Efficacia del trattamento manipolativo osteopatico sulla forza muscolare deg...Claudio Civitillo
Introduzione. Il ruolo della forza muscolare è riconosciuto per ottimizzare la salute, la funzione, l'indipendenza, e sono legati al suo miglioramento e mantenimento nel tempo. Gli obiettivi di questo studio sono stati esplorare l'influenza del trattamento manipolativo osteopatico (TMO) nel breve termine sulla forza muscolare in soggetti sani, rispetto alla terapia simulata (Sham) del gruppo di controllo.
il dottor Marco Spoliti illustra come curare nel modo migliore con Protesi la fratture di spalla di persone anziane, frattura omero prossimale, protesi inversa
Efficacia del trattamento manipolativo osteopatico sulla forza muscolare deg...Claudio Civitillo
Introduzione. Il ruolo della forza muscolare è riconosciuto per ottimizzare la salute, la funzione, l'indipendenza, e sono legati al suo miglioramento e mantenimento nel tempo. Gli obiettivi di questo studio sono stati esplorare l'influenza del trattamento manipolativo osteopatico (TMO) nel breve termine sulla forza muscolare in soggetti sani, rispetto alla terapia simulata (Sham) del gruppo di controllo.
il dottor Marco Spoliti illustra come curare nel modo migliore con Protesi la fratture di spalla di persone anziane, frattura omero prossimale, protesi inversa
1. VII CONGRESSO NAZIONALE della SOCIETA’
ITALIANA di RIABILITAZIONE NEUROLOGICA
Napoli, 19-21 aprile 2007
Spedire via e-mail alla Segreteria Scientifica: sirn@aristea.com - ENTRO e non oltre il 20 MARZO 2007
Indicare l’autore a cui inviare la corrispondenza
Cognome e Nome Marconi Barbara
Indirizzo Via Ardeatina 354
Città Roma CAP 00143
Telefono 06 51501543 Fax 06 51501543
e-mail: b.marconi@hsantalucia.it DATA 19-03-07
Indicare l’opzione per l’inserimento del proprio lavoro:
Presentazione orale (prescelta)
Modulo Abstract
TITOLO MODIFICAZIONI PERSISTENTI DELL’ECCITABILITÀ CORTICALE INDOTTE DA UN
(200 Car.) NUOVO PARADIGMA DI VIBRAZIONE MUSCOLARE IN SOGGETTI SANI E PAZIENTI
CON ICTUS CRONICO.
Autori B. Marconi1 C. Pecchioli1, G. Koch1, F. Camerota2 V.M. Saraceni2 G.M. Filippi3 and C.
(200 Car.) Caltagirone1
Affiliazione 1 IRCCS Fondazione Santa Lucia Lab. di Neurologia Clinica e Comportamentale I.R.C.C.S. Fondazione S. Lucia, Roma
(200 Car.) 2 Ist. di Medicina Fisica e Riabilitazione, Università di Roma “La Sapienza ”, Roma
3 Ist. di Fisiologia umana, Università “Cattolica del Sacro Cuore”, Roma
Testo (Il testo può essere esteso a 10.000 caratteri (la pubblicazione sarà elettronica su CD-ROM)
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare, mediante TMS, l’effetto che di un particolare protocollo di
vibrazione muscolare (MV) sull’eccitabilità corticale di 10 soggetti sani (HS) e 5 pazienti con ictus cronico (SP). La soglia
motoria (rMT), l’ area, il volume e la SICI/ICF sono stati studiati prima (pre-MV), 15 (post-1), 30 (post-2) 60 (post-3) e 90
giorni (post-4) dopo l’applicazione della MV dai seguenti muscoli: il FCR muscolo trattato con MV (target), un m.
sinergico (FCU) ed un m. antagonista (EDC). Nei HS la MV è stata applicata mentre il soggetto manteneva uno stato di
contrazione isometrica del m. trattato (FCR) pari al 20% della contrazione massimale. Nei HS la MV ha indotto modifiche
significative dell’eccitabilità corticale, persistenti fino a 15 giorni, mentre nessun cambiamento è stato osservato in
nessuno degli altri punti del time corse. Le modificazioni al post-1 nei HS hanno riguardato: 1) una diminuzione del
volume del m. target (FCR) e del suo sinergico (FCU); 2) un aumento del volume del m. antagonista (EDC); 3) un
aumento della SICI nel m. target FCR e nel FCU; 4) una diminuzione della SICI nel EDC. Il medesimo protocollo di MV
e la relativa valutazione con TMS sono stati effettuati su pazienti con ictus cronico (> di 6 mesi) che hanno avuto come
esito una spasticità dell’arto superiore da moderata a severa. Tutti i pz sono stati valutati attraverso la scala di Ashworth, la
Motricity Index (M.I.) (arto superiore) e la Wolf motor function test (WMFT). Modificazioni significative nei vari
indicatori di eccitabilità corticale e punteggi nelle scale validate sono state osservate fino a 3 mesi dopo la fine del
trattamento (post-1, post-2 e post-3) in tutti i pz: 1) abbassamento della rMT; 2) aumento dell’area e del volume di tutti i
muscoli (FCR, FCU ed EDC); 3) aumento della SICI nel m. FCR e nel FCU; 4) diminuzione della SICI nel m. EDC; 5)
diminuzione della spasticità (diminuzione nei punteggi ottenuti alla scala di Ashworth); 6) aumento dell’outcome motorio
(aumento nei punteggi della M.I. e WMFT). In conclusione la MV è in grado di modificare in modo persistente e non
invasivo l’assetto corticale eccitatorio/inibitorio, probabilmente attraverso meccanismi di “inibizione intracorticale
reciproca”. Se questi dati preliminari dovessero essere confermati, potrebbero costituire un valido substrato
neurofisiologico per un recupero funzionale motorio oltre il concetto di cronicità, e la vibrazione muscolare potrebbe
risultare uno strumento utile e non invasivo da combinare opportunamente con le tradizionali metodiche riabilitative.