto grande è il palco che dovete allestire: per un gruppo di 4 direi che 2 spie vanno benissimo mentre se siete in 10 ovviamente ce ne vorranno qualcuna in più...Scordatevi però quelle mega spie sulle quali salgono i cantanti metal! E' roba che non ha senso usare se non siete a suonare a S.Siro !! Noi abbiamo preso sempre delle nostrane Fbt: circa 250 euro l'una !!! Anche qui la nostra scelta è stata per il meglio che c'era ma potete trovare tranquillamente spie meno qualitative a meno in questo caso non è così tragico prendere attrezzi meno qualitativi. Il secondo optional menzionato è la ciabatta multicavo: è utile solo nel caso nel quale voi abbiate una persona che vi fa il suono e che stà sempre al mixer posizionato in mezzo o dietro al pubblico. La ciabatta è quella piattaforma con tante entrate dove potete collegare direttamente i microfoni, cavi, spie ecc. per non dover stendere metri e metri di filo in mezzo al pubblico. Molto utile ma anche molto costosa: parliamo di 350 euro per quella da 15m, anche se in internet la trovate a meno ma, anche in questo caso, più scadente. Il questo caso la qualità è data non solo dai cavi che contiene il multi-filo grosso che va al mixer ma anche dai materiali di cui è fatta la ciabatta: se è in plastica è più a rischio che se è in ferro: infatti dovrà stare in mezzo a voi sul palco e se vi muovete rischiate di prenderci contro !!! Inoltre qualche prolunga non è mai di troppo ed è sempre bene averne una di scorta perché a volte dovrete utilizzare 2 prese per non sovraccaricare con casse, mixer e spie una sola presa. Inoltre dovrete decidere anche come amplificare gli strumenti elettrici. Ci sono 2 possibilità: 1)con un microfono per ogni amplificatore che dovrà essere posizionato al centro dello speaker 2)usando direttamente le apposite uscite degli amplificatori per collegarli al mixer Il primo metodo è quello classico che offre il suono più bello ed è anche il più consigliato, però dovrete comprare dei microfoni in più. Il secondo metodo non l'ho mai provato personalmente e non so quali potrebbero essere gli effetti. L'impianto di amplificazione che ho descritto in questo articolo costa 4000-4500 euro, optional inclusi, ma con 2500- 3000 euro, se vi accontentate di un po meno, portate a casa delle buone cose. Inoltre i 4000-4500 euro sono per tutte le componenti nuove: troverete sicuramente componenti usate a meno e con la stessa qualità, anche se bisogna stare molto attenti con le casse e con i microfoni: fatevi sempre accompagnare da qualcuno con esperienza nel settore che saprà riconoscere un usato valido da uno tenuto male e con problemi. Spero di essere stato di aiuto a qualcuno o per lo meno spero di aver soddisfatto le curiosità di una piccola percentuale dei miei 25 lettori !!! Vi dò appuntamento al prossimo numero di S.P.R.I.Te. Magazine. Radu Iftode --> ssssssssssssssssssciao !!! PAG 11
  • 12. S.P.R.I.Te. Magazine L'arte di imparare (a cucinare) di Marco Bagnaresi <marco.bagnaresi@gmail.com> Non volendo scrivere l'ennesimo articolo riguardante la programmazione o qualche strana tecnica di progettazione del software, ho deciso di buttarmi su qualcosa di completamente diverso : la cucina. Vorrei solo condividere la mia esperienza. Quando ho cominciato l'università mi sono trasferito in appartamento qua a Cesena. E col trasferimento ho dovuto affrontare subito alcune questioni “scottanti”, come ad esempio fare la spesa e cucinare. Ricordo quando le prime volte entravo al supermercato, e non avevo la più pallida idea di cosa comprare. Mi affidavo all'istinto, pensando “ehi questo dev'essere buono!”. E ricordo che non avevo il minimo senso della misura su quello che compravo. Alcune cose scadevano inesorabilmente, altre si rivelavano dei flop totali. Ricordo anche di aver scoperto che non bisognava mai fare la spesa quando si ha fame, altrimenti si comprava il doppio della roba. In quei momenti ho capito quanto finora, senza troppi complimenti ricevuti, aveva fatto finora mia madre per me. Capii che a casa mia mangiavo COME UN RE rispetto a quanto ero in grado di fare in appartamento. Ricordo decine di esperimenti culinari disastrosi, in cui cercavo di cucinare le cose più allucinanti, ignorando tutte le principali norme di sicurezza e buona cucina. Una fra tutte che mi torna in mente, quando misi la pentola con i semi di soia sul fuoco e “andai a fare un sonnellino” perchè tanto ci mettevano un sacco per cucinarsi. Risultato : la casa piena di vapore, un odore di bruciato che non sarebbero entrati nemmeno dei pompieri e la soia carbonizzata insieme al fondo della pentola ... che ho dovuto buttare. Ricordo esperimenti culinari che sono rimasti leggendari fra i miei amici, come cucinare la pasta mettendo nell'acqua dei sassi di fiume, per insaporirla. Non era male, anche se aveva un lontano sapore di .... sabbia. Mmmhhh. Poi, col tempo, le cose sono cambiate. Ho avuto la fortuna di avere un compagno d'appartamento che sapeva cucinare abbastanza bene. Da lui ho appreso qualche rudimento, anche se ricordo, le cose mi entravano da un orecchio e mi uscivano dall'altro. Ricordo che lui sapeva fare lo strudel e che me lo insegnò. Da lì, piano piano, mi sono espanso : ho imparato a fare i condimenti per la pasta, primo fra tutti il pesto alla genovese. Poi un giorno ricordo di essermi stancato e di essermi arrabbiato con me stesso perché alla fine, più o meno, mangiavo sempre le stesse cose. Così ho comprato un libro di ricette e uno di cucina, e ho cominciato a sfogliarli per capire cosa si nasconde dietro quest'arte misteriosa di miscelare ingredienti fra di loro. Cucinare è molto diverso da programmare e devo ammetterlo, molto ma molto divertente : non conta troppo leggere manuali, se non per avere l'ispirazione. Bisogna provare e riprovare, e imparare le cose errore dopo errore. Si impara per esempio che le cose vanno cotte in un certo ordine, non è come quando scriviamo una classe e i metodi che implementiamo li possiamo fare nell'ordine che ci pare. Se per esempio dobbiamo mescolare farina e acqua, dovremo aggiungere l'acqua alla farina piano piano, magari su un bel tagliere, e continuare a girare la pastella che si forma. Se mettiamo la farina nell'acqua invece il risultato è disastroso : si formano dei grumi in cui la parte esterna funge da involucro, e nella parte interna la farina non si bagna mai! Inoltre nella programmazione se sbagliamo possiamo correggere gli errori e nulla rimane di quello che abbiamo combinato. In cucina invece non è così facile la vita, se si mette troppo sale, c'è poco da fare, la pietanza è rovinata, il sale non si toglie. Certo, a volte entro certi limiti si può rimediare ... ma non è così facile e a volte non è proprio possibile. Si utilizza quindi un approccio incrementale, magari se non si sa come muoversi si mettono gli ingredienti un po' alla volta, e quando possibile si assaggia. Insieme alle mie abilità culinarie, anche quelle di acquisto degli alimenti col tempo sono migliorate, e la tecnica si chiama “lista della spesa”. E' utile inoltre decidere a priori se si cucinerà un certo tipo di alimento in modo da procurarsi prima tutti gli ingredienti, altrimenti si casca dalle nuvole pensando di poter improvvisare a cucinare quello che ci viene in mente. Col tempo la confusione si dirada e si comincia a fare ordine, si impara la differenza fra congelare e surgelare, si impara che esistono tanti tipi di cottura, ad esempio al cartoccio, al forno, al vapore, alla griglia, allo spiedo, a bagnomaria, bollire, brasare, saltare in padella, friggere in immersione, in semi-immersione, glassare, gratinare, lessare, sbollentare, stufare, al microonde e con la pentola a pressione. Ognuno di questi tipi di cottura utilizza pentole differenti, ha proprietà differenti e si usa in contesti differenti. Si impara cosa tenere in dispensa, come vanno preparati gli alimenti, e piano piano i concetti vanno al loro posto e si impara a muoversi con più autonomia. Su google trovate tutte le ricette del mondo, anche quelle di cucina israeliana. Ma avere le ricette non significa saper cucinare, così come conoscere un linguaggio non significa saper programmare. Servono voglia di imparare, di mettersi in gioco, e soprattutto di star bene e mangiare cose buone. Quasi tutti possono fare a meno di imparare a programmare nella vita, ma quanti possono fare a meno di saper cucinare, di saper mangiare? Rifletteteci e trovate le vostre risposte. :) PAG 12
  • 13. VIII Il Norouz - festività iraniana di M. Fakhrian Il Norouz o è una ricorrenza tradizionale che celebra il nuovo anno e che è festeggiata in Iran ed alcuni paesi del medio oriente che facevano parte della persia antica. Ricorre il 21 marzo, sebbene venendo di fatto a coincidere con l'equinozio di primavera. il Norouz è una festa popolare (ma non religiosa), simile al capodanno dei paesi occidentali. il Norouz viene fatto risalire addirittura a circa 15.000 anni fa, all'epoca del leggendario re persiano Yima (Jamshid). Questi, figura mitica dello zoroastrismo, viene solitamente indicato dalla tradizione come l'ideatore della festività, allora una celebrazione dell'arrivo della primavera. In seguito Zoroastro, profeta dell'omonima religione, riorganizzò la festività in onore di Ahura Mazda, divinità principale del pantheon iraniano pre- islamico. Recenti ricerche attestano come, 12 secoli più tardi, nel 487 a.C., l'imperatore persiano Dario fece celebrare, con grandi preparativi, il Norouz nel suo palazzo reale a Persepoli; in quell'anno, infatti, il sole cadde esattamente al centro dell'osservatorio astronomico costruito nel palazzo; questo evento eccezionale, previsto dagli astronomi persiani, venne visto come un segno di buon auspicio per il regno. Successivamente, il Norouz divenne festa nazionale dell'impero persiano sotto la dinastia dei Parti (248 a.C.- 224 d.C.); le più ampie documentazioni dei festeggiamenti del Norouz in tempi antichi provengono però dall'epoca di Ardashir I, capostipite della dinastia dei Sasanidi (224-651), durante la quale il Norouz divenne la festività più importante dell'anno. In questo periodo furono introdotte tradizioni quali l'udienza pubblica del sovrano, l'amnistia ai prigionieri e lo scambio di doni. Il Norouz fu una delle poche festività dell'antica Persia a sopravvivere all'avvento dell'Islam nel 650 d.C. L’Islam fece diventare il Norouz una delle più importanti festività del nuovo calendario islamico, introdotto nel 622 d.C. L'inizio dell'attuale calendario solare persiano, che discende direttamente dall'antico calendario zoroastriano, si fa risalire al giorno dell'equinozio di primavera dell'anno dell'Egira, ovvero la fuga del profeta Maometto dalla Mecca a Medina nel 622 d.C. Un anno ha 365 giorni (366 negli anni bisestili) e il suo capodanno (No Ruz), secondo il calendario occidentale, generalmente cade il 21 marzo. Il calendario musulmano è stato introdotto anch’esso nell’anno 622 d. C. Si differenzia da quello Persiano per il calcolo dei giorni. Questo calendario inizia infatti dal mese precedente all'Egira del Profeta ma, dal momento che si basa sull'anno lunare di 354 o 355 giorni, attualmente, rispetto al calendario solare persiano, presenta uno scarto di una quarantina di anni. Nonostante la presenza dell’Islam, le usanze legate alla tradizione persiana del Norouz sono rimaste intatte. Oltre a rappresentare la data di inizio del calendario legale iraniano, la festa veniva già celebrata durante il periodo degli Achemenidi (VII-IV secolo a.C.), Norouz era il giorno in cui i popoli delle nazioni sottomesse portavano doni all'Imperatore. Il termine deriva dall'unione di due parole antico-persiane: nava (nuovo) e r zaŋh (giorno), e significa perciò "nuovo giorno". Ancheə nel moderno persiano ha mantenuto lo stesso significato, in quanto no vuol dire "nuovo" e rouz giorno. Il periodo di preparazione alla festa inizia già nel mese di Esfand, l'ultimo dell'anno nel calendario persiano PAG 13
  • 14. S.P.R.I.Te. Magazine nonché mese finale dell'inverno. I festeggiamenti prevedono varie tradizioni e rituali; di questi i più importanti sono: l'Khane Tekani (pulizia della casa), il Chaharshanbe Suri (la festa del fuoco) e soprattutto la consumazione dell'Haft Sîn, il pasto tradizionale. Khane Tekani Il Khane Tekani è il rito tradizionale che apre i festeggiamenti del Nawrūz, e consiste nella completa pulizia e messa a nuovo della propria casa. Costituisce probabilmente un riferimento al rinnovamento della natura che avviene in primavera: la tradizione comprende anche l'acquisto di vestiti nuovi e la decorazione delle case con fiori, in particolare il giacinto ed il tulipano. Il Khane Tekani inizia usualmente 12 giorni prima del Nawrūz, durante i quali ogni famiglia si dedica alla pulizia della casa e alla visita a parenti ed amici. In particolare queste visite reciproche ai famigliari ed agli amici stretti sono una componente fondamentale del Nawrūz iraniano, e raggiungono l'apice nel giorno della festività vera e propria, in cui le persone si riuniscono intorno ad una tavola imbandita, apparecchiata con il pranzo tradizionale, l'Haft Sîn, consumano insieme il pasto e si scambiano doni. Chahârshanbe Sûrî Lo Chahârshanbe Sûrî è un rito che si celebra l'ultimo martedì dell'anno: la festa del fuoco. Costituisce una rappresentazione allegorica della luce (il fuoco) che sconfigge le tenebre, una tradizione che richiama il dualismo manicheo dello Zoroastrismo, e si ricollega perciò alle antiche origine della festa stessa. Durante la notte del Chahârshanbe Sûrî è tradizione uscire nelle strade ed appiccare piccoli e grandi falò, sui quali i giovani uomini saltano cantando i versi tradizionali Zardî-ye man az to, sorkhî-ye to az man, letteralmente "il mio colore giallo a te, il tuo colore rosso a me", che simbolicamente significa "la mia debolezza (giallo) a te, la tua forza (rosso) a me". Esistono molte altre tradizioni collegate al Chahârshanbe Sûrî; una di esse vuole che in questa notte gli spiriti dei morti possano tornare a far visita ai loro discendenti vivi, altre tradizioni prevedono la rottura di alcune anfore di terracotta, in un auspicio di buona fortuna (Kûzeh Shekastân), ed il Gereh-goshâ’î: l'atto di fare un nodo ad un angolo di un fazzoletto e successivamente chiedere a qualcuno di scioglierlo, altro atto simbolico bene augurante. Haft Sîn La tavola tradizionale dell'Haft Sîn Oltre alle portate vere e proprie, l'Haft Sîn è costituito anche dal particolare modo di disporre ed imbandire la tavola, che viene adornata nel modo più ordinato e compositiva mente bello possibile, con fiori ed oggetti simbolici. Il pasto vero e proprio è comunque costituito da sette portate, ognuna delle quale con un nome che inizia con la lettera 'S' -Sîn (‫س‬) nell'alfabeto persiano. Tali portate sono: ● sabzeh - chicchi di lenticchie, orzo o frumento, a simboleggiare la rinascita ● samanu - una sorta di zuppa di cereali, ● senjed - frutti secchi di oleastro, a simboleggiare l'amore. ● sîr - aglio, a simboleggiare la salute ● sîb - mele, a simboleggiare la bellezza ● somaq - bacche di Sumac, a simboleggiare l'alba ● serkeh - aceto, a simboleggiare la pazienza e la saggezza. PAG 14
  • 15. VIII DTM PHP web framework di Elvis Ciotti <info@elvisciotti.it> In questo articolo presento una prima versione di un web framework (scritto in PHP) che sto sviluppando per le creare in modo molto veloce, sicuro e dinamico pagine web complete e personalizzabili per interagire con il database. L’articolo è principalmente rivolto a chi ha già sviluppato applicazioni web, tuttavia offre qualche idea a chi realizza software (gestionali o comunque interagenti con un db) anche con altri linguaggi e in altre piattaforme. a cosa serve ? Una volta specificati i parametri di accesso al database, incluse e istanziate le classi del framework, è sufficiente una sola chiamata di funzione (che specifica la tabella + altre eventuali configurazioni specifiche) per: ● generare un form di inserimento / editing record (che processa e inserisce i dati dopo il submit) ● generare stampa della tabella records in table html con: - link che stampa form di editing record (form riempito con valori precedenti) - pagine di navigazione recordset automatiche (avanti, indietro, inizio, fine) - ordinamento cliccando sulle colonne ● gestire accesso utenti (login, invio password…), non descritta in questo articolo. ambiti di utilizzo Il framework è stato pensato per realizzare in modo veloce le aree amministrative di un gestionale o sito web. Si può comunque utilizzare anche nel front-end con opportune personalizzazioni. Ho utilizzato questo framework per realizzare una decina di siti web di vario tipo: dall’ inserimento di news, prodotti, annunci, alla gestione di un giornale con diversi livelli di utenti, permessi e personalizzazioni. Le funzionalità sono per il momento ristrette e più a basso livello rispetto ad altri framework come django[1] o cake php[2], ma costituiscono - come vedrete negli esempi successivi - un notevole passo avanti (sia in velocità che in sicurezza) rispetto alla stesura/modifica manuale di codice. logica di funzionamento Il modello dei dati (tabelle, proprietà campi, relazioni) devono essere già creati, con PhpMyAdmin[3] è possibile farlo molto efficacemente e velocemente, ma potete usare qualsiasi altro strumento per creare la struttura dei dati. L'idea di questo framework è che viene letta la struttura della tabella, i form di inserimento / editing vengono creati automaticamente e sono personalizzabili. Se non si specifica alcuna configurazione, si ha già un form completo per inserire /editare i dati nella tabella, che verrà creato in base poi alle proprietà del campo (es: valore obbligatorio, lunghezza, chiave primaria, tipo int | string | data…). I campi di tabella impostati NOT NULL (durante la modellazione tabella) mostreranno avvertimenti javascript (con focus sui campi) e lato server nel caso il campo non sia inserito. I campi TEXT mostreranno delle textarea al posto di semplici INPUT. I campi che specificano una lunghezza massima, avranno conseguentemente il tag con la relativa MAXLENGHT impostata, gli ID autoincrement sono nascosti nel form di inserimento. Queste sono le funzionalità di base dedotte e impostate leggendo la struttura della tabella. Se aggiungiamo /togliamo / rinominiamo o cambiamo le proprietà ad un campo della tabella (lunghezza, tipo, nome, ordine, default value, not null…) , non è necessario cambiare il codice ! Sono poi agganciabili le funzionalità: upload di files assocato a campi tabella con ridimensionamento immagini in più formati o selezione ajax dall’archivio files/immagini già caricati, editor WYSIWYG, elenco dei valori già inseriti in un campo, campi hidden impostati preinseriti (quindi soddisfare integrità referenziali), campi non modificabili. PAG 15
  • 16. S.P.R.I.Te. Magazine Moltre altre funzionalità sono configurabili, permettono di personalizzare gli oggetti html del form e sono in parte (per motivi di spazio) descritte. personalizzazione La personalizzazione avviene con un mega-array (facilissimo gestirlo con PHP), che per ogni campo di tabella permette di specificare un array con le impostazioni (cioè come trattare quel campo in tabelle e form inserimento). Elenco alcune personalizzazioni possibili, tralasciando i nomi e dettagli dell’array di configurazione: ✔ ridenominazione del campo nel form (e in tabella); ✔ inserimento commento sotto il campo (istruzioni di compilazione form); ✔ generazione campo a discesa select (o elenco pulsanti radio) con : - coppie chiave -> valore preimpostate (es: livello 1=amministratore, 2=utente); - coppie id->valore importate da altra tabella (es: inseriamo articoli e settiamo il campo id_categoria ; con 1=politica, 2=cronaca, dove ‘politica’ e ‘cronaca’ sono i record presenti nella tabella ‘categorie’); - elenco di valori già inseriti in quel campo o coppie chiavi->valori letti con query personalizzate; ✔ nascondere campo (quindi settato a default in insert e non mostrato in update); ✔ valore di un campo prefissato (es: valore di cookie, parametro GET, valore di sessione…); ✔ campo editor WISIWYG con fckeditor[4]; ✔ campo data (default = data corrente) con popup scelta (formato compatibile mysql); ✔ campi per inserimenti pasword cifrate, campi mail (controllo formato), campi timestamp; ✔ possibilità di togliere controlli per cancellazione record; ✔ altezza e larghezza textarea; Per personalizzare i messaggi di errore di connessione database, query, errore inserimento, errore update, è possibile estendere la classe prima di istanziarla e ridefinire i semplici metodi per stampa di errori. ogni oggetto html del form ha una classe css associata, quindi la grafica è completamente personalizzabile. esempio minimale con codice Premesse: 1. In un database tutte le tabella DEVONO avere una chiave primaria per identificazione univoca dei record. Se l’applicazione funziona tramite web, meglio usare chiavi numeriche (onde evitare problemi di codifiche nel passaggio dati tra pagine) e auto-increment (più comode da gestire). Quindi per ogni tabella che fate, create una chiave numerica auto-increment (e magari chiamatela sempre "id" per semplicità). 2. Onde evitare problemi nelle query, meglio chiamare tabelle e campi con soli caratteri alfanumerici, senza spazi (usare underscore), caratteri accentati, apici o virgolette. Iniziamo ! Supponiamo di voler realizzare il back-end (area riservata) di sito web che vende ed espone prodotti, da cui l’amministratore del sito (unico utente in questo esempio) inserisce i dati. Con PhpMyAdmin creiamo la tabella categorie (riporto la query per completezza): CREATE TABLE `categorie` ( `id` int(4) NOT NULL auto_increment, `nome` varchar(255) NOT NULL, PRIMARY KEY (`id`), UNIQUE KEY `nome` (`nome`) ) ad esempio può contenere le coppie (1,informatica) (2,elettronica) (3,telefonia)… PAG 16
  • 17. VIII Creiamo adesso la tabella prodotti CREATE TABLE `prodotti` ( `id` int(5) NOT NULL auto_increment, `nome` varchar(255) NOT NULL, `sottotitolo` varchar(255) default NULL, `categoria` int(4) NOT NULL, `tipologia` varchar(255) default NULL, `mostra` int(1) NOT NULL default ‘1′, `data_inserimento` date NOT NULL, `descrizione` text NOT NULL, PRIMARY KEY (`id`) ) In questo caso impostiamo delle personalizzazioni della form di inserimento: campo Personalizzazione Codice e risultato gafico nel form nome rinominiamo il nome del campo mostrato nel form, in modo che sia più chiaro $DTMCONF[’prodotti’][’nome’][’dtm_rename’] = ‘Nome del prodotto’; categoria elenco a discesa dei record presenti nell’altra tabella (categorie) $DTMCONF[’prodotti’][’categoria’][’dtm_personal_select’][’ q’] = "select id as opt, nome as val from categorie order by nome"; notare che opt è usato per l’attributo value, e val per il testo del tag <option> incluso nel tag <select> tipologia richiediamo che venga mostrata sotto il campo un elenco selezionabile dei valori già inseriti $DTMCONF[’prodotti’][’tipologia’][’dtm_elenca’] = true; mostra Vogliamo un controllo che faccia selezionare se il prodotto va mostrato o meno, quindi associamo i relativi valori numerici ai valori testuali, con una descrizione sottostante $DTMCONF[’prodotti’][’mostra’][’dtm_radio’][’corrisp’] = array(0 => "NO ", 1 => "SI" ); $DTMCONF[’prodotti’][’mostra’]["text"] = "indicare se il prodotto deve essere mostrato nel sito"; data_inseri mento popup javascript scelta data e ridenominazione $DTMCONF[’prodotti’][’data_inserimento’]["dtm_calendar"] = true;$DTMCONF[’prodotti’][’data_inserimento’][’data_inserimento’] [’dtm_rename’] = "Data di inserimento prodotto"; [continua...] PAG 17
  • 18. S.P.R.I.Te. Magazine descrizione con editor html WYSIWYG $DTMCONF[’prodotti’][’descrizione’][’dtm_fck’] = true; A questo punto possiamo iniziare con il codice, spiegazione nei commenti. partiamo dalla (più semplice) pagina "categorie.php" che gestisce le categorie: //dati connessione mysql include("../include/config_sql.php"); //inclusione e istanziazione classe per gestire le connessioni include("../include/dtm/SQL.php"); $sql = new SQL($_CONFIG); //inclusione e istanziazione classe principale del framework sulla tabella "categorie" include ("../include/dtm/dynamic_table_manage.php"); $dtm = new dynamic_manage($sql, "categorie"); //stampo tabella con record presenti ?><h2>Record presenti</h2><? $dtm->stampa_tabella(); //stampo tabella di inserimento / modifica ?><h2>Inserimento</h2><? $dtm->genera_form( ); In sostanza: passiamo un oggetto SQL (che gestisce connessione e query) alla classe del framework, quindi stampiamo la tabella dati esistenti e form di inserimento (che diventerà di editing qualora modifichiamo un record). Come si può vedere dallo screenshot a lato, sono mostrati in alto i record presenti con pulsanti di navigazione, possibilità di ordinamento al click sulla colonna, possibilità di editing al click su "modifica". Il form di inserimento/modifica sottostante ha in automatico i controlli di inserimento in relazione alle proprietà del campo della tabella (in questa semplice tabella abbiamo solo: lunghezza massima 255 caratteri e controllo javascript + lato server per l’esistenza). PAG 18
  • 19. VIII potete visualizzare questo esempio funzionante all'indirizzo http://www.elcisoft.com/dtm/sample/accesso/ Passiamo alla più interessante pagina "prodotti.php" dove sono applicate le personalizzazioni della tabella precedente. Il codice è praticamente lo stesso (quindi potreste fare una pagina unica “switchando” con parametri in GET ed evitare codice ridondante), con la differenza che inseriamo l’array di configurazione e quindi istanziamo la classe principale passando l’array ( terzo parametro $DTMCONF[’prodotti’][’nome’][’dtm_rename’] = ‘Nome del prodotto’; // qua tutte le altre righe di configurazione dei campi $dtm = new dynamic_manage($sql, "categorie", $DTMCONF); Il risultato del form (di editing in questo caso) è in figura. ✔ I campi NOT NULL vengono automaticamente richiesti e segnalati con un asterisco. ✔ “categoria” contiene un’elenco a discesa con i valori correnti nella tabella "categorie". “tipologia “presenta un’elenco cliccabile delle voci già inserite. ✔ “mostra” è un pulsante radio che associa i valori 0 e 1 rispettivamente a SI e NO, quindi in modalità insert di default (come impostato da phpmyadmin) è a SI (1), mentre sarebbe a NO in modalità editing se il valore presente NO(0). ✔ “descrizione”: viene caricato il plugin fck editor, con toolbar e skin personalizzabili (il valore del campo inserito sarà poi il codice html). dettagli tecnici Il framework è stato sviluppato con PHP 4, soprattutto perchè ancora molti hosting non supportano la versione 5 di PHP. Il dbms utilizzato è MySQL, nulla vieta di usare SQLite o PostgreSQL, sostituzione facilmente effettuabile cambiando qualche riga in "SQL.php", contenente la classe che gestisce connessione e queries. download e conclusioni All'indirizzo elcisoft.com/dtm trovate l'ultima versione e tutte le istruzioni. Se un giorno vi trovaste a scrivere codice web per generare pagine di insert / editing dati in database, ricordatevi di questo articolo ! Riferimenti: [1] - http://www.djangoproject.com/ [2] - http://www.cakephp.org/ [3] - http://www.phpmyadmin.net/ [4] - http://www.fckeditor.net/ PAG 19
  • 20. S.P.R.I.Te. Magazine SVAGO /* PER INFORMATICI */ Freddure e aneddoti vari dal web Aggiornamenti...(tutte le puntate) Anche se contro il parere di tutti i miei amici, l'anno scorso ho deciso di fare l'aggiornamento da "Fidanzata 8.5" a moglie "1.0" riscontrando in seguito che, questa versione, provoca un'occupazione di risorse tale da non lasciarne altre per applicazioni già installate, come "Pub 2.0", "Stadio2.5". Questa nuova versione genera inoltre uno o più "processi-figli", occupando le poche risorse libere e costringendo a costosi ampliamenti hardware... ... Mancando completamente il manuale d'installazione, si scoprono alcune limitazioni considerevoli durante l'utilizzo, limitazioni non evidenziate neppure nel manuale "on line" dell'applicazione. Tra le più importanti posso evidenziare che una volta installata, l'applicazione Moglie 1.0 viene eseguita per prima ad ogni avvio del sistema, assumendo il controllo di tutte le attività e provocando errori di sistema e blocchi all'avvio di applicazioni quali "NotteInDisco 5.2", "FumoInCasa 3.1", "TelefonoAdAmica 6.8". In automatico Moglie 1.0 installa anche una serie di "plug-in" estremamente fastidiosi, come "Suocera 3.1", "Fratelli 2.3", "Parenti 1.0b", condannando il sistema ad una inevitabile caduta di prestazioni... Alla luce di questi effetti non calcolati sul sistema, è auspicabile un aggiornamento di "Moglie 1.0" migliorando ed ampliando come segue: 1) Opzione "Iberna", per dare la possibilità di eseguire tutte le altre applicazioni senza problemi 2) Opzione "Minimizza" per evitarne la continua (e fastidiosa) presenza 3) Opzione "Sospendi controllo hardware", per dare la possibilità di testare altre versioni (come "BottaEVia 1.0" o successive) con lo stesso hardware a disposizione 4) Opzione per il collegamento alla rete e per la condivisione di applicazioni di altri utenti. Questa opzione, unita alla precedente, consentirebbe la piena funzionalità di "MoglieDiAltro 2.1a", attualmente non eseguibile o, in taluni casi, eseguibile con enormi rischi per la stabilità del sistema 5) Tool per la rimozione completa in modo rapido ed immediato, senza conseguenze per il sistema. Si è sparsa comunque la voce che la versione di Ragazza 2.0 o superiore possa perfettamente sostituire Moglie 1.0, in particolare per chi non ne ha ancora effettuato l'installazione. In caso contrario risulta difficile, per i limiti riscontrati, disinstallare perfettamente Moglie 1.0 prima dell'installazione di Ragazza 2.0 o superiore. Aumentando notevolmente la notorietà nel settore, dalla versione "Ragazza 2.0" l'applicativo può essere a pagamento; in questo caso è possibile noleggiarlo anche solo per poche ore ma il rischio è che contenga virus letali per il sistema. Un'altra limitazione delle applicazioni "Ragazza XX" è quella legata ad una insistente pubblicità tramite finestre pop-up che si aprono all'improvviso nel sistema e dove si evidenziano molteplici (quanto inesistenti) vantaggi upgradando la versione "Ragazza XX" a Moglie 1.0. ULTIMA ORA: è stato segnalato un ulteriore BUG nell'applicativo "Moglie 1.0": sembra completamente incompatibile con "Amante 1.0" o superiore e, se l'installazione di quest'ultimo viene eseguita prima della disinstallazione completa di Moglie 1.0 (si consiglia la reinstallazione di tutto il sistema, magari su altro PC) si verificano gravi anomalie, come la cancellazione di alcune DDL (Soldi.dll, Casa.dll, Auto.dll) e la modifica di alcune VXD (ContoCorrente.vxd, Lavoro.vxd). A seguito di queste anomalie l'applicazione "Amante 1.0" non consentirà più l'installazione e visualizzerà il messaggio "Risorse Insufficienti". Non capisco... "Non capisco l'elettronica:i computer che dovrebbero aiutare a risolvere i problemi, e nella maggior parte dei casi il problema sono loro! Sono come la mia ex moglie: metà dello stipendio per comprargli gli accessori, e ogni errore che fai lo fanno diventare un'enormità e lo memorizzano per sempre." (Da "Dio li fa poi li accoppa" di Giobbe Covatta - Zelig editore) Intelligenza informatica... Su di un aereo in volo da qualche parte sulla California ci sono cinque persone: il pilota, Michael Jordan, Bill Gates, il Dalai Lama ed un Hippy. Ad un certo punto il pilota abbandona i comandi e raggiunge i passeggeri:- Signori, - dice loro - ho una buona notizia ed una cattiva notizia. Quella cattiva è che tra poco ci schianteremo da qualche parte sulla California; quella buona è che ho quattro paracadute ed uno proprio sulle mie spalle. E si lancia. PAG 20
  • 21. VIII - Io non posso morire, - dice Michael Jordan - sono uno sportivo famoso in tutto il mondo. E si lancia. - Neanch'io posso morire, fa Bill Gates - sono l'uomo più intelligente del mondo! E si lancia. - Figliolo, - dice il Dalai Lama all'hippy - io ho già vissuto a lungo, ho visto la luce. Tu hai ancora tutta la vita davanti a te. Usa tu l'ultimo paracadute. - Paparino, tranquillo! L'uomo più intelligente del mondo si è appena buttato con il mio zainetto.. Il Sondaggio: Da un reale sondaggio di Marzo 2001, commissionato dalla rivista "PC Pratico", è emerso che solo un italiano su 5 conosce termini e componenti fondamentali dei Computers. Le risposte fornite dal campione (870 italiani di età compresa fra i 25 e 55 anni) sono sconcertanti e da stupidario dell'informatica, eccone alcune... 1) Hard Disk: Sito porno vietato ai minori 2) Floppy: Personaggio dei cartoni animati 3) RAM: Tribù nomade 4) LCD: Una droga sintetica 5) Toner: crema di bellezza 6) Resettare: Fare le pulizie Fanatismo Informatico Ti accorgi che, forse, stai un po' esagerando con internet quando: scarichi files, MP3, controlli la posta ogni 3 minuti, chatti per 18 ore su 24 e... la bolletta del telefono non arriva più in busta ma... in pacco postale assicurato! "Informatichese" (Lei): Caro, vieni a letto? (Lui): Scusa, stai in standby che mi faccio un refresh all'hardware e provo il puntatore... Per chi conosce SQL ... Realmente accaduto... Assistenza tecnica ad un ufficio di una grande compagnia assicurativa: Dopo circa 1 ora di assistenza telefonica, con prove e riprove sul server del cliente: (tecnico): Mi scusi, ma che modello di macchina ha? (segretaria): Una 127 verde, ma cosa centra? Problema da risolvere... In macchina stanno viaggiando 4 ingegneri: uno meccanico[IM], uno chimico[IC], uno elettronico[IE] e uno informatico[II]. Ad un certo punto l’auto si ferma e non vuole saperne di fare la brava. [IM] Sicuramente si è fuso il motore. [IC] Secondo me è colpa della benzina che ci hanno dato. [IE] Mah, sarà partita la centralina elettronica. [II] Proviamo a uscire e rientrare, magari riparte! PAG 21
  • 22. S.P.R.I.Te. Magazine Hanno collaborato a questo numero : Tommaso Dionigi, Annalisa D'Angella, Demo, Radu Iftode, Marco Bagnaresi, M. Fakhrian, Elvis Ciotti Impaginato con OpenOffice PAG 22 Associazione S.p.r.i.Te. Via sacchi 3, Cesena(FC) Tel. 0547 338842 http://sprite.csr.unibo.it