La terapia strategica evoluta, sia dal punto di vista epistemologico che da quello pragmatico, è una scuola di pensiero con una tradizione millenaria che muovendosi in funzione degli obiettivi da raggiungere e non in funzione di una teoria da difendere ha affrontato molti momenti evolutivi di cambiamento; si tratta di un approccio che consente una costante autocorrezione della cornice teorica di rifermento e quindi la costruzione di tecniche sempre più evolute.
All’interno di questo contesto, le prescrizioni rappresentano una delle tecniche elettive dell’approccio, proprio per la loro dimensione di concreta esperienza di cambiamento.
Obiettivo del webinar è rappresentato dalla presentazione di questa tecnica terapeutica, dall’individuazione degli elementi che consentono la costruzione della tecnica stessa partendo dalla diagnosi strategica del problema.
La terapia strategica evoluta, sia dal punto di vista epistemologico che da quello pragmatico, è una scuola di pensiero con una tradizione millenaria che muovendosi in funzione degli obiettivi da raggiungere e non in funzione di una teoria da difendere ha affrontato molti momenti evolutivi di cambiamento; si tratta di un approccio che consente una costante autocorrezione della cornice teorica di rifermento e quindi la costruzione di tecniche sempre più evolute.
All’interno di questo contesto, le prescrizioni rappresentano una delle tecniche elettive dell’approccio, proprio per la loro dimensione di concreta esperienza di cambiamento.
Obiettivo del webinar è rappresentato dalla presentazione di questa tecnica terapeutica, dall’individuazione degli elementi che consentono la costruzione della tecnica stessa partendo dalla diagnosi strategica del problema.
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoObiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI CURA DA ATTIVARE NEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE PER I DISTURBI SCHIZOFRENICI, I DISTURBI DELL’UMORE E I DISTURBI GRAVI DI PERSONALITÀ
Webinar | L'analisi del comportamento alimentare: gli strumenti dello psicologoObiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”.
Lo Psicologo, attraverso un percorso di Counseling Psicologico applicato a situazioni specifiche che non implicano la presenza di disturbi mentali, è in grado di sostenere l’individuo nel comprendere la base del suo malessere e ristabilire un adeguato rapporto con il corpo e con il cibo.
Per lavorare al meglio risulta fondamentale svolgere un adeguato assessment iniziale. Cogliere da subito i bisogni della persona che abbiamo di fronte e strutturare il percorso migliore sono sicuramente la modalità più efficace per aiutare il nostro cliente e proporgli la strada più adatta a lui.
Psicologia del comportamento alimentare: il colloquio motivazionale nel suppo...Obiettivo Psicologia Srl
Le problematiche legate al peso corporeo sono una forma di malessere molto diffuso nella società attuale, a causa del grande valore attribuito al corpo e alla “perfezione fisica”. Lo Psicologo che lavora nel Counseling Psicologico su tematiche Alimentari si trova molto spesso a confrontarsi con la scarsa motivazione del cliente e con l’alto rischio di abbandono del percorso.
Il Colloquio motivazionale può essere uno strumento molto utile nella valigetta degli strumenti di uno psicologo, per supportare il cliente nel raggiungimento del suo obiettivo e nell’acquisizione di un sano comportamento alimentare.
OBIETTIVI
Fornire informazioni rispetto al lavoro dello psicologo con persone che portano difficoltà alimentari
Formare lo psicologo alle caratteristiche chiave del Colloquio Motivazionale ed al suo uso in un percorso di supporto al benessere alimentare
Fornire strumenti pratici per inquadrare la motivazione del cliente e capire come sostenerlo al meglio
DEFINIZIONE DEI PERCORSI DI CURA DA ATTIVARE NEI DIPARTIMENTI DI SALUTE MENTALE PER I DISTURBI SCHIZOFRENICI, I DISTURBI DELL’UMORE E I DISTURBI GRAVI DI PERSONALITÀ
IMPATTO DEI PROGRAMMI DI DISEASE MANAGEMENT RIVOLTI A PAZIENTI CON MULTICRON...
6 carpenito
1. Il modello bifocale dell'attività
clinica di Linda J. Carpenito
• Alcune situazioni cliniche non sono
descrivibili attraverso DI.
• L'I collabora ad altri interventi previsti dal
piano terapeutico. Inoltre, nei rapporti
collaborativi, funzioni e attività a volte si
sovrappongono.
• 1983: Modello bifocale: infermiere
"operatore prescrittore" + collaboratore di
altre professioni.
2.
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5. Assunzioni principali del modello
bifocale dell’attività clinica
• Cliente
– Può essere una persona. un gruppo o una comunità
– Ha capacità di autoguarigione
– È in continuo rapporto con l'ambiente
– Prende decisioni, secondo le proprie priorità
– È un tutto urtico in cerca di equilibrio
– Ha valore e dignità propri
– È un esperrto della propria salute
• Salute
– È uno stato dinamico in continuo mutamento
– È definita dal cliente
– È l'espressione del livello ottimale di benessere
– Il cliente ne ha la responsabilità
6. • Ambiente
– Rappresenta i fattori esterni, le situazioni e le persone che
influenzano o sono influenzati dal cliente
– Comprende l'ambiente fisico e quello ecologico.
– Gli eventi della vita e le modalità del trattamento
• Assistenza Infermieristica
– Il cliente vi accede quando ha bisogno di aiuto per migliorare,
ripristinare o mantenere la salute o per una morte serena
(Henderson, 1960)
– Impegna il cliente ad assumersi la responsabilità delle
decisioni e delle attività volte all’auto-guarigione
– Riduce o elimina i fattori ambientali che possono
compromettere o compromettono senz'altro lo svolgimento
delle funzioni
7. Problemi Collaborativi
• Problemi collaborativi: "certe complicanze che gli
infermieri controllano per individuarne la comparsa
o una modificazione. Gli I gestiscono i problemi
collaborativi con interventi a prescrizione medica o
infermieristica volti a ridurre al minimo le
complicanze di determinati eventi”
• Non tutte le complicanze sono PC (DI, DM).
• Diversamente dalle DM, i PC sono situazioni di cui
l’infermiere è il responsabile principale, perché ne
riconosce l’insorgenza e, in misura variabile ne
gestisce le modificazioni.
8. • DI PC DM
• Nei PC la competenza per la prescrizione di
interventi definitivi è sia medica, sia
infermieristica.
Enunciazione dei PC
• Carpenito: Complicanza Potenziale (CP):
titolo o voce complessiva. A volte eziologia
specifica (in genere superflua).
• Holloway: CP se problema potenziale; PC se
problema attuale (ATTENZIONE: scelta
del CU-Università di Padova).
9. Distinguere DI da PC
• DI e PC richiedono entrambi la messa
in atto del PdN in tutte le sue fasi,
con approccio diverso.
10. Accertamento e diagnosi
• L'accertamento per i PC si incentra sulla
determinazione dello stato del problema
(stabilità/rischio di instabilità).
• L’infermiere identifica il PC se sono presenti
situazioni che aumentano la vulnerabilità della
persona alle complicanze (CP) o quando ne è già
affetta (PC).
• I PC sono spesso associati a una patologia o ad un
trattamento.
• L’importanza di DI vs PC è data dalla situazione del
singolo cliente (talvolta maggiori difficoltà
nell’individuare DI che non PC)
11. Obiettivi
• “Segnali indicatori per selezionare
interventi infermieristici e criteri per la
loro valutazione” (Bulechek e McCloskey,
1985)
• Usare obtv dell'I (formulazione standard).
• Gli obtv e i criteri di esito sono sconsigliati
perché non possono essere utilizzati per
valutare l'efficacia/idoneità degli
interventi infermieristici.
12. Interventi
• “Ogni trattamento di assistenza diretta che
l’infermiere compie a beneficio del cliente”
(Bulechek e McCloskey, 1989)
• I prescritti dall'I/I prescritti dai medico:
entrambi richiedono valutazione del singolo
infermiere, legalmente responsabile della
loro corretta esecuzione.
• Nei PC l’infermiere non prescrive il
trattamento primario (Il farmaco è sempre
il trattamento primario?)
13. Monitoraggio vs prevenzione
• Il monitoraggio è un intervento? Prevede
raccolta continua di dati selezionati per
capire se lo stato dell'utente ha subito
cambiamenti, ma in sé non migliora le
condizioni di salute, quindi è un azione.
• Per NIC può diventare un intervento.
• La prevenzione non è l’individuazione del
problema, ma prevede anche interventi.
14. Valutazione
• Comprende la raccolta di dati
selezionati, il confronto con quelli
normali e il giudizio se rientrano in un
range accettabile.
• Conclusioni:
– Il Modello bifocale individua il focus
dell'assistenza infermieristica.