Repetitive muscle vibration was applied to the quadriceps and gastrocnemius muscles of 11 patients with spastic paraparesis for 90 minutes over 3 days. This led to a reduction in spasticity according to the Ashworth scale in 82% of patients one week later and 56% one month later. Muscle strength improved in 36% of patients and was maintained after one month. All patients who reported spasms or cramps showed improvement one week later that persisted after one month. Gait analysis showed improvements in kinematic and EMG data. All patients showed improved functional ability one month later. This preliminary study suggests repetitive muscle vibration may induce plastic changes in the brain and provide a non-invasive means to
Repetitive muscle vibration was applied to the quadriceps and gastrocnemius muscles of 11 patients with spastic paraparesis for 90 minutes over 3 days. This led to a reduction in spasticity according to the Ashworth scale in 82% of patients one week later and 56% one month later. Muscle strength improved in 36% of patients and was maintained after one month. All patients who reported spasms or cramps showed improvement one week later that persisted after one month. Gait analysis showed improvements in kinematic and EMG data. All patients showed improved functional ability one month later. This preliminary study suggests repetitive muscle vibration may induce plastic changes in the brain and provide a non-invasive means to
El documento es una nota breve que menciona un congreso que tuvo lugar en Saint-Tropez, Francia, el 4 de junio de 2005. Se celebró un congreso en Saint-Tropez, Francia el 4 de junio de 2005.
The document summarizes a study that investigated the effects of applying vibratory stimulation to the quadriceps muscle of subjects who underwent anterior cruciate ligament (ACL) reconstruction surgery. The study found that applying short periods of vibration for a few consecutive days led to improved balance and equilibrium over longer periods of time, as measured by various parameters, compared to a control group. While leg force was not significantly different between groups, the treated subjects showed a preference for standing on the operated leg, indicating the vibration helped them regain confidence in using that leg for balance. The long-lasting positive effects are believed to be due to improvements in proprioceptive control and learning in the central nervous system.
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News dalla sede Roma
STAMPATA: martedi 06/11/2007 - 12:21
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ROMA
Una nuova tecnica per il recupero motorio
Un apparecchio, messo a punto dai ricercatori della Cattolica, utilizza vibrazioni
muscolari ripetitive e sollecita il cervello, ottenendo ottimi risultati nella fase
post ictus
[Pubblicato: 30/10/2007]
Fonte: ANSA - 27 ottobre, 2007
Nuove possibilità di recupero motorio per far fronte alle
spasticità provocate da ictus arrivano da una tecnologia
messa a punto da ricercatori dell’Università Cattolica di
Roma e sperimentata in collaborazione con l'Università, la
Sapienza. L'apparecchio che utilizza vibrazioni muscolari
ripetitive riesce a sollecitare aree del cervello del controllo
motorio che sono rimaste sane ottenendo risultati prima
quasi impossibili. I dati sulla sperimentazione della
tecnologia, frutto di 12 anni di studi, è stata presentata oggi
nel corso di un convegno all'ospedale S. Maria Goretti di
Latina da parte dei professori Guido Maria Filippi (nella
foto), neurofisiologo della Cattolica, e Filippo Camerota,
neurofisiatra del Policlinco Umberto I.
Le applicazioni del trattamento in gruppi selezionati di pazienti con spasticità da ictus e in
bambini affetti da spasticità degli arti inferiori, hanno provocato una riduzione dei disturbi
motori e aumentato la coordinazione muscolare. Questo dato, ha spiegato Filippi, appare
particolarmente significativo, dando evidenza di quanto riabilitatori e medici ritengono da
tempo: le capacità di recupero del nostro sistema nervoso vanno molto oltre quanto
comunemente si crede: l'asserita impossibilità di recuperare in ictus ormai cronici è
probabilmente da ridiscutere.
«Si tratta di risultati molto confortanti per la riduzione della spasticità - hanno spiegato i
ricercatori - che si concretizza in un miglioramento quantitativo della deambulazione». La
tecnologia si avvale di un piccolo apparecchio grande quanto un forno a microonde, che
emette stimoli vibratori, solamente meccanici, i quali fanno oscillare i muscoli interessati; in
questo modo, spiega Filippi, lo studioso da cui è partita la prima intuizione, i recettori
muscolari inviano segnali in codice al cervello che permetto una riprogrammazione delle reti
nervose deputate al controllo muscolare e articolare, ottimizzandone così tutte le
potenzialità. Le possibilità di applicazione per la riabilitazione neurologica, ortopedica, per la
terza età e per lo sport, dicono gli esperti, superata la fase di verifica clinica, possono
giungere alla pratica riabilitativa.
http://www2.unicatt.it/pls/catnews/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=13443&id_sessione=&p... 06/11/2007