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ULSS 2
FELTRE
DIPARTIMENTO
DI PREVENZIONE
SCUOLA
DELLO SPORT
VenetoBelluno
COMITATO
REGIONALE
VENETO
Calendario 2015
“La sicurezza non è un hobby, è la vita: Le attività sportive”.
Ho il piacere di presentare il calendario 2015, “La sicurezza non è un
hobby, è la vita. Le attività sportive”, realizzato dal Dipartimento di Prevenzione
dell’ULSS n.2, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione per la tutela
della salute e della sicurezza nello Sport.
Nel territorio nazionale sono circa 17 milioni coloro che praticano una o
più attività sportive.
Per quanto riguarda gli incidenti nelle attività sportive non esiste una
statistica ufficiale ma circa 300 mila persone si presentano ogni anno al
Pronto Soccorso per aver subìto un incidente sportivo. Di questi, circa 15 mila
necessitano di ricovero.
In Italia lo sport più praticato è il calcio, che rappresenta anche
l’attività sportiva maggiormente interessata dagli incidenti con il 46% dei casi. A
scalare arrivano gli altri sport quali la pallacanestro, la pallavolo, lo sci, l’atletica
e jogging, il ciclismo, il rugby, il nuoto ed infine il tennis.
Le lesioni più frequenti interessano, a seconda dello sport praticato, gli
arti inferiori, superiori, il capo e il torace.
Al fine di prevenire e proteggere gli sportivi da spiacevoli incidenti
è necessario che siano valutati i rischi delle attività sportive, e corretti i
comportamenti errati, per evitare danni anche permanenti che possono
cambiare la vita di una persona.
Il presente calendario è stato realizzato con la collaborazione del CONI,
dell’ing. Nicola Canal, del personale dello SPISAL (Servizio di Prevenzione,
Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) del Dipartimento di Prevenzione
dell’Azienda ULSS n°2 di Feltre e dell’ULSS n°1 di Belluno.
L’occasione è gradita per augurare un buon 2015.
Dicembre 2014
Il Direttore Generale ULSS 2
Adriano Rasi Caldogno
Ulteriori copie potranno essere richieste alla Segreteria CONI POINT, Via Cipro, 30 Belluno
Tel. 0437.940285 - Fax 0437.940387 - belluno@coni.it
a
Adriano Rasi Caldogno
I POINT Via Cipro 30 Belluno
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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REGIONALE
VENETO
SCI ALPINO: comprende quattro specialità: discesa libera, gigante, super G e slalom speciale. Gli sportivi apprezzano inoltre lo SCI NORDICO come lo sci di fondo, lo sci alpinismo e le
camminate sulla neve con le ciaspe. Altri ancora preferiscono lo snowboard. Gli incidenti sono riconducibili a carenze strutturali, a condizioni meteorologiche e a comportamenti errati.
Carenze strutturali e alterazioni meteorologiche: insufficienti segnalazioni sulle piste, scarsa o addirittura nulla visibilità o presenza di ghiaccio nelle piste, pericolosissimo soprattutto
per chi pratica snowboard.
Comportamenti errati: gli sciatori si addentrano in zone non autorizzate, “fuori pista”, oppure sciano in condizioni meteorologiche che aumentano la probabilità di valanghe. Altri
comportamenti errati derivano dall’eccesso di velocità, mancate precedenze verso chi proviene da destra, oppure abuso di alcol e droghe.
I danni alla persona sono dovuti alle cadute e agli investimenti da parte di altri sciatori o contro persone o cose presenti sulle piste.
Abbigliamento e protezioni: oltre all’abbigliamento classico (pantaloni e giacca-vento, guanti e occhiali), è obbligatorio l’uso del casco per i minori di 14 anni. Per tutti gli sciatori è
opportuno l’uso del casco e del paraschiena, per chi fa slalom anche dei parastinchi.
Comportamenti corretti:
- adeguare sempre la velocità in funzione dell’affollamento in pista e dello stato del manto nevoso;
- percorrere solo piste adeguate alle proprie capacità e non fermarsi al centro di esse.
Per le camminate sulla neve con le ciaspe e nello sci alpinismo:
- controllare le condizioni meteo prima della partenza (attenersi ai bollettini meteorologici);
- evitare le uscite in solitaria;
I soccorsi: per tutte le attività sportive in montagna si raccomanda di avere sempre con sé l’ARVA (Appareil de Recherche de Victimes en Avalanche), fondamentale in caso di valanghe
per la ricerca delle vittime. È utile avere anche la sonda per la ricerca di persone sommerse.
Le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Forestali) effettuano controlli sui comportamenti a rischio degli sciatori sulle piste: si rischia il ritiro immediato dello skypass ed una multa salata!
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GENNAIO
SCI ALPINO E NORDICO
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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FEBBRAIO
HOCKEY SU GHIACCIO: è uno sport di squadra dove gli scontri diretti uomo-uomo di certo non mancano.
Rischi: cadute, tagli da lame dei pattini, scontri con gli avversari.
Lesioni: contusioni e traumi in genere dovuti ai contrasti con gli avversari o dai colpi inflitti dal dischetto di gioco scagliato ad elevate velocità durante la partita.
Abbigliamento e protezioni: l’hockey necessita di un adeguato abbigliamento di protezione come casco, gomitiere, ginocchiere e parastinchi, guanti e pettorina più o meno imbottita
per portieri e giocatori.
Comportamenti corretti: rispettare il regolamento di gioco.
PATTINAGGIO ARTISTICO SU GHIACCIO: sport sia individuale sia di coppia senza scontri diretti uomouomo.
Rischi: cadute, tagli da lame dei pattini.
Lesioni: ferite causate dalle lame dei pattini, traumi al capo, lussazioni o fratture dei polsi.
Abbigliamento e protezioni: non è previsto un abbigliamento di protezione ma un vestiario artistico e scenografico legato all’esibizione.
Comportamenti corretti: in caso di pattinaggio libero tutta la pista è a disposizione dei pattinatori. Se la pista è affollata si consiglia un senso di marcia uguale per tutti, solitamente
antiorario.
É permesso pattinare solo presso gli impianti realizzati appositamente. È assolutamente sconsigliato pattinare sugli specchi d’acqua ghiacciati.
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HOCKEY E PATTINAGGIO ARTISTICO SU GHIACCIO
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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VENETO
PALLACANESTRO: sport di squadra con precise “modalità” di contatto disciplinate dal Regolamento.
Rischi: campo reso scivoloso dalle cadute dei giocatori sudati. Inoltre:
- contatti/scontri fra i giocatori;
- continui e frequenti cambi di direzione con conseguenti distorsioni alle caviglie;
- urti con ostacoli o attrezzature riposte troppo vicine al bordo del campo.
Lesioni: a causa di cadute, errati atterraggi dopo i salti o bruschi cambi di direzione, impatti anomali con la palla o con un avversario le lesioni più frequenti interessano le caviglie e le
ginocchia, le dita delle mani e i polsi.
Strutture: i sostegni dei tabelloni e il bordo inferiore degli stessi devono essere protetti contro gli urti accidentali dei giocatori.
PALLAVOLO: sport di squadra “over-head” che costringe le braccia a lavorare al di sopra della testa.
Rischi: campo reso scivoloso dalle cadute dei giocatori sudati.
Lesioni: tendiniti alle cuffie dei rotatori, distorsioni alla caviglia, “ginocchio del saltatore”.
Strutture: i sostegni della rete devono essere protetti contro gli urti accidentali dei giocatori.
Abbigliamento e protezioni: divisa ufficiale della squadra in materiale “tecnico” traspirante. Uso di ginocchiere, gomitiere e cerotti alle dita per evitare contusioni o fratture durante il
gioco.
Comportamenti corretti: rispettare il regolamento di gioco. Inoltre:
- dopo ogni caduta asciugare la zona prima della ripresa del gioco;
- riscaldamento muscolare pre allenamento o partita.
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MARZO
PALLAVOLO E PALLACANESTRO
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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ATLETICA LEGGERA: comprende più di venti specialità suddivise in corse (tra cui la marcia) e concorsi come i salti e i lanci. Gare e allenamenti si svolgono nelle piste di atletica leggera
formate da un anello in tartan lungo 400m e diviso in 6/8 corsie (8 per le gare internazionali). Nell’anello si praticano le specialità di lanci e salti, nelle corsie le gare di corsa.
Abbigliamento e protezioni: abbigliamento traspirante, scarpe chiodate per gli adulti, fascia dorso-lombare per il getto del peso, lancio del martello, disco e giavellotto, ginocchiere per
le altre discipline.
Rischi: i più frequenti sono:
- collisioni accidentali con i cordoli che delimitano la pista;
- terreni accidentati nelle corse campestri;
- ferite e tagli da scarpe chiodate.
Comportamenti corretti:
- durante gli allenamenti o le gare, evitare di attraversare i settori di lancio e di dare le spalle alle pedane del getto del peso, lancio del martello, del disco e del giavellotto. Non attraversare
le piste in tartan quando ci sono allenamenti e gare in corso. Rispettare la direzione di corsa antioraria.
- non saltare gli ostacoli in direzione contraria in quanto in caso di contatto non si ribaltano;
- nel salto in alto, una scorretta rincorsa può causare un atterraggio sulla schiena all’esterno dei sacconi. Una scorretta sosta vicino al saccone durante i salti di altri altleti alza il rischio
d’impatto con i ritti che sostengono l’asticella;
- indossare le calzature chiodate nelle specialità di salto in lungo, alto, triplo ed asta, soprattutto se la pista in tartan risulta scivolosa per pioggia/bagnato. Nelle categorie giovanili non
è previsto l’uso di scarpe chiodate pertanto vanno evitate le discipline di salto in caso di pista scivolosa;
- effettuare un sufficiente riscaldamento muscolare prima di compiere gesti esplosivi.
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ATLETICA LEGGERA
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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NUOTO IN PISCINA: prevede più stili come libero, rana, dorso, delfino ecc.
Rischi: possibilità di annegamento in caso di mancata assistenza, soprattutto in caso di apnee o tuffi mal gestiti o assistiti. Scivolamenti lungo le scale o il piano vasca.
Lesioni: distorsioni dovute a cadute, rotture dei denti in particolare nei bambini e comunque nel caso di imprudenze in attività svolte in condizioni psicofisiche non del tutto idonee.
Abbigliamento e protezioni: per gli spostamenti lungo il bordo vasca e sulle scale indossare sempre calzature antiscivolo.
Comportamenti corretti:
- non correre lungo il bordo vasca e quando si sale o si scende dalle scale;
- non tuffarsi se non c’è nessun assistente qualificato o la piscina non è sufficientemente profonda;
- non praticare apnea se non si è assistiti da un istruttore qualificato;
- per sicurezza attendere almeno 3 ore dai pasti completi prima di entrare in acqua, soprattutto se fredda;
- accertarsi sempre che sia presente un assistente durante le attività in vasca, soprattutto se ci sono bambini;
- rispettare sempre gli altri, non creare fastidi o situazioni pericolose per se stessi e per le altre persone.
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NUOTO
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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TRIATHLON: sport multidisciplinare di resistenza nel quale l’atleta si cimenta senza interruzione e nell’ordine in una prova di nuoto, una di ciclismo e una di corsa. Ci sono numerose
varianti come il supersprint, sprint, olimpico, doppio olimpico, ironman 70.3 e ironman (super lungo). Nel periodo invernale si pratica il winter triathlon nel quale l’atleta effettua una
prova di corsa, una di ciclismo e una di sci di fondo.
Esiste anche una forma di triathlon “off-road” la cui caratteristica principale è quella di prevedere la prova sia di ciclismo sia podistica su percorsi sterrati usando una MTB in alternativa
alla bicicletta da strada.
Rischi: sono gli stessi delle varie discipline che compongono il triathlon.
Lesioni: sono le stesse delle varie discipline che compongono il triathlon e riguardano soprattutto le fasi di allenamento dato che nei campi gara il traffico è generalmente sorvegliato
e vi è la presenza di personale medico pronto ad intervenire immediatamente in caso di necessità.
Abbigliamento e protezioni: body di gara, costume, cuffia e occhialini, muta per il nuoto in acque libere, scarpe e abbigliamento tecnico in base alla stagione per corsa e ciclismo, casco
(obbligatorio nelle gare).
Comportamenti corretti:
- allenarsi sempre in compagnia e mai soli, soprattutto durante il nuoto in acque libere;
- nuotare utilizzando una boa di segnalazione;
- nuotare in direzione parallela alla costa.
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GIUGNO
TRIATHLON
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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COMITATO
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VENETO
ORIENTEERING: è lo “sport dei boschi” che si svolge prevalentemente in ambienti naturali ma si può praticare anche nei centri storici di città. Richiede esperienza nella lettura delle
carte topografiche e nell’uso delle bussole, buon senso dell’orientamento, velocità e resistenza fisica alla corsa.
Rischi: terreno su cui si corre, spesso sconnesso, accidentato o fangoso.
Lesioni: distorsioni alle caviglie, escoriazioni e graffi.
Abbigliamento e protezioni: nelle competizioni è d’obbligo il pantalone lungo. In caso di sottobosco con fitte ramaglie è consigliabile anche indossare le ghette tibiali. Se il terreno è
particolarmente sconnesso è utile la pratica del “taping” alle caviglie (o bendaggio).
Comportamenti corretti: non deturpare l’ambiente abbandonando i rifiuti che invece vanno smaltiti negli appositi cestini e non creare situazioni di pericolo per se stessi e per gli altri.
NORDIC WALKING: molto simile all’escursionismo ma vengono utilizzate racchette o bastoncini per facilitare la camminata e per rendere l’esercizio bio-meccanicamente più
completo.
Rischi: cadute e scivolamenti a causa di terreni spesso sconnessi o scivolosi.
Lesioni: contusioni, graffi, escoriazioni. Abbigliamento e protezioni: scarponcini ben allacciati, pantaloni lunghi, giacca a vento, pile, t-shirt, guanti, occhiali e berretto.
Comportamenti corretti: assicurarsi che ci siano condizioni metereologiche favorevoli.
ESCURSIONISMO: classica camminata immersi nella natura.
Rischi: cadute e scivolamenti a causa di terreni spesso sconnessi o scivolosi.
Lesioni: distorsioni, traumi osteoarticolari, ipotermia, colpi di calore o vesciche ai piedi che rendono la camminata dolorosa.
Abbigliamento e protezioni: scarponcini ben allacciati, pantaloni lunghi, giacca a vento, pile, t-shirt, guanti, occhiali e berretto.
Comportamenti corretti: portare sempre acqua e alimenti. Valutare le proprie capacità fisiche e la propria esperienza in rapporto alle caratteristiche e alle difficoltà del percorso scelto.
In alta montagna essere consapevoli dei possibili e rapidi cambiamenti meteo e abbassamenti di temperatura. Attenzione alle punture d’insetti o serpenti. Dotarsi di carta sentieristica,
cellulare, kit essenziale di primo soccorso, bussola, acqua e alimenti.
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LUGLIO
ATTIVITA’ IN AMBIENTE NATURALE
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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VENETO
CALCIO: E’ lo sport più popolare e praticato in tutto il mondo e non necessita di presentazioni!
Rischi:
- a livello giovanile e scolastico, rovesciamento delle porte a misura ridotta se non ancorate a terra in modo sicuro.
- scivolamento negli spogliatoi a causa dei tacchetti delle scarpe;
- nel campo, inciampi nei palloni vaganti, soprattutto se fermi alle spalle dei giocatori durante gli allenamenti;
- inciampi contro i rubinetti dell’irrigazione a bordo campo e nei cavi elettrici di alcuni tipi di impianti di illuminazione;
- pallonate in testa o in pieno volto.
Lesioni: fratture a tibia e perone a causa delle entrate a gamba tesa sugli avversari, distorsioni alle caviglie o rotture dei legamenti a livello del ginocchio.
Abbigliamento e protezioni: maglia, pantaloncini, calzettoni, scarpe e parastinchi. Il portiere ha solitamente i pantaloncini con le imbottiture laterali e i guanti, non a fini protezionistici
ma per avere piuttosto una migliore “presa” durante le parate. È possibile indossare anche una protezione per la testa e per le ginocchia.
Comportamenti corretti: la FIFA si è ufficialmente impegnata a promuovere il Fair Play, ossia una corretta etica di gioco per evitare comportamenti violenti e discriminatori. Il Fair Play
viene insegnato ai ragazzi che frequentano gli istituti sportivi.
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AGOSTO
CALCIO
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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VENETO
CICLISMO SU STRADA:
Rischi: cadute e investimento da parte degli automezzi.
Lesioni: contusioni, escoriazioni, fratture, lesioni al capo e agli arti.
Abbigliamento e protezioni: caschetto ben allacciato.
Comportamenti corretti:
- rispettare il Codice della Strada (C.d.S.) e la cartellonistica;
- mantenere la destra e le distanze di sicurezza durante la marcia;
- durante le gare seguire sempre le indicazioni del direttore di corsa e giuria, seguire le frecce di percorso e tenere sempre entrambe le mani sul manubrio. Per problemi meccanici alla
bicicletta fermarsi sulla destra;
- nel tratto di strada che intercorre fra le auto di inizio e fine corsa il traffico è momentaneamente sospeso ma non significa che si possa utilizzare quel tratto stradale come fosse una
pista: se viene causato un incidente il ciclista potrebbe esserne responsabile;
- agevolare sempre il passaggio delle motostaffette: garantiscono la sicurezza!
Nelle gare vi è sempre una squadra di soccorso pronta ad intervenire in caso di necessità.
MTB E CICLOCROSS: avviene con l’uso di biciclette come le MTB o le bici da ciclocross in tratti fuoristrada.
Rischi: cadute a causa del terreno spesso irregolare, con buche, sassi, radici, saliscendi improvvisi, pendenze importanti e curve secche, acqua, ghiaia o terra/fango. Tutto questo influisce
negativamente sul grip degli pneumatici ed infine sulla stabilità della bicicletta. Può capitare di intraprendere sentieri di montagna con una vegetazione talmente fitta da poter intralciare
un agevole passaggio del ciclista anche all’altezza del capo creando il rischio di urtare con il volto contro le ramaglie.
Lesioni: contusioni, escoriazioni, fratture, lesioni al capo e agli arti.
Abbigliamento e protezioni: occhiali e caschetto della giusta taglia e ben allacciato. Casco integrale, mascherina, pettorina, ginocchiere, e guanti per chi pratica downhill, disciplina
gravity che si svolge completamente in discesa con apposite bici.
Comportamenti corretti: adeguare l’andatura in funzione al tipo di terreno, proteggersi con l’apposito abbigliamento di protezione ed essere possibilmente sempre in compagnia.
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SETTEMBRE
CICLISMO
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
ULSS 2
FELTRE
DIPARTIMENTO
DI PREVENZIONE
SCUOLA
DELLO SPORT
VenetoBelluno
COMITATO
REGIONALE
VENETO
GINNASTICA ARTISTICA: è una disciplina che richiede forza, equilibrio, velocità ed elevata mobilità articolare. Per raggiungere questi obiettivi è necessario un lungo allenamento che
inizia già da giovanissimi. La ginnastica artistica prevede l’uso della pedana per i volteggi, il cavallo con maniglie, gli anelli, la sbarra, le parallele (simmetriche e asimmetriche) e la trave.
Rischi: cadute e scivolamenti a causa di errori negli atterraggi dopo i volteggi o le esibizioni a corpo libero.
Lesioni: fratture, distorsioni, stiramenti e strappi muscolari.
Abbigliamento e protezioni: le varie discipline necessitano di un abbigliamento che non ostacoli i movimenti durante gli esercizi. Per una ragazza è corretto il body e non pantaloncini
e maglietta.
Comportamenti corretti: l’ordine e la disciplina aiutano a garantire la sicurezza nell’esecuzione degli esercizi ginnici.
GINNASTICA RITMICA: è uno sport olimpico femminile che richiede un’elevata mobilità articolare ed equilibrio. Nella ritmica si utilizzano piccoli attrezzi come il cerchio, la palla,
le clavette, il nastro e la fune.
Rischi: nascono fondamentalmente da una scorretta gestione dell’organizzazione in palestra. Se le atlete, soprattutto piccole, non vengono controllate ed assistite durante l’attività, i
rischi di scivolamento e cadute aumentano.
Lesioni: fratture, distorsioni, stiramenti e strappi muscolari.
Abbigliamento e protezioni: tuta, costumini, scarpette da ritmica o da ginnastica artistica, calzini antiscivolo.
Comportamenti corretti: importantissima la fase di riscaldamento muscolare prima dell’inizio della pura attività ritmica. Importante seguire le disposizioni dell’allenatore per mantenere
ordine e disciplina anche a fini prevenzionistici.
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OTTOBRE
GINNASTICA ARTISTICA E RITMICA
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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COMITATO
REGIONALE
VENETO
ATTIVITA’ PARALIMPICHE: il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) si occupa di avviare le persone con disabilità verso una corretta e compatibile disciplina sportiva in modo da
offrirgli la possibilità di recuperare indipendenza e motivazione, riscoprire le proprie potenzialità e ritornare ad essere protagonista. Il CIP assicura i diritti di partecipazione allo sport in
condizioni di uguaglianza e pari opportunità. Ad oggi il CIP riconosce oltre quaranta entità sportive paralimpiche. Tiro con l’arco, Wheel Chair Curling (curling in carrozzina), ciclismo,
atletica, nuoto, sci alpino e da fondo sono alcuni sport paralimpici molto praticati.
Rischi: secondo il tipo di disciplina che si pratica e dal grado di autonomia che si possiede.
Abbigliamento e protezioni: secondo il tipo di disciplina praticata.
Comportamenti corretti: buona preparazione, sia dal punto di vista mentale sia tecnico-fisico ed una solida assistenza da parte di allenatori esperti e qualificati.
TIRO CON L’ARCO: disciplina anche paralimpica, è l’unica che permette agli atleti diversamente abili di competere al pari dei normodotati.
Rischi: urti con la corda durante il rilascio della freccia, possibilità di essere colpiti dalle frecce se si entra incautamente nella zona di tiro.
Lesioni: abrasioni, piccole ferite e lividi.
Abbigliamento e protezioni: utilizzo della patelletta, guantino a tre dita, parabraccio (indispensabile) e paraseno utilizzato anche dagli uomini.
Comportamenti corretti:
- scoccare solo se la zona di tiro e l’area di sicurezza dietro ai bersagli sono sgombre da persone o animali;
- tendere l’arco (senza mai puntarlo verso l’alto) solo dalla linea di tiro e in direzione del proprio bersaglio;
- il recupero delle frecce deve avvenire contemporaneamente per tutti gli arcieri;
- in caso di ricerca di frecce dietro ai bersagli, avvisare sempre verbalmente tutti gli arcieri dell’eventuale presenza di persone;
- il campo va attraversato a passo svelto e non correndo, facendo attenzione ad evitare eventuali frecce conficcate nel terreno.
BOCCE: il gioco delle bocce viene svolto su campi con due, quattro o più corsie.
Rischi: essere colpiti dalle bocce o dal pallino durante i lanci da parte dei giocatori. Lesioni: strappi muscolari a cosce o inguine e slogature alle spalle durante la fase di lancio.
Abbigliamento e protezioni: non sono richieste protezioni ma solo calzature a suola liscia, senza tacco e carro armato per non alterare lo stato del campo di gioco.
Comportamenti corretti: rimanere fermi durante i lanci eseguiti dagli altri giocatori.
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NOVEMBRE
ATTIVITA’ PARALIMPICHE E BOCCE
Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972)
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L’attività sportiva si può praticare anche in spazi chiusi come le palestre. Ogni ambiente chiuso in cui sono praticati sport a livello agonistico e non, deve essere conforme alla normativa
sugli impianti sportivi (D.M. 18/03/1996) e al Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (D.Lgs 81/08), sia come spazi che in termini di impiantistica.
Se l’organizzazione si avvale del lavoro di uno o più dipendenti, il Datore di Lavoro deve:
- valutare tutti i rischi ai sensi del D.Lgs 81/08 e s.m. e i.;
- nominare gli addetti alla gestione delle emergenze (primo soccorso e antincendio);
- erogare la formazione a tutti i dipendenti;
- effettuare la sorveglianza sanitaria ai dipendenti e ai soci lavoratori se sono esposti a rischi previsti dalla normativa.
Defibrillatore: il Decreto “Balduzzi” (D.M. 24/04/2013 pubblicato in G.U. n°169 del 20/07/2013) stabilisce che una Società Sportiva professionistica o dilettantistica abbia l’obbligo
di tenere nei propri locali un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) periodicamente manutentato. Il suo uso è previsto anche da parte di personale non sanitario purché abbia
ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. Sono escluse le Società professionistiche e dilettantistiche che svolgono attività con ridotto impegno
cardiocircolatorio come bocce, biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili.
Certificato di idoneità alla pratica di attività ludico-motoria: non è obbligatorio il rilascio del certificato medico per attività ginniche, addestrative, corsi di mantenimento fisico ecc.
Certificato di idoneità alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico con Elettrocardiogramma: è obbligatorio per le attività sportive non agonistiche ovvero per:
- alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche;
- coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti
dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi D.M. 18/02/1982;
- coloro che partecipano ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.
Certificato di idoneità sportiva agonistica: obbligatorio il certificato rilasciato dal Medico dello Sport ai sensi del D.M. 18/02/1982 e della D.G.R. n°621 del 07/03/2006.
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DICEMBRE
LA PALESTRA SICURA

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02 2016 spisal-calend15_04

  • 1. ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO
  • 2. Calendario 2015 “La sicurezza non è un hobby, è la vita: Le attività sportive”. Ho il piacere di presentare il calendario 2015, “La sicurezza non è un hobby, è la vita. Le attività sportive”, realizzato dal Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS n.2, nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione per la tutela della salute e della sicurezza nello Sport. Nel territorio nazionale sono circa 17 milioni coloro che praticano una o più attività sportive. Per quanto riguarda gli incidenti nelle attività sportive non esiste una statistica ufficiale ma circa 300 mila persone si presentano ogni anno al Pronto Soccorso per aver subìto un incidente sportivo. Di questi, circa 15 mila necessitano di ricovero. In Italia lo sport più praticato è il calcio, che rappresenta anche l’attività sportiva maggiormente interessata dagli incidenti con il 46% dei casi. A scalare arrivano gli altri sport quali la pallacanestro, la pallavolo, lo sci, l’atletica e jogging, il ciclismo, il rugby, il nuoto ed infine il tennis. Le lesioni più frequenti interessano, a seconda dello sport praticato, gli arti inferiori, superiori, il capo e il torace. Al fine di prevenire e proteggere gli sportivi da spiacevoli incidenti è necessario che siano valutati i rischi delle attività sportive, e corretti i comportamenti errati, per evitare danni anche permanenti che possono cambiare la vita di una persona. Il presente calendario è stato realizzato con la collaborazione del CONI, dell’ing. Nicola Canal, del personale dello SPISAL (Servizio di Prevenzione, Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda ULSS n°2 di Feltre e dell’ULSS n°1 di Belluno. L’occasione è gradita per augurare un buon 2015. Dicembre 2014 Il Direttore Generale ULSS 2 Adriano Rasi Caldogno Ulteriori copie potranno essere richieste alla Segreteria CONI POINT, Via Cipro, 30 Belluno Tel. 0437.940285 - Fax 0437.940387 - belluno@coni.it a Adriano Rasi Caldogno I POINT Via Cipro 30 Belluno
  • 3. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO SCI ALPINO: comprende quattro specialità: discesa libera, gigante, super G e slalom speciale. Gli sportivi apprezzano inoltre lo SCI NORDICO come lo sci di fondo, lo sci alpinismo e le camminate sulla neve con le ciaspe. Altri ancora preferiscono lo snowboard. Gli incidenti sono riconducibili a carenze strutturali, a condizioni meteorologiche e a comportamenti errati. Carenze strutturali e alterazioni meteorologiche: insufficienti segnalazioni sulle piste, scarsa o addirittura nulla visibilità o presenza di ghiaccio nelle piste, pericolosissimo soprattutto per chi pratica snowboard. Comportamenti errati: gli sciatori si addentrano in zone non autorizzate, “fuori pista”, oppure sciano in condizioni meteorologiche che aumentano la probabilità di valanghe. Altri comportamenti errati derivano dall’eccesso di velocità, mancate precedenze verso chi proviene da destra, oppure abuso di alcol e droghe. I danni alla persona sono dovuti alle cadute e agli investimenti da parte di altri sciatori o contro persone o cose presenti sulle piste. Abbigliamento e protezioni: oltre all’abbigliamento classico (pantaloni e giacca-vento, guanti e occhiali), è obbligatorio l’uso del casco per i minori di 14 anni. Per tutti gli sciatori è opportuno l’uso del casco e del paraschiena, per chi fa slalom anche dei parastinchi. Comportamenti corretti: - adeguare sempre la velocità in funzione dell’affollamento in pista e dello stato del manto nevoso; - percorrere solo piste adeguate alle proprie capacità e non fermarsi al centro di esse. Per le camminate sulla neve con le ciaspe e nello sci alpinismo: - controllare le condizioni meteo prima della partenza (attenersi ai bollettini meteorologici); - evitare le uscite in solitaria; I soccorsi: per tutte le attività sportive in montagna si raccomanda di avere sempre con sé l’ARVA (Appareil de Recherche de Victimes en Avalanche), fondamentale in caso di valanghe per la ricerca delle vittime. È utile avere anche la sonda per la ricerca di persone sommerse. Le Forze dell’Ordine (Carabinieri, Polizia, Forestali) effettuano controlli sui comportamenti a rischio degli sciatori sulle piste: si rischia il ritiro immediato dello skypass ed una multa salata! Gio Lun Ven Ven Mar Sab Sab Mer Dom Dom Gio Lun Lun Ven Mar Mar Sab Mer Mer Dom Gio Gio Lun Ven Sab Ven Mar Sab Mer Dom Gio 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 31 9 20 10 21 11 22 GENNAIO SCI ALPINO E NORDICO
  • 4. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO FEBBRAIO HOCKEY SU GHIACCIO: è uno sport di squadra dove gli scontri diretti uomo-uomo di certo non mancano. Rischi: cadute, tagli da lame dei pattini, scontri con gli avversari. Lesioni: contusioni e traumi in genere dovuti ai contrasti con gli avversari o dai colpi inflitti dal dischetto di gioco scagliato ad elevate velocità durante la partita. Abbigliamento e protezioni: l’hockey necessita di un adeguato abbigliamento di protezione come casco, gomitiere, ginocchiere e parastinchi, guanti e pettorina più o meno imbottita per portieri e giocatori. Comportamenti corretti: rispettare il regolamento di gioco. PATTINAGGIO ARTISTICO SU GHIACCIO: sport sia individuale sia di coppia senza scontri diretti uomouomo. Rischi: cadute, tagli da lame dei pattini. Lesioni: ferite causate dalle lame dei pattini, traumi al capo, lussazioni o fratture dei polsi. Abbigliamento e protezioni: non è previsto un abbigliamento di protezione ma un vestiario artistico e scenografico legato all’esibizione. Comportamenti corretti: in caso di pattinaggio libero tutta la pista è a disposizione dei pattinatori. Se la pista è affollata si consiglia un senso di marcia uguale per tutti, solitamente antiorario. É permesso pattinare solo presso gli impianti realizzati appositamente. È assolutamente sconsigliato pattinare sugli specchi d’acqua ghiacciati. Lun Mar MerDom Gio Lun Ven Mar Sab Mer Dom Gio Lun Ven VenMar Sab SabMer Dom DomGio 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 8 19 9 20 10 21 11 22 Lun Mar Mer Gio Ven Sab HOCKEY E PATTINAGGIO ARTISTICO SU GHIACCIO
  • 5. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO PALLACANESTRO: sport di squadra con precise “modalità” di contatto disciplinate dal Regolamento. Rischi: campo reso scivoloso dalle cadute dei giocatori sudati. Inoltre: - contatti/scontri fra i giocatori; - continui e frequenti cambi di direzione con conseguenti distorsioni alle caviglie; - urti con ostacoli o attrezzature riposte troppo vicine al bordo del campo. Lesioni: a causa di cadute, errati atterraggi dopo i salti o bruschi cambi di direzione, impatti anomali con la palla o con un avversario le lesioni più frequenti interessano le caviglie e le ginocchia, le dita delle mani e i polsi. Strutture: i sostegni dei tabelloni e il bordo inferiore degli stessi devono essere protetti contro gli urti accidentali dei giocatori. PALLAVOLO: sport di squadra “over-head” che costringe le braccia a lavorare al di sopra della testa. Rischi: campo reso scivoloso dalle cadute dei giocatori sudati. Lesioni: tendiniti alle cuffie dei rotatori, distorsioni alla caviglia, “ginocchio del saltatore”. Strutture: i sostegni della rete devono essere protetti contro gli urti accidentali dei giocatori. Abbigliamento e protezioni: divisa ufficiale della squadra in materiale “tecnico” traspirante. Uso di ginocchiere, gomitiere e cerotti alle dita per evitare contusioni o fratture durante il gioco. Comportamenti corretti: rispettare il regolamento di gioco. Inoltre: - dopo ogni caduta asciugare la zona prima della ripresa del gioco; - riscaldamento muscolare pre allenamento o partita. Lun Mar MerDom Gio Lun Ven Mar Sab Mer Dom Gio Lun Ven Ven Mar Mar Sab SabMer Dom Dom DomGio Lun 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 9 20 31 10 21 11 22 Lun Mar Mer Gio Ven Sab MARZO PALLAVOLO E PALLACANESTRO
  • 6. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO ATLETICA LEGGERA: comprende più di venti specialità suddivise in corse (tra cui la marcia) e concorsi come i salti e i lanci. Gare e allenamenti si svolgono nelle piste di atletica leggera formate da un anello in tartan lungo 400m e diviso in 6/8 corsie (8 per le gare internazionali). Nell’anello si praticano le specialità di lanci e salti, nelle corsie le gare di corsa. Abbigliamento e protezioni: abbigliamento traspirante, scarpe chiodate per gli adulti, fascia dorso-lombare per il getto del peso, lancio del martello, disco e giavellotto, ginocchiere per le altre discipline. Rischi: i più frequenti sono: - collisioni accidentali con i cordoli che delimitano la pista; - terreni accidentati nelle corse campestri; - ferite e tagli da scarpe chiodate. Comportamenti corretti: - durante gli allenamenti o le gare, evitare di attraversare i settori di lancio e di dare le spalle alle pedane del getto del peso, lancio del martello, del disco e del giavellotto. Non attraversare le piste in tartan quando ci sono allenamenti e gare in corso. Rispettare la direzione di corsa antioraria. - non saltare gli ostacoli in direzione contraria in quanto in caso di contatto non si ribaltano; - nel salto in alto, una scorretta rincorsa può causare un atterraggio sulla schiena all’esterno dei sacconi. Una scorretta sosta vicino al saccone durante i salti di altri altleti alza il rischio d’impatto con i ritti che sostengono l’asticella; - indossare le calzature chiodate nelle specialità di salto in lungo, alto, triplo ed asta, soprattutto se la pista in tartan risulta scivolosa per pioggia/bagnato. Nelle categorie giovanili non è previsto l’uso di scarpe chiodate pertanto vanno evitate le discipline di salto in caso di pista scivolosa; - effettuare un sufficiente riscaldamento muscolare prima di compiere gesti esplosivi. Gio LunDom Ven Ven Mar Sab Sab Mer Mer Dom Dom Gio Lun Lun Ven Mar Mar Sab Mer Mer Dom Gio Gio Lun Ven Mar Sab Gio Mer 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 9 20 10 21 11 22 APRILE ATLETICA LEGGERA
  • 7. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO NUOTO IN PISCINA: prevede più stili come libero, rana, dorso, delfino ecc. Rischi: possibilità di annegamento in caso di mancata assistenza, soprattutto in caso di apnee o tuffi mal gestiti o assistiti. Scivolamenti lungo le scale o il piano vasca. Lesioni: distorsioni dovute a cadute, rotture dei denti in particolare nei bambini e comunque nel caso di imprudenze in attività svolte in condizioni psicofisiche non del tutto idonee. Abbigliamento e protezioni: per gli spostamenti lungo il bordo vasca e sulle scale indossare sempre calzature antiscivolo. Comportamenti corretti: - non correre lungo il bordo vasca e quando si sale o si scende dalle scale; - non tuffarsi se non c’è nessun assistente qualificato o la piscina non è sufficientemente profonda; - non praticare apnea se non si è assistiti da un istruttore qualificato; - per sicurezza attendere almeno 3 ore dai pasti completi prima di entrare in acqua, soprattutto se fredda; - accertarsi sempre che sia presente un assistente durante le attività in vasca, soprattutto se ci sono bambini; - rispettare sempre gli altri, non creare fastidi o situazioni pericolose per se stessi e per le altre persone. Lun Ven Ven Mar Sab Sab Mer Dom Dom Gio Lun Lun Ven Mar Mar Sab Mer Mer Dom Gio Gio Lun Ven Ven Mar Sab Sab Mer Dom Dom Gio 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 31 9 20 10 21 11 22 MAGGIO NUOTO
  • 8. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO TRIATHLON: sport multidisciplinare di resistenza nel quale l’atleta si cimenta senza interruzione e nell’ordine in una prova di nuoto, una di ciclismo e una di corsa. Ci sono numerose varianti come il supersprint, sprint, olimpico, doppio olimpico, ironman 70.3 e ironman (super lungo). Nel periodo invernale si pratica il winter triathlon nel quale l’atleta effettua una prova di corsa, una di ciclismo e una di sci di fondo. Esiste anche una forma di triathlon “off-road” la cui caratteristica principale è quella di prevedere la prova sia di ciclismo sia podistica su percorsi sterrati usando una MTB in alternativa alla bicicletta da strada. Rischi: sono gli stessi delle varie discipline che compongono il triathlon. Lesioni: sono le stesse delle varie discipline che compongono il triathlon e riguardano soprattutto le fasi di allenamento dato che nei campi gara il traffico è generalmente sorvegliato e vi è la presenza di personale medico pronto ad intervenire immediatamente in caso di necessità. Abbigliamento e protezioni: body di gara, costume, cuffia e occhialini, muta per il nuoto in acque libere, scarpe e abbigliamento tecnico in base alla stagione per corsa e ciclismo, casco (obbligatorio nelle gare). Comportamenti corretti: - allenarsi sempre in compagnia e mai soli, soprattutto durante il nuoto in acque libere; - nuotare utilizzando una boa di segnalazione; - nuotare in direzione parallela alla costa. Lun Mar Mer GioLun Ven Mar Sab Mer Dom Gio Lun Ven Ven Mar Mar Sab SabMer Dom Dom DomGio Lun 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 9 20 10 21 11 22Lun Mar Mer Gio Ven Sab GIUGNO TRIATHLON
  • 9. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO ORIENTEERING: è lo “sport dei boschi” che si svolge prevalentemente in ambienti naturali ma si può praticare anche nei centri storici di città. Richiede esperienza nella lettura delle carte topografiche e nell’uso delle bussole, buon senso dell’orientamento, velocità e resistenza fisica alla corsa. Rischi: terreno su cui si corre, spesso sconnesso, accidentato o fangoso. Lesioni: distorsioni alle caviglie, escoriazioni e graffi. Abbigliamento e protezioni: nelle competizioni è d’obbligo il pantalone lungo. In caso di sottobosco con fitte ramaglie è consigliabile anche indossare le ghette tibiali. Se il terreno è particolarmente sconnesso è utile la pratica del “taping” alle caviglie (o bendaggio). Comportamenti corretti: non deturpare l’ambiente abbandonando i rifiuti che invece vanno smaltiti negli appositi cestini e non creare situazioni di pericolo per se stessi e per gli altri. NORDIC WALKING: molto simile all’escursionismo ma vengono utilizzate racchette o bastoncini per facilitare la camminata e per rendere l’esercizio bio-meccanicamente più completo. Rischi: cadute e scivolamenti a causa di terreni spesso sconnessi o scivolosi. Lesioni: contusioni, graffi, escoriazioni. Abbigliamento e protezioni: scarponcini ben allacciati, pantaloni lunghi, giacca a vento, pile, t-shirt, guanti, occhiali e berretto. Comportamenti corretti: assicurarsi che ci siano condizioni metereologiche favorevoli. ESCURSIONISMO: classica camminata immersi nella natura. Rischi: cadute e scivolamenti a causa di terreni spesso sconnessi o scivolosi. Lesioni: distorsioni, traumi osteoarticolari, ipotermia, colpi di calore o vesciche ai piedi che rendono la camminata dolorosa. Abbigliamento e protezioni: scarponcini ben allacciati, pantaloni lunghi, giacca a vento, pile, t-shirt, guanti, occhiali e berretto. Comportamenti corretti: portare sempre acqua e alimenti. Valutare le proprie capacità fisiche e la propria esperienza in rapporto alle caratteristiche e alle difficoltà del percorso scelto. In alta montagna essere consapevoli dei possibili e rapidi cambiamenti meteo e abbassamenti di temperatura. Attenzione alle punture d’insetti o serpenti. Dotarsi di carta sentieristica, cellulare, kit essenziale di primo soccorso, bussola, acqua e alimenti. Gio LunDom Ven Ven Mar Sab Sab Mer Mer Dom Dom Gio Lun Lun Ven Mar Mar Sab Mer Mer Dom Gio Ven Gio Lun Ven Mar Sab Gio Mer 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 31 9 20 10 21 11 22 LUGLIO ATTIVITA’ IN AMBIENTE NATURALE
  • 10. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO CALCIO: E’ lo sport più popolare e praticato in tutto il mondo e non necessita di presentazioni! Rischi: - a livello giovanile e scolastico, rovesciamento delle porte a misura ridotta se non ancorate a terra in modo sicuro. - scivolamento negli spogliatoi a causa dei tacchetti delle scarpe; - nel campo, inciampi nei palloni vaganti, soprattutto se fermi alle spalle dei giocatori durante gli allenamenti; - inciampi contro i rubinetti dell’irrigazione a bordo campo e nei cavi elettrici di alcuni tipi di impianti di illuminazione; - pallonate in testa o in pieno volto. Lesioni: fratture a tibia e perone a causa delle entrate a gamba tesa sugli avversari, distorsioni alle caviglie o rotture dei legamenti a livello del ginocchio. Abbigliamento e protezioni: maglia, pantaloncini, calzettoni, scarpe e parastinchi. Il portiere ha solitamente i pantaloncini con le imbottiture laterali e i guanti, non a fini protezionistici ma per avere piuttosto una migliore “presa” durante le parate. È possibile indossare anche una protezione per la testa e per le ginocchia. Comportamenti corretti: la FIFA si è ufficialmente impegnata a promuovere il Fair Play, ossia una corretta etica di gioco per evitare comportamenti violenti e discriminatori. Il Fair Play viene insegnato ai ragazzi che frequentano gli istituti sportivi. Lun Ven Mar Sab Sab Mer Dom Dom Gio Lun Lun Ven Mar Mar Sab Mer Mer Dom Gio Gio Lun Ven Ven Mar Sab Sab Mer Dom Dom Lun Gio 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 31 9 20 10 21 11 22 AGOSTO CALCIO
  • 11. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO CICLISMO SU STRADA: Rischi: cadute e investimento da parte degli automezzi. Lesioni: contusioni, escoriazioni, fratture, lesioni al capo e agli arti. Abbigliamento e protezioni: caschetto ben allacciato. Comportamenti corretti: - rispettare il Codice della Strada (C.d.S.) e la cartellonistica; - mantenere la destra e le distanze di sicurezza durante la marcia; - durante le gare seguire sempre le indicazioni del direttore di corsa e giuria, seguire le frecce di percorso e tenere sempre entrambe le mani sul manubrio. Per problemi meccanici alla bicicletta fermarsi sulla destra; - nel tratto di strada che intercorre fra le auto di inizio e fine corsa il traffico è momentaneamente sospeso ma non significa che si possa utilizzare quel tratto stradale come fosse una pista: se viene causato un incidente il ciclista potrebbe esserne responsabile; - agevolare sempre il passaggio delle motostaffette: garantiscono la sicurezza! Nelle gare vi è sempre una squadra di soccorso pronta ad intervenire in caso di necessità. MTB E CICLOCROSS: avviene con l’uso di biciclette come le MTB o le bici da ciclocross in tratti fuoristrada. Rischi: cadute a causa del terreno spesso irregolare, con buche, sassi, radici, saliscendi improvvisi, pendenze importanti e curve secche, acqua, ghiaia o terra/fango. Tutto questo influisce negativamente sul grip degli pneumatici ed infine sulla stabilità della bicicletta. Può capitare di intraprendere sentieri di montagna con una vegetazione talmente fitta da poter intralciare un agevole passaggio del ciclista anche all’altezza del capo creando il rischio di urtare con il volto contro le ramaglie. Lesioni: contusioni, escoriazioni, fratture, lesioni al capo e agli arti. Abbigliamento e protezioni: occhiali e caschetto della giusta taglia e ben allacciato. Casco integrale, mascherina, pettorina, ginocchiere, e guanti per chi pratica downhill, disciplina gravity che si svolge completamente in discesa con apposite bici. Comportamenti corretti: adeguare l’andatura in funzione al tipo di terreno, proteggersi con l’apposito abbigliamento di protezione ed essere possibilmente sempre in compagnia. Lun Mar Mer Gio VenMar Sab Mer Dom Gio Lun Ven Ven Mar Mar Sab SabMer MerDom Dom DomGio Lun 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 9 20 10 21 11 22Lun Mar Mer Gio Ven Sab SETTEMBRE CICLISMO
  • 12. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO GINNASTICA ARTISTICA: è una disciplina che richiede forza, equilibrio, velocità ed elevata mobilità articolare. Per raggiungere questi obiettivi è necessario un lungo allenamento che inizia già da giovanissimi. La ginnastica artistica prevede l’uso della pedana per i volteggi, il cavallo con maniglie, gli anelli, la sbarra, le parallele (simmetriche e asimmetriche) e la trave. Rischi: cadute e scivolamenti a causa di errori negli atterraggi dopo i volteggi o le esibizioni a corpo libero. Lesioni: fratture, distorsioni, stiramenti e strappi muscolari. Abbigliamento e protezioni: le varie discipline necessitano di un abbigliamento che non ostacoli i movimenti durante gli esercizi. Per una ragazza è corretto il body e non pantaloncini e maglietta. Comportamenti corretti: l’ordine e la disciplina aiutano a garantire la sicurezza nell’esecuzione degli esercizi ginnici. GINNASTICA RITMICA: è uno sport olimpico femminile che richiede un’elevata mobilità articolare ed equilibrio. Nella ritmica si utilizzano piccoli attrezzi come il cerchio, la palla, le clavette, il nastro e la fune. Rischi: nascono fondamentalmente da una scorretta gestione dell’organizzazione in palestra. Se le atlete, soprattutto piccole, non vengono controllate ed assistite durante l’attività, i rischi di scivolamento e cadute aumentano. Lesioni: fratture, distorsioni, stiramenti e strappi muscolari. Abbigliamento e protezioni: tuta, costumini, scarpette da ritmica o da ginnastica artistica, calzini antiscivolo. Comportamenti corretti: importantissima la fase di riscaldamento muscolare prima dell’inizio della pura attività ritmica. Importante seguire le disposizioni dell’allenatore per mantenere ordine e disciplina anche a fini prevenzionistici. Gio Lun Ven Ven Mar Sab Sab Mer Dom Dom Gio Lun Lun Ven Mar Mar Sab Mer Mer Dom Gio Gio Lun Ven Sab Ven Mar Sab Mer Dom Gio 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 31 9 20 10 21 11 22 OTTOBRE GINNASTICA ARTISTICA E RITMICA
  • 13. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO ATTIVITA’ PARALIMPICHE: il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) si occupa di avviare le persone con disabilità verso una corretta e compatibile disciplina sportiva in modo da offrirgli la possibilità di recuperare indipendenza e motivazione, riscoprire le proprie potenzialità e ritornare ad essere protagonista. Il CIP assicura i diritti di partecipazione allo sport in condizioni di uguaglianza e pari opportunità. Ad oggi il CIP riconosce oltre quaranta entità sportive paralimpiche. Tiro con l’arco, Wheel Chair Curling (curling in carrozzina), ciclismo, atletica, nuoto, sci alpino e da fondo sono alcuni sport paralimpici molto praticati. Rischi: secondo il tipo di disciplina che si pratica e dal grado di autonomia che si possiede. Abbigliamento e protezioni: secondo il tipo di disciplina praticata. Comportamenti corretti: buona preparazione, sia dal punto di vista mentale sia tecnico-fisico ed una solida assistenza da parte di allenatori esperti e qualificati. TIRO CON L’ARCO: disciplina anche paralimpica, è l’unica che permette agli atleti diversamente abili di competere al pari dei normodotati. Rischi: urti con la corda durante il rilascio della freccia, possibilità di essere colpiti dalle frecce se si entra incautamente nella zona di tiro. Lesioni: abrasioni, piccole ferite e lividi. Abbigliamento e protezioni: utilizzo della patelletta, guantino a tre dita, parabraccio (indispensabile) e paraseno utilizzato anche dagli uomini. Comportamenti corretti: - scoccare solo se la zona di tiro e l’area di sicurezza dietro ai bersagli sono sgombre da persone o animali; - tendere l’arco (senza mai puntarlo verso l’alto) solo dalla linea di tiro e in direzione del proprio bersaglio; - il recupero delle frecce deve avvenire contemporaneamente per tutti gli arcieri; - in caso di ricerca di frecce dietro ai bersagli, avvisare sempre verbalmente tutti gli arcieri dell’eventuale presenza di persone; - il campo va attraversato a passo svelto e non correndo, facendo attenzione ad evitare eventuali frecce conficcate nel terreno. BOCCE: il gioco delle bocce viene svolto su campi con due, quattro o più corsie. Rischi: essere colpiti dalle bocce o dal pallino durante i lanci da parte dei giocatori. Lesioni: strappi muscolari a cosce o inguine e slogature alle spalle durante la fase di lancio. Abbigliamento e protezioni: non sono richieste protezioni ma solo calzature a suola liscia, senza tacco e carro armato per non alterare lo stato del campo di gioco. Comportamenti corretti: rimanere fermi durante i lanci eseguiti dagli altri giocatori. Lun Mar MerDom Gio Lun Ven Mar Sab Mer Dom Gio Lun Ven VenMar Sab SabMer Dom Dom DomGio Lun 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 9 20 10 21 11 22 Lun Mar Mer Gio Ven Sab NOVEMBRE ATTIVITA’ PARALIMPICHE E BOCCE
  • 14. Ideazione:Dott.ssaNicolettaDeMarzoUlss2Spisal-Disegni:ing.NicolaCanal(info@nicolacanal.it)-TestiacuradelservizioSPISALULSS2eDott.MatteoCappellaro-GraficaeStampa:GRAFICHETRABELLA-Lentiai(BL)-Impostadipubblicitàacaricodichiloesponealpubblico(D.P.R.n.639del26/10/1972) ULSS 2 FELTRE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SCUOLA DELLO SPORT VenetoBelluno COMITATO REGIONALE VENETO L’attività sportiva si può praticare anche in spazi chiusi come le palestre. Ogni ambiente chiuso in cui sono praticati sport a livello agonistico e non, deve essere conforme alla normativa sugli impianti sportivi (D.M. 18/03/1996) e al Testo Unico sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (D.Lgs 81/08), sia come spazi che in termini di impiantistica. Se l’organizzazione si avvale del lavoro di uno o più dipendenti, il Datore di Lavoro deve: - valutare tutti i rischi ai sensi del D.Lgs 81/08 e s.m. e i.; - nominare gli addetti alla gestione delle emergenze (primo soccorso e antincendio); - erogare la formazione a tutti i dipendenti; - effettuare la sorveglianza sanitaria ai dipendenti e ai soci lavoratori se sono esposti a rischi previsti dalla normativa. Defibrillatore: il Decreto “Balduzzi” (D.M. 24/04/2013 pubblicato in G.U. n°169 del 20/07/2013) stabilisce che una Società Sportiva professionistica o dilettantistica abbia l’obbligo di tenere nei propri locali un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) periodicamente manutentato. Il suo uso è previsto anche da parte di personale non sanitario purché abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare. Sono escluse le Società professionistiche e dilettantistiche che svolgono attività con ridotto impegno cardiocircolatorio come bocce, biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili. Certificato di idoneità alla pratica di attività ludico-motoria: non è obbligatorio il rilascio del certificato medico per attività ginniche, addestrative, corsi di mantenimento fisico ecc. Certificato di idoneità alla pratica di attività sportiva di tipo non agonistico con Elettrocardiogramma: è obbligatorio per le attività sportive non agonistiche ovvero per: - alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dagli organi scolastici nell’ambito delle attività parascolastiche; - coloro che svolgono attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni sportive nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi D.M. 18/02/1982; - coloro che partecipano ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale. Certificato di idoneità sportiva agonistica: obbligatorio il certificato rilasciato dal Medico dello Sport ai sensi del D.M. 18/02/1982 e della D.G.R. n°621 del 07/03/2006. Lun Mar Mer Gio VenMar Sab Mer Dom Gio Lun Ven Ven Mar Mar Sab SabMer Mer GioDom Dom DomGio Lun 1 12 23 2 13 24 3 14 25 4 15 26 5 16 27 6 7 17 28 18 29 8 19 30 31 9 20 10 21 11 22Lun Mar Mer Gio Ven Sab DICEMBRE LA PALESTRA SICURA