A01 CBE DM - O QUE É O ESPIRITISMO - 20170803Daniel de Melo
Nesta aula inaugural iremos conhecer as origens e propostas do Espiritismo, a Doutrina dos Espíritos.
- O que é o Espiritismo?
- Quando ele surgiu, em que lugar e em que circunstâncias?
- Os precursores eos organizadores;
- As missões missões do Espiritismo e do Brasil.
O documento discute a Doutrina Espírita, definindo-a como o conjunto de princípios revelados pelos Espíritos Superiores através das obras de Allan Kardec. A Doutrina fundamenta-se na existência e unicidade de Deus, na imortalidade do Espírito, na reencarnação e na comunicação com Espíritos desencarnados. O Espiritismo objetiva estudar a manifestação dos Espíritos, suas faculdades e situação após a morte.
1) O documento descreve a vida e obra de Hippolyte Léon Denizard Rivail, mais conhecido como Allan Kardec, o codificador do Espiritismo.
2) Kardec nasceu na França em 1804 e teve uma carreira inicial de educador, antes de se dedicar ao estudo científico dos fenômenos espíritas a partir de 1855.
3) A partir de 1855, Kardec começou a se comunicar com Espíritos através de médiuns e publicou suas principais obras sobre a Doutrina Espírita entre 1857-18
1) O documento descreve a vida e obra de Allan Kardec, codificador do Espiritismo. 2) Kardec nasceu em 1804 na França e estudou na escola de Pestalozzi, influenciando seu método pedagógico intuitivo. 3) Ele teve uma carreira de sucesso como professor em Paris antes de se interessar pelos fenômenos espíritas em 1854.
This document describes a case of encephalitis in a 43-year-old male. He presented with fever, vomiting, seizures, and loss of consciousness. Examination found him to be stuporous. Tests found no focal brain lesions but CSF analysis showed elevated proteins. He was initially diagnosed with acute meningoencephalitis and treated unsuccessfully with antibiotics. A Paul Bunnell test then found positive for scrub typhus. Treatment with doxycycline led to dramatic recovery and discharge after 7 days. Scrub typhus is an emerging disease transmitted by mites, with varied clinical presentations including neurological involvement. Early diagnosis and doxycycline treatment are important to reduce mortality.
A01 CBE DM - O QUE É O ESPIRITISMO - 20170803Daniel de Melo
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- Quando ele surgiu, em que lugar e em que circunstâncias?
- Os precursores eos organizadores;
- As missões missões do Espiritismo e do Brasil.
O documento discute a Doutrina Espírita, definindo-a como o conjunto de princípios revelados pelos Espíritos Superiores através das obras de Allan Kardec. A Doutrina fundamenta-se na existência e unicidade de Deus, na imortalidade do Espírito, na reencarnação e na comunicação com Espíritos desencarnados. O Espiritismo objetiva estudar a manifestação dos Espíritos, suas faculdades e situação após a morte.
1) O documento descreve a vida e obra de Hippolyte Léon Denizard Rivail, mais conhecido como Allan Kardec, o codificador do Espiritismo.
2) Kardec nasceu na França em 1804 e teve uma carreira inicial de educador, antes de se dedicar ao estudo científico dos fenômenos espíritas a partir de 1855.
3) A partir de 1855, Kardec começou a se comunicar com Espíritos através de médiuns e publicou suas principais obras sobre a Doutrina Espírita entre 1857-18
1) O documento descreve a vida e obra de Allan Kardec, codificador do Espiritismo. 2) Kardec nasceu em 1804 na França e estudou na escola de Pestalozzi, influenciando seu método pedagógico intuitivo. 3) Ele teve uma carreira de sucesso como professor em Paris antes de se interessar pelos fenômenos espíritas em 1854.
This document describes a case of encephalitis in a 43-year-old male. He presented with fever, vomiting, seizures, and loss of consciousness. Examination found him to be stuporous. Tests found no focal brain lesions but CSF analysis showed elevated proteins. He was initially diagnosed with acute meningoencephalitis and treated unsuccessfully with antibiotics. A Paul Bunnell test then found positive for scrub typhus. Treatment with doxycycline led to dramatic recovery and discharge after 7 days. Scrub typhus is an emerging disease transmitted by mites, with varied clinical presentations including neurological involvement. Early diagnosis and doxycycline treatment are important to reduce mortality.
Nuovi riferimenti normativi per testing e valutazione di conformità di moduli...Claudio Liciotti
La crescita del mercato e dell’industria fotovoltaica ha fatto sì che gli operatori del settore abbiano sempre più puntato l’attenzione sull’affidabilità dei prodotti e sulla differenziazione degli stessi. La qualità e l’affidabilità dei moduli fotovoltaici può essere valutata mediante testing in accordo alle specifiche norme di prodotto: la Norma CEI EN 61215 (serie) e la Norma CEI EN 61730 (Parte 1 e Parte 2) che, nel loro recente aggiornamento, hanno introdotto rilevanti novità.
Nel corso del seminario, gli aspetti relativi alle prove e alle certificazioni dei moduli secondo tali norme saranno discussi fra gli Officer del CT 82 del CEI e gli operatori del mercato dei moduli FV, tenendo conto che, mentre l’applicazione della Norma CEI EN 61215 ha carattere di volontarietà per dimostrare la qualità del prodotto, la rispondenza alla Norma CEI EN 61730 (essendo norma europea armonizzata ai sensi della Direttiva Bassa Tensione, per le prescrizioni di sicurezza) è un requisito sufficiente a garantire la presunzione di conformità alla Direttiva BT, giacché il “prodotto” modulo fotovoltaico, per essere immesso sul mercato comunitario, deve essere dotato di marcatura CE.
Panoramica e sviluppi normativi sulla classificazione del comportamento al fu...Claudio Liciotti
Panoramica e sviluppi normativi sulla classificazione del comportamento al fuoco dei moduli fotovoltaici: la norma IEC 61730-2, la risoluzione n. 40 AREA V DCPST VVF e le indicazioni per i prodotti da costruzione
20130504 Solarexpo
Moduli Conergy Power Plus, alta qualità tedesca - un investimento che vale.
Le caratteristiche?
Alto rendimento nel tempo
Qualità elevata per la massima durata
Flessibilità nella progettazione: 2 formati – standard e compatto - e fissaggio dei moduli su entrambi i lati
Trasporto e montaggio oggi ancor più facili grazie al peso ulteriormente ridotto, tra i più bassi nella categoria
Articolo di Paolo Palmieri - Coordinatore del Gruppo di Lavoro UNI "Piattaforme di lavoro elevabili" - di prossima pubblicazione su uno dei primi numeri del 2015 della rivista U&C
Intervento di V.K. Sharma al workshop regionale STS-Med dal titolo"I sistemi a concentrazione solare poligenerativi - una risposta integrata al fabbisogno energetico delle comunità mediterranee" - Palermo 6 Novembre 2013
Presentazione a supporto dell'intervento di Piergiacomo Cancelliere - Direttore Vice Dirigente Ufficio III DCPST Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - al convegno "Marcatura CE degli Evacuatori Naturali di Fumo e Calore. Le responsabilità di fabbricanti, enti notificati, professionisti e installatori" del 12 marzo 2018
Dalla CPD al CPR. Il nuovo Regolamento UE 305/2011 per i materiali da costruz...Geosolution Srl
Il 4 aprile 2011 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento UE n. 305/2011, che fissa le condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione. La precedente Direttiva 89/106 CPD aveva come obiettivo l’armonizzazione dei diversi sistemi normativi nazionali europei, fissando i requisiti essenziali per i materiali e i componenti da costruzione e creare, soprattutto, i presupposti per la libera circolazione dei prodotti stessi sul mercato europeo. Il nuovo Regolamento CPR, mantiene l’impianto fondamentale della Direttiva CPD, modificando alcune disposizioni al fine di rendere più snella e semplice l’applicazione delle procedure di valutazione e verifica delle prestazioni dei prodotti da costruzione. Il provvedimento fissa nuove condizioni armonizzate per la commercializzazione e la marcatura dei materiali da costruzione, apportando chiarimenti, semplificazioni amministrative e obblighi per i diversi operatori economici; ha applicazione immediata e non necessita di recepimento da parte degli Stati Membri, a differenza delle Direttive che devono essere accolte nell'ordinamento legislativo da apposite leggi nazionali.
Le verifiche (CEI EN IEC 62446-2 ) e la qualità degli Impianti FVClaudio Liciotti
A Novembre 2020 è stata pubblicata la CEI EN IEC 62446-2 in Inglese
A Marzo 2021 è stata pubblicata la CEI EN IEC 62446-2 in italiano
Questa norma contiene al suo interno delle indicazioni relative a
verifiche e procedure di prova sugli impianti FV: a tal proposito
richiama completamente alla CEI EN IEC 62446-1.
L’applicazione delle norme e i periodi transitoriClaudio Liciotti
Le norme e altre pubblicazioni in materia di normazione sono orientamenti volontari che forniscono specifiche tecniche per prodotti, servizi e processi.
Sebbene le norme in quanto tali siano volontarie (non obbligatorie), la loro applicazione garantisce il rispetto della regola d’arte, e quindi della legge.
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Norme armonizzate, marcatura CE, volontarietà delle norme e periodi di sovrap...Claudio Liciotti
Quando una «nuova norma» sta per sostituire una «vecchia norma» c’è un tempo nel quale le 2 norme coesistono per consentire una transizione progressiva.
Il periodo di sovrapposizione si applica sia alle norme armonizzate che alle norme non armonizzate.
«La manutenzione ha lo scopo di conservare le condizioni di sicurezza e di funzionalità dell’impianto elettrico nel tempo.» (fonte Guida CEI-010)
«La necessità di svolgere la manutenzione deriva…..da obblighi legislativi attribuiti a soggetti espressamente individuati;» (fonte Guida CEI-010)
«La necessità di svolgere la manutenzione deriva …….dall’esigenza di evitare le conseguenze economiche e sociali causate dall’impossibilità di utilizzare un impianto non sicuro o non funzionale, anche temporaneamente. «(fonte Guida CEI-010)
L’importanza della Manutenzione negli impianti FVClaudio Liciotti
ORDINE INGEGNERI BOLZANO - INGENIEURKAMMER BOZEN
Evento formativo di aggiornamento di Prevenzione Incendi di cui al DM 5 agosto 2011 - “Rischio incendio: il fotovoltaico sicuro”
R OUND-ROBIN VERIFICATION AND FINAL DEVELOPMENT OF THE IEC 62788-1-5 ENCAPSUL...Claudio Liciotti
Polymeric encapsulation materials may a change size when processed at typical module lamination temperatures. The relief of residual strain, trapped during the manufacture of encapsulation sheet, can affect module performance and reliability. For example, displaced cells and interconnects threaten: cell fracture; broken interconnects (open circuits and ground faults); delamination at interfaces; and void formation. The IEC 62788-1-5 standard quantifies the maximum change in linear dimensions that may occur to allow for process control of size change. Developments incorporated into the Committee Draft (CD) of the standard as well as the assessment of the repeatability and reproducibility of the test method are described here. No pass/fail criteria are given in the standard, rather a repeatable protocol to quantify the change in dimension is provided to aid those working with encapsulation.
A modular apparatus for architectural integration of frameless solar modulesClaudio Liciotti
Application number: EP20120179408 20120806
The present invention relates to an apparatus composed of three modular metal sections (1,2,3) for architectural integration of frameless laminate solar modules (M) on the inclined pitches of building roofs.
This document discusses the development of IEC 62804, which provides test methods for detecting potential-induced degradation of photovoltaic modules. It describes discussions that were held with experts to update the document. Key discussions included changing the damp heat test startup from non-equilibrium to equilibrium, reducing the humidity tolerance, and whether to increase the stress levels of the tests. While some argued for more stringent conditions, others felt the existing 60°C/85% RH test was sufficient as a basic qualification test. The document also reviews decisions made around including both foil and damp heat tests and changing the document type from standard to technical specification.
Testing modules for potential-induced degradation – a status update of IEC 62804Claudio Liciotti
Testing modules for potential-induced degradation – a status update of IEC 62804
Peter Hacke
National Renewable Energy Laboratory (NREL)
PV Module Reliability Workshop
February 25-26, 2014
Golden, Colorado
• IEC 62804 draft has been revised to be a method for test
TEST METHOD FOR DETECTION OF POTENTIAL INDUCED DEGRADATION OF PHOTOVOLTAIC (PV) MODULES
– No pass/fail criteria
– Contains a foil test and a damp heat test
– Provides details on how to set up tests
– Provides stress conditions for use as baseline allowing for comparisons
– International task group
• M. Koehl (Germany)
• C. Liciotti (Italy)
• F. Rummens (Belgium)
• F. Fabero Spain)
• K. Berger (Austria)
• Y. Eguchi (Japan)
• P. Hacke (USA)
• Comparison of stresses and degradation rate for 25° C / foil and 60°C/85% RH damp heat test
• Illumination factor on PID rate
• Measurement techniques and stress levels
discussion
ANALYSIS OF THE COMBUSTION FUMES AND GASES RELEASED DURING THE BURNING OF SOM...Claudio Liciotti
Along with the strong growth of PV installations, also the
number of fires involving PV systems has grown. The fire
risk analysis due to PV systems has been taken into strong
consideration. About that, 3 were the most considered
issues:
1) PV modules and components fire behavior;
2) causes of fire ignition related to PV components;
3) risk of electrocution in firefighting activities in proximity
to photovoltaic generators.
To protect the firefighter and to respect the environment,
the type of fumes and gases that are released into the
environment during a fire of a PV system should also be
considered.
This paper shows the analysis of the fumes and gases
released during the burning and pyrolysis of some c-Si PV
modules.
ANALYSIS OF THE COMBUSTION FUMES AND GASES RELEASED DURING THE BURNING OF SOM...
Certificazione di componenti e apparati nella qualità degli impianti
1. Certificazione di componenti e apparati nella qualità degli impianti
Ing. Claudio Liciotti
info@brandonisolare.com
tecnico@comitatoifi.com
Verona, 10 Maggio 2012
2. Il mercato del fotovoltaico è da ritenersi un mercato molto giovane.
Come tutte le nuove “esperienze” ha sofferto dell’inesperienza di molti e della mancanza di una regolamentazione tecnica ben definita e integrata.
•Decreto Legislativo 3 marzo 2011 numero 28 (Decreto Romani)
•Decreto Ministeriale 5 maggio 2011 – ministro dello sviluppo economico (4° conto energia)
•Delibera AEEG 84/2012/R/EEL
Il legislatore e il regolatore e controllore dei settori dell'energia elettrica e del gas si sono posti l’obiettivo di andare, gradualmente, a rendere più discriminanti le regole di accesso all’incentivo e al mercato.
I tempi imposti sono stati in alcuni casi adeguati a permettere un adeguamento temporalmente fattibile agli operatori di mercato in altri casi molto meno adeguati (Cfr. Delibera AEEG 84/2012/R/EE)
Contesto
3. In ogni modo lo scopo di tutto ciò è quello portare alla maturità il mercato del fotovoltaico andando a rendere il più specializzate possibili le aziende del settore fotovoltaico.
Sulla base di ciò sono molte le normative di riferimento per le componenti usate negli impianti fotovoltaici .
In questo caso andiamo ad analizzare la situazione moduli fotovoltaici.
Contesto
4. Le norme per la qualifica del progetto e l’omologazione di tipo sono diverse a seconda della tipologia di modulo fotovoltaico considerato.
-CEI EN 61215 per moduli al Silicio cristallino;
-CEI EN 61646 per moduli a film sottile;
- CEI EN 62108 per moduli a concentrazione solare.
L’obiettivo della sequenza di prove previste da tali normative è quello di determinare le caratteristiche elettriche e termiche dei moduli e di dimostrare, entro accettabili limiti di tempo e di costo, che i moduli sono capaci di sopportare esposizioni prolungate in condizioni climatiche simili a quelle descritte nel campo di applicazione della norma.
L’effettiva durata della vita dei moduli così qualificati dipende dal loro progetto, dall’ambiente e dalle condizioni in cui essi hanno lavorato.
Qualifica del progetto e omologazione del tipo
5. La norma che definisce la condizioni di sicurezza di un modulo fotovoltaico è la CEI EN 61730-2.
La presente Parte della EN 61730 fornisce le prescrizioni di prova per i moduli fotovoltaici (FV) al fine di consentire un funzionamento elettrico e meccanico sicuri durante la loro durata di vita prevista.
Vengono forniti argomenti specifici per valutare la prevenzione contro:
•Scosse elettriche
•rischi di incendio
•danni alle persone a causa di sollecitazioni meccaniche
•danni alle persone a causa di sollecitazioni ambientali.
ATT.: La CEI EN 61730-2 del Novembre 2009 differisce in alcuni punti dalla IEC 61730-2:2004 !!!!
Le principali differenze riguardano il Fire Test, che nella versione italiana ed europea non sono obbligatori, secondo procedura MST 23
Qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici
6. -Marcatura CE
La CEI EN 61730-2 è alla base della marcatura CE dei moduli fotovoltaici
(cfr. New Approach Standardization in the Internal Market http://www.newapproach.org )
- V conto Energia
Dalla bozza del V conto energia inviata all’analisi della Conferenza Unificata Stato Regioni si evince che:
Inoltre i moduli fotovoltaici devono essere certificati anche in accordo alla norma CEI EN 61730 - Parte 2;
CEI EN 61730-2
7. I test previsti dalle normative per la Qualifica del progetto e omologazione del tipo (CEI EN 61215, CEI EN 61646 , CEI EN 62108) e le prove per la qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (CEI EN 61730-2) debbono esser condotte in laboratori accreditati, per le suddette certificazioni prodotto, da organismi di accreditamento appartenenti all’EA (European Accreditation Agreement) o che abbiano stabilito accordi di mutuo riconoscimento in ambito EA o in ambito ILAC (International Laboratory Accreditation Cooperation);
Il Rapporto di prova deve essere redatto in conformità alla Norma CEI UNI EN ISO/IEC 17025 e deve contenere le caratteristiche prestazionali misurate e i dettagli sui difetti e la ripetizione delle prove.
Insieme al Rapporto di prova, il laboratorio accreditato emette anche il Certificato di approvazione di tipo (Type approval certificate)
In Italia il Certificato di approvazione di tipo emesso da un laboratorio accreditato, fino al IV Conto Energia, era sufficiente per poter far si che i moduli fotovoltaici potessero essere installabili in impianti incentivabili.
Dal 30 Giugno 2011 non sarà più così.
Rapporto di prova e certificato di approvazione di tipo
8. Infatti il 4° Conto energia alla
Per gli impianti che entrano in esercizio successivamente al 30 giugno 2012, il soggetto responsabile è tenuto a trasmettere al GSE, in aggiunta alla documentazione prevista per gli impianti che entrano in esercizio prima della medesima data, la seguente ulteriore documentazione:
…………………….
c) certificato di ispezione di fabbrica relativo a moduli e gruppi di conversione rilasciato da ente terzo notificato a livello europeo o nazionale, a verifica del rispetto della qualità del processo produttivo e dei materiali utilizzati e degli altri criteri riportati alle precedenti lettere a) e b) e all’art. 14, comma 1, lettera d) .
Con il 4° Conto Energia, al 30/06/2012, diventerà obbligatorio il Certificato di ispezione di fabbrica.
→ Factory inspection
Requisiti del 4° Conto energia (30/06/2012)
9. La Factory inspection viene condotta da un Organismo di certificazione a seguito dell’emissione, da parte dello stesso, di un Certificato di conformità.
Il Certificato di conformità viene rilasciato da un Organismo di certificazione, in seguito a prove di tipo che questo ha fatto eseguire sui moduli presso un Laboratorio di prova accreditato per le specifiche prove indicate dalle norme.
l’Organismo di certificazione deve avere entrambi i seguenti requisiti:
essere accreditato secondo la EN 45011, per i moduli fotovoltaici, da organismi di accreditamento appartenenti ad EA (European Accreditation Agreement) o che abbiano stabilito accordi di mutuo riconoscimento in ambito EA o IAF (International Accreditation Forum);
essere membro della IECEE (IEC System for Conformity testing and Certification of Electrotechnical Equipment and Components) nell’ambito fotovoltaico;
Factory Inspection e Certificato di Conformità
10. L’Organismo di certificazione che ha emesso il Certificato di conformità periodicamente può condurre un’ispezione di fabbrica (Factory Inspection) nella quale accerta che:
I livelli qualitativi si mantengano costanti nel tempo e uguali a quelli rilevati in sede di prove di tipo;
I materiali usati in produzione siano gli stessi utilizzati in sede di test per prove di tipo;
I processi usati in produzione siano gli stessi utilizzati in sede di test per prove di tipo.
Factory Inspection e Certificato di Conformità
11. Con l’avvento del 4° Conto Energia gli organismi di certificazione si sono trovati a dover adattare il concetto di Factory Inspection al concetto di origine prodotto (MADE in EU).
Tale Attestazione ( ≠ Certificato) viene emessa dall’organismo di certificazione in funzione di quelle che sono le “Regole Applicative del GSE”.
Nella Factory Inspection Attestation debbono esser fornite almeno le seguenti informazioni:
sito produttivo, mediante un codice identificativo del sito e relativo indirizzo;
regola sequenziale per identificare il sito produttivo stesso mediante il numero di serie del modulo;
indicazioni delle fasi del processo produttivo realizzate all’interno del sito stesso;
Factory Inspection Attestation & MADE in EU
12. Il 4° Conto Energia, a partire dal 30/06/2012, introduce altre novità per i produttori di moduli fotovoltaici (Novità confermate all’interno della bozza del 5° Conto Energia).
Novità n°1: Sistemi di riciclo
certificato rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici, attestante l’adesione dello stesso a un sistema o consorzio europeo che garantisca, a cura del medesimo produttore, il riciclo dei moduli fotovoltaici utilizzati al termine della vita utile dei moduli;
Tale frase nel 5° Conto energia è diventata
attestazione dell’adesione del produttore dei moduli fotovoltaici a un sistema o consorzio europeo che garantisca, a cura del medesimo produttore, il riciclo dei moduli fotovoltaici utilizzati al termine della vita utile dei moduli; l’attestazione è rilasciata dal sistema o consorzio di riciclo;
Sistemi di riciclo
13. Il 4° Conto Energia, a partire dal 30/06/2012, introduce altre novità per i produttori di moduli fotovoltaici (Novità confermate all’interno della bozza del 5° Conto Energia).
Novità n°2: Sistemi di Gestione
certificato rilasciato dal produttore dei moduli fotovoltaici, attestante che l’azienda produttrice dei moduli stessi possiede le certificazioni ISO 9001:2008 (Sistema di gestione della qualità), OHSAS 18001 (Sistema di gestione della salute e sicurezza del lavoro) e ISO 14000 (Sistema di gestione ambientale);
Tale frase nel 5° Conto energia è diventata
certificato rilasciato da un organismo di certificazione accreditato a livello europeo o nazionale, attestante che l'azienda produttrice dei moduli fotovoltaici possiede le certificazioni ISO 9001:2008 (Sistema di gestione della qualità), OHSAS 18001 (Sistema di gestione della salute e sicurezza del lavoro) e ISO 14000 (Sistema di gestione ambientale);
Sistemi di Gestione
14. Con la sigla ISO 9000 si identifica una serie di normative e linee guida sviluppate dall'ISO, le quali definiscono i requisiti per l'implementazione, in una organizzazione, di un sistema di gestione della qualità, al fine di condurre i processi aziendali, migliorare l'efficacia e l'efficienza nella realizzazione del prodotto e nell'erogazione del servizio, ottenere ed incrementare la soddisfazione del cliente.
ISO 9001:2008 UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti
L’ applicabilità della ISO 9001 prescinde dalla dimensione o dal settore dell’attività dell'azienda e definisce i principi generici che l’azienda deve seguire ma non il modo in cui deve produrre determinati prodotti: pertanto non è applicabile ai prodotti ma solo all'azienda che li produce.
In definitiva, la ISO 9001 garantisce il controllo del processo produttivo e la sua efficacia, ma non la sua efficienza.
ISO 9001:2008
15. OHSAS = Occupational Health and Safety Assessment Series
standard internazionale per un sistema di gestione della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori.
La norma OHSAS 18001:1999 è stata emanata dal BSI nel 1999 e rivista nel 2007, così da poter disporre di uno standard per il quale potesse essere rilasciata una certificazione di conformità.
La certificazione OHSAS attesta l'applicazione volontaria, all'interno di un'organizzazione, di un sistema che permette di garantire un adeguato controllo riguardo alla Sicurezza e la Salute dei Lavoratori, oltre al rispetto delle norme cogenti.
In Italia è da definirsi Cogente il DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81
OHSAS 18001
16. La norma ISO 14001 (UNI EN ISO 14001:2004) fissa i requisiti di un “sistema di gestione ambientale” di una qualsiasi organizzazione.
Certificarsi secondo la ISO 14001 non è obbligatorio, ma volontario da parte dell'azienda/organizzazione che decide di stabilire/attuare/mantenere attivo/migliorare un proprio sistema di gestione ambientale.
È importante notare come la certificazione ISO 14001 non attesti una particolare prestazione ambientale, né tantomeno dimostri un particolarmente basso impatto, ma piuttosto stia a dimostrare che l'organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile.
ISO 14001
17. Le certificazioni di Sistema possono essere rilasciate da enti accreditati da organismi di accreditamento appartenenti ad EA (European Accreditation Agreement) o che abbiano stabilito accordi di mutuo riconoscimento in ambito EA o IAF (International Accreditation Forum).
Gli enti debbono essere accreditati per il determinato schema di certificazione di sistema.
Non è detto che un ente accreditato per la ISO 9001:2008 sia anche accreditato per la OHSAS 18001-
Certificazioni di sistema
18. Anche la scheda tecnica di un modulo fotovoltaico deve esser prodotta in accordo a quanto previsto da una norma.
CEI EN 50380 - Fogli informativi e dati di targa per moduli fotovoltaici
Tale Norma descrive come deve essere redatta una scheda tecnica di un modulo fotovoltaico andando a definire le minime informazioni necessarie per configurare un sistema sicuro e ottimale con moduli fotovoltaici.
In tale norma vengono date indicazioni anche in merito al labeling del modulo fotovoltaico.
Le regole tecniche del GSE hanno richiesto ulteriori accorgimenti in merito al labeling del modulo.
indicare il sito produttivo UE/SEE mediante un codice identificativo (oltre all’indirizzo completo) del sito stesso che dovrà essere riportato nell’etichetta del modulo unitamente al Logo dell’ente di certificazione;
Scheda Tecnica Modulo Fotovoltaico e Label Modulo
19. Ci sono delle certificazioni prodotto che permettono di denotare le caratteristiche dei moduli fotovoltaici in condizioni di sollecitazione ambientale “fuori dal normale” (fuori da quanto previsto all’interno delle prove di Qualifica del progetto e omologazione del tipo.
Esempi di prove di qualificazione sono:
•CEI EN 61701 - Prova di corrosione da nebbia salina dei moduli fotovoltaici (FV)
•test di resistenza all’ammoniaca (viene eseguito secondo un Draft IEC 62716 Ed.1: Ammonia corrosion testing of photovoltaic (PV) modules)
•Ecc.
N.B. Anche in questo caso le prove, per essere utilizzabili come certificazioni, debbono essere condotte in laboratori accreditati per tale prova.
Certificazioni prodotto non obbligatorie
20. Il 04 Maggio 2012 la direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica area prevenzione incendi del dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile ha diramato a tutti i comandi dei VV.F. i Chiarimenti alla nota prot DCPREV 1324 del 07/02/2012 "Guida per I'installazione degli impianti fotovoltaici - Edizione 2012“ (Prot. n. 0006334 del 04/05/2012).
In tali chiarimenti, in merito alle prove da eseguire sui moduli fotovoltaici, è riportato quanto segue:
Ai fini della valutazione della classe di reazione al fuoco del Pannello fotovoltaico si fa presente che è stata emanata in data 28 marzo 2012 apposita risoluzione dell'Area V della DCPST - settore Reazione al Fuoco, sulle modalità di esecuzione delle prove di reazione al fuoco sui pannelli FV. (allegato c). La risoluzione prevede che i laboratori emettano apposito certificato di prova nel quale verrà indicato come impiego "PANNELLO FOTOVOLTAICO". Il certificato di prova è legato al pannello stesso e non al luogo di utilizzo. Le valutazioni del rischio dovranno essere sottoscritte da tecnici abilitati ed iscritti negli elenchi del Ministero dell'interno.
Novità VVF
21. Quindi, tali chiarimenti rimandano alla risoluzione n°40 del 28/03/2012 dell'Area V della DCPST - settore Reazione al Fuoco, sulle modalità di esecuzione delle prove di reazione al fuoco sui pannelli FV.
Per la classificazione di pannelli fotovoltaici, indipendentemente dalla loro installazione e posa in opera, si applicano le procedure di prova previste dal D.M. 26/06/84, modificato con D.M. del 03/09/2001 come di seguito riportate:
• UNI 9176 (Gennaio 1998) metodo D;
• UNI 8457 (Ottobre 1987) con campionatura di prova in posizione verticale senza supporto
incombustibile;
• UNI 9174 (Ottobre 1987) con campionatura di prova in posizione parete senza supporto
incombustibile;
• UNI 9177 (Ottobre 1987) relativamente alla classificazione.
Nel caso in cui il pannello presenti superfici opposte con materiale diverso differenti tra loro,
va ricavata una serie di provette da ciascuno dei compositi esistenti nel materiale. A ciascuna serie si applicano le procedure di prova e di classificazione sopracitate attribuendo la classe peggiore tra quelle determinate ………….
Novità VVF
22. l’AEEG ha pubblicato la delibera 84/2012/R/eel, “Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale”.
Nella delibera sono stati indicati i tempi per l’entrata in vigore dell’Allegato A70 di Terna, Regolazione tecnica dei requisiti di sistema della generazione distribuita, e della Norma CEI 0-21, Regola tecnica di riferimento per la connessione alle reti BT del distributore.
NUOVI IMPIANTI CONNESSI IN MT (fa fede la data di entrata in esercizio)
- Tra il 01.04.2012 e 30.06.2012: si applicano solo i paragrafi 5 e 8 dell'allegato A70;
- Tra il 01.07.2012 e 31.12.2012: si applica tutto l’allegato A70;
- Dopo l'01.01.2013: si applica tutto l’allegato A70 e la norma CEI 0-16 aggiornata e rivista dal CT316.
Situazione Inverter e regole di connessione alla rete
23. l’AEEG ha pubblicato la delibera 84/2012/R/eel, “Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale”.
Nella delibera sono stati indicati i tempi per l’entrata in vigore dell’Allegato A70 di Terna, Regolazione tecnica dei requisiti di sistema della generazione distribuita, e della Norma CEI 0-21, Regola tecnica di riferimento per la connessione alle reti BT del distributore.
NUOVI IMPIANTI CONNESSI IN BT (fa fede la data di entrata in esercizio)
- Tra il 01.04.2012 e 30.06.2012: si applica solo il paragrafo 5 dell'allegato A70, con deroga per soglie di frequenza (49-51 Hz);
- Tra il 01.07.2012 e 31.12.2012: si applica tutto allegato A70 e la Norma CEI 0-21 tranne il LVFRT;
- Dopo l'01.01.2013: si applica tutta la CEI 0-21 adeguata dal CEI CT316 sulla base dell'allegato A70. A partire dal 01.01.2013 la rispondenza alla norma CEI 0-21 (che include anche la rispondenza all’allegato A70 di Terna) dovrà essere confermata tramite la Dichiarazione di Conformità emessa dal costruttore, così come previsto dalla Norma stessa.
Situazione Inverter e regole di connessione alla rete
24. Grazie per l'attenzione
Brandoni Solare S.p.a.
Via O.Pigini, 8
60022 Castelfidardo (AN) – ITALY
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Site: www.brandonisolare.com
Comitato IFI
Industrie Fotovoltaiche Italiane
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Site: http://www.comitatoifi.it