SlideShare a Scribd company logo
XII Convegno
Patologia Immune e Malattie Orfane 2009
          Torino – 22/24 Gennaio 2009



       II Sessione – Linfedema Primario
          Il Progetto Riabilitativo
                      di
               Maurizio Garrone
Progetto Riabilitativo

E’ l’insieme di proposizioni elaborate dal       Definisce gli esiti attesi,
                                               le aspettative e le priorità
Team riabilitativo interdisciplinare,
                                                            del Paziente,
coordinato e diretto dal Fisiatra, che tiene
                                                        identificandone:
conto in maniera globale:

   - delle menomazioni, delle disabilità                  - i tempi previsti
       ed abilità residue del Paziente

                                                         - le azioni e le
     - dei suoi bisogni, pur nel rispetto
                                                      condizioni necessarie
       delle limitazioni imposte dalle
                                                        per raggiungerle
    situazioni ambientali e delle risorse
                  disponibili.
Progetto Riabilitativo
A) Deve essere comunicato con chiarezza e semplicità al
Paziente e deve essere condiviso con tutto il Personale del Team
riabilitativo coinvolto nel progetto.


B) Deve essere rispettoso delle problematiche e delle
esigenze del Paziente.


C) deve essere sottoposto a periodica revisione ed
eventualmente modificato, qualora occorra.
Il Team Riabilitativo

  E’ il gruppo multi professionale al
quale spetta il compito di effettuare
 i complessi interventi valutativi,
    diagnostici e terapeutici in
  maniera coordinata e con presa di
 decisione condivisa, in cui tutte le
  professionalità presenti, anche se
     diverse culturalmente e come
      preparazione, concorrono al
raggiungimento del risultato finale.
Il Fisiatra

       E’ lo Specialista responsabile del team
riabilitativo, cui spetta il compito di formulare la
valutazione, la diagnosi, la prognosi nonché il
   trattamento relativo alle menomazioni e
   disabilità, conseguenti alle malattie ed ai
 traumi, coordinando tutte le professionalità del
                  team riabilitativo.
Principali componenti
         del team riabilitativo
                               ANGIOLOGO-
   FISIATRA
                               LINFOLOGO
                            INFERMIERE DELLA
FISIOTERAPISTA
                              RIABILITAZIONE

                               PSICOLOGO
LOGOPEDISTA

                            TECNICO ORTESISTA
                 PAZIENTE
 DIETOLOGO
                               PROTESISTA

                                ASSISTENTI
DERMATOLOGO
                               DOMICILIARI
                            ASSISTENTE SOCIALE
 INTERNISTA
Valutazione clinica e funzionale

  • ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA e PROSSIMA

Poiché il linfedema, a differenza degli altri edemi degli arti inferiori, è un edema
   iperproteico con progressiva evoluzione in fibrosi, è importante valutare:

   1) la presenza o meno di patologie cardiache, nefrologiche o
   dismetaboliche

   2) l’epoca di insorgenza

   3) le modalità di comparsa dell’edema, le modificazioni con il clino-
   e l’ortostatismo, la stagionalità ; la sua distribuzione
   4) l’evoluzione dell’edema
Valutazione clinica e funzionale
  • ISPEZIONE
            Normalmente il Linfedema primario è unilaterale,
                    se è bilaterale è asimmetrico.
                                 Si valutano:

1) le caratteristiche della cute , il colore è generalmente normale
(nell’elefantiasi è grigio-marrone, il colorito è cianotico in caso di
congestione venosa)

2) l’accentuazione o meno delle pliche cutanee

3) la presenza di essudazione linfatica, di reticoli venosi varicosi o di varici
linfatiche, di linfoadenopatie, di linfangiti o di lesioni dermatologiche
attive o pregresse.
Valutazione clinica e funzionale
• PALPAZIONE
                                  Si valutano:

1) il dolore spontaneo o evocato (normalmente il dolore è iniziale
quando la tensione provoca interessamento tendineo, delle
capsule articolari, della sinovia e del periostio)


2) la consistenza dell’edema, la persistenza e la profondità della fovea
(all’inizio della malattia l’edema è tipicamente pastoso per diventare
progressivamente duro e fibroso)


3) lo stato della cute e degli annessi (usualmente le pieghe cutanee sono
profonde, il linfedema puro non dovrebbe causare ulcerazioni della cute)
• PALPAZIONE


4) il termotatto (temperatura usualmente normale)


5) il segno di Stemmer (è positivo quando pizzicando la cute alla base del
secondo dito del piede e della mano vi è l’impossibilità a sollevarla)


6) la misurazione dell’arto interessato (effettuata con centimetro a nastro,
confrontato con il controlaterale su reperi anatomici sempre identici e
convertito mediante apposita formula nel calcolo del volume, rapportato al
peso corporeo)

7) palpazione delle stazioni linfonodali interessate
Valutazione clinica e funzionale
• R.O.M. attivo e passivo degli arti interessati
                                    Si valuta:

1) l’escursione dell’articolarità dell’arto interessato, confrontato con il sano,
valutando pregresse limitazioni o retrazioni mio-tendinee

2) il S. N.C. e del S.N.P. (valutazione dei riflessi osteotendinei, della
presenza di turbe steniche e sensitivo motorie, di alterazioni del tono
muscolare)

3)la postura in statica eretta e da supino (valutazione delle posture,
corrette o patologiche, di eventuali patologie del rachide nonché il corretto
allineamento degli arti inferiori)

4) l’appoggio dei piedi al podoscopio (valutazione di vizi posturali, di
malformazioni congenite o acquisite e dell’appoggio del piede,
eventualmente correggibili con l’utilizzo di idonee ortesi)
Valutazione clinica e funzionale
• VALUTAZIONE DELLA DISABILITA’
Stante la complessità individuale che la menomazione infligge ed il coinvolgimento che
   determina nella vita somatica, psicologica, funzionale, sessuale, relazionale e
                                    sociale, occorre:

una valutazione individuale in accordo con l’International Classification of
        Functioning, Disability and Health I.C.F. dell’O.M.S., ossia
      quanto la MENOMAZIONE delle STRUTTURE e delle
       FUNZIONI CORPOREE sia in grado di determinare
       LIMITAZIONE dell’ATTIVITA’ e RESTRIZIONE della
                    PARTECIPAZIONE


                       Si sconsiglia l’utilizzo di altre scale, quali:
                 la Barthel e la Functional Impairment Measure F.I.M.
Programma Riabilitativo
     Una volta posta la diagnosi di Linfedema, attraverso la valutazione clinica e
funzionale, eventualmente integrata da ulteriori esami diagnostici, il Fisiatra procede alla
                                        stesura del


                        piano di trattamento
                                                    deve esprimere le
                                                    modalità, la quantità ed i
                                                    tempi di erogazione delle
deve esprimere                                      terapie riabilitative che
 una prognosi                                       non devono mai essere in
                                                                   mai
  funzionale a         deve individuare le          MONOTERAPIA, ma devono
                              figure
 breve e medio                                      AVVALERSI DI TECNICHE
                         professionali
    termine                                         DI DRENAGGIO MANUALI E
                          coinvolte nel
                                                    STRUMENTALI eseguite sul
           deve essere    trattamento
                                                    Paziente in modo
              consono
                                                    consequenziale ed in
          all’OUTCOME                  deve essere
                                     periodicamente funzione del caso clinico
          FUNZIONALE
                                        verificato
OUTCOME FUNZIONALE
                                   =
    È l’esito finale di tutti i diversi programmi terapeutici nelle singole
menomazioni e disabilità ed è espressione del recupero obiettivo acquisito
e delle percezioni soggettive che contribuiscono nel determinare la qualità
                                di vita del paziente.



                     Deve prevedere il recupero dell’autonomia nelle
                         A.D.L. primarie e secondarie, a ridurre ed a
                              contenere le complicanze, a consentire
                         all’individuo la miglior ripresa possibile del
                     proprio ruolo coniugale, famigliare, lavorativo e
                                                              sociale.
Classificazione dei Linfedemi
                  secondo C.I.F.
I Stadio: Edema molle, recede col riposo notturno. Delta perimetrico con l’arto
sano è di 1-2 cm (per gli arti superiori valutare sempre la DOMINANZA). Cute
elastica, non lesioni trofiche né linforrea, non linfangiti pregresse, funzionalità
mantenuta, Stemmer negativo.


II Stadio: Edema molle, recede ancora con il riposo notturno. Delta perimetrico
di 3-5 cm. Cute parzialmente elastica, non linforrea, pachidermite semplice,
funzionalità mantenuta, Stemmer +-.


III Stadio: Edema duro-elastico, non recede con il riposo notturno, delta
perimetrico di 5-8 cm. Cute non più elastica, Stemmer +, pachidermite dal lato
esterno dell’arto, episodi di linfangite, possibile linforrea, limitazioni funzionali
dell’articolarità.
Classificazione dei linfedemi
             secondo C.I.F.

IV Stadio: edema duro, non recede con il riposo notturno, delta perimetrico
superiore agli 8 cm. Cute anelastica, talvolta a buccia d’arancia, pachidermite
diffusa, Stemmer +.

V Stadio: elefantiasi, immodificabile, con grossolane deformità articolari,
importante riduzione della funzionalità e dell’articolarità.
PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO

  Necessità di una diagnosi precoce e puntuale del Linfedema Primario


 attraverso una stretta e coordinata attività dei Medici di Medicina Generale e gli
Specialisti (Angiologi, Fisiatri, Chirurghi Generali e Vascolari, Oncologi), escludendo le forme
             miste quali il flebolinfedema, il lipedema e l’edema iatrogeno.




            La diagnosi deve rispondere a 2 requisiti indispensabili:
     il CRITERIO CLINICO e l’ESAME LINFOSCINTIGRAFICO.
PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO
 Una volta che la patologia sia riconosciuta ufficialmente, il Paziente viene invitato
 ad iscriversi ad un REGISTRO REGIONALE (con funzioni di censimento, controllo
                          ed andamento epidemiologico).

                             Da questo momento in poi Il Paziente potrebbe avere diritto
                             all’esenzione dal ticket relativamente a:

VISITE SPECIALISTICHE (Fisiatriche, Angiologiche, Chirurgiche Vascolari e Generali,
Oncologiche, Dietologiche, Psicologiche)

ESAMI DIAGNOSTICI SPECIALISTICI (Linfoscintigrafie anche successive alla prima, su
indicazione dello Specialista, Ecocolordoppler degli arti ed Ecotomografia dei tessuti molli)

TRATTAMENTO FISICO DECONGESTIVO (tecniche di drenaggio manuali e strumentali,
bendaggio multistrato, rieducazione funzionale per l’ipotonotrofia, il blocco articolare, terapia fisica
strumentale su fibrosi e lesioni dei tessuti molli)

TRATTAMENTO FARMACOLOGICO (sia benzopironi, sia principi ad attività proteolitica sia
antibioticoterapia nelle complicanze)

CHIRURGICO (negli insuccessi della terapia conservativa, negli stadi II e III ed entro i 6-12 mesi
dall’insorgenza)
PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO

◊ Concessione dell’assistenza scolastica (forme primarie dell’infanzia) e Legge
104..

Prescrizione degli idonei ed indispensabili indumenti elastici, FORNITI
dal S.S.N. ANCHE PER GLI ARTI INFERIORI (attualmente sono previsti
SOLO per il linfedema dell’arto superiore conseguente alla chirurgia
oncologica della mammella).


◊ Creazione ed identificazione di una RETE TERRITORIALE di
strutture pubbliche e private convenzionate, riconosciute dalla
REGIONE, che abbiano i requisiti necessari, per competenze professionali e
strutturali, per la diagnosi e la cura del Linfedema Primario e
Secondario, sia in regime intensivo sia estensivo (anche al fine di ridurre la
spesa relativa ai trattamenti all’estero).
PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO

◊ Corretto inquadramento nosologico, che consenta di considerare il
Linfedema come patologia vascolare e non dermatologica, con conseguente
rivalutazione dei codici del nomenclatore sui D.R.G., scarsamente
remunerativi a fronte delle necessità assistenziali che la menomazione
comporta.

◊L’attuale codificazione ICD9CM in corso di visita ambulatoriale risulta
   essere:

          Linfedema congenito o cronico - idiopatico ereditario 757.0

          Linfedema acquisito cronico – Linfangectasia         457.1

          Linfedema postmastectomia                            457.0

          Linfangite                                           457.2
FARMACOTERAPIA

                                •   A) Benzopironi

•   1) Alfa-benzopironi               CUMARINA e derivati

•   2) Gamma-benzopironi              BIOFLAVONOIDI (Rutina, Esperidina)

    La Cumarina naturale (Meliloto Officinalis)
    che non è un agente anticoagulante
    (il Warfarin è bis-4-idrossicumarina)
    agisce direttamente sulle fasi della flogosi, particolarmente sul macrofago
    (aumento proteolisi), accelerando la degradazione proteica ed attivando
    l’assorbimento extralinfatico. Aumenta inoltre la linfocinesi

    Ad alte dosi la Cumarina sintetica possiede alta tossicità a livello epatico.
FARMACOTERAPIA

          • B) Antibiotici ed Antimicotici

Sono usati solo in corso di complicanze infettive o micotiche.



                    • C) Diuretici

 Sono SCONSIGLIATI , perché tendono a rimuovere
prevalentemente la componente IDRICA ma non quella
                     PROTEICA.
2009 Convegno Malattie Rare Garrone [23 01]

More Related Content

Viewers also liked

Stiffness arterioso. Dott. Mauro Zanocchi
Stiffness arterioso. Dott. Mauro ZanocchiStiffness arterioso. Dott. Mauro Zanocchi
Stiffness arterioso. Dott. Mauro Zanocchi
Medicina Geriatrica Zanocchi
 
Disease and suitable textile materials
Disease and suitable textile materialsDisease and suitable textile materials
Disease and suitable textile materials
Devi raffi
 
Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)
Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)
Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)
Jewel Jem
 
First aid ppt
First aid pptFirst aid ppt
First aid ppt
Harsh Khatri
 
Medical textiles
Medical textilesMedical textiles
Medical textiles
ABU TALEB TARAQUE
 

Viewers also liked (7)

Stiffness arterioso. Dott. Mauro Zanocchi
Stiffness arterioso. Dott. Mauro ZanocchiStiffness arterioso. Dott. Mauro Zanocchi
Stiffness arterioso. Dott. Mauro Zanocchi
 
Disease and suitable textile materials
Disease and suitable textile materialsDisease and suitable textile materials
Disease and suitable textile materials
 
Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)
Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)
Bandaging and Splinting & Slings; Techniques and Types (Health Subject)
 
Bandaging
BandagingBandaging
Bandaging
 
First aid ppt
First aid pptFirst aid ppt
First aid ppt
 
Medical textiles
Medical textilesMedical textiles
Medical textiles
 
First aid & bandaging
First aid & bandaging First aid & bandaging
First aid & bandaging
 

Similar to 2009 Convegno Malattie Rare Garrone [23 01]

Lezioni neurologia
Lezioni neurologiaLezioni neurologia
Lezioni neurologiaimartini
 
Lezioni neurologia
Lezioni neurologiaLezioni neurologia
Lezioni neurologiaiva martini
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabilAcidflame
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-imartini
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-imartini
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-imartini
 
Sclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneSclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneAcidflame
 
Sclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneSclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneAcidflame
 
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSAGli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSAFranco Pesaresi
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabilAcidflame
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabilAcidflame
 
Controllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestiva
Controllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestivaControllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestiva
Controllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestivaMarcello Giacomantonio
 
L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...
L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...
L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...
CentroMalattieRareFVG
 
Integrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in OncoematologiaIntegrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Wega Formazione
 
fisioterapia_laurea triennale
fisioterapia_laurea triennalefisioterapia_laurea triennale
fisioterapia_laurea triennale
Università Vita-Salute San Raffaele
 
Riabilitazione amputato arto inferiore
Riabilitazione amputato arto inferioreRiabilitazione amputato arto inferiore
Riabilitazione amputato arto inferiore
Andrea Zattin
 
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza iva martini
 
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza imartini
 

Similar to 2009 Convegno Malattie Rare Garrone [23 01] (20)

Lezione1
Lezione1Lezione1
Lezione1
 
Lezioni neurologia
Lezioni neurologiaLezioni neurologia
Lezioni neurologia
 
Lezioni neurologia
Lezioni neurologiaLezioni neurologia
Lezioni neurologia
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabil
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-
 
Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-Appunti ps.-handicap-
Appunti ps.-handicap-
 
Sclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneSclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazione
 
Sclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazioneSclerosi sistemica,riabilitazione
Sclerosi sistemica,riabilitazione
 
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSAGli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
Gli standard di personale nei presidi di riabilitazione e nelle RSA
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabil
 
Format riabil
Format riabilFormat riabil
Format riabil
 
Controllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestiva
Controllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestivaControllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestiva
Controllo e dimissioni dopo sedazione in endoscopia digestiva
 
L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...
L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...
L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...
 
Integrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in OncoematologiaIntegrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
Integrazione precoce delle Cure Palliative in Oncoematologia
 
fisioterapia_laurea triennale
fisioterapia_laurea triennalefisioterapia_laurea triennale
fisioterapia_laurea triennale
 
Riabilitazione amputato arto inferiore
Riabilitazione amputato arto inferioreRiabilitazione amputato arto inferiore
Riabilitazione amputato arto inferiore
 
rischio clinico, Posizionamento Paziente sul letto operatorio
rischio clinico, Posizionamento Paziente sul letto operatoriorischio clinico, Posizionamento Paziente sul letto operatorio
rischio clinico, Posizionamento Paziente sul letto operatorio
 
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
 
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
Strumenti per la valutazione del paziente affetto da demenza
 

More from cmid

Romito celiachia 19 dicembre 2012
Romito celiachia 19 dicembre 2012Romito celiachia 19 dicembre 2012
Romito celiachia 19 dicembre 2012cmid
 
Bruno celiachia 19 dicembre 2012
Bruno celiachia 19 dicembre 2012Bruno celiachia 19 dicembre 2012
Bruno celiachia 19 dicembre 2012cmid
 
Marangella celiachia 19 dicembre 2012
Marangella celiachia 19 dicembre 2012Marangella celiachia 19 dicembre 2012
Marangella celiachia 19 dicembre 2012cmid
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011
Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011
Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011cmid
 
Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011
Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011
Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011cmid
 
Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo cazzoli stefania [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5  marzo   cazzoli stefania [modalità compatibilità]Linfedema torino 4 e 5  marzo   cazzoli stefania [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5 marzo cazzoli stefania [modalità compatibilità]cmid
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo de filippo guido
Linfedema torino 4 e 5  marzo   de filippo guidoLinfedema torino 4 e 5  marzo   de filippo guido
Linfedema torino 4 e 5 marzo de filippo guidocmid
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo ditri luciano [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5  marzo   ditri luciano [modalità compatibilità]Linfedema torino 4 e 5  marzo   ditri luciano [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5 marzo ditri luciano [modalità compatibilità]cmid
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo gaal palma [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5  marzo   gaal palma [modalità compatibilità]Linfedema torino 4 e 5  marzo   gaal palma [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5 marzo gaal palma [modalità compatibilità]cmid
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo ganzit gian pasquale
Linfedema torino 4 e 5  marzo   ganzit gian pasqualeLinfedema torino 4 e 5  marzo   ganzit gian pasquale
Linfedema torino 4 e 5 marzo ganzit gian pasqualecmid
 

More from cmid (20)

Romito celiachia 19 dicembre 2012
Romito celiachia 19 dicembre 2012Romito celiachia 19 dicembre 2012
Romito celiachia 19 dicembre 2012
 
Bruno celiachia 19 dicembre 2012
Bruno celiachia 19 dicembre 2012Bruno celiachia 19 dicembre 2012
Bruno celiachia 19 dicembre 2012
 
Marangella celiachia 19 dicembre 2012
Marangella celiachia 19 dicembre 2012Marangella celiachia 19 dicembre 2012
Marangella celiachia 19 dicembre 2012
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Viora le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Prisco le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011
Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011
Milan le urgenze in ematologia 21maggio 2011
 
Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Gugliemotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Guglielmotti le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Donvito le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011
Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011
Bazzan guglielmotti le urgenze in ematologia_21 maggio 2011
 
Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Albani_le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo cazzoli stefania [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5  marzo   cazzoli stefania [modalità compatibilità]Linfedema torino 4 e 5  marzo   cazzoli stefania [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5 marzo cazzoli stefania [modalità compatibilità]
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo de filippo guido
Linfedema torino 4 e 5  marzo   de filippo guidoLinfedema torino 4 e 5  marzo   de filippo guido
Linfedema torino 4 e 5 marzo de filippo guido
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo ditri luciano [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5  marzo   ditri luciano [modalità compatibilità]Linfedema torino 4 e 5  marzo   ditri luciano [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5 marzo ditri luciano [modalità compatibilità]
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo gaal palma [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5  marzo   gaal palma [modalità compatibilità]Linfedema torino 4 e 5  marzo   gaal palma [modalità compatibilità]
Linfedema torino 4 e 5 marzo gaal palma [modalità compatibilità]
 
Linfedema torino 4 e 5 marzo ganzit gian pasquale
Linfedema torino 4 e 5  marzo   ganzit gian pasqualeLinfedema torino 4 e 5  marzo   ganzit gian pasquale
Linfedema torino 4 e 5 marzo ganzit gian pasquale
 

2009 Convegno Malattie Rare Garrone [23 01]

  • 1. XII Convegno Patologia Immune e Malattie Orfane 2009 Torino – 22/24 Gennaio 2009 II Sessione – Linfedema Primario Il Progetto Riabilitativo di Maurizio Garrone
  • 2. Progetto Riabilitativo E’ l’insieme di proposizioni elaborate dal Definisce gli esiti attesi, le aspettative e le priorità Team riabilitativo interdisciplinare, del Paziente, coordinato e diretto dal Fisiatra, che tiene identificandone: conto in maniera globale: - delle menomazioni, delle disabilità - i tempi previsti ed abilità residue del Paziente - le azioni e le - dei suoi bisogni, pur nel rispetto condizioni necessarie delle limitazioni imposte dalle per raggiungerle situazioni ambientali e delle risorse disponibili.
  • 3. Progetto Riabilitativo A) Deve essere comunicato con chiarezza e semplicità al Paziente e deve essere condiviso con tutto il Personale del Team riabilitativo coinvolto nel progetto. B) Deve essere rispettoso delle problematiche e delle esigenze del Paziente. C) deve essere sottoposto a periodica revisione ed eventualmente modificato, qualora occorra.
  • 4. Il Team Riabilitativo E’ il gruppo multi professionale al quale spetta il compito di effettuare i complessi interventi valutativi, diagnostici e terapeutici in maniera coordinata e con presa di decisione condivisa, in cui tutte le professionalità presenti, anche se diverse culturalmente e come preparazione, concorrono al raggiungimento del risultato finale.
  • 5. Il Fisiatra E’ lo Specialista responsabile del team riabilitativo, cui spetta il compito di formulare la valutazione, la diagnosi, la prognosi nonché il trattamento relativo alle menomazioni e disabilità, conseguenti alle malattie ed ai traumi, coordinando tutte le professionalità del team riabilitativo.
  • 6. Principali componenti del team riabilitativo ANGIOLOGO- FISIATRA LINFOLOGO INFERMIERE DELLA FISIOTERAPISTA RIABILITAZIONE PSICOLOGO LOGOPEDISTA TECNICO ORTESISTA PAZIENTE DIETOLOGO PROTESISTA ASSISTENTI DERMATOLOGO DOMICILIARI ASSISTENTE SOCIALE INTERNISTA
  • 7. Valutazione clinica e funzionale • ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA e PROSSIMA Poiché il linfedema, a differenza degli altri edemi degli arti inferiori, è un edema iperproteico con progressiva evoluzione in fibrosi, è importante valutare: 1) la presenza o meno di patologie cardiache, nefrologiche o dismetaboliche 2) l’epoca di insorgenza 3) le modalità di comparsa dell’edema, le modificazioni con il clino- e l’ortostatismo, la stagionalità ; la sua distribuzione 4) l’evoluzione dell’edema
  • 8. Valutazione clinica e funzionale • ISPEZIONE Normalmente il Linfedema primario è unilaterale, se è bilaterale è asimmetrico. Si valutano: 1) le caratteristiche della cute , il colore è generalmente normale (nell’elefantiasi è grigio-marrone, il colorito è cianotico in caso di congestione venosa) 2) l’accentuazione o meno delle pliche cutanee 3) la presenza di essudazione linfatica, di reticoli venosi varicosi o di varici linfatiche, di linfoadenopatie, di linfangiti o di lesioni dermatologiche attive o pregresse.
  • 9. Valutazione clinica e funzionale • PALPAZIONE Si valutano: 1) il dolore spontaneo o evocato (normalmente il dolore è iniziale quando la tensione provoca interessamento tendineo, delle capsule articolari, della sinovia e del periostio) 2) la consistenza dell’edema, la persistenza e la profondità della fovea (all’inizio della malattia l’edema è tipicamente pastoso per diventare progressivamente duro e fibroso) 3) lo stato della cute e degli annessi (usualmente le pieghe cutanee sono profonde, il linfedema puro non dovrebbe causare ulcerazioni della cute)
  • 10. • PALPAZIONE 4) il termotatto (temperatura usualmente normale) 5) il segno di Stemmer (è positivo quando pizzicando la cute alla base del secondo dito del piede e della mano vi è l’impossibilità a sollevarla) 6) la misurazione dell’arto interessato (effettuata con centimetro a nastro, confrontato con il controlaterale su reperi anatomici sempre identici e convertito mediante apposita formula nel calcolo del volume, rapportato al peso corporeo) 7) palpazione delle stazioni linfonodali interessate
  • 11. Valutazione clinica e funzionale • R.O.M. attivo e passivo degli arti interessati Si valuta: 1) l’escursione dell’articolarità dell’arto interessato, confrontato con il sano, valutando pregresse limitazioni o retrazioni mio-tendinee 2) il S. N.C. e del S.N.P. (valutazione dei riflessi osteotendinei, della presenza di turbe steniche e sensitivo motorie, di alterazioni del tono muscolare) 3)la postura in statica eretta e da supino (valutazione delle posture, corrette o patologiche, di eventuali patologie del rachide nonché il corretto allineamento degli arti inferiori) 4) l’appoggio dei piedi al podoscopio (valutazione di vizi posturali, di malformazioni congenite o acquisite e dell’appoggio del piede, eventualmente correggibili con l’utilizzo di idonee ortesi)
  • 12. Valutazione clinica e funzionale • VALUTAZIONE DELLA DISABILITA’ Stante la complessità individuale che la menomazione infligge ed il coinvolgimento che determina nella vita somatica, psicologica, funzionale, sessuale, relazionale e sociale, occorre: una valutazione individuale in accordo con l’International Classification of Functioning, Disability and Health I.C.F. dell’O.M.S., ossia quanto la MENOMAZIONE delle STRUTTURE e delle FUNZIONI CORPOREE sia in grado di determinare LIMITAZIONE dell’ATTIVITA’ e RESTRIZIONE della PARTECIPAZIONE Si sconsiglia l’utilizzo di altre scale, quali: la Barthel e la Functional Impairment Measure F.I.M.
  • 13. Programma Riabilitativo Una volta posta la diagnosi di Linfedema, attraverso la valutazione clinica e funzionale, eventualmente integrata da ulteriori esami diagnostici, il Fisiatra procede alla stesura del piano di trattamento deve esprimere le modalità, la quantità ed i tempi di erogazione delle deve esprimere terapie riabilitative che una prognosi non devono mai essere in mai funzionale a deve individuare le MONOTERAPIA, ma devono figure breve e medio AVVALERSI DI TECNICHE professionali termine DI DRENAGGIO MANUALI E coinvolte nel STRUMENTALI eseguite sul deve essere trattamento Paziente in modo consono consequenziale ed in all’OUTCOME deve essere periodicamente funzione del caso clinico FUNZIONALE verificato
  • 14. OUTCOME FUNZIONALE = È l’esito finale di tutti i diversi programmi terapeutici nelle singole menomazioni e disabilità ed è espressione del recupero obiettivo acquisito e delle percezioni soggettive che contribuiscono nel determinare la qualità di vita del paziente. Deve prevedere il recupero dell’autonomia nelle A.D.L. primarie e secondarie, a ridurre ed a contenere le complicanze, a consentire all’individuo la miglior ripresa possibile del proprio ruolo coniugale, famigliare, lavorativo e sociale.
  • 15. Classificazione dei Linfedemi secondo C.I.F. I Stadio: Edema molle, recede col riposo notturno. Delta perimetrico con l’arto sano è di 1-2 cm (per gli arti superiori valutare sempre la DOMINANZA). Cute elastica, non lesioni trofiche né linforrea, non linfangiti pregresse, funzionalità mantenuta, Stemmer negativo. II Stadio: Edema molle, recede ancora con il riposo notturno. Delta perimetrico di 3-5 cm. Cute parzialmente elastica, non linforrea, pachidermite semplice, funzionalità mantenuta, Stemmer +-. III Stadio: Edema duro-elastico, non recede con il riposo notturno, delta perimetrico di 5-8 cm. Cute non più elastica, Stemmer +, pachidermite dal lato esterno dell’arto, episodi di linfangite, possibile linforrea, limitazioni funzionali dell’articolarità.
  • 16. Classificazione dei linfedemi secondo C.I.F. IV Stadio: edema duro, non recede con il riposo notturno, delta perimetrico superiore agli 8 cm. Cute anelastica, talvolta a buccia d’arancia, pachidermite diffusa, Stemmer +. V Stadio: elefantiasi, immodificabile, con grossolane deformità articolari, importante riduzione della funzionalità e dell’articolarità.
  • 17. PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO Necessità di una diagnosi precoce e puntuale del Linfedema Primario attraverso una stretta e coordinata attività dei Medici di Medicina Generale e gli Specialisti (Angiologi, Fisiatri, Chirurghi Generali e Vascolari, Oncologi), escludendo le forme miste quali il flebolinfedema, il lipedema e l’edema iatrogeno. La diagnosi deve rispondere a 2 requisiti indispensabili: il CRITERIO CLINICO e l’ESAME LINFOSCINTIGRAFICO.
  • 18. PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO Una volta che la patologia sia riconosciuta ufficialmente, il Paziente viene invitato ad iscriversi ad un REGISTRO REGIONALE (con funzioni di censimento, controllo ed andamento epidemiologico). Da questo momento in poi Il Paziente potrebbe avere diritto all’esenzione dal ticket relativamente a: VISITE SPECIALISTICHE (Fisiatriche, Angiologiche, Chirurgiche Vascolari e Generali, Oncologiche, Dietologiche, Psicologiche) ESAMI DIAGNOSTICI SPECIALISTICI (Linfoscintigrafie anche successive alla prima, su indicazione dello Specialista, Ecocolordoppler degli arti ed Ecotomografia dei tessuti molli) TRATTAMENTO FISICO DECONGESTIVO (tecniche di drenaggio manuali e strumentali, bendaggio multistrato, rieducazione funzionale per l’ipotonotrofia, il blocco articolare, terapia fisica strumentale su fibrosi e lesioni dei tessuti molli) TRATTAMENTO FARMACOLOGICO (sia benzopironi, sia principi ad attività proteolitica sia antibioticoterapia nelle complicanze) CHIRURGICO (negli insuccessi della terapia conservativa, negli stadi II e III ed entro i 6-12 mesi dall’insorgenza)
  • 19. PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO ◊ Concessione dell’assistenza scolastica (forme primarie dell’infanzia) e Legge 104.. Prescrizione degli idonei ed indispensabili indumenti elastici, FORNITI dal S.S.N. ANCHE PER GLI ARTI INFERIORI (attualmente sono previsti SOLO per il linfedema dell’arto superiore conseguente alla chirurgia oncologica della mammella). ◊ Creazione ed identificazione di una RETE TERRITORIALE di strutture pubbliche e private convenzionate, riconosciute dalla REGIONE, che abbiano i requisiti necessari, per competenze professionali e strutturali, per la diagnosi e la cura del Linfedema Primario e Secondario, sia in regime intensivo sia estensivo (anche al fine di ridurre la spesa relativa ai trattamenti all’estero).
  • 20. PROBLEMATICHE ED IPOTESI DI LAVORO ◊ Corretto inquadramento nosologico, che consenta di considerare il Linfedema come patologia vascolare e non dermatologica, con conseguente rivalutazione dei codici del nomenclatore sui D.R.G., scarsamente remunerativi a fronte delle necessità assistenziali che la menomazione comporta. ◊L’attuale codificazione ICD9CM in corso di visita ambulatoriale risulta essere: Linfedema congenito o cronico - idiopatico ereditario 757.0 Linfedema acquisito cronico – Linfangectasia 457.1 Linfedema postmastectomia 457.0 Linfangite 457.2
  • 21. FARMACOTERAPIA • A) Benzopironi • 1) Alfa-benzopironi CUMARINA e derivati • 2) Gamma-benzopironi BIOFLAVONOIDI (Rutina, Esperidina) La Cumarina naturale (Meliloto Officinalis) che non è un agente anticoagulante (il Warfarin è bis-4-idrossicumarina) agisce direttamente sulle fasi della flogosi, particolarmente sul macrofago (aumento proteolisi), accelerando la degradazione proteica ed attivando l’assorbimento extralinfatico. Aumenta inoltre la linfocinesi Ad alte dosi la Cumarina sintetica possiede alta tossicità a livello epatico.
  • 22. FARMACOTERAPIA • B) Antibiotici ed Antimicotici Sono usati solo in corso di complicanze infettive o micotiche. • C) Diuretici Sono SCONSIGLIATI , perché tendono a rimuovere prevalentemente la componente IDRICA ma non quella PROTEICA.