2. Cause
Ecco le principali cause che hanno portato allo scoppio della guerra secondo gli esperti:
-Il disgregamento delle "tre sorelle slave"
Russia, Bielorussia e Ucraina sono state definite le tre sorelle slave: tre Stati, insomma,
molto simili fra loro, strettamente imparentate anche a livello di legami familiari fra stato
e stato. Con la caduta dell'Unione sovietica nel 1991 gli stati si sono formalmente separati,
ma la Russia continua a voler riportare le due nazioni sotto al sua orbita.
-La possibile annessione dell'Ucraina alla NATO
Dopo la seconda guerra mondiale l'Ucraina ha rivestito il ruolo di stato-cuscinetto: uno
stato, in sostanza, che mantiene una neutralità tattica fra due superpotenze, per
scongiurare possibili conflitti. Ma dall'indipendenza del 1991 l'Ucraina ha mostrato diversi
segnali di una volontà di avvicinamento alla NATO. Se l'annessione non è ancora avvenuta è
solo perché la NATO non può accettare l'ingresso di stati che abbiano ancora conflitti
irrisolti al proprio interno. La possibilità di avere uno stato confinante facente parte della
NATO però è bastato per mettere in allarme la Russia e farle percepire la minaccia di una
sgradita espansione occidentale nel suo campo di influenza geopolitica.
3. Perdite
A oggi le perdite russe sarebbero di circa 31.050
uomini, 1376 carri armati, 3366 mezzi corazzati,
680 sistemi d'artiglieria, 207 lanciarazzi multipli,
95 sistemi di difesa antiaerea. Stando al
bollettino, che specifica che i dati sono in
aggiornamento a causa degli intensi
combattimenti, le forze russe avrebbero perso
anche 210 aerei, 175 elicotteri, 2337
autoveicoli, 13 unità navali e 540 droni.
Possiamo stimare l’ordine di grandezza dei mezzi che
l’Ucraina ha perso, che ammontano a 1122 di vario tipo.
Le perdite del personale dei mezzi ucraini
ammonterebbe a circa 2800 unità a cui però bisogna
aggiungere quelle della fanteria. Possiamo quindi stimare
le perdite umane ucraine dall’inizio del conflitto
comprese tra i 5500 e gli 11mila uomini, a cui si devono
sommare circa 18mila feriti.
Russia Ucraina
4. 1 Guerra Mondiale
L'Impero russo entrò in guerra fin dall'inizio
del primo conflitto mondiale; dopo aver
preso le prime misure di mobilitazione
contro l'Austria-Ungheria (6.000.000 di
uomini) il 28 luglio e contro la Germania il
30 luglio, l'impero ricevette la
dichiarazione di guerra tedesca il 1º agosto
1914. Per i successivi tre anni e mezzo la
Russia imperiale, alleata delle altre
potenze della Triplice Intesa, combatté
strenuamente sul fronte orientale contro la
massa dell'esercito austro-ungarico e una
parte rilevante dell'esercito tedesco;
inoltre sul fronte caucasico dovette anche
combattere contro il grosso dell'esercito
turco.
5. Nietzsche
Nietzsche non pensa la guerra
semplicemente come guerra per la
sopravvivenza, ma come guerra per la
potenza. Nietzsche dice che vivere è
pericoloso: infatti la vita è conflitto, ogni
nostro sforzo che raggiunge il suo risultato
è una vittoria in questo conflitto.
’’La vita è una conseguenza della
guerra, la stessa società è un mezzo
fatto per la guerra…’’
6. Gabriele d’Annunzio
Quando scoppiò la guerra nel 1914, il poeta
era in Francia. Mentre l’Italia si dichiarava
neutrale, D’Annunzio cominciò a scrivere
in alcuni giornali articoli e poesie che
insistevano sulla necessita dell’intervento
dell’Italia. Più tardi, nella primavera del
1915, il governo italiano si decise ad
entrare in guerra. Sebbene la maggior
parte della Camera fosse contraria, il
movimento popolare (di cui D’Annunzio era
uno degli interventisti) in maggio rovesciò
il Parlamento. La Grande Guerra non é la
prima occasione colta dal poeta per
esporre il suo essere in favore dell’entrata
nel conflitto.
7. Author of the most important on the First World
War, A Farewell to Arms, the American Ernest
Hemingway managed to build a personal myth
of the writer as a hero, which made him one of
the most famous novels of the twentieth
century. Hemingway fa diretta esperienza della
guerra come autista d'ambulanza sul fronte
italiano, dove viene ferito nel 1918: il suo
eroico comportamento in quell'occasione gli
vale la medaglia d'argento al valor militare.
Ernest Hemingway
8. Macchina di Turing
Tra la fine del 1939 e la metà del 1940 Turing
sviluppò una macchina battezzata Bombe con la
quale riuscì a decifrare con successo le
trasmissioni di Enigma, utilizzata durante la
seconda guerra mondiale.
In informatica una macchina di Turing (o più
brevemente MdT) è una macchina ideale che
manipola i dati contenuti su un nastro di
lunghezza potenzialmente infinita, secondo un
insieme prefissato di regole ben definite. In
altre parole si tratta di un modello astratto che
definisce una macchina in grado di
eseguire algoritmi e dotata di un nastro
potenzialmente infinito su cui può leggere e/o
scrivere dei simboli.
9. Articolo 28
E’ il diritto umano alla pace: pace interna e pace
internazionale, pace nella giustizia. La giustizia è
quella dei diritti umani, cioè è anche giustizia sociale
ed economica. La pace proclamata dall’Articolo 28 è,
per seguire Norberto Bobbio, pace positiva, intesa
come la costruzione di un sistema di istituzioni, di
relazioni e di politiche di cooperazione all’insegna di:
“se vuoi la pace, prepara la pace”.
‘Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e
internazionale nel quale i diritti e le libertà
enunciati in questa Dichiarazione possono essere
pienamente realizzati’