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L’ultimo strappo
Andrea entra in scena dalla destra vestito con una camicia a quadri e un
jeans. I capelli sono leggermente scompigliati e sporchi di sudore. Porta un
marsupio intorno alla vita con dentro gli attrezzi da lavoro. In scena ci sono 5
casse. I riflettori sono puntati sulle casse e su Andrea che compie movimenti
frettolosi.
Andrea si asciuga il sudore.
ANDREA: Ahhhh! Se penso che è solo il quinto giorno di 2 mesi qua mi viene
un infarto. Mi fanno correre da una parte all’altra come un matto. Mi hanno
detto: “André pigghia li fusibili abbasciu!”. Qui è pieno di casse senza
etichetta!
Andrea scoperchia le casse ma non trova i fusibili e sbuffa
ANDREA: Mi domando chi abbia inventato i crediti. Poi anche io che potendo
scegliere fra il gelataio, la guida turistica e l’operaio aggiu datu retta a tanuma
e sono venuto qua. Mi ha detto: ”Mena così almeno vedi quello che aveva
passato tuo nonno ai suoi tempi”.
Andrea si volge al pubblico
ANDREA: A parte che il nonno era contadino, ma perché non si è inserito
anche mio padre nell’elenco delle grandi imprese? Lui è quello speciale?
Mbah!
Entra in scena da destra Luca con una tuta di gomma strappata sul fianco. Ha
i capelli bagnati di sudore anche lui e il cappuccio della tuta abbassato. Si
posiziona dietro Andrea e gli dà una pacca sulla schiena.
ANDREA: Sangu! Mado’ Luca mi hai fatto sbantare!
LUCA: Ti si sente ovunque André! Ce wei?
ANDREA: I fusibili. Mi hanno detto che sono su questo piano ma non li trovo.
LUCA: E non mi chiamavi? Li tengo io.
Luca prende una manciata di fusibili dalla tasca della tuta e li passa ad
Andrea
LUCA: Mo non so quanti te ne servono. Meh pigghiali tutti dai.
ANDREA: No vabbè. Grande compà.
LUCA: Di nulla. Beh? Come ti trovi qua? Ci siamo salutati velocemente
giovedì e poi non ho avuto il tempo di sentirti e manco ti ho visto in fabbrica.
ANDREA: Mi hanno trattenuto molto sopra, quindi non sono potuto scendere
da te. Comunque se non fosse che ormai sembro più un postino che un
operaio, va bene. Ogni giorno mi dicono: ”Andrè vai a prendere il cacciavite,
Andrè prendimi le scarpe antinfortunistiche, Andrè vai a chiedere a Mario sto
favore”. Non capisco perché tanuma ha fatto tanto per convincermi a venire
qua.
LUCA: Stai certo che ovunque è così. Fai prima a non lavorare. Cos’è che
volevi fare alle medie? Lu gamer?
Luca si mette a ridere
ANDREA: È un lavoro serio e dignitoso come gli altri!
LUCA: In ogni caso penso che tuo padre abbia cercato di farti scegliere
questo indirizzo per l’orientamento scuola-lavoro perché conosce molti qua,
tra cui me. Sono amico dei tuoi da tempo e ti conosco da quando eri nu
vagnunceddu. Almeno tuo padre sa che sei in buone mani.
ANDREA: (con tono sarcastico) Buonissime direi! Perché indossi la tuta
strappata? Da quel poco che ho capito del mondo del lavoro e del
regolamento, tutti qua dovrebbero indossare tute adatte e collaudate.
LUCA: Weee! Ma sai quante volte io e gli altri facciamo qualcosa con le cose
rotte? Non ti preoccupare! Io sto salendo, se ti serve lancia un fischio!
ANDREA: Va bene, ma ripensa al fatto che una tuta intatta è più sicura.
I riflettori si spengono e il palcoscenico viene oscurato. Le casse vengono
portate via e viene posizionato uno sfondo mobile con sopra disegnati dei fili
elettrici. Appena i riflettori si accendono compare Luca con un tablet in mano e
la tuta messa per bene.
LUCA: Bene bene vediamo cosa devo fare oggi
Luca digita qualcosa sul tablet
LUCA: Oh! Un malfunzionamento dei fili dell’ala destra. Esattamente…qua!
Luca si gira di spalle, posa il tablet per terra, si dirige verso lo sfondo e si
accovaccia per sistemare i fili. Si sbilancia e sbatte il fianco contro lo sfondo.
Ad un certo punto comincia a tremare e cade a terra.
Andrea entra in scena con una tuta intatta guardando il tablet che ha in mano.
ANDREA: Lu’ ho rilevato un malfunzionamento nel-
Andrea alza la testa e si guarda intorno in cerca di Luca. Appena lo vede
steso a terra si precipita verso di lui.
ANDREA: Oh no no Dio mio! Luca! Luca!! Oh Gesù!
Andrea si allontana da Luca e chiama i soccorsi al telefono, nel mentre gli
cade lo scotch dal borsello.
ANDREA: (Con la voce rotta dal pianto e gli occhi lucidi): È morto È morto.
OPERATORE SANITARIO: Si calmi, respiri, che è successo?
ANDREA: *Singhiozzando* Luca, un mio collega, ha avuto un incidente sul
lavoro, credo abbia preso una scossa fortissima.
OPERATORE SANITARIO: Dove si trova il suo posto di lavoro?
Provvederemo mandando un’ambulanza al più presto. Intanto rimaniamo in
linea, raccontami dell’accaduto nel dettaglio.
PARTE UNA MUSICA IN SOTTOFONDO DRAMMATICA/LIMBO
Luca intanto apre gli occhi, si toglie la tuta e si alza come se fosse lo spirito di
sé stesso, mentre Andrea si inginocchia a terra singhiozzando e gridando.
Lo spirito di Luca guarda prima Andrea e poi lo spazio vuoto dove dovrebbe
esserci il suo corpo. Si accovaccia vicino ad Andrea e gli bisbiglia qualcosa.
Andrea sussulta ma non capisce Luca. Così Luca sospira e sfiora lo strappo
della tuta con la mano. La prende, si alza e la appende ad un muro con lo
scotch che è caduto dal borsello di Andrea. Successivamente esce di scena.
Andrea prima si guarda intorno, in seguito torna al suo stato catatonico di
tristezza guardando il corpo di Luca e piangendo. Le luci si spengono e il
sipario si chiude.
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  • 2. LUCA: Mo non so quanti te ne servono. Meh pigghiali tutti dai. ANDREA: No vabbè. Grande compà. LUCA: Di nulla. Beh? Come ti trovi qua? Ci siamo salutati velocemente giovedì e poi non ho avuto il tempo di sentirti e manco ti ho visto in fabbrica. ANDREA: Mi hanno trattenuto molto sopra, quindi non sono potuto scendere da te. Comunque se non fosse che ormai sembro più un postino che un operaio, va bene. Ogni giorno mi dicono: ”Andrè vai a prendere il cacciavite, Andrè prendimi le scarpe antinfortunistiche, Andrè vai a chiedere a Mario sto favore”. Non capisco perché tanuma ha fatto tanto per convincermi a venire qua. LUCA: Stai certo che ovunque è così. Fai prima a non lavorare. Cos’è che volevi fare alle medie? Lu gamer? Luca si mette a ridere ANDREA: È un lavoro serio e dignitoso come gli altri! LUCA: In ogni caso penso che tuo padre abbia cercato di farti scegliere questo indirizzo per l’orientamento scuola-lavoro perché conosce molti qua, tra cui me. Sono amico dei tuoi da tempo e ti conosco da quando eri nu vagnunceddu. Almeno tuo padre sa che sei in buone mani. ANDREA: (con tono sarcastico) Buonissime direi! Perché indossi la tuta strappata? Da quel poco che ho capito del mondo del lavoro e del regolamento, tutti qua dovrebbero indossare tute adatte e collaudate. LUCA: Weee! Ma sai quante volte io e gli altri facciamo qualcosa con le cose rotte? Non ti preoccupare! Io sto salendo, se ti serve lancia un fischio! ANDREA: Va bene, ma ripensa al fatto che una tuta intatta è più sicura. I riflettori si spengono e il palcoscenico viene oscurato. Le casse vengono portate via e viene posizionato uno sfondo mobile con sopra disegnati dei fili elettrici. Appena i riflettori si accendono compare Luca con un tablet in mano e la tuta messa per bene. LUCA: Bene bene vediamo cosa devo fare oggi Luca digita qualcosa sul tablet
  • 3. LUCA: Oh! Un malfunzionamento dei fili dell’ala destra. Esattamente…qua! Luca si gira di spalle, posa il tablet per terra, si dirige verso lo sfondo e si accovaccia per sistemare i fili. Si sbilancia e sbatte il fianco contro lo sfondo. Ad un certo punto comincia a tremare e cade a terra. Andrea entra in scena con una tuta intatta guardando il tablet che ha in mano. ANDREA: Lu’ ho rilevato un malfunzionamento nel- Andrea alza la testa e si guarda intorno in cerca di Luca. Appena lo vede steso a terra si precipita verso di lui. ANDREA: Oh no no Dio mio! Luca! Luca!! Oh Gesù! Andrea si allontana da Luca e chiama i soccorsi al telefono, nel mentre gli cade lo scotch dal borsello. ANDREA: (Con la voce rotta dal pianto e gli occhi lucidi): È morto È morto. OPERATORE SANITARIO: Si calmi, respiri, che è successo? ANDREA: *Singhiozzando* Luca, un mio collega, ha avuto un incidente sul lavoro, credo abbia preso una scossa fortissima. OPERATORE SANITARIO: Dove si trova il suo posto di lavoro? Provvederemo mandando un’ambulanza al più presto. Intanto rimaniamo in linea, raccontami dell’accaduto nel dettaglio. PARTE UNA MUSICA IN SOTTOFONDO DRAMMATICA/LIMBO Luca intanto apre gli occhi, si toglie la tuta e si alza come se fosse lo spirito di sé stesso, mentre Andrea si inginocchia a terra singhiozzando e gridando. Lo spirito di Luca guarda prima Andrea e poi lo spazio vuoto dove dovrebbe esserci il suo corpo. Si accovaccia vicino ad Andrea e gli bisbiglia qualcosa. Andrea sussulta ma non capisce Luca. Così Luca sospira e sfiora lo strappo della tuta con la mano. La prende, si alza e la appende ad un muro con lo scotch che è caduto dal borsello di Andrea. Successivamente esce di scena. Andrea prima si guarda intorno, in seguito torna al suo stato catatonico di tristezza guardando il corpo di Luca e piangendo. Le luci si spengono e il sipario si chiude.