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Classe 3A SAS
Eleonora Ferri e Simona Camero
Per una manciata di centimetri.
Sceneggiatura concorso
Nicola è un lavoratore che esercita la propria mansione presso un’impresa edile; alla ditta è arrivata una
commessa che prevede la realizzazione del cappotto di protezione di un palazzo e per fare ciò occorre un
ponteggio o impalcatura.
Personaggi: Nicola (protagonista)
Luigi (capocantiere)
Francesco (collega di Nicola)
1 SCENA: LA GRANDE NOTIZIA
Nicola e tutti gli altri muratori si riuniscono presso il luogo di lavoro per montare il ponteggio e iniziare l’opera
FRANCESCO Buongiorno Nicola, ti vedo più allegro del solito, cosa è successo?
NICOLA Buongiorno Francesco, si sono più felice del solito perché ho fatto, come da tempo aspettavo, la
proposta di matrimonio alla mia fidanzata che felicemente mi ha risposto di si.
FRANCESCO Cavolo! Visto, te l’ho sempre detto, prima o poi sarebbe successo. Sono molto contento per te.
NICOLA Grazie Francesco, ora però mettiamoci al lavoro e cerchiamo di fare le cose per bene, ne va del
prestigio della ditta.
FRANCESCO si, si, meglio facciamo e più possibilità di lavoro abbiamo!
2 SCENA: LA DIFFICOLTA’
Nicola pieno di gioia, insieme al suo collega Francesco, inizia a montare il ponteggio la cui distanza dallo
stabile deve essere di 20 cm per rispettare la norma.
LUIGI (osserva il montaggio del ponteggio alquanto perplesso) Nicola non credi stiamo lasciando più spazio
del dovuto?
NICOLA No Luigi ormai, avendo montato molteplici impalcature, so lo spazio giusto da lasciare.
Vero Francesco?
FRANCESCO sinceramente penso anch’io come Luigi che ci sia troppa distanza fra lo stabile e l’inizio del
ponteggio montato fin ora.
NICOLA fidatevi di me non potrà accadere nulla…e poi proprio a noi grandi esperti, anche se così fosse non
possiamo smontare ciò che abbiamo fatto fin ora; perderemmo troppo tempo e io voglio rispettare i tempi;
forza dai al lavoro, non perdiamoci in chiacchiere inutili.
LUIGI a me non interessa che tu debba tornare a casa prima, mi interessa al contrario che voi facciate bene
il vostro lavoro come avete sempre fatto, soprattutto per una vostra sicurezza.
3 SCENA: UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA
Luigi e Francesco sono scettici in merito alla decisione di Nicola il quale, successivamente, si rende conto del
suo errore.
LUIGI Nicola dice di continuare a montare tranquillamente l’impalcatura e di non farci prendere dalla
paranoia…
FRANCESCO (scettico) sarà, ma io ho sempre dei dubbi su quanto afferma Nicola, comunque conosco un
proverbio che dice “ attacc u ciucc addo vol u patrun” traduzione :attacca l’asino dove vuole il padrone.
NICOLA forza, forza, non perdiamoci in chiacchiere! Dai ! Dai! Lavorare, lavorare! (anche se un piccolo
dubbio comincia ad assalirlo).
LUIGI che c’è Nicola, ti vedo perplesso…
NICOLA (ad un certo punto però Nicola, si rende conto che l‘area non coperta è troppo grande e questo
comporta un alto rischio di pericolosità) ragazzi, sapete che forse sono costretto a darvi ragione?
A ben osservare mi rendo conto che siamo piuttosto lontanucci dalla facciata del palazzo e che lavorare
sarà poco agevole.
FRANCESCO te ne sei accorto finalmente, e ora cosa si fa? Smontiamo e rimontiamo?
NICOLA fossi matto, cerchiamo una soluzione alternativa, vi state chiedendo quale?
Rimediamo appoggiando sopra l’impalcatura un piano di legno che copra la distanza.
4 SCENA: MALEDETTI CENTRIMETRI DI TROPPO
Il piano di legno pensato da Nicola non rappresentava una struttura stabile ed idonea ma al contrario oscillava
e rende pericolosa la situazione contingente.
FRANCESCO ehi Luigi, guarda Nicola è andato fin su al quarto piano, non lo vedo molto stabile io direi di
farlo scendere non sono per niente tranquillo (inizia a chiamare) NICOLA, NICOLA, vieni giù che ti vedo
traballare!
NICOLA tranquillo, so quello che faccio e poi oggi sono così contento che confido sulla buona sorte!
LUIGI buona sorte un cavolo, qui ci vogliono regole e sicurezza… scendi che mi farai venire un coccolone
altrimenti!
NICOLA pusillanimi hanno tanta paura, non sempre le regole si possono rispettare, a volte bisogna
trasgredire un pochino (canticchiando ritorna alla sua occupazione)
Nicola, concentrato, continua a lavorare finché ad un certo punto si sente chiamare: la sua cara fidanzata
nonché futura moglie ha deciso di fargli una sorpresa. Egli contento della sorpresa, per ricambiare il saluto,
inavvertitamente poggia il piede sull’asse di legno, che instabile e non a norma, sprofonda causando cosi la
caduta dal 4 piano di Nicola.
5 SCENA: I LORO ULTIMI SGUARDI
Jennifer (è questo il nome di colei che ha reso felice Nicola) dopo essere rimasta per 10 secondi immobile e
impressionata dalla scena appena vissuta, si precipita vicino al corpo del suo compagno e, negli ultimi istanti
di vita di questo, scambia con lui le sue ultime parole.
JENNIFER amore stai tranquillo abbiamo già chiamato l’ambulanza che presto sarà qui…
NICOLA (stupito e incapace di muoversi) amore come mai sei qui, sto lavorando non posso venire da te per
il momento, aspettami! Ma che succede, non sono in alto, sento dolori dappertutto e la mia vista continua
ad annebbiarsi, hai parlato di ambulanza, sono ferito, sto morendo?
JENNIFER no amore non preoccuparti, non stai morendo sei solo ferito….
NICOLA gravemente aggiungerei, sento dolori dappertutto… non ti preoccupare ho capito che sto morendo
JENNIFER (trattenendo a stento le lacrime) che dici…abbiamo ancora tanti progetti da realizzare!
NICOLA non ti preoccupare amore, mi basta solo averti qui con me negli ultimi istanti di vita.
Sappi che ti amo e che hai reso la mia vita bella da morire.
Nicola, dopo aver pronunciato le sue ultime parole, chiude gli occhi tenendo per mano la sua quasi moglie che
dopo essersi resa conto della morte del compagno scoppia a piangere straziata dal dolore.
Eleonora Ferri e Simona Camero- Classe 3^ A SAS

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56 Luxemburg Acquaviva delle fonti Per una manciata di centimetri

  • 1. Classe 3A SAS Eleonora Ferri e Simona Camero Per una manciata di centimetri. Sceneggiatura concorso
  • 2. Nicola è un lavoratore che esercita la propria mansione presso un’impresa edile; alla ditta è arrivata una commessa che prevede la realizzazione del cappotto di protezione di un palazzo e per fare ciò occorre un ponteggio o impalcatura. Personaggi: Nicola (protagonista) Luigi (capocantiere) Francesco (collega di Nicola) 1 SCENA: LA GRANDE NOTIZIA Nicola e tutti gli altri muratori si riuniscono presso il luogo di lavoro per montare il ponteggio e iniziare l’opera FRANCESCO Buongiorno Nicola, ti vedo più allegro del solito, cosa è successo? NICOLA Buongiorno Francesco, si sono più felice del solito perché ho fatto, come da tempo aspettavo, la proposta di matrimonio alla mia fidanzata che felicemente mi ha risposto di si. FRANCESCO Cavolo! Visto, te l’ho sempre detto, prima o poi sarebbe successo. Sono molto contento per te. NICOLA Grazie Francesco, ora però mettiamoci al lavoro e cerchiamo di fare le cose per bene, ne va del prestigio della ditta. FRANCESCO si, si, meglio facciamo e più possibilità di lavoro abbiamo! 2 SCENA: LA DIFFICOLTA’ Nicola pieno di gioia, insieme al suo collega Francesco, inizia a montare il ponteggio la cui distanza dallo stabile deve essere di 20 cm per rispettare la norma. LUIGI (osserva il montaggio del ponteggio alquanto perplesso) Nicola non credi stiamo lasciando più spazio del dovuto? NICOLA No Luigi ormai, avendo montato molteplici impalcature, so lo spazio giusto da lasciare. Vero Francesco? FRANCESCO sinceramente penso anch’io come Luigi che ci sia troppa distanza fra lo stabile e l’inizio del ponteggio montato fin ora. NICOLA fidatevi di me non potrà accadere nulla…e poi proprio a noi grandi esperti, anche se così fosse non possiamo smontare ciò che abbiamo fatto fin ora; perderemmo troppo tempo e io voglio rispettare i tempi; forza dai al lavoro, non perdiamoci in chiacchiere inutili. LUIGI a me non interessa che tu debba tornare a casa prima, mi interessa al contrario che voi facciate bene il vostro lavoro come avete sempre fatto, soprattutto per una vostra sicurezza. 3 SCENA: UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA
  • 3. Luigi e Francesco sono scettici in merito alla decisione di Nicola il quale, successivamente, si rende conto del suo errore. LUIGI Nicola dice di continuare a montare tranquillamente l’impalcatura e di non farci prendere dalla paranoia… FRANCESCO (scettico) sarà, ma io ho sempre dei dubbi su quanto afferma Nicola, comunque conosco un proverbio che dice “ attacc u ciucc addo vol u patrun” traduzione :attacca l’asino dove vuole il padrone. NICOLA forza, forza, non perdiamoci in chiacchiere! Dai ! Dai! Lavorare, lavorare! (anche se un piccolo dubbio comincia ad assalirlo). LUIGI che c’è Nicola, ti vedo perplesso… NICOLA (ad un certo punto però Nicola, si rende conto che l‘area non coperta è troppo grande e questo comporta un alto rischio di pericolosità) ragazzi, sapete che forse sono costretto a darvi ragione? A ben osservare mi rendo conto che siamo piuttosto lontanucci dalla facciata del palazzo e che lavorare sarà poco agevole. FRANCESCO te ne sei accorto finalmente, e ora cosa si fa? Smontiamo e rimontiamo? NICOLA fossi matto, cerchiamo una soluzione alternativa, vi state chiedendo quale? Rimediamo appoggiando sopra l’impalcatura un piano di legno che copra la distanza. 4 SCENA: MALEDETTI CENTRIMETRI DI TROPPO Il piano di legno pensato da Nicola non rappresentava una struttura stabile ed idonea ma al contrario oscillava e rende pericolosa la situazione contingente. FRANCESCO ehi Luigi, guarda Nicola è andato fin su al quarto piano, non lo vedo molto stabile io direi di farlo scendere non sono per niente tranquillo (inizia a chiamare) NICOLA, NICOLA, vieni giù che ti vedo traballare! NICOLA tranquillo, so quello che faccio e poi oggi sono così contento che confido sulla buona sorte! LUIGI buona sorte un cavolo, qui ci vogliono regole e sicurezza… scendi che mi farai venire un coccolone altrimenti! NICOLA pusillanimi hanno tanta paura, non sempre le regole si possono rispettare, a volte bisogna trasgredire un pochino (canticchiando ritorna alla sua occupazione) Nicola, concentrato, continua a lavorare finché ad un certo punto si sente chiamare: la sua cara fidanzata nonché futura moglie ha deciso di fargli una sorpresa. Egli contento della sorpresa, per ricambiare il saluto, inavvertitamente poggia il piede sull’asse di legno, che instabile e non a norma, sprofonda causando cosi la caduta dal 4 piano di Nicola. 5 SCENA: I LORO ULTIMI SGUARDI
  • 4. Jennifer (è questo il nome di colei che ha reso felice Nicola) dopo essere rimasta per 10 secondi immobile e impressionata dalla scena appena vissuta, si precipita vicino al corpo del suo compagno e, negli ultimi istanti di vita di questo, scambia con lui le sue ultime parole. JENNIFER amore stai tranquillo abbiamo già chiamato l’ambulanza che presto sarà qui… NICOLA (stupito e incapace di muoversi) amore come mai sei qui, sto lavorando non posso venire da te per il momento, aspettami! Ma che succede, non sono in alto, sento dolori dappertutto e la mia vista continua ad annebbiarsi, hai parlato di ambulanza, sono ferito, sto morendo? JENNIFER no amore non preoccuparti, non stai morendo sei solo ferito…. NICOLA gravemente aggiungerei, sento dolori dappertutto… non ti preoccupare ho capito che sto morendo JENNIFER (trattenendo a stento le lacrime) che dici…abbiamo ancora tanti progetti da realizzare! NICOLA non ti preoccupare amore, mi basta solo averti qui con me negli ultimi istanti di vita. Sappi che ti amo e che hai reso la mia vita bella da morire. Nicola, dopo aver pronunciato le sue ultime parole, chiude gli occhi tenendo per mano la sua quasi moglie che dopo essersi resa conto della morte del compagno scoppia a piangere straziata dal dolore. Eleonora Ferri e Simona Camero- Classe 3^ A SAS