Ho pubblicato "Il Manuale di europrogettazione" - Scrivere, gestire e rendico...GIANLUCA COPPOLA
Lo puoi acquistare in offerta lancio fino al 16 Ottobre su Il mio Libro a questo Link:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/manuali-e-corsi/193016/manuale-di-europrogettazione-2/
Se vuoi leggere l’indice ed un estratto vai a questo link:
https://www.dropbox.com/s/sa8ealgcq8v0yxf/Manuale%20Europrogettazione_Estratto.pdf?dl=0
ll manuale, 320 pagine, ha l’obiettivo di promuovere le competenze nel campo dell’europrogettazione sui fondi diretti Europei. Il libro l’ho pensato e scritto per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta, con un linguaggio non troppo tecnico e l’uso costante di esempi, tabelle riepilogative, box di rimando. Decine di schemi da utilizzare e costanti riferimenti a link operativi. Ho sintetizzato in questo volume 20 anni di professione nel settore e 6 anni in attività formative sul tema presso importanti committenti a livello nazionale ed Europeo condividendo la mia metodologia per scrivere, gestire e rendicontare in maniera eccellente i progetti approvati che mi ha permesso in questi anni di costruire una carriera di successo basata su un fatto concreto: decine e decine di progetti scritti e vinti.
L’Italia ha da sempre una difficoltà storica nell’aggiudicarsi fondi diretti attraverso la presentazione di progetti vincenti. Le statistiche dimostrano che il nostro Paese nella quantità di progetti vinti e quindi fondi diretti attirati, deve faticare più degli altri per “portare a casa il risultato”.
Tutto questo lo interpreto ancora come una difficoltà di europrogettazione: certi Paesi pur presentando meno progetti (e non necessariamente per idee più innovative delle nostre), hanno tassi di successo più elevati. Ciò significa che sono più bravi di noi semplicemente a “scrivere” il progetto.
Il volume si compone di 4 sezioni:
1. Presentazione delle Istituzioni Europee, il bilancio dell'Unione e i tipi di fondi disponibili;
2. Introduzione alle basi tecniche e metodologiche per ideare, scrivere e presentare progetti europei eccellenti;
3. Una guida alla corretta gestione e implementazione dei progetti europei approvati;
4. Fondamenti per la gestione amministrativa e la rendicontazione finanziaria dei fondi diretti Europei.
Ho pubblicato "Il Manuale di europrogettazione" - Scrivere, gestire e rendico...GIANLUCA COPPOLA
Lo puoi acquistare in offerta lancio fino al 16 Ottobre su Il mio Libro a questo Link:
http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/manuali-e-corsi/193016/manuale-di-europrogettazione-2/
Se vuoi leggere l’indice ed un estratto vai a questo link:
https://www.dropbox.com/s/sa8ealgcq8v0yxf/Manuale%20Europrogettazione_Estratto.pdf?dl=0
ll manuale, 320 pagine, ha l’obiettivo di promuovere le competenze nel campo dell’europrogettazione sui fondi diretti Europei. Il libro l’ho pensato e scritto per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta, con un linguaggio non troppo tecnico e l’uso costante di esempi, tabelle riepilogative, box di rimando. Decine di schemi da utilizzare e costanti riferimenti a link operativi. Ho sintetizzato in questo volume 20 anni di professione nel settore e 6 anni in attività formative sul tema presso importanti committenti a livello nazionale ed Europeo condividendo la mia metodologia per scrivere, gestire e rendicontare in maniera eccellente i progetti approvati che mi ha permesso in questi anni di costruire una carriera di successo basata su un fatto concreto: decine e decine di progetti scritti e vinti.
L’Italia ha da sempre una difficoltà storica nell’aggiudicarsi fondi diretti attraverso la presentazione di progetti vincenti. Le statistiche dimostrano che il nostro Paese nella quantità di progetti vinti e quindi fondi diretti attirati, deve faticare più degli altri per “portare a casa il risultato”.
Tutto questo lo interpreto ancora come una difficoltà di europrogettazione: certi Paesi pur presentando meno progetti (e non necessariamente per idee più innovative delle nostre), hanno tassi di successo più elevati. Ciò significa che sono più bravi di noi semplicemente a “scrivere” il progetto.
Il volume si compone di 4 sezioni:
1. Presentazione delle Istituzioni Europee, il bilancio dell'Unione e i tipi di fondi disponibili;
2. Introduzione alle basi tecniche e metodologiche per ideare, scrivere e presentare progetti europei eccellenti;
3. Una guida alla corretta gestione e implementazione dei progetti europei approvati;
4. Fondamenti per la gestione amministrativa e la rendicontazione finanziaria dei fondi diretti Europei.
“ Libro Bianco sui contenuti”
Presentazione: 26 gennaio 2011
Workshop presso la sede romana dell’Autorità, presenti il presidente Corrado Calabrò, i relatori Nicola D’Angelo e Antonio Martusciello, studiosi del settore dei media e della comunicazione.
Innovazione, comunità professionali e pubblica amministrazione il caso csiCarlo Mazzocco
INTRODUZIONE
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno ridefinendo in modo sostanziale il lavoro e la formazione così come li abbiamo conosciuti nel paradigma della produzione di massa (Micelli, De Pietro, 1998).
Fino a poco tempo fa si pensava all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel mondo del lavoro e della formazione come strumento per dividere soggetti tradizionalmente vincolati alla compresenza in un unico spazio fisico-temporale. In realtà esse rappresentano un mezzo per ricomporre a unità vissuti esperenziali diversi. Le nuove tecnologie di rete non solo abbattono i costi di comunicazione (Rullani, 1998), ma rendono economicamente sostenibili dialoghi e relazioni complessi ad elevata ricchezza di contenuto (Orlikowsky, 1995). In questo senso, le tecnologie permettono di ampliare ed estendere ad una scala più ampia la trama relazionale e sociale necessaria per dare vita a processi di accumulazione di conoscenza (Micelli, 2000).
In questo contesto va sottolineato come sempre più spesso la rapidità con cui si evolvono le conoscenze tende a infrangere la proceduralità della formazione tradizionale a favore di processi di crescita endogena attraverso la circolazione e la capitalizzazione del know-how. Qui il supporto delle tecnologie di rete diventa strategico, soprattutto quando abbinate alle metodiche del knowledge management vi è l’organizzazione di comunità professionali entro cui favorire processi di apprendimento alla pari.
La necessità odierna della formazione permanente, svincolata da luoghi e orari, agevola quindi l’instaurarsi di comunità professionali on-line, fenomeni che trasformano i professionals in soggetti proattivi del proprio apprendimento. Il valore aggiunto che tali comunità offrono è dato dalla condivisione delle conoscenze facenti capo ai singoli, e dalla loro convalida da parte della comunità stessa.
Tessere relazioni e condividere conoscenze ed esperienze è essenziale per poter crescere, nel campo professionale come in quello umano; le tecnologie dell’informazione e della comunicazione forniscono un supporto senza pari nel raggiungimento di questo obiettivo, dal momento che mettono in contatto chiunque desideri partecipare alla comunità. Le comunità professionali on-line rappresentano un motore per l’innovazione (per le organizzazioni) e una risposta alle esigenze sempre più pressanti di formazione continua (per i singoli lavoratori) (Bettiol, De Pietro, 2002).
L’opportunità delle comunità professionali naturalmente può riguardare anche le organizzazioni che operano nella Pubblica Amministrazione (PA). Nella PA, il successo di queste comunità deriva dal fatto che le rapide trasformazioni organizzative che hanno caratterizzato questi ultimi anni, hanno messo in discussione gli strumenti tradizionali di aggiornamento professionale (Costa, Rullani, 1999). E’ chiaro che, senza un utilizzo innovativo delle nuove tecnologie, queste comunità professionali non potrebbero candidarsi a svolgere un ruolo innovativo all’interno della PA (Micelli, 2004).
Le numerose riforme che attribuiscono nuove e diverse funzioni ai pubblici uffici, la necessità di fornire servizi nell’ottica del cliente (cittadino e impresa), l’introduzione delle nuove tecnologie per l’attuazione dell’e-Government e, in taluni ambiti, un contesto competitivo nuovo e inusuale per gli operatori pubblici sono tutti fattori che richiedono un patrimonio di conoscenze e competenze nuovo e più ampio. Non è più sufficiente un centro che normalizza e pianifica, è necessario attivare circuiti periferici di accumulazione del sapere dove sia i dipendenti pubblici sia i consumatori (cittadini e imprese) diventano attivi portatori della loro esperienza. Un percorso sicuramente graduale ma ineludibile per assicurare e garantire alla PA livelli di innovazione e competitività tali da soddisfare le aspettative crescenti, in termini di e
Nicole Valentina Colombo, Tesi di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione, Università di Milano Bicocca (marzo 2010).
Realizzata presso TangoLab.
Relatore: R.Polillo
Contenuti aperti, beni comuni - La tecnologia per diffondere culturaAmmLibera AL
Contenuti aperti, beni comuni - La tecnologia per diffondere cultura
a cura di G. Concas, G. De Petra, G. B. Gallus, G. Ginesu, M. Marchesi, F. Marzano
Edito da Mc Graw-Hill nel 2009. Rilasciato sotto licenza Creative Commons.
ISBN: 978-88-386-6552-3
Dalla produzione del software aperto e libero alla produzione di contenuti aperti e liberi l'evoluzione non è lineare. Si passa da una dimensione a un'altra. Quando si parla di software si ragiona di informatica tra informatici. Quando si parla di contenuti si parla anche con musicisti, fotografi, scrittori, cartografi, editori.
Quando si parla di software si ragiona di affidabilità, qualità, metodi, strumenti. Quando si parla di contenuti si parla anche di diritto d'autore, di accesso, di distribuzione, di conservazione, di produzione sociale. In questo volume assistiamo allo spostamento dell'attenzione verso i diritti degli utilizzatori delle informazioni, e in particolare delle informazioni pubbliche, e dei diritti delle stesse amministrazioni pubbliche che vogliano rendere disponibile a tutti il patrimonio informativo del territorio che amministrano.
L'amministrazione pubblica può essere parte attiva nella ricerca di opere d'arte custodite nei musei e nelle chiese e nel promuoverne la rappresentazione digitale, spesso con modalità tecnologicamente evolute. Ma non solo. Invogliata dalle potenzialità del mezzo digitale può raccogliere testi, filmati, musica, fotografie che descrivono l'identità e la ricchezza culturale del territorio. Sia per chi utilizza quei contenuti per studiare e per conoscere,ma anche per quelli - e sono molti - che con quei contenuti lavorano nei settori più diversi, dal turismo, alla pubblicità, all'intrattenimento.
Link all'articolo originale "Contenuti aperti, beni comuni" su mcgraw-hill.it
http://www.catalogo.mcgraw-hill.it/catLibro.asp?item_id=2533
Progetto per lo sviluppo di un sistema di gestione della conoscenza per il pr...Nicola Cerami
Il presente documento tratta di un progetto universitario per lo sviluppo di un Sistema di Gestione della Conoscenza per il Progetto Sport dell’Ateneo di Trento (Unisport - Ottobre, 2010).
Il mercato degli strumenti Web per il supporto alle Reti di Innovazione Nicola Cerami
L’obiettivo di questa relazione è quello di analizzare i principali strumenti Web 2.0 oggi più utilizzati, vale a dire i siti di social networking. Nello specifico si intende fornire una possibile classificazione di tali strumenti per poi andare a focalizzarsi sui social network per l’innovazione, definiti anche innovation networks o, semplicemente, reti di innovazione. Si tratta di strumenti che hanno e stanno cambiando il modo di pensare e agire delle organizzazioni nel relazionarsi con i loro stakeholders, oltre che del “popolo di Internet”.
In uno scenario contraddistinto dalla presenza di diverse reti di innovazione, sia a livello nazionale che internazionale, sono state prese in considerazione quattro innovation network, analizzandone il modello di governance, gli obiettivi che si prefiggono e l’aspetto tecnologico, tra le quali le principali funzionalità e servizi offerti. In aggiunta l’analisi dei casi di studio, oltre ad evidenziare l’approccio di gestione della conoscenza e dell’innovazione per la creazione di valore condiviso (Knowledge and Innovation Management), descrivere i punti di forza e di debolezza di questi strumenti. Tra queste reti vengono presentate le seguenti piattaforme web-based: NineSigma, Innocentive, Kublai e Innovatori.
Settembre 2011
“ Libro Bianco sui contenuti”
Presentazione: 26 gennaio 2011
Workshop presso la sede romana dell’Autorità, presenti il presidente Corrado Calabrò, i relatori Nicola D’Angelo e Antonio Martusciello, studiosi del settore dei media e della comunicazione.
Innovazione, comunità professionali e pubblica amministrazione il caso csiCarlo Mazzocco
INTRODUZIONE
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione stanno ridefinendo in modo sostanziale il lavoro e la formazione così come li abbiamo conosciuti nel paradigma della produzione di massa (Micelli, De Pietro, 1998).
Fino a poco tempo fa si pensava all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel mondo del lavoro e della formazione come strumento per dividere soggetti tradizionalmente vincolati alla compresenza in un unico spazio fisico-temporale. In realtà esse rappresentano un mezzo per ricomporre a unità vissuti esperenziali diversi. Le nuove tecnologie di rete non solo abbattono i costi di comunicazione (Rullani, 1998), ma rendono economicamente sostenibili dialoghi e relazioni complessi ad elevata ricchezza di contenuto (Orlikowsky, 1995). In questo senso, le tecnologie permettono di ampliare ed estendere ad una scala più ampia la trama relazionale e sociale necessaria per dare vita a processi di accumulazione di conoscenza (Micelli, 2000).
In questo contesto va sottolineato come sempre più spesso la rapidità con cui si evolvono le conoscenze tende a infrangere la proceduralità della formazione tradizionale a favore di processi di crescita endogena attraverso la circolazione e la capitalizzazione del know-how. Qui il supporto delle tecnologie di rete diventa strategico, soprattutto quando abbinate alle metodiche del knowledge management vi è l’organizzazione di comunità professionali entro cui favorire processi di apprendimento alla pari.
La necessità odierna della formazione permanente, svincolata da luoghi e orari, agevola quindi l’instaurarsi di comunità professionali on-line, fenomeni che trasformano i professionals in soggetti proattivi del proprio apprendimento. Il valore aggiunto che tali comunità offrono è dato dalla condivisione delle conoscenze facenti capo ai singoli, e dalla loro convalida da parte della comunità stessa.
Tessere relazioni e condividere conoscenze ed esperienze è essenziale per poter crescere, nel campo professionale come in quello umano; le tecnologie dell’informazione e della comunicazione forniscono un supporto senza pari nel raggiungimento di questo obiettivo, dal momento che mettono in contatto chiunque desideri partecipare alla comunità. Le comunità professionali on-line rappresentano un motore per l’innovazione (per le organizzazioni) e una risposta alle esigenze sempre più pressanti di formazione continua (per i singoli lavoratori) (Bettiol, De Pietro, 2002).
L’opportunità delle comunità professionali naturalmente può riguardare anche le organizzazioni che operano nella Pubblica Amministrazione (PA). Nella PA, il successo di queste comunità deriva dal fatto che le rapide trasformazioni organizzative che hanno caratterizzato questi ultimi anni, hanno messo in discussione gli strumenti tradizionali di aggiornamento professionale (Costa, Rullani, 1999). E’ chiaro che, senza un utilizzo innovativo delle nuove tecnologie, queste comunità professionali non potrebbero candidarsi a svolgere un ruolo innovativo all’interno della PA (Micelli, 2004).
Le numerose riforme che attribuiscono nuove e diverse funzioni ai pubblici uffici, la necessità di fornire servizi nell’ottica del cliente (cittadino e impresa), l’introduzione delle nuove tecnologie per l’attuazione dell’e-Government e, in taluni ambiti, un contesto competitivo nuovo e inusuale per gli operatori pubblici sono tutti fattori che richiedono un patrimonio di conoscenze e competenze nuovo e più ampio. Non è più sufficiente un centro che normalizza e pianifica, è necessario attivare circuiti periferici di accumulazione del sapere dove sia i dipendenti pubblici sia i consumatori (cittadini e imprese) diventano attivi portatori della loro esperienza. Un percorso sicuramente graduale ma ineludibile per assicurare e garantire alla PA livelli di innovazione e competitività tali da soddisfare le aspettative crescenti, in termini di e
Nicole Valentina Colombo, Tesi di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione, Università di Milano Bicocca (marzo 2010).
Realizzata presso TangoLab.
Relatore: R.Polillo
Contenuti aperti, beni comuni - La tecnologia per diffondere culturaAmmLibera AL
Contenuti aperti, beni comuni - La tecnologia per diffondere cultura
a cura di G. Concas, G. De Petra, G. B. Gallus, G. Ginesu, M. Marchesi, F. Marzano
Edito da Mc Graw-Hill nel 2009. Rilasciato sotto licenza Creative Commons.
ISBN: 978-88-386-6552-3
Dalla produzione del software aperto e libero alla produzione di contenuti aperti e liberi l'evoluzione non è lineare. Si passa da una dimensione a un'altra. Quando si parla di software si ragiona di informatica tra informatici. Quando si parla di contenuti si parla anche con musicisti, fotografi, scrittori, cartografi, editori.
Quando si parla di software si ragiona di affidabilità, qualità, metodi, strumenti. Quando si parla di contenuti si parla anche di diritto d'autore, di accesso, di distribuzione, di conservazione, di produzione sociale. In questo volume assistiamo allo spostamento dell'attenzione verso i diritti degli utilizzatori delle informazioni, e in particolare delle informazioni pubbliche, e dei diritti delle stesse amministrazioni pubbliche che vogliano rendere disponibile a tutti il patrimonio informativo del territorio che amministrano.
L'amministrazione pubblica può essere parte attiva nella ricerca di opere d'arte custodite nei musei e nelle chiese e nel promuoverne la rappresentazione digitale, spesso con modalità tecnologicamente evolute. Ma non solo. Invogliata dalle potenzialità del mezzo digitale può raccogliere testi, filmati, musica, fotografie che descrivono l'identità e la ricchezza culturale del territorio. Sia per chi utilizza quei contenuti per studiare e per conoscere,ma anche per quelli - e sono molti - che con quei contenuti lavorano nei settori più diversi, dal turismo, alla pubblicità, all'intrattenimento.
Link all'articolo originale "Contenuti aperti, beni comuni" su mcgraw-hill.it
http://www.catalogo.mcgraw-hill.it/catLibro.asp?item_id=2533
Progetto per lo sviluppo di un sistema di gestione della conoscenza per il pr...Nicola Cerami
Il presente documento tratta di un progetto universitario per lo sviluppo di un Sistema di Gestione della Conoscenza per il Progetto Sport dell’Ateneo di Trento (Unisport - Ottobre, 2010).
Il mercato degli strumenti Web per il supporto alle Reti di Innovazione Nicola Cerami
L’obiettivo di questa relazione è quello di analizzare i principali strumenti Web 2.0 oggi più utilizzati, vale a dire i siti di social networking. Nello specifico si intende fornire una possibile classificazione di tali strumenti per poi andare a focalizzarsi sui social network per l’innovazione, definiti anche innovation networks o, semplicemente, reti di innovazione. Si tratta di strumenti che hanno e stanno cambiando il modo di pensare e agire delle organizzazioni nel relazionarsi con i loro stakeholders, oltre che del “popolo di Internet”.
In uno scenario contraddistinto dalla presenza di diverse reti di innovazione, sia a livello nazionale che internazionale, sono state prese in considerazione quattro innovation network, analizzandone il modello di governance, gli obiettivi che si prefiggono e l’aspetto tecnologico, tra le quali le principali funzionalità e servizi offerti. In aggiunta l’analisi dei casi di studio, oltre ad evidenziare l’approccio di gestione della conoscenza e dell’innovazione per la creazione di valore condiviso (Knowledge and Innovation Management), descrivere i punti di forza e di debolezza di questi strumenti. Tra queste reti vengono presentate le seguenti piattaforme web-based: NineSigma, Innocentive, Kublai e Innovatori.
Settembre 2011
Internet Better Tuscany “VoglioVivereCosì”
Firenze, Auditorium Sant’Apollonia 5 Maggio 2011
Un evento organizzato da Fondazione Sistema Toscana e Regione Toscana, con il contributo di BTO Educational
Le metriche sono in generale definite come metodi di misurazione delle caratteristiche dei prodotti e dei processi di sviluppo.
Poter misurare significa poter controllare, verificare, consuntivare, stimare, decidere.
Chi conta, conosce.
Chi non conosce non conta
Con l’occasione della presentazione delle attività di marketing territoriale a sostegno della Toscana, Internet Better Tuscany del 5 Maggio si trasforma in qualcosa di più, un appuntamento su non solo su cosa è stato fatto, ma soprattutto su cosa è in programma, con un’analisi dei risultati ottenuti e quelli attesi nel futuro, una mattinata che ha connesso le persone e offerto spunti di riflessione.
Al centro di tutto il kpi della Campagna VoglioVivereCosì di Regione Toscana, una scusa per parlare di competitività di una destinazione, di attrattività, di ecosistema.
www.toscanalab.it
www.turismo.intoscana.it
www.fondazionesistematoscana.it
www.btoeducational.it
WHITEPAPER: Il progetto per la Cyber Resilience: Una nuova prospettiva sulla ...Symantec
Chi dovrebbe leggere questo documento
Il documento è rivolto ai responsabili aziendali. In un ambiente di minacce sofisticato come quello attuale, le strategie di sicurezza tradizionali non offrono più risultati soddisfacenti. Symantec invita quindi le aziende a riconsiderare la loro attuale strategia e condizione sulla sicurezza e a dotarsi di una maggiore resilienza informatica. La resilienza non si definisce solo con una serie di liste di controllo, ma attraverso valutazioni basate sulle minacce attuali e sul livello di rischio accettabile per l’azienda. Questo white paper illustra degli approcci basati su alcune best practice, consigliati per ridurre al minimo il rischio informatico. Gli approcci sono organizzati secondo cinque pilastri e indicano azioni specifiche - per ogni pilastro - da compiersi tramite specifici lavori IT.
2021 nov 10 piattaforme PNRR e funzione da presidiare new version.pdfDaniel Rueda H
Economia digitale configurazione Piattaforme funzioni da presidiare per creare aggregazione. Il filo conduttore del PNRR risiede nella digitalizzazione e nella creazione di aggregazioni di operatori e pubbliche amministrazioni. Il vincolo per partecipare è dato dalla sostenibilità finanziaria
2022 Giugno 23 revisione ecosistema agricolo e tanti d'intorni.pdfDaniel Rueda H
Documento base per capire come avviare un Business ecosystem, Suggerimenti per una approccio ecosistemico. La formazione manageriale convenzionale non ci prepara bene per il successo negli ecosistemi e l'esperienza con i modelli di business tradizionali può essere del tutto fuorviante.
24. LE 7 CARATTERISTICHE DELL’INTERNET OF VALUE
IMMUTABILITÀ DEL REGISTRO
TRASPARENZA DEL REGISTRO
DIGITALIZZAZIONE
PROGRAMMABILITÀ
DEITRASFERIMENTI
TRACCIABILITÀ
DEITRASFERIMENTI
DISINTERMEDIAZIONE
DECENTRALIZZAZIONE
25. IL MERCATO INTERNAZIONALE
AL 2018
579CASI
2016
2017
2018
POC E PROGETTI OPERATIVIANNUNCI
65
186
328
24%
GESTIONE
DEI PAGAMENTI
24%
GESTIONE
DOCUMENTALE
22%
TRACCIABILITÀ
DI FILIERA
26. LEPIATTA
FO
RME
48%
FINANCE
10%
GOVERNMENT
8% LOGISTICS 5% AGRI-FOOD
5% MEDIA
4% UTILITY
3% HEALTHCARE
3% TELECOM
3% INSURANCE
11%
OTHER
ISETTORI
24%HYPER
LEDGER
24% BLOCKCHAI
N
NUOVA15%ETHEREUM
11% CORDA
7%RIPPLE
17%
ALTRO
2%BITCOIN
28. IL MERCATO IN ITALIA
2018
15MLN €
OLTRE 150 PROGETTI
LA CONOSCENZA
DELLETECNOLOGIE
POCO O NULLA
31%
SUFFICIENTE
43%
ELEVATA
26%
Survey online svolta su 61 CIO
di grandi aziende italiane
FINANZIARIO
36%
LOGISTICA
30%
GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETÀ
18%
I SETTORI O AMBITI CHE SARANNO
MAGGIORMENTETRASFORMATI
FORMAZIONE • CONSULENZA • PROGETTI
BLOCKCHAIN E DISTRIBUTED LEDGER
RISULTATI
DELLA
SURVEY
*
*
29. LE AZIENDE ITALIANE
41%3%
PROGETTI
OPERATIVI
35%
SPERIMENTAZIONI
AVVIATE
21%
AVVIERÀ SPERIMENTAZIONI
NEI PROSSIMI 12 MESI
31%
SI STA INFORMANDO
PER CAPIRE COSA FARE
10%
NON HA FATTO
NULLA
L’APPROCCIO ALLETECNOLOGIE
VISION
41%
TITUBANTI
5%
SOGNATORI
7%
SCETTICI
15%
ENTUSIASTI
18%
PRAGMATICI
8%
VISIONARI
PIANETA FARE
PIANETAA
S P E T TA R E
59%
COMMITMENT
30. SCOPRI DI PIÙ SU WWW.OSSERVATORI.NET
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58. I percorsi
di aggiornamento
sul digitale
Gli Osservatori Digital Innovation
della School of Management
del Politecnico di Milano organizzano
diversi percorsi di Workshop e Webinar,
con l'obiettivo di aiutare a comprendere
quali effetti abbia l'evoluzione tecnologica
nelle nuove strategie digitali,
attraverso la discussione dei risultati
delle nostre Ricerche annuali.
Tutti gli eventi possono essere seguiti
in diretta web e on demand
Vieni sul sito WWW.OSSERVATORI.NET/it_it/percorsi
per conoscere l'offerta completa dei percorsi e le date aggiornate degli appuntamenti
59. - AGENDA DIGITALE E INNOVAZIONE NELLA PA
- ARTIFICIAL INTELLIGENCE
- BIG DATA & ANALYTICS STRATEGY
- BLOCKCHAIN & DISTRIBUTED LEDGER
- CLOUD COMPUTING STRATEGY & IT GOVERNANCE
- CONTRACT LOGISTICS
- DIGITAL B2B: DALLA FATTURAZIONE ALLA COLLABORAZIONE DI FILIERA
- DIGITAL RETAIL INNOVATION: DATI, TECNOLOGIE ED ESPERIENZE
- DPO
- EXPORT DIGITALE: STRATEGIE A CONFRONTO
- GOVERNANCE DEI CONTRATTI ICT
- HR INNOVATION & SMART WORKING PRACTICE
- IL GDPR È ORMAI EFFICACE. COME AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE
- INDUSTRIA 4.0
- INFORMATION SECURITY & PRIVACY
- INTERNET MEDIA STRATEGY
- INTERNET OF THINGS APPLICATION
- L’ECOMMERCE B2C IN ITALIA: DATI, TREND E FATTORI CRITICI DI SUCCESSO
- L’EVOLUZIONE DIGITALE NELLA GESTIONE DEI VIAGGI D’AFFARI
- LE OPPORTUNITÀ DALLA RIVOLUZIONE FINTECH & INSURTECH
PERCORSI 2019-2020 NOVITÀ
Scopri anche
le nuove pubblicazioni
"GRAFICI",
la nuova sezione
"VIDEO" e il nuovo
abbonamento "VIP"
Per maggiori
informazioni e dettagli
visita il portale
www.osservatori.net
o guarda sul retro del
volantino
60. L’Innovazione Digitale
on Demand
I servizi di aggiornamento continuo
degli Osservatori Digital Innovation
Gli Osservatori Digital Innovation
rappresentano una fonte unica di conoscenza
sull’Innovazione Digitale sviluppata da un team
di oltre 80 Ricercatori e Professori del Politecnico
di Milano, che da anni puntano a fornire
a professionisti, manager e imprenditori
una visione strategica e manageriale dell’innovazione
digitale, consapevole che questa rappresenta una leva
indispensabile per la competitività delle imprese
e il rilancio economico e sociale
del nostro Paese.
Visita il sito WWW.OSSERVATORI.NET
per maggiori informazioni sugli abbonamenti e come accedere a tutti i prodotti e servizi
61. SERVIZI PREMIUM
Attraverso la nostra piattaforma multimediale e interattiva www.osservatori.net è possibile accedere a tutto il know-how delle ricerche realizzate
dagli Osservatori per essere costantemente aggiornati, in qualsiasi luogo e con qualsiasi dispositivo, su tutti i temi chiave dell’Innovazione
Digitale. All'interno di Osservatori.net potrete trovare:
• RAPPORTI con i risultati integrali delle Ricerche e Business Case relativi all’innovazione digitale (oltre 200 all’anno)
• una NUOVA raccolta di GRAFICI per rappresentare puntualmente tutti i numeri e i trend dei mercati digitali
• Atti, Diretta Web e Video on demand dei CONVEGNI degli Osservatori (circa 30 all’anno)
• Partecipazione in aula, diretta Web e Video on demand dei WORKSHOP (della durata di 3/4 ore) con Analisti ed Esperti (oltre 20 all’anno)
• Diretta Web e Video on demand dei WEBINAR (della durata di 1 ora) con Analisti ed Esperti (oltre 150 all’anno)
• una NUOVA sezione VIDEO dedicata a interviste, opinioni dei ricercatori e presentazioni animate per conoscere lo stato dell’arte del digitale
• Call con ANALISTI per domande e approfondimenti sui risultati delle ricerche
COME ACCEDERE A CONTENUTI E SERVIZI
Gli Abbonamenti consentono di accedere
a tutto il know-how, ai contenuti e agli eventi
e sono disponibili in due tipologie:
• l’abbonamento singolo garantisce l’accesso
“personale” ai contenuti e servizi premium
e non può essere condiviso con altre
persone. Questo abbonamento consente la
visualizzazione dei video on demand dei
webinar e dei workshop per 30 giorni dal
primo accesso;
• l’abbonamento aziendale consente accessi
multipli in funzione del numero di Pass
acquistati. Per gli abbonamenti aziendali è
possibile accedere ai video on demand dei
workshop e dei webinar presenti per tutta
la durata dell’abbonamento.
Webinar
(in aula, diretta web
ABBONAMENTO SINGOLO:
Dati e Pubblicazioni
& Business Case
Diretta Web e Video
On Demand dei Convegni
Workshop di Approfondimento
Premium
e video on demand per 30 giorni)
Call con Analisti
(in aula, diretta web
e video on demand per 30 giorni)
Sezione “Video”
Sezione “Grafici”
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PREMIUM
accesso completo
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sconto del 70%
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FULL PREMIUM
PASS
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5 slot da mezz’ora
accesso completo
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1.890 € + IVA
FULL PREMIUM
PASS VIP
accesso completo
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5 slot da mezz’ora
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2.790 € + IVA