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29 settembre 2011 vintage
- 1. Il primo quotidiano giovedì
della pubblicità 29 settembre 2011
pag. 9
Ma quanto siamo vintage di Roberta Gilardi *
Sembra che oggi debba essere tutto ‘digital’ , interconnesso, social, distribuito su ogni possibi-
le canale di comunicazione. Ma sarà davvero così? Predico e vivo ‘digital’, ma in fondo appar-
tengo a una generazione cresciuta con il gettone del telefono e ogni tanto la sottile consisten-
DIGITAL & MARKETING CORNER
za di strumenti considerati obsoleti, non ‘digital’, ma ‘communication’, attira la mia attenzione.
Una sera qualsiasi, casa mia, tre persone diver- tutto con equilibrio anche se ogni tanto rompe
se tra loro riunite: una esperta di digital marke- qualcosa. Certo, potrei cercare su Tripadvisor
ting (dicono) ovvero io, il mio amico e coinquili- o su Google con keyword tipo
no temporaneo megalaureato in fisica e che si ‘ristoranti+fusion+milano’, o usare una Apps
occupa di cose di tale complessità da indurmi in sull’iPhone e valutare i commenti di chi è pas-
uno stato di deferenza ammirata, che però mi sato per quei locali lasciando una traccia e sva-
distrugge lo stendino del bucato e mi fa fuori, riati euro disseminati tra la cena e il suo giudizio
essendo poco pratico, alcuni elettrodomestici virtuale ma reale. Monica infierisce “hai 4 pc
base che per essere utilizzati non hanno poi connessi in giro per casa, un tablet Samsung,
bisogno di algoritmi complessi (tipo padella un iPhone, la rete wireless, un Mac-mini e stai
antiaderente) e una giovane amica comune, cercando il ristorante sulle Pagine Gialle? Ma
nata 20 anni dopo la sottoscritta. sei proprio vintage”.
Passo in corridoio, apro il cassetto del mobile Io in realtà non mi sento vintage, uso dispo-
dell’ingresso che nasconde alcune reliquie: una sitivi complessi, mi tengo aggiornata su tutto,
delle ultime e introvabili edizioni non ho neppure tante rughe per i
© LA RIPRODUZIONE E’ RISERVATA. La divulgazione a terzi deve essere autorizzata
delle Pagine Gialle cartacee, volu- miei 46 anni, anzi, miglioro quasi
me M-Z. Per una ricerca alla vec- con l’età quasi fossi una buona
chia maniera di un ristorante perdu- annata di Brunello di Montalcino.
to o di ispirazioni in una serata in cui Rido ancora, guardo Monica e vor-
vorrei fare colpo sui miei amici. Alessandro, il rei spiegarle che se riesco a cogliere (ogni
megalaureato, mi guarda in modo neutrale tanto) qualche spunto visionario è anche grazie
mentre mi siedo al tavolo della cucina e con un all’esperienza accumulata e ai passaggi vissu-
sospiro riassaporo il profumo di quella carta, ti, dal gettone al cellulare, dal super 8 della mia
sottile come velo, stampata fitta, in cui ogni spa- infanzia ai blu-ray, dal Video2000 che nessuno
zio era espressione di dura negoziazione. vide all’home theatre, dal primo Pc a pedali con
Monica, la giovane amica under 30, mi guarda monitor Cga a 16 colori al fantastico Asus
e dice “ma cosa è quella cosa?” indicando il touch screen, e via così.
volume M-Z. Alzo lo sguardo e incrocio il suo, - Vorrei dirle che io vivo si digital, ma che il
due generazioni a confronto - mentre armeggia senso di ogni cosa è nell’equilibrio tra passato e
con il suo Blackberry e chatta usando futuro, in un oggi in cui vorrei recuperare il valo-
WhatsApp ricorrendo a tutti gli smiley di Emoji. re di ogni elemento per sintetizzarlo magari in
Mi guarda come avesse visto sua nonna e dice qualche nuova elaborazione digital o meno.
“ma quanto sei vintage a cercare in quel coso Del resto ogni evoluzione forse non è che
giallo il nostro eventuale ristorante”. A me? La frutto di una sintesi di elementi presenti riconfi-
regina del digital? Ma come ti permetti? gurati con una marcia in più, e di una visione
Ridiamo mentre Alessandro resta neutrale laterale che va oltre l’orizzonte comune per
essendo della generazione di mezzo, lui usa cogliere nuovi spunti.
* partner di Xprit